A Ingegneria due appuntamenti su Industria 4.0 con protagoniste le imprese
Il 21 e il 25 luglio, alla Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa, due workshop avranno come protagonisti i rappresentanti di quelle che sono tra le principali imprese in ambito ICT dialogare e discutere con il mondo della ricerca sulle tecnologie per Industria 4.0, alla presenza dei rappresentanti della Regione Toscana che stanno seguendo più da vicino il processo verso il nuovo modello di produzione industriale.
Il 21 luglio, al “IoT Industry Special Day” STMicroelectronics, TIM, Anritsu, Keysight, LFoundry, IDS, PurePowerControl, Zerynth, Cubit illustreranno i nuovi trend tecnologici e formativi nei settori dell’Elettronica e dell’ICT per l’Internet of Things, le reti di oggetti interconnessi, che acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati e accedere ad informazioni, e che sono una delle principali tecnologie abilitanti per la nuova rivoluzione industriale.
Il 25 luglio sarà la volta di “INTEL IoT Functional Safety Day”, incentrato sulla sicurezza e affidabilità per le reti di oggetti, un tema chiave, dato che, secondo le stime della multinazionale INTEL, entro il 2020 200 miliardi di oggetti smart entreranno a far parte dell’Internet of Things, rendendo il mondo che ci circonda sempre più intelligente e connesso. Questo nuovo scenario aprirà la strada a modi innovativi di fare business e porterà nuove esperienze nella vita quotidiana. Una delle sfide più importanti sarà quella della sicurezza di questi nuovi sistemi, in contesti in cui un errore può mettere a rischio la vita umana.
“Sia la Scuola che i due Workshop – afferma Giuseppe Anastasi, direttore del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione – si inquadrano nelle azioni del dipartimento per Industria 4.0, un lavoro iniziato lo scorso 4 maggio con una intera giornata in cui abbiamo messo a confronto istituzioni, mondo della ricerca e imprese su alcune delle competenze e tecnologie cruciali per la nuova rivoluzione industriale. È necessario trovare un linguaggio comune in cui declinare le esigenze di innovazione dell’industria in modo che trovino risposta in ciò che la ricerca mette a disposizione. Per questo, la formazione, condotta in modo il più possibile congiunto, è una chiave imprescindibile”.
Non a caso i due eventi si collocano nell’ambito della Summer School “Enabling Technologies for the Internet of Things”, che ha preso il via ieri e fino al 28 luglio vedrà impegnati una quarantina di studenti da tutto il mondo.
“Su tecnologie chiave sia il mondo accademico che quello dell’impresa devono convergere nella formazione degli studenti – commentano gli organizzatori della Scuola Sergio Saponara e Giuliano Manara, docenti di Elettronica e Campi Elettromagnetici al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione – La Scuola vede infatti il supporto sia dell’Università di Pisa, sia dell’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers), la più grande società di ingegneri e scienziati nel campo dell’Ingegneria elettrica ed elettronica, ma anche della multinazionale INTEL, perché è necessario anche per le imprese poter formare i giovani sulle tecnologie del futuro, scegliendo i maggiori esperti del settore a livello internazionale. Il corso vede infatti tenuto da docenti provenienti da Università di tutto il mondo: Pisa, Kiel, Pavia, Grenoble, Modena, Tarragona”.
L’algoritmo che fa la spesa al posto tuo, l’ultima ricerca del KDD Lab
Afferrare il carrello, lasciarlo scivolare fino all’ingresso del supermercato, fermarsi per un attimo per pensare a quali oggetti comprare. E se in questa situazione ci fosse qualcuno in grado di suggerirci che cosa mettere nel carrello?
A partire anche da questa suggestione un gruppo di ricercatori del KDD Lab, laboratorio congiunto di Università di Pisa e ISTI-CNR, ha sviluppato TX-means, un algoritmo in grado di analizzare il comportamento di un gran numero di clienti di un supermercato fino a capire quale sarà la loro prossima spesa.
“Ogni cliente ha le proprie caratteristiche. C’è chi acquista sempre le stesse cose, chi differenzia, chi fa una spesa più importante in un determinato giorno della settimana e così via - racconta Riccardo Guidotti, ricercatore presso il KDD. Riuscire a interpretare questa complessità rappresenta una sfida interessante”.
Così Guidotti e colleghi hanno messo a punto l’algoritmo e l'hanno testato sui dati dei supermercati di UniCoop Tirreno, la cooperativa della galassia Coop che gestisce i negozi di buona parte della costa tirrenica, fra cui il supermercato di Livorno Sud che compare nel video.
“TX-means in modo completamente automatico è riuscito a interpretare i dati della spesa di decine di migliaia di clienti, per un totale di oltre 2 milioni di carrelli della spesa”, prosegue - Per capire di quali oggetti hanno bisogni i diversi clienti, il sistema raggruppa i carrelli con caratteristiche simili e per ogni gruppo individua una spesa-tipo".
