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Cover libro CostituzioneSaulle Panizza torna a parlare della nostra Carta fondamentale con il suo ultimo libro “Dizionario breve della Costituzione” (La Vela, 2017). Professore ordinario di Diritto costituzionale al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo e autore di numerose pubblicazioni anche di carattere divulgativo, Panizza è stato fra le voci in campo più autorevoli nel dibattito pubblico sul referendum costituzionale che si è svolto nel dicembre del 2016.

Presentiamo di seguito una introduzione al volume a firma dello stesso professore.

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L'idea del “Dizionario breve della Costituzione” è quella di introdurre al significato della nostra Carta fondamentale attraverso i suoi vocaboli.

La prima parte del Volume, che dà essenzialmente il titolo all'opera, è infatti costituita da circa centocinquanta parole o espressioni, in ordine alfabetico. Ciascuna riporta tra parentesi l’articolo o gli articoli, la disposizione o le disposizioni transitorie e finali, dove il vocabolo si rinviene ed è sviluppato - almeno in misura maggiore e più significativa - nel testo costituzionale.

La seconda parte è data dal testo della Costituzione vigente. Se l’articolo è stato oggetto di revisione nel corso del tempo, compare tra parentesi il riferimento alla legge o alle leggi costituzionali intervenute, in ordine cronologico.

La terza parte, nello spirito anche divulgativo che contraddistingue il volume, è costituita da una serie di temi di educazione costituzionale. Poche pagine per ognuno, mediante le quali illustrare un segmento della Costituzione, un organo dello Stato, un concetto del diritto pubblico, un tratto storico dell’evoluzione dell’ordinamento. Per ciascun tema è riportato l’elenco dei vocaboli della prima parte che più vi si riconnettono, così da agevolare gli opportuni collegamenti.

L'obiettivo di fondo è quello di fornire al lettore uno strumento di conoscenza, ripasso, approfondimento, o anche solo un’occasione per riflettere su quello che dovrebbe rappresentare, se preso sul serio, lo strumento più potente dell’ordinamento per conformare i comportamenti degli individui, ma anche degli organi e delle istituzioni del Paese. Se non sempre è così, ciò è probabilmente dipeso, almeno in parte, da un processo di svilimento del linguaggio, che ha interessato le regole giuridiche, così come altri ambiti della società, mentre il rilievo delle istituzioni passa anche attraverso la sottolineatura del senso delle parole del diritto, e di quelle della Costituzione in particolare.

Saulle Panizza

La partnership è ad altissimi livelli, da un lato ci sono Intel e Dell EMC, dall’altro l’Università di Pisa che sperimenta in anteprima delle tecnologie prodotte dai due colossi leader nel settore dell’informatica per portare avanti ricerche d’avanguardia. Un incontro che sono le stesse multinazionali a raccontare e a documentare in occasione del lancio sul mercato dei prodotti, presentando come testimonial l’Ateneo pisano.

Fra gli ultimi casi, ad agosto, il webinar di Intel, cioè l’evento digitale nel corso del quale i due vicepresidenti hanno lanciato Optane, una nuovissima tecnologia di memorizzazione a stato solido velocissima nel restituire i dati. E così fra i tre casi di successo citati, insieme al Broad Institute del MIT e di Harvard e alla Technicolor, c’è anche l’Università di Pisa che ha utilizzato Optane per le ricerche condotte nel settore della risonanza magnetica insieme alla Fondazione Imago 7 (video, dal minuto 6).

“Abbiamo accordi con Intel e Dell EMC dal 2012, con quest’ultima in particolare siamo un punto di riferimento per sistemi di apprendimento automatico”, racconta Antonio Cisternino, presidente Sistema informatico dipartimentale dell’Ateneo che compare nel video insieme al collega informatico Maurizio Davini.

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Punti di riferimento e testimonial come si vede in un altro video della Dell EMC, dove accanto alle bandiere di Matricolandosi appaiono robot frutto delle ricerche in Ateneo: uno dei sistemi presentati, denominato C4130, è stato infatti acquisito con i fondi “grandi attrezzature” e viene attualmente usato dai gruppi di ricerca che si occupano di apprendimento automatico.

“Cerchiamo di prendere il meglio dal mercato – conclude Maurizio Davini – e di trovare le soluzioni per supportare il lavoro di ricerca in Ateneo”.

