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Si è tenuta martedì 1° dicembre la riunione straordinaria del Senato Accademico dell’Università di Pisa nella nuova composizione che è scaturita dalle recenti elezioni e per la prima volta si è registrata una sostanziale parità di genere tra i 27 componenti, con la presenza di 13 donne e 13 uomini a cui si aggiunge il rettore come presidente dell’Organo. Nella riunione telematica sono state affrontate varie questioni e sono stati designati i componenti delle Commissioni permanenti Senato Accademico-Consiglio di Amministrazione.

“È stato per me un grande piacere trovarmi a presiedere il neo-eletto Senato. – ha dichiarato il rettore Paolo Mancarella - Il maggior orgoglio è che la parità tra la componente femminile e quella maschile si è realizzata non per imposizione di vincoli o prescrizioni, ma spontaneamente, in un ambiente in cui le aspirazioni di ciascuno possono trovare la meritata collocazione. Questo significa che, nell’Università di Pisa, sebbene tanto debba ancora essere fatto, si respira un clima culturale al passo con l’evoluzione della società contemporanea”.

Le elezioni per il rinnovo del Senato Accademico, tenute tra 23 e 26 novembre con procedura di voto digitale, hanno designato i 18 rappresentanti tra professori e ricercatori a tempo indeterminato (tre per ognuno dei sei settori culturali), i due del personale tecnico-amministrativo, quello dei ricercatori a tempo determinato e quello dei dottorandi: questi ultimi due rappresentanti costituiscono una assoluta novità, introdotta dalla modifica di Statuto fortemente voluta dal rettore sin dall’inizio del suo mandato.
I 18 eletti tra professori e ricercatori a tempo indeterminato sono: Luca Pandolfi, Ettore Vicari e Ilaria Del Corso per il Settore 1; Marcello Mele, Federico Da Settimo Passetti e Roberto Giovannoni per il settore 2; Angelo Gemignani, Maria Concetta Morrone e Giovanna Preziuso per il settore 3; Rocco Rizzo, Roberto Saletti e Gabriella Caroti per il Settore 4; Roberta Ferrari, Pierluigi Barrotta e Sonia Maffei per il Settore 5; Carmelo Calabrò, Eleonora Sirsi e Antonella Angelini per il Settore 6. In rappresentanza dei ricercatori junior/senior è stata eletta Serena Danti; per il personale tecnico-amministrativo sono state elette Antonella Magliocchi e Luisa Rappazzo; per i dottorandi di ricerca è stato eletto Fabio Saggese.

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Il mandato dei membri eletti in Senato Accademico dura quattro anni accademici, tranne nei casi dei rappresentanti dei ricercatori a tempo determinato, degli studenti e dei dottorandi per i quali il mandato è di due anni accademici.

Sono stati eletti negli scorsi giorni i direttori dei 17 dipartimenti interessati al voto sui 20 complessivi dell'Università di Pisa. In pratica le elezioni hanno riguardato tutti i dipartimenti tranne Chimica e Chimica Industriale, Matematica, Patologia Chirurgica, Medica Molecolare e dell’Area Critica, sedi nelle quali stanno svolgendo il proprio mandato rispettivamente Lorenzo Di Bari, Matteo Novaga e Angelo Gemignani.

L'elenco degli eletti, che entreranno in carica il 1° novembre per il quadriennio 2020-2024, è il seguente:

- Biologia: Massimo Dal Monte
- Civiltà e Forme del Sapere: Simone Maria Collavini
- Economia e Management: Luca Spataro
- Farmacia: Maria Letizia Trincavelli
- Filologia, Letteratura e Linguistica: Roberta Ferrari
- Fisica: Dario Pisignano
- Giurisprudenza: Francesco Dal Canto
- Informatica: Vincenzo Ambriola
- Ingegneria Civile e Industriale: Maria Vittoria Salvetti
- Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni: Rocco Rizzo
- Ingegneria dell'Informazione: Andrea Caiti
- Medicina Clinica e Sperimentale: Stefano Taddei
- Medicina Veterinaria: Francesco Paolo Di Iacovo
- Ricerca Traslazionale e Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia: Aldo Paolicchi
- Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali: Marcello Mele
- Scienze della Terra: Luca Pandolfi
- Scienze Politiche: Carmelo Calabrò

Nella stessa tornata elettorale sono stati rinnovati diversi presidenti di corsi di studio, di scuole di specializzazione e di corsi di dottorato di ricerca in scadenza.

Le procedure elettorali, che sono state tenute in alcuni casi in presenza, in altri a distanza o anche in modalità mista, sono state coordinate dall'Unità elettorale e costituzione strutture universitarie della Direzione legale.

medaglia maratonaDomenica 11 ottobre, dalle 9 alle 12.30, si svolgerà la quattordicesima edizione della “Pisa Half Marathon” che prevede la partecipazione di duemila atleti. La manifestazione, organizzata dall’associazione sportiva Leaning Tower Runners in collaborazione con l’associazione “Per Donare la Vita onlus”, promuove la donazione degli organi e dei tessuti a scopo di trapianto, sostenendo le famiglie delle persone sottoposte a trapianti. (Nella foto a destra la medaglia della maratona).

