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Per il "QS World University Rankings by Subject" è ancora la Fisica la disciplina in cui l'Università di Pisa eccelle: secondo l'agenzia che dal 2004 valuta i migliori atenei del mondo e che da tre anni prende in esame i singoli ambiti disciplinari, Pisa è 42° nel mondo nel settore della "Fisica e Astronomia", risultando al primo posto tra le università italiane. L'indagine 2013 ha preso in esame 2.858 università in totale, inserendo nei ranking 678 istituzioni.

Ma non solo: Pisa ottiene un'ottima classificazione in altre 11 discipline, piazzandosi tra il 100° e 150° posto al mondo in Lingue moderne, Storia, Computer Science e Matematica e occupando tra la 150° e il 200° posizione nei settori della Chimica, dell'Ingegneria meccanica, dell'Ingegneria elettrica, della Medicina, della Farmacia, della Giurisprudenza e della Statistica.

La valutazione dei QS Rankings si basa principalmente su qualità della ricerca, indici di occupabilità dei laureati, numero di citazioni e impegno a favore dell'internazionalizzazione e conferma l'eccellenza dell'Università di Pisa nei diversi settori. Oltre a ribadire la riconosciuta tradizione dell'Ateneo nelle discipline scientifiche, i "rankings by subject" testimoniano infatti la qualità accademica di Pisa anche nel settore umanistico e nelle discipline giuridiche, delle scienze sociali ed economiche.

Ne hanno parlato:
Corriere Fiorentino
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
InToscana.it
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it
PisaToday.it
PisaInforma.it
Controcampus.it
OgniSette.it
PianetaUniversitario.com

bs1Quasi trecento pagine e sei sezioni per rappresentare a tutto tondo i molteplici aspetti della vita dell'Ateneo, dall'organizzazione alla situazione finanziaria e patrimoniale, dall'offerta didattica alle attività di ricerca, dall'internazionalizzazione ai rapporti con il territorio e all'ambiente. Sono questi alcuni "numeri" del primo Bilancio Sociale dell'Università di Pisa, frutto di un lavoro durato 18 mesi che, per estensione e profondità d'indagine, ha pochissimi eguali nel panorama universitario italiano.

Il volume, edito dalla Pisa University Press, è stato presentato martedì 14 maggio 2013, dal rettore Massimo Augello e dal prorettore per le Politiche di bilancio, Ada Carlesi, che ne ha curato il progetto. Con loro sono intervenuti anche il prorettore per i Rapporti con il territorio, Maria Antonella Galanti, e il sindaco Marco Filippeschi.


Bilancio Sociale 2Il Bilancio Sociale è un documento fondamentale per comprendere all'interno e far conoscere all'esterno la complessa realtà di un Ateneo che ha più di 50.000 studenti, circa 1.600 docenti e quasi altrettante unità di personale amministrativo, tecnico e bibliotecario. Esso mira, in particolare, a promuovere e valorizzare il dialogo con gli stakeholder di riferimento, ma altri obiettivi importanti, quali l'ottenimento di input di valutazione dell'attività svolta e l'evidenziazione dei punti di forza e di debolezza, lo rendono un valido supporto per i processi decisionali e di verifica delle linee strategiche di sviluppo, un mezzo a sostegno della cultura della valutazione e del miglioramento delle performance dell'istituzione.

 

"Il primo Bilancio Sociale dell'Università di Pisa - ha sintetizzato la professoressa Carlesi - non ha solo una funzione informativa rispetto a tutti i nostri pubblici di riferimento. Per la sua realizzazione, infatti, è stata coinvolta l'intera comunità accademica, oltre alle imprese, gli enti e le istituzioni che hanno rapporti con l'Ateneo, raggiungendo livelli di partecipazione - in complesso circa 20.000 risposte - che testimoniano come vi sia stata piena condivisione dell'iniziativa sia negli ambienti universitari che nel contesto territoriale nel quale l'ateneo opera".

