Al Liceo Carducci il primo torneo di calcetto con El.Go., il portiere elettronico
Venerdì 3 febbraio, al Liceo Carducci di Pisa, si è svolto il primo torneo di calcetto con El.Go., il portiere elettronico che il dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell’Università di Pisa ha realizzato grazie a una donazione del Distretto Regionale LEO 108LA e donato alla scuola lo scorso giugno. All’evento sportivo hanno partecipato tre squadre che si sono sfidate in un torneo all’italiana. In campo c'erano alunni di tutte le classi, dalla prima alla quinta, e in porta si sono alternati quattro portieri, tre ragazzi e una ragazza.
Il portiere elettronico, ribattezzato El.Go. (Electronic Goalkeeper), è un emulatore di portiere da calcetto controllabile da remoto mediante un'interfaccia adatta a persone con disabilità motoria e, a differenza di altri dispositivi analoghi, permette alla persona con disabilità motoria di partecipare attivamente al gioco. All'iniziativa era presente anche il professor Luca Fanucci, docente di Elettronica al dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e delegato del rettore per la Disabilità, che da anni si occupa di ausili tecnologici per persone disabili.
Frutto di un progetto di ricerca promosso già da alcuni anni nel dipartimento pisano di Ingegneria dell'Informazione, El.Go. è costituito da una sagoma di forma umana e da un robusto sistema elettro-meccanico che le permette di scorrere lungo la linea di porta con una rapidità paragonabile all'azione del portiere umano. L'intero sistema è alimentato a batteria ed è gestito da un circuito elettronico che la persona con disabilità può comandare utilizzando una grande varietà di interfacce utente, come ad esempio pulsanti o joystick. Le dimensioni complessive di El.Go. corrispondono a quelle di una porta da calcetto, con circa tre metri di larghezza, due di altezza e uno di profondità. Il sistema è progettato per il funzionamento sia all'interno che all'esterno, su cemento, erba o terra battuta.
El.Go. prevede diverse modalità di gioco, adatte a persone con differente grado di disabilità motoria, e ha un circuito di interfaccia con l'utente completamente senza fili e alimentato a batteria, per consentire al giocatore la completa libertà di posizionamento all'interno del campo. L'intero sistema è dotato di una serie di sensori che gestiscono il gioco in sicurezza, al fine di impedire eventuali collisioni di giocatori in attacco con gli elementi meccanici in movimento.
A Palazzo Vitelli un incontro in memoria di Giulio Regeni
Martedì 7 febbraio, alle ore 15.30, a Palazzo Vitelli, in Lungarno Pacinotti 43, l'Università di Pisa e Amnesty International organizzano un incontro in memoria di Giulio Regeni dal titolo "Politica, società civile e diritti umani in Egitto”. Dopo i saluti del rettore Paolo Mancarella, all’inizitiva interverranno Ettore Bucci, perfezionando della Scuola Normale Superiore, Gianni Ruffini di Amnesty International, Lucia Sorbera dell'Università di Sidney e Lorenzo Zamponi, assegnista SUM - Scuola Normale Superiore. Modera Arturo Marzano, ricercatore dell'Università di Pisa.
Obiettivo dell’incontro è fare il punto sulla situazione politica e sui diritti umani in Egitto, di fronte a una stretta del governo sulle organizzazioni della società civile, in particolare quelle femministe. Tutto questo a un anno dall’uccisione, dopo giorni di tortura, del ricercatore italiano Giulio Regeni, sulla cui morte il Cairo non ha ancora fatto luce. I relatori discuteranno sulla libertà di fare ricerca in paesi un cui i diritti civili e umani sono fortemente minacciati.
L’iniziativa sarà ospitata a Palazzo Vitelli, dove fino al 10 febbraio è in corso “Sidewalk Stories. Donne negli spazi pubblici del Cairo”, una mostra fotografica dell’artista egiziana Sarah Seliman, curata da Maria Neubert e organizzata dal CUG dell’Università di Pisa nell’ambito del "VII congresso della Società Italiana delle Storiche", che si è tenuto a Pisa dal 2 al 4 febbraio. Riconoscendo l’alto valore istituzionale, culturale e sociale dell’evento, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha destinato al Congresso la sua medaglia di rappresentanza.
