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Comunicati stampa
Martedì, 14 Novembre 2017 08:43

Anticorruzione pop

anticorruzionepop cover "Anticorruzione pop", sottotitolo "È semplice combattere il malaffare se sai come farlo", (edizioni GruppoAbele, 2017) è l'ultimo libro di Alberto Vannucci, docente del dipartimento di Scienze Politiche dell'Ateneo e direttore del Master in "Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione", organizzato insieme a Libera ed Avviso Pubblico.

Scritto insieme a Leonardo Ferrante, referente nazionale del settore Anticorruzione civica e cittadinanza monitorante delle associazioni Libera e Gruppo Abele, il volume teorizza e spiega il modello delle comunità monitoranti basate sulla partecipazione popolare per combattere la corruzione.

Pubblichiamo un estratto dalle conclusioni "Ora è il nostro tempo".

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Il nostro auspicio è che a breve nascano e prendano piede altri e migliori tentativi di questo tipo, capaci di integrare o, perché no, confutare le tesi espresse in questo lavoro, fornendo strumenti di analisi e d’intervento più efficaci. Ci aspettiamo che col tempo vedano la luce rapporti, volumi, portali digitali e altre forme di testimonianza che consentano di leggere le storie di successo e di ascoltare le voci delle comunità monitoranti, comprese le loro fatiche.

Soprattutto, garantendo in questo il nostro impegno futuro (per quel che varrà), confidiamo, e questa speranza è forse il lascito più importante di questo lavoro, nella moltiplicazione di esperienze che mettano al centro l’anticorruzione pop per come abbiamo cercato di raccontarla, occasioni nelle quali si possano centuplicare quelle palestre di potere delegato, quelle forme di non-cooperazione attiva alla pratica del malaffare, quelle esperienze di comunità monitoranti cui abbiamo fatto cenno in queste pagine.

Nelle parole del comico americano George Carlin si possono cogliere bene le ragioni di questo auspicio. Corrotti e corruttori «vogliono sempre di più per loro stessi e sempre di meno per tutti gli altri. Ma vi dirò cosa non vogliono. Non vogliono persone ben informate, ben istruite e capaci di pensiero critico. Non sono interessati a questo. Perché questo non li aiuta».

Per come le abbiamo rappresentate, le comunità monitoranti sono chiamate a diventare il luogo naturale di maturazione di questo più che mai necessario “pensiero critico” nei confronti dell’esercizio di qualsiasi potere pubblico. Ciò che più d’ogni altra cosa vorremmo scongiurare è che queste pagine siano lette come una “favoletta naif” raccontata da due idealisti. Significherebbe che si sta lasciando mano ancora più libera a corrotti e corruttori, e loro non aspettano altro per proseguire indisturbati nei loro maneggi. Siamo davvero stanchi di dargliela vinta. Questo, qui e ora, può essere il nostro tempo.

Per i risultati conseguiti nella sua lunga carriera, sabato 11 novembre il professor Carlo Bartolozzi ha ricevuto il premio alla carriera dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Pisa. Bartolozzi è stato il maestro della radiologia pisana per un quarto di secolo.

Vincitore di concorso per professore ordinario nel 1990, fu chiamato a ricoprire la cattedra di Radiologia all'Università di Pisa. Dallo stesso anno è stato direttore della Scuola di Specializzazione di Radiologia e ha accompagnato più di duecento allievi all'ingresso nella professione. Dal 1999 al 2007 è stato direttore del dipartimento di Oncologia, dei trapianti e delle nuove tecnologie in medicina dell'Università di Pisa. Nello stesso periodo è stato rappresentante d'area per i dipartimenti di Medicina e Veterinaria.

