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Comunicati stampa

Sono rimasti pochi giorni per presentare domanda di partecipazione alla prossima edizione del programma "PhD plus", il percorso formativo extracurriculare dell'Università di Pisa finalizzato ad arricchire i più alti livelli della formazione accademica con una serie di competenze rivolte alla diffusione dello spirito imprenditoriale, alla valorizzazione dei risultati della ricerca e alla creazione di impresa.

Gli studenti e i neolaureati dei corsi di laurea magistrale possono essere ammessi al programma presentando la propria candidatura entro il 5 marzo e seguendo le istruzioni presenti sul sito dell'Ateneo, alla pagina: http://www.unipi.it/ricerca/phd1/index.htm. I dottorandi, i dottori di ricerca e i docenti dell'Università di Pisa possono invece iscriversi al programma fino all'8 marzo, attraverso il sito http://tinyurl.com/anzspg3.

Il programma "Phd plus", che avrà inizio il 12 marzo, si articola in una serie di seminari tenuti da prestigiosi relatori nazionali e internazionali provenienti dal mondo accademico, imprenditoriale, da enti locali e governativi, da finanziatori istituzionali e non. I seminari vertono su temi legati alla brevettazione, alla creazione di impresa, alla valorizzazione delle idee scientifiche e alla gestione dell'innovazione.

Rivestono grande rilievo le sessioni dedicate alla comunicazione e alla valorizzazione delle proprie idee, che trovano poi pieno completamento in una serie di sessioni di coaching individuale e di gruppo realizzate anche con il supporto dei Poli di innovazione regionali, di potenziali investitori, imprenditori e manager. Per contatti e info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Google rende omaggio al primo computer italiano realizzato all'Università di Pisa nel 1957 con un lungo post dedicato alla storia della "Macchina Ridotta" (MR) in uscita il 1 marzo sul suo blog europeo (http://googlepolicyeurope.blogspot.co.uk/2013/03/tracing-birth-of-italian-computer.html). La data coincide con i 55 anni dalla pubblicazione del manuale utente della MR, redatto dalla prima informatica italiana Elisabetta Abate che lavorò insieme a coloro che firmarono il progetto del calcolatore - Alfonso Caracciolo, Elio Fabri, Giuseppe Cecchini e Sergio Sibani.

Quasi dimenticata, la vicenda di questo primo computer italiano è stata recentemente ricostruita da un gruppo di studiosi del Dipartimento di Informatica dell'Ateneo pisano grazie al progetto "Hackerando la Macchina Ridotta" (HMR) finanziato dalla Fondazione Pisa, di fatto la prima esperienza italiana di archeologia sperimentale applicata all'informatica. Dal 2006 ad oggi i ricercatori dell'Università di Pisa hanno ricostruito in maniera virtuale la Macchina Ridotta del 1956, un primo progetto che rimase solo sulla carta, e quella del 1957, più complessa, che fu effettivamente realizzata e usata nel 1958 per diverse applicazioni scientifiche fino a quando non venne smantellata e in parte riutilizzata per costruire la Cep, la più famosa Calcolatrice elettronica pisana del 1961. I risultati del progetto HMR attualmente trovano applicazione nelle attività didattiche del Museo degli Strumenti per Il Calcolo dell'Università di Pisa.

"I primi calcolatori elettronici moderni risalgono alla fine degli anni Quaranta – ha spiegato Giovanni Cignoni che insieme a Fabio Gadducci ha promosso il progetto HMR – e in Italia fecero il loro ingresso nel 1954-55 quando ne furono acquistati due di produzione estera. Nello stesso periodo, alla fine del 1954, a Pisa fu concepita l'impresa di progettare e costruire una macchina calcolatrice. La sfida fu il risultato della volontà dell'Università di Pisa, del sostanzioso contributo degli enti locali di Pisa, Livorno e Lucca e di un prezioso suggerimento di Enrico Fermi: da qui nacque nel 1957 la Macchina Ridotta, un risultato che dimostrò la capacità della ricerca italiana di recuperare il tempo perduto e di mettersi al passo con i progetti esteri più avanzati".

