Antipsicotici atipici: definita una nuova classificazione per migliorare cure e terapie
Un gruppo di ricercatori ha riorganizzato e classificato sulla base degli effetti collaterali e del meccanismo di azione una classe di farmaci molto utilizzata in diversi disturbi psichiatrici, come schizofrenia e disturbo bipolare, con l’obiettivo di migliorare e personalizzare le terapie. I medicinali studiati soni stati i cosiddetti antipsicotici “atipici”, farmaci di seconda generazione nati per ovviare agli effetti indesiderati di tipo motorio (come parkinsonismo o discinesie tardive) degli antipsicotici “classici” o “tipici”. Lo studio, durato tre anni e finanziato dalla Fondazione Arpa, è stato condotto dalle università di Pisa e dell’Aquila e dal Queen Mary University di Londra; i risultati sono stati appena pubblicati sulla rivista “Pharmacology & Therapeutics”.
Il gruppo di ricerca Unipi, in alto da sinistra, Stefano Aringhieri, Marco Carli, Valeria Verdesca, Shiva Kolachalam e Marco Scarselli.
“Come si è visto dopo la loro introduzione – spiega il professore Marco Scarselli dell’Università di Pisa - gli antipsicotici atipici hanno dimostrato di essere molto eterogenei e in numerosi casi si sono presentati effetti collaterali di tipo motorio. Per questi motivi, la comunità scientifica ha posto seri dubbi sull'uso della distinzione tra antipsicotici atipici e tipici”.
La proposta avanzata nello studio è stata quindi quella di suddividere questa classe di farmaci in tre livelli diversi: dal meno atipico, il Risperidone, che infatti ha proprietà farmacologiche talvolta simili agli antipsicotici tipici, alla Clozapina, il più atipico fra tutti. Nel mezzo gli altri farmaci con proprietà cliniche intermedie, suggerendo la presenza di uno spettro continuo dell'atipia all'interno di questa classe farmacologica.
“Questa nuova classificazione che potrà portare ad un miglioramento delle terapie in uso e ad una più accurata personalizzazione delle cure – conclude Marco Scarselli - si correla anche con il profilo recettoriale di questi farmaci dove al primo livello di atipia (lievemente atipico) corrisponde un’attività limitata su alcuni target molecolari, mentre al terzo livello (completamente atipico) corrisponde un’attività recettoriale più estesa e più complessa”.
Antipsicotici atipici: definita una nuova classificazione sulla base degli effetti collaterali e del meccanismo di azione per migliorare cure e terapie
Un gruppo di ricercatori ha riorganizzato e classificato sulla base degli effetti collaterali e del meccanismo di azione una classe di farmaci molto utilizzata in diversi disturbi psichiatrici, come schizofrenia e disturbo bipolare, con l’obiettivo di migliorare e personalizzare le terapie. I medicinali studiati soni stati i cosiddetti antipsicotici “atipici”, farmaci di seconda generazione nati per ovviare agli effetti indesiderati di tipo motorio (come parkinsonismo o discinesie tardive) degli antipsicotici “classici” o “tipici”. Lo studio, durato tre anni e finanziato dalla Fondazione Arpa, è stato condotto dalle università di Pisa e dell’Aquila e dal Queen Mary University di Londra; i risultati sono stati appena pubblicati sulla rivista “Pharmacology & Therapeutics”.
“Come si è visto dopo la loro introduzione – spiega il professore Marco Scarselli dell’Università di Pisa - gli antipsicotici atipici hanno dimostrato di essere molto eterogenei e in numerosi casi si sono presentati effetti collaterali di tipo motorio. Per questi motivi, la comunità scientifica ha posto seri dubbi sull'uso della distinzione tra antipsicotici atipici e tipici”.
La proposta avanzata nello studio è stata quindi quella di suddividere questa classe di farmaci in tre livelli diversi: dal meno atipico, il Risperidone, che infatti ha proprietà farmacologiche talvolta simili agli antipsicotici tipici, alla Clozapina, il più atipico fra tutti. Nel mezzo gli altri farmaci con proprietà cliniche intermedie, suggerendo la presenza di uno spettro continuo dell'atipia all'interno di questa classe farmacologica.
