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Francesca Desideri, neolaureata del dipartimento di Farmacia dell'Università di Pisa, ha ricevuto il premio di laurea di 3.000 euro per la sezione "Nutrizione e Nutraceutica" alla manifestazione nazionale "Farmacista più, il futuro della professione" tenutasi a Roma dal 4 al 6 aprile 2014. Il premio le è stato conferito per la sua tesi di laurea sperimentale, svolta presso il laboratorio di Farmacologia, intitolata "Valutazione farmacologica dei flavonoidi a livello cardiovascolare: effetti di apigenina, luteolina e naringenina su cellule di muscolatura liscia vascolare umana" della quale sono stati relatori la professoressa Maria Cristina Breschi e il dottor Vincenzo Calderone, correlatrice la dottoressa Alma Martelli.

La manifestazione "Farmacista più, il futuro della professione" si propone come la nuova assise annuale dei farmacisti italiani, organizzata dalla Fondazione Francesco Cannavò e promossa dalla FOFI (Federazione Ordini Farmacisti Italiani). L'iniziativa, alla quale sono stati presenti fra gli altri il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta, il presidente FOFI Andrea Mandelli, il presidente della Fondazione Cannavò Giacomo Leopardi, il vicepresidente FOFI Luigi d'Ambrosio Lettieri, il direttore generale AIFA Luca Pani, la presidente di Federfarma Annarosa Racca, il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi e, in rappresentanza del mondo universitario, il presidente della Conferenza dei Direttori delle Scuole di Farmacia Ettore Novellino, intende porsi come luogo di approfondimento sui temi di stringente attualità che interessano la professione del farmacista.

Fra gli argomenti a cui la manifestazione ha voluto dare maggior rilievo, attraverso un premio di laurea specifico, c'è la Nutraceutica, tema innovativo a cui il dipartimento di Farmacia del nostro Ateneo sta dedicando sempre maggior interesse scientifico, testimoniato dall'ampia adesione di numerosi dei suoi docenti al Centro interdipartimentale di ricerca "Nutraceutica e alimentazione per la salute" che si è costituito recentemente presso l'Università di Pisa.

Usare i social media per difendere il patrimonio archeologico egiziano e sensibilizzare il pubblico sul problema dei saccheggi e sul commercio illecito di antichità. E' questa la "missione" della dottoressa Monica Hanna, 30 anni, egiziana di nascita formatasi prima all'Università del Cairo e quindi a Pisa dove ha conseguito il dottorato in Archeologia (Egittologia) sotto la guida della professoressa Marilina Betrò.

E proprio grazie al suo impegno per la salvaguardia dei beni archeologici del suo Paese, lo scorso 10 aprile Monica Hanna ha ricevuto a New York il "SAFE Beacon Award", il prestigioso riconoscimento conferitole della SAFE/Saving Antiquities for Everyone, una onlus impegnata da anni sui temi della difesa e conservazione patrimonio culturale in tutto il mondo. Durante la cerimonia di premiazione Monica Hanna ha tenuto una conferenza dal titolo "Salvare l'antico Egitto un tweet alla volta: in che modo i social media stanno difendendo una delle più antiche civiltà del mondo". Prima ancora di ricevere questo premio Monica Hanna era stata votata fra le sette "Persone dell'anno" dalla rivista Egypt Today e indicata come una delle donne arabe più influenti nel 2013 dall'Asian Magazine.

Un fiore d'autunno per contrastare il declino delle api: il team di Apidologia e Apicoltura del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa ha recentemente evidenziato la possibilità di coltivare a ridosso degli apiari strisce di Cephalaria transsylvanica, una specie popolarmente conosciuta come "Vedovina maggiore" che fiorisce durante l'autunno, stagione normalmente caratterizzata da carenza di polline e nettare. Lo studio, condotto da Angelo Canale, Giovanni Benelli e Stefano Benvenuti, è stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista PLOS ONE. "Tale strategia – ha spiegato Giovanni Benelli – può rappresentare un'ottima soluzione per fornire polline e nettare alle api, ma anche ad altri pronubi selvatici, nella fase di rarefazione delle fioriture spontanee che caratterizza la stagione autunnale".

La Cephalaria transsylvanica, una specie a fioritura tardiva estivo-autunnale, è risultata molto rustica e adattabile, continuamente visitata da un ampio numero di insetti impollinatori con netta preponderanza degli apoidei sociali. In particolare, è stato dimostrato che le visite delle api su C. transsylvanica aumentano significativamente dalla piena estate all'inizio dell'autunno, quando la presenza di fonti alternative di polline si fa molto scarsa. "La ricerca in oggetto – ha aggiunto Angelo Canale – propone l'inclusione di C. transsylvanica in strisce di fioriture da seminarsi sia in aree ad agricoltura intensiva, al fine di aumentare la diversità degli impollinatori presenti, sia in prossimità degli alveari per garantire limitrofe e abbondanti quantità di polline e nettare utili a irrobustire le famiglie di api, per un più agevole superamento della stagione invernale".