Ci sono due meteoriti rarissime e di grande valore scientifico, una lunare e una con composizione solare, tra le 111 trovate dai ricercatori pisani nel corso della XXVIII Campagna del Programma Nazionale delle Ricerche in Antartide (PNRA). Altri studi sull'ambiente antartico e sui resti sub-fossili di pinguino hanno invece mirato ad ampliare le nostre conoscenze sui cambiamenti climatici e sulle conseguenze che questi provocano a livello geologico e antropico, indagando anche i meccanismi evolutivi che regolano la biologia adattativa delle specie alle mutate condizioni di vita. Un terzo filone di ricerca ha riguardato il campionamento di rocce antartiche finora mai analizzate, che permetterà di avere nuove indicazioni sulla deriva dei continenti e sull'assetto paleogeografico della Terra che seguì la frammentazione del supercontinente Pangea. I risultati provvisori delle ultime spedizioni pisane in Antartide, sempre nell'ambito del PNRA, sono stati illustrati giovedì 28 febbraio 2013, al dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa, dal direttore del dipartimento Michele Marroni, dal prorettore per la Ricerca dell'Ateneo, Roberto Barale, e dai componenti dei tre gruppi di ricerca, che fanno tutti parte dello stesso dipartimento: Luigi Folco, Maurizio Gemelli e Agnese Fazio; Carlo Baroni e Cristina Salvatore; Chiara Montomoli e Natale Perchiazzi.

La campagna per la ricerca di meteoriti è stata svolta dal 27 novembre 2012 al 6 gennaio 2013, con il supporto fornito dalla base italiana estiva Mario Zucchelli (MZS) nella Baia Terra Nova. Vi hanno partecipato Luigi Folco, docente di Geologia planetaria e coordinatore nazionale del Progetto Meteoriti Antartiche del PNRA, Maurizio Gemelli, assegnista di ricerca, e Agnese Fazio, dottoranda. In 13 escursioni giornaliere svolte in varie aree di ghiaccio blu dell'altopiano polare, i tre ricercatori hanno raccolto 111 meteoriti con masse comprese tra 1 grammo e 2 chilogrammi circa, per un peso complessivo di oltre 10 kg. Tra queste vi sono una meteorite lunare di circa 90 grammi e una condrite carboniosa con composizione solare, che è un residuo della materia della nebulosa solare da cui 4.6 miliardi di anni fa si è formato il Sole e tutti gli altri corpi celesti che ruotano intorno ad esso. Sono entrambe molto rare, essendo quelle simili poche decine delle circa 50 mila meteoriti presenti nelle collezioni di tutto il mondo, e hanno uno straordinario rilievo scientifico, perché rappresentano per gli studiosi delle tessere preziose di un puzzle che descrive l'origine e l'evoluzione del sistema solare.

Le ricerche sui cambiamenti climatici ed evoluzione sono state realizzate tra il 4 dicembre 2012 e il 14 gennaio 2013 dai professori Carlo Baroni, ordinario di Geomorfologia e di Geoarcheologia, e Maria Cristina Salvatore, associata di Geografia fisica e di Fotointerpretazione e principi di telerilevamento. Le loro attività fanno parte di un più ampio gruppo di ricerca nazionale e internazionale che si occupa della storia glaciale e paleoclimatica delle aree polari. Gli studi condotti nelle zone costiere affrontano temi chiave per la definizione dei cambiamenti climatici e ambientali pleistocenici e olocenici e forniscono rilevanti informazioni per la comprensione dell'impatto dei cambiamenti climatici sull'ambiente naturale e antropico. Nel corso della missione sono state individuate nuove colonie relitte di pinguini di Adelia (Pygoscelis adeliae), oltre a siti abbandonati al margine di colonie attualmente occupate. Considerata la loro elevata sensibilità ambientale, questi pinguini rappresentano una specie ideale per studiare i meccanismi evolutivi che regolano la biologia adattativa delle specie ai mutamenti ambientali e climatici.

La campagna di ricerche geologiche è stata portata a termine, dal 24 dicembre 2012 al 6 febbraio 2013, dai professori Natale Perchiazzi, associato di Mineralogia, e Chiara Montomoli, ricercatore di Geologia strutturale. In circa 20 missioni giornaliere sono state studiate rocce sedimentarie e vulcaniche finora inesplorate, che costituiscono una prova inconfutabile della teoria che, prima della dispersione dei continenti, questi dovevano far parte di un unico supercontinente (PANGEA). Lo studio dei macro e microfossili in esse contenuti permetterà inoltre di vincolare la loro età di deposizione e di ricostruire l'assetto paleogeografico dei continenti.