È stato coordinatore di gruppi di ricerca dell'Università di Pisa in dieci progetti finanziati dall'Unione Europea e in numerosi programmi di ricerca di interesse nazionale. È stato insignito dell'Ordine del Cherubino dell’Università di Pisa nel 2011.
Nel 2015 il professor Bartolozzi ha cessato il servizio e nel dicembre 2016 è stato nominato membro onorario del RSNA (Radiological Society of North America) ottenendo la più alta onorificenza mondiale della disciplina radiologica.
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Lunedì, 13 Novembre 2017 14:13

Pisa città della scienza

È stato siglato lunedì 13 novembre il protocollo d’intesa “Pisa città della scienza” per la pianificazione, la realizzazione coordinata e il potenziamento di attività per la diffusione della cultura scientifica, dell’innovazione e tecnologica. L’ accordo vede insieme in una unione di intenti Comune di Pisa, motivata dall'obiettivo strategico Pisa Città della Scienza e dell'educazione alle scienze nel Programma di mandato, e le otto grandi Istituzioni di alta formazione e ricerca di valore internazionale, che caratterizzano la città: Università di Pisa; Scuola Normale Superiore; Scuola Superiore Sant’Anna; Consiglio Nazionale delle Ricerche; Fondazione Stella Maris; Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e European Gravitational Observatory-Virgo. L'accordo formalizza in modo sistematico collaborazioni esistenti da tempo, con le istituzioni cittadine impegnate nella promozione e divulgazione della cultura scientifica di cui Pisa è così ricca grazie anche alla densità e qualità straordinaria di istituzioni di alta formazione e ricerca per una città di 90.000 residenti, con una vivacità che è sotto gli occhi di tutti, soprattutto negli ultimi anni con le scoperte scientifiche di cui la scienza pisana è stata protagonista.

conf scienza

“L’intesa è un passo importante per coltivare il progetto di 'città della scienza' - ha sottolineato il sindaco Marco Filippeschi - Pisa ha un patrimonio straordinario, forse unico in Europa, per storia e presenza d’istituzioni scientifiche. Abbiamo fatto molto in questi anni per rilanciarlo, dentro percorsi di collaborazione. Penso al progetto della Cittadella Galileiana, la realizzazione di uno science center finanziato con i fondi europei del Piuss, condiviso fra Comune, Università e Regione, che oggi è in realizzazione e che avrà bisogno del concorso di tutti i soggetti coinvolti dal protocollo. Penso ai due festival, Internet e Robotica, che hanno avuto un grande successo. Penso al progetto 'Origin Bridge', proposto dalla Scuola Normale Superiore. Dobbiamo preparare insieme scadenze importanti, quale quella del cinquantesimo anniversario dell’istituzione del corso di laurea in Scienza dell’informazione. L’obiettivo principale è quello di divulgare le scienze, per indirizzare tanti giovani agli studi scientifici e tecnologici, colmando il dislivello che separa l’Italia da altri paesi. In generale, le grandi rivoluzioni che viviamo, digitale, delle energie, della genetica, dello studio del cervello, e i risultati di grandi ricerche fondamentali, ci spingono a cercare una cultura nuova, che faccia sintesi. Ci indicano che si deve ricercare e realizzare un’alleanza fra la scienza e la politica, per il bene comune, per cogliere le potenzialità positive degli straordinari avanzamenti che viviamo”.

"Con la firma odierna - ha commentato il prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio dell’Ateneo, Marco Gesi - si formalizza una progettualità comune che abbiamo sviluppato già da diversi anni, attraverso la condivisione tra istituzioni e realtà molto rilevanti. L'obiettivo deve essere quello di fare sinergia per valorizzare le straordinarie potenzialità scientifiche e culturali che caratterizzano Pisa".

cittadella galileiana

La visione condivisa dalle nove istituzioni è attingere alla ricchezza di cultura, conoscenze e competenze che caratterizzano Pisa città di arte e scienza, per ispirare nelle persone di ogni età la passione per la creatività e la sua sperimentazione, dal primo neurone all'ultima falange, che accomuna le forme di arte e di scienza, e determina così fortemente lo sviluppo delle intelligenze. Inoltre, nell'immediato termine l'idea è far funzionare questa potenzialità unica della città di Pisa come motore di sviluppo economico locale sostenibile attraverso l’attrazione turistica e l'attrazione di investimenti. Una realizzazione di economia della conoscenza.