Bilancio Sociale 3"Il testo - ha concluso il rettore - sottolinea innanzitutto la reputazione prestigiosa di cui gode la nostra Università, per l'ottimo livello raggiunto in tutte le sue funzioni istituzionali, per la spiccata vocazione per la ricerca e per l'elevata qualificazione dei suoi docenti. I risultati dell'indagine permettono di individuare tre caratteristiche del nostro Ateneo, che rappresentano altrettanti obiettivi delle politiche di governo seguite in quest'ultimo periodo: solidità, apertura e dinamismo. La lettura del Bilancio Sociale fa quindi emergere un quadro con molte luci e qualche ombra: è proprio su queste ultime che nei prossimi mesi vogliamo concentrare, in modo primario, i nostri sforzi".

Scarica il testo completo del Bilancio Sociale (file pdf 10 MB)

Ne hanno parlato:
Corriere Fiorentino
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
TiirenoPisa.it
PisaToday.it
PisaInforma.it
GoNews.it

banner_in_calce_alle_mail"Il 5xmille per progetti scelti da voi" è lo slogan scelto dall'Università di Pisa per la campagna per il 5x 1000 del 2013. Per la prima volta quest'anno l'Ateneo ha infatti condotto un sondaggio per decidere la destinazione dei fondi. Gli ambiti preferiti dagli intervistati sono stati due: potenziare i servizi per gli studenti disabili e sostenere la ricerca su alimentazione e salute. L'Università di Pisa quindi ha scelto di finanziare dei progetti in questi settori e nei prossimi mesi renderà pubblici i risultati raggiunti.

Il sondaggio è stato realizzato tra marzo e aprile 2013 dall'Osservatorio Statistico di Ateneo coordinato dalla professoressa Monica Pratesi. L'indagine è stata realizzata su un campione casuale semplice di 600 tra cittadini, personale, studenti e laureati dell'Ateneo. Le interviste telefoniche sono state realizzate nel laboratorio CATI (Computer Assisted Telephone Interwieving) dell'Università da 10 studenti part-time che hanno prima seguito un breve corso di formazione.

Per destinare il proprio 5x1000 all'Università di Pisa il codice fiscale è: 80003670504

Si sono concluse con un grande successo di pubblico le due giornate dell’Open Day della Ricerca promosse dall’Università di Pisa in collaborazione con i “Dialoghi dell’Espresso”. La due giorni pisana ha avuto come protagonisti tanti ospiti, tra cui Piergiorgio Odifreddi, Margherita Hack, Renato Soru, Guido Tonelli, Francesco Carofiglio e Marco Malvaldi che si sono confrontati in dibattiti e incontri su ricerca, società ed esperienze di vita.

E poi tanti stand dove si sono potuti toccare con mano i progetti di ricerca dell’Università di Pisa.

Qui di seguito pubblichiamo l’articolo di Mauro Munafò dell’Espresso che ha raccontato le due giornate all’Università di Pisa.

Guarda la galleria fotografica sulla pagina Facebook dell'Università di Pisa 


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PERCHÈ CI SERVE LA RICERCA
a cura di Mauro Munafò

Due giorni per parlare di ricerca in tutti i suoi aspetti: dall'importanza di una divulgazione corretta, fino i benefici per la crescita economica, passando per i tagli che ne mettono a rischio la sopravvivenza e i risultati. La quinta tappa dei Dialoghi dell'Espresso ha animato gli Open Day organizzati dall'Università di Pisa, alimentando il dibattito tra scrittori, giornalisti, ricercatori e scienziati: da Piergiorgio Odifreddi a Margherita Hack, da Renato Soru a Francesco Carofiglio.

