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L'Ateneo è in lutto per la scomparsa di Sergio Rosati, già professore ordinario di Fisica nucleare e dal 2003 professore emerito dell'Università di Pisa.

Nato a Lucca nel 1934, il professor Rosati si era laureato in Fisica nel 1956 presso l'Università di Pisa come allievo della Scuola Normale Superiore. È stato professore ordinario di fisica nucleare a Pisa dal 1977, e ha insegnato, tra l'altro, fisica generale e fisica nucleare a generazioni di studenti, sia del corso di laurea in fisica che in ingegneria. Le sue grandi doti nell'insegnamento della fisica generale gli hanno permesso di realizzare vari libri di testo che sono, dopo tanti anni, ancora tra quelli maggiormente apprezzati ed impiegati nei corsi di laurea scientifici e ingegneristici.

Il professor Rosati ha svolto la sua attività di ricerca nell'ambito della fisica nucleare teorica principalmente presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa, in stretta collaborazione anche con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, di cui è stato associato fino al 2012. È grazie a lui e alle sue ricerche di indiscusso valore sui sistemi nucleari sia a pochi che a molti corpi, che a Pisa si è formato un gruppo di ricerca diventato, nel corso degli anni, un riferimento per la comunità nucleare teorica e sperimentale a livello nazionale e internazionale.

Per i suoi allievi prima di tutto, ma anche per tanti colleghi, il professor Rosati era diventato un punto di riferimento professionale e soprattutto umano. "Ci mancheranno la sua profonda conoscenza della fisica, la sua lungimiranza e intuizione nel proporre argomenti di ricerca, la sua ironia e il suo umorismo, ma soprattutto la sua umanità e la sua sicura e forte presenza anche nei momenti più difficili" commentano i suoi più stretti collaboratori, la professoressa Laura Elisa Marcucci, ordinario di fisica teorica nucleare presso il Dipartimento di Fisica, e Alejandro Kievsky e Michele Viviani, primi ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

“La scomparsa del pprofessor Rosati, nostro professore emerito, addolora fortemente il Dipartimento di Fisica. Perdiamo un grande scienziato, e un docente che è stato protagonista dello sviluppo della fisica teorica in ambito nucleare negli ultimi decenni. Ai familiari del professor Rosati portiamo la vicinanza di tutta la nostra comunità,” commenta il professor Dario Pisignano, direttore del Dipartimento di Fisica.

I funerali si terranno martedì 1° marzo, alle 14.30, presso il cimitero della Misericordia in via Pietrasantina.

Pisa - E’ destinata ad aprire nuove prospettive di valutazione clinica, di cura e di trattamento riabilitativo nei bambini con paralisi cerebrale infantile. Parliamo di una delle più importanti ricerche scientifiche che in Europa validerà sotto il profilo clinico nuovi algoritmi di intelligenza artificiale per sviluppare strumenti clinici di supporto alle decisioni basati sull’evidenza, per la diagnosi funzionale dei bambini con emiplegia (paralisi a uno dei due lati del corpo), costruendo sistemi di tele-riabilitazione a domicilio. Questi sistemi permetteranno non solo di svolgere la valutazione personalizzata del profilo clinico motorio del bambino ma anche di impostare il trattamento riabilitativo personalizzato di “action observation”, un nuovo modello di riabilitazione basato sul funzionamento dei neuroni specchio.