L'idea di formalizzare e unificare le collaborazioni nasce un anno fa, raccogliendo e mettendo a frutto il forte impegno che le Istituzioni firmatarie hanno accresciuto negli ultimi anni in azioni di diffusione di cultura in forme accessibili e popolari attraverso eventi (Bright, Internet Festival, Festival della Robotica, Area Aperta al CNR), formazione di insegnanti dal nido alla scuola superiore, attivazione di percorsi di educazione scientifica per piccoli in ludoteche e campi solari, e realizzazioni di aree urbane dedicate come la Cittadella Galileiana in via di completamento e in prospettiva Origin's Bridge.

orto botanico

In pratica, le Istituzioni si impegnano a pianificare e diffondere un'offerta culturale tra arte e scienza, destinata a popolazione di ogni età, cittadini pisani e turisti. Tra queste, attività educative dal nido all'università, eventi divulgativi destinati a tutte le età e volti a valorizzare la cultura scientifica, dell'innovazione e della ricerca sviluppando programmi didattici, iniziative di studio e formazione e comunque attività di sperimentazione. Inoltre, questa visione coordinata e di insieme farà da massa critica per rafforzare la credibilità della Città come luogo ideale di investimenti, poter accedere a finanziamenti europei, regionali, e ministeriali dedicati alla diffusione di cultura scientifica.

Alla firma erano presenti :
il sindaco di Pisa Marco Filippeschi
il prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio dell’Università di Pisa, Marco Gesi
il direttore della Scuola Normale Superiore, Vincenzo Barone
il rettore della Scuola Superiore Sant’Anna, Pierdomenico Perata
il direttore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Domenico Laforenza
il presidente della Fondazione Stella Maris, Giuliano Maffei
il direttore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare-Sezione di Pisa, Marco Grassi
il direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Sezione di Pisa, Gilberto Saccorotti
il vice direttore di European Gravitational Observatory-Virgo, Pasquale Popolizio

Al dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa è stato sperimentato “Barrel”, uno strumento sviluppato dal gruppo di ricerca Service-oriented, Cloud and Fog Computing coordinato dal professor Antonio Brogi, che facilita l’analisi di applicazioni Cloud costituite da più componenti e permette di semplificarne la gestione. L’esperimento condotto, della durata di due ore, ha visto coinvolti oltre 25 volontari tra studenti di Informatica delle lauree magistrali e del corso di dottorato, insieme a ricercatori dell’Università di Pisa. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi. Un gruppo ha utilizzato “Barrel” per svolgere alcune analisi su come installare un’applicazione sul Cloud, mentre l’altro gruppo (di controllo) si cimentava nelle stesse analisi senza il supporto di Barrel.

Per i partecipanti l’esperimento ha rappresentato un’ottima opportunità di essere coinvolti direttamente nella ricerca svolta presso il dipartimento di Informatica. «Siamo molto soddisfatti della riuscita dell’esperimento – hanno commentato Andrea Canciani e Jacopo Soldani, che hanno curato lo sviluppo dello strumento– I risultati ottenuti confermano che “Barrel” è in grado di ridurre sensibilmente la quantità di errori commessi durante l’installazione e la gestione di applicazioni Cloud».

Lunedì, 13 Novembre 2017 10:49

SEO per WordPress

Il 29 novembre alle 15.00, nella Sala Seminari Est, del Dipartimento di Informaticasi tiene il seminario "SEO per WordPress": introduzione alle strategie di ottimizzazione SEO (on-site e off-site) per WordPress, scelta e configurazione dei plug-in più completi, e illustrazione degli strumenti di monitoraggio per valutare i risultati della propria strategia di Web Marketing.