“A luglio abbiamo ritenuto ci fossero le condizioni per far svolgere in sicurezza la manifestazione e abbiamo deciso di farla – spiega il professor Ugo Boggi, che da diversi anni si impegna a fondo nell’organizzazione - Siamo contenti se possiamo dare un segnale di ripartenza alla città, anche se non è questo il nostro scopo. Il nostro contributo non sarà considerevole ma simbolicamente pensiamo che possa essere importante”.

“Anche quest’anno – dice il professor Marco Gesi, prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio - l’Ateneo ha assicurato il suo sostegno alla mezza maratona, con la piena consapevolezza dell’importanza del tema della donazione di organi. Tale collaborazione, che lo scorso anno era legata alle celebrazioni per il 50° anniversario dalla nascita del cdl in informatica, si concretizzerà nella possibilità di visitare gratuitamente i musei dell’Ateneo, grazie a un accordo con il Sistema Museale di Ateneo. Il settore dei trapianti, grazie a una Scuola di lunga e prestigiosa tradizione e oggi soprattutto all’attività dello stesso professor Boggi, è una delle eccellenze riconosciute di cui l’Università e la città di Pisa possono andare fieri”.

conferenza stampa mezza maratona copy copy
Un momento della conferenza stampa di presentazione della manifestazione.

Le novità

La prima novità è quella che la gara si disputerà. Il momento storico non facilita iniziative di questo genere, perciò è importante per prima cosa ringraziare chi lo ha reso possibile. Il Comitato Organizzativo ringrazia il Comune di Pisa, la Prefettura, e la Questura per essere sempre stati disponibili al dialogo e per aver, infine, approvato lo svolgimento della gara. Si ringrazia inoltre la FIDAL nazionale, nella persona del suo presidente Alfio Giomi, per aver ugualmente dialogato con gli organizzatori e per aver approvato il piano operativo per lo svolgimento della manifestazione. Il Comitato Organizzatore spera che il grande sforzo profuso sia coronato da successo e che possa servire a motivare, con ogni dovuta precauzione, iniziative che possano contribuire alla ripartenza, anche economica, della città.

La Pisa Half Marathon 2020 introduce inoltre con quest’edizione alcune novità che verranno mantenute anche nelle edizioni successive.
Per prima cosa, a partire dalla XIV edizione viene adottata la modalità del numero chiuso delle iscrizioni. Per quest’anno il numero dei partecipanti è limitato a 2000, divisi fra 500 ammessi alla Pisa Ten (gara sui 10 Km, sia nella versione competitiva che in quella non competitiva) e 1500 alla gara sulla classica distanza della mezza maratona.
Solo per la mezza maratona, invece, sono (e saranno) previste due opzioni di iscrizione: BASIC (comprensiva di pettorale e medaglia) e PRO (comprensiva di pettorale, medaglia e pacco gara), ognuna con quote crescenti in base alla disponibilità dei pettorali. L’opzione BASIC è stata introdotta per venire incontro alle numerose richieste dei partecipanti delle edizioni passate, e ha avuto un immediato riscontro: tutti e 400 i pettorali disponibili con questa opzione sono stati esauriti in pochi mesi dall’apertura delle iscrizioni.
Da quest’anno aumentano anche i premi, con un occhio di riguardo per i gruppi podistici: un premio speciale andrà alle società con il maggior numero di atleti classificati (valido sia per la mezza maratona che per la Pisa Ten). In palio, numerose iscrizioni gratuite alla manifestazione dell’edizione successiva.
Parallelamente alla manifestazione a Pisa, dal 4 all’11 ottobre si correrà la prima edizione della V-Run (la corsa virtuale della Pisa Half Marathon). Si tratta di una nuova iniziativa in cui gli atleti che si sono iscritti all’evento possono correre dove preferiscono fornendo al Comitato Organizzatore prova della distanza corsa grazie alle rilevazioni dei sistemi GPS sportivi. Per la XIV edizione figurano già iscritti da tantissime città italiane, ma non mancano partecipazioni internazionali da Belgio, Svezia e Corea del Sud.

Stato delle iscrizioni
Al momento attuale sono quasi esauriti i 2000 pettorali disponibili a numero chiuso. I pettorali della Pisa Ten sono esauriti già da diversi giorni, mentre sono a disposizione ancora alcune decine di pettorali per la Pisa Half Marathon. Tra gli iscritti, atleti di 22 diverse nazionalità e di 29 province italiane.

Svolgimento e misure anti Covid-19
Data l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 tutt’ora in corso i regolamenti della Pisa Half Marathon e della Pisa Ten hanno accolto e integrato le linee guida stabilite dal protocollo FIDAL per le manifestazioni non stadia. I regolamenti sono consultabili nel dettaglio sul sito della manifestazione www.mezzamaratonapisa.it. Di seguito elenchiamo le più importanti variazioni.

Marcia non competitiva
Purtroppo per quest’anno non è stato possibile organizzare in sicurezza il “Trofeo delle Tre Province”, la tradizionale marcia non competitiva che da anni accompagna la Pisa Half Marathon.

