Premiate le 14 migliori tesi di dottorato dell’Università di Pisa
Dopo una selezione a cui hanno partecipato in totale 68 candidati, sono stati assegnati i 14 premi per le migliori tesi di dottorato di ricerca discusse nel 2020 all’Università di Pisa. Giunta alla sua terza edizione, l’iniziativa rappresenta un importante momento per il riconoscimento del lavoro di tesi svolto dai dottori di ricerca, quale contributo allo sviluppo e alla valorizzazione della ricerca dell’Ateneo pisano. I premi, suddivisi tra i vari settori disciplinari, sono stati conferiti ai seguenti vincitori.
Per il settore Scienze matematiche, informatiche, fisiche e Scienze della Terra sono stati premiati Stefano Forti (29 anni, di Pisa), dottore di ricerca in Informatica, per la tesi “Deployment and Management of Fog Applications” (relatore prof. Antonio Brogi), e Daniela Mauro (31 anni, di Messina), dottore di ricerca in Scienze della terra, per la tesi “Crystal-chemistry of the secondary minerals of thallium-rich pyrite ores from Apuan Alps (Tuscany, Italy”), (relatori prof. Cristian Biagioni e prof. Marco Pasero).
Per il settore Scienze chimiche, Scienze biologiche, Scienze agrarie e Scienze del farmaco sono stati premiati Luca Quattrini (31 anni, di Monterchi), dottore di ricerca in Scienza del farmaco e delle sostanze bioattive, per la tesi “Targeted Therapy to Fight Cancer: Design, Synthesis, and Functional Evaluation of Novel Small Molecules” (relatrice professoressa Concettina La Motta), e Gabriele Usai (32 anni, di Forte dei Marmi), dottore di Ricerca in Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, per la tesi “Structural genomics for plant breeding: the fig (Ficus carica L.), an ancient crop with promising perspectives” (relatrici prof.ssa Lucia Natali e dott.ssa Flavia Mascagni).
Per il settore Scienze mediche e Scienze veterinarie sono stati premiati Virginia Cappagli (37 anni, di Pisa), dottore di ricerca in Scienze cliniche e traslazionali, per la tesi “Calcitonin Receptor Expression in Follicular Cells-derived Thyroid Tumors and in Medullary Tumors: Clinical Implications” (relatrice prof.ssa Rossella Elisei), e Nicola Montemurro (37 anni, di Pisa), dottore di ricerca in Scienze cliniche e traslazionale, per la tesi “Molecular Pattern Characterization and Clinical Outcome of Recurrent Glioblastoma Multiforme” (relatore prof. Paolo Perrini).
Per il settore Ingegneria civile e architettura, Ingegneria industriale e dell'informazione sono stati premiati Li Bai (30 anni, originaria della Cina), dottore di ricerca in Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni” per la tesi “Energy Exchange in a Network of Microgrids” (relatori prof. Marco Raugi, prof. Emanuele Crisostomi e prof. Mauro Tucci), Vincenzo Catrambone (30 anni di Lamezia Terme), dottore di ricerca in Ingegneria dell’informazione, per la tesi “Advances in signal processing methods to investigate functional brain-heart interplay” (relatore prof. Gaetano Valenza), Gabriele Ciarpi (30 anni, di Orbetello), dottore di ricerca in Ingegneria dell’informazione, per la tesi “Design and experimental verification of ic techniques for harsh environments: automotive, aerospace and hep case studies” (relatore prof. Sergio Saponara).
