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amico museoContinuano le iniziative di "Amico Museo 2013", la manifestazione promossa dalla Regione Toscana alla quale ha aderito anche il Sistema Museale dell'Ateneo.

Mercoledì 29 maggio l'Università di Pisa commemora il 165esimo anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara del 1848 dove combatté per l'indipendenza italiana anche un battaglione pisano di studenti e docenti dell'Ateneo. Alle 17,00 sono in programma al Museo della Grafica una tavola rotonda dal titolo "Storia, identità e memoria" e un'esibizione del coro dell'Università. All'incontro, introdotto e coordinato dal prorettore al territorio Maria Antonella Galanti, partecipano i professori Alberto M. Banti, Romano P. Coppini e Riccardo Faucci. Seguirà un interludio musicale del coro diretto da Stefano Barandoni e accompagnato dal pianista Fabrizio Ferrari che eseguirà il "Va pensiero" e altre arie dal "Nabucco" di Giuseppe Verdi. L'appuntamento è a ingresso libero e fa parte del ciclo di eventi organizzati nell'ambito del programma regionale "Amico Museo 2013 – Visite di Primavera".

Sabato 1 giugno dalle 10,30, in occasione dell'inaugurazione di esemplari "naturalizzati" di orso bruno e lupo appenninico, il Museo di Storia Naturale di Calci organizza una mattinata di approfondimento sui rapporti che gli uomini hanno avuto con questi due grandi predatori. Daniele Zovi, Comandante del Corpo Forestale dello Stato per il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, terrà il seminario "Uomo, orso e lupo: chi ha paura di chi?". A seguire una visita del museo e per i più piccoli la lettura di fiabe che hanno come protagonisti questi due animali.

Sempre per gli appuntamenti di "Amico Museo 2013", mercoledì 29 maggio dalle 10,00 alle 12,00 sono in programma visite guidate gratuite e su prenotazione al Museo e Orto Botanico (Via Luca Ghini 5, tel. 050-2211310). E sino al 31 maggio dalle 9,00 alle 13,00 al Museo Anatomico Veterinario (Viale delle Piagge 2 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 050-2216856) si svolgerà, su prenotazione al costo di 2 euro, il laboratorio tattile dedicato al pubblico ipovedente e non vedente "Please touch! Al di là dell'immagine".

Infine, sempre nel fine settimana e a fianco delle iniziative di "Amico Museo", venerdì 31 maggio alle 16,00 il Museo della Grafica ospita "Gioielli in fiore!", un laboratorio creativo per famiglie. I partecipanti potranno realizzare coloratissimi gioielli ispirati alle opere della mostra "Arte botanica nel terzo millennio". L'età suggerita è dai 6 ai 12 anni e si consiglia ai partecipanti di venire muniti di macchina fotografica. Il laboratorio è su prenotazione (tel. 050-2216066/067, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) sino ad esaurimento posti. Il costo è di 10 euro per bambino più adulto.

Una consultazione pubblica per raccogliere suggerimenti e pareri relativi ai criteri di scientificità delle pubblicazioni, con il fine di definire le modalità di valutazione che serviranno per l'istituzione dell'Anagrafe nazionale dei professori e dei ricercatori e delle pubblicazioni scientifiche, come richiesto dalla legge numero 1 del 2009. È questa l'iniziativa presa dal Consiglio Universitario Nazionale, che chiede ai docenti, ai ricercatori e ai collaboratori scientifici degli atenei italiani di mobilitarsi, partecipando all'indagine on line. Pubblichiamo di seguito un estratto della lettera inviata dal presidente del CUN, Andrea Lenzi.

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Il Consiglio Universitario Nazionale ha avviato una Consultazione pubblica sui criteri di scientificità delle pubblicazioni, per le finalità della loro identificazione e sistemazione nell'Anagrafe nazionale nominativa dei Professori e dei Ricercatori e delle Pubblicazioni scientifiche (ANPRePS), di cui all'art.3-bis della l. 9 gennaio 2009, n.1.