Dal 1 al 23 marzo, e poi, ancora, dall'8 al 30 aprile, sarà aperta al pubblico l'undicesima edizione della Ludoteca scientifica "Dialogar di Scienza sperimentando sotto la Torre", promossa dal dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa, dall'Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dall'Istituto di Chimica dei Composti OrganoMetallici (ICCOM-CNR), con il contributo della Fondazione Pisa. La mostra è ospitata nei locali dell'ITIS "Leonardo da Vinci", in via Contessa Matilde 74. Attraverso la sua ricca collezione di strumenti e di giochi scientifici, la LUS offre ai visitatori la possibilità di avvicinarsi alla scienza con un approccio interattivo e divertente, aiutati da animatori giovani ma già esperti nel comunicare la scienza in maniera semplice e rigorosa.

Muovendosi tra le numerose installazioni, i visitatori avranno la possibilità di scoprire alcuni concetti fondamentali della scienza e attraverso la riproduzione di famosi esperimenti galileiani - come il piano inclinato, la caduta dei gravi e il moto dei pendoli - potranno ripercorrere lo sviluppo della fisica classica. Alcuni dispositivi, attraverso l'utilizzo di membrane e corde vibranti, consentiranno di visualizzare i suoni o di crearne di nuovi con il movimento del corpo; in altri, un microfono codificherà la voce umana e permetterà di guidare il volo di una "farfalla virtuale". Ci saranno anche esperimenti di ottica e di elettromagnetismo concepiti per illustrare i fenomeni fisici legati alla propagazione della luce, che si incontrano, spesso inconsapevolmente, nella vita di tutti i giorni.

L'offerta della Ludoteca scientifica è completata dall'allestimento di quattro laboratori didattici nei quali verranno affrontati temi specifici di ottica, chimica, geologia e fisica-matematica, con esperimenti e dimostrazioni scientifiche appositamente realizzate.

Le visite guidate possono essere prenotate al numero 050 3153776 (da lunedì a venerdì), nelle ore 9-12 e 14-16. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito della LUS (www.ludotecascientifica.it) dove è possibile trovare anche le molte testimonianze di tutte le edizioni passate. È possibile contattare la LUS all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Nella giornata odierna, il rettore Massimo Augello ha inviato una lettera di felicitazioni e di augurio per un proficuo lavoro alla neo deputata Maria Chiara Carozza, ex Rettore della Scuola Sant'Anna. Di seguito il testo della lettera:

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Cara Maria Chiara,

desidero esprimerti le mie felicitazioni personali e quelle dell'Istituzione che ho l'onore di rappresentare per l'importante incarico che andrai a ricoprire e rivolgerti un vivo apprezzamento per il lavoro che hai svolto finora come Rettore della Scuola Sant'Anna e per il rapporto di grande collaborazione che abbiamo instaurato in questi anni.

Il quadro politico nazionale che emerge dalle elezioni è particolarmente delicato e anche il settore dell'Università necessita di interventi profondi e urgenti da cui dipendono la sua stessa sopravvivenza e la possibilità di rappresentare effettivamente un fattore di sviluppo economico e di crescita culturale.

Sono sicuro che la tua competenza professionale e le esperienze maturate, oltre all'impegno e alla passione che caratterizzano da sempre la tua azione, costituiranno un patrimonio prezioso al servizio del Paese e del sistema universitario italiano.

Cordialmente,

Massimo Augello

Mercoledì 27 febbraio, al dipartimento di Economia e Management dell'Ateneo pisano, sono stati presentati i sei master – quattro proposti dall'Università di Pisa e due dalla Scuola Superiore Sant'Anna - che l'INPDAP finanzierà con borse di studio riservate ai dipendenti della Pubblica Amministrazione e ai figli orfani di iscritti e pensionati della Gestione ex INPDAP, a cui si potrà accedere tramite un bando di concorso nazionale. Quest'anno la collaborazione ha previsto anche l'attivazione presso il dipartimento di Economia e Management di tre corsi universitari di aggiornamento professionale che sono stati presentati durante l'incontro.

