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Gruppo2003 ricevuto da Napolitano Il 20 febbraio una rappresentanza del Gruppo 2003 è stata ricevuta in udienza dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Tra loro anche due professori dell'Università di Pisa, Ugo Montanari (nella foto in basso a sinistra), docente di Informatica, ed Eleuterio Ferrannini (nella foto in basso a destra), docente di Medicina interna, affiliati con il Gruppo.

L'udienza è stata introdotta da una presentazione di Luigi Nicolais, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche e membro del Gruppo 2003. Successivamente la presidente del Gruppo, Maria Grazia Roncarolo, ha letto e commentato un documento preparato dal Gruppo in occasione delle elezioni politiche, dal titolo "Diamo un futuro alla ricerca scientifica italiana" in cui si rivolgono dieci domande, ritenute essenziali, alle forze politiche. Successivamente Giorgio Napolitano ha preso la parola rivolgendo sensi di apprezzamento per l'attività del Gruppo. Era presente il Ministro della Pubblica Istruzione Francesco Profumo.

Il Gruppo 2003 è costruito da 51 membri, ricercatori italiani di tutte le discipline che hanno avuto il maggior numero di citazioni sulle principali riviste internazionali secondo l'Institute for Scientific Information di Filadelfia. Le citazioni sono una misura efficace e indipendente del risultato scientifico ottenuto e della sua utilizzazione in ricerche successive. Tra le iniziative più significative portate avanti dal Gruppo va ricordato il periodico disponibile gratuitamente via web dal titolo "Scienza in Rete" che ha avuto un notevole successo di lettori.

Ugo MOntanari Eleuterio Ferrannini


È stato assegnato al professor Paolo Ferragina, ordinario di Algoritmi presso il dipartimento di Informatica e prorettore per la Ricerca applicata e l'innovazione dell'Ateneo, un prestigioso Google Faculty Research Award 2013 (http://research.google.com/university/relations/research_awards.html), premio destinato a finanziare progetti di ricerca innovativi nell'ambito ICT così da, come riporta il sito del premio, "sostenere il lavoro di eccellenti ricercatori delle migliori università del mondo". Il progetto presentato dal professor Ferragina, dal titolo "A novel graph for social-network analysis and search built by entity-annotators, and its applications", è la naturale continuazione di un altro progetto presentato nel dicembre del 2010 e che aveva ricevuto anche allora un Google Award.

Paolo Ferragina

Alla base del primo progetto, a cui hanno collaborato alcuni dottorandi e laureandi del dipartimento di Informatica, vi erano le sfide algoritmiche che riguardavano l'analisi di collezioni massive di testi brevi e disomogenei, quali quelli che tipicamente occorrono nelle Reti Sociali (e quindi, micro-blog, tweet, e anche news). Lo studio aveva portato alla progettazione e realizzazione di un nuovo algoritmo, denominato TAGME (http://acube.di.unipi.it/tagme), in grado di identificare in quei testi sequenze significative di termini (dette anche menzioni) e di annotarle con entità che ne descrivono il significato, queste ultime rappresentate mediante pagine di Wikipedia. TAGME è oggi l'annotatore semantico più efficiente ed efficace noto in letteratura, specializzato su collezioni di testi brevi (quali tweet e news), con diverse pubblicazioni su riviste e conferenze internazionali del settore.

La nuova ricerca finanziata, ancora una volta, da Google punta a sviluppare l'uso degli annotatori semantici, tipo TAGME, in modo da poter estrarre una serie di informazioni ulteriori dalle reti sociali (principalmente Twitter e Google+), quali ad esempio entità, hashtag, retweet, geolocalizzazione; e metterle in collegamento tra loro per costruire un nuovo "grafo della conoscenza".