Mercoledì 8 maggio, in occasione dell'incontro "Racconti di ricerca", il giornalista dell'Espresso Alessandro Gilioli e gli scrittori Francesco Carofiglio e Marco Malvaldi hanno approfondito con un gruppo di ricercatori dell'Università di Pisa l'importanza di una corretta comunicazione, anche nel settore scientifico. "C'è una difficoltà oggettiva nel comunicare la scienza, però è sormontabile", ha spiegato Marco Malvaldi, scrittore con un passato nella ricerca, "Spesso chi lavora in questo settore tende a essere così preciso da risultare anestetico e far addormentare chi ascolta. Invece non bisogna dimenticare quanto è importante emozionare il pubblico, perché tutti ricordano meglio le cose se collegate a emozioni inaspettate". Il potenziale rivoluzionario dell'Università e le similitudini con la Rete sono invece stati il cuore dell'intervento di Alessandro Gilioli. "L'università e internet hanno in comune un aspetto importante", ha spiegato il giornalista, "creano innovazione perché fanno incontrare le persone che insieme mettono in discussione le ortodossie e questo crea un potenziale pericolo per l'establishment. Non deve stupire che la rete e l'Università facciano paura e vengano attaccate: la prima quando viene descritta dai media solo come luogo di truffe o pedofili, la seconda attraverso i tagli ai finanziamenti.

La giornata di giovedì 9 maggio ha visto invece a confronto Piergiorgio Odifreddi, Margherita Hack, Renato Soru e Guido Tonelli, coordinati dalla giornalista dell'Espresso Daniela Minerva. Il dibattito è stato introdotto dal video dell'intervento, polemico e ispirato, del professore Giuseppe De Nicolao dell'università di Pavia, che ha smontato tutti i luoghi comuni sugli sprechi e l'inutilità dell'investire nella ricerca in Italia (qui il video) spesso diffusi da media e politica.

"Io credo che le nostre università siano migliori di quelle di tanti altri Paesi e che l'immaginazione degli italiani sia una grande risorsa per la ricerca", ha aggiunto l'astrofisica Margherita Hack, intervenuta in videoconferenza da Trieste. "Tuttavia penso si dovrebbe togliere il valore legale alla laurea, perché le nostre università sono affollate di gente che vuole solo il pezzo di carta e ci mette anche dieci anni, mentre dovrebbe esserci un rapporto più stretto tra docenti e discenti".

"Senza le più avanzate idee della fisica del '900 gli oggetti che oggi usiamo non funzionerebbero, ma questo è come se nessuno lo sapesse", provoca Guido Tonelli, fisico tra i responsabili della scoperta del bosone di Higgs, "Si crede che la tecnologia si trovi in un bosco, ma parte tutto dalla ricerca e da quelle domande che, mi permetto di dire, rasentano il filosofico. Dobbiamo rovesciare il paradigma per cui siamo noi ricercatori ad aver bisogno di altri: è la società che ha bisogno di noi. E l'Italia produce ancora oggi alcuni dei migliori scienziati al mondo".

Ha portato invece la sua esperienza di imprenditore Renato Soru, fondatore di Tiscali che impiega circa mille persone in Sardegna. "Un Paese non può vivere solo di turismo, a meno che non veda nei suoi figli solo cuochi e camerieri. Serve un'industria che impieghi le persone dodici mesi l'anno, non due mesi. In Italia non produciamo antenne, cellulari, nulla di elettronico, Siamo solo consumatori passivi, ma negli ultimi vent'anni tutte le innovazioni del web non hanno portato un posto di lavoro in Italia. Noi stiamo cercando di fare qualcosa in questo senso, trovare una via italiana al web, anche lavorando insieme alle università".

Piergiorgio Odifreddi, matematico, è ritornato sul tema delle differenze tra il nostro sistema universitario e quello degli altri paesi, criticando chi sostiene non siano necessari dei forti cambiamenti. "Se una persona insegna negli Stati Uniti non ha problemi a passare dalla costa Est alla costa Ovest se gli fanno un'offerta. Provate a farlo in Italia. Dobbiamo fare politiche universitarie non solo a livello regionale e nazionale ma anche europeo. Non c'è una sufficiente circolazione di professori: abbiamo l'Euro, ma ci manca il 'pa', il paese che va oltre la moneta". Il matematico si è poi concentrato sull'importanza di credere nella ricerca nel lungo periodo, anche quando sembra non porti a immediati benefici. "La matematica a volte chiede secoli per evolvere. Lo studio di Apollonio sulle sezioni coniche, che risale all'antica Grecia, ha acquisito importanza solo con Keplero quasi duemila anni dopo e anche la teoria dei numeri solo anni dopo è stata applicata alla crittografia".