A condurre questo importante progetto, finanziato per quasi 6 milioni di euro (5.999.942 € per l’esattezza) dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Quadro EU Horizon, sarà il team italiano dell’Università di Pisa, guidato, come responsabile scientifico, dalla ricercatrice dr.ssa Giuseppina Sgandurra del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale con un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Informatica dell’Ateneo Pisano, coordinato dal professor Giuseppe Prencipe. Partecipano come partner italiani l’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (prof Giovanni Cioni) che si occuperà della sperimentazione clinica; la Scuola Superiore Sant’Anna con l’Istituto di Biorobotica (ing. Matteo Cianchetti) per la messa a punto di nuovi dispositivi sensorizzati con tecnologia robotica e l’Istituto di Management (prof Giuseppe Turchetti) per la sostenibilità del progetto nei sistemi sanitari europei. L’Università del Salento (prof. Fiorella Battaglia) si occuperà degli aspetti etici nell’uso dell’intelligenza artificiale in età evolutiva. Per la prima volta partecipa sin dalla fase progettuale la Fondazione FightTheStroke con il suo braccio operativo FTS srl, il principale gruppo italiano a supporto dei genitori di bambini con paralisi cerebrale infantile, che porterà la voce dei bisogni delle famiglie e co-creerà soluzioni disegnate intorno ai giovani pazienti, così come di rilievo è la presenza nel consorzio di tre aziende del settore: Khymeia per lo sviluppo di software e architettura tele-sanitaria; Noldus Information Technology per lo sviluppo di una nuova piattaforma software innovativa per la fase di osservazione dell’action observation, e Tyromotion GMBH che guiderà il monitoraggio quotidiano della valutazione degli arti superiori. Come partner internazionali vi saranno l’Universidad De Castiglia - La Mancha (Spagna) e la Katholieke Univesiteit Leuven (Belgio) che insieme a Stella Maris si occuperanno della parte clinica, prevedendo il coinvolgimento di almeno 200 bambini, e l’ University of Queensland (Australia) per la messa a punto di algoritmi di intelligenza artificiale da integrare nel modello.

 

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Cosa significa e quali sono gli obiettivi del progetto?
“Il progetto è molto ampio e complesso - dice la dr.ssa Giuseppina Sgandurra ricercatrice dell’Università di Pisa e Responsabile del Laboratorio INNOVATE della Fondazione Stella Maris – che aggiunge- il progetto AInCP ha l’obiettivo di mettere a punto un processo decisionale etico e sostenibile per fornire un approccio personalizzato e validato per il monitoraggio e la tele-riabilitazione dell’emiplegia nei bambini con paralisi cerebrale, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Sarà un esempio significativo di approccio transdisciplinare grazie ad un consorzio in cui lavoreranno clinici, data scientist, fisici, ingegneri, economisti, esperti di etica, piccole e medie imprese, bambini e associazioni di genitori, tutti insieme in modo sinergico per la co-creazione di approcci diagnostici e riabilitativi, altamente innovativi, clinicamente validati e in grado di essere sostenibili e adeguati alla realtà dei sistemi sanitari europei”.

Le voci di alcuni dei protagonisti evidenziano la complessità e la rilevanza del Progetto AlnCP . “E’ una grande soddisfazione poter dare un contributo, insieme ad altri colleghi del nostro Dipartimento, a questo importante e avvincente progetto - dichiarano il prof. Giuseppe Prencipe e il prof. Paolo Ferragina, in qualità di Prorettore all’Informatica dell’Università di Pisa e membro del gruppo di ricercatori del Dipartimento di Informatica coinvolto nel progetto – non solo per gli aspetti scientifici sottostanti la definizione e lo sviluppo di nuove tecnologie di Big Data Analytics e di Intelligenza Artificiale per la diagnosi funzionale e la tele-riabilitazione personalizzata di bambini con emiplegia, ma anche e soprattutto per le ricadute riabilitative e sociali che queste potenzialmente avranno sui bambini e sulle loro famiglie.

Il prof. Giovanni Cioni, Direttore Scientifico di IRCCS Fondazione Stella Maris evidenzia le possibili ricadute sui bambini e le famiglie: “Si tratta di un progetto di grande rilevanza che apre prospettive nuove di diagnosi e terapia per il più grave e frequente disturbo motorio dei bambini, la paralisi cerebrale, I partner del progetto sono di molti Paesi, ma il nucleo essenziale è frutto della sinergia tra 3 istituzioni di Pisa, oltre all’Università, la Scuola Superiore Sant’Anna e l’IRCCS Stella Maris che da sempre segue questi piccoli pazienti. La coordinatrice, Giuseppina Sgandurra, è stata allieva di tutte e 3 queste Istituzioni ed ha saputo mettere a frutto quanto ha appreso per competere con successo e prevalere sui moltissimi progetti presentati. Soprattutto potremo sempre più personalizzare il nostro intervento e fornire ad ogni bambino ed alla sua famiglia il tipo di cure con maggior garanzia di poter sviluppare le sue funzioni adattive”.

