CAPACITY
Cavi altamente performanti e ad elevata sostenibilità per trasporto di energia e connettività, mediante sviluppo e caratterizzazione di innovativi nanomateriali
Responsabile scientifico di UNIPI: Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale
Progetto di R&S finalizzato alla ideazione e sviluppo di cavi elettrici e per fibra ottica innovativi, con impiego di micro-nano materiali multi-funzionali e di materiali rinnovabili ad alte prestazioni, eco-compatibili, bio-based e riciclabili.
Capofila: TRATOS CAVI SPA
Participanti:
- TRATOS CAVI SPA
- AUSERPOLIMERI SRL
- OPUS AUTOMAZIONE SPA
- LASI SRL
- UNIVERSITA' DI PISA
- CABRO SPA
data di inizio:
data di fine:
Costo del progetto: 3.859.072,50
Finanziamento Regione Toscana: 1.513.714,26
Contributo Regione Toscana ad Unipi: 449.417,53
BMIFOCUS
Brain Machine Interface in space manned missions: amplifying FOCUSed attention for error Counterbalancing
Responsabile scientifico di UNIPI: Prof. Angelo Gemignani - Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell'Area Critica
L’idea alla base del progetto e lo sviluppo di un sistema di misura e di potenziamento delle abilita cognitive, delle funzioni sensorimotorie, delle funzioni emotive e del controllo dello stress nell’uomo in condizioni estreme. Questa esigenza si rivela particolarmente importante per quei soggetti che operano in condizioni e contesti dove non e possibile permettersi errori nelle attività operative, come gli astronauti durante le attività di pilotaggio di veicoli spaziali.
L’obiettivo generale del progetto sarà lo sviluppo di un sistema di neuro-stimolazione integrato in una piattaforma di addestramento per il pilotaggio di veicoli spaziali, sia in condizioni di simulazione sia in condizioni reali. Il sistema di neurostimolazione sara adattivo, ossia gestito mediante un’analisi in tempo reale dei segnali psico-fisiologici (ad es. elettroencefalografia, elettromiografia, elettrocardiografia, respirogramma, risposta galvanica cutanea), dei parametrici biomeccanici del soggetto, dei parametri ambientali, di simulazione e di guida al fine di incrementare ed ottimizzare le funzioni cerebrali cruciali per il raggiungimento dei compiti preposti di pilotaggio di veicoli spaziali.
Capofila: COSTRUZIONI NOVICROM ARL
Participanti:
- COSTRUZIONI NOVICROM ARL
- SIGMA INGEGNERIA SRL
- GIA PIU' SRL
- EUROPEAN AIR-CANE SPA
- S. M. SCIENZA MACHINALE SRL
- HUMANWARE SRL
- UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FIRENZE
- SCUOLA NORMALE SUPERIORE
- UNIVERSITA' DI PISA
data di inizio: 10/02/2017
data di fine: 8/01/2020
Costo del progetto: 5.506.342,39
Finanziamento Regione Toscana: 2.572.194,97
Contributo Regione Toscana ad Unipi: 275.304,83
KI-FOOT
Calzatura sensorizzata per l’analisi del cammino
Responsabile scientifico di UNIPI: Gigliola Vaglini - Dipartimento di Ingegnera dell'Informazione
L’obiettivo generale del progetto KI-FOOT è lo sviluppo di un prototipo fortemente innovativo basato sull’integrazione di sensori e componenti ICT in una calzatura dedicata al monitoraggio della deambulazione in soggetti anziani. Il sistema è composto da una coppia di scarpe sensorizzate (destra e sinistra), comprendenti un set di sensori per la rilevazione di parametri biomedici e biomeccanici dell’anziano, da un’interfaccia utente (APP) su dispositivo mobile e da un’interfaccia remota per una analisi più dettagliata dei dati
Capofila: CARLOS S.R.L.
Participanti:
- CARLOS S.R.L.
- ADATEC SENSING & AUTOMATION S.R.L.
- UNIVERSITA' DI PISA –
- MICHELOTTI ORTHOPEDIC SOLUTIONS S.R.L.