“Questa nuova classificazione che potrà portare ad un miglioramento delle terapie in uso e ad una più accurata personalizzazione delle cure – conclude Marco Scarselli - si correla anche con il profilo recettoriale di questi farmaci dove al primo livello di atipia (lievemente atipico) corrisponde un’attività limitata su alcuni target molecolari, mentre al terzo livello (completamente atipico) corrisponde un’attività recettoriale più estesa e più complessa”.
Didascalia foto, il gruppo di ricerca Unipi, in alto da sinistra, Stefano Aringhieri, Marco Carli, Valeria Verdesca, Shiva Kolachalam e Marco Scarselli.
Robot e archeologia al Festival internazionale della robotica 2018
L’integrazione di tecnologie robotiche e della ricerca in ambito archeologico ha dato negli ultimi anni risultati altamente innovativi e promettenti. Le novità di questa feconda sinergia saranno esposte al pubblico nel corso di un workshop intitolato “Archeologia e Robotica”, che sarà ospitato nell’ambito del Festival Internazionale della Robotica 2018 presso la Sala degli Stemmi della Scuola Normale Superiore di Pisa. Il programma, fitto di interventi, ospiterà gruppi di studio tra i più rappresentativi del settore, tra cui molti docenti dell’Ateneo pisano afferenti all’area dell’Archeologia.
“Molti nostri docenti sono impegnati in ricerche innovative che coniugano le nuove tecnologie robotiche ed elettroniche con il settore della ricerca archeologica” afferma la professoressa Valentina Giuffra del Dipartimento di Ricerca Traslazionale (nella foto a destra), tra gli organizzatori del workshop insieme alla professoressa Maria Cecilia Parra (nella foto in basso a sinistra), ordinario del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere fino al 2015 (ora professore a contratto) e a Riccardo Olivito della Scuola IMT Alti Studi di Lucca.
Il Workshop si aprirà con una Lectio Magistralis tenuta dal professor Geert Verhoeven del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Vienna, esperto in tecnologie di telerilevamento, fotografia aerea e archeologia computazionale. Il professor Andrea Caiti del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione presenterà i risultati del gruppo di ricerca dell'ISME, il Centro Interuniversitario sui Sistemi Integrati per l'Ambiente Marino, riguardanti le tecnologie avanzate e i robot per la mappatura, la documentazione e lo scavo di siti archeologici sottomarini e costieri. Seguirà la presentazione della Divisione di Paleopatologia diretta dalla Valentina Giuffra del Dipartimento di Ricerca Traslazionale in collaborazione con Endocas, Centro di eccellenza della chirurgia assistita al calcolatore, con un lavoro sulle tecnologie virtuali e di ricostruzione tridimensionale applicate allo studio dei reperti umani mummificati. Sarà poi la volta del gruppo diretto dalla professoressa Maria Letizia Gualandi del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere che illustrerà un nuovo sistema per il riconoscimento automatico della ceramica archeologica, vincitore di un importante progetto europeo.
All’evento sarà presente anche il CNR di Pisa con Matteo Dellepiane e Marco Callieri con una presentazione sulle tecnologie di documentazione 3D applicate ad un monumento architettonico. Il professor Stefano Campana dell’Università di Siena presenterà le nuove applicazioni e prospettive sull’utilizzo dei droni in archeologia. Il workshop si chiuderà con un folto gruppo di studiosi e ricercatori dell’Università di Pisa, della Scuola Normale Superiore di Pisa e dell’IMT di Lucca, coordinati dalla professoressa Maria Cecilia Parra e da Riccardo Olivito, che illustreranno le tecnologie di archeologia virtuale e cyber-archaeology per il monitoraggio e la ricostruzione di contesti e monumenti antichi. Al termine delle presentazioni sono previsti laboratori per far sperimentare alcune tecnologie al pubblico.
L’ingresso al Workshop è libero ed è aperto a tutti, studiosi, studenti, appassionati del settore, semplici curiosi; è consigliata la registrazione tramite il sito del Festival.