Alta tecnologia dentro a oggetti semplici. “All’interno del progetto - spiega Matteo Cianchetti, ricercatore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna - svilupperemo dei dispositivi ad alto contenuto tecnologico che porteranno alla realizzazione di una piattaforma sensorizzata in tutte le sue parti. Sfruttando la nostra esperienza nell’ambito delle tecnologie meccatroniche e dalla robotica soft, trasformeremo dei semplici giocattoli e oggetti di uso comune nei bambini, in sistemi non invasivi per il monitoraggio dei movimenti degli arti superiori.”

Il Progetto AlnCP vuole essere di immediata applicabilità nei sistemi sanitari. “Il nostro contributo - spiega Giuseppe Turchetti, Professore ordinario dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna - sarà rivolto, da un lato, a valutare, in una prospettiva di HTA, le implicazioni economiche relative alle tecnologie che verranno sviluppate all’interno del progetto e, dall’altro, a disegnare nuovi modelli organizzativi per la gestione dei pazienti che favoriscano la rapida introduzione nella pratica clinica delle innovazioni in un quadro di sostenibilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale e di quelli europei.”

Il ruolo dei genitori sarà centrale. “Siamo orgogliosi di far parte di questo consorzio e di tracciare la strada all’innovazione in medicina, capitalizzando sulle nostre esperienze pregresse in ambito ‘action observation’, con la piattaforma Mirrorable, e coinvolgendo le famiglie in un reale processo di co-design - spiega la dr.ssa Francesca Fedeli, Amministratore di FTS srl -. La medicina personalizzata, l’analisi dei dati, la cura del paziente e della famiglia: sono queste le nostre competenze, tipiche del modello di ‘community-led healthcare’. Ci auguriamo così di poter contribuire a un miglioramento delle condizioni di vita dei nostri bambini, in linea con una nuova medicina di prossimità, per una migliore presa in carico e riabilitazione delle categorie più fragili”.

AlnCP è l’acronimo del Progetto EU “Clinical validation of Artificial Intelligence for providing a personalized motor clinical profile assessment and rehabilitation of upper limb in children with unilateral Cerebral Palsy” -Horizon Europe Framework Programme (HORIZON).  (Fonte ufficio stampa Fondazione Stella Maris)

SergioRosati fotoL'Ateneo è in lutto per la scomparsa di Sergio Rosati, già professore ordinario di Fisica nucleare e dal 2003 professore emerito dell'Università di Pisa.

Nato a Lucca nel 1934, il professor Rosati si era laureato in Fisica nel 1956 presso l'Università di Pisa come allievo della Scuola Normale Superiore. È stato professore ordinario di fisica nucleare a Pisa dal 1977, e ha insegnato, tra l'altro, fisica generale e fisica nucleare a generazioni di studenti, sia del corso di laurea in fisica che in ingegneria. Le sue grandi doti nell'insegnamento della fisica generale gli hanno permesso di realizzare vari libri di testo che sono, dopo tanti anni, ancora tra quelli maggiormente apprezzati ed impiegati nei corsi di laurea scientifici e ingegneristici.

Il professor Rosati ha svolto la sua attività di ricerca nell'ambito della fisica nucleare teorica principalmente presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa, in stretta collaborazione anche con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, di cui è stato associato fino al 2012. È grazie a lui e alle sue ricerche di indiscusso valore sui sistemi nucleari sia a pochi che a molti corpi, che a Pisa si è formato un gruppo di ricerca diventato, nel corso degli anni, un riferimento per la comunità nucleare teorica e sperimentale a livello nazionale e internazionale.

Per i suoi allievi prima di tutto, ma anche per tanti colleghi, il professor Rosati era diventato un punto di riferimento professionale e soprattutto umano. "Ci mancheranno la sua profonda conoscenza della fisica, la sua lungimiranza e intuizione nel proporre argomenti di ricerca, la sua ironia e il suo umorismo, ma soprattutto la sua umanità e la sua sicura e forte presenza anche nei momenti più difficili" commentano i suoi più stretti collaboratori, la professoressa Laura Elisa Marcucci, ordinario di fisica teorica nucleare presso il Dipartimento di Fisica, e Alejandro Kievsky e Michele Viviani, primi ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

“La scomparsa del professor Rosati, nostro professore emerito, addolora fortemente il Dipartimento di Fisica. Perdiamo un grande scienziato, e un docente che è stato protagonista dello sviluppo della fisica teorica in ambito nucleare negli ultimi decenni. Ai familiari del professor Rosati portiamo la vicinanza di tutta la nostra comunità,” commenta il professor Dario Pisignano, direttore del Dipartimento di Fisica.