- Consiglio Nazionale delle Ricerche -
- SCHEMA31 SOCIETA' PER AZIONI
data di inizio:
data di fine:
Costo del progetto: 1.102.082,50 euro
Finanziamento Regione Toscana: 551.041,25 euro
Contributo Regione Toscana ad Unipi: 94.875,00 euro
AIR CARDIO
Approccio Innovativo peR la CARDIOpatia congenita
Responsabile scientifico di UNIPI: Sergio Saponara - Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione
L’obiettivo del progetto AIRCARDIO è creare un sistema di telemonitoraggio innovativo da impiegare nel percorso di cura ospedaliero-territoriale della cardiopatia congenita neonatale/pediatrica, fornendo uno strumento per la gestione della cura del piccolo paziente in cui, alla tradizionale pratica clinica, si affianca un telemonitoraggio costante dei principali parametri vitali a domicilio.
Verranno impiegate tecnologie ICT hardware e software abilitanti (sensori medicali non invasivi, smart-hub concentratori, applicazioni e repository cloud-based, decision support systems, ecc.) per la raccolta, l’utilizzo, l’integrazione e l’interoperabilità semantica dei dati clinici/psicologici, al fine di consentire una valutazione remota dello stato di salute dei piccoli pazienti, sia in terapia medica che durante il periodo post-operatorio.
Il progetto prevede una validazione clinica del sistema che coinvolgerà 30 piccoli pazienti e sarà guidata dal partner medico del consorzio AIRCARDIO.
L'innovativo modello di cura, basato sulle evidenze dei dati raccolti, consentirà una miglior valutazione dell’appropriatezza della cura e del percorso terapeutico, oltre a produrre un miglioramento della qualità di vita del piccolo paziente e dei suoi familiari.
Capofila: GIPI SPA
Participanti:
- GPI SPA
- MEDIOLOGY SRL
- SICURDATA SRL
- CNR
- INGENIARS SRL
- UNIVERSITA' DI PISA
data di inizio: 10/02/2017
data di fine: 22/03/2020
Costo del progetto: 3.022.212,94 euro
Finanziamento Regione Toscana: 1.284.348,59 euro
Contributo Regione Toscana ad Unipi: 151.125,00 euro
Netta crescita per i finanziamenti europei alla ricerca ad Unipi
Servizio di supporto alla redazione di proposte progettuali
Da febbraio 2018 l’Ateneo ha attivato, presso la Direzione Ricerca e Valorizzazione delle Conoscenze, il servizio di supporto alla redazione di proposte in risposta a bandi per il finanziamento di progetti di ricerca. A metà aprile 2021 il servizio è diventato permanente con l’assunzione di cinque unità di personale tecnico della progettazione a tempo indeterminato con competenze di europrogettazione.
L’Unità Promozione e Progettazione della Ricerca dell’Università di Pisa supporta la comunità accademica nell’accesso a finanziamenti nazionali, europei e internazionali attraverso attività quali:
- Ricerca e la diffusione delle opportunità di finanziamento;
- Supporto “one-to-one” alla preparazione delle proposte progettuali in risposta ai bandi europei nel caso in cui UNIPI sia coordinatore;
- Supporto amministrativo alla presentazione di proposte di finanziamento nazionali, europee e internazionali;
- Organizzazione di eventi di informazione e formazione;
- Organizzazione e gestione degli incentivi di Ateneo alla progettazione.
L'Unità non supporta iniziative che prevedano la partecipazione dei docenti a gare d’appalto o a tender.
I servizi e le tempistiche di accesso sono dettagliati nella Carta dei Servizi.
IL SERVIZIO “ONE-TO-ONE” PER PROGETTI COLLABORATIVI IN AMBITO EUROPEO
Il servizio “one-to-one” offre un’assistenza individuale e personalizzata ai ricercatori, accompagnandoli in tutte le fasi di scrittura della proposta progettuale.
Questo supporto è riservato ai ricercatori UNIPI che intendano candidarsi come coordinatori, in risposta ai seguenti bandi europei collaborativi: Horizon Europe (Cluster, MSCA Doctoral Network, EIC Pathfinder Open e Challenge, EIC Transition), PRIMA, CERV, JUST e Partnership europee.