Questo tipo di algoritmi può rivelarsi strategico in una grandissima varietà di campi. “Con lo stesso metodo si possono analizzare le terapie farmacologiche dei pazienti di un ospedale o le pagine visitate a partire da un motore di ricerca”, conclude Guidotti, che il mese prossimo volerà ad Halifax, in Canada, per presentare Tx-means alla prestigiosa conferenza internazionale KDD2017.
Gli autori del paper, che compaiono anche nel video divulgativo che racconta che cos’è e come funziona TX-means in 3 minuti, sono Riccardo Guidotti, Anna Monreale, Mirco Nanni, Fosca Giannotti e Dino Pedreschi.
Alla conferenza KDD2017, una giuria assegnerà il "best video award" scegliendo fra i video più popolari. Per sostenere il video dei nostri ricercatori basta mettere un “mi piace” su Youtube e condividerlo attraverso i social.
****
Guarda il video divulgativo, metti un mi piace su YouTube e condividilo sui social!
Industria 4.0 e Internet of Things, a Ingegneria le imprese incontrano il mondo della ricerca
Alla Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa i rappresentanti di alcune tra le principali imprese in ambito ICT incontrano il mondo della ricerca sulle tecnologie IoT per dialogare e discutere di Industria 4.0, alla presenza dei rappresentanti della Regione Toscana che stanno seguendo più da vicino il processo verso il nuovo modello di produzione industriale.
Il 21 luglio, al “IoT Industry Special Day” STMicroelectronics, TIM, Anritsu, Keysight, LFoundry, IDS, PurePowerControl, Zerynth, Cubit illustreranno i nuovi trend tecnologici e formativi nei settori dell’Elettronica e dell’ICT per l’Internet of Things, le reti di oggetti interconnessi, che acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati e accedere ad informazioni, e che sono una delle principali tecnologie abilitanti per la nuova rivoluzione industriale.
Il 25 luglio sarà la volta di “INTEL IoT Functional Safety Day”, incentrato sulla sicurezza e affidabilità per le reti di oggetti, un tema chiave, dato che, secondo le stime della multinazionale INTEL, entro il 2020 200 miliardi di oggetti smart entreranno a far parte dell’Internet of Things, rendendo il mondo che ci circonda sempre più intelligente e connesso. Questo nuovo scenario aprirà la strada a modi innovativi di fare business e porterà nuove esperienze nella vita quotidiana. Una delle sfide più importanti sarà quella della sicurezza di questi nuovi sistemi, in contesti in cui un errore può mettere a rischio la vita umana.
“Sia la Scuola che i due Workshop – afferma Giuseppe Anastasi, direttore del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione – si inquadrano nelle azioni del dipartimento per Industria 4.0, un lavoro iniziato lo scorso 4 maggio con una intera giornata in cui abbiamo messo a confronto istituzioni, mondo della ricerca e imprese su alcune delle competenze e tecnologie cruciali per la nuova rivoluzione industriale. È necessario trovare un linguaggio comune in cui declinare le esigenze di innovazione dell’industria in modo che trovino risposta in ciò che la ricerca mette a disposizione. Per questo, la formazione, condotta in modo il più possibile congiunto, è una chiave imprescindibile”.
Non a caso i due eventi si collocano nell’ambito della Summer School “Enabling Technologies for the Internet of Things”, che ha preso il via ieri e fino al 28 luglio vedrà impegnati una quarantina di studenti da tutto il mondo.
“Su tecnologie chiave sia il mondo accademico che quello dell’impresa devono convergere nella formazione degli studenti – commentano gli organizzatori della Scuola Sergio Saponara e Giuliano Manara, docenti di Elettronica e Campi Elettromagnetici al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione – La Scuola vede infatti il supporto sia dell’Università di Pisa, sia dell’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers), la più grande società di ingegneri e scienziati nel campo dell’Ingegneria elettrica ed elettronica, ma anche della multinazionale INTEL, perché è necessario anche per le imprese poter formare i giovani sulle tecnologie del futuro, scegliendo i maggiori esperti del settore a livello internazionale. Il corso vede infatti tenuto da docenti provenienti da Università di tutto il mondo: Pisa, Kiel, Pavia, Grenoble, Modena, Tarragona”.
Tecnologi
DJ Gruff featuring Gianluca Petrella in concerto
Venerdì 21 luglio ale 22, ad Arno Vivo (Golena di Lungarno Buozzi), "DJ Gruff featuring Gianluca Petrella" in concerto.
L'evento, a ingresso gratuito, è organizzato dall'associazione IMATS con il contributo di ateneo per le attività studentesche.
Contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Firmato un accordo tra l'Ateneo pisano e la Corte dei Conti europea
È stato firmato in Rettorato, l’accordo di collaborazione tra l'Università di Pisa e la Corte dei Conti europea, il primo sottoscritto dall'Istituzione europea con una università, che consentirà ai dottorandi, ricercatori e professori dell’Ateneo pisano di svolgere ricerche mirate presso la Corte, nonché di sviluppare progetti di comune interesse. Il documento è stato sottoscritto dal rettore Paolo Mancarella e dal segretario generale della Corte dei Conti europea, Eduardo Ruiz Garcìa, alla presenza della professoressa Giovanna Colombini, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico dell'Università di Pisa e membro del Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti italiana, e di alcuni rappresentanti delle aree disciplinari di Giurisprudenza, Scienze politiche ed Economia.
In particolare, l'accordo prevede un partenariato permanente per attività di studio, ricerca e formazione in ambiti di comune interesse, quali le finanze e la contabilità del settore pubblico e il diritto dell’Unione Europea. La cooperazione riguarderà l’organizzazione di seminari, corsi di formazione e conferenze, e interessare disposizioni volte ad agevolare la ricerca da entrambe le parti. A tal fine, la Corte dei Conti europea e l’Università di Pisa si impegnano, nel rispetto della normativa in vigore, a promuovere lo scambio di informazioni e l’accesso ai documenti prodotti suscettibili di rivestire interesse per le due istituzioni nel contesto di attività di audit, di ricerca o accademiche.
Dopo la presentazione della collaborazione, in Rettorato si è svolto il convegno dal titolo "La Corte dei Conti europea, funzioni e prospettive future". Dopo i saluti del rettore Paolo Mancarella e l'introduzione della professoressa Giovanna Colombini, sono intervenuti Pietro Russo, membro italiano della Corte dei Conti europea, Maria Teresa Polito, della Corte dei Conti italiana. Le conclusioni sono state affidate al segretario generale della Corte dei Conti europea, Eduardo Ruiz Garcìa.
Presentata Kerub X, la nuova monoposto dell’E-Team, la squadra corse dell’Università di Pisa
L’Università di Pisa torna sulle piste della Formula SAE con l’E-Team, la squadra corse dell’Ateneo che quest’anno festeggia i 10 anni dalla sua nascita. È stata presentata in Piazza del Duomo, sotto un improvviso temporale estivo, la nuova monoposto Kerub X, che sarà in pista a Varano de' Melegari (FSAE Italy) dal 19 al 23 luglio e a Hockenheim (FSC Germany) dall’8 al 14 agosto. Nell’occasione erano presenti la prorettrice agli Studenti Antonella Del Corso, il presidente della Scuola di Ingegneria Alberto Landi e Giovanni Garzella, consigliere comunale che ha portato i saluti del sindaco Marco Filippeschi.
«Il progetto che l’E-team porta avanti da 10 anni con un ricambio continuo di ragazzi è un fiore all’occhiello dell’Università di Pisa - ha commentato la professoressa Antonella Del Corso - Per gli studenti è una grande occasione di crescita professionale e umana, tanto che l'esperienza maturata in Formula SAE ha permesso a molti di loro di entrare a far parte di alcune delle migliori aziende del motorsport italiano e mondiale. Come Ateneo continueremo a sostenerlo, sperando di coinvolgere sempre più sponsor privati, che devono imparare a riconoscere l’E-team come una realtà di eccellenza del territorio».
In occasione del decennale dalla sua fondazione, l’E-Team ha sviluppato una vettura con telaio a traliccio in acciaio AISI 4130, motore Honda CBR 600 cc, sistema di aspirazione a doppio cilindro rotante, pacchetto aerodinamico e volante in fibra di carbonio, il tutto per ottenere migliori prestazioni e affidabilità.
Il team, fondato nel 2007 da un ristretto gruppo di studenti e docenti di Ingegneria, conta oggi su un gruppo di 60 membri, di cui circa il 15% ragazze, provenienti da discipline diverse, dai vari dipartimenti di ingegneria a economia. Dalla nascita, il team ha progettato e costruito diverse monoposto da competizione, che hanno partecipato ad alcune tappe del campionato di Formula Student (FSAE), misurandosi in prove che valutano sia l’abilità tecnica (test dinamici del veicolo) che quella gestionale (business plan e presentazione dell’attività), con ottimi risultati. Tra i traguardi4 più importanti raggiunti si ricorda la vittoria della classe 3 a Varano nel 2015 e nel 2016 la vittoria nell'evento Business Plan nella gara di Varano e in quella di Gyor (Ungheria) in cui il team si è piazzato davanti a oltre 70 squadre provenienti da tutto il mondo.
Il progetto, che ha permesso a molti ex membri di lavorare nelle più importanti aziende del settore, conta, oltre all’Ateneo Pisano, su un ampio numero di sponsor locali e nazionali.