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Immagine tratta dal video di Dell EMC

Dopo Re-Nasci di Gaia, il Welcome to Pisa festival arricchisce la propria galleria con le preziose opere «Pisa 01» di Moneyless (Teo Pirisi) e «Arno, 30 toni» di Alberonero (Luca Boffi), realizzate sulle facciate esterne del deposito della polizia idraulica situato tra il Lungarno San Giovanni al Gatano e il sottopasso di via Conte Fazio. Lo stabile è di proprietà della Regione Toscana, che ha contribuito finanziariamente al festival grazie al bando pubblico "Toscana in contemporanea 2017". Un bando che, secondo le linee programmatiche del progetto "Giovanisì", ha premiato la giovane squadra di artisti e operatori culturali della rassegna, tutti under 35. 

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Presenti all’aperitivo di presentazione delle due opere offerto dai Soci Unicoop anche Alessandra Nardini, consigliere regionale, e Alessandro Benedetti di Caparol Center, importante sponsor tecnico del festival. «L’opera “Arno, 30 toni” è realizzata per poter essere letta secondo diverse prospettive ̶ racconta Alberonero ̶ . In questo è favorita anche dalla posizione, che permette all’opera di poter essere osservata fin dal Rettorato sul Lungarno. La semplicità della sua struttura le permette, inoltre, di poter essere compresa anche dagli osservatori più lontani che, passeggiando, si trovano a relazionarsi con essa. Il gioco prospettico è stato accentuato anche dalla composizione architettonica dell’edificio stesso, che ha permesso di giocare con i volumi e realizzare l’illusione di un cubo che penetra all’interno della parete. Il legame con la città, invece, è stato ribadito attraverso la scelta delle tonalità dei colori adoperati per l’opera, che sono un chiaro richiamo alle realtà rionali cittadine».
«Nella visione del festival - spiega il curatore Gian Guido Maria Grassi - Moneyless e Alberonero rappresentano il punto di contatto con le avanguardie contemporanee, rispettivamente con l'astrattismo e l'arte geometrica e optical: sono entrambi due giovani artisti italiani che, fieri della nostra tradizione, si confrontano con i grandi maestri del '900 sviluppando in modo creativo, coerente e riconoscibile le loro ricerche all'interno di spazi pubblici urbani. Il rapporto con lo spazio e la comunità del territorio, la gestione delle grandi dimensioni e la vivace e colorata bellezza delle opere fanno di Pisa 01 e di Arno, 30 Toni 2 capolavori all'altezza della tradizione artistica della città e dell'opera icona di Keith Haring».

Attraverso i lavori dei due artisti, l’arte si fa anche vettore di un processo di city beautification divenendo un’espressione pubblica di bellezza al servizio di tutti, come testimoniato dalla nuova vita del deposito, che è stato oggetto di un importante lavoro di bonifica per consentire la realizzazione delle opere. «Un intervento di grande effetto - sottolinea Andrea Ferrante, assessore alla cultura -  che insieme a quello di Moneyless, effettuato sulla facciata opposta, dà un rilievo tutto nuovo all'edificio, esaltandone la posizione privilegiata e trasformandolo in un vero e proprio monumento del quartiere. In questi giorni ho avuto modo di apprezzare le doti di Luca "Alberonero" Boffi. Colpisce la maturità creativa e tecnica di questo arista, enfatizzata dalla vivacità e dalla forza tipiche della sua giovanissima età». "Un'importante esperienza culturale che si inserisce nel percorso di cambiamento e riqualificazione del quartiere di Porta a Mare - dichiara il sindaco Marco Filippeschi - Il quartiere ha accolto positivamente l'iniziativa che lascerà opere che costituiranno un patrimonio importante per la città e il quartiere".

"La regione ha appoggiato fin da subito l'iniziativa con entusiamo - spiega la consigliera regionale Alessandra Nardini - Pensiamo che queste opere che si ricollegano all'esperienza di Keith Haring, sapranno valorizzare la città, aprendo nuovi itinerari turistici". "Il quartiere è felice di quest'esperienza, e già gli abitanti danno nomignoli alle opere, dimostrando di sentirle parte della comunità", dice Sergio Biondi del Ctp2. Infine, l'Università esprime apprezzamento per l'iniziativa "che abbiamo patrocinato fin dall'inzio, poiché mostra come gli studenti, che hanno organizzato questo festival, sono una risorsa per la città" le parole della delegata Sandra Lischi.