La richiesta di accesso al servizio avverrà tramite una manifestazione di interesse, da compilare usando il form riportato in ciascuna cut-off nel quale specificare la call a cui si applica, fornire una descrizione della propria proposta progettuale (max 5.000 caratteri) e la partnership individuata.
Le candidature saranno accettate solo se inviate durante le seguenti due finestre temporali (cut-off):
1° Cut-off - dal 17 aprile al 18 maggio 2025 (per richiedere il servizio compilare questo form)
Per proposte in scadenza a settembre 2025, sui bandi:
- Horizon Europe, Pillar 2 – Cluster 1 Health
- Horizon Europe, Pillar 2 – Cluster 2 Culture, Creativity, and Inclusive Society
- Horizon Europe, Pillar 2 – Cluster 4 Digital, Industry and Space
- Horizon Europe, Pillar 2 – Cluster 5 Climate, Energy and Mobility
- Horizon Europe, Pillar 2 – Cluster 6 Food, Bioeconomy, Natural Resources, Agriculture and Environment
- Horizon Europe, Pillar 3 – EIC Transition
- Partnership europee
2° Cut-off - dal 3 giugno al 7 luglio 2025 (il form da compilare per richiedere il servizio sarà disponibile dal 3 giugno)
Per proposte in scadenza a ottobre/novembre 2025, sui bandi:
- Horizon Europe, Pillar 1 – MSCA Doctoral Network
- Horizon Europe, Pillar 2 – Cluster 3 Civil Security for Society
- Horizon Europe, Pillar 2 – Cluster 4 Digital, Industry and Space
- Horizon Europe, Pillar 3 – EIC Pathfinder Challenge
- Partnership europee
Qualora le candidature ricevute superino le disponibilità del servizio di supporto, una commissione di valutazione selezionerà le proposte da supportare in base a criteri quali: copertura dei tre domini ERC (PE, LS, SSH), coerenza dell’abstract con il topic/bando, ecc. Gli esiti dell’eventuale selezione saranno comunicati qualche giorno dopo la chiusura di ciascuna finestra temporale.
Per informazioni:
Unità Promozione e Progettazione della Ricerca
Direzione Ricerca e Valorizzazione delle Conoscenze
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Coordinamento:
Marina Mazzoni
Progettisti:
Marco Bargagna
Chiara Caccamo
Martina Calamusa
Francesca Ceron
Francesca Zampagni
Cofinanziamento di ricercatore RTD-B per coordinamento progetti Horizon 2020
L’Università di Pisa cofinanzia in termini di punti organico l’assegnazione di un posto di RTD-B (ricercatore ai sensi dell’art. 24, comma 3, lett. b), legge 240/2010) per il dipartimento e il settore scientifico-disciplinare del docente responsabile scientifico di progetti Horizon 2020 coordinato a livello europeo dall’Università di Pisa (delibera CdA n. 164 del 31 maggio 2018).
Per informazioni:
Unità Servizi per la ricerca - Sezione Ricerca europea e internazionale
Responsabile: Michele Padrone
- Adela Bumbel
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Chiamata diretta di vincitori ERC
È stata introdotta nel 2018 e confermata per il triennio 2019-2021 e 2022-2024 la misura della chiamata diretta “incentivata dall’Ateneo” in termini di punti organico come professore associato/ordinario e ricercatore a tempo determinato di tipo b) per un numero massimo di 6 vincitori di grant dello European Research Council (ERC) di qualunque istituzione nel mondo che scelgano l'Università di Pisa come Host Institution i cui progetti non siano avviati da più di un anno e che si impegnino a trasferire presso l’Università di Pisa, che diventa così Host Institution, un budget residuo non inferiore al 50% dell’importo complessivo del grant (delibera SA n.276 del 17/12/2021 e delibera CdA n. 494 del 23/12/2021).