INVITO STAMPA: In Piazza del Duomo la presentazione di Kerub X, la nuova monoposto dell’E-Team Squadra Corse dell’Ateneo
Venerdì 14 luglio, alle ore 12.00, in Piazza del Duomo, l'E-Team, la squadra corse dell'Ateneo pisano, presenterà Kerub X, la nuova vettura monoposto che sarà in gara nelle prossime competizioni della Formula SAE. Nell’occasione interverranno il rettore Paolo Mancarella, il sindaco Marco Filippeschi, la prorettrice agli Studenti Antonella Del Corso e Alberto Landi, presidente della Scuola di Ingegneria.
Fondato nel 2007, il team festeggia i suoi primi 10 anni di attività. Nato come un progetto di pochi studenti di ingegneria e professori conta oggi la partecipazione di 60 membri dell'Università, provenienti da diversi dipartimenti, come economia. L'esperienza maturata in Formula SAE ha permesso a molti ex-membri di entrare a far parte di alcune delle migliori aziende del motorsport italiano e mondiale.
In Rettorato il convegno su "La Corte dei Conti europea, funzioni e prospettive future"
Si terrà venerdì 14 luglio, alle 16.30 nella Sala dei Cherubini, il convegno dal titolo "La Corte dei Conti europea, funzioni e prospettive future". Dopo i saluti del rettore Paolo Mancarella e l'introduzione della professoressa Giovanna Colombini, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico dell'Università di Pisa e membro del Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti italiana, interverranno Pietro Russo, membro italiano della Corte dei Conti europea, Maria Teresa Polito, della Corte dei Conti italiana, e Eduardo Ruiz Garcìa, segretario generale della Corte dei Conti europea.
Prima del convegno, alle ore 15.30, nella Sala dei Mappamondi del Rettorato sarà firmato l’Accordo di collaborazione tra l'Università di Pisa e la Corte dei Conti europea, il primo sottoscritto dall'Istituzione europea con una università, che consentirà ai dottorandi, ricercatori e professori dell’Ateneo pisano di svolgere ricerche mirate presso la Corte, nonché di sviluppare progetti di comune interesse.
Dallo zafferano nuovi strumenti per contrastare i tumori
Lo zafferano, molto apprezzato in ambito culinario, può avere anche un importante ruolo in campo medico, in particolare nell’ambito della lotta ai tumori. Uno studio coordinato dal professor Filippo Minutolo del dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa, ha identificato il meccanismo con cui un metabolita attivo presente nello zafferano, la crocetina, riesce a ridurre l’aggressività delle cellule tumorali attraverso l’azione su un enzima-chiave nella glicolisi tumorale, la lattato deidrogenasi (LDH).
I sorprendenti risultati di questa ricerca sono stati presentati dalla dottoressa Carlotta Granchi, prima autrice dell’articolo e relatrice al “First Congress on Edible, Medicinal and Aromatic Plants (ICEMAP 2017)” svoltosi a Pisa dal 28 al 30 giugno. Il lavoro è stato inoltre pubblicato nella rivista “Journal of Agricultural and Food Chemistry” della American Chemical Society.
Questa ricerca si colloca all’interno degli studi che negli ultimi anni si stanno concentrando sempre di più sul trattamento “metabolico” dei tumori; tuttavia, come spiega la dottoressa Granchi, “la crocetina non è purtroppo disponibile, né facilmente isolabile da fonti naturali quindi è stata messa appunto una metodologia sintetica per la sua preparazione. La crocetina artificiale, del tutto identica per struttura a quella naturale, ha dimostrato una notevole abilità di inibire l’LDH”.
Grazie alla collaborazione con il gruppo di ricerca del professor Paul J. Hergenrother della University of Illinois at Urbana-Champaign e con il dottor Flavio Rizzolio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, nonché fondatore dell'azienda Biofuture Medicine, è stato inoltre possibile verificare come la crocetina sia in grado di ridurre la produzione di lattato in cellule tumorali e la loro proliferazione. “In questo studio abbiamo quindi dimostrato – aggiunge Granchi – che la componente dello zafferano maggiormente responsabile di tale effetto sembra essere proprio la crocetina.”
Infatti l’analisi di modellazione molecolare condotta dal professor Tiziano Tuccinardi ha evidenziato le caratteristiche strutturali che permettono alla crocetina di interagire in modo efficace con il sito attivo dell’enzima-bersaglio.
“Chiaramente né lo zafferano, né la crocetina potranno mai sostituire le varie terapie antitumorali approvate per l’uso clinico – specifica il professor Minutolo – comunque possono sicuramente costituire un utile ausilio alimentare nella prevenzione delle neoplasie e, se validati da opportuni studi clinici, potranno in futuro contribuire ad aumentare l’efficacia dei regimi terapeutici utilizzati per diversi tipi di tumore”.