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Risposte ai principali quesiti sull'utilizzo dei fondi di Ateneo 2023

Criteri per l’utilizzo dei fondi di Ateneo 2023

 

  1. D: Ho ricevuto i fondi di Ateneo, come li posso utilizzare?

    R: Ifondi di Ateneo sono destinati alle attività di ricerca dei docenti prevalentemente per costi di funzionamento; possono essere sostenuti, in via residuale, piccoli investimenti per l’acquisto di attrezzature scientifiche, in maniera subordinata rispetto all’esaurimento dell’apposito fondo (fondo per investimenti).


  2. D. Entro quale data posso spendere i fondi di Ateneo?

    R: La scadenza dei fondi di Ateneo 2023 è prevista per il 31 dicembre 2024. Pertanto il budget dovrà essere utilizzato entro tale termine con costi sostenuti (mediante registrazione di un documento di spesa quale fattura, notula, DCE o simili) e i fondi non utilizzati verranno acquisiti a favore del bilancio di Ateneo.


  3. D: Sono un docente neo assunto, riceverò i fondi di Ateneo nel 2023?

    R : Per i docenti neo assunti nel periodo 1° gennaio- 31 dicembre 2023 saranno assegnati d’ufficio, con cadenza trimestrale, n. 2 punti rating; per il periodo dal 1 novembre al 31 dicembre 2023 i punti verranno messi a disposizione a gennaio 2024.


  4. D: Tra i “costi per il funzionamento della ricerca” rientrano le spese per il reclutamento di personale a supporto della ricerca stessa (per. es borse, assegni…)?

    R: É possibile attivare borse e assegni di ricerca ma bisogna tener presente che:

    - i fondi di Ateneo hanno scadenza annuale quindi, può essere imputata, sia per le borse che per gli assegni, la sola quota relativa all’anno in corso.si tratta di fondi provenienti dal bilancio di Ateneo ed hanno dei vincoli particolari e nello specifico:
    - le borse di ricerca che è possibile attivare, ai sensi dell’art. 1, comma 2 del relativo regolamento di Ateneo, possono essere conferite esclusivamente a studenti dei corsi di laurea magistrale e/o agli iscritti ai corsi di dottorato, nell'ambito di specifiche attività formative, selezionati su criteri prevalentemente di merito. Nel caso di corsi di laurea magistrale a ciclo unico, lo studente dovrà avere acquisito almeno 180 CFU nel corso stesso. 
    - le borse di studio e approfondimento possono essere destinate esclusivamente a studenti dell’Università di Pisa dei corsi di laurea, laurea magistrale, o equipollenti, scuole di specializzazione e master e nel caso in cui le attività del borsista siano strettamente connesse alla ricerca del docente titolare del fondo.
    - possono partecipare al concorso gli assegni solo studiosi con il dottorato di ricerca (art. 1 comma 2 secondo periodo del regolamento degli assegni di ricerca).


  5. D: Tra i “costi per il funzionamento della ricerca” rientrano le spese per la stipula di incarichi professionali?

    R: Gli incarichi professionali, in linea generale possono essere finanziati con fondi di Ateneo ma vi sono una serie di aspetti che dovrete tenere in considerazione per il conferimento di un incarico:
    - la stretta relazione tra l’oggetto dell'incarico e l’attività di ricerca del docente;
    - il divieto di utilizzare questa forma contrattuale per attività che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative ed eterorganizzate;
    - le problematiche legate ai limiti di spesa imposti dalla normativa italiana per determinate categorie di contratti e servizi, da valutare col proprio Dipartimento di afferenza.

 

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