Al via il corso di inglese per apprendenti con dislessia organizzato dal CLi
Sta per partire all’Università di Pisa la seconda edizione del corso di inglese rivolto a studenti con dislessia evolutiva, organizzato dal Centro linguistico d’Ateneo (CLi) in collaborazione con lo Sportello DSA. L’iniziativa ha visto lo scorso anno una grande partecipazione di allievi da vari corsi di laurea, che hanno potuto così raggiungere il livello di inglese richiesto in uscita dai loro corsi di studio per il conseguimento del titolo. Nel 2017 il corso partirà il 28 febbraio.
Le lezioni, due incontri settimanali di due ore ciascuno, si svolgeranno presso il Centro Linguistico d’Ateneo e prevedono l’utilizzo di tecniche sperimentali volte a favorire gli apprendimenti linguistici in studenti con DSA. Saranno tenute da due CEL (collaboratori ed esperti linguistici) madrelingua appositamente formati, in collaborazione con Gloria Cappelli e Sabrina Noccetti, ricercatrici di Lingua e Traduzione inglese del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica.
Il corso nasce all’interno di un percorso di ricerca su dislessia e apprendimento dell’inglese nei giovani adulti intrapreso negli ultimi due anni da un gruppo di ricerca dell’Università di Pisa in collaborazione con la IRCCS Fondazione Stella Maris e del Centro per la Neurocognizione, Epistemologia e Sintassi teorica dello IUSS di Pavia. «Malgrado si siano fatti molti passi in avanti in ambito neuro cognitivo e glottodidattico, l’impatto della dislessia sulle abilità linguistiche su cui l’apprendimento delle lingue straniere si fonda è un ambito ancora poco esplorato – spiegano le ricercatrici È dunque ormai essenziale cercare di unire i vari settori della ricerca teorica e le pratiche riabilitative per arrivare a una didattica che, riconoscendo le difficoltà del soggetto dislessico, riesca a proporre metodi tali da consentirgli l’apprendimento della lingua straniera».
Nella prima fase del progetto, il gruppo di ricerca dell’Università di Pisa ha adattato i test esistenti e sviluppato materiale didattico da utilizzare all’interno del corso proposto lo scorso anno agli studenti, fondandosi su tecniche riabilitative mirate a ridurre le difficoltà legate ai deficit insiti nel disturbo. Parallelamente è stato condotto uno studio sulle abilità mnesiche e pragmatiche degli apprendenti che ha portato a primi interessanti risultati.
La ricerca sperimentale continuerà anche nei prossimi anni, con l’obiettivo di riuscire a capire i meccanismi che sono alla base delle difficoltà attestate nell’apprendimento della lingua straniera da parte di studenti con dislessia evolutiva e di trovare le strategie e le metodologie più adatte per superarle. «I positivi risultati ottenuti dai partecipanti alla prima edizione sono senza dubbio incoraggianti e ci spingono a continuare in questo lavoro, dove è prezioso il contributo e il sostegno dei colleghi di tutti i dipartimenti che accolgono studenti con DSA e degli uffici preposti che ci hanno sempre fornito un grande aiuto», concludono Cappelli e Noccetti.
Gli studenti interessati possono rivolgersi allo Sportello DSA (https://www.unipi.it/index.php/servizi-e-orientamento/item/1174) o alle docenti per avere informazioni.
Al via il corso di inglese per apprendenti con dislessia organizzato dal CLi
Sta per partire all’Università di Pisa la seconda edizione del corso di inglese rivolto a studenti con dislessia evolutiva, organizzato dal Centro linguistico d’Ateneo (CLi) in collaborazione con lo Sportello DSA. L’iniziativa ha visto lo scorso anno una grande partecipazione di allievi da vari corsi di laurea, che hanno potuto così raggiungere il livello di inglese richiesto in uscita dai loro corsi di studio per il conseguimento del titolo. Nel 2017 il corso partirà il 28 febbraio.
