borsa di studio e approfondimento, sul tema: “Ricerca e sviluppo di catodi cavi di alta corrente”
borsa di studio e approfondimento, sul tema: “Studi e ricerche sulle caratteristiche tipologiche, morfologiche e strutturali di ponti storici in muratura e calcestruzzo armato ai fini della classificazione del rischio”
borsa di studio e approfondimento, sul tema: “Modellazione numerica e sperimentale delle prestazioni di dispositivi della flow chemistry”
Borsa di studio e approfondimento della durata di tre mesi sul tema: “Equazione di Allen–Cahn frazionaria e problemi di discontinuità libera”
Le acque sotterranee sono più vulnerabili all’inquinamento da azoto di quelle superficiali
Le acque sotterranee di fiumi e laghi sono più vulnerabili all’inquinamento da azoto antropogenico rispetto a quelle superficiali. Lo rivela uno studio internazionale condotto da un gruppo di ricercatori provenienti da 18 paesi, tra cui la professoressa Elisa Sacchi del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Pavia, e la dottoressa Viviana Re, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa. In particolare le due studiose italiane hanno presentato il caso studio della Pianura Lombarda, una zona in cui la contaminazione da nitrati rappresenta un problema sia nelle acque superficiali che sotterranee, nonostante l’attuazione, da più di trent’anni, della direttiva Nitrati.
Lo studio, realizzato nell’ambito di progetto di ricerca coordinata (CRP) della Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA), si intitola Global patterns of nitrate isotope composition in rivers and adjacent aquifers reveal reactive nitrogen cascading ed è stato recentemente pubblicato su Communications Earth & Environment, una rivista ad accesso libero di Nature Research.
Il gruppo internazionale di ricerca.
I rappresentanti dei vari gruppi di ricerca hanno studiato l'inquinamento da azoto e dei processi eutrofizzazione di fiumi e laghi attraverso la geochimica isotopica. Gli isotopi stabili dell’azoto (δ15N) e dell’ossigeno (δ18O) dei nitrati sono tradizionalmente utilizzati come traccianti dell’origine di questi contaminanti nelle risorse idriche, derivanti da numerose sorgenti antropiche (fertilizzanti di sintesi, reflui zootecnici, fosse settiche). Tuttavia, questa “firma isotopica” può essere modificata dai microorganismi, che metabolizzano tali nutrienti utilizzandoli per il proprio sviluppo.
Nell’articolo recentemente pubblicato, l’elaborazione di più di 5000 dati isotopici mette in evidenza il ruolo dei processi biologici operanti nelle acque superficiali nella trasformazione e rimozione dell’azoto, processi a loro volta influenzati da parametri climatici e stagionali. Lo studio evidenzia inoltre come, a scala globale, i corsi d’acqua e gli acquiferi superficiali siano i ricettori principali dell’inquinamento da azoto antropogenico; tuttavia, le acque sotterranee hanno concentrazioni mediane cinque volte più elevate, a causa del lungo tempo di permanenza nel sottosuolo e dell’attività microbica più bassa.
Giovedì 27 maggio, alle ore 14, il dottor Ioannis Matiatos (IAEA), coordinatore del progetto internazionale, sarà ospite del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa per un webinar in cui presenterà i principali risultati del lavoro. Il webinar “Global patterns of nitrate isotope composition in rivers and adjacent aquifers reveal reactive nitrogen cascading”
sarà visibile al seguente link via Microsoft Teams.
Incarico di collaborazione temporanea sul tema: "Sistemi bifase di accumulo termico di piccola taglia innovativi"
A Milène Calvetti il premio dell'INFN per la migliore tesi di dottorato nell'ambito della fisica subnucleare
Pochi mesi dopo aver vinto il premio internazionale per la migliore tesi di dottorato dell'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra, Milène Calvetti si è aggiudicata adesso il prestigioso Premio Conversi istituito dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), che premia ogni anno le due migliori tesi di dottorato nell'ambito della fisica subnucleare.
Milène Calvetti, che nel 2020 ha conseguito il dottorato in Fisica all'Università di Pisa, ha condotto uno studio sulle proprietà del bosone di Higgs nell'ambito dell'esperimento ATLAS al laboratorio CERN di Ginevra, oggetto della sua tesi dal titolo "Studies on H → bb decay and VH production with the ATLAS detector". Al momento Milène è assegnista di ricerca presso l'Università di Pisa e cooperation associate al CERN, dove sta continuando a lavorare in ATLAS sul bosone di Higgs.
I premi annuali alle migliori tesi di dottorato vengono assegnati dall'INFN nelle cinque aree di ricerca dell'Istituto, ovvero in fisica subnucleare, astroparticellare, nucleare, teorica e tecnologica, e su attività di ricercae sviluppo nell'ambito del calcolo. I premi, del valore di 2.000 euro ciascuno e assegnati dalle cinque Commissioni Scientifiche Nazionali (CSN) e dalla Commissione Calcolo e Reti (CCR) dell'INFN, sono intitolati alla memoria di illustri fisici italiani o colleghi dell'INFN: Marcello Conversi, Bruno Rossi, Claudio Villi, Sergio Fubini, Francesco Resmini e Giulia Vita Finzi.
Il premio ricevuto da Milène Calvetti nell'ambito della fisica subnucleare (insieme a Marco Boretto, dell'Università di Torino) rende omaggio alla figura di Marcello Conversi, protagonista negli anni della Seconda guerra mondiale, insieme a Ettore Pancini e Oreste Piccioni, di un esperimento fondamentale che portò alla scoperta del muone e segnò di fatto la nascita della fisica delle alte energie.
A Milène Calvetti il premio dell’INFN per la migliore tesi di dottorato nell’ambito della fisica subnucleare
Pochi mesi dopo aver vinto il premio internazionale per la migliore tesi di dottorato dell’esperimento ATLAS al CERN di Ginevra, Milène Calvetti si è aggiudicata pochi giorni fa il prestigioso Premio Conversi istituito dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) che premia ogni anno le due migliori tesi di dottorato nell'ambito della fisica subnucleare.
Incarico di lavoro autonomo per l’attività di “Ricerca sui sentimenti relativi alla pandemia e alla vaccinazione”
Presentazione
Per il ciclo "Libri al Museo. Incontri, storie, immagini", mercoledì 26 maggio, alle ore 17, il Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa), in collaborazione con i Corsi di laurea in turismo, presenta Politiche della città di Corrado Del Bò, Marco Filoni, Giulia Maria Labriola, Edizioni ETS. Virginia Mancini, Alessandro Tosi dialogano con gli autori Sergio Givone, Eugenio Ripepe
Sin dal suo principio la vita dell'uomo è sempre stata regolata nella città. Che è istituzione del vivere associato, base stessa dell'essere in comune. Al punto che l'uomo vi si riconosce: la città è l'uomo, come ci ha insegnato una volta per tutte Aristotele. Certo, poi non sempre l'uomo si è riconosciuto nella città, anzi. Eppure essa rimane la casa dell'uomo, sempre e comunque. Ecco perché oggi rimane fondamentale interrogarsi sulla sua topografia, sulle sue forme, sulle logiche che ne hanno cambiato il volto – e continuano incessantemente a farlo – e sugli ordini che la governano. In una parola: sulle politiche della città.
Organizzato con la collaborazione tecnica del Polo Multimediale dell'Università di Pisa, l'incontro si può seguire in diretta streaming sul canale YouTube del Sistema Museale d'Ateneo e sulle pagine Facebook di Mediaeventi e del Museo della Grafica.