Leggi l'articolo sul sito de l'Espresso.

Phd Plus Il PhD plus, il programma di Ateneo dedicato allo sviluppo dello spirito imprenditoriale, alla valorizzazione dei risultati della ricerca e alla creazione di impresa, giunge alla fase conclusiva. Il programma è partito il 12 marzo con un'attività seminariale dedicata a temi quali la brevettazione, la creazione di impresa, la valorizzazione delle idee scientifiche e la gestione dell'innovazione ed è stato arricchito con un'attività di coaching individuale e di gruppo a cui hanno partecipato gruppi selezionati di allievi che hanno potuto seguire anche alcune lezioni del Master in Business Administration, dedicate appunto all'imprenditorialità.

I progetti di impresa maturati dagli allievi, non solo dottorandi e dottori di ricerca ma anche laureandi e neolaureati dell'Università di Pisa, saranno presentati a investitori e rappresentanti dei Poli di innovazione della Toscana venerdì 10 maggio a partire dalle 14.30 nell'Aula Gerace del Dipartimento di Informatica. Gli allievi del PhD plus terranno i loro "pitch" - termine con cui comunemente si indica in ambito anglosassone la presentazione sintetica della propria idea di impresa - davanti a soggetti potenzialmente interessati a investire sui progetti.

Gli allievi del PhD plus hanno inoltre sperimentato una modalità di fare rete del tutto inedita in Italia. Durante le settimane del corso hanno organizzato diversi "pitch" in locali pubblici della città per parlare di impresa e di business in un ambiente informale che facilitasse lo sviluppo delle relazioni interpersonali e la condivisione delle idee. Giovedì 9 maggio al Lumiere (Vicolo del Tidi 6) si svolgerà un pitch inserito all'interno dell'iniziativa "Startup Revolutionary Road Tour" promossa da Barcamper dal titolo: "Entrepreneurial Spirit: arte, scienza e design", un evento che coniugherà la creazione di impresa con l'arte e l'intrattenimento. Dalle 19.00 alle 22.00 tre imprenditori locali Flowerssori, City4u e BioBeats racconteranno la loro esperienza di start-upper. Ospiti della serata saranno Gabriele Castellani, Evangelist Manager di Microsoft, Frangino Lucarini, Business Development & Marketing Manager di Nokia, Gianluca Dettori, Partner dPixel.

Info su www.thepitch.itIscrizioni su http://thepitchnetwork.eventbrite.it/

forma accordo TiscaliSviluppare attività di ricerca in settori di interesse comune, valorizzando le risorse formative e didattiche di cui l'Ateneo pisano dispone. È questo lo scopo della convenzione triennale firmata da Università di Pisa e Tiscali, che è stata presentata giovedì 9 maggio dal rettore Massimo Augello e dal fondatore di Tiscali Renato Soru, intervenuto all'Open Day della Ricerca promosso dall'Ateneo. "Per far fronte ai nuovi scenari economico-sociali, l'Università di Pisa sta promuovendo un crescente collegamento con il mondo del lavoro e della produzione – ha dichiarato Massimo Augello - La sinergia con Tiscali è una risorsa importante per i nostri studenti e ricercatori che, grazie a questa convenzione, potranno fare esperienza in una delle più affermate realtà italiane del mondo delle telecomunicazioni".

"Sono fermamente convinto che la ricerca e la conoscenza siano le più importanti chiavi di sviluppo per il nostro Paese - ha dichiarato Renato Soru, presidente e amministratore delegato Tiscali - Sono onorato di firmare questo accordo con l'Università di Pisa che rafforza la capacita di innovazione e di qualità dei contenuti di istella quale piattaforma al servizio del sapere italiano".