google-research-award

Alcuni studi preliminari svolti su un'ampia porzione italiana di Twitter, costituita da circa 400 mila utenti e più di 300 milioni di loro tweet, hanno già permesso di realizzare un grafo di alcuni milioni di nodi e archi, che nel progetto sarà ulteriormente esteso per raggiungere dimensioni ancora superiori, possibilmente includendo altre nazioni o comunità di utenti. L'obiettivo ultimo del progetto, i cui risultati saranno messi a disposizione della comunità scientifica seguendo i dettami dei riconoscimenti Google, sarà quello di rendere ancora più efficaci alcuni task che oramai sono diventati cruciali per la ricerca, l'analisi e l'accesso alle reti sociali, quali per esempio la valutazione della similarità tra hashtag, la loro classificazione e clustering, la realizzazione di ricerche per similarità e contesto.

open daysBoom di partecipanti per gli "Open Days" dell'Università di Pisa. Sono oltre 3.000 gli studenti toscani (e non solo) arrivati in questi giorni in città per conoscere meglio l'Ateneo e decidere cosa studiare in futuro. Le giornate di orientamento dell'Ateneo pisano dedicate ai ragazzi e alle ragazze delle ultime classi delle scuole superiori sono partite il 14 febbraio e proseguiranno sino al 21. Una settimana ricca di incontri e di visite ai dipartimenti, ai laboratori e ai musei dell'Ateneo.

"Il successo dell'iniziativa che ha registrato un'affluenza molto più alta della scorsa edizione – ha detto la professoressa Tiziana Goruppi, delegata del Rettore per l'Orientamento in entrata dell'Università di Pisa – è dovuta al coinvolgimento diretto degli studenti che possono prendere parte alle attività di laboratorio e seguire le lezioni accademiche confrontandosi con i docenti e con il personale esperto nell'orientamento".

La prima accoglienza è al Polo Fibonacci in via Buonarroti. Qui il personale del Servizio Orientamento dell'Ateneo e dell'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio distribuisce il materiale informativo sui corsi di studio e presenta i servizi Ateneo. Poi le attività si spostano nei vari Dipartimenti, secondo un calendario ben preciso.

"C'è interesse per tutti i settori disciplinari – ha aggiunto la professoressa Goruppi - anche se in alcuni casi, come per medicina, economia o ingegneria, le prenotazioni hanno fatto registrare quasi subito il tutto esaurito".

E intanto, insieme agli studenti, martedì 19 febbraio sono arrivati a Pisa anche un gruppo di circa 50 docenti referenti dell'orientamento delle scuole superiori toscane per un incontro con il personale e i professori dell'Ateneo che si occupano di orientamento.

"Le iniziative con docenti così come gli Open Days – ha concluso Tiziana Goruppi – sono attività indispensabili per accompagnare nel modo migliore i giovani nel passaggio, spesso cruciale, dalla scuola superiore all'università".

Ne hanno parlato:

La Nazione- Pisa
Nazione.it
PisaToday.it
GoNews.it
Yahoo notizie (AdnKronos)
NovedaFirenze.it
OgniSette.it

"Se vi fosse una Maastricht delle Università, noi saremmo ormai fuori dall'Europa". Inizia così la lettera aperta che i rettori hanno indirizzato ai candidati premier per chiedere da subito un impegno pubblico a favore degli atenei italiani. L'appello, votato all'unanimità durante l'ultima assemblea della CRUI di venerdì 15 febbraio, torna sul tema dei finanziamenti statali all'Università e alla ricerca, indicando sei misure urgenti per affrontare l'attuale situazione di emergenza.

A rilanciare con forza i contenuti della lettera sono, da Pisa, i rettori dell'Università, della Scuola Normale Superiore e della Scuola Superiore Sant'Anna.

"Nel corso dell'ultima riunione della CRUI - ha detto Massimo Augello, rettore dell'Ateneo pisano - abbiamo deciso di prendere una posizione ufficiale e costruttiva sul futuro dell'Università italiana, anche alla luce della deludente esperienza vissuta con il governo dei 'tecnici'. Indubbiamente il problema delle risorse economiche rimane centrale, ma nel testo abbiamo voluto anche sottolineare la necessità di dare concreta attuazione al principio dell'autonomia responsabile degli atenei, di sostenere il modello pubblico di istruzione e di garantire il diritto allo studio, soprattutto in una fase di crisi come quella attuale che grava pesantemente sul bilancio delle famiglie ".