Expo e ritiro dei pettorali
L’Expo Village pre-gara è confermato in piazza Vittorio Emanuele II, ma per la sola giornata di sabato 10 ottobre, dalle 9 alle 19. Tutte le presentazioni e gli eventi in programma si svolgeranno regolarmente nel rispetto delle norme del distanziamento sociale.
Il pettorale e il pacco gara potranno essere ritirati in quest’occasione. È possibile (ma non obbligatorio) prenotare l’orario di ritiro, al fine di evitare assembramenti.

Start Village
L’accesso allo Start Village per questa edizione sarà consentito esclusivamente agli atleti. Non saranno previsti spazi o aree dedicati al pubblico. Per potervi accedere, gli atleti dovranno superare il controllo della temperatura corporea e depositare un’autocertificazione, consegnata assieme al pettorale, che attesti la mancanza di problematiche infettive note e/o di esposizione al rischio di contagio. All’interno dello Start Village sarà obbligatorio mantenere il distanziamento sociale e indossare dispositivi di protezione (mascherine), anch’essi forniti assieme al pettorale.
Lo Start Village sarà composto da tre aree: servizi, griglia di attesa e griglia di partenza. Un sistema di segnaletica verticale (cartelli) e orizzontale (segnaposti) guideranno gli atleti al corretto posizionamento nelle fasi di pre-partenza (distanziamento reciproco di almeno 1 metro in griglia).

Partenza a onde
La XIV edizione della Pisa Half Marathon prevede quattro partenze (onde), una ogni mezz’ora a partire dalle ore 9. La partenza avverrà, come negli anni passati, in via Contessa Matilde, all’altezza dell’I.I.S. Da Vinci-Fascetti. La strada sarà chiusa al traffico dal semaforo di Bagni di Nerone all’incrocio con via Cammeo Carlo Salomone.
Gli atleti troveranno stampato sul pettorale tutte le informazioni riguardanti la partenza: onda, orario di ritrovo, orario di partenza, posizione da tenere in griglia. La prima onda a partire sarà quella della Pisa Ten, con gli atleti élite in testa. Per la mezza maratona gli atleti élite saranno invece assegnati al primo start dopo la Pisa Ten (onda 2, ore 9:30).
Gli atleti avranno l’obbligo di indossare la mascherina almeno per i primi 500 metri dopo lo start, come previsto dal protocollo FIDAL.

Percorso
I ristori saranno previsti come da regolamento FIDAL, e distribuiranno solo acqua in confezioni singole con l’eccezione del ristoro al km 15, dove saranno disponibili anche cibi solidi (sempre in confezioni sigillate). Come richiesto dal protocollo FIDAL, non saranno previsti i punti di spugnaggio.
È richiesto agli atleti di evitare la corsa “in gruppo” (no draft rule) al fine di mantenere il distanziamento sociale anche in gara, sempre in accordo alle linee guida FIDAL.

Arrivo
Attraversata la linea d’arrivo gli atleti dovranno immediatamente indossare la mascherina fornita dai volontari in busta sigillata assieme al pacco ristoro, all’interno del quale troveranno la medaglia, cibo e acqua (sempre in confezioni sigillate). Non sarà consentito agli atleti di sostare nell’area di arrivo più del tempo necessario.
Non saranno esposte classifiche nell’area arrivo: le classifiche saranno disponibili soltanto online sul sito ufficiale www.mezzamaratonapisa.it. Tutte le classifiche saranno redatte in base alla rilevazione elettronica dei tempi a partire dal passaggio sula linea di partenza (real time), per permettere un unico ordine di arrivo per la Pisa Ten e per tutte le onde della mezza maratona.
Per evitare assembramenti, non si terrà alcuna cerimonia di premiazione in Piazza dei Miracoli. Tutti i premi verranno spediti a casa. Per gli atleti locali il Comitato Organizzatore si riserva di poter organizzare una cerimonia di premiazione nelle settimane successive all’evento.

Modifiche alla viabilità
La strada statale Aurelia è l’arteria più importante incrociata dal percorso della Pisa Half Marathon; a causa delle partenze a onde la strada sarà chiusa in 4 momenti distinti, con riapertura del traffico tra un’onda e l’altra.
Per la stessa ragione, si allungheranno i tempi di chiusura al traffico delle strade interessate dall’evento rispetto alla passata edizione. L’arrivo degli ultimi concorrenti è previsto per le ore 13.30 circa, con graduale riapertura delle strade al passaggio del servizio scopa.

Partner, collaborazioni e sponsor
Grazie alla rinnovata collaborazione con l’Università di Pisa, gli atleti e i loro accompagnatori potranno accedere gratuitamente ai musei del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pisa nei giorni della manifestazione.
Anche quest’anno Ford Blu Bay, San Rossore Sport Village e Biancoforno sponsorizzeranno l’evento, assieme a San Benedetto (per la prima volta sponsor della Pisa Half Marathon). Lo sponsor tecnico sarà Mizuno.
Il media partner dell’evento sarà ancora una volta Radio Bruno, presente all’Expo del sabato, allo Start Village e nell’area di arrivo la domenica della gara.