Tramite questa consultazione pubblica, il CUN intende acquisire le indicazioni e le osservazioni di quanti, in ragione delle loro competenze professionali e delle loro esperienze scientifiche, intendano contribuire all'assunzione delle migliori determinazioni in materia, rendendo così partecipato e trasparente il processo decisionale che condurrà alla formulazione della proposta da sottoporre al Ministro, come previsto dall'art.3-ter, co.2, legge n.1/2009.

La consultazione resterà aperta sino al 23 luglio 2013. È possibile partecipare, accedendo al questionario dal sito www.cun.it oppure direttamente all'indirizzo: http://consultazionepubblica.miur.it/index.php/survey/index/sid/297393/lang/it

Il Consiglio Universitario Nazionale esaminerà le indicazioni e le osservazioni ricevute e valuterà quali accogliere e quali non accogliere e, nel presentare la proposta, darà conto in apposito documento tanto delle indicazioni accolte quanto del quadro complessivo delle operazioni pervenute, utilizzando e diffondendo i dati solo in forma aggregata e, perciò, nel rispetto dell'anonimato.

Andrea Lenzi

Dopo la squadra corse con la monoposto targata "unipi", nasce all'Università di Pisa "Cherubina", il team vela composto esclusivamente da studenti che da soli stanno progettando e costruendo un'imbarcazione per partecipare alle competizioni tra atenei.
 

Team Cherubina

E mentre la deriva sta prendendo forma in "cantiere", il team lancia un bando per reclutare componenti dell'equipaggio che partecipino alla competizione tra atenei "Trofeo 1001VELAcup": gli iscritti all'Università di Pisa che abbiano già maturato esperienza nella conduzione in regata di derive sportive hanno tempo fino al 1 giugno per mandare il proprio CV sportivo.

L'idea della realizzazione di una deriva che potesse partecipare al progetto "1001vela" per l'università, nasce su iniziativa di un gruppo di ragazzi iscritti ai dipartimenti di Ingegneria e appassionati della disciplina, che hanno pensato di portare questa iniziativa anche all'interno dell'Università di Pisa. I lavori sull'imbarcazione sono iniziati nel mese di aprile e l'obiettivo del team è varare l'imbarcazione nel mese di giugno, così da poter preparare l'equipaggio per le regate che si terranno i primi di ottobre nel Golfo di La Spezia.

Per partecipare alle competizioni esiste un regolamento che prevede alcuni limiti costruttivi: lo scafo deve essere lungo 4,60 metri, il 70% del materiale utilizzato per la costruzione deve essere biologico, la superficie velica deve essere 33 mq e l'equipaggio deve essere composto da studenti iscritti all'università che non abbiamo oltre 30 anni.

Cercasi velistiI ragazzi promotori del progetto hanno trovato un importante punto di appoggio nel professor Vincenzo Ambriola, docente di Informatica dell'Università di Pisa che, mettendo in campo le sue conoscenze maturate in anni di esperienza in mare, ha permesso all'iniziativa di prendere forma. Tra le altre quella di Piero Benetti, esperto del mondo della vela che ha fornito un fondamentale supporto tecnico nella fase di costruzione dell'imbarcazione. Il progetto dello scafo è stato inoltre visionato dall'ingegner Giovanni Palamà, mentre per il piano velico, l'imbarcazione pisana potrà contare sulle competenze e sulla professionalità del professor Giovanni Lombardi, docente di Fluidodinamica dell'Ateneo. Fondamentale per il progetto è stato il sostegno economico di due importanti aziende pisane.

I lavori di costruzione della deriva si possono seguire sulla pagina Facebook "team cherubina", mentre il bando per il reclutamento dell'equipaggio è disponibile anche sul sito dell'Università di Pisa, tra gli avvisi studenti a questo link.

cherubina1 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Ne hanno parlato:
Unità Toscana
Tirreno Pisa
NazionePisa.it 
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
Ognisette.it 


 

Il 23 e il 24 maggio appuntamento all'Università di Pisa con il Knowledge Triangle: research, innovation and learning, il convegno dedicato alle nuove frontiere della comunicazione scientifica. La due giorni di discussioni e workshop sarà ospitata nell'Aula magna di Palazzo Matteucci e avrà come protagonisti relatori provenienti da numerose università e istituzioni italiane e straniere.

