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Il 15 febbraio 1972 a Pisa fu eseguito il primo trapianto mai realizzato nella nostra Regione. In occasione di questo anniversario, lunedì 14 febbraio alle 11,30 nell’Aula Magna Nuova del Palazzo della Sapienza (via Curtatone e Montanara, 15, Pisa) viene presentato il calendario di eventi e di iniziative e ripercorsa la storia di questi 50 anni di trapianti a Pisa e in Toscana

 

Intervengono:

Paolo Maria Mancarella, Rettore dell’Università di Pisa
Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana
Michele Conti, Sindaco Città di Pisa
Silvia Briani, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana
Ugo Boggi, Direttore dell'UO Chirurgia generale e dei trapianti

 

5 aprile 2022
Relatrici: Prof.ssa Beatrice Casini e Dott.ssa Benedetta Tuvo, Dipartimento di Medicina Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia

L’obiettivo di garantire una buona salute rappresenta un fattore determinante per la qualità della vita e il benessere delle collettività. La salute è il bene più prezioso per l’individuo: determina infatti lo sviluppo dell’uomo in tutte le sue fasi, dal benessere psico-fisico all’accesso ai percorsi di istruzione e formazione professionale. ll diritto alla salute, come diritto sociale fondamentale, viene tutelato, anche dall’art. 2 Cost. inoltre, essendo intimamente connesso al valore della dignità umana (diritto ad un’esistenza degna) rientra nell’ulteriore previsione dell’art 3 Cost.
Questo rappresenta il terzo obbiettivo dell’Agenda 2030: rendere la Salute ed il Benessere un diritto universale “per tutti e tutte le età”. Sono stati fatti grandi progressi per quanto riguarda l’aumento dell’aspettativa di vita e la riduzione di alcune delle cause di morte più comuni legate alla mortalità infantile e materna.
Sono stati compiuti significativi progressi nell’accesso all’acqua pulita e all’igiene, nella riduzione della malaria, della tubercolosi, della poliomielite e della diffusione dell’HIV/AIDS. Nonostante questi progressi la pandemia COVID-19 ha fatto emergere la consapevolezza della necessità di introdurre elementi di innovazione culturale e gestionale per tutti i contesti operativi del settore sanitario.
La pandemia ha esasperato il problema delle disuguaglianze sanitarie, ha prodotto una pesante pressione sulle strutture sanitarie, sulla tutela delle categorie di utenza più fragili, sulla continuità assistenziale per i pazienti cronici e disabili, sui programmi di screening, nonché in termini di benessere psicologico e di prevenzione del disagio psico-sociale. Nonostante il Coronavirus abbia colpito, la crisi sanitaria ha generato problematiche economiche e sociali tutt’altro che “democratiche” nei diversi Paesi e società del mondo. La scarsità di risorse di alcuni e la sovrabbondanza di altri hanno amplificato le disuguaglianze già esistenti, generando non solo danni fisici, ma anche psicologici, che rendono il no one left behind dell’Agenda 2030 un obiettivo più difficile che mai da raggiungere.
Per questo è fondamentale costruire una società imperniata su resilienza, cooperazione e solidarietà, comunità ed equità, educazione e cultura, ricerca ed innovazione; mirando ad un nuovo paradigma, più equo e sostenibile.

Incontro in collegamento da remoto destinato alle scuole superiori

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27 aprile 2022
Percorso in presenza presso Istituto Arcivescovile Santa Caterina