I funerali si terranno martedì 1° marzo, alle 14.30, presso il cimitero della Misericordia in via Pietrasantina.

L'Università di Pisa ha presentato al Padiglione Italia a Expo Dubai 2020 il brevetto "Method for detecting Macrophomina phaseolina", una tecnologia per l'agricoltura sostenibile che ha già suscitato interesse nell'ambito del contest Intellectual Property Award 2021 (IPA 2021). Portavoce della tecnologia è la professoressa Susanna Pecchia del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali.

Il brevetto riguarda la diagnostica rapida, svolta anche direttamente in campo, per difendere i raccolti e ridurre l’uso di prodotti chimici, favorendo un'agricoltura che rispetti gli equilibri della natura e dell'ambiente. La soluzione ideale per una ampia gamma di utenti a livello mondiale, come le aziende che producono kit diagnostici, i laboratori di diagnostica fitosanitaria, sia pubblici che privati, e i laboratori di patologia clinica umana.

Il fungo M. phaseolina predilige climi caldi tropicali e sub-tropicali ma, a seguito dei cambiamenti climatici, è stato previsto un aumento della sua aggressività anche in zone del mondo diverse. La diagnosi precoce di tale fungo è pertanto vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale.

Il brevetto risulta tra i migliori 5 della macroarea Filiera Agroalimentare del contest IPA 2021, concorso per le università, gli enti pubblici di ricerca e gli IRCCS nazionali, organizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico-UIBM, in collaborazione con NETVAL. Oggetto del concorso sono le invenzioni industriali risultanti dalle schede brevettuali presenti sulla piattaforma Knowledge-share.

Nel corso dell'Esposizione Universale a Dubai sono state premiate le migliori innovazioni per ciascuna delle sette aree tecnologiche: oltre al settore Agrifood, Future mobility - Cybersecurity, Artificial intelligence, Big data - Tecnologie green e materiali alternativi - Aerospazio - Fonti rinnovabili/Energie alternative/acqua - Life science/Health care.

 

Qual è la qualità della vita delle persone LGBTQ+ sul territorio lucchese? E come è percepita la comunità arcobaleno all'interno dell'intera cittadinanza lucchese? Dare risposte a queste domande è l'obiettivo della ricerca scientifica che l'Università di Pisa sta realizzando, grazie ad una convenzione che l'ateneo ha stipulato col Comune di Lucca. Il progetto rientra tra quelli sostenuti e finanziati dalla Regione Toscana attraverso la rete Ready, che mette insieme tutte le amministrazioni pubbliche impegnate contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere: rete alla quale il Comune di Lucca ha aderito due anni fa.

A presentare l'iniziativa sono stati il consigliere comunale delegato ai diritti Daniele Bianucci, l'assessora alle pari opportunità Ilaria Vietina, l'assessora regionale per la promozione ai diritti umani Alessandra Nardini, il professor Arturo Marzano delegato dal rettore dell'Università di Pisa per le attività di "Gender Studies and Equal Opportunites", e la dottoressa Sandra Burchi che curerà direttamente il progetto per conto dell'Università. Nel gruppo scientifico che coordina l'iniziativa, oltre a Bianucci, Vietina e Marzano, sono coinvolte anche Marta Bonetti e Romina Incorvaia per il Comune di Lucca e Renata Pepicelli, Gianluca Fulvetti e Carlotta Ferrari degli Uberti per l'Università di Pisa.

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Da sinistra, il professor Arturo Marzano, il consigliere Daniele Bianucci e la dottoressa Sandra Burchi.