Le lezioni, due incontri settimanali di due ore ciascuno, si svolgeranno presso il Centro Linguistico d’Ateneo e prevedono l’utilizzo di tecniche sperimentali volte a favorire gli apprendimenti linguistici in studenti con DSA. Saranno tenute da due CEL (collaboratori ed esperti linguistici) madrelingua appositamente formati, in collaborazione con Gloria Cappelli e Sabrina Noccetti, ricercatrici di Lingua e Traduzione inglese del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica.
Il corso nasce all’interno di un percorso di ricerca su dislessia e apprendimento dell’inglese nei giovani adulti intrapreso negli ultimi due anni da un gruppo di ricerca dell’Università di Pisa in collaborazione con la IRCCS Fondazione Stella Maris e del Centro per la Neurocognizione, Epistemologia e Sintassi teorica dello IUSS di Pavia. «Malgrado si siano fatti molti passi in avanti in ambito neuro cognitivo e glottodidattico, l’impatto della dislessia sulle abilità linguistiche su cui l’apprendimento delle lingue straniere si fonda è un ambito ancora poco esplorato – spiegano le ricercatrici È dunque ormai essenziale cercare di unire i vari settori della ricerca teorica e le pratiche riabilitative per arrivare a una didattica che, riconoscendo le difficoltà del soggetto dislessico, riesca a proporre metodi tali da consentirgli l’apprendimento della lingua straniera».
Nella prima fase del progetto, il gruppo di ricerca dell’Università di Pisa ha adattato i test esistenti e sviluppato materiale didattico da utilizzare all’interno del corso proposto lo scorso anno agli studenti, fondandosi su tecniche riabilitative mirate a ridurre le difficoltà legate ai deficit insiti nel disturbo. Parallelamente è stato condotto uno studio sulle abilità mnesiche e pragmatiche degli apprendenti che ha portato a primi interessanti risultati.
La ricerca sperimentale continuerà anche nei prossimi anni, con l’obiettivo di riuscire a capire i meccanismi che sono alla base delle difficoltà attestate nell’apprendimento della lingua straniera da parte di studenti con dislessia evolutiva e di trovare le strategie e le metodologie più adatte per superarle. «I positivi risultati ottenuti dai partecipanti alla prima edizione sono senza dubbio incoraggianti e ci spingono a continuare in questo lavoro, dove è prezioso il contributo e il sostegno dei colleghi di tutti i dipartimenti che accolgono studenti con DSA e degli uffici preposti che ci hanno sempre fornito un grande aiuto», concludono Cappelli e Noccetti.
Gli studenti interessati possono rivolgersi allo Sportello DSA (a questo link i contatti) o alle docenti per avere informazioni.
Con il bando BIHO l’Ateneo investe nella ricerca 1,5 milioni di euro
Per incrementare il numero di progetti finanziati e la competitività dell’Ateneo a livello nazionale e internazionale, l’Università di Pisa ha deciso di investire 1,5 milioni di euro nel settore della ricerca. Con decreto rettorale n. 77 del 25 gennaio 2017, l'Ateneo pisano ha infatti emanato BIHO - Bando Incentivi di Ateneo per le presentazione di proposte Horizon, i cui contenuti sono stati illustrati a professori e ricercatori in un incontro al Polo Carmignani mercoledì 25 gennaio. Dopo i saluti del rettore Paolo Mancarella, sono intervenuti il professor Lisandro Benedetti Cecchi, prorettore per la Ricerca in ambito europeo e internazionale, e i responsabili del Settore Ricerca Unipi, che hanno fatto il punto sulle opportunità di finanziamento in Horizon per l'anno 2017 e sui servizi dell'Università a supporto della progettazione europea.
Le azioni di incentivazione alla partecipazione a Horizon 2020 sono di tre tipi: la prima prevede il finanziamento di meeting internazionali volti alla costituzione del partenariato di progetto, per i professori e i ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato “senior” che hanno intenzione di presentare, come coordinatori o partner, una proposta Horizon 2020; la seconda è un contributo alle attività di ricerca di professori e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato “senior” che hanno presentato, come coordinatori, una proposta Horizon 2020 che ha superato la soglia minima di valutazione ma non è stata finanziata; la terza è un contributo a professori e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato “senior” che hanno ottenuto, come coordinatori, il finanziamento di un progetto Horizon 2020.