Knowledge Triangle

I lavori si apriranno la mattina del 23 maggio alle 10.30 con l'introduzione di Marco Guidi, prorettore alla Comunicazione dell'Ateneo pisano, e gli interventi di Massimo Polidoro, segretario nazionale e cofondatore del CICAP, (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), che parlerà dell'importanza di una comunicazione scientifica corretta, e della professoressa Enrica Salvatori del Laboratorio di cultura digitale dell'Università di Pisa, che farà un intervento sul blogging accademico e la video-documentazione nella ricerca. Tra gli ospiti internazionali Cristina Camaiani dell'Agenzia europea EACEA, project manager programma LLP Erasmus che parlerà di Europa, innovazione e circolazione di saperi, i rappresentanti del Musée de l'Armée di Parigi e del Wroclaw University Museum in Polonia, con le loro esperienze museali all'avanguardia, e alcuni membri del Jamendo Team, realtà affermata nel panorama musicale dei creative commons e multimedia.

Molti gli spunti di riflessione offerti dai contributi che si succederanno nella due giorni di convegno. Mentre la comunicazione scientifica tradizionale si basa essenzialmente sulla pubblicazione di articoli e volumi e sulla partecipazione degli studiosi a convegni e seminari, oggi il panorama della comunicazione scientifica sta diventando sempre più ricco e diversificato: accanto ai sistemi tradizionali, si parla di archivi aperti, produzione di video-documentari, registrazione di eventi, blog accademici e pubblicazione in rete di materiali in formati diversi. Allo stesso tempo anche l'insegnamento universitario è mutato: la lezione tende a lasciare l'aula, a raggiungere un più largo pubblico e contemporaneamente ad arricchirsi di una serie di materiali diversificati, accessibili da piattaforme riservate per l'e-learning o da aggregatori pubblici come iTunes.

Il programma completo del convegno è disponibile sul sito http://labcd.humnet.unipi.it/?page_id=1056.

ingegneria2L'Università di Pisa comunica che il Tar della Toscana, con sentenza n. 736 del 9 maggio 2013, ha deciso sul ricorso promosso da circa centocinquanta studenti immatricolati nell'anno accademico 2012/2013 ai corsi di laurea in Ingegneria, riconoscendo, da una parte, la piena legittimità del meccanismo predisposto dall'Ateneo in forza del quale coloro che non superano i test di ingresso non possono sostenere gli esami di profitto e, dall'altra, accogliendo parzialmente le ragioni dei ricorrenti in quanto l'Università non ha provveduto quest'anno ad attivare nei tempi previsti i corsi di recupero destinati agli studenti respinti.

In particolare, viene confermata l'ordinanza cautelare con la quale il Tar della Toscana, circa cinque mesi fa, aveva eccezionalmente ammesso gli studenti che non avevano superato il test a sostenere gli esami di profitto in quanto "solo la mancata estinzione degli Obblighi Formativi Aggiuntivi a conclusione dei corsi di recupero appositamente programmati può eventualmente incidere negativamente sull'ulteriore svolgimento del percorso universitario". D'altra parte, per il futuro, il regime torna quello precedente. Il Tar infatti ricorda che, ad eccezione della circostanza contingente del ritardo nella predisposizione dei corsi di recupero, i provvedimenti con cui l'Università di Pisa ha disciplinato le modalità di accesso - introducendo la partecipazione obbligatoria al test, fissando soglie minime per il suo superamento e bloccando gli esami in caso di esito negativo - sono del tutto legittimi.

A questo proposito si ricorda che dal 7 gennaio al 28 febbraio di quest'anno si sono svolti i corsi di recupero e che il successivo 2 marzo è stato organizzato un nuovo test da parte dell'Ateneo. L'esito negativo di tale test, come di quelli che saranno organizzati successivamente, comporterà dunque l'impossibilità di sostenere esami di profitto: come sottolinea il Tar, "il possesso di un'adeguata preparazione iniziale si configura come requisito tutt'altro che irragionevole in quanto presupposto di base indispensabile per legittimare favorevoli prospettive per la carriera universitaria da intraprendere".