"Nel nostro paese - ha continuato Fabio Beltram, direttore della Scuola Normale - pare si sia ormai persa la nozione di quanto profondamente dalla cultura e dalla formazione dipenda la possibilità di un vero, duraturo sviluppo. Proprio in tempi di crisi come questi, anzi, lo sforzo per creare le condizioni necessarie al rilancio economico e civile dovrebbe essere intensificato. Da anni invece ci muoviamo in senso opposto: il mondo universitario ha voluto con forza riportare l'attenzione su questi temi in prossimità delle elezioni. Sono ormai urgenti passi concreti che diano l'avvio ad una fase nuova".

"Limitare la possibilità di assumere giovani ricercatori a causa dei vincoli al turnover citati dalla CRUI è del tutto irragionevole - ha concluso Pierdomenico Perata, prorettore vicario della Scuola Superiore Sant'Anna - Quello che è un vero e proprio blocco delle assunzioni viene applicato senza alcuna distinzione tra Atenei che hanno ben gestito le risorse pubbliche e quelli che invece hanno una situazione finanziaria precaria. La Scuola Superiore Sant'Anna negli ultimi dieci anni ha decuplicato la propria produzione scientifica annuale ed ha raggiunto una imponente capacità di autofinanziamento della ricerca su base internazionale e competitiva. Ma i 282 assegnisti di ricerca e ricercatori a tempo determinato che operano nei nostri laboratori vivono nell'incertezza. Ci viene impedito di assumere i migliori, e ribadisco soltanto i migliori, tra i tanti giovani che fanno ricerca in Italia e all'estero. Tutti i governi del presente e del passato hanno sempre affermato l'importanza dell'istruzione e della ricerca: purtroppo soltanto a parole. Il nostro Paese non potrà mai competere con i Paesi emergenti solo sul piano della produzione di beni e non ha futuro se non investe in ricerca scientifica: è attraverso la ricerca e la creazione di nuove tecnologie che potremo uscire da una crisi che altrimenti ci condanna al declino".

I punti proposti nel documento della CRUI sono:

CRUI - Sala affreschi

1) defiscalizzare tasse e contributi universitari per aiutare le famiglie a non dover abbandonare l'Università a causa della crisi economica;

2) assicurare la copertura totale delle borse di studio erogate da Regioni e Atenei per garantire la formazione e la mobilità studentesca;

3) abbattere l'IRAP sulle borse post-lauream e defiscalizzare gli investimenti delle imprese in ricerca per favorire la competizione nei settori ad alta intensità tecnologica;

4) finanziare posti di ricercatore da destinare ad almeno il 10% dei dottori di ricerca e togliere i vincoli al turnover per impedire l'espulsione dei giovani migliori dal Paese e il progressivo invecchiamento della docenza;

5) restituire l'autonomia responsabile all'Università rimuovendo gli attuali appesantimenti normativi per valorizzare le scelte di qualità e le vocazioni dei differenti Atenei;

6) incrementare i fondi per l'Università all'1% del PIL, ristabilendo in particolare il finanziamento statale ai livelli del 2009 e innalzando la premialità fino al 50% per ridare slancio agli Atenei, promuovere le eccellenze nei processi di valutazione, favorire la competitività a livello internazionale.

Ne hanno parlato:
Tirreno
Tirreno Pisa
Nazione Pisa 
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it

Polo Piagge 1Più di 2.600 posti banco, 33 aule di diversa dimensione distribuite su 3 piani e un parcheggio interrato da 100 posti macchina. Sono questi i numeri del Polo didattico delle Piagge dell'Università di Pisa, uno dei più grandi, funzionali e innovativi della regione, che è stato inaugurato giovedì 14 febbraio 2013 alla presenza del rettore Massimo Augello, del sindaco Marco Filippeschi, del presidente della Provincia, Andrea Pieroni, del presidente dell'ARDSU Toscana, Marco Moretti, e del vice presidente della Regione, Stella Targetti.