Introduzione
prof. Maria Simi
prof. Enrica Salvatori

Interverranno:
Chiara Mannari, Alessandra Bonacoscia - Laboratorio di Cultura Digitale
Giulia Genovese - WebSoup

L'incontro fa parte del ciclo "Road to Wordpress". Per i partecipanti agli incontri di workshop di giugno e settembre, la dott.ssa Mannari è a disposizione (previo appuntamento) nei giorni 7, 9, 10, 13, 14, 16, 20, 21, 23, 27 novembre per la revisione dei progetti.

Il seminario è organizzato grazie ai contributi per le attività studentesche dell’Università di Pisa.

Info

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Al dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa è stato sperimentato “Barrel”, uno strumento sviluppato dal gruppo di ricerca Service-oriented, Cloud and Fog Computing, coordinato dal professor Antonio Brogi, che facilita l’analisi di applicazioni Cloud costituite da più componenti e permette di semplificarne la gestione.

L’esperimento condotto, della durata di due ore, ha visto coinvolti oltre 25 volontari tra studenti di Informatica delle lauree magistrali e del corso di dottorato, insieme a ricercatori dell’Università di Pisa. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi. Un gruppo ha utilizzato “Barrel” per svolgere alcune analisi su come installare un’applicazione sul Cloud, mentre l’altro gruppo (di controllo) si cimentava nelle stesse analisi senza il supporto di Barrel.

Per i partecipanti l’esperimento ha rappresentato un’ottima opportunità di essere coinvolti direttamente nella ricerca svolta presso il dipartimento di Informatica. «Siamo molto soddisfatti della riuscita dell’esperimento – hanno commentato Andrea Canciani e Jacopo Soldani, che hanno curato lo sviluppo dello strumento– I risultati ottenuti confermano che “Barrel” è in grado di ridurre sensibilmente la quantità di errori commessi durante l’installazione e la gestione di applicazioni Cloud».

Barrel esperimento

Venerdì 17 novembre, presso le aule G1 e G3 del Polo Guidotti, si terranno i seminari del programma Voglio fare l'Archeologo - incontri di orientamento alla professione, organizzati con i fondi destinati alle attività studentesche e in collaborazione con l'associazione ANA Toscana.

L'iniziativa nasce dalla volontà di offrire agli studenti la possibilità di avere un approccio a esperienze di lavoro e ricerca in ambito archeologico, con lo scopo di promuovere i differenti percorsi post laurea e le varie possibilità per l'inserimento nel mondo del lavoro. L'evento offrirà un ampio spazio di confronto con i relatori, rappresentanti delle varie categorie professionali operanti nei beni culturali.

Orari: Mattina 9.00-13.00, Pomeriggio 14.30-18.30

Evento Facebook:  https://www.facebook.com/events/515856732106534/  

Info: Marta Bruschini Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Venerdì 17 novembre, presso le aule G1 e G3 del Polo Guidotti, si terranno i seminari del programma Voglio fare l'Archeologo - incontri di orientamento alla professione, organizzati con i fondi destinati alle attività studentesche e in collaborazione con l'associazione ANA Toscana.

L'iniziativa nasce dalla volontà di offrire agli studenti la possibilità di avere un approccio a esperienze di lavoro e ricerca in ambito archeologico, con lo scopo di promuovere i differenti percorsi post laurea e le varie possibilità per l'inserimento nel mondo del lavoro. L'evento offrirà un ampio spazio di confronto con i relatori, rappresentanti delle varie categorie professionali operanti nei beni culturali.