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Moneyless (Teo Pirisi), nato a Milano nel 1980 e cresciuto a Lucca, si è diplomato all’Accademia di belle arti di Carrara in Multimedia e ha successivamente conseguito la specializzazione in Comunicazione Design all’Isia di Firenze; è un artista che partito dallo studio della geometria ha sentito forte il richiamo alla libertà e alla astrazione e, in questo percorso coerente, è arrivato a rompere le linee e le forme per disperderle nello spazio come “frammentazioni” o “fuochi d’artificio”: combinando i graffiti alle sperimentazioni artistiche è riuscito a creare uno stile unico e ben riconoscibile. http://www.moneyless.it/

Alberonero (Luca Boffi) nasce a Lodi nel 1989; laureato presso il Politecnico di Milano nel corso diInterior Design, è un artista che ha posto al centro del suo lavoro tre linee principali di ricerca: la rigidità del minimalismo, la ripetizione delle figure geometriche e le variazioni cromatiche; ogni opera nasce, azzerando la forma ed utilizzando il quadrato come mezzo di espressione pura della singola cromia, dall’interazione dei colori e delle loro relazioni con lo spazio architettonico: “lavoro esaltando il bidimensionale, legando la formazione di strada ad una lettura architettonica e ponendo il colore come punto centrale della mia indagine. L’analisi del contesto si muove verso una rilettura dello spazio in chiave di colore, definendone una nuova estetica attraverso lo studio di quelle emozioni che generano i colori all’interno di uno scenario urbano e non”. http://www.alberonero.it/


Il festival di arte contemporanea “Welcome to Pisa” è promosso dal Comune di Pisa, in collaborazione con il curatore Gian Guido Maria Grassi e il coinvolgimento del quartiere e del Consiglio Territoriale di Partecipazione 2. La direzione esecutiva dei lavori è affidata a Roberto Pasqualetti, dirigente alla qualità e al restauro dei beni storico artistici. “Welcome to Pisa” ha un partner di primo livello nell’Università di Pisa, che permette ai suoi studenti di effettuare tirocini formativi presso l’organizzazione del festival. L'iniziativa gode anche di un entusiastico e rilevante contributo di sponsor e sostenitori privati. Per maggiori informazioni e per aggiornamenti, visitare la pagina Facebook ufficiale della rassegna: stART -Welcome to Pisa.

(fonte: Ufficio Stampa Comune di Pisa)

Incremento dei fondi destinati a sostenere chi vuole proseguire negli studi universitari, con nuove modalità di distribuzione a livello territoriale basate non sulla spesa storica, ma sul fabbisogno reale. Attenzione specifica alle aree del terremoto. Una campagna informativa, con un sito, un video e materiali dedicati, per far conoscere alle studentesse e agli studenti tutte le opportunità e gli strumenti in campo per il diritto allo studio. Il rilancio dell’Osservatorio nazionale sul tema. Questo il pacchetto messo in campo dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) in vista delle prossime immatricolazioni. Con lo slogan “Continua gli studi, accedi al futuro” all’inizio di agosto è partita una campagna informativa per le ragazze e i ragazzi degli ultimi anni della scuola secondaria di secondo grado per far capire cos’è il diritto allo studio, chi può accedere ai benefici, come funziona la no tax area e come si ottengono le borse di studio.

“Molte studentesse e molti studenti non sono infatti a conoscenza degli strumenti, a dire il vero complessi, del diritto allo studio, e quindi non fanno domanda per accedervi o, nei casi peggiori, rinunciano a proseguire gli studi - ha spiegato la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli in occasione del lancio della campagna - È una rinuncia che non possiamo permetterci. Con la nostra campagna vogliamo aiutarli ad orientarsi e informarsi”.

Apprezzo particolarmente l’iniziativa – dice il Rettore Paolo Mancarella - Dobbiamo essere sempre più attenti nel fornire alle ragazze e ai ragazzi tutte le informazioni in tema di diritto allo studio e più in generale dei servizi che gli Atenei offrono loro durante il percorso di studi universitari. Come ex-presidente della CNUDD, la Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati Disabilità, non posso che accogliere con grande gioia l’incremento di circa il 15% del fondo a sostegno degli interventi a favore degli studenti con disabilità e con DSA, fermo dal 2012. Anche questo un segnale importante che dobbiamo cogliere per migliorare ulteriormente”.

