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Sandro Barone | aprile 2019

PRIME-VR2 - Personalised recovery through a multi-user environment: Virtual Reality for Rehabilitation
 

Sandro Barone, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale, ha ottenuto, in qualità di coordinatore, un finanziamento complessivo di 4 milioni di euro per sviluppare il progetto “PRIME-VR2 - Personalised recovery through a multi-user environment: Virtual Reality for Rehabilitation”, nell’ambito del programma Horizon 2020–ICT Interactive Technologies.

I concetti relativi alla Realtà Virtuale esistono da più di trent'anni, tuttavia l'industria ha iniziato soltanto