Orari: Mattina 9.00-13.00, Pomeriggio 14.30-18.30

Evento Facebook:  https://www.facebook.com/events/515856732106534/  

Info: Marta Bruschini Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

È stato conferito al Prefetto Franco Gabrielli, capo della Polizia, il "Campano d'Oro" 2017, il premio che l'Associazione dei Laureati dell'Ateneo Pisano (ALAP) assegna a ex allievi dell'Università di Pisa che si sono distinti nel campo della cultura, della scienza, dell’industria e delle professioni. La cerimonia di consegna si è svolta negli Arsenali Repubblicani sabato 11 novembre. Dopo i saluti del Prorettore per l'organizzazione e le politiche del personale, Michele Marroni, e del sindaco Marco Filippeschi, la Laudatio è stata tenuta da Giuliano Amato, anche lui premiato con il "Campano" nel 1999. Quindi il presidente dell'ALAP, Paolo Ghezzi, ha dato lettura delle motivazioni del premio e ha quindi proceduto, insieme al professor Marroni, alla sua consegna. In chiusura di cerimonia è intervenuto il premiato, seguito da un omaggio musicale con protagonisti il violinista Brad Repp e la soprano Maria Luigia Borsi.
Nel suo saluto introduttivo, il professor Marroni ha tracciato in breve il ritratto professionale del Prefetto: "uomo pratico, rigoroso ed essenziale, ma non immune alle emozioni - ha detto - Franco Gabrielli è partito dall'Università di Pisa per completarsi progressivamente attraverso esperienze e incarichi professionali complessi e poliedrici, oltre che sempre più prestigiosi. Lo ha fatto riuscendo a riempire di sostanza ogni suo ruolo e ogni sua attività, puntando sulle qualità che lo rendono un alto e fulgido esempio di servitore dello Stato: l'autorevolezza, unita a competenza e massimo impegno, e ancora l'autonomia che è nello stesso tempo capacità di azione assumendosi le proprie responsabilità". Subito dopo, il prorettore vicario ha ricordato il ruolo decisivo svolto dal Prefetto Gabrielli nel recupero della nave Costa Concordia: "L'immagine del relitto che miracolosamente riemerge dalle acque, rimane nella memoria di tutti gli italiani come un simbolo di rinascita che ci rimanda a una grande emozione, dà il segno di un riscatto e rinnova un sentimento trascurato e sopito: l’orgoglio nazionale".

Nel leggere le Motivazioni del conferimento, il presidente dell'ALAP, Paolo Ghezzi, è tornato sul profilo istituzionale del premiato, sottolineando che " Franco Gabrielli rappresenta un esempio di etica professionale e morale cui ogni operatore nel settore pubblico dovrebbe guardare con ammirazione e spirito di emulazione. La sua carriera come servitore dello Stato si è sviluppata, marciando per tappe serrate, in settori strategici per la sicurezza nazionale: dalle responsabilità di vertice nella Digos di Roma, a quelle nella lotta al terrorismo anche a livello internazionale... Egli è senza dubbio uno dei professionisti che traccia con successo e integrità la strada virtuosa del servizio nelle Istituzioni ma è, ancor prima, la conferma che nessuna eccellenza professionale è veramente utile, né riconoscibile, se non condivisa guardando con fiducia al futuro e accompagnata da una profonda umanità".
"Ringrazio la mia università che ha impostato il cammino della mia carriera e ha creato le occasioni della mia vita", ha commentato il Prefetto Gabrielli appena insignito dell'onorificenza.
Franco Gabrielli è nato a Viareggio nel 1960. Dopo la laurea in Giurisprudenza all'Università di Pisa, è diventato funzionario della Polizia, successivamente ha lavorato per la Digos di Imperia e di Firenze e poi è diventato capo della Digos per la Questura di Roma. Prefetto dal 2006, dallo stesso anno al 2008 è stato direttore del SISDE, il Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica, poi diventato AISI. Dal 2009 al 2010 è stato Prefetto dell’Aquila e dal 2010 al 2015 capo del Dipartimento della Protezione Civile: in questa veste è stato Commissario delegato del Governo per l’emergenza Costa Concordia, missione compiuta con successo. Prefetto di Roma dal 2015 al 2016, ad aprile dello stesso anno è stato nominato capo della Polizia. Nel 2016 è stato anche insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