Il nuovo Polo, realizzato con un investimento complessivo di circa 9 milioni, è stato completato in poco più di 2 anni, con 12 mesi di anticipo rispetto alla data fissata nel contratto. Ospiterà lezioni di diversi settori disciplinari, che vanno dalla Giurisprudenza alle Scienze politiche, dall'Economia all'Agraria, alla Medicina veterinaria. "Nel progettarlo – ha spiegato il rettore - abbiamo prestato grande attenzione a tutti gli aspetti che possono facilitare la quotidianità di chi usufruirà di questi spazi, garantendo il massimo comfort nel seguire le lezioni, realizzando una delle più grandi aule studio dell'Ateneo e predisponendo aree destinate alla socializzazione. Nell'intero complesso vi è inoltre la completa copertura wi-fi, che consentirà ai nostri studenti, oltre che al personale, un accesso alla rete facile e gratuito, sia all'interno che all'esterno dell'edificio".

Polo Piagge 2Più in particolare, il Polo ha al piano terra una sala convegni e conferenze da 240 posti, un'aula didattica da 200 posti, un'aula studio da 140 posti e un'ampia zona ristoro, più gli spazi di servizio per la portineria, il guardaroba e la sala regia. Al primo e secondo piano si trovano 30 aule di diversa capacità per un totale di 2.000 posti. Gli spazi esterni sono caratterizzati da percorsi pedonali, zone di sosta e socializzazione, che si sommano alle aree verdi tradizionalmente dedicate alla ricerca e alla didattica relative alle discipline agrarie e che contribuiscono a definire un vero e proprio campus urbano nel centro di Pisa.

Nel suo intervento, il professor Augello ha citato il nuovo Polo come un esempio della progettualità messa in atto dall'Ateneo pisano a partire dal 2010, attraverso una decisa accelerazione al piano di realizzazione delle grandi opere. L'inaugurazione odierna segue di qualche settimana il recupero di Palazzo Matteucci e di pochi mesi la consegna del Polo didattico nell'ex stabilimento Guidotti, mentre si stanno definendo gli interventi e le nuove destinazioni d'uso di Palazzo Ricci e completando la ristrutturazione dell'ex clinica di Otorino al Santa Chiara, dove entro poco sarà inaugurata la sede del Dipartimento Interistituzionale Integrato (DIPINT) tra Università e Azienda ospedaliera. Entro due anni saranno consegnati altri tre poli universitari nell'area di San Cataldo, nel complesso degli ex Salesiani e nel secondo lotto dell'area ex Guidotti. Senza dimenticare il grande impegno che l'Università sta mettendo nel progettare e programmare il recupero del Palazzo della Sapienza.

Polo Piagge 3Per realizzare questo piano strategico di interventi, l'Università di Pisa ha deciso di investire risorse consistenti. I finanziamenti complessivi per l'edilizia sono così aumentati dai circa 21 milioni di euro del 2010 ai 24,5 del 2012, con un'ulteriore crescita prevista per il 2013, quando si supererà la cifra complessiva di 36 milioni di euro. "In un periodo molto delicato e difficile da un punto di vista finanziario – ha concluso il rettore - si tratta di una scelta coraggiosa e in controtendenza, che poggia sulla solidità del Bilancio d'Ateneo. Lo è ancor di più perché questa politica espansiva non si limita al settore edilizio, ma riguarda tutti gli ambiti strategici per il presente e per il futuro della nostra Istituzione, a cominciare dalle risorse umane, dal sostegno alla ricerca e ai giovani ricercatori".


Guarda la galleria fotografica sulla pagina Facebook dell'Università di Pisa. 

Ne hanno parlato:

Corriere Fiorentino 
Tirreno Pisa 
Nazione Pisa 
Corriere Toscana 
RepubblicaFirenze.it
CorriereFiorentino.it
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it 

Logo_Tucahea_frase_2_copiaIt is named «TuCAHEA» and it is a project financed by the European Commission in the framework of the TEMPUS programme. It involves Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan, Turkmenistan and Uzbekistan, the five republics of the ex-Soviet area, each with its own cultures, its history and its languages. Coordinated by the University of Pisa, in conjuction with the University of Groningen, the project aims at finding ways to reform the organizational and normative models of the university systems of Central Asia, in order to make them compatible among themselves and aligned with the European systems.