Atleti élite
Il gruppo degli atleti élite sarà nutrito come non mai. Assente il testimonial per eccellenza della manifestazione, Daniele Meucci (reduce dalla maratona di Londra) saranno presenti allo Start Village celebrati campioni nazionali e internazionali, assieme a un’ottima rappresentanza di atleti africani.
La Pisa Half Marathon 2020 vedrà anche la partecipazione di alcuni atleti molto speciali.
Andrea Lanfri, atleta paralimpico (corre con protesi simili a quelle di Pistorius) che si cimenterà per la prima volta sulla distanza della mezza maratona proprio a Pisa.
Antonino Lollo, poliziotto ed atleta di ottimo livello, già vincitore dell’edizione 2017 della Pisa Marathon (la manifestazione di dicembre). Lollo ha donato un suo stipendio a sostegno delle operazioni per contrastare la pandemia COVID-19.
Domenico Ricatti, già nazionale di atletica leggera, Campione Italiano Assoluto del 10.000 metri (su pista e su strada), Campione Italiano Master di maratona e mezza maratona (2019).
Lorenzo Properzi, “fresco” Campione Italiano di Mezza Maratona Juniores (Verona, 2020).

Ringraziamenti
La XIV edizione della Pisa Half Marathon sarà l’occasione per ricordare ancora una volta Francesco Avino, volontario tragicamente scomparso alla vigilia dell’edizione dell’anno 2017, e Pietro Ciccorossi, medico epatologo del Centro trapianti di Pisa, scomparso nel 2015.
Il Comitato Organizzatore desidera ringraziare le istituzioni locali e tutti coloro che renderanno possibile lo svolgimento della manifestazione. In particolare:
• Le forze del volontariato locale
• Le forze del volontariato sanitario (Pubblica Assistenza, Misericordia, e Croce Rossa)
• Geofor
• La Onlus Regalami un Sorriso
• L’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana
• L’Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci

(fonte: organizzatori "Pisa Half Marathon")

Il Pisa Sporting Club comunica che per la stagione agonistica 2020-2021 l’equipe medica sarà composta dal dottor Cataldo Graci (Responsabile Sanitario della Prima Squadra) e dal dottor Virgilio Di Legge (Medico Addetto alla Prima squadra). Lo staff medico nerazzurro si avvarrà poi della preziosa collaborazione del dottor Alberto Guardoli, ortopedico di livello nazionale facente parte del gruppo OTB di Borgo Val di Taro, in qualità di consulente responsabile della Prima Squadra.
Il dottor Giuseppe Lioci sarà il Responsabile medico del settore giovanile. La gestione del recupero infortunati sarà curata dal dottor Gian Nicola Bisciotti assieme alla sua equipe.

Il Centro riabilitativo di riferimento sarà ancora il Centro di Medicina Riabilitativa “Sport and Anatomy” dell’Università di Pisa diretto dal professor Marco Gesi.

(fonte: pisachannel.tv)

Nella foto: il professor Marco Gesi e il presidente del Pisa Sporting Club, Giuseppe Corrado.

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Ci sono aziende che continuano ad assumere, pur nell’incertezza legata al difficile momento che il mondo del lavoro sta attraversando, e saranno presenti alla terza edizione della Career Week organizzata dall’Università di Pisa dal 21 al 25 settembre. Per tutta la settimana gli studenti e i neolaureati potranno assistere alle presentazioni aziendali che si svolgeranno in modalità virtuale; avranno così modo di conoscere le opportunità professionali disponibili direttamente dalla voce dei manager e dei responsabili della selezione del personale.

Sono 29 le aziende che hanno aderito, rappresentative di settori diversi, dall’information & communication technology alla grande distribuzione organizzata, passando per il settore assicurativo e ovviamente l’industria a 360 gradi (meccanica, farmaceutica, manifatturiera). Nomi di grandi e importanti aziende quali Google, Ikea, Enel, Alleanza Assicurazioni, Gruppo Menarini, si affiancano alle PMI delle eccellenze del territorio.

90 le offerte di lavoro pubblicate a oggi, relative sia a posizioni di tirocinio che di apprendistato, ma anche contratti a tempo determinato e indeterminato alle quali si sono candidati quasi 500 studenti degli oltre 600 che si sono iscritti.

Notevole anche la partecipazione degli studenti – quasi 400 - alle giornate di preparazione denominate “Aspettando la Career Week”: i consulenti del Career Service hanno svolto dei webinar per aiutare gli studenti a migliorare la propria comunicazione attraverso la redazione del CV e la preparazione al colloquio di lavoro. Un segnale tangibile di quanto sia importante e necessario investire in attività di orientamento e consulenza di carriera.

