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Vittoria Raffa | luglio-agosto 2019

I-GENE - In-vivo Gene Editing by NanotransducErs

 

Vittoria Raffa, Professore Associato di Biologia Molecolare presso il Dipartimento di Biologia, ha sempre dimostrato una spiccata attitudine alla multidisciplinarietà e alla ricerca di frontiera. Laureatasi in Ingegneria presso l’Università di Pisa nel 2002, dopo un dottorato in Nanomedicina presso la Scuola Superiore Sant’Anna è stata vincitrice di una “Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowships (IF)” presso la ”School of Medicine” (Dundee, UK), prestigiosa posizione che ha contribuito a consolidare la sua maturità professionale e progressione di carriera accademica nonché a sviluppare un network di collaborazioni internazionali. 
L’esperienza nell’ambito di finanziamenti europei, iniziata per la prof.ssa Raffa con la scrittura e la gestione di un progetto FP7 all’età di soli 29 anni e passata anche attraverso il ruolo di esperto valutatore di progetti per la Commissione Europea, si corona adesso con il recente finanziamento del progetto “I-GENE - In-vivo Gene Editing by NanotransducErs”, ottenuto nell’ambito dello strumemto FET-open (Future and Emerging Technologies), che supporta progetti fortemente innovativi, ad alto rischio-alto guadagno. 


L’ “editing genomico”, la tecnica del “taglia e cuci” del DNA che promette di cancellare mutazioni dannose alla base di malattie genetiche e, eventualmente, riscrivere quelle benefiche, è al centro di tale progetto coordinato dalla Professoressa, con un finanziamento complessivo di 3 milioni di euro, di cui oltre 1 milione destinato all’Ateneo pisano. L’obiettivo del progetto I-GENE è quello di sviluppare una tecnologia che consenta il riconoscimento di un unico bersaglio genomico nei 3 miliardi di coppie di basi del genoma umano. Infatti, nonostante le enormi potenzialità, l’attuale utilizzo degli enzimi per l’editing genomico solleva problemi legati alla sicurezza e al concreto rischio di tagli al DNA non desiderati e quindi potenzialmente nocivi. La sfida di I-GENE è quella di sfruttare le recenti scoperte nel campo della nanomedicina e della biologia sintetica per rendere sicure le applicazioni in precedenza impraticabili di editing genomico. Il progetto vedrà anche il contributo del gruppo guidato dal Prof. Mauro Pistello del Dipartimento di Medicina Traslazionale, e del gruppo guidato dal dott. Francesco Tantussi dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT, Genova). Insieme ai partner accademici, nell’impresa sono coinvolte le tre industrie Prochimia Surfaces (Polonia), Lionix (Olanda) e Msquared (Regno Unito), che supporteranno lo sviluppo tecnologico e lo sfruttamento industriale dei risultati.

“Il consiglio che mi sento di dare ai giovani ricercatori – conclude la prof.ssa Raffa - è di pensare in grande e lavorare con responsabilità e tenacia. Non fatevi scoraggiare dagli insuccessi, ma valorizzateli per fare progressi. Una volta raggiunto un obiettivo, usatelo come punto di partenza per pensare a un traguardo ancora più ambizioso.”


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Al via il progetto europeo I-GENE per rendere sicuro l’editing genomico


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