Venerdì 28 settembre torna BRIGHT, la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori
Venerdì 28 settembre, in contemporanea con le principali città della Toscana, torna BRIGHT, la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori edizione 2018. A Pisa il programma della manifestazione prevede una mappa di eventi che vedrà protagonisti le ricercatrici e i ricercatori delle università e dei centri di ricerca promotori dell’iniziativa: Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, CNR, INGV, INFN, Scuola IMT Alti Studi Lucca ed EGO, l’osservatorio che ospita il rilevatore di onde gravitazionali Virgo. Quest’anno la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori cade nella settimana in cui a Pisa si svolge il Festival internazionale della robotica, che ospita anche uno degli stand in cui i ricercatori illustreranno al pubblico le loro scoperte.
L’inaugurazione della manifestazione è prevista alle 17 in Logge di Banchi, con il saluto dei rappresentanti di tutte le istituzioni e del sindaco Michele Conti.
Il programma di BRIGHT è stato presentato in rettorato da Paolo Mancarella, rettore dell'Università di Pisa, Pierdomenico Perata, rettore Scuola Sant'Anna, Domenico Laforenza, presidente Area CNR Pisa, Gilberto Saccorotti, direttore INGV, Michele Viviani, delegato all'outreach INFN e Stavros Katsanevas, direttore EGO-Virgo.
Le varie attività proposte appartengono a 5 tematiche principali: Cibo e salute per tutti, Vita e tecnologie, Meraviglie naturali, Società di oggi e di domani, Patrimonio culturale europeo e a Pisa si snoderanno dalle vie del centro fino all’Area San Cataldo (CNR e Dipartimento di Chimica), passando per i musei dell’Ateneo (aperti al pubblico fino a tarda notte). Per collegare gli eventi organizzati in centro con quelli dell’Area San Cataldo (CNR e Dipartimento di Chimica) anche quest’anno è stato attivato un servizio di navetta gratuito.
Come ogni anno i cittadini potranno incontrare e conoscere i veri protagonisti di BRIGHT, le ricercatrici e i ricercatori, che racconteranno e sveleranno al pubblico il loro lavoro e le loro scoperte.
I ricercatori mostreranno i risultati delle proprie ricerche a partire dalle 16.30 presso stand in Largo Ciro Menotti, Logge di Banchi, in Gipsoteca, in Piazza Martiri della Libertà e nella sede della Scuola Sant’Anna; ne parleranno con i cittadini negli aperitivi della ricerca, nelle librerie e nei seminari organizzati dal CNR nell’area di San Cataldo; i più piccoli potranno divertirsi con i giochi alla scoperta del mondo o partecipando agli incontri a loro dedicati in libreria; biblioteche, collezioni e laboratori degli enti di ricerca coinvolti rimarranno aperti e ospiteranno visite guidate per adulti e bambini.
Il programma di intrattenimento prevede tra le vare iniziative un concerto del Coro Galilei nel chiostro del Palazzo della Carovana della Scuola Normale; alla Scuola Sant’Anna uno show cooking all’insegna del benessere e della salute; al CNR due concerti rock, lo spettacolo su Galileo del gruppo di lettori del Teatro Sant’Andrea e la consueta spaghettata finale. Radioeco, la web radio degli studenti dell’Università di Pisa, sarà presente con una postazione in Logge di Banchi, da dove condurrà interviste e racconterà le storie di ricercatrici e ricercatori.
Oltre a Pisa, gli appuntamenti di BRIGHT 2018 saranno ospitati anche sul territorio: a Lucca, con un programma di eventi organizzati dalla Scuola IMT Alti Studi nel Complesso di San Francesco, a Viareggio, con iniziative dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR ospitate a Villa Borbone, a Pontedera nel Polo Valdera della Scuola Sant’Anna, a Livorno nel Laboratorio Scoglio della Regina dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Sant’Anna; a Cascina con tour guidati, conferenze e osservazioni astronomiche all’European Gravitational Observatory (EGO), sito dell’esperimento Virgo, che lo scorso anno ha rilevato segnali di onde gravitazionali in collaborazione con LIGO.
Il programma dettagliato è disponibile sul sito http://www.bright-toscana.it.