Nell'ottica di favorire la "circolarità" della conoscenza e la formazione a distanza, Tiscali metterà a disposizione dell'Università di Pisa alcuni suoi strumenti tecnologici di recente sviluppo. In particolare le attività di collaborazione si concentreranno, almeno inizialmente, su due progetti: il primo è finalizzato alla realizzazione di un repository per facilitare la diffusione e l'accesso a risorse digitali disponibili presso l'Università di Pisa - tesi di laurea, tesi di dottorato, appunti e dispense dei docenti - mediante il motore di ricerca istella recentemente lanciato da Tiscali. Con il secondo si intende realizzare un repository di risorse video, legate a eventi o lezioni o seminari che si svolgono presso l'Università di Pisa, per facilitarne la diffusione e l'accesso mediante la tecnologia Streamago di Tiscali.

Inoltre saranno promosse attività di ricerca e formazione nell'ambito dei settori Ricerca&Sviluppo di Tiscali, quali i motori di ricerca, le tecnologie HPC, il computational advertising, l'information retrieval. La convenzione prevede l'attivazione di specifici contratti di ricerca, borse di dottorato e di studio.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
La Nuova Sardegna
PisaToday.it
PisaInforma.it
NazionePisa.it
Agi.it
GoNews.it 

Segui la diretta video dalle 16

Due giornate di incontri, presentazioni e progetti in mostra per scoprire il talento e la passione che sono dietro la ricerca. Torna l'89 maggio al Polo Fibonacci l'Open Day della Ricerca, l'iniziativa promossa dall'Università di Pisa per aprire virtualmente le porte dei propri laboratori e mostrare a tutta la cittadinanza il lavoro e le persone protagonisti di questo settore. Con una importante novità: quest'anno l'evento va a coincidere con la tappa pisana de "I dialoghi dell'Espresso", il ciclo di incontri che il settimanale ha organizzato in otto tra le più prestigiose università italiane e che, nel pomeriggio del 9, vedrà confrontarsi personaggi come Margherita Hack (in video collegamento da Trieste), Piergiorgio Odifreddi, Guido Tonelli, Renato Soru, Bruno Manfellotto e Daniela Minerva nel dibattito "Ricerca scientifica, sviluppo economico e nuovi saperi".
 

rosacozzupoli02La kermesse verrà ospitata nell'Edificio E del Polo Fibonacci (in Largo Pontecorvo), dove verranno allestiti anche una ventina di stand in cui si potranno toccare con mano i progetti di alcune delle ricerche condotte nei vari dipartimenti dell'Università. L'inaugurazione della due giorni è prevista alle ore 16.00 dell'8 maggio con i saluti delle autorità: insieme al rettore Massimo Augello, ci saranno Stella Targetti, vice presidente della Regione Toscana, Andrea Pieroni, presidente della Provincia, e Marco Filippeschi, sindaco di Pisa, in rappresentanza degli Enti che hanno patrocinato l'evento.

Alle 16.30 con i "Racconti di ricerca", gli scrittori Marco Malvaldi e Francesco Carofiglio, insieme al giornalista dell'Espresso Alessandro Gilioli (autore del blog "Piovono rane"), incontreranno sei ricercatori dell'Ateneo - Sara Biagini, Ugo Faraguna, Mauro Ferrari, Vincenzo Ferrari, Giuseppe Iannaccone e Arianna Tavanti - in un faccia a faccia tra narrativa, scienza ed esperienze di vita. La giornata si chiuderà con l'"Aperitivo con la scienza", introdotto dall'intervento di Giorgio Einaudi, già docente di Fisica dell'Università di Pisa, oggi senior advisor del Ministero dell'Ambiente.

La mattina del 9, spazio alle scuole e a sei presentazioni di progetti di ricerca: "Le api e i loro misteri" a cura di Antonio Felicioli, "La maglietta 'smart' che aiuta la mente" a cura di Enzo Pasquale Scilingo e Claudio Gentili, "Dai cristalli liquidi ai muscoli artificiali" a cura di Valentina Domenici, "A caccia di meteoriti in Antartide" a cura di Luigi Folco, "Dietro l'opera d'arte contemporanea" a cura di Mattia Patti, "Big Data & Social Mining" a cura di Dino Pedreschi.