Per il settore Scienze dell'Antichità, filologico-letterarie, storico-artistiche, storiche, filosofiche, pedagogiche, psicologiche sono stati premiati Giulia Biasci (33 anni, di Massa), dottore di ricerca in Filologia, Letteratura e Linguistica, per la tesi “Le discours de la maladie chez Diderot et dans les traités médicaux du dix-huitième siècle” (relatori prof. Gianni Iotti e prof. Jean Paul Sermain), Francesco Cannizzaro (29 anni, di Palermo), dottore di ricerca in Scienze dell'Antichità e Archeologia, per la tesi “Sulle orme dell’Iliade: Imitazione omerica e strategie emulativi in Argonautiche, Tebaide e Punica” (relatori prof. Mario Labate e prof.ssa Lisa Piazzi); Leonardo Canova (32 anni, di Viareggio), dottore di ricerca in Studi italianistici, per la tesi “Il “Bestiario” onomasiologico della Commedia di Dante” (relatore prof. Fabrizio Franceschini).
Per il settore Scienze giuridiche, economiche e statistiche, Scienze politiche e sociali sono stati premiati Emilia Lacroce (33 anni, di Catanzaro), dottore di ricerca in Scienze politiche, per la tesi “Il Mondo di mezzo e la sua rappresentazione: circolarità del processo interpretativo e dispute di frames” (relatore prof. Francesco Mele), Elisa Stracqualursi (28 anni, di Montevarchi), dottore di ricerca in Scienze giuridiche, per la tesi “L’affidamento del privato nei confronti della Pubblica Amministrazione” (relatrice prof.ssa Elena Bargelli).
Avviso di fabbisogno interno per incarico per le esigenze del progetto di ricerca “Conoscenze, attitudini, pratiche verso la vaccinazione e impatto sulle coperture vaccinali nei pediatri di libera scelta"
Incarico per attività di ricognizione inventariale e preparazione delle schede per la catalogazione informatica tramite SIGEC web per i musei del Sistema Museale di Ateneo e la Domus Mazziniana
borsa di studio presso il Centro di Ricerca “E. Piaggio” sul tema: “Studio di metodi per l’elaborazione, la caratterizzazione statistica e la segmentazione di immagini di microscopia, confocale e a super-risoluzione"
borsa di studio e approfondimento, sul tema: “ Passive cooling of SMR systems”
Sonno e stress durante il primo lockdown in Italia: i mattinieri più resilienti dei nottambuli
Da una indagine su sonno e stress durate il primo lockdown in Italia è emerso che i tipi mattinieri sono stati più resilienti e hanno resistito meglio allo stress rispetto ai nottambuli. La notizia arriva da uno studio pubblicato sulla rivista “Chronobiology International” e realizzato dal laboratorio Sonnolab dell’Università di Pisa e dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
L’indagine è stata condotta attraverso un questionario on line al quale hanno risposto circa 1300 persone da 19 diverse regioni italiane. I ricercatori hanno impiegato scale di valutazione ben note in letteratura per misurare il cronotipo, la qualità del sonno e la resilienza. E’ risultato così i che i mattinieri, le cosiddette “allodole”, sono stati più resilienti e hanno sviluppato meno reazioni da stress post-traumatico rispetto ai nottambuli o “gufi”. Questo perché, secondo i ricercatori, chi va a letto presto e si sveglia presto ha goduto di una migliore qualità del sonno rispetto di chi va a letto tardi e si sveglia tardi.
Da sinistra, Andrea Bazzani e Ugo Faraguna
“Bisogna prestare molta attenzione alla qualità del sonno e al ruolo del cronotipo nei meccanismi di adattamento a situazioni croniche stressanti, come quella legata alla pandemia – ha spiegato Andrea Bazzani primo autore dello studio, e medico perfezionando della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa - ll cronotipo, ovvero la preferenza individuale per i ritmi sonno-veglia, è infatti strettamente associato alla qualità del nostro sonno e mediamente i mattutini hanno un sonno qualitativamente migliore rispetto ai nottambuli”.
“Sarà utile condurre ulteriori studi in merito per approfondire, anche con tecniche di telemonitoring, la qualità del sonno e i ritmi circadiani della popolazione in studio – aggiunge il professore Ugo Faraguna dell’Università di Pisa - ma siamo fiduciosi che questi primi risultati possano incentivare l’impiego di strategie di promozione di una corretta igiene del sonno e interventi di cronobiologia che mitighino l’impatto di situazioni stressanti e croniche, come la pandemia, sulla salute delle persone”.