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In allegato una foto della conferenza stampa di presentazione di BRIGHT e i programmi dei singoli enti.
Avviso di fabbisogno interno per il progetto "Analisi dei contenuti testuali condivisi da aziende e consumatori sui principali social network"
Avviso di fabbisogno interno per il progetto “Comunicazione, strategie e pratiche di sostenibilità nelle imprese globali”
La guerra di Mario
Un racconto dell'Italia, della Guerra e della Resistenza fra storia e memoria, parliamo di un piccolo grande libro, "La guerra di Mario" (Laterza, 2018) di Mario Mirri, già professore emerito dell'Ateneo, scomparso nel maggio scorso. Il volume, che esce postumo, è stato curato da due allievi del professore, Franco Angiolini, docente del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa, Saverio Russo, ordinario di Storia Moderna all'Università di Foggia.
Di seguito una presentazione del libro a firma di Saverio Russo.
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Il volume è arrivato nelle librerie poche settimane dopo la scomparsa dell’Autore, avvenuta nel maggio scorso, all’età di 93 anni. Prende origine da una trentina di domande che David, figlio di un suo allievo, Stefano Villani, ora docente presso l’Università del Maryland, gli inviò nei primi mesi del 2015, per un compito, in forma di intervista sulla seconda guerra mondiale, per la classe di Social Studies della sua Middle School.
La trascrizione dell’intervista, sistemata una prima volta da Mirri, fu affidata nell’autunno del 2017 a Franco Angiolini e a me, suoi allievi più risalenti, perché la preparassimo per la stampa. Proprio in quei mesi veniva pubblicato su «Società e storia», rivista di cui era stato fondatore nel 1978, un dossier, contenente i testi presentati ad un’iniziativa di discussione organizzata presso la Scuola Normale nel 2015, in occasione dei suoi 90 anni, a partire da un suo lungo saggio su intellettuali, antifascismo e dopoguerra. Sulla rivista Mirri replicava agli interventi dei suoi interlocutori e, in alcune decine di pagine, ribadiva la necessità di «una discussione spregiudicata ed impegnata […] sul nostro passato, come condizione assolutamente necessaria a riconquistare concetti ed orientamenti nuovi ed adeguati ad affrontare questo vuoto culturale in cui oggi siamo finiti». La pubblicazione laterziana, con un taglio più dichiaratamente autobiografico e un target di lettori più ampio della rivista specialistica, si propone come una sorta di testamento civile, indirizzato ai «ragazzi di oggi».
“Quando e dove è nato? Com’era la vita sua e della sua famiglia prima della seconda guerra mondiale?” gli chiede David. Mirri ricostruisce con grande gusto narrativo la vita di un ragazzetto e di un adolescente, da Cortona, dove era nato, a Rifredi, a Bagnoli, a Porto Marghera, a Legnago e, infine, a Vicenza, dove frequentò il ginnasio superiore e il Liceo, sempre seguendo, con la famiglia, suo padre, direttore di stabilimento per la Montecatini. Si ha poi il racconto dell’antifascismo del padre, che ascoltava di nascosto Radio Londra, dello scoppio della guerra nel 1939, della partecipazione passiva, con la divisa da avanguardista, ad una manifestazione studentesca che chiedeva l’ingresso in guerra dell’Italia, e del rimprovero di un operaio che commenta: « Sono stati sempre gli studenti che ci hanno mandato a morire in guerra!». E infine la presa di coscienza piena del rifiuto della guerra fascista, l’adesione al Movimento Liberalsocialista di Capitini e, poco dopo, al Partito d’Azione, l’incontro con Luigi Meneghello, le prime attività clandestine, con la diffusione del giornale del partito, “Italia libera”. A partire dal giugno ’44, la partecipazione alla “guerra per bande”, narrata da Meneghello ne I piccoli maestri e poi nell’omonimo film di Luchetti, in cui Mario Mirri sarà “Marietto” (ma non mancherà di polemizzare con la rappresentazione letteraria che di quelle vicende diede Meneghello, nonché con il concetto di “guerra civile” proposto da un altro grande storico dell’Università di Pisa, Claudio Pavone). Arrestato a Padova nel marzo ’45 «per un banale errore» e rinchiuso a palazzo Giusti, sarà torturato dalla famigerata banda Carità.