Nel pomeriggio spazio all'incontro organizzato nell'ambito de "I dialoghi dell'Espresso", la serie di incontri in programma negli atenei italiani, pensati per realizzare insieme agli studenti un'agenda delle emergenze nazionali: dalla corruzione alla cultura, dalla disoccupazione alla politica, dall'ambiente alla ricerca.

Dall'8 al 10 maggio farà tappa a Pisa anche la "Startup Revolutionary Road", l'iniziativa promossa da Microsoft Italia, Fondazione Cariplo e Fondazione Filarete che, attraverso la metodologia "Barcamper", gira l'Italia alla ricerca di nuove startup da supportare e finanziare. La giornata di scouting per aspiranti imprenditori è prevista il 10 maggio nell'area antistante l'Edificio E al Polo Fibonacci.

Ne hanno parlato:
Espresso.it
Corriere Fiorentino
Repubblica Firenze
Tirreno (09/05)
Tirreno Pisa (08/05)
Tirreno
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
RepubblicaFirenze.it
TirrenoPisa.it
InToscana.it
PisaToday.it
PisaInforma.it
GoNews.it
OgniSette.it

logo_servizio_ascoltoAl via all'Università di Pisa una nuova iniziativa del Servizio di ascolto e consulenza, lo sportello dell'Ateneo dedicato agli studenti che incontrano difficoltà nell'affrontare la propria esperienza di vita universitaria. Nei mesi di maggio e giugno il Servizio di ascolto diventa itinerante e in via sperimentale promuove una serie di momenti per avvicinarsi ai ragazzi, offrendo una possibilità di ascolto iniziale nei luoghi che loro stessi frequentano abitualmente. A maggio e giugno sono inoltre in programma una serie di seminari dove alcuni esperti spiegheranno come studiare in modo efficace e come sviluppare strategie di problem solving.

Lo sportello itinerante ha come tappa i principali spazi universitari della città - dal Polo Piagge a Ingegneria, dal Polo Guidotti ai dipartimenti di Veterinaria, Farmacia, Chimica, dal Polo Fibonacci a Medicina – fino a toccare anche le sedi distaccate, come Lucca e Livorno. Il calendario completo del tour è disponibile all'indirizzo http://www.unipi.it/studenti/avvisi/ascolto_itinerante.htm_cvt.htm.

Il calendario dei seminari si articola in due cicli, ospitati nell'aula PS4 dell'Area Pontecorvo, in via Buonarroti: il primo, "Come gestire l'ansia da esame e migliorare il proprio metodo di studio", si terrà il 14 e 28 maggio e 11 e 18 giugno al Polo Fibonacci e avrà come coordinatrice Federica Gorrasi. Il secondo, "Conoscere il funzionamento dell'ansia sociale e da esame e sviluppare strategie di problem solving", si terrà nei giorni 7 e 21 maggio, e 4 e 18 giugno e avrà come coordinatrice Elisabetta Macchi.

I seminari, gratuiti, sono a numero chiuso. 

Le iscrizioni sono chiuse per aver raggiunto il numero massimo di studenti ammissibili.

A settembre verrà programmato un nuovo ciclo.

L'Università di Pisa saluta con grande soddisfazione la nomina di Enrico Letta come presidente del Consiglio del nuovo governo e quella di Maria Chiara Carrozza come ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Entrambi si sono infatti formati prima nell'Ateneo pisano, laureandosi rispettivamente in Scienze politiche e in Fisica, e poi alla Scuola Superiore Sant'Anna.

Nell'esprimere le sue congratulazioni, il rettore Massimo Augello ha sottolineato che l'esperienza e l'equilibrio di Enrico Letta e Maria Chiara Carrozza potranno rappresentare una risorsa preziosa a disposizione del sistema politico, contribuendo a rendere più sereno il clima complessivo all'interno del Paese e a realizzare un programma che abbia come obiettivo il bene più alto dell'Italia.