Aprire nuove strade di collaborazione e dialogo, con la proposta di dar vita a un master congiunto in diritti umani. Sono questi i temi principali della visita all'Università di Pisa del ministro argentino Carlos Cherniak, Carlos Cherniak e Alessandra Guidiaddetto per la politica, la cooperazione e i diritti umani dell'ambasciata argentina a Roma, che la scorsa settimana è stato accolto dai prorettori Alessandra Guidi e Marco Guidi in un incontro a Palazzo alla Giornata. Nell'occasione erano presenti anche la professoressa Katherine Isaacs, coordinatrice del programma EuroPlata e coordinatrice per l'Internazionalizzazione dell'area di Civiltà e forme del sapere, il professor Maurizio Vernassa, coordinatore dell'area di Scienze politiche, il professor Hugo Estrella, responsabile del corso "Transiciones democraticas en America Latina", e Simone Marinai, ricercatore presso l'Istituto di Diritto internazionale.

La visita del ministro Cherniak si inserisce nel processo di internazionalizzazione e apertura verso i paesi dell'America Latina che l'Ateneo di Pisa sta perseguendo negli ultimi anni. Tra questi c'è proprio l'Argentina, considerato un partner strategico e fondamentale con cui l'Ateneo ha già stipulato diversi accordi e con cui sta lavorando per dar vita ad altre collaborazioni, tra cui quella con l'Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires.

Durante l'incontro pisano è stata confermata l'importanza delle relazioni tra Italia e Argentina e della necessità di rafforzare il dialogo e mantenerlo costante. Il ministro Cherniak ha suggerito la creazione di una rete nazionale in cui università, centri di ricerca, autorità locali e imprese italiane possano raggiungere gli obiettivi comuni inerenti all'internazionalizzazione e organizzare periodicamente incontri e seminari in cui vengano affrontate tematiche che coinvolgono congiuntamente Italia e Argentina. Tra le varie proposte fatte, si è inoltre discusso della possibilità di dar vita a un master congiunto in diritti umani, tema molto caro al Ministro.

 

ministro argentino gruppo

Il mondo dell'università e della ricerca sta attraversando una fase di radicale cambiamento, la cui portata è tuttora da capire, indotta da alcuni interventi normativi di grande impatto: la legge 133 del 2008, il decreto 150 del 2009, la legge 240 del 2010, con l'articolato palinsesto dei decreti collegati e dei provvedimenti connessi (le numerose leggi di riforma del pubblico impiego e le norme in tema di spending review). Tutte queste leggi incidono a fondo sui pilastri della vita degli atenei, a partire dal sistema di finanziamento, dalle politiche di reclutamento, dalla valutazione della didattica e della ricerca, dalla pianificazione e gestione finanziaria, dall'organizzazione interna e dalla misurazione della performance anche nell'ambito del self-assessment.

Queste considerazioni sono alla base del volume Venere allo specchio. Valutazione, accountability, organizzazione delle Università, edito dall'ETS, di Michele da Caprile, Simone Kovatz e Vincenzo Tedesco. Pubblichiamo di seguito la presentazione del libro scritta dai tre autori.

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Il volume, partendo dall'analisi del contesto europeo, analizza l'impatto della legge 240 sulla struttura interna degli atenei e si sofferma sui concetti di valutazione e di misurazione della performance, individuale ed organizzativa, allo scopo di individuare alcune linee guida per l'organizzazione della "macchina amministrativa" degli atenei dei prossimi anni.
 Ne emerge una proposta metodologica, corredata da alcuni strumenti di analisi e di ricerca, che cerca di definire la struttura e la dimensione interna più efficace per rispondere alle sfide che attendono le nostre università nel prossimo futuro. Riportiamo, sul punto, uno stralcio della prefazione al volume curata dal Consigliere dottor Antonio Naddeo, Capo Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri: La valutazione della ricerca e della didattica va intesa come strumento per favorire sviluppo e crescita, maggiormente in settori, quali quello delle Università e della ricerca, che hanno la responsabilità di accrescere la 'conoscenza', che genera, a sua volta, qualità, creatività e perciò capacità competitive per il Paese. (...)La funzione della valutazione dovrebbe rappresentare lo strumento per rilanciare il sistema universitario creando i presupposti per premiare le situazioni di eccellenza. Il volume illustra il connubio tra il sistema di valutazione del d.lgs 150/2009 e la disciplina specifica prevista per le università, evidenziando limiti, criticità ma anche possibili soluzioni.