Dopo la Liberazione, completerà gli studi universitari, laureandosi in Filosofia all’Università di Padova, continuando tuttavia l’attività politica nel PdA e poi in “Unità socialista”, fino alla fine del ’48. Nel gennaio dell’anno successivo, risulterà vincitore di un posto di perfezionamento presso la Scuola Normale, sotto la guida di Delio Cantimori. Comincerà così ad imparare “il mestiere di storico” cui ha appassionato centinaia di suoi allievi, non pochi dei quali insegnano o hanno insegnato nelle Università italiane e straniere.
Compagne fedeli della sua vita di studioso la penna stilografica e poi la biro, cui dedica l’ultimo sapido paragrafo. Incurante dei progressi delle tecniche scrittorie, ha continuato - fino a pochi giorni dalla sua morte - a scrivere con la penna i suoi saggi ed invita il suo giovane interlocutore a diffidare della presunta unidirezionalità dei processi tecnologici: «Le società di oggi, via Internet, si sono messe in una situazione in cui le probabilità che i giovani divengano “teste calde” sono estremamente diminuite».
Saverio Russo – Università di Foggia
Venerdì 28 settembre torna BRIGHT, la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori
Venerdì 28 settembre, in contemporanea con le principali città della Toscana, torna BRIGHT, la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori edizione 2018. A Pisa il programma della manifestazione prevede una mappa di eventi che vedrà protagonisti le ricercatrici e i ricercatori delle università e dei centri di ricerca promotori dell’iniziativa: Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, CNR, INGV, INFN, Scuola IMT Alti Studi Lucca ed EGO, l’osservatorio che ospita il rilevatore di onde gravitazionali Virgo. Quest’anno la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori cade nella settimana in cui a Pisa si svolge il Festival internazionale della robotica, che ospita anche uno degli stand in cui i ricercatori illustreranno al pubblico le loro scoperte.
L’inaugurazione della manifestazione è prevista alle 17 in Logge di Banchi, con il saluto dei rappresentanti di tutte le istituzioni e del sindaco Michele Conti.
Il programma di BRIGHT è stato presentato in rettorato da Paolo Mancarella, rettore dell'Università di Pisa, Pierdomenico Perata, rettore Scuola Sant'Anna, Domenico Laforenza, presidente Area CNR Pisa, Gilberto Saccorotti, direttore INGV, Michele Viviani, delegato all'outreach INFN e Stavros Katsanevas, direttore EGO-Virgo.
Le varie attività proposte appartengono a 5 tematiche principali: Cibo e salute per tutti, Vita e tecnologie, Meraviglie naturali, Società di oggi e di domani, Patrimonio culturale europeo e a Pisa si snoderanno dalle vie del centro fino all’Area San Cataldo (CNR e Dipartimento di Chimica), passando per i musei dell’Ateneo (aperti al pubblico fino a tarda notte). Per collegare gli eventi organizzati in centro con quelli dell’Area San Cataldo (CNR e Dipartimento di Chimica) anche quest’anno è stato attivato un servizio di navetta gratuito.
Come ogni anno i cittadini potranno incontrare e conoscere i veri protagonisti di BRIGHT, le ricercatrici e i ricercatori, che racconteranno e sveleranno al pubblico il loro lavoro e le loro scoperte.
Da sinistra: Gilberto Saccorotti, Pierdomenico Perata, Paolo Mancarella, Domenico Laforenza, Michele Viviani, Stavros Katsanevas.
I ricercatori mostreranno i risultati delle proprie ricerche a partire dalle 16.30 presso stand in Largo Ciro Menotti, Logge di Banchi, in Gipsoteca, in Piazza Martiri della Libertà e nella sede della Scuola Sant’Anna; ne parleranno con i cittadini negli aperitivi della ricerca, nelle librerie e nei seminari organizzati dal CNR nell’area di San Cataldo; i più piccoli potranno divertirsi con i giochi alla scoperta del mondo o partecipando agli incontri a loro dedicati in libreria; biblioteche, collezioni e laboratori degli enti di ricerca coinvolti rimarranno aperti e ospiteranno visite guidate per adulti e bambini.