“Nonostante l’emergenza sanitaria ancora in corso – ha dichiarato Rossano Massai, prorettore per gli Studenti e delegato al Placement dell’Università di Pisa - non abbiamo voluto rinunciare al nostro appuntamento annuale con la Career Week per dare un segnale positivo e di fiducia ai nostri giovani e alle aziende e per cogliere in anticipo quella spinta significativa alla ripartenza che gli indicatori economici di questo ultimo periodo stanno mettendo in evidenza. Gli ultimi dati occupazionali pubblicati da AlmaLaurea a giugno evidenziavano una netta ripresa delle richieste di curricula di laureati da parte delle aziende poi interrotta dalla pandemia. Con questo evento abbiamo voluto esaudire la richiesta di nuove energie umane e competenze professionali da parte delle imprese che continuano ad assumere e offrire ai nostri giovani la possibilità di mettere a frutto il loro eccellente percorso di formazione universitaria. Mai come in questo momento si sente la necessità di mettere in campo forze fresche e idee innovative, proprie dei giovani, per ridisegnare un nuovo sistema produttivo basato su paradigmi profondamente modificati dall’improvviso e doloroso insegnamento che il Covid-19 ci ha impartito”.

Gli studenti e i neolaureati dell’Università di Pisa interessati a seguire le presentazioni dovranno iscriversi a ogni singola giornata tramite la piattaforma Career Center su cui le aziende pubblicheranno le loro offerte di lavoro alle quali potranno iscriversi per effettuare dei colloqui nei giorni immediatamente successivi alla manifestazione.
Per accedere alla piattaforma Career Center è necessario utilizzare la email con il dominio @studenti.unipi.it
L’organizzazione dell'evento è a cura del Career Service dell'Università di Pisa: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Informazioni su: www.unipi.it/careerservice

prof fabrizio bruschiIl professor Fabrizio Bruschi, ordinario di Parassitologia e Malattie parassitarie all'Università di Pisa e responsabile del Programma Monitoraggio delle parassitosi e formulazione di nuovi algoritmi diagnostici dell'AOUP, dopo aver presieduto la Società Italiana di Parassitologia (SoIPa) per il quadriennio 2016-2020, è stato riconfermato presidente per il periodo 2020-2024. Anche per questo quadriennio la professoressa Valentina Mangano dell'Ateneo pisano e dell'AOUP svolgerà le funzioni di Segretario Generale della SoIPa.

La Società Italiana di Parassitologia fondata nel 1959 in continuità statutaria con la Società per gli Studi della malaria (fondata nel 1898) raccoglie, tra gli altri, i parassitologi di tutti gli Atenei italiani presenti nei Dipartimenti di Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria ed Agraria, nonché quelli dell'Istituto Superiore di Sanità, dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma e di altri importanti Ospedali Italiani, in uno spirito totalmente One-Health.

One healthIl principio One-Health rappresenta la visione olistica di un modello sanitario, ideale per raggiungere la salute globale, affrontando i bisogni delle popolazioni più vulnerabili, sulla base dell'intima relazione tra la loro salute, quella dei loro animali e l'ambiente in cui vivono, la cui importanza era già stata messa in evidenza da Ippocrate. Questa visione è riconosciuta oltre che dal Ministero della Salute, dalla UE, dalla FAO, dal WHO, dalla OIE e dall'UNICEF come strategia rilevante in tutti i settori che beneficiano della collaborazione tra studiosi di discipline diverse (medici, veterinari, agronomi, ecologi, economisti, sociologi, ecc.).

 

L’Università di Pisa si conferma una sede fortemente attrattiva, con quasi la metà dei laureati magistrali proveniente da fuori regione, che assicura percentuali occupazionali più alte e maggiori retribuzioni sia rispetto alla media toscana che a quella nazionale. Sono questi i principali dati che emergono dal XXII Rapporto sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati di AlmaLaurea, presentato negli scorsi giorni in diretta web dalla sede del MUR.
Il Rapporto ha analizzato le performance formative di oltre 290 mila studenti che hanno conseguito il titolo nel 2019 nelle 76 università aderenti al Consorzio, registrando anche il loro grado di soddisfazione rispetto all’esperienza universitaria. Il Rapporto sulla condizione occupazionale ha invece analizzato 650 mila laureati e laureati magistrali del 2018, 2016 e 2014 contattati, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.

Profilo laureati
I laureati nel 2019 sono stati 7.539. Si tratta di 4.294 di primo livello, 2.343 magistrali biennali e 882 magistrali a ciclo unico; i restanti sono laureati in altri corsi pre-riforma.

L’Ateneo sembra però meno capace di attrarre studenti stranieri - la quota di laureati di cittadinanza estera è complessivamente pari al 2,5%: il 2,2% tra i triennali e il 3,2% tra i magistrali biennali (contro, rispettivamente, il 3,1% e il 5,5% a livello nazionale). Si conferma però, e anzi si rafforza, la capacità di attrarre studenti da fuori regione, con una quota complessiva del 34,3% dei laureati; in particolare è il 30,9% tra i triennali e il 43,0% tra i magistrali biennali (rispetto al 20,1% e al 29,4% del dato nazionale), a riprova della notevole importanza che questa componente studentesca riveste per tutto il tessuto sociale ed economico della città.