È stato sviluppato il legame tra "valutazione" e "conoscenza" calandolo correttamente nel contesto dell'integrazione e cooperazione europea, le cui linee di azione hanno determinato il ridisegno del sistema universitario italiano almeno dell'ultimo decennio. È evidenziato, così, il ruolo centrale degli Atenei quali protagonisti sia della circolazione della conoscenza nello spazio europeo, più specificamente in quello dell'istruzione superiore e della ricerca, sia dell'affermazione della nuova dimensione di cittadinanza europea, attraverso la promozione della mobilità degli studenti e l'integrazione dei sistemi di istruzione superiore.

In questo contesto la questione della valutazione e l'assicurazione della qualità della didattica e della ricerca, oltre a rappresentare uno strumento atto a misurare e migliorare la performance rispetto al contesto italiano, diventa un requisito essenziale di verifica dell'affidabilità verso l'esterno, tanto nel processo di integrazione europea, quanto in un contesto di respiro internazionale. Il tutto attraverso l'utilizzo di standard comparabili e la diffusione di una cultura della trasparenza.

Di fronte alle importanti riforme che hanno interessato, negli ultimi anni, il settore delle pubbliche amministrazioni, il volume dà evidenza del percorso parallelo, settoriale ma coerente con il sistema generale, seguito dal legislatore per le Università. Più recentemente, in tema di valutazione, gli obiettivi della riforma del d.lgs 150/2009, sono stati declinati e finalizzati per le università all'interno della legge 240/2010. Non manchiamo di dare risalto alla difficile situazione economica in cui sono calate le riforme citate, determinando la necessità, a fronte di una riduzione delle risorse finanziarie disponibili, di una maggiore capacità di ottimizzare i mezzi e di condividere gli obiettivi, sia all'interno degli organi di governance degli Atenei, sia con gli studenti, le parti sociali e le istituzioni tutte.

Gli interventi normativi più recenti hanno insistito molto su questi aspetti, accompagnando l'introduzione di vincoli in tema di valutazione e di reporting, con regole volte a valorizzare l'autonomia finanziaria e gestionale degli atenei, in un circuito virtuoso tra autonoma e corretta gestione e capacità di autovalutazione.

Il modello organizzativo degli atenei, ridisegnato dalla legge 240/2010, non manca di aspetti contraddittori che vengono opportunamente messi in luce e che fanno emergere l'affermarsi della logica centrista da parte dello Stato.

La funzione della valutazione dovrebbe rappresentare lo strumento per rilanciare il sistema universitario creando i presupposti per premiare le situazioni di eccellenza.

È puntualmente trattato il tema della performance delle amministrazioni pubbliche e delle metodologie da adottare per la loro misurazione e valutazione. L'obiettivo è delineare un sistema che possa efficacemente misurare la capacità del soggetto pubblico di creare valore per il cittadino con le risorse rese disponibili dalla comunità, ossia come misurare i risultati perseguiti mediante l'azione pubblica. Altro punto importante su cui si incentra l'analisi è garantire la massima qualità con un ottimale consumo di risorse, senza sprechi ed inefficienze, dando spazio al merito e alle best practices e facendo emergere con evidenze quantitative tutto l'ottimo lavoro che in molti contesti pubblici pur esiste.

Oltre alla valutazione un ruolo fondamentale è ricoperto dalla accountability, strumento indispensabile se si vuole dare pieno compimento all'autonomia universitaria che vede coinvolti, ognuno con le proprie responsabilità, amministratori, tecnici, docenti a rendere doveroso conto del proprio operato sia agli studenti che formano l'utenza e forniscono una quota (fra l'altro crescente!) delle risorse, sia al Governo che fornisce la quota rimanente. Quella stessa accountability che, in un contesto sia pur profondamente diverso dal nostro, e cioè negli Stati Uniti, si pone al centro del Government Performance and Result Act (GPRA), e che, nelle parole dei legislatori stessi, ha come scopo, ambizioso certo, quello di "restore the confidence of the ...people in the capability of Federal Government by systematically holding...Agencies accountable for achieving program results".

