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Venerdì, 28 Settembre 2018 09:49

Workshop ShopClown

L'associazione studentesca Filiforme presenta Workshop ShopClown, attività autogestita, realizzata in 4 incontri, per apprendere i principi e le tecniche della Clownerie. I partecipanti verranno guidati alla scoperta di una gestualità spontanea che consente l'espressione delle emozioni, per ridere e far ridere attraverso l'autoironia e gli strumenti tecnici alla base del comico−clownesco.

L'1 e il 2 ottobre avranno luogo gli incontri per presentare il progetto, conoscere i partecipanti e cominciare il laboratorio tenuto dalla professionista Maria Grazia Fiore della Compagnia Ribolle.
L’iniziativa è organizzata e coordinata dall'associazione Filiforme, sostenute dall’esperienza e dalle competenze tecniche ed artistiche del Teatro dell’Assedio e della Compagnia Ribolle, con i contributi alle attività studentesche autogestite dell’Università di Pisa.

Per partecipare contattare l’associazione Filiforme:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., 3454245340.

Si è svolta giovedì 27 settembre la cerimonia di consegna dei diplomi del master internazionale dell'Università di Pisa in “Management of Heath, Safety, Environment & Quality Systems” (HSE&Q), giunto quest'anno alla decima edizione. Gli allievi che hanno concluso il percorso formativo sono stati 21, provenienti da dieci paesi: oltre che dall'Italia, da Congo, Egitto, Ghana, Indonesia, Kazakhstan, Libia, Nigeria, Tunisia e Turkmenistan. In totale, nelle dieci edizioni del master si sono diplomati quasi 200 allievi di 15 diverse nazioni.

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Alla cerimonia sono intervenuti il rettore Paolo Mancarella, rappresentanti del Gruppo ENI e di ENI Corporate University, che è main sponsor dell’iniziativa, oltre alla direzione scientifica espressione del dipartimento di Ingegneria civile e industriale e al Consorzio Universitario Quinn che ne cura l’organizzazione.

Nel suo saluto, in inglese, il rettore ha espresso "vivo apprezzamento per la consolidata collaborazione tra l’Ateneo di Pisa e l'ENI, che permette attraverso il master HSE&Q di formare esperti qualificati con un elevato livello di conoscenze tecniche e con la capacità di essere competitivi in uno scenario internazionale in continuo e rapido mutamento".

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Nella foto in alto: gli allievi del master.
Nella foto in basso: il rettore Paolo Mancarella e il professor Leonardo Tognotti, direttore del dipartimento di Ingegneria civile e industriale.

Venerdì 28 settembre, alle ore 17.00, in Piazza XX Settembre, di fronte alle Logge dei Banchi, i colleghi giornalisti sono invitati a partecipare all’inaugurazione di BRIGHT, la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori. Nell’occasione saranno presenti il sindaco Michele Conti e i rappresentanti delle università e dei centri di ricerca promotori della manifestazione, che daranno il via ufficiale alle attività che animeranno le strade e le piazze della città fino a sera tarda.
Il programma completo di BRIGHT è disponibile a questo link: http://www.bright-toscana.it/pisa/

Per il secondo anno consecutivo l’Università di Pisa scala posizioni nella classifica internazionale degli atenei pubblicata dal Times Higher Education, piazzandosi tra il 301° e il 350° posto su un totale di oltre 1250 università selezionate tra le più prestigiose al mondo. Rispetto all'edizione dello scorso anno, l'Ateneo pisano guadagna una cinquantina di posizioni salendo quindi in una fascia più alta.
A livello italiano, l'Ateneo pisano si classifica nella fascia tra 8° e 11° posto, insieme a Milano, Napoli "Federico II" e Politecnico di Milano, su un totale di 43 istituzioni censite, recuperando quattro posizioni rispetto all’anno precedente.
Il piazzamento dell’università di Pisa è in buona parte dovuto all’impatto della ricerca, che vede l'Ateneo nel 20% della top mondiale per quanto riguarda le citazioni ricevute dagli articoli scientifici pubblicati dai propri ricercatori.
"Il ranking del Times Higher Education - ha commentato il rettore Paolo Mancarella - vede la nostra Università ancora in crescita rispetto allo scorso anno, già molto positivo, e ci conferma nella ristretta élite delle migliori università italiane. Se escludiamo le scuole e i politecnici, che per dimensioni e mission sono difficilmente comparabili con grandi università generaliste come la nostra, il nostro Ateneo è infatti tra le prime 5 o 6 migliori istituzioni accademiche in Italia, con la capacità di coniugare l'elevato standard della sua ricerca con una formazione di qualità rivolta a quasi 50 mila studenti. Mi piace pensare che questo risultato sia dovuto anche alle politiche di sostegno alla ricerca messe in atto in questi primi due anni di mandato".

world rankings 2019Per il secondo anno consecutivo l’Università di Pisa scala posizioni nella classifica internazionale degli atenei pubblicata dal Times Higher Education, piazzandosi tra il 301° e il 350° posto su un totale di oltre 1250 università selezionate tra le più prestigiose al mondo. Rispetto all'edizione dello scorso anno, l'Ateneo pisano guadagna una cinquantina di posizioni salendo quindi in una fascia più alta.

A livello italiano, l'Ateneo pisano si classifica nella fascia tra 8° e 11° posto, insieme a Milano, Napoli "Federico II" e Politecnico di Milano, su un totale di 43 istituzioni censite, recuperando quattro posizioni rispetto all’anno precedente e confermandosi al primo posto tra le università generaliste in Toscana.

Il piazzamento dell’università di Pisa è in buona parte dovuto all’impatto della ricerca, che vede l'Ateneo nel 20% della top mondiale per quanto riguarda le citazioni ricevute dagli articoli scientifici pubblicati dai propri ricercatori.

"Il ranking del Times Higher Education - ha commentato il rettore Paolo Mancarella - vede la nostra Università ancora in crescita rispetto allo scorso anno, già molto positivo, e ci conferma nella ristretta élite delle migliori università italiane. Se escludiamo le scuole e i politecnici, che per dimensioni e mission sono difficilmente comparabili con grandi università generaliste come la nostra, il nostro Ateneo è infatti tra le prime 5 o 6 migliori istituzioni accademiche in Italia, con la capacità di coniugare l'elevato standard della sua ricerca con una formazione di qualità rivolta a quasi 50 mila studenti. Mi piace pensare che questo risultato sia dovuto anche alle politiche di sostegno alla ricerca messe in atto in questi primi due anni di mandato".

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