During the month of February and the first week of March, the project will be launched in all the partner countries. "The objective of «TuCAHEA» is to create a higher education area (CAHEA, Central Asian Higher Education Area) which is compatible with the European area (EHEA, European Higher Education Area),by using the "Tuning" methodologu – explains Professor Ann Katherine Isaacs, who coordinates the project, assisted by Dr. Viktoriya Kolp Panchenko. The grantholder, responsible for the administrative and financial side of the proect, is the University of Groningen, whereas our University is responsible for the scientific and academic coordination.

flag tempusThe consortium includes 47 partners, conisting of the five Ministries of Education of the five partner countries, 8 European partners and 34 Central Asian universities. The project, that has been awarded a grant of 1.3 million euros, began inOctober 2012 and will continue until October 2015. Between the second week of February and the beginning of March five meetings will be held, one in each of the five countries, in Almaty (KZ), Bishkek (KG), Dushanbe (TJ), Ashgabat (TM) and Tashkent (UZ). Each meeting will have a public part and a part dedicated to the partners' working sessions: the partners will develop new shared criteria, based on the competences that the students will have to develop during their studies.

"Tuning", thanks to numerous projects in which the University of Pisa has collaborated, has become a process in which universities are participating in nearly all the world, from Europe, Latin America, to the Russian Federation, to the USA and. most recently, to China.

 

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premiati1Sono quattro i giovani laureati che la Camera di Commercio di Pisa ha premiato per le tesi, specialistiche o magistrali, discusse all'Ateneo pisano nell'anno accademico 2010-11 e riguardanti aspetti economico-sociali della provincia. Tre studenti hanno seguito il corso in Ingegneria edile-architettura e la quarta quello in Agraria. Tra i loro lavori, uno studio di riqualificazione del Palazzo Chiesa di Pisa e di tutta la zona situata tra il Lungarno Gambacorti e il Giardino Scotto, il progetto per la ricostruzione di un teatro a San Miniato, il piano di recupero della tabaccaia di Villa Saletta in Valdera e la proposta di restauro del parco storico di Villa Varramista a Montopoli in Val d'Arno.

La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì 11 febbraio 2013, nella Sala "Gentili" della Camera di Commercio di Pisa, ad opera del presidente della Camera di Commercio, Pierfrancesco Pacini, e alla presenza del prorettore per gli Studenti e il diritto allo studio, Rosalba Tognetti, dei relatori e di alcuni docenti dell'Università di Pisa.

Le quattro tesi premiate sono state selezionate, tra le dieci iscritte al concorso, da una Commissione presieduta dal presidente della Camera di Commercio e composta dal segretario generale dell'ente, Cristina Martelli, dai professori Piero Floriani e Roberto Sbrana e dall'ingegner Gianfranco Vannucchi.

"La Camera di Commercio di Pisa, sensibile ai temi della formazione e della crescita del capitale umano - ha dichiarato il presidente Pierfrancesco Pacini - ha programmato, anche quest'anno, specifiche attività di promozione della cultura e dell'eccellenza nella formazione delle risorse umane. Oltre alla premiazione delle tesi di laurea saranno assegnati, nel corso dell'anno, premi agli studenti più meritevoli degli istituti tecnico-professionali, sarà promossa l'attività dell'Università telematica del sistema camerale e saranno effettuate indagini sul tema dei fabbisogni professionali espressi dalle imprese".

"Nell'esprimere il più vivo apprezzamento dell'Università di Pisa per un'iniziativa che ha una lunga tradizione alle spalle - ha commentato la professoressa Rosalba Tognetti - desidero ringraziare la Camera di Commercio di Pisa e il suo presidente, che anche in questa occasione ribadiscono il loro impegno nella valorizzazione del territorio e a favore dei giovani studiosi, a ulteriore conferma delle potenzialità insite nell'interazione tra mondo universitario e realtà produttive e imprenditoriali locali".