Il forte declino registrato nelle popolazioni delle api è una grave minaccia per la coltivazione delle specie vegetali d'interesse agrario e sembra essere dovuto a molteplici cause, dai fattori epidemiologici che riguardano la loro salute, agli effetti deleteri dei fitofarmaci impiegati in agricoltura intensiva, al degrado e alla frammentazione degli habitat da esse utilizzati. Per contrastare il declino delle api, sono stati proposti diversi strumenti, tra cui l'introduzione di strisce coltivate di fiori selvatici al fine di supportare il sostentamento di questi utilissimi insetti. Tuttavia, nella maggior parte degli ambienti agricoli mediterranei, la maggioranza delle fioriture spontanee sono caratterizzate da specie a fioritura primaverile, giacché la crescita delle fioriture estive è spesso poco compatibile con le difficili condizioni tipiche di tali ambienti. Questo conduce al frequente verificarsi di situazioni di carenza di polline e nettare per gli insetti impollinatori, le cui popolazioni tendono a rarefarsi.

Per promuovere il Programma Erasmus+ e il nuovo Bando Erasmus per la mobilità degli studenti, il 15 aprile l'Università di Pisa organizza l'Erasmus+Day, una giornata informativa che, con varie iniziative, farà scoprire tutte le opportunità di studio e tirocinio all'estero. Per entrare nel clima europeo, già a pranzo, grazie alla collaborazione con il DSU Toscana, sarà possibile gustare piatti tradizionali di diversi Paesi europei alle mense universitarie di via Martiri, via Betti e via Cammeo.

Alle 19, alla Stazione Leopolda in Piazza Guerrazzi, avrà inizio il vero appuntamento con l'Erasmus+, organizzato in collaborazione con AEGEE Pisa, ESN Pisa, garagErasmus e Radioeco. Porteranno i loro saluti il rettore Massimo Augello, il prorettore all'Internazionalizzazione Alessandra Guidi e Francesco Malfatti di garagErasmus. Attraverso cibo, musica e intrattenimento, si potranno scoprire i dettagli del nuovo bando e ascoltare le storie di studenti Erasmus ed ex Erasmus che interverranno alla serata. Seguirà una apericena con menù europei e la premiazione del vincitore del concorso fotografico "Il mio Erasmus", con la proiezione delle foto inviate dagli studenti. La serata si chiuderà poi con il Dj set by Radioeco.

Per gli Open Day della Ricerca dell'Università di Pisa, inaugurati giovedì 10 aprile con dibattiti, incontri e 32 stand della ricerca, arriva il giorno dell'evento organizzato nell'ambito dei "Dialoghi dell'Espresso". Venerdì pomeriggio, alle ore 16, appuntamento nell'Aula Magna del Polo Carmignani in Piazza dei Cavalieri con l'incontro "Spioni, spiati. Etica e democrazia" aperto dai saluti del rettore Massimo Augello e del direttore de "L'Espresso", Bruno Manfellotto. Subito dopo, la giornalista Stefania Maurizi intervisterà Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, che sarà in video collegamento dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra in cui è rifugiato da alcuni anni. La discussione sarà approfondita con gli interventi dei giuristi Stefano Rodotà e Michele Ainis, del filosofo Remo Bodei, professore emerito dell'Università di Pisa, e del giornalista de l'Espresso Alessandro Gilioli.

La mattinata di venerdì sarà all'insegna della ricerca, con tre talk che presenteranno alcuni casi di ricerche innovative e di successo dell'Università di Pisa. Si inizierà alle ore 10 con "Humanities, linguistica e applicazioni multimediali": il prorettore alla Ricerca, Roberto Barale, e il responsabile Ricerca e Sviluppo di Nextworks, Nicola Ciulli, dialogheranno con i professori Gabriele Gattiglia, Alessandro Lenci, Enrica Salvatori e Mirko Tavoni. Alle ore 11 toccherà a "Spin-off: performance di creatività e innovazione", con il prorettore alla Ricerca applicata e all'Innovazione, Paolo Ferragina, che introdurrà i rappresentanti di BioCare, E-SPres3D, ExtraSolution, IV Tech e JOS Technology. Alle ore 12, "Meet the MIT Project" metterà a confronto il prorettore all'Internazionalizzazione, Alessandra Guidi, con alcuni degli studiosi pisani che stanno sviluppando progetti di ricerca insieme a colleghi del prestigioso MIT di Boston: Valentina Domenici, Gianluca Fiori, Michele Lanzetta e Marta Pappalardo. I tre incontri saranno coordinati dal giornalista Walter Daviddi.