Il bando BIHO rimarrà aperto per l’intero 2017 ed è consultabile al link: https://www.unipi.it/index.php/unione-europea/itemlist/category/990-biho-bando-incentivi-di-ateneo-proposte-horizon
Recruiting Day Ikea per studenti e laureati
Il prossimo 17 febbraio,al Polo Carmignani, si svolgerà un Recruiting Day con IKEA.
E’ un’occasione importante per conoscere da vicino una grande azienda che presenterà le proprie attività e le opportunità professionali per studenti e neolaureati.
Al termine della presentazione si terranno dei colloqui conoscitivi. Ricordiamo agli interessati di portare una copia del proprio cv.
Programma
9:30 – Registrazione partecipanti
10:00 -12:00 Presentazione dell’azienda e delle opportunità professionali per studenti e neolaureati delle seguenti aree:
- Economia e Marketing
- Ingegneria e Architettura
- Discipline umanistiche
- Risorse umane
- Informatica
- Scienze matematiche
12:00 – 13:00 Colloqui conoscitivi
13:00 – 14:00 Pausa pranzo
14:00 – 17:30 Colloqui conoscitivi
Modalità di partecipazione
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti gli interessati.
Per ragioni organizzative iscriversi alla pagina https://goo.gl/igVSrB
Info
Info: http://jobplacement.unipi.it
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Roberto Latini e Fortebraccio Teatro al Teatro Era
Dal 3 al 5 febbraio due appuntamenti al Teatro Era con Roberto Latini e Fortebraccio Teatro: Metamorfosi (di forme mutate in corpi nuovi) e Amleto + Die Fortinbrasmachine.
Roberto Latini, pluripremiato con i maggiori riconoscimenti della scena contemporanea - Premio Ubu 2014 e Premio della Rete Critica 2015 - incontrerà il pubblico il 5 febbraio al termine dello spettacolo Amleto + Die Fortinbrasmachine.
Studenti e personale dell'Università di Pisa possono acquistare biglietti a prezzo ridotto.
Metamorfosi
(di forme mutate in corpi nuovi)
3 e 4 febbraio 2017
Fortebraccio Teatro – Festival Orizzonti / Fondazione Orizzonti d’Arte con il sostegno di Armunia Festival Costa degli Etruschi
da Ovidio
traduzione Piero Bernardini Marzolla
adattamento e regia Roberto Latini
musiche e suoni Gianluca Misiti
luci Max Mugnai
costumi Marion D’Amburgo
con Ilaria Drago, Alessandra Cristiani, Roberto Latini, Savino Paparella, Francesco Pennacchia, Alessandro Porcu, Paola Zaramella
Il regista adatta e porta in scena Le Metamorfosi di Ovidio, un punto di riferimento prezioso per la cultura moderna e contemporanea. Con un processo creativo immaginifico e surreale Latini sceglie di lavorare sull’attrazione, non sull’astrazione, dando vita a uno spettacolo senza regole, mutevole.
Il concetto di Metamorfosi diventa spunto per una continua trasformazione, per indagare sulla possibilità dell’indefinibile, sulla precarietà stessa del percorso creativo e i suoi processi. Gli undici episodio sono presentati in una unica serata, il 4 febbraio dalle ore 21, ad eccezione dell’episodio NARCISO, durata di 12 minuti per uno spettatore alla volta con prenotazione obbligatoria, che sarà in scena il 3 febbraio dalle ore 15 alle 22 e il 4 febbraio dalle ore 10 alle 18.
Amleto + Die Fortinbrasmaschine
5 febbraio 2017 ore 18.30
Fortebraccio Teatro
in collaborazione con L’arboreto / Teatro Dimora di Mondaino – ATER / Associazione Teatrale Emilia Romagna
di e con Roberto Latini
drammaturgia Roberto Latini, Barbara Weigel
regia Roberto Latini
luci e tecnica Max Mugnai
musiche e suoni Gianluca Misiti
Amleto + Die Fortinbrasmaschine è la riscrittura di una riscrittura.
Alla fine degli anni ‘70 Heiner Müller componeva un testo che era liberamente ispirato all’Amleto di Shakespeare.