Alla firma della convenzione erano presenti Giuseppe Conte, direttore generale INPDAP della Regione Toscana, Valeria De Bonis, direttore del dipartimento di Economia e Management, e i direttori e i responsabili dei master, selezionati dall'INPDAP per le loro specifiche caratteristiche qualitative e le elevate opportunità occupazionali: Giuseppe D'Onza, direttore del master in "Auditing e Controllo" che ha introdotto anche il master in "Auditing e Controllo di Gestione" (Università di Pisa), Luca Del Bene, responsabile del master in "Management delle Aziende Sanitarie" e del corso di aggiornamento professionale "Innovazione dei Processi in Sanità" (Università di Pisa), Iacopo Cavallini, responsabile dei corsi di aggiornamento professionale "New Public Management" e "Armonizzazione dei Bilanci Pubblici e Sperimentazione Contabile" (Università di Pisa), Biancamaria Rizzardi, direttore del master in "Traduzione di Testi Postcoloniali" (Università di Pisa), Marco Frey, direttore del master in "Gestione e Controllo dell'Ambiente: Management Efficiente delle Risorse" (Scuola Superiore Sant'Anna), Roberto Barontini, direttore del master in "Management, Innovazione e Ingegneria dei servizi" (Scuola Superiore Sant'Anna).

"Self-promotion & Self-marketing. Basi teoriche, strategie ed esempi" è il titolo della giornata di studi promossa dai Dipartimenti di Economia e Management, Biologia e Informatica dell'Università di Pisa. L'incontro, che si svolge venerdì 1 marzo dalle 9,45 al Polo Fibonacci in largo Bruno Pontecorvo 3, è a ingresso libero e si rivolge in particolare ai laureandi, ai dottorandi e a tutti coloro che si affacciano sul mercato del lavoro. La giornata intende affrontare le basi del self-promotion e del self-marketing alla luce degli attuali studi di psicologia comportamentale con l'obiettivo di fornire delle strategie e dei consigli validi per saper proporre se stessi in un mercato sempre più competitivo e globale. Dopo i saluti del professor Paolo Ferragina, pro-rettore alla ricerca applicata, seguiranno gli interventi dei professori Giovanna Mariani del Dipartimento di Economia e Management e di Roberto Marangoni del Dipartimento di Biologia. Quindi sarà la volta degli esperti di risorse umane con Lara Martini di Welcome Italia e la consulente Eleonora Fusco. Nel pomeriggio interverranno Sergio Barbarino, research fellow R&D di Procter & Gamble, Ugo Faraguna, consigliere dell'Associazione ex-allievi della Scuola Superiore Sant'Anna, Paolo Ghezzi, presidente dell'Associazione Laureati Ateneo Pisano e Umberto Sampieri, presidente dell'Associazione Normalisti e socio IMD Alumni Association.

Ha ricreato in vitro un ambiente fisiologico simile a quello embrionale, in cui possono essere coltivate cellule - o anche frammenti di tessuti – con la possibilità di controllare il differenziamento delle staminali. Autore della ricerca è Giovanni Vozzi, docente di Bioingegneria industriale e ricercatore del Centro "E. Piaggio" dell'Università di Pisa, che insieme ai suoi collaboratori Gianni Orsi e Carmelo De Maria, ha sviluppato un bioreattore denominato 3D Gradient Maker (o 3D Embryo) che, grazie a un accordo con la Linari Engineering s.r.l., sarà presto commercializzato.

«La possibilità di studiare cellule e tessuti in vitro risulta essere al giorno d'oggi uno dei più grandi strumenti per lo sviluppo di tecnologie farmaceutiche e per la comprensione della maggior parte dei fenomeni fisiologici del corpo umano – commenta Vozzi – Basandoci su queste considerazioni, abbiamo messo a punto un bioreattore capace di ricreare nello spazio tridimensionale un gradiente di concentrazione modulabile in modo da simulare al meglio l'ambiente embrionale».

Il 3D Gradient Maker è un dispositivo molto versatile che permette di realizzare anche matrici geliformi tridimensionali con un gradiente di proprietà meccaniche. «Queste matrici geliformi sono molto importanti dal punto di vista della ricerca – aggiunge Vozzi – Studi recenti hanno infatti evidenziato che, modulando le proprietà meccaniche del substrato di adesione cellulare, è possibile anche controllare il differenziamento delle cellule staminali».

«Siamo molto soddisfatti della risposta che il nostro lavoro ha trovato alla Linari Engineering – conclude Vozzi – Il nostro studio accademico potrà ora essere tradotto in applicazioni commerciali utilizzabili per la sperimentazione dei farmaci e per la ricerca nei settori dei biomateriali e della medicina rigenerativa, diventando un dispositivo biomedico capace di supportare la ricerca di base nel campo della embriogenesi e dello sviluppo dei tessuti».