"Abbiamo fortemente voluto questa collaborazione con l'Università di Pisa, che grazie al contributo della Regione oggi abbiamo potuto centrare, per far compiere un salto di qualità importante all'impegno che l'amministrazione comunale assicura per combattere ogni discriminazione - sottolineano Bianucci e Vietina - Attraverso un questionario (con metodologia CAWI) saranno raccolti elementi conoscitivi tesi a valutare la percezione della qualità della vita da parte delle persone lgbt+ sul nostro territorio. I temi di indagine potranno includere: grado e luoghi di visibilità, grado di accoglienza, luoghi e momenti di invisibilità ed ostilità, esperienze personali di pregiudizio e discriminazione. Inoltre, un'analisi di tipo qualitativo sarà rivolta a testimoni privilegiati della comunità lucchese e sarà finalizzata a comprendere come la comunità lgbt+ è percepita all'interno del nostro territorio: se è visibile o meno, in particolare in quali luoghi, e se nel caso è accolta o rimangano ambiti di ostilità. L’obiettivo è arrivare a un report che riunisca i dati, le elaborazioni ed eventuali raccomandazioni emerse dallo studio. Il report sarà presentato nell'ambito di un'iniziativa pubblica che possa essere momento di riflessione e di dibattito per la Città intera e per le associazioni interessate, e ci aiuterà, siamo sicuri, a porre in essere politiche di integrazione e lotta alle discriminazioni, ancora più puntuali ed efficaci".

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“Come Università di Pisa siamo orgogliosi di questa collaborazione con il Comune di Lucca perché conferma sia il legame con il territorio sia la volontà di contribuire a creare un ambiente che sia inclusivo, in cui tutte le persone possano liberamente esercitare i propri diritti e vivere le proprie relazioni affettive - sottolinea il professor Arturo Marzano -  L’università è uno dei luoghi privilegiati in cui si fa ricerca e per questa ragione il nostro Ateneo ha accolto con gioia la proposta del Comune di Lucca di partecipare ad un progetto che mettesse al centro una ricerca con un chiaro taglio scientifico, dal punto di vista sia metodologico sia contenutistico, affidato ad una sociologa, la dottoressa Sandra Burchi, affermata e stimata a livello nazionale e internazionale”.

"Siamo felici di questo progetto e siamo orgogliosi di averlo supportato attraverso il sostegno che la Regione offre agli aderenti toscani alla Rete Ready - sottolinea l'assessora regionale Alessandra Nardini, che tra le altre ha la delega all'attuazione della Legge regionale 63/2004 "norme contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere" - Bella ed importante la sinergia tra amministrazione comunale di Lucca e Università di Pisa: conoscere, analizzare, per rendere ancora più inclusiva la città. Il nostro impegno è quello di portare avanti un'azione di coordinamento, impulso e sostegno delle politiche locali in materia di prevenzione e contrasto delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere, contribuendo a migliorare la qualità della vita delle persone Lgbtqia+ e a creare un clima sociale di rispetto, libero da pregiudizi e stereotipi. L'affermazione dei diritti di ogni persona costituisce, infatti, il presupposto per la costruzione di una compiuta cittadinanza. La Toscana è da sempre terra di diritti e con orgoglio vuole continuare ad esserlo".
(Fonte: Ufficio Stampa Comune di Lucca).

Si terrà martedì 1 marzo, alle ore 18, l’incontro on line di analisi e approfondimento su “La guerra in Ucraina”, promosso dall’Università di Pisa e curato dal Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere.

Nel corso dell'incontro si discuterà di come si è arrivati alla guerra, di quali interessi hanno mosso la Russia ad attaccare l’Ucraina, di come decostruire le narrazioni che, come sempre, cercano di legittimare gli atti di guerra, e di come si possa agire, sul piano internazionale e civile, per ritrovare la pace.

Dopo l’introduzione del rettore Paolo Maria Mancarella, interverranno Alessandro Polsi, docente di Storia delle relazioni internazionali del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, e Simone Paoli, docente di Storia delle relazioni transatlantiche al Dipartimento di Scienze Politiche. Parteciperà alla discussione Enza Pellecchia, direttrice del Centro Interdipartimentale “Scienze per la Pace” dell’Ateneo pisano, che porterà la testimonianza del CISP ed esporrà le iniziative promosse da RUniPace, la Rete delle Università Italiane per la Pace, promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e di cui l’Ateneo pisano è stato uno dei promotori.