Riferendosi in particolare all'ex rettore della Scuola Sant'Anna, il professor Augello ha scritto che "la sua profonda conoscenza del mondo universitario e la volontà, già ribadita in queste prime ore, di operare avendo come riferimento i principi della nostra Carta Costituzionale, sono la premessa per un'azione che tutti noi ci auguriamo possa rilanciare le potenzialità delle nostre università e il loro ruolo centrale nello sviluppo culturale ed economico dell'Italia".

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
PisaToday.it
PisaInforma.it
PianetaUniversitario.com 

Il 13 gennaio del 2012 si è verificato il naufragio della nave da crociera Costa Concordia presso l'Isola del Giglio, che ha provocato 30 morti e 2 dispersi. Il professor Bruno Neri, docente di Ingegneria elettronica dell'Ateneo pisano, è stato chiamato a coordinare le attività del Collegio di consulenti tecnici di parte messo a disposizione della difesa di alcuni naufraghi da un'Associazione di consumatori. Questa esperienza è alla base del libro Costa Concordia. L'altro volto della verità, pubblicato da Edizioni ETS, che è arricchito dal contributo di altri due docenti dell'Università di Pisa, l'economista Iacopo Cavallini e il filosofo Alfonso Maurizio Iacono, oltre che del giornalista Alessandro Gaeta.
Pubblichiamo di seguito una parte dell'Introduzione scritta dai professori Iacono e Neri.
 

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Costa Concordia 1Il filo conduttore che unisce i quattro contributi riuniti nel volume è che ciascuno di essi inquadra la vicenda da un punto di vista diverso e, almeno in parte, prova a mettere in evidenza quegli aspetti che poco o nessuno spazio avevano avuto prima sui canali principali di comunicazione.

Emergono, così, fatti e riflessioni tanto inedite quanto inaspettate. Si scopre, ad esempio, che la Società di Gestione non ha perso quasi nulla in termini economici e di immagine a causa del disastro e che la maggior parte degli utenti continua a considerare più che sicure le crociere sulle sue navi. Si scopre che i naufraghi, per difendersi in Tribunale, avrebbero dovuto sborsare circa 30.000 euro a testa di diritti di cancelleria. Si scopre che alcuni dei loro consulenti tecnici, volontari che hanno lavorato gratuitamente per circa un anno, hanno dovuto attrezzarsi con mezzi propri, sostenuti da una Associazione di consumatori (Codacons) per poter visionare da vicino (e non solo in fotografia) l'enorme squarcio sul fianco della nave e che l'Associazione ha dovuto pagare un sub professionista per tentare di prendere delle foto degli oblò sul fianco destro della nave, negate dai Periti del GIP e dalla Procura. Si scopre (questa, in realtà, non è una scoperta, ma solo una riconferma) che i media, giornali e televisioni, sono in libertà condizionata quando entrano in gioco interessi e poteri che mettono in movimento ogni anno un giro d'affari di miliardi di Euro, come capita col mercato delle crociere. Un mercato che, pochi mesi dopo il disastro, ha ridato vigore, potenziandolo ulteriormente, allo sforzo in termini di pubblicità del prodotto "crociera", riattivando un flusso di milioni di euro di introiti pubblicitari verso quegli stessi media (giornali e televisioni, pubbliche e private) che avrebbero dovuto informare il pubblico in maniera completa ed oggettiva sugli sviluppi dell'inchiesta.

Si finisce per prendere coscienza, infine, del paradosso secondo il quale, se tutto dovesse concludersi con un definitivo «Fu-tut-ta-col-pa-di- Schet-ti-no», allora questo significherebbe che la vita di quattromila persone è nelle mani di uno solo e che non ci sono rimedi alla sua incoscienza, imperizia, leggerezza visto che solo da lui tutto dipende.