Insieme a Faraguna e Bazzani hanno firmato il lavoro su rivista “Chronobiology International”, per l’Università di Pisa Simone Bruno e Francy Cruz Sanabria dottorandi al Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia, Paolo Frumento, professore al Dipartimento di Scienze Politiche, e per la Scuola Superiore Sant’Anna il professore Giuseppe Turchetti.
All'Università di Pisa l'emblema araldico dell'Istituto del Nastro Azzurro
Saranno consegnate all'Università di Pisa venerdì 28 maggio, nell'ambito della commemorazione per il 173° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara, l'emblema araldico e la tessera di socio d'onore dell'Istituto del Nastro Azzurro, che riunisce i combattenti al valor militare nella promozione dei principi di amore verso la patria. L'Ateneo pisano riceverà questi titoli in virtù della medaglia d'oro al valor militare conferita alla bandiera tricolore (nella foto in basso, dopo il recente restauro) che ricorda la partecipazione del Battaglione Universitario Toscano alla battaglia di Curtatone e Montanara del 29 maggio 1848.
La consegna avverrà in occasione della commemorazione del 173° anniversario della battaglia risorgimentale, che si terrà in Sapienza, sempre venerdì 28 maggio, a partire dalle ore 11 e che sarà trasmessa in diretta streaming al link:
https://www.youtube.com/watch?v=zkePC9MUjlU
La cerimonia inizierà nel cortile del Palazzo con la deposizione delle corone ai caduti, cui seguiranno nel loggiato antistante l'Aula Magna Nuova gli indirizzi di saluto delle autorità. Interverranno il rettore Paolo Maria Mancarella; il sindaco di Curtatone, Carlo Bottani (in collegamento da remoto); il sindaco di Pisa, Michele Conti; il direttore del Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC), Saulle Panizza; il direttore della Domus Mazziniana, Pietro Finelli; i rappresentanti del gruppo SaVOT - Goliardia Pisana. Alle 11,45 il professor Alessandro Volpi, docente di Storia contemporanea al dipartimento pisano di Scienze politiche, terrà una breve lezione sul tema "Giuseppe Montanelli. Cronaca di una morte annunciata. E della successiva resurrezione".
Alle 12 sarà effettuata la consegna dell'emblema araldico e della tessera di socio d'onore dell'Istituto del Nastro Azzurro, con gli interventi del presidente nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al valor militare (in collegamento remoto), Carlo Maria Magnani, della rappresentante del Consiglio direttivo della Federazione di Arezzo-Siena, Caterina Testi, e del presidente della Federazione provinciale di Pisa, Alberto Andreoli, che trasmetterà materialmente l'emblema araldico al rettore.
La commemorazione della battaglia di Curtatone e Montanara ricorda il coraggio dei membri del Battaglione Universitario Toscano che partirono volontari per andare a combattere sui campi lombardi. Tra di loro 384 studenti e 30 docenti dell'Ateneo pisano che il 22 marzo 1848, nell’Aula Magna della Sapienza, divenuta “storica” proprio in memoria di quella riunione, decisero di accorrere in appoggio alle truppe piemontesi impegnate contro l’esercito austriaco. Il sacrificio di molti di loro, dei quali diversi non ancora ventenni, guidati da Ottaviano Fabrizio Mossotti, docente di Fisica matematica e Meccanica celeste, si impose all’opinione pubblica del tempo e il loro esempio divenne subito uno dei simboli del rinnovamento morale e civile del Paese.
Il legame profondo che lega l’Ateneo pisano a questo glorioso episodio, rinverdito a partire dalla ricorrenza del 170° anniversario, si rinnova ogni anno grazie all'impegno del Comitato scientifico composto dal rettore, dai docenti Massimo Caboara, Simone Capaccioli, Marco Cini, Eleonora Da Pozzo, Monica Lupetti, Davide Poli, Rosalba Tognetti e dal rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Michele da Caprile.