Anche a Pisa, come nel resto d’Italia, estremamente elevata (78,7%) la quota di studenti che si immatricolano in possesso di un diploma di tipo liceale mentre possiede un diploma tecnico solo il 18,5% dei laureati, confermando la limitata predisposizione di questo tipo di diploma ad accedere all’istruzione superiore universitaria.

Se consideriamo l’età media alla laurea e la regolarità del percorso di studio vediamo che a Pisa complessivamente l’età alla laurea è in linea col dato nazionale (25,9 rispetto a 25,8), ma è inferiore la quota di laureati in corso (complessivamente il 35,7% contro il 55,7% nazionale) ma con un voto medio di laurea più elevato (104,3 contro 103,1). Insomma i pisani si confermano mediamente più bravi ma più lenti.
Un dato in controtendenza rispetto allo scenario nazionale è la percentuale di studenti che svolgono tirocini curriculari (45,2% contro 59,9% del dato nazionale), che fanno esperienze di studio all’estero (8,8% contro 11,2%) e che fanno esperienze lavorative durante gli studi (57,4% contro il 65,2% nazionale).
Complessivamente gli studenti sono soddisfatti dell’esperienza universitaria. L’85,3% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e il 79,0% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, il 68,7% dei laureati che le ha utilizzate considera le aule adeguate. Più in generale, l’87,6% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso

E quanti si iscriverebbero di nuovo all'Ateneo pisano? Il 71,7% degli intervistati sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e la stessa sede, mentre il 9,5% si riscriverebbe allo stesso Ateneo, ma cambiando corso. Insomma una chiara dimostrazione di forte apprezzamento per gli studi fatti e per la città che li ha ospitati nei loro anni migliori.

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Condizione occupazionale
L’Indagine sulla condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 13.389 laureati dell'Università di Pisa. I dati si concentrano sull’analisi delle performance dei laureati triennali e magistrali usciti nel 2018 e intervistati a un anno dal titolo e su quelle dei laureati magistrali del 2014 e intervistati dopo cinque anni.
Poiché tradizionalmente i laureati di triennali decidono di proseguire il percorso formativo con un corso di secondo livello (la quota è del 67,7%) ci soffermiamo sui dati occupazionali dei laureati magistrali biennali a uno e a cinque anni dalla laurea.

I laureati magistrali del 2018 contattati dopo un anno dal titolo sono 3.350 (di cui 2.411 magistrali biennali e 939 magistrali a ciclo unico), quelli del 2014 contattati a cinque anni sono 2.890 (di cui 2.113 magistrali biennali e 777 magistrali a ciclo unico), un campione quindi altamente rappresentativo.

A un anno
Tra i laureati magistrali del 2018 il tasso di occupazione (cioè di coloro che sono impegnati in un’attività retribuita, di lavoro o di formazione) è pari complessivamente al 76,1% (80,6% tra i magistrali biennali e 66,2% tra i magistrali a ciclo unico) rispetto al 71,7% nazionale e al 73,9% regionale.

La retribuzione è in media di 1.312 euro mensili netti (1.296 euro per i magistrali biennali e 1.364 euro per i magistrali a ciclo unico). Il dato regionale è di € 1.263 e quello nazionale è di € 1.285.

Il 62,3% degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro che sta svolgendo (il 55,6% tra i magistrali biennali e l’84,1% tra i magistrali a ciclo unico); inoltre, il 53,8% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite durante il percorso di studi (49,6% tra i magistrali biennali e 67,7% tra i magistrali a ciclo unico).

A cinque anni
Il tasso di occupazione dei laureati magistrali del 2014 è pari all’88,9% (89,0% per i magistrali biennali e 88,4% per i magistrali a ciclo unico), il dato regionale è pari a 88,0% e quello nazionale 86,8%.

Le retribuzioni arrivano in media a 1.625 euro mensili netti (1.639 per i magistrali biennali e 1.575 per i magistrali a ciclo unico). Il dato regionale è inferiore di € 92 e quello nazionale di ben € 126. Una ottima affermazione anche in senso retributivo dei  laureati unipi.

Con gli anni cresce anche il grado di soddisfazione per il titolo di studio. Il 65,4% degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro svolto (è il 60,8% tra i magistrali biennali e ben l’80,7% tra i magistrali a ciclo unico); il 54,8% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università (51,2% tra i magistrali biennali e 66,9% tra i magistrali a ciclo unico).

Il 73,3% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 23,0% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit 3,6%. L’ambito dei servizi assorbe il 72,2%, mentre l’industria accoglie il 25,8% degli occupati; 1,2% la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.