Di seguito i candidati selezionati, con il titolo della tesi e i relatori e con le motivazioni del premio:

Marco Biondi, residente a Pisa (Laurea in Ingegneria Edile-Architettura)
Tesi: "Palazzo Chiesa: analisi storica, progetto del recupero dell'edificio residenziale e della riqualificazione dell'area"
Relatori: Prof. Arch. Domenico Taddei, Prof.ssa Arch. Ewa Karwacka, M. D'arte Andrea Martini
Motivazione: "La tesi si occupa della zona situata tra il Lungarno Gambacorti e il Giardino Scotto, zona che ancora presenta le ferite dell'ultima guerra, con l'obiettivo di riqualificare e riunificare un immagine che si presenta frazionata eliminando i punti di attrito fra i vari elementi. Dopo un accurato studio delle premesse, dei luoghi, delle trasformazioni conseguenti al cambiamento d'uso, attraverso corrette ed efficaci giustificazioni, la progettazione ha portato al recupero dell'edificio residenziale prospiciente il Lungarno, alla costruzione di un edificio da destinare ad attività commerciali e pubbliche e alla realizzazione di una piazza per l'accesso al Vallo della Fortezza del Sangallo per il quale è prevista una sistemazione a verde pubblico rendendo così fruibile per i cittadini una zona che presenta un forte degrado".

Massimiliano Francesconi, residente a Camaiore (Laurea in Ingegneria Edile-Architettura)
Tesi: "Passaggi. Il nuovo teatro di San Miniato – San Miniato, Pisa"
Relatore: Prof. Arch. Antonello Boschi, Prof. Ing. Francesco Leccese
Motivazione: "San Miniato 'al Tedesco', meravigliosa cittadina e centro dell'Istituto del Dramma Popolare, ha avuto un vero teatro, di impianto e stile ottocenteschi, che è stato cancellato dalla guerra nel 1944: il posto dove sorgeva è rimasto sgombro, nella stretta compagine urbana, come una ferita non cicatrizzata. La costruzione di un vero teatro in luogo del vecchio è stata immaginata, progettata, discussa nel tempo, ma è tutt'ora un sogno collettivo, senza realizzazione. A questo sogno la tesi di laurea (in Ingegneria Edile – Architettura) di Massimiliano Francesconi ha dato la forma di un nuovo progetto, che si pone lo scopo di «inserire un'architettura contemporanea in un centro antico denso di valori artistici e storici, senza per questo ignorare il linguaggio urbano con cui sono stati scritti interi brani di città». L'intenzione appare raggiunta in pieno sia per la parte architettonica, che distribuisce con grande cura gli spazi esterni e interni di una costruzione mossa ma armonica, e per nulla conflittuale con il contesto antico; sia per il rigorosissimo progetto dell'acustica, fondamentale nel caso di un teatro così articolato, in spazi che i limiti fisici condizionano fatalmente".

Alessandra Puccini , residente a Pisa, (Laurea in Agraria)
Tesi: "Il parco storico di Villa Varramista a Montopoli in Val d'Arno: analisi e proposte di restauro"
Relatori: Prof. Galileo Magnani, Prof. Rossano Massai
Motivazione: "Nel cuore antico della Toscana, vicino a città d'arte e cultura, si trova il vasto territorio del Parco Storico di Villa Varramista, ricco di bellezze artistiche, naturali e paesaggistiche. La Villa storica, dimora preferita dalle famiglie Piaggio, Agnelli e Visconti di Modrone, contribuisce alla qualità e allo stile che Varramista, attraverso l'omonimo vino e la sua ospitalità, vuol rappresentare nel mondo. Ma è soprattutto sul parco storico di Villa Varramista che si concentra l'attenzione dello studio della dott.ssa Alessandra Puccini, condotto in maniera documentata e con grande livello di approfondimento, nonostante la scarsa mole di documenti disponibili. Dopo un'analisi storica delle vicissitudini attraversate dal Parco, la tesi si sofferma opportunamente sull'analisi del suo stato attuale, per sfociare infine in una seria e documentata proposta di restauro, sia pure limitata a tre settori specifici del parco, certamente fra i più significativi, vale a dire "il giardino romantico", "il labirinto" e "il giardino antistante la Villa". Le proposte progettuali avanzate non mancano di una finalità divulgativa, che tiene conto anche della fruizione turistica e che può contribuire ad accrescere la notorietà, non solo in Toscana, ma anche in Italia e a livello internazionale di questa "ricchezza" presente sul nostro territorio".