Per informazioni:
Unità Servizi per la ricerca - Sezione Ricerca europea e internazionale
Responsabile: Michele Padrone
- Adela Bumbel
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Bando BIHO - Bando Incentivi di Ateneo Horizon e Oltre
Attivato nel 2017 con un investimento di 1,5 milioni di euro e poi confermato negli anni successivi, il bando mira ad incentivare il coordinamento dell’Università di Pisa di progetti Horizon e di altri programmi di ricerca europei. BIHO 2023 ha una dotazione complessiva di 1.3 milioni di euro.
Due sono le azioni incentivate:
- il sostegno fino a 5.000 euro per l'organizzazione a Pisa di meeting internazionali per la preparazione di partenariati in vista della presentazione di proposte;
- un contributo da 30.000 a 50.000 euro per i coordinatori che hanno presentato proposte non finanziate, ma che hanno raggiunto la soglia minima di valutazione.
Tutti i dettagli alla pagina dedicata di Ateneo.
Per informazioni:
Unità Gestione della ricerca
Responsabile: Elena Di Stefano
- Adela Bumbel
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Strumenti per la Scienza Aperta
La scienza è fatta da persone, pratiche, strumenti. Per rendere operativi gli approcci di Open Access, Open Data e Open Science, in questa sezione sono raccolti alcuni strumenti utili per fare scienza aperta, il cui scopo finale è l’avanzamento della conoscenza, velocizzandone la condivisione in tutti i passi del flusso lavorativo quotidiano (ricercare, analizzare, scrivere, pubblicare, diffondere, valutare).
L’arcobaleno della ricerca aperta prende in considerazione tutti questi passi e suggerisce di seguito per ognuno di essi possibili azioni e strumenti, veicolando un messaggio centrale: non è necessario fare tutti questi passi insieme, ma ogni piccolo passo fa la differenza. Ognuno può scegliere da quale cominciare, tenendo conto delle abitudini della propria comunità di riferimento e degli strumenti/modalità più utilizzati o consoni alle specificità della disciplina.
Ritaglio e traduzione: Francesca Zampagni
RICERCA
- Annotare pubblicamente pagine web - che possono anche essere, nelle scienze umane e sociali, testi classici liberamente disponibili, es. Hypothes.is o Pund.it
- Condividere bibliografie su specifici argomenti, mettendo la propria competenza critica al servizio di tutti, es. Zotero
- Condividere proposte progettuali (con garanzia di paternità sull’idea di ricerca), es. RIO Journal
- Associare ai piani di ricerca un Data Management Plan (DMP): uno strumento che aiuta a riflettere ed esplicitare quali siano le migliori strategie di conservazione e di accesso ai vostri dati. Ne esistono diversi modelli, quello italiano a cura del gruppo IOSSG, il DMPonline del Digital Curation Center britannico, che ha anche un modello specifico per Horizon2020 (in cui il DMP è obbligatorio), DMPtool internazionale
ANALISI
- Pre-registrare esperimenti e ipotesi di ricerca, es. su OSF Registries o AsPredicted
- Condividere i dati, es. su Dryad, Zenodo o Dataverse
- Condividere annotazioni di laboratorio, facendo leva sull’intelligenza collettiva di gruppi di ricerca sparsi nel mondo, es. OpenNotebookScience
- Condividere codici o software per produrre/analizzare dati, con licenze aperte GNU o MIT, es. su GitHub (permette sia accesso pubblico sia accesso ristretto a un gruppo di ricerca)
- Condividere protocolli e workflow, es. su Protocols.io o My Experiment (é poi possibile rivendicare la propria paternità intelletuale)
- Coinvolgere un pubblico ampio attraverso la Citizien Science
SCRITTURA
- Scrittura collaborativa, ovvero strumenti online che permettono di scrivere in modo condiviso, a distanza es. Overleaf o Authorea
- Formati leggibili dalle macchine, es. Jupyter o CoCalc
PUBBLICAZIONE
Condividere il pre-print
- Condividere su archivi disciplinari, es. su OSF-Open Science Framework, Humanities Commons (scienze umane e sociali), arXiv (e-prints in Physics, Mathematics, Computer Science, Quantitative Biology, Quantitative Finance, Statistics, Electrical Engineering and Systems Science, and Economics) o bioRxiv (Biology), F1000, PeerJ (Environmental Sciences), The Winnower
- Utilizzare licenze aperte, es. Creative Commons BY
Depositare il post-print in un archivio istituzionale o disciplinare
- Depositare in archivi istituzionali, tutti gli Atenei italiani ne hanno uno (IRIS) es. ARPI per UNIPI
- Cercare un archivio disciplinare in DOAR-Directory of Open Access Repositories
E’ subito fattibile e a costo zero. NON impedisce di pubblicare sulle riviste che vengono richieste in base ai criteri di valutazione correnti. Per cercare la versione consentita dagli editori per il deposito si utilizza la banca dati SHERPA-RoMEO; il 70% la consente, Elsevier compreso.