Roberto Latini tenta qui una scrittura scenica liberamente ispirata a Die Hamletmaschine di Heiner Müller, torna alle origini dell’opera traendo ispirazione dall’Amleto di Shakespeare. Di Heiner Müller conserva la struttura, la divisione per capitoli o ambienti, componendo un meccanismo, un dispositivo scenico, una giostrina su cui far salire tragedia e commedia insieme.
Come indica lo stesso titolo Amleto + Die Fortinbrasmaschine, il nuovo lavoro del Premio Ubu 2014, è una riscrittura originale, meta teatrale alla “Fortebraccio”, da sempre interessati alla capacità del teatro di rivolgersi a se stesso, alla sua funzione, alla sua natura, per potersi proporre in forme mutabili, mobili.
Roberto Latini
attore, autore e regista, si è formato a Roma presso lo Studio di Recitazione e di Ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo, dove si è diplomato nel 1992.
Vincitore negli anni dei premi intitolati "Wanda Capodaglio", "Prova d’Attore", "Bruno Brugnola" e "Sergio Torresani", ha ricevuto il PREMIO SIPARIO nell'edizione 2011, il PREMIO UBU 2014 come Miglior Attore e il PREMIO DELLA CRITICA dall'Associazione Nazionale dei Critici di Teatro nel 2015.
Informazioni
Biglietti METAMORFOSI e AMLETO:
Intero 20 €, ridotto 18€, studenti e dipendenti Unipi 12€
Biglietto NARCISO intero €5 , ridotto €3 per chi acquista anche Metamorfosi
Riduzioni: under 18 e over 60, soci Unicoop Firenze, abbonati CTT Nord, Soci Arci, Soci Controradio Club e altre associazioni convenzionate il cui elenco sarà disponibile in biglietteria e sul sito.
È possibile acquistare online su www.boxol.it , o nei punti vendita Boxoffice, o presso la biglietteria del Teatro Era da martedi a domenica dalle ore 16 alle ore 19.30.
Per informazioni e prenotazioni NARCISO : tel. 0587 55720
mail: teatroera@teatrodellatoscana www.centroperlaricercateatrale.it
Ecco il kit per aspiranti imprenditori frutto del progetto europeo ENDuRE
Sviluppato un kit per aspiranti imprenditori. E’ questo il frutto di ENDuRE (European Network of Design for Resilient Entrepreneurship), un progetto appena giunto a conclusione e finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito dell’Erasmus+ “Knowledge Alliances”. Il progetto ha visto l’Università di Pisa come capofila in partenariato per l’Italia con il Polo Tecnologico di Navacchio e l'agenzia formativa CEDIT, insieme a università e aziende della Danimarca e del Regno Unito.
Ideato come approccio innovativo per educare all’imprenditorialità, ENDuRE si è posto l’obiettivo di accrescere la resilienza e la competitività delle start-up europee. I partner accademici e aziendali hanno sviluppato un programma olistico per trasformare le idee imprenditoriali in attività tecnicamente ed economicamente solide.
Le metodologie e i materiali sviluppati in questi due anni di attività, sono ora disponibili sul sito ufficiale del progetto (http://www.endureproject.eu/) . “Start-upper, imprenditori, università, parchi tecnologici e tutti gli altri attori rilevanti dell’ecosistema imprenditoriale potranno accedere liberamente ai materiali. Queste risorse, create per studenti universitari, laureati e potenziali imprenditori, sono scalabili, trasferibili e adattabili a start-up a vari livelli di sviluppo e maturità” ha dichiarato il professore Gualtiero Fantoni, coordinatore scientifico del progetto.
Tra i vari materiali fruibili si distingue il primo volume di una collana di ebook sull’imprenditorialità. Questo ambizioso progetto editoriale raccoglie finora i contributi di 37 esperti sul tema dell’imprenditorialità provenienti da tutto il mondo. Nei mesi scorsi è stato completato e pubblicato il primo volume (Social), mentre i due successivi (Knowledge e Business, rispettivamente) sono in preparazione e saranno disponibili entro l’anno, ma sono ancora aperti ad accogliere il contributo di docenti, imprenditori o altri attori dell’ecosistema dell’imprenditorialità.