Il dipartimento di Chimica e Chimica industriale e il dipartimento di Scienze della Terra rimarranno aperti con un ricco programma di attività, visite, laboratori e giochi per bambini e famiglie.
Il programma di intrattenimento prevede tra le vare iniziative un concerto del Coro Galilei nel chiostro del Palazzo della Carovana della Scuola Normale; alla Scuola Sant’Anna uno show cooking all’insegna del benessere e della salute; al CNR due concerti rock, lo spettacolo su Galileo del gruppo di lettori del Teatro Sant’Andrea e la consueta spaghettata finale. Radioeco, la web radio degli studenti dell’Università di Pisa, sarà presente con una postazione in Logge di Banchi, da dove condurrà interviste e racconterà le storie di ricercatrici e ricercatori.
Oltre a Pisa, gli appuntamenti di BRIGHT 2018 saranno ospitati anche sul territorio: a Lucca, con un programma di eventi organizzati dalla Scuola IMT Alti Studi nel Complesso di San Francesco, a Viareggio, con iniziative dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR ospitate a Villa Borbone, a Pontedera nel Polo Valdera della Scuola Sant’Anna, a Livorno nel Laboratorio Scoglio della Regina dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Sant’Anna; a Cascina con tour guidati, conferenze e osservazioni astronomiche all’European Gravitational Observatory (EGO), sito dell’esperimento Virgo, che lo scorso anno ha rilevato segnali di onde gravitazionali in collaborazione con LIGO.
Il programma dettagliato è disponibile sul sito http://www.bright-toscana.it.
A questo link è disponibile una descrizione delle attività proposte nei dipartimenti dell'Università di Pisa.
A questo link è disponibile una descrizione delle attività proposte dal Sistema Museale d'Ateneo.
INVITO CONFERENZA STAMPA: In Rettorato la presentazione delle iniziative pisane di “BRIGHT - La Notte delle ricercatrici e dei ricercatori in Toscana”
Saranno presentate lunedì 24 settembre, alle ore 11.30, in Sala Mappomondi del Rettorato, le iniziative pisane di “BRIGHT - La Notte delle ricercatrici e dei ricercatori in Toscana", promosse da Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, CNR, INFN, INGV, EGO Virgo e Scuola IMT Alti Studi Lucca.
Il programma pisano - che avrà importanti appendici a Cascina, Livorno, Pontedera e Viareggio - fa parte della “European Researchers Night”, la manifestazione che la Commissione Europea promuove in tutta Europa per creare occasioni d'incontro tra ricercatori e cittadini e per diffondere la cultura scientifica.
Le iniziative saranno illustrate ai colleghi giornalisti dai rappresentanti delle istituzioni coinvolte.
INCARTAMI - cortometraggio e laboratorio propedeutico
Le associazioni studentesche Filiforme e LiberLabor presentano INCARTAMI, attività autogestita volta alla realizzazione di un cortometraggio incentrato sull’incontro e il fantastico viaggio di due clown. Il progetto è rivolto a tutti coloro che vogliono indagare l’arte cinematografica ma anche quella più intimamente legata alla clownerie.
Le riprese saranno precedute da un laboratorio cinematografico propedeutico alla realizzazione del cortometraggio, gratuito ed aperto a tutti, volto a favorire la collaborazione tra i partecipanti e ad introdurre alcuni aspetti fondamentali necessari all’attuazione del progetto.
Lunedì 1 ottobre 2018 alle ore 20:00 presso l’aula 10 di Palazzo Ricci avrà luogo il primo incontro per presentare il progetto, conoscere i partecipanti e designare così i ruoli (attori, clown o tecnici) a seconda delle propensioni e dei desideri di ciascuno. L’iniziativa, sostenuta dal Teatro dell’Assedio e della Compagnia Ribolle, è svolta con il contributo alle attività studentesche autogestite dell’Università di Pisa.
Per informazioni:
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