Si tratta, a nostro avviso, di prendere atto del passaggio da un modello burocratico, meccanicistico, coerente con un quadro economico stabile e coerente caratterizzato dal "potere degli uffici", a un modello adhocratico, organicistico più flessibile e basato sulle competenze professionali e relazionali, che si è ormai realizzato in molte realtà aziendali e che dovrebbe trovare terreno fertile anche nelle università.

Michele da Caprile, Simone Kovatz, Vincenzo Tedesco

SMA_Logo_2_Colori.jpgSabato 18 maggio è "Notte dei Musei" anche in Ateneo con un ricco programma di iniziative tutte a ingresso gratuito. Si comincia nel pomeriggio alle 15 con una visita guidata su prenotazione alla mostra "Arte Botanica nel terzo Millennio" in svolgimento al Museo della Grafica a Palazzo Lanfranchi (Lungarno Galilei 9). La sera alle 21, nel giardino del Museo, sarà quindi presentata un'installazione di piante realizzata dagli studenti di Progettazione e gestione del verde urbano e del paesaggio dell'Università di Pisa dal titolo "Memorie vegetali: quadro vivente di piante e fiori".

E ancora: apertura straordinaria notturna, dalle 21 alle 24, anche per il Museo di Storia Naturale di Calci (Via Roma 79) e per il Museo degli Strumenti per il Calcolo(Via B. Pisano 2/B) dove sarà possibileseguire le conferenze "I calcolatori raccontati", "Il calcolatore percepito, mercato e pubblicità" e "Il calcolatore immaginato, letteratura e cinema" e visitare l'esposizione "Antonio Pacinotti (1841-1912), l'inventore della prima dinamo a corrente continua". Sempre sabato sera le "Collezioni Egittologiche" (Via S. Frediano 12) e la Gipsoteca di Arte Antica (Piazza S. Paolo all'Orto 20) saranno aperte invece dalle 21 alle 23.

Ma la "Notte dei Musei" è solo l'inizio. Il programma delle iniziative continua infatti sino al 2 giugno visto che quest'anno il Sistema Museale dell'Università di Pisa ha aderito alla manifestazione promossa dalla Regione Toscana "Amico Museo 2013". Dal 20 al 24 e dal 27 al 31 maggio dalle 9 alle 13 al Museo Anatomico Veterinario (Viale delle Piagge 2) si svolgerà, su prenotazione al costo di 2 euro, il laboratorio tattile dedicato al pubblico ipovedente e non vedente "Please touch! Al di là dell'immagine". Il 22 e 29 maggio dalle 10 alle 12 sono in programma visite guidate gratuite e su prenotazione al Museo e Orto Botanico (Via Luca Ghini 5). Tre sono poi le iniziative al Museo della Grafica: il 25 maggio alle 15.30, su prenotazione e al costo di 6 euro, c'è il laboratorio per famiglie tra arte e scienza "Fiori e colori: impariamo a conoscerli e a dipingerli" a cura del botanico Fabio Garbari e della pittrice Elena Zito; il 28 maggio alle 17 il pubblico potrà assistere all'introduzione della mostra "Arte Botanica nel terzo Millennio" a cura di Lucia Tomasi Tongiorgi e Fabio Garbari e il 29 maggio, sempre alle 17 e ad ingresso libero, è la volta della tavola rotonda "Storia, identità e memoria" con Maria Antonella Galanti, Romano Coppini e Alberto Banti. L'ultimo appuntamento con "Amico Museo 2013" è il 1 giugno alle 10,30 al Museo di Storia Naturale di Calci con il seminario a ingresso libero "Uomo, orso e lupo: chi ha paura di chi?". A seguire lettura di fiabe su questi due animali, in occasione dell'inaugurazione del restauro di un lupo ed un orso che saranno collocati all'interno del Museo.