Un progetto per portare in tavola il pane della salute
Sviluppare un sistema modello per produrre diversi tipi di pane ad elevato valore salutistico per la catena alimentare italiana. E’ questo l’obiettivo del progetto di ricerca “Processing for healthy cereal foods”, appena finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e di cui l’Università di Pisa è capofila.
L’idea del progetto è di selezionare cereali integrali, lieviti e batteri lattici per ottenere pani con elevate proprietà nutraceutiche, capaci ad esempio di incidere positivamente sull’indice glicemico e sulle attività antiossidanti e antiinfiammatorie.
“Nel corso del progetto valuteremo queste proprietà mediante test in vitro e pre-clinici, per identificare le più efficienti combinazioni tra farine, microrganismi e processi produttivi ai fini del miglioramento della salute umana. In particolare saranno analizzate le farine ottenute da 5 diversi cereali, fermentate con lieviti e batteri lattici selezionati da un pool di oltre 350 ceppi” spiega la professoressa Manuela Giovannetti, microbiologa presso il dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa e direttore del Centro di Ricerca Nutrafood, che coordina il progetto nazionale.
Le proprietà funzionali dei grani integrali possono essere migliorate, oltre che attraverso processi tecnologici, utilizzando la fermentazione naturale con lieviti e batteri lattici, capaci di degradare fattori antinutrizionali, migliorare la qualità delle fibre e aumentare la biodisponibilità di fitochimici.
Finanziato con circa 380mila euro, il progetto “Processing for healthy cereal foods” durerà tre anni e oltre all’Ateneo pisano i partner sono le università di Torino, Milano, Firenze, Bari, Politecnico delle Marche e l’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del CNR.
“La creazione di una rete di “expertise” rappresenterà il punto di riferimento nazionale per lo sviluppo e la produzione di pani ad alto valore salutistico” afferma la Prof.ssa Giovannetti, che coordinerà anche le azioni per la costituzione di una banca del germoplasma di lieviti e batteri lattici selezionati per le loro specifiche funzionalità nutraceutiche.
Presto in tavola il pane della salute
Sviluppare un sistema modello per produrre diversi tipi di pane ad elevato valore salutistico per la catena alimentare italiana. È questo l’obiettivo del progetto di ricerca “Processing for healthy cereal foods”, appena finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e di cui l’Università di Pisa è capofila.
L’idea del progetto è di selezionare cereali integrali, lieviti e batteri lattici per ottenere pani con elevate proprietà nutraceutiche, capaci ad esempio di incidere positivamente sull’indice glicemico e sulle attività antiossidanti e antiinfiammatorie.
“Nel corso del progetto valuteremo queste proprietà mediante test in vitro e pre-clinici, per identificare le più efficienti combinazioni tra farine, microrganismi e processi produttivi ai fini del miglioramento della salute umana. In particolare saranno analizzate le farine ottenute da 5 diversi cereali, fermentate con lieviti e batteri lattici selezionati da un pool di oltre 350 ceppi” spiega la professoressa Manuela Giovannetti, microbiologa presso il dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa e direttore del Centro di Ricerca Nutrafood, che coordina il progetto nazionale.
Le proprietà funzionali dei grani integrali possono essere migliorate, oltre che attraverso processi tecnologici, utilizzando la fermentazione naturale con lieviti e batteri lattici, capaci di degradare fattori antinutrizionali, migliorare la qualità delle fibre e aumentare la biodisponibilità di fitochimici.
Finanziato con circa 380mila euro, il progetto “Processing for healthy cereal foods” durerà tre anni e oltre all’Ateneo pisano i partner sono le università di Torino, Milano, Firenze, Bari, Politecnico delle Marche e l’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del CNR.
“La creazione di una rete di “expertise” rappresenterà il punto di riferimento nazionale per lo sviluppo e la produzione di pani ad alto valore salutistico” afferma la professoressa Giovannetti, che coordinerà anche le azioni per la costituzione di una banca del germoplasma di lieviti e batteri lattici selezionati per le loro specifiche funzionalità nutraceutiche.