Pubblicare su riviste Open Access o con un editore di monografie Open Access
- Elenco riviste OA si trova in DOAJ–Directory of Open Access Journals
- Elenco volumi OA, anche per editore, si trova in DOAB–Directory of Open Access Books
N.B. Le riviste sono peer reviewed, e sono accessibili a tutti senza abbonamento. Hanno un diverso modello di sostenibilità economica: una parte minoritaria delle testate chiede il pagamento delle spese di pubblicazione dell’articolo (Article Processing Charges); le monografie richiedono spese di edizione. Questi costi possono essere previsti nel budget iniziale per la ricerca, e vengono coperti dai progetti. Una tabella dei costi è curata da BioMedCentral. Attenzione a editori poco seri: utilizzate Think, Check, Submit prima di decidere.
DISSEMINAZIONE
- Mantenere un profilo ORCID
- Comunicare sui social media, es. Twitter
- Condividere poster e presentazioni, es. su FigShare
- Provare la open peer review, es. PubPeer, Peerage of Science
- Contribuire a un articolo di Wikipedia sui temi della vostra ricerca o di vostra competenza: è utilissimo per chi si avvicina per la prima volta ai vostri argomenti
VALUTAZIONE
- Cercare di utilizzare un set di metriche e indicatori diversi per cogliere le diverse implicazioni di “impatto” secondo quanto suggerito dal Manifesto di Leiden
- Chiedere all’editore di partecipare alla Initiative for Open Citations, per rendere pubblici i dati sulle citazioni
- Utilizzare laddove possibile misure di impatto alternative, es. Altmetrics
Con Altmetrics, nel campo dell'editoria scientifica e della scientometria, si intende una nuova metrica proposta come alternativa al più diffuso Impact Factor. Il termine Alternative Metrics, ossia Metrica Alternativa, proposto nel 2010 da Priem, Taraborelli e Groth, estende le metriche usate a livello dell'articolo (article level metrics) e considera, oltre al consueto conto delle citazioni ricevute da un articolo, altre forme di impatto quali i riferimenti contenuti nelle knowledge base, i download, le visite online, e la loro menzione nei social media e altri canali come blog o siti web.
Molte pratiche sono complementari a quelle tradizionali. Alcuni di questi strumenti sono alternativi - ma di gran lunga più efficienti - rispetto a quelli usati ogni giorno (es. quelli di scrittura collaborativa) altri un po’ rivoluzionari (es. OpenNoteLab per condividere gli appunti di laboratorio), altri ormai di uso quasi comune (Zenodo per i dati o GitHub per il software), altri assolutamente utilizzabili senza modificare le proprie abitudini editoriali (es. depositare il postprint negli archivi istituzionali: anche UNIPI, come ogni Ateneo, ha IRIS). Molti di questi strumenti possono essere utilizzati in modo riservato, per condividere più efficacemente le informazioni o i dati all’interno dei gruppi di lavoro.
Per ulteriori strumenti, la banca dati condivisa 400+ Tools and innovations in scholarly communication è in continuo aggiornamento, esito del progetto 101 innovations in Scholarly Communication.
Fonte: Elena Giglia, Open Science: what's in it for me, Report del Workshop di B.Kramer e J.Bosman, Torino 8-9 marzo 2018