All'Università di Pisa l'emblema araldico dell'Istituto del Nastro Azzurro
Saranno consegnate all'Università di Pisa venerdì 28 maggio, nell'ambito della commemorazione per il 173° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara, l'emblema araldico e la tessera di socio d'onore dell'Istituto del Nastro Azzurro, che riunisce i combattenti al valor militare nella promozione dei principi di amore verso la patria. L'Ateneo pisano riceverà questi titoli in virtù della medaglia d'oro al valor militare conferita alla bandiera tricolore (nella foto a destra, dopo il recente restauro) che ricorda la partecipazione del Battaglione Universitario Toscano alla battaglia di Curtatone e Montanara del 29 maggio 1848.
La consegna avverrà in occasione della commemorazione del 173° anniversario della battaglia risorgimentale, che si terrà in Sapienza, sempre venerdì 28 maggio, a partire dalle ore 11 e che sarà trasmessa in diretta streaming al link: https://www.youtube.com/watch?v=zkePC9MUjlU
La cerimonia inizierà nel cortile del Palazzo con la deposizione delle corone ai caduti, cui seguiranno nel loggiato antistante l'Aula Magna Nuova gli indirizzi di saluto delle autorità. Interverranno il rettore Paolo Maria Mancarella; il sindaco di Curtatone, Carlo Bottani (in collegamento da remoto); il sindaco di Pisa, Michele Conti; il direttore del Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC), Saulle Panizza; il direttore della Domus Mazziniana, Pietro Finelli; i rappresentanti del gruppo SaVOT - Goliardia Pisana. Alle 11,45 il professor Alessandro Volpi, docente di Storia contemporanea al dipartimento pisano di Scienze politiche, terrà una breve lezione sul tema "Giuseppe Montanelli. Cronaca di una morte annunciata. E della successiva resurrezione".
Alle 12 sarà effettuata la consegna dell'emblema araldico e della tessera di socio d'onore dell'Istituto del Nastro Azzurro, con gli interventi del presidente nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al valor militare (in collegamento remoto), Carlo Maria Magnani, della rappresentante del Consiglio direttivo della Federazione di Arezzo-Siena, Caterina Testi, e del presidente della Federazione provinciale di Pisa, Alberto Andreoli, che trasmetterà materialmente l'emblema araldico al rettore.
La commemorazione della battaglia di Curtatone e Montanara ricorda il coraggio dei membri del Battaglione Universitario Toscano che partirono volontari per andare a combattere sui campi lombardi. Tra di loro 384 studenti e 30 docenti dell'Ateneo pisano che il 22 marzo 1848, nell’Aula Magna della Sapienza, divenuta “storica” proprio in memoria di quella riunione, decisero di accorrere in appoggio alle truppe piemontesi impegnate contro l’esercito austriaco. Il sacrificio di molti di loro, dei quali diversi non ancora ventenni, guidati da Ottaviano Fabrizio Mossotti, docente di Fisica matematica e Meccanica celeste, si impose all’opinione pubblica del tempo e il loro esempio divenne subito uno dei simboli del rinnovamento morale e civile del Paese.
Il legame profondo che lega l’Ateneo pisano a questo glorioso episodio, rinverdito a partire dalla ricorrenza del 170° anniversario, si rinnova ogni anno grazie all'impegno del Comitato scientifico composto dal rettore, dai docenti Massimo Caboara, Simone Capaccioli, Marco Cini, Eleonora Da Pozzo, Monica Lupetti, Davide Poli, Rosalba Tognetti e dal rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Michele da Caprile.
Nei giorni di sabato 29 e domenica 30 maggio sarà possibile visitare, su prenotazione, la Domus Mazziniana, la mattina, a partire dalle 10 o il pomeriggio a partire dalle 15. Sono ammessi gruppi di massimo 10 persone, a causa del protocollo sanitario.
E' possibile prenotare scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonando allo 050 24174.