 

logo diritto allo studio

Entrando nel dettaglio ecco le cifre rese note dalla Ministra Fedeli. Con l’ultima legge di Bilancio il MIUR ha incrementato in modo strutturale di 50 milioni di euro il Fondo integrativo statale per il diritto allo studio, portandolo a 217 milioni all’anno. Fondi a cui si aggiungeranno i 6 milioni non utilizzati nel 2017 per le borse della “Fondazione ex art. 34”, per un totale, quest’anno, di 223 milioni per il diritto allo studio.
Sempre da quest’anno è stata introdotta la no tax area che permette a chi ha un ISEE sotto i 13.000 euro di non pagare l'iscrizione all'università. Mentre fino ai 30.000 euro l’iscrizione è agevolata. A questo scopo, sono stati inserito 55 milioni di euro nel Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) degli atenei insieme a 7,5 milioni per interventi di sostegno agli studenti diversamente abili e a quelli con disturbi specifici di apprendimento. E 64,2 milioni per il fondo giovani (per borse di mobilità internazionale, incentivi per l’iscrizione alle lauree scientifiche e a quelle di particolare interesse nazionale) dentro cui ci sono 5 milioni di euro per interventi integrati di orientamento pre-universitario, di sostegno didattico e di tutorato.

“Sono tutti segnali di attenzione - ha detto la Ministra - che il Governo attuale, in continuità con il precedente, sta dando per garantire l’accesso agli studi e una piena attuazione dei principi della nostra Costituzione. In questo senso credo sia davvero importante l’intesa raggiunta il 27 luglio scorso con le Regioni, che segna una svolta su tempi e modi di distribuzione del Fondo per il diritto allo studio”.

Per quanto riguarda poi la tempistica, d’ora in poi, il Fondo sarà erogato entro il 30 settembre di ogni anno e lo sarà non più sulla base della spesa storica delle Regioni - meccanismo che penalizzava le studentesse e gli studenti delle aree in cui gli investimenti erano minori - ma sulla base del fabbisogno che emerge dai territori, per una piena attuazione dei diritti riconosciuti dalla Costituzione e per contrastare la proliferazione della figura dell’idoneo senza borsa, che si vuole superare. Il nuovo meccanismo prevede un incentivo per le Regioni virtuose che investono maggiormente sul diritto allo studio, attraverso una quota premiale variabile in base all’investimento della Regione stessa. Sono novità che puntano a migliorare la distribuzione delle risorse e ad incentivare la partecipazione al finanziamento da parte delle Regioni. Nell’erogazione dei fondi del prossimo triennio, si terrà conto della situazione particolare delle aree colpite dal terremoto.

Sarà infine ricostituito, rendono noto dal MIUR, l’Osservatorio sul diritto allo studio, che, chiude la Ministra “servirà a far ripartire uno spazio importante di monitoraggio, di confronto tra gli attori che si occupano di diritto allo studio a vari livelli, di proposta. Il diritto allo studio è un ambito fondamentale di impegno: vuol dire giustizia e mobilità sociale. Non possiamo permetterci di tenere fuori dal sapere le intelligenze, le capacità, i talenti di tante ragazze e tanti ragazzi solo perché vengono da contesti socio-economici difficili”.

Ci sono anche tre studenti dell’Università di Pisa tra gli atleti che hanno contribuito alla conquista del 1° posto dell’Italia nel medagliere delle nazioni ai Campionati mondiali di canottaggio under 23, che si sono svolti a fine luglio a Plovdiv in Bulgaria. Paola Piazzolla, Jacopo Mancini e Silvia Terrazzi hanno ottenuto rispettivamente una medaglia d’oro con il 4 di coppia pesi leggeri e due importanti piazzamenti nell’8+ (otto con) senior maschili e nell’8+ senior femminili. La comunicazione dei risultati degli studenti-atleti pisani è arrivata anche tramite una lettera del presidente della Federazione italiana canottaggio, Giuseppe Abbagnale, al rettore Paolo Mancarella.

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Paola Piazzolla, la prima a sinisitra, festeggia la medaglia d'oro con le compagne di squadra.