Luca Romolini, residente a Pontedera (Laurea in Ingegneria Edile-Architettura)
Tesi: "La tabaccaia di Villa Saletta in Valdera: ipotesi di recupero"
Relatore: Prof. Arch. Domenico Taddei, Prof. Ing. Pietro Croce
Motivazione: "La tesi prende lo spunto della constatazione che esistono ancora molti edifici industriali dismessi che potrebbero essere utilizzati per evitare una ulteriore cementificazione del territorio e in particolare quelli già adibiti a tabaccaie, edifici che sono presenti nel territorio della nostra provincia. Il recupero della Tabaccaia è stato inteso sotto due aspetti: funzione di memoria come museo del tabacco e inserimento di attività che consentano di rendere la zona più appetibile al pubblico e un uso remunerativo con funzione di richiamo per investimenti privati. Infatti sono previsti interventi non solo nell'edificio in oggetto prevedendo, oltre alla parte museale la presenza di sale convegni, di aule e laboratori come dislocazione della Facoltà di Agraria, ma anche in altri edifici nelle vicinanze da destinare a strutture commerciali e ricettive".

ContinentalUn accordo da 5,3 milioni di euro per sviluppare iniettori di nuova generazione. Con un protocollo d'intesa firmato da Università di Pisa, Regione Toscana, Polo di innovazione – Polo 12 e Continental Automotive Spa, parte un progetto di ricerca che favorirà lo sviluppo di nuove soluzioni industriali per la multinazionale tedesca leader nel settore dei motori, presente sul territorio con i due stabilimenti di Fauglia e San Piero a Grado. Alla firma dell'accordo erano presenti, oltre al presidente della Regione Enrico Rossi, Nicoletta De Francesco, prorettore vicario dell'Università di Pisa, Alberto Marinai, amministratore delegato di Continental, e Maurizio Buratti, presidente della capofila Compolab del Polo 12.

"L'Università di Pisa collabora al progetto per la simulazione numerica e gli studi sulla combustione", spiega Roberto Gentili, docente di Macchine a fluido e responsabile scientifico del progetto per l'Ateneo pisano. "Lo sviluppo di iniettori di nuova generazione ha come obiettivo il miglioramento delle prestazioni dei motori, nell'ottica della riduzione dei consumi e delle emissioni".

Il progetto attiverà, in due anni, investimenti per 5,3 milioni di euro, di cui 3,5 a carico della Regione e i rimanenti dei soggetti privati. La Continental si avvarrà infatti dei laboratori di ricerca e delle strutture dedicate all'innovazione e al trasferimento delle competenze tecnologiche dei partner scientifici del progetto, tra cui quelli dell'Università di Pisa.

Continental Automotive Italy S.p.A nasce nel 1987 da un'iniziativa del gruppo Siemens che, volendo entrare nel mercato degli iniettori per motori a benzina, individua nella costa toscana un ambito propizio per le esistenti competenze di meccanica fine e componentistica auto e per la vicinanza del prestigioso Ateneo pisano. L'iniziativa ha successo e in pochi anni il piccolo gruppo di ingegneri toscani si trasforma in una grande azienda che, nel 2007, entra a far parte del gruppo Continental nell'ambito dell'acquisizione da parte di quest'ultima della Divisione Automotive del gruppo Siemens. Con gli oltre 300 milioni di euro investiti a Pisa negli ultimi 10 anni Continental è una delle multinazionali straniere che hanno più investito in Italia. Continental serve le più note marche automobilistiche come BMW, Porsche, Audi, Renault, Volkswagen, Hyundai, coprendo prevalentemente il mercato europeo ma anche quello dell'Estremo Oriente.

Mauro Rosi Per il professor Mauro Rosi, ordinario di Vulcanologia all'Università di Pisa, arriva un incarico di prestigio: la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha appena nominato Direttore generale, con la mansione di Direttore dell'Ufficio III - Rischio sismico e Vulcanico, del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. L'ufficio, composto da sessanta persone, ha il compito di valutare la pericolosità sismica e vulcanica, avvalendosi della collaborazione delle migliori competenze scientifiche nazionali e internazionali attive sia nel campo del monitoraggio, sia in quello degli studi orientati alla definizione della pericolosità e dei potenziali scenari di rischio. Mauro Rosi, che succede nel ruolo al professor Mauro Dolce, lascia l'incarico di direttore del dipartimento di Scienze della terra dell'Ateneo.