La Linari Engineering s.r.l. è un'azienda pisana premiata anche dalla camera di commercio nel 2010 come migliore azienda innovativa della provincia per i suoi prodotti nella medicina riabilitativa (AvDesk) e nella produzione di nanomateriali (RT Collector). Il fondatore della società, Stefano Linari, ha creato nel 2008 la divisione Biomedicale con cui si è affermato in tutto il mondo tra i leader nella produzione di apparecchiature per l'elettrofilatura di nanofibre: «La collaborazione con il professor Giovanni Vozzi è nata durante lo svolgimento di un progetto di ricerca internazionale che li vedeva coinvolti in un consorzio che aveva come scopo lo sviluppo di una nuova protesi medicale - commenta Linari - Venuti a conoscenza dell'invenzione 3D Embryo si è considerato strategico acquisire questo prodotto come capo stipite di una nuova linea di bioreattori all'avanguardia».

Il Dipartimento di Filologia, Letteratura, Linguistica dell'Università di Pisa, in collaborazione con il Pisa Book Festival e con il Teatro Verdi, ospiterà due tappe del "Festival de la Fiction Française" promosso dall'Ambasciata di Francia in Italia. Giovedì 28 febbraio alle 16,30 nell'Aula Magna di Palazzo Boilleau in via Santa Maria 85 si terrà l'incontro con la scrittrice francese Hélène Lenoir che presenta il suo romanzo "Corpo estraneo" (Gremese, 2013) curato da Gianni Gremese e Antonietta Sanna. Sono previste letture di brani da parte dell'autrice e dell'attrice Elisa Proietti. Mercoledì 6 marzo alle 16,30, sempre a Palazzo Boilleau, sarà la volta di un incontro con lo scrittore marocchino Fouad Laroui che parlerà del suo romanzo "L'esteta radicale" (Del Vecchio, 2013) curato da Hélène de Jacquelot e Paola Del Zoppo. Anche in questo caso letture di brani da parte dell'autore e dell'attore Luigi Ragoni.

Si concluderà sabato 23 febbraio 2013, nella prestigiosa sede del Consiglio Regionale della Toscana, il dodicesimo convegno internazionale dell'Associazione Italiana per la Storia del Pensiero Economico. L'associazione, presieduta dal professor Massimo Augello, rettore dell'Università Pisa, ha scelto quest'anno Firenze come sede del convegno, che ogni due anni raduna i più importanti accademici impegnati nello studio storico dell'economia. L'evento, che ha coinvolto un centinaio di relatori, si è svolto, nelle sue prime due giornate, al Polo delle Scienze Sociali di Novoli, potendo contare sul patrocinio dell'Ateneo fiorentino. Proprio il rettore Tesi ha aperto i lavori, introducendo le relazioni generali dei professori Pieri Roggi (Università di Firenze), Franco Amatori (Università Bocconi), Sergio Caruso (Università di Firenze) e Bertram Schefold (Università di Francoforte).

Le giornate di studi si sono incentrate sul tema "I fatti e il pensiero nella storia dell'economia" e hanno rappresentato l'occasione per discutere la fase di transazione attraversata dalla storia del pensiero economico. Uno degli interrogativi su cui gli studiosi sono stati chiamati a riflettere è se tale disciplina debba attingere all'intera ricchezza del portato storico dell'economia, occupandosi non solo del definirsi nel tempo delle idee economiche, oppure, semplicemente, ripercorrere le tappe dell'evoluzione della moderna teoria economica. In questo senso il dodicesimo Convegno AISPE invita gli storici dell'economia a confrontarsi su questi differenti approcci al pensiero economico, ripensando i confini tra l'economia politica, la storia economica e la storia del pensiero economico.

La riflessione conclusiva su questo tema sarà affidata a una tavola rotonda dal titolo "Quale storia per l'economia", presieduta dal professor Augello e alla quale parteciperanno i professori Marco Dardi (Università di Firenze), Giampiero Nigro (Università di Firenze), Piero Roggi (Università di Firenze) e Stefano Zamagni (Università di Bologna). La tavola rotonda si terrà nella Sala del Consiglio Regionale della Toscana, in via Cavour 4, a partire dalle 11.00 di sabato.

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