Paola Piazzolla, 21 anni, originaria di Barletta (BT), frequenta il secondo anno del corso di laurea in Viticoltura ed enologia al dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali. Con l’armo azzurro ai campionati di Plovdiv ha sbaragliato le concorrenti, migliorando il record del mondo già ottenuto nel 2016 a Rotterdam. Paola pratica canottaggio a livello agonistico da quando aveva 14 anni. «Sono felicissima del risultato raggiunto – commenta Paola - Vincere un mondiale è molto difficile, ma riconfermarsi campioni del mondo per la seconda volta lo è ancora di più. Ho lavorato tutto l'inverno per ottenere questo risultato allenandomi anche due volte al giorno e conciliare il tutto con l'università non è stato semplicissimo. In ogni caso amo la vita che faccio, praticare sport è anche un modo per staccare un attimo la mente dallo studio, divertirsi e stare in compagnia».

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Paola Piazzolla (seconda da destra) sul podio.

Jacopo Mancini, 22 anni, originario di Santa Maria a Monte (Pisa), è iscritto al terzo anno di Scienze motorie. Pratica canottaggio dal 2007, e fino ad oggi ha collezionato 18 titoli italiani in diverse categorie, due titoli europei juniores e un titolo mondiale juniores nel 2013. Ha partecipato a 7 mondiali e 2 europei di categoria junior, un europeo e una coppa del mondo categoria senior, oltre ai Mediterranean Beach Games del 2015 (terzo posto) e ai mondiali universitari del 2016 (secondo posto). «Devo la mia fortunata carriera al fatto che ho concluso il mio percorso di scuola superiore frequentando il college Remiero della federazione, che mi ha permesso di poter conciliare al meglio studio e sport – commenta Jacopo – Da studente universitario è tutto più complicato, ma spero che, anche con l’aiuto dell'Università di Pisa, possa continuare a portare avanti i due percorsi (da studente e da atleta) in modo vincente su tutti i fronti. Dallo sport ho imparato che esso è un riflesso esatto della vita, fatto di delusioni e piaceri, dove nessuno ti regala niente, ma provi piacere perché tutto quello che ottieni è merito tuo».

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Jacopo Mancini (secondo da sinistra) con i suoi compagni di squadra.

Silvia Terrazzi, 22 anni, di Pisa, frequenta il primo anno di Biotecnologie. Pratica canottaggio da 8 anni e ha partecipato alle Universiadi nel 2015 arrivando quinta. È arrivata terza ai mondiali nel 2012 e nel 2013 in nella specialità dell’8+, ha vinto un europeo in 4- (quattro senza) e 2 secondi posti in 8+ sempre agli europei, continuando a partecipare ai campionati mondiali ogni anno. «Andare ai mondiali a rappresentare l'Italia è una grande soddisfazione – dichiara Silvia – Mi alleno tutti giorni anche due volte al giorno, alle volte per tutto l'anno, facendo sacrifici soprattutto per conciliare studio e allenamenti e anche per uscire ogni tanto, ma ne vale la pena. L'allenamento oltre che stancante è un modo per sfogarsi staccare la testa e naturalmente ti fa sentire meglio e ti fa restare in forma».

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Silvia Terrazzi durante un allenamento in Arno.

 

dalai lama orizzUn incontro pubblico in piazza Cavalieri: si aprirà così, nella mattina di mercoledì 20 settembre, la visita del Dalai Lama a Pisa, ultima e più importante tappa del tour italiano che inizierà il 16 settembre a Taormina e poi continuerà a Messina, Palermo, Firenze per terminare nella città della Torre. Un evento organizzato da Comune di Pisa e Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia. Nei prossimi giorni saranno forniti ulteriori dettagli organizzativi. Il programma è visitabile a questo link

La due giorni pisana del Dalai Lama continuerà nel pomeriggio del 20 settembre e per tutto il 21 settembre a Palazzo dei Congressi con il simposio internazionale “The Mindscience of Reality” organizzato dall'Università di Pisa e dall'Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia.

«Le due giornate rappresentano la centralità della nostra città nella studio e nella ricerca sulle scienze della mente, tra neuroscienze, fisica e filosofia. E rinnovano il ruolo di Pisa come città vocata al dialogo tra culture e religioni – commenta il sindaco di Pisa Marco Filippeschi – La presenza del Dalai Lama, cittadino onorario della nostra città dal 1996, rinnova e rilancia al più alto livello il nostro legame con la comunità buddista e le sue espressioni più significative qual è l'Istituto Lama Tzong Kapa di Pomaia».