Manifesto Settimana alle PiaggeÈ stata inaugurata martedì 14 e si chiuderà domenica 19 maggio 2013, la XXXIV edizione della Settimana alle Piagge, la manifestazione che fa parte dell'agenda annuale dei principali eventi pisani e che viene organizzata con il patrocinio dell'Università. Nell'ultimo periodo l'iniziativa sta recuperando la sua ispirazione originaria come Festa del fiore dedicata a Sant'Ubaldo, anche se nel tempo si sono aggiunte manifestazioni sportive, canore e teatrali. Il tutto sempre con un'attenzione particolare alle esperienze del quartiere delle Piagge.

L'Ateneo pisano vi collabora da 14 anni, attraverso la cura di mostre e conferenze divulgative che mirano ad aprire l'Ateneo alla società e ai cittadini. Quest'anno, anche grazie agli spazi messi a disposizione dal Centro espositivo di San Michele degli Scalzi, l'Università organizza una serie di eventi, coordinati dal professor Giovanni Berti. Dal 16 al 19, dalle ore 10 alle ore 20 al Centro SMS, organizza l'iniziativa dal titolo "Università di Pisa in mostra". Il 18 e il 19, sempre dalle ore 10 alle 20 al dipartimento di Scienze veterinarie, ci saranno "Mostre e mercati in giardino", che prevedono anche visite guidate al Museo di anatomia, uno dei più belli in Italia nel suo campo, e l'esposizione di animali, dagli asinelli ai conigli, che faranno la felicità dei bambini, oltre all'apprezzata "Mostra del bastardino" e senza dimenticare altre attrazioni di cultura alimentare. Il 19, alle ore 16, al Centro SMS, si svolgerà l'incontro su "La scienza che serve fa bene" che metterà a confronto i due professori Giovanni Berti e Gianni Fochi.

Più legati al quartiere e alla città saranno, infine, le conferenze al Centro SMS su "Il ponte pedonale sull'Arno che collegherà il parco delle Piagge con il parco a verde sull'altra sponda del fiume", che si terrà giovedì 16 alle ore 17,45, su "Il parco urbano del quartiere: una opportunità per i cittadini locali e non", che si terrà venerdì 17 alle ore 16,30, e su "Le mura, la città, il territorio", che si terrà sabato 18 alle ore 17,30.

logo salone libro

La Pisa University Press va in trasferta al Salone internazionale del libro di Torino con i suoi titoli freschi di stampa. Anche quest'anno la casa editrice dell'Università di Pisa sarà presentecon le proprie pubblicazioni alla manifestazione in programma dal 16 al 20 maggio al Lingotto Fiere, condividendo lo stand F41 nel Padiglione 1 con le altre University Press italiane che fanno parte del Coordinamento UPI.

Tra i titoli che i visitatori del Salone del Libro potranno trovare allo stand UPI ci sono volumi curati da docenti dell'Ateneo o da altre personalità autorevoli del mondo della cultura, come l'edizione della "Costituzione italiana" curata da Saulle Panizza e Roberto Romboli, la raccolta di saggi "L'Italia dei cognomi" curata da Andrea Addobbati, Roberto Bizzocchi e Gregorio Salinero, il volume dedicato a "La Via Francigena" scritto da Raffaello Cecchetti, e l'ultima uscita della collana "Formazione giuridica", "Le Carte storiche dei Diritti", a cura di Alarico Mariani Marini e Umberto Vincenti: quest'ultimo volume ricostruisce la storia dei diritti basandosi sui documenti che, a partire dalla Magna Charta, hanno posto posto le basi del sistema attuale di protezione delle libertà fondamentali nel mondo Occidentale. Le convenzioni e le dichiarazioni pubblicate nel volume ripercorrono il sofferto cammino dell'Occidente verso i diritti e testimoniano una lunga storia di morti, persecuzioni, umiliazioni, ma anche di esaltanti battaglie, di sconfitte e di vittorie che hanno costruito il futuro nel quale oggi viviamo più eguali e più liberi.

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