Il percorso, organizzato all'interno dell'Istituto Arcivescovile Santa Caterina di Pisa, con la collabo-razione dell’Istituto Comprensivo G. Toniolo, dell’Istituto Superiore Matteotti, del personale del Reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale S. Chiara di Pisa, dall’Associazione AGBALT, dalla Cooperativa Il Simbolo e dall’USID dell’Università di Pisa (Unità di servizi per l’integrazione degli studenti con disabilità), ha la finalità di sensibilizzare i giovani studenti sull’importanza di garantire a tutti il diritto allo studio, a prescindere dalle limitazioni imposte da problematiche legate alla salute. Saranno quindi illustrate le attività e i servizi, spesso sconosciuti, a sostegno degli studenti disabili. Il lavoro di tutti gli operatori coinvolti nei percorsi di cura ha un unico obiettivo: far sì che vi sia una rete di interventi finalizzati a garantire, come recita l'art 2 della Costituzione, il diritto allo studio, nonchè il sostegno ai giovani nell’affrontare le difficoltà fisiche ed emotive a cui essi devono necessariamente far fronte, quali lo stress, la paura e la sofferenza. Il percorso prevede peraltro la testimonianza diretta degli insegnanti che operano all’interno dei reparti e la proiezione di una serie di diapositive esplicative delle attività quotidianamente svolte. Prevede inoltre, se la situazione pandemica lo consentirà, un momento di attività sportiva nella quale saranno coinvolti i giovani ex pazienti, gli studenti con disabilità e gli studenti delle scuole che aderiranno.

Incontro per le classi terze scuola secondaria di primo grado e classi prime e seconde scuola secondaria di secondo grado

Per la prenotazione del percorso in presenza scrivere a:
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21 aprile 2022
Relatore: Prof. Francesco Di Iacovo

La sfida del cambiamento climatico non sempre è percepita nella sua evidenza, anche perchè letta come relativamente distante nel tempo e nello spazio che abitiamo. In realtà ci sono eventi che ricordano come la stabilità dell'ambiente sia fragile anche intorno a noi. Il forte incendio che ha colpito il Monte Pisano nel 2018 ha rappresentato un evento che ci ha portato a toccare con mano la fragilità dei luoghi in cui viviamo e la necessità di ripensare in una chiave nuova l'esercizio del diritto ad un ambiente sano e ben governato. La salvaguardia dell'ambiente e dei paesaggi ha trovato di recente nuovo spazio nella costituzione italiana. Il modo attraverso cui esercitare questo diritto ci interroga su ruoli e responsabilità private, pubbliche e collettive. L'incendio del Monte Pisano ci ha posto sulla frontiera del cambiamento una frontiera che ci interroga rispetto al modo attraverso cui esercitarle in modo innovativo, sta alla comunità locale sapersi fare interprete del cambiamento attivando discussione, energie e canalizzando azioni fattive in una nuova prospettiva.

Incontro aperto, in chiave adeguata, a diversi livelli di scuola.

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Venerdì, 11 Febbraio 2022 08:26

Diritto al cibo e spreco alimentare

22 aprile 2022
Relatore: Prof. Gianluca Brunori

L'accesso al cibo rappresenta un diritto essenziale per le popolazioni in tutte le condizioni di salute, reddito ed età. Il modo in cui assicurare questo diritto interpella tanto il funzionamento dei mercati, quanto l'azione dei soggetti pubblici e delle comunità. In un mondo in cui la popolazione cresce, i cambiamenti climatici cambiano gli assetti della produzione agro-alimentare e aumentano le instabilità, la dotazione di risorse produttive è data, l'esercizio del diritto all'accesso al cibo costituisce una nuova sfida, compresa tra l'innovazione dei sistemi produttivi, un ripensamento dei sistemi agro-alimentari, le attitudini e l'organizzazione di soggetti pubblici e privati capace di assicurare una produzione sostenibile e un contenimento degli sprechi alimentarei che oggi rappresentano circa un terzo della produzione alimentare mondiale.

Incontro aperto, in chiave adeguata, a diversi livelli di scuola.

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Anche quest’anno il percorso di studi in ingegneria nucleare dell’Università di Pisa si conferma tra le eccellenze europee. La prestigiosa certificazione Europea EMSNE (European Master of Science in Nuclear Engineering https://enen.eu/index.php/emsne-certification/), assegnata annualmente dalla Associazione ENEN (European Nuclear Education Network https://enen.eu/) è stata riconosciuta nel 2021 solo a sei studenti, tre dei quali dell’Università di Pisa.
Gli studenti UNIPI che hanno ottenuto il riconoscimento sono Ossama Abedelhalim, Sara Kassem e Dario Passafiume, che hanno conseguito la laurea magistrale in ingegneria nucleare presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa ( http://nucleare.ing.unipi.it/it/) e hanno svolto il loro lavoro di tesi presso il Commissariàt à l’Energie Atomique di Saclay a Parigi, Francia e il Karlsruhe Institute of Technology, Germania.