Mauro Rosi è stato prescelto per l'esperienza maturata nello studio dei vulcani attivi e nella valutazione della pericolosità vulcanica. Nel corso della propria carriera ha visitato e studiato vulcani italiani e numerosi vulcani attivi situati in numerosi paesi del mondo. Ha partecipato in qualità di esperto alla gestione di crisi vulcaniche operando come consigliere scientifico in materia di pericolosità vulcanica per organismi nazionali e internazionali (Nazioni Unite). Il professor Rosi è anche Presidente eletto della Federazione Italiana di Scienze della Terra per il biennio 2013-2014 e membro del Consiglio Scientifico dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

L'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che si occupa in Italia del monitoraggio dei vulcani attivi è il principale partner scientifico dell'ufficio III del Dipartimento. Oltre all'INGV l'ufficio III ha rapporti di collaborazione con numerosi altri soggetti scientifici, e con la Commissione Grandi Rischi (sezione sismica e sezione vulcanica). La CGR fornisce al Dipartimento, e quindi all'ufficio, pareri e valutazioni da parte di esperti di alta qualifica professionale.

Le valutazioni prodotte dall'ufficio sono messe a disposizione del Dipartimento della Protezione Civile per dare supporto decisionale alle attività operative e di informazione alla popolazione, nonché per attivare a livello periferico i soggetti locali del sistema nazionale di protezione civile (Regioni, Prefetture, Province e Comuni) in rapporto alle situazioni emergenziali.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
PisaInformaFlash.it
TirrenoPisa.it
OgniSette.it
GreenReport.it

Logo TucaheaSi chiama «TuCAHEA» ed è un progetto finanziato dalla Commissione Europea nel quadro del programma Tempus, che vede coinvolti Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan, Turkmenistan e Uzbekistan, le cinque repubbliche dell'area ex-sovietica, ciascuna con la sua cultura, la sua storia e la sua lingua. Coordinato dall'Università di Pisa, il progetto mira a trovare modi per riformare i modelli organizzativi e normativi dei sistemi universitari in Asia Centrale per renderli compatibili tra di loro e allineati con quelli europei.

Proprio in queste settimane avrà luogo il lancio del progetto nei paesi coinvolti: "Obiettivo di «TuCAHEA» è creare un'area dell'istruzione superiore (CAHEA, Central Asian Higher Education Area) compatibile con l'area europea (EHEA, European Higher Education Area), utilizzando la metodologia "Tuning" – spiega la professoressa Ann Katherine Isaacs, che coordina il progetto assistita dalla dottoressa Viktoriya Kolp Panchenko - Il responsabile amministrativo e primo firmatario del contratto è l'Università di Groningen, mentre la nostra università è responsabile per il coordinamento scientifico ed accademico".

Programma TempusIl consortium comprende 47 partner, fra cui i cinque Ministeri delle cinque repubbliche, 8 partner europei, e 35 università dell'Asia Centrale. Il progetto, che ha avuto un finanziamento di 1.3 milioni di euro, è iniziato nell'ottobre del 2012 e continuerà fino a ottobre 2015. Fra la seconda settimana di febbraio e l'inizio di marzo verranno organizzati cinque meeting nei cinque paesi, ad Almaty (KZ), Bishkek (KG), Dushanbe (TJ), Ashgabat (TM) e Tashkent (UZ). Ogni riunione avrà una parte pubblica e una parte dedicata al lavoro dei partner, che saranno chiamati a elaborare nuovi criteri condivisi e basati sulle competenze che gli studenti dovranno sviluppare durante i loro studi.

"Tuning", grazie a numerosi progetti dei quali l'Università di Pisa è stato membro, è diventato il processo cui partecipano università in tutto il mondo, dall'Europa, all'Africa, all'America Latina, agli USA.

 

mappa meeting TUCHAEA

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