L’incontro si svolgerà online sulla piattaforma Teams e potrà essere seguito da tutti gli interessati in diretta sul canale YouTube del Dipartimento, all’indirizzo: https://youtu.be/IYwTUfCAIlA

Il 2 marzo alle 16.30 prosegue il ciclo di incontri sul tema dell’accessibilità nelle aree archeologiche, organizzato dalla Gipsoteca dell’Università di Pisa, con la conferenza dal titolo “La Valle dei Templi di Agrigento: un’esperienza culturale facilitata a visitatori con abilità diverse”. Ospite dell’incontro è il direttore del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento Roberto Sciarratta. Modera Gianfranco Adornato (Scuola Normale Superiore di Pisa, docente di Archeologia classica), intervengono Anna Anguissola e Chiara Tarantinocuratrici dell’iniziativa. L’incontro si terrà a distanza e potrà essere seguito sul canale YouTube del dipartimento di Civiltà e forme del sapere tramite il link https://youtu.be/2NdybrhgmrA.
Venerdì 4 marzo alle 17 si terrà inoltre la conferenza “Il Partenone a Londra: un nuovo canone della classicità. Echi italiani, echi americani” di Vincenzo Farinella, professore presso l’Università di Pisa, e l’archeologa, storica dell’arte e autrice Silvia Panichi. Anche questo incontro potrà essere seguito sul canale YouTube del dipartimento di Civiltà e forme del sapere tramite il link https://youtu.be/nEOu6AmXvno.Le iniziative rientrano nella manifestazione “Aree archeologiche e accessibilità: da limite a opportunità”, organizzata dalla Gipsoteca di arte antica e antiquarium del Sistema museale di ateneo, con il patrocinio del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere, del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica e del Comune di Pisa, in cooperazione con USID – Ufficio servizi per l’integrazione di studenti con disabilità.

L’avvocata Arianna Enrichens (foto) è la nuova Consigliera di fiducia dell’Università di Pisa. Nominata dal Rettore Paolo Mancarella nel gennaio 2022 a seguito di una procedura di selezione, resterà in carica tre anni sino al 2024.

La figura della Consigliera è stata istituita per la prima in Ateneo nel 2018 su proposta del Comitato Unico di Garanzia (CUG) come importante strumento di gestione dei conflitti e di garanzia del benessere lavorativo. Tutte le persone appartenenti alla comunità universitaria possono rivolgersi alla Consigliera per ottenere supporto contro discriminazioni e molestie in applicazione del Codice Etico dell’Università di Pisa. La Consigliera, in piena autonomia e nel rispetto della riservatezza di tutte le persone coinvolte, presta la sua assistenza, consulenza e attività di ascolto a tutela di chi si ritenga vittima di discriminazioni o molestie adoperandosi per la soluzione del caso.

L’avvocata Enrichens, che succede alla collega Chiara Federici, sarà a disposizione con cadenza mensile (il 23 marzo, il 22 aprile, il 20 maggio e il 22 giugno). Per concordare un appuntamento in assoluta riservatezza è possibile scriverle a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Arianna Enrichens è iscritta all’Albo degli Avvocati di Torino dal 2009 e svolge attività di consulenza, assistenza e docenza nelle materie del diritto civile, del diritto antidiscriminatorio e delle pari opportunità e di diritto della famiglia, con particolare riferimento al tema dell’affrancamento dalla violenza di genere. E’ avvocata del Telefono Rosa di Torino e consulente civilista del Centro Antiviolenza della Città di Torino. Collabora con l’Università di Torino come docente del corso di laurea di Psicologia Criminologica e Forense e nell’ambito di progetti di ricerca. Per due mandati è stata Consigliera di Fiducia del Politecnico di Torino ed è attualmente Consigliera di Fiducia dell’Università di Parma e dell’Arpa Piemonte.

