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Ilaria Bonaduce | giugno 2022

MOXY - Green atmospheric plasma-generated monoatomic oxygen technology for contactless atomic scale cleaning of works of art

 

 

Bonaduce full 1 1Ilaria Bonaduce, Professoressa associata in chimica analitica presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, è la responsabile scientifica per l’Università di Pisa del progetto Horizon Europe MOXY - Green atmospheric plasma-generated monoatomic oxygen technology for contactless atomic scale cleaning of works of art, recentemente ammesso a finanziamento dalla Commissione Europea con un contributo di circa 4 milioni di euro, di cui circa 375.000 euro assegnati all’Università di Pisa. MOXY è stato selezionato nell’ambito della call HORIZON-CL2-2021-HERITAGE-01-01 Green technologies and materials for cultural heritage. Il progetto è attualmente in fase di preparazione del Grant Agreement e inizierà a novembre 2022.


Il progetto, di durata quadriennale, mira a ridefinire il paradigma della metodologia di pulizia delle superfici di opere d’arte, creando una tecnologia verde e senza contatto basata sull'ossigeno atomico. I metodi di pulizia esistenti richiedono solventi spesso tossici, contatto fisico con l’oggetto e acqua, mettendo a rischio l’integrità e la leggibilità di molti materiali sensibili. Oggi i conservatori, dotati solo di mezzi convenzionali, si imbattono sempre più frequentemente in beni culturali fragili e non trattabili, dove lo sporco non può essere assolutamente rimosso. La metodologia di pulizia che si basa sull’ossigeno atomico è un'azione di pulizia innovativa, selettiva, non meccanica e priva di liquidi, che non presenta rischi per la salute o l'ambiente, priva di residui o rifiuti.


Il consorzio del progetto è fortemente multidisciplinare e comprende esperti della fisica del plasma, della chimica, della scienza della sostenibilità, del restauro e della conservazione dei beni culturali provenienti da diverse università, centri di ricerca, musei e compagnie europee: Universiteit Gent (BE), Universiteit Van Amsterdam (NL), Technische Universiteit Eindhoven (NL), Universiteit Weloop (FR), Icomos Lietuva (LT), Moderna Museet (SE), Kompiuterinis Procesu Valdymas (LT), Statens Museum For Kunst (DK).


L’Università di Pisa si concentrerà nel comprendere la chimica che si instaura tra il plasma di ossigeno atomico e i materiali organici che costituiscono le opere d’arte, con particolare attenzione ai fragili dipinti moderni e contemporanei. Altro aspetto di grande interesse sarà lo studio dei gas prodotti durante la pulitura, per assicurare la scurezza dei conservatori all’opera sul manufatto artistico.


Ilaria Bonaduce ha maturato esperienze in diversi progetti di ricerca nazionali ed europei da oltre venti anni, svolgendo attività di ricerca nell’ambito dello studio dei materiali organici in manufatti di interesse storico artistico. Oltre a essere stata supervisor del progetto FP7-PEOPLE-2009-IEF - Marie Curie Action: Intra-European Fellowships for Career Development SYNOPYE - Saccharide materials in paint systems: nature, occurrence and physicochemical evolution e responsabile scientifica per l’Università di Pisa del progetto JPI Cultural Heritage CMOP - Cleaning Modern Oil Paints, Ilaria Bonaduce è anche supervisor del progetto Horizon Europe MSCA Postdoctoral Fellowships 2021, Global Fellowship ARIAH - Chemical speciation of A Revolution In Art History, recentemente ammesso a finanziamento dalla Commissione europea con un contributo di oltre 260.000 euro. 


ARIAH è al momento in fase di preparazione del Grant Agreement e inizierà nel novembre 2022. Il progetto prevede una fase “outgoing” per il postdoctoral fellow presso The Board of Regents dell’University of Wisconsin System (USA), sotto la supervisione del Prof. Uwe Bergmann, a cui seguirà una fase di rientro in Italia, presso la nostra università. Il progetto, di durata triennale, mira a contribuire alla comprensione di una rivoluzione artistica avvenuta nell'Italia rinascimentale. Nel XV secolo il passaggio dalla tempera alla pittura a olio in Italia segnò l'inizio del grande periodo dell'arte rinascimentale e la creazione di alcuni dei più venerati capolavori di tutti i tempi. Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Leonardo da Vinci sono esempi di artisti che stavano passando dall'uso della tempera, prevalentemente a base d'uovo, all'uso dell'olio. ARIAH impiegherà per la prima volta, il X-ray Raman Scattering (XRS) ad alta risoluzione, l'imaging di speciazione chimica XRS 2D e 3D e la microscopia a scansione in trasmissione di raggi X in combinazione con la spettrometria di massa per rivelare la composizione atomica e molecolare degli strati pittorici dei capolavori del rinascimento.


Rivolgendosi ai giovani ricercatori, Ilaria Bonaduce commenta: “La scrittura di un progetto è un lavoro impegnativo e faticoso. Si impara con la pratica, si migliora lavorando con ricercatori più esperti di noi, e non bisogna darsi per vinti. Una eccellente idea progettuale non è sufficiente per assicurare il successo. Sono fondamentali i partner giusti, proattivi e di alto livello scientifico ed è necessaria una attenzione minuziosa a tutti gli aspetti della proposta per comunicare in maniera efficace la nostra idea, pianificando obiettivi, risultati e strategie di comunicazione che siano realistici e misurabili. Preziosissimo, anzi fondamentale, il servizio di supporto alla preparazione di proposte progettuali messo a disposizione dall’Unità Servizi per la Ricerca. Inoltre, nessun ricercatore è un’isola, e il successo di un progetto, sin dalla fase di scrittura, si avvale anche della competenza dei colleghi del gruppo di ricerca: le dottoresse Ilaria Degano, Alessia Andreotti, Celia Duce, Silvia Pizzimenti, il dottor Jacopo La Nasa e Giulia Caroti sono parte integrante dei team MOXY e ARIAH, a cui presto si aggiungerà la Dott.ssa Rafaella Georgiu”.

 

Scopri a questo link la rubrica che racconta “in un click” il "Ricercatore del mese" del nostro Ateneo ed il suo progetto premiato dall’Europa.

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