È stato conferito al Prefetto Franco Gabrielli, capo della Polizia, il "Campano d'Oro" 2017, il premio che l'Associazione dei Laureati dell'Ateneo Pisano (ALAP) assegna a ex allievi dell'Università di Pisa che si sono distinti nel campo della cultura, della scienza, dell’industria e delle professioni. La cerimonia di consegna si è svolta negli Arsenali Repubblicani sabato 11 novembre. Dopo i saluti del prorettore per l'Organizzazione e le politiche del personale, Michele Marroni  e del sindaco Marco Filippeschi, la Laudatio è stata tenuta da Giuliano Amato, anche lui premiato con il "Campano" nel 1999. Quindi il presidente dell'ALAP, Paolo Ghezzi, ha dato lettura delle motivazioni del premio e ha quindi proceduto, insieme al professor Marroni, alla sua consegna. In chiusura di cerimonia è intervenuto il premiato, seguito da un omaggio musicale con protagonisti il violinista Brad Repp e la soprano Maria Luigia Borsi.

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Nel suo saluto introduttivo, il professor Michele Marroni ha tracciato in breve il ritratto professionale del Prefetto: "Uomo pratico, rigoroso ed essenziale, ma non immune alle emozioni - ha detto - Franco Gabrielli è partito dall'Università di Pisa per completarsi progressivamente attraverso esperienze e incarichi professionali complessi e poliedrici, oltre che sempre più prestigiosi. Lo ha fatto riuscendo a riempire di sostanza ogni suo ruolo e ogni sua attività, puntando sulle qualità che lo rendono un alto e fulgido esempio di servitore dello Stato: l'autorevolezza, unita a competenza e massimo impegno, e ancora l'autonomia che è nello stesso tempo capacità di azione assumendosi le proprie responsabilità". Subito dopo, il prorettore vicario ha ricordato il ruolo decisivo svolto dal Prefetto Gabrielli nel recupero della nave Costa Concordia: "L'immagine del relitto che miracolosamente riemerge dalle acque, rimane nella memoria di tutti gli italiani come un simbolo di rinascita che ci rimanda a una grande emozione, dà il segno di un riscatto e rinnova un sentimento trascurato e sopito: l’orgoglio nazionale".

Nel leggere le Motivazioni del conferimento, il presidente dell'ALAP, Paolo Ghezzi, è tornato sul profilo istituzionale del premiato, sottolineando che "Franco Gabrielli rappresenta un esempio di etica professionale e morale cui ogni operatore nel settore pubblico dovrebbe guardare con ammirazione e spirito di emulazione. La sua carriera come servitore dello Stato si è sviluppata, marciando per tappe serrate, in settori strategici per la sicurezza nazionale: dalle responsabilità di vertice nella Digos di Roma, a quelle nella lotta al terrorismo anche a livello internazionale... Egli è senza dubbio uno dei professionisti che traccia con successo e integrità la strada virtuosa del servizio nelle Istituzioni ma è, ancor prima, la conferma che nessuna eccellenza professionale è veramente utile, né riconoscibile, se non condivisa guardando con fiducia al futuro e accompagnata da una profonda umanità".

"Ringrazio la mia università che ha impostato il cammino della mia carriera e ha creato le occasioni della mia vita", ha commentato il Prefetto Gabrielli appena insignito dell'onorificenza.

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Franco Gabrielli è nato a Viareggio nel 1960. Dopo la laurea in Giurisprudenza all'Università di Pisa, è diventato funzionario della Polizia, successivamente ha lavorato per la Digos di Imperia e di Firenze e poi è diventato capo della Digos per la Questura di Roma. Prefetto dal 2006, dallo stesso anno al 2008 è stato direttore del SISDE, il Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica, poi diventato AISI. Dal 2009 al 2010 è stato Prefetto dell’Aquila e dal 2010 al 2015 capo del Dipartimento della Protezione Civile: in questa veste è stato Commissario delegato del Governo per l’emergenza Costa Concordia, missione compiuta con successo. Prefetto di Roma dal 2015 al 2016, ad aprile dello stesso anno è stato nominato Capo della Polizia. Nel 2016 è stato anche insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

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