I requisiti per la certificazione includono infatti un curriculum di studi di eccellenza e adeguato al paradigma Europeo e il completamento di un periodo di studio o ricerca all’estero presso una istituzione membro di ENEN, in modo da garantire i massimi standard di qualità della formazione, ma anche la partecipazione degli studenti a una cultura e a un know-how comuni tra le università europee, grazie alla possibilità di fare esperienza in diversi centri di ricerca sul nucleare in europa, e di creare così una rete di contatti e collaborazioni tra scienziati di diverse nazionalità.
L’ufficializzazione della certificazione è avvenuta lo scorso settembre durante il congresso NESTet (https://ens.eventsair.com/nuclear-education-and-training/), tenutosi a Bruxelles, che ha ospitato una cerimonia di proclamazione.
La certificazione degli ingegneri nucleari pisani avviene ormai sistematicamente da molti anni, confermando il contributo fornito dal corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Nucleare dell’Università di Pisa al mantenimento degli studi e della ricerca nel settore nucleare, anche con il saldo inserimento nelle reti Europee dell’istruzione universitaria per la fissione e la fusione (ENEN e FuseNet, www.fusenet.eu ) e la partecipazione a progetti di ricerca e di sviluppo della didattica in ambito Europeo ed Internazionale.
I nostri tre nuovi “EMSNE laureates” sono già impegnati in studi dottorali in Italia e all’estero. Anche a loro, come ai numerosi colleghi degli anni precedenti (http://nucleare.ing.unipi.it/it/emsne), vanno le nostre congratulazioni e i nostri fervidi auguri per la loro carriera e le loro aspirazioni personali.

Anche quest’anno il percorso di studi in ingegneria nucleare dell’Università di Pisa si conferma tra le eccellenze europee. La prestigiosa certificazione Europea EMSNE (European Master of Science in Nuclear Engineering https://enen.eu/index.php/emsne-certification/), assegnata annualmente dalla Associazione ENEN (European Nuclear Education Network https://enen.eu/) è stata riconosciuta nel 2021 solo a sei studenti, tre dei quali dell’Università di Pisa.
Gli studenti UNIPI che hanno ottenuto il riconoscimento sono Ossama Abedelhalim, Sara Kassem e Dario Passafiume, che hanno conseguito la laurea magistrale in ingegneria nucleare presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa ( http://nucleare.ing.unipi.it/it/) e hanno svolto il loro lavoro di tesi presso il Commissariàt à l’Energie Atomique di Saclay a Parigi, Francia e il Karlsruhe Institute of Technology, Germania.

laureati
Da sinistra a destra: Sara Kassem, Dario Passafiume e Ossama Abedelhalim

I requisiti per la certificazione includono infatti un curriculum di studi di eccellenza e adeguato al paradigma Europeo e il completamento di un periodo di studio o ricerca all’estero presso una istituzione membro di ENEN, in modo da garantire i massimi standard di qualità della formazione, ma anche la partecipazione degli studenti a una cultura e a un know-how comuni tra le università europee, grazie alla possibilità di fare esperienza in diversi centri di ricerca sul nucleare in europa, e di creare così una rete di contatti e collaborazioni tra scienziati di diverse nazionalità.
L’ufficializzazione della certificazione è avvenuta lo scorso settembre durante il congresso NESTet (https://ens.eventsair.com/nuclear-education-and-training/), tenutosi a Bruxelles, che ha ospitato una cerimonia di proclamazione.
La certificazione degli ingegneri nucleari pisani avviene ormai sistematicamente da molti anni, confermando il contributo fornito dal corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Nucleare dell’Università di Pisa al mantenimento degli studi e della ricerca nel settore nucleare, anche con il saldo inserimento nelle reti Europee dell’istruzione universitaria per la fissione e la fusione (ENEN e FuseNet, www.fusenet.eu ) e la partecipazione a progetti di ricerca e di sviluppo della didattica in ambito Europeo ed Internazionale.
I nostri tre nuovi “EMSNE laureates” sono già impegnati in studi dottorali in Italia e all’estero. Anche a loro, come ai numerosi colleghi degli anni precedenti (http://nucleare.ing.unipi.it/it/emsne), vanno le nostre congratulazioni e i nostri fervidi auguri per la loro carriera e le loro aspirazioni personali.