«Questa iniziativa – dichiara il rettore Paolo Mancarella – conferma il ruolo di Pisa come luogo di incontro tra culture diverse, che incoraggia e valorizza ogni sforzo di dialogo e di pace tra i popoli. Il simposio su "The Mindscience of Reality", organizzato dall'Ateneo pisano e dall'Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, avrà un’impostazione multidisciplinare che coinvolgerà fisici, filosofi, psicologi, medici e, in particolare, neuroscienziati, e sarà un evento scientifico di rilevanza internazionale attraverso cui lanciare il concetto di “Mindscience” e un nuovo approccio di studio della mente». (Fonte Comune di Pisa).

Realizzare Smart Grid capaci di distribuire in modo sempre più efficiente l’energia di numerosi piccoli produttori che eccede l’autoconsumo. E’ questo l’obiettivo del progetto CONNECT al quale partecipa il gruppo di ricerca guidato dal professore Giuseppe Iannaccone del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa attraverso il Consorzio Nazionale Interuniversitario per la Nanoelettronica (IUNET).

Appena finanziato all’interno del Joint Undertaking ECSEL, CONNECT (Innovative smart components, modules and appliances for a truly connected, efficient and secure smart grid) impegnerà per 36 mesi 19 partner provenienti da 5 diversi Paesi europei. Infineon, la maggiore società tedesca nel settore dei semiconduttori, coordina il progetto, mentre i partner industriali italiani sono STMicroelectronics ed ENEL.

Smart Grid
“La rete elettrica tradizionale è unidirezionale, cioè distribuisce energia da pochi grandi impianti di produzione a molti consumatori – spiega Giuseppe Iannaccone - Oggi invece, abbiamo la necessità di avere una rete bidirezionale che possa trasportare anche l’energia immessa in rete da numerosi piccoli produttori attraverso, ad esempio, i pannelli solari o da impianti di produzione da altre fonti rinnovabili e che eccede l’autoconsumo”.

Questa produzione distribuita, però, è per definizione intermittente e la nuova rete deve quindi essere in grado di sopportare in modo flessibile e sicuro le forti variazioni della potenza elettrica immessa e trasportata. Per farlo, ed è questa una sfida di CONNECT, occorre sviluppare Smart Grid, cioè “reti intelligenti” sempre più efficienti capaci di gestire i picchi di richiesta e convogliare l’energia dove serve per evitare interruzioni di fornitura elettrica e ridurre il carico dove necessario con benefici anche per l’ambiente.

L’Ateneo ha un doppio ruolo nel progetto CONNECT: da un lato svilupperemo chip capaci di convertire l’energia ad alta efficienza e dall’altro convertiremo reti distribuite di sensori e attuatori per il controllo dei consumi in piccole reti intelligenti – conclude Iannaccone - La trasformazione di un’infrastruttura tecnologica classica in un sistema intelligente capace di adattarsi sfruttando un flusso di informazioni in tempo reale è uno degli aspetti caratterizzanti la fase di sviluppo industriale che va sotto il nome di Industria 4.0”.

calendario 145Gli Uffici dell'Amministrazione dell'Università di Pisa rimarranno chiusi da lunedì 7 agosto (compreso) a venerdì 18 agosto (compreso).

Gli sportelli della Segreteria studenti, di Matricolandosi e della Segreteria post-laurea saranno chiusi al pubblico da lunedì 7 agosto (compreso) a martedì 22 agosto (compreso). 

L’Unità Orientamento e sostegno agli studenti, composta da Ufficio USID - Unità di Servizi per l'Integrazione degli studenti con Disabilità e Sportello Dislessia e DSA, osserverà la stessa chiusura delle Segreterie a eccezione di lunedì 21 agosto 2017. 

Nel periodo dal 24 luglio al 1° settembre non verrà effettuato il martedì pomeriggio il servizio di ricevimento del pubblico su appuntamento prenotabile mediante lo Sportello virtuale. I ticket aperti dagli utenti dello Sportello virtuale nel periodo dal 5 al 20 agosto 2017 potranno essere presi in esame dagli operatori a partire da lunedì 21 agosto 2017.

Lo sportello Welcome International Students! (WIS!) sarà chiuso da lunedì 7 agosto (compreso) a martedì 22 agosto (compreso).

Il Career Service d’Ateneo sarà chiuso da lunedì 7 agosto (compreso) a venerdì 18 agosto (compreso). 