 

 

Due appuntamenti per familiarizzare con la fisica quantistica, già protagonista dell’installazione artistico scientifica e interattiva Quantum Jungle inaugurata a Palazzo Blu a fine novembre e visitabile in modo gratuito fino al 27 aprile 2022.  L’installazione - circa 6 metri quadri, un migliaio di molle e 12000 LED - dell’artista e informatico Robin Baumgarten, è “una sorta di traduttore, che usa il linguaggio dell'arte per integrare in modo rigoroso la nostra difficoltà a formare un'intuizione dei fenomeni quantistici, altrimenti inaccessibili alla nostra esperienza quotidiana, per vedere con altri occhi le nostre teorie, in un quadro sbrilluccicante", afferma Marilù Chiofalo del Dipartimento di fisica dell’Università di Pisa e che, insieme a Sabrina Maniscalco dell’Università di Helsinki, è responsabile scientifica del progetto Quantum Jungle.

Adesso si passa all’azione con i workshops, che saranno condotti da Marilù Chiofalo e Jorge Yago Malo e si terranno venerdì 4 marzo e venerdì 1 aprile in auditorium a Palazzo Blu (dalle 15 alle 19). I due eventi sono un  approfondimento divulgativo, interattivo e divertente pensato per gli studenti delle scuole superiori ma aperti a chiunque abbia voglia di misurarsi con campo di studi dalle numerose applicazioni concrete e di assoluta attualità. Basti sapere che ogni anno il 14 aprile è il World Quantum Day e sono in preparazione le Italian Quantum Weeks, con il coinvolgimento dell’Università di Pisa, per diffondere la conoscenza delle tecnologie quantistiche (quantumweeks.it/).

Quantum Jungle

Siamo infatti nella cosiddetta seconda rivoluzione quantistica, che negli ultimi due decenni ha preso corpo nei laboratori di tutto il mondo, realizzando un livello di controllo sulle proprietà della materia talmente accurato e preciso, da poter concepire nuove tecnologie utili. Per fare cosa? Ad esempio simulare processi naturali per molecole di interesse farmacologico e terapie personalizzate, oppure per avere fertilizzanti più efficienti e meno inquinanti di quelli artificiali attuali, ma anche per avere materiali per catturare e trasformare le emissioni di CO2. Oggi le grandi aziende – IBM, Google, Microsoft, Amazon – le istituzioni scientifiche e i Governi investono nel settore, anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha un capitolo dedicato. Le nuove tecnologie avranno impatto in tutti i campi, dalla fisica alla biologia e medicina, dall’informatica all’economia, filosofia e giurisprudenza.

I due appuntamenti. Il workshop del 4 marzo è dedicato al ‘Quantum decide game’, uno strumento di partecipazione attiva ideato dal settore outreach di ICFO-Barcellona, uno dei partners del progetto pilota europeo Quantum Technologies Education for Everyone (QUTE4E) coordinato da Chiofalo. L’obiettivo del  gioco è prendere decisioni per il futuro, attraverso una dinamica di scambio di idee e domande che fanno riflettere sulla fisica e le tecnologie quantistiche. Con l’aiuto delle risorse educative della piattaforma QPlayLearn (www.qplaylearn.com) ideata da Sabrina Maniscalco e diretta da Caterina Foti dell’Università di Aalto, e in particolare con le quantum pills della sezione Discover diretta da Chiofalo. Poi in collaborazione con EUROAVIA, l’associazione che unisce studenti con la passione per l’aerospazio e l’aeronautica per creare un ponte tra università e mondo del lavoro, andrà in scena la fisica di Harry Potter, sulle tracce – in modo divulgativo - dei pezzetti di realtà quantistica alla base di uno degli incantesimi più popolari: la passaporta. Nell’appuntamento di venerdì 1 aprile invece, si sperimenteranno i concetti quantistici in un torneo di TiqTaqToe, noto in Italia come tris ma qui con regole quantistiche: uno dei tanti  “quantum games” ideati per scopi educativi e di ricerca. Ci si tufferà quindi in un altro incantesimo popolare della saga di Harry Potter, il giratempo di Hermione Granger, per concludere con il seminario divulgativo ‘Come ti faccio il qubit’ sulla fisica della materia alla base della realizzazione dei qubits. L’attività educativa si avvale della collaborazione dell’Unità di ricerca in didattica della fisica dell’Università di Udine diretta dalla professoressa Marisa Michelini.     