C’è ancora tempo per iscriversi ai tre corsi di formazione promossi dal Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica dell’Università di Pisa.

Il primo è “Teoria e tecniche di mindfulness, compassion e pratiche dialogiche come strumenti di lavoro per operatori sanitari”. La scadenza è del 15 febbraio. Le lezioni si svolgeranno a distanza, in modalità online. Il corso ha l’obiettivo di fornire una visione scientifica e pratica della mindfulness, della compassion e delle pratiche dialogiche al fine di aiutare gli operatori sanitari nella prevenzione del burnout e dell’esaurimento emotivo, fornendo testimonianze ed evidenze scientifiche di come pratiche di consapevolezza possano incidere sull’ottimizzazione del rendimento/profitto del lavoratore, sul miglioramento della comunicazione interpersonale e sull’incremento del benessere. Maggior informazioni sono disponibili a questo link.

Il secondo è “Applicazioni della Mindfulness nei contesti organizzativi”. La scadenza per la domanda di ammissione è alle ore 12 del 21 febbraio. Le lezioni si svolgeranno a distanza, in modalità online. Il corso ha l’obiettivo di fornire una visione sintetica della mindfulness e delle sue possibili applicazioni in diversi contesti lavorativi fornendo testimonianze ed evidenze scientifiche di come pratiche di consapevolezza possano incidere sull’ottimizzazione del rendimento/profitto del lavoratore, sul miglioramento della comunicazione interpersonale e sull’incremento del benessere. Per maggior informazioni consultare questo link.

Il terzo è “’Pratiche Dialogiche nelle organizzazioni Complesse’. Facilitatore del dialogo per team e gruppi”. È possibile iscriversi entro il 15 marzo. Il corso ha l’obiettivo di fornire conoscenze e competenze di base delle pratiche dialogiche e le relative conoscenze di neuroscienze. Il tutto volto alla facilitazione nelle organizzazioni complesse socio-sanitarie-educative, nelle aziende, nelle governance e negli enti locali, anche attraverso la costruzione di equipe dialogiche in cui gli operatori siano “coach” facilitanti. Inoltre i facilitatori avranno il compito di diffondere la cultura dialogica nelle organizzazioni e sviluppare comunità di pratiche nella complessità dei sistemi aperti, degli utenti, delle loro reti sociali e territoriali. Tutte le informazioni sono consultabili a questo link.

Un laboratorio on line per raccogliere idee e soluzioni innovative e fare di Lucca la prima smart city europea amica degli animali. L’iniziativa partita lo scorso gennaio fa parte del progetto europeo Inhabit (Inclusive Health And wellBeing in small and medium ciTies) coordinato dall’Università di Pisa in partenariato con Comune di Lucca e Lucca Crea.

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Una riunione on line del laboratorio

Cinquanta partecipanti organizzati su cinque tavoli hanno disegnato i primi servizi e le soluzioni per valorizzare l’interazione tra persone e animali in settori sensibili come il supporto alla vita attiva degli anziani, il sostegno per i giovani con difficoltà di apprendimento e l’aiuto per le persone a rischio di emarginazione sociale. Nel laboratorio sono state inoltre lanciate proposte in campo economico, dall’accoglienza turistica, a nuove opportunità occupazionali per giovani imprese.

“A Lucca sono state già progettate le animabili, spazi pubblici dove facilitare le interazioni tra persone e animali, che legheranno il centro con l’acquedotto Nottolini e con il parco fluviale del Serchio – spiega il professore Francesco di Iacovo direttore del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Ateneo pisano – Questa piattaforma partecipativa ora accompagnerà tutto il progetto per disegnare soluzioni per valorizzare gli animali come risorse per accrescere la qualità della vita nelle città”.

Il team dell’Università di Pisa che ha animato il laboratorio è composto da Chiara Mariti, Massimo Rovai, Angelo Gazzano, Carlo Bibbiani, Roberta Moruzzo, Francesco Riccioli come docenti e dalle dottorande Carmen Borrelli e Giulia Granai.

 

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