A questo link è possibile consultare gli orari estivi delle Biblioteche d'Ateneo.

E' iniziato il 31 luglio all’Università di Pisa il corso di specializzazione per formare gli insegnanti di sostegno destinati a classi con alunni con varie tipologie di disabilità in tutti gli ordini e gradi di istruzione, dall’infanzia alla secondaria. L’inaugurazione si è svolta di fronte alla platea degli allievi, docenti in possesso di abilitazione all’insegnamento selezionati su alcune centinaia di domande per raggiungere la quota di 150 iscritti prevista dal Ministero.

“La nostra università – ha detto il rettore Paolo Mancarella salutando i partecipanti - è molto sensibile alla tematica del corso, tant’è che è stato istituito a livello di Ateneo con un taglio che prevede il confronto e la sinergia tra aspetti neuropsichiatrici e altri di carattere più propriamente pedagogico e didattico”.

Il rettore ha quindi proseguito sottolineando l’attenzione dell’Università di Pisa ai problemi dell’inclusione e più in generale l’interesse al rapporto con la scuola e con i suoi docenti. Su tali temi gli hanno fatto eco subito dopo il professore Luca Fanucci, delegato del rettore all’integrazione degli studenti e del personale con disabilità e DSA (disturbi specifici di apprendimento) e il professore Pietro di Martino, delegato del rettore per la formazione degli insegnanti.

 

formazione per il sostegnoHa preso quindi la parola la direttrice del corso, la professoressa Maria Antonella Galanti, che dopo avere illustrato il percorso formativo e le peculiarità di quello pisano, a partire dalla particolare attenzione dedicata al linguaggio musicale e musicoterapico, ha delineato le difficoltà di una figura come quella dell’insegante di sostegno.

“Si tratta di un percorso – ha detto Maria Antonella Galanti - che prepara a una professione complessa e di controversa definizione ancora oggi che ricorrono 40 anni dall’emanazione della Legge 577. Una legge che sanciva il diritto di inclusione dei ragazzi con disabilità di diverso tipo nella scuola di tutti, ma la cui interpretazione applicativa non è stata omogenea nelle varie scuole e nei diversi territori del nostro paese. L’insegnante specializzato nel sostegno è un docente esperto delle diverse tipologie di disabilità che possiede anche competenze più profonde in relazione all’intelligenza, alla memoria, all’attenzione e alle dinamiche di apprendimento. Potrebbe essere una risorsa per tutta la scuola mentre invece, paradossalmente, capita ancora oggi che venga vissuto come una figura secondaria rispetto alla classe e all’insegnante titolare.”


formazione per il sostegno


Il corso terminerà nel prossimo maggio-giugno 2018 con una tesi finale relativa a uno studio di caso e dopo un iter molto intenso di lezioni teoriche, laboratori e tirocini assistiti che è stato illustrato agli allievi, nei suoi aspetti tecnici dal dottor Luigi Diana per la segreteria didattica universitaria deputata ai percorsi di formazione degli insegnanti.

rettorato 2016 home orizQui di seguito pubblichiamo la nota dell'Ateneo in risposta all’articolo apparso sul Tirreno, edizione Pisa, domenica 30 luglio, dal titolo «Concorso "pilotato" il rettore sospende l'inchiesta interna».

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Alcune precisazioni relative all’articolo da voi pubblicato domenica scorsa sulle indagini in corso per un concorso a cattedra del nostro Ateneo.

La nostra volontà di fare chiarezza sulla vicenda è testimoniata dalla pronta trasmissione di tutti gli atti in nostro possesso alla Procura della Repubblica e dall’immediata attivazione della nostra Commissione etica.

La sospensione del procedimento interno è frutto della norma (art. 23 del codice etico) che prevede, per evitare inutili sovrapposizioni e risparmiare tempo e risorse, l’opportunità di non procedere per i medesimi fatti per cui è in corso un procedimento penale.

A fronte delle istanze della Commissione che, in concomitanza con l’indagine della Procura si trovava nell’impossibilità di svolgere una esauriente attività istruttoria, il rettore non poteva far altro che rinviare la procedura interna all’esito di quella penale.

Questo, com’è facile capire, nulla toglie alla ferma intenzione di questa amministrazione di chiarire ogni aspetto della vicenda che ha riguardato la dottoressa Giulia Romano, fornendo alla Magistratura ogni supporto e collaborazione.

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