“Inaugurata a fine novembre a Palazzo Blu, l’installazione artistico scientifica Quantum Jungle, si arricchisce grazie ai workshop che auspicabilmente permetteranno agli interessati di avvicinarsi ancora di più all’affascinante mondo della fisica quantistica - dichiara Stefano Del Corso, Presidente della Fondazione Pisa - Se l’installazione si è ripromessa di far vedere quella che viene definita la ‘danza dei quanti’, i workshops, dal taglio divulgativo, intendono coinvolgere con l’approfondimento teorico e con l’interazione con gli esperti. Il progetto scientifico, ideato dalla Professoressa Marilù Chiofalo dell’Università di Pisa e dalla Professoressa Sabrina Maniscalco dell’Università di Helsinki propone due appuntamenti in auditorium, tra marzo e aprile, che volentieri ospitiamo nell’ambito del sostegno che la Fondazione Pisa ha dato all’iniziativa”.

“Dalle tecnologie basate sulla fisica quantistica passerà una gran parte della costruzione del nostro futuro e l'Università di Pisa aspira ad essere un punto di snodo fondamentale a livello nazionale in questo settore di indagine e un ponte per preziose collaborazioni, alcune delle quali già avviate, con realtà internazionali - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella - Per poterlo fare serve, però, investire sulle nuove generazioni, attrarle verso un campo di ricerca poco conosciuto ai non addetti ai lavori. In tutto ciò, iniziative come queste, rivolte proprio a giovani che presto dovranno scegliere quale percorso universitario intraprendere, possono dare un contributo di orientamento molto importante. Per questo ci tengo a ringraziare la Professoressa Marilù Chiofalo del nostro Dipartimento di Fisica e la Professoressa Sabrina Maniscalco dell’Università di Helsinki per quanto hanno fatto e la Fondazione Palazzo Blu che, dopo l’installazione artistica, ospiterà anche questi due workshop”

Per partecipare alle iniziative è richiesta l'iscrizione attraverso questo link per l'evento del 4 marzo e questo link per l'evento del 1° aprile.

Quantum Jungle è un progetto a cura di Marilù Chiofalo e Sabrina Maniscalco, con il sostegno della Fondazione Pisa e realizzato in collaborazione con Fondazione Palazzo Blu.

L’Università di Pisa - il cui impegno per il rafforzamento del dialogo e della pace è testimoniato ed espresso anche dalla promozione della Rete delle Università per la Pace (www.runipace.org), nata su impulso del Rettore di Pisa e del Rettore di Brescia - aderisce alla posizione espressa dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane sulla guerra in Ucraina.

Per sostenere la richiesta di porre immediatamente fine al conflitto, sul balcone di Palazzo alla Giornata è stata esposta la bandiera della pace.

rettorato pace

Si riporta di seguito l’appello della CRUI.

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Ucraina: per un’azione diplomatica forte

La CRUI, profondamente preoccupata da quanto sta avvenendo in Ucraina, animata dalla convinzione che l’attenzione alla costruzione e al consolidamento della pace con mezzi pacifici sia vocazione costitutiva dell’Accademia, certa che un’azione diplomatica forte e immediata, condotta in buona fede da tutte le parti, sia l’unica strada per affrontare la complessità del conflitto in corso:

  • si associa all’appello del Segretario generale delle Nazioni Unite del 23 febbraio sul rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite, sulla necessità di stabilire il cessate il fuoco e di intraprendere la via del dialogo e del negoziato;
  • ribadisce con fermezza l’importanza della pace e del dialogo quali valori insostituibili per la convivenza fra i popoli e condanna ogni atto di violenza e di prevaricazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali;
  • esprime autentica solidarietà per le persone coinvolte e particolare vicinanza all’intera comunità accademica in Ucraina;
  • seguendo il corso degli eventi, valuta la possibilità di attivarsi per incoraggiare azioni concrete a beneficio e sostegno di colleghi e colleghe, nonché di studentesse e studenti, vittime della situazione, incluso il ritorno in Italia delle studentesse e degli studenti presenti nelle zone del conflitto.

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