Se la lettura di questo libro riuscirà a suscitare qualche dubbio sulla completezza delle ricostruzioni ufficiali e almeno a generare qualcuna di queste consapevolezze, allora la fatica degli autori sarà stata ampiamente ripagata. Dopo 9 mesi di indagini, la storia del naufragio del Costa Concordia si stava avviando verso una facile conclusione: l'errore umano, l'errore di Schettino. Come ha scritto Primo Levi le semplificazioni talvolta sono necessarie, ma dare senso a una storia seguendo uno schema semplificato non dà conto della complessità di un evento. Nessuno mette in dubbio le responsabilità del comandante Schettino, ma tutto il resto, la nave, i suoi sistemi di sicurezza, l'organizzazione e la formazione dell'equipaggio, era tutto a posto? Tutto in regola? Dobbiamo arrivare alla paradossale conclusione che un gigante di quella fatta, con a bordo 4000 persone, sarebbe affidato, lo ripetiamo, agli umori di una sola persona? Se la conclusione fosse questa, ci sarebbe di che rabbrividire. Negli ultimi mesi, molti fatti sono emersi e cominciano a restituirci un quadro assai più complesso dell'evento e delle responsabilità. Comprendere l'importanza di ciò non è soltanto un atto di giustizia nei confronti delle vittime, ma anche la necessità di conoscere per far sì che una tragedia del genere non si ripeta.

Qualche commento, infine, sui contenuti del libro che raccoglie quattro contributi autonomi e autoconsistenti che possono essere letti indipendentemente e nell'ordine preferito dal lettore. L'ordine in cui essi vengono qui proposti è solo un suggerimento a seguire un filo logico che non è certamente l'unica chiave di lettura e l'unica modalità di approccio possibile.

Costa Concordia 2Il primo contributo dal titolo Il mercato crocieristico, «prima e dopo»: impatti economici, conseguenze sociali è una descrizione quanto mai lucida, dettagliata, e non priva di sorprese, del fenomeno del turismo crocieristico. Iacopo Cavallini, Economista, lo analizza in termini di flussi economici, rapporto domanda offerta, impatti occupazionali e lo inquadra nell'ambito del più ampio mercato dell'offerta turistica.

Il secondo contributo, Naufragio mediatico contiene un atto d'accusa ai media che hanno fornito per mesi una descrizione omologata, parziale e, talvolta, superficiale dei fatti dell'inchiesta. L'autore, Alessandro Gaeta, che ha già firmato un libro approfondito e controcorrente sull'incidente dal titolo Il Capitano e la Concordia, tra l'altro, prova a ribaltare il paradigma supinamente accettato e veicolato dai media che per mesi hanno proposto il dualismo De Falco - Schettino: facile retorica dell'eroe in divisa da una parte contro il fellone in fuga dall'altra.

Segue, quindi, il contributo di Bruno Neri, docente universitario di Elettronica, esperto di Telecomunicazioni e coordinatore del collegio di consulenti voluto da Codacons che ha attivamente partecipato all'incidente probatorio nell'interesse dei naufraghi. Esso contiene non solo una descrizione degli aspetti tecnici e delle risultanze (delle mancate risultanze, in alcuni casi) della Perizia, ma anche il racconto, che inzia con una nota autobiografica, pieno di stupore e di disappunto di un "estraneo ai lavori" che si trova per la prima volta a confrontarsi con le "stranezze" del Codice di Procedura Penale e l'autoreferenzialità e le contraddizioni del mondo della Giustizia e dei suoi operatori. È lo stupore di chi, abituato a muoversi nel mondo della ricerca, dove l'unica cosa che conta per misurare la forza di una tesi sono le sue basi scientifiche e le evidenze sperimentali, si trova costretto a fare un passo indietro e a mordere il freno a causa delle decisioni talvolta incomprensibili dei Giudici e delle regole anacronistiche del nostro sistema giudiziario.

Il contributo conclusivo raccoglie le riflessioni di Alfonso M. Iacono (Filosofo ed Editorialista) che fanno da commento al (non) senso di questa che sembra, a tratti, una storia di ordinaria follia che ha fatto dei morti e dato tanto dolore a chi cercava soltanto qualche giorno di divertimento.

Alfonso M. Iacono, Bruno Neri

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