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“I dati del XXII Rapporto mostrano che complessivamente il sistema universitario italiano, prima della pandemia, era in costante miglioramento rispetto al passato, con una crescita del numero di studenti e di immatricolati, anche se ancora basso rispetto ai paesi europei, e una costante riduzione dei tempi di conseguimento del titolo di studio e del tasso di abbandono – ha dichiarato il professor Rossano Massai, prorettore per gli Studenti e delegato al Placement di Ateneo - I dati dell’Università di Pisa per il 2019 sono in linea con questa tendenza, anzi i tassi occupazionali e i salari si sono confermati superiori alla media nazionale. E’ importante non disperdere questo patrimonio di competenze e valorizzarlo per il futuro: la fine dell’emergenza per il Covid-19 avrà bisogno di tutta la preparazione e l’inventiva dei nostri laureati per riavviare il processo di innovazione e ammodernamento del nostro Paese, bruscamente interrotto dalla pandemia. Mai come ora si rende necessaria una politica attiva dei nostri governanti per evitare l’allontanamento dei giovani dal percorso universitario e per dare piena consistenza al concetto di diritto allo studio. Il nostro Ateneo sta mettendo in campo tutte le risorse e le strategie disponibili per non interrompere la tendenza positiva degli ultimi anni sia in tema di didattica che di ricerca e anche per dare al contesto cittadino e territoriale un supporto indispensabile per la crescita".

Tutti i dati sono consultabili sul sito www.almalaurea.it

Prudence, flexibility and non-discrimination. Here are the keywords that guided the Academic Senate and the Board of Directors of the University of Pisa in their joint session last Friday 29 May. The session intended to resolve upon the educational activities for the next academic year, focusing on a gradual return to normality, with never completely giving up the online mode. This will allow offsite and international students to attend the classes even if unable to travel because of the pandemic emergency.

"Many uncertainties persist about the development of the epidemiological emergency, and it is necessary to be cautious - commented the Rector Paolo Mancarella. - We cannot act as if nothing has happened, the protection of our community must always be at the forefront. We want to convey a clear, unequivocal message to students and families: let us begin again cautiously, but ready to fully restore the traditional procedures as soon as the epidemiological situation allows it. It is our firm conviction, moreover, that higher education can fully bear its fruits and completely meet the needs of its students, if it doesn’t ignore the importance of those social bonds arising with the lecturers and the intellectual and human interactions both in the classroom and on its boundaries. Particularly in a people-friendly university citadel such as Pisa, where this social bond has strengthened in the recent months, although we all feel the urge to experience first-hand our lives again.”

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We all feel strengthened by the excellent results obtained during the lockdown, when all the educational activities of the University of Pisa have been performed online: 21,130 exams have been taken, and 1,146 final theses have been discussed and will become more than 3,600 by the end of June (being these figures substantially in line within those of the previous year). The next academic year will then open the first semester with all the lectures performed remotely through the telematic platforms of the University.

If this is the general principle to follow until 31 December 2020, some notable exceptions will be envisaged.

As a matter of fact, from 1 September, the in-presence performance of some specific activities is scheduled, such as the Degree Programmes’ training of Healthcare Professions, Medicine and Surgery, Dentistry and Dental Prostheses and the Specialization Schools of the healthcare area; and more, the undergraduates and postgraduates traineeship, the final thesis internships, the curricular traineeships that could not effectively be completed remotely (except for those envisaged during the first year of the study programme). If needed, lecturers can arrange undergraduates, PhD students and postgraduate’s reception.

The activities that can immediately be performed in person are also those with a limited number of students and therefore more protect and safe. Namely, the School of Medicine could opt for in-presence educational activities for those Bachelor’s and Master’s Degree Programmes in Healthcare Professions with a quota up to 50 students. However, by the end of June each Department may propose a specific plan for the performance of hands-on and laboratory activities; second-year lectures of Master's Degree programmes and the last year lectures of Single-Cycle Degree Programmes, with a quota up to 50 enrolled students. The Master's Degree Programmes that in a.y. 2019/20 had a quota up to 25 enrolled students, can perform in- presence lectures also for the first year.

The possibility of attending the activities online will still be assured to avoid any discrimination of those students unable to travel to the University of Pisa because of the continuing spread of Covid-19.

"The measures decided on Friday are only the beginning of a path to be continued in weeks ahead - concludes the Rector - The Departments and Schools are already working to prepare their 'restart plans'. Before the enrolment opening, we will give a further indication on the courses and workshops provided in presence. At the same time, we are also considering interventions to economically support disadvantaged students. To this aim, it is essential to initiate an institutional table where students’ representatives are also involved".

Prudenza, flessibilità e non discriminazione. Sono queste le parole chiave che hanno guidato le decisioni assunte venerdì 29 maggio, in seduta congiunta, dal Senato Accademico e dal Consiglio d'Amministrazione dell’Università di Pisa per l'erogazione della didattica nel prossimo anno accademico.
Obiettivo: un graduale ritorno alla normalità, senza abbandonare mai completamente la modalità online, così da consentire agli studenti italiani fuori sede e a quelli internazionali di seguire le lezioni anche se impossibilitati a raggiungere Pisa per motivi legati all’emergenza.

"Le incertezze sullo sviluppo dell'emergenza epidemiologica sono tante ed è necessario essere prudenti - ha commentato il rettore Paolo Mancarella - Non possiamo ragionare come se non fosse successo niente, la tutela della nostra comunità deve essere sempre al primo posto. Agli studenti e alle famiglie vogliamo dare un messaggio chiaro, inequivocabile: ricominciamo con prudenza ma siamo pronti a ripartire nella pienezza delle modalità tradizionali appena la situazione epidemiologica ce lo consentirà. È nostra ferma convinzione, d'altronde, che la formazione superiore, perché dia pienamente i suoi frutti e soddisfi completamente i bisogni degli studenti, non possa prescindere dal legame sociale che si crea con i docenti e nelle interazioni intellettuali e umane che normalmente nascono nell’aula e ai margini di essa, tanto più in una cittadella universitaria a dimensione d’uomo quale è Pisa. Quel legame che in questi mesi, se possibile, si è rafforzato, ma che tutti noi sentiamo la necessità di tornare a vivere in prima persona".

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Forte degli ottimi risultati ottenuti nei mesi del lockdown, che ha visto erogati a distanza tutti i suoi insegnamenti, ben 21.130 esami di profitto sostenuti e 1.146 discussioni di tesi online, che arriveranno a oltre 3600 da qui a fine giugno (dati sostanzialmente in linea rispetto all'anno precedente), anche il prossimo anno accademico si aprirà, così, con tutte le lezioni frontali del primo semestre erogate a distanza attraverso le piattaforme telematiche messe a disposizione dall’Ateneo.

E se questa sarà la linea da seguire fino al 31 dicembre, non mancano però importanti eccezioni.
Già previsto dal 1° settembre, infatti, lo svolgimento "in presenza" per alcune attività; i tirocini dei corsi di studio delle professioni sanitarie, di Medicina e Chirurgia, di Odontoiatria e Protesi Dentaria e delle scuole di specializzazione di area sanitaria; i tirocini di laureandi, specializzandi e gli internati di tesi; i tirocini curriculari che non siano in concreto completamente realizzabili a distanza, ad eccezione di quelli eventualmente previsti al primo anno dei corsi di studio. Qualora necessario, sarà possibile per i docenti ricevere su appuntamento laureandi, dottorandi e specializzandi.
Tra le attività che potranno essere erogate fin da subito "in presenza", anche quelle che hanno un numero di studenti più contenuto e, quindi, più facilmente tutelabile dal punto di vista della sicurezza anti-contagio. Nello specifico, la Scuola di Medicina potrà optare per la didattica in presenza per i corsi di laurea e laurea magistrale delle professioni sanitarie con un numero programmato non superiore a 50. Ciascun Dipartimento potrà, invece, proporre entro la fine di giugno un piano per lo svolgimento in presenza di: attività pratiche e di laboratorio; lezioni del II anno di lauree magistrali e degli ultimi anni di lauree magistrali a ciclo unico, con un numero di iscritti non superiore a 50. Per le lauree magistrali che nel 2019/20 hanno avuto un numero di iscritti inferiore a 25 potranno essere erogate in presenza anche le lezioni del I anno di corso. 

In tutti questi casi, comunque, per non creare situazioni discriminatorie nei confronti degli studenti impossibilitati a raggiungere la sede per motivi legati all’emergenza epidemiologica, sarà comunque prevista la possibilità di fruire di queste attività a distanza.

"Quanto deciso venerdì è solo l'inizio di un percorso che proseguirà nelle prossime settimane - conclude il rettore - I Dipartimenti e le Scuole sono già al lavoro per predisporre i propri 'piani di ripartenza'. Prima dell’apertura delle iscrizioni daremo un’indicazione precisa dei corsi e dei laboratori didattici erogati anche in presenza. Allo stesso tempo, inoltre, stiamo studiando interventi da mettere in atto per sostenere economicamente gli studenti più svantaggiati, ma per questo è fondamentale aprire un tavolo a cui siano presenti anche le rappresentanze studentesche".

Giovedì 28 maggio, durante il corso online di chirurgia mini-invasiva del pancreas e del fegato organizzato dal Moscow Clinical Scientific Center, inserito nelle iniziative educazionali Silver Label della Società Europea di Chirurgia del Pancreas, del Fegato e delle Vie Biliari (E-AHPBA), è stata trasmessa in streaming la quattrocentesima pancreasectomia robotica eseguita a Pisa dal professor Ugo Boggi. Si tratta della maggior esperienza Europea. Al corso hanno partecipato centinaia di chirurghi da tutta Europa e da molti paesi extraeuropei.

L’intervento eseguito dal professor Boggi, Deputy Chairman dell’Innovation & Development Committee dell’E-AHPBA, è stato l’unico del corso ad essere stato eseguito con tecnica robotica. Si è trattato di una duodenocefalopancreasectomia (c.d. Whipple) con associata resezione e ricostruzione dell’asse venoso mesenterico-portale eseguita in un giovane paziente dopo 14 cicli di chemioterapia preoperatoria.

Il professor Boggi desidera ringraziare il personale del Centro Multidisciplinare di Chirurgia Robotica dell'AOUP per la preziosa assistenza tecnica offerta durante l’intervento. Desidera inoltre ringraziare il professor Fabio Vistoli, per il competente e fattivo supporto organizzativo, il dottor Mattia Di Cello, per l’assistenza anestesiologica, la dottoressa Francesca Menonna (aiuto operatore) e le dottoresse Simona Musetti e Annalisa Comandatore (specialisti in formazione) per l’assistenza chirurgica durante l’intervento.

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