Sono arrivati ai nastri di partenza gli Open Day della Ricerca, le due giornate promosse dall'Università di Pisa per aprire virtualmente le porte dei propri laboratori e mostrare a tutta la cittadinanza il lavoro e le persone protagonisti di questo settore. L'apertura è prevista giovedì 10 alle ore 15 con l'inaugurazione dei 32 stand della ricerca, che quest'anno si snoderanno tra Piazza dei Cavalieri e il Polo Carmignani, sede della kermesse di due giorni.

Un vero percorso nella scienza, segnalato da frecce colorate che accompagneranno i visitatori alla scoperta delle persone e dei progetti più innovativi e originali. Tra le presenze più curiose il diorama di un leopardo nebuloso, portato dal Museo di Storia Naturale di Calci, la "Cherubina", la barca a vela realizzata dagli studenti dell'Università di Pisa, e il progetto "Epigrafi in movimento" del Laboratorio di Cultura Digitale, che riguarda la digitalizzazione e la condivisione delle scritture epigrafiche.

Dopo i saluti delle autorità, alle 16 si terrà l'incontro con Marco Pratellesi, direttore della divisione digitale del gruppo "L'Espresso" e tra i maggiori esperti italiani di giornalismo on line, che parlerà di "Etica 2.0. La comunicazione nell'era di internet". Subito dopo, sul palco si alterneranno la professoressa Laura Giarrè, dell'advisory board della "Andrea Bocelli Foundation", e tre ricercatori dell'Ateneo: l'ingegnere biomedico Arti Ahluwalia, l'economista Simone D'Alessandro e l'informatico Dino Pedreschi. Il dialogo, che sarà coordinato dal prorettore alla Comunicazione, Marco Guidi, avrà per titolo "Eticamente: la ricerca che fa bene".

La giornata si chiuderà con la presentazione di GaragErasmus, la rete professionale della generazione Erasmus, a cura dell'executive chairman, Francesco Cappè, e con un momento di intrattenimento in collaborazione con Radioeco, la web radio ufficiale degli studenti dell'Università di Pisa.

Martedì 8 aprile, nella sede del CNR di Roma, un gruppo di scienziati italiani ha presentato il "Manifesto per un'Europa di progresso", un documento che ha l'obiettivo di "risvegliare dal torpore" gli scienziati di tutto il continente per rilanciare il progetto di un'Europa unita e democratica, costruita sulla base dei principi di libertà, democrazia, conoscenza e solidarietà. Nel Manifesto si legge: "Come scienziate e scienziati di questo continente – consapevoli che esiste un nesso inscindibile tra scienza e democrazia – sentiamo la necessità di metterci in gioco. Di ribadire che il processo di costruzione degli Stati Uniti d'Europa è la più importante opportunità che ci è concessa dalla storia".

Il Manifesto ha avuto tra i suoi promotori e primi firmatari i professori Vincenzo Cavasinni e Guido Tonelli del dipartimento di Fisica dell'Ateneo pisano, che lavorano rispettivamente negli esperimenti ATLAS e CMS (di cui Tonelli è stato a capo) che, all'acceleratore LHC del CERN, hanno scoperto la particella di Higgs. Nel corso della presentazione romana è stata lanciata anche l'idea di organizzare una riunione degli scienziati europei da tenere a Pisa, la sede in cui, nel 1839, si svolse la prima Riunione degli scienziati italiani che dimostrò, prima ancora dell'Unità d'Italia, la consapevolezza degli scienziati di appartenere a un'unica nazione. Nel 2011, nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia, la riunione del 1839 è stata ricordata dalla associazione "La Limonaia" con un convegno dedicato e un documentario. Dopo Pisa l'idea è che ogni anno si tengano nuovi incontri, in una città del continente, fino a quando l'obiettivo non sarà raggiunto.

Per sottoscrivere il "Manifesto per un'Europa di progresso" ci si può collegare al sito: http://www.osservatorio-ricerca.it/sondaggi/foreurope2014/registrazione_survey.php

Da venerdì 11 aprile al 2 giugno il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi a Pisa (Lungarno Galilei 9) ospita "All Our Yesterdays. Scene di vita in Europa attraverso gli occhi dei primi fotografi (1839–1939)", una mostra fotografica e multimediale basata sulle più avanzate tecnologie di digitalizzazione e stampa, che racconta per immagini le storie dei nostri nonni e bisnonni. Il taglio del nastro è previsto alle 18 e ospiti d'onore saranno il Sindaco di Pisa, l'Assessore alla Cultura, i rappresentanti dell'Università di Pisa e del Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi, insieme ai partner internazionali venuti da tutta Europa per celebrare l'evento.

"Vogliamo sottolineare – ha dichiarato il professor Alessandro Tosi dell'Univeristà di Pisa e direttore del Museo della Grafica - la dimensione internazionale di questa mostra che si sposa perfettamente con l'intento programmatico del museo, in special modo su un tema così trasversale come la fotografia d'epoca, che conferma la nostra apertura ai molteplici linguaggi della visione".

L'esposizione, a ingresso gratuito, è promossa dal progetto europeo EuropeanaPhotography, coordinato dall'Università Cattolica di Leuven e dalla società Promoter srl, ed è patrocinata dal Comune di Pisa, dall'Università di Pisa e dalla Regione Toscana. Diciotto partner internazionali - musei, archivi e agenzie di tutta Europa – si sono uniti e hanno digitalizzato il meglio delle proprie collezioni di fotografie d'epoca e per la prima volta a Pisa saranno presentate le più belle, e spesso inedite, immagini del passato immortalate dai pionieri dell'arte fotografica.

Ma chiunque potrà essere protagonista di questa grande iniziativa: i visitatori potranno portare le proprie foto, possibilmente in buono stato di conservazione e indicativamente relative al periodo 1839–1950, e l'associazione fotografica Imago le digitalizzerà gratuitamente. Le fotografie originali verranno subito restituite e una selezione delle immagini in digitale costituirà l'oggetto di una nuova mostra che verrà organizzata dall'associazione culturale Imago nel dicembre 2014 a Pisa.

Il materiale fotografico della mostra è disponibile al questo indirizzo web:

http://www.europeana-photography.eu/index.php?en/118/pictures-for-dissemination

Da venerdì 11 aprile sino al 30 settembre 2014 il Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa alla Certosa di Calci (via Roma 79) ospiterà la mostra "Abissi – Terra Aliena". L'inaugurazione è prevista alle 10 di mattina con i saluti delle autorità e gli interventi di Fabio Bulleri dell'Ateneo pisano e di Giorgio Carnevale dell'Università di Torino.

"Con questa esposizione – spiega Roberto Barbuti direttore del Museo di Storia Naturale – vogliamo far conoscere le meraviglie e le incredibili forme di vita che si trovano negli abissi più profondi. Queste specie sono plasmate dalla pressione dal buio assoluto e dal gelo profondo, hanno forme incredibili, sembrano appartenere ad un mondo alieno e quasi immaginario. Ma il buio non è mai assoluto, e le profondità abissali si accendono ad intermittenza delle luci chimiche dei suoi abitanti".

L'impressione per i visitatori sarà dunque quella di passeggiare in fondo al mare e anche i locali in cui la mostra ha luogo, recentemente recuperati, sono molto suggestivi, in particolare il sotterraneo di 17 metri che si estende al di sotto del Chiostro Grande della Certosa. "Abissi – Terra Aliena" si svolge nella semi oscurità con luci a led e piccoli faretti che illuminano rarissime creature marine come ad esempio un calamaro gigante di 13 metri. In tutto sono esposti più 100 esemplari della fauna abissale: 54 di questi, alcuni tassidermizzati, altri modelli o sotto liquido, hanno colori luminosi e si accendono se illuminati da luce ultravioletta.

"L'ecosistema marino è il più vasto ambiente della terra – conclude Roberto Barbuti – e negli oceani la luce solare penetra soltanto fino a 200 metri e qui si concentra la maggior parte degli organismi marini che conosciamo. Procedendo verso il basso, la temperatura dell'acqua tende a diminuire: a 2.000 metri è di 3 gradi, a 3.000 metri di soli 2 e sui fondali si può sfiorare lo zero. La pressione invece aumenta di 1 atmosfera ogni dieci metri. Il mare profondo è dunque un ambiente estremo, abitato da pochi organismi per la maggior parte ancora sconosciuti".

Giovedì 10 aprile, alle ore 16, al Museo di Storia naturale di Calci, appuntamento con l'ultima sfida a "colpi di scienza" tra i ricercatori di Pisa e Firenze. Per il quarto duello della serie "Guelfi contro Ghibellini" promossa dal Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa, a sfidarsi "singolar tenzone" ci saranno Roscoe Stanyon dell'Università di Firenze e Gino Fornaciari per l'Università di Pisa. In questo incontro, dal titolo "L'antropologia nella storia evolutiva e... non!" si parlerà dei vari aspetti di evoluzione dell'uomo e del nostro indissolubile legame con gli altri primati, cercando di capire come gli antropologi forensi "leggono" i resti umani ricostruendo storia, abitudini e cause di morte di personaggi famosi e non. Il pubblico farà da arbitro e guiderà l'incontro. I ricercatori avranno a disposizione 30 minuti ciascuno e poi via libera alle domande a cui gli scienziati dovranno rispondere. L'evento, completamente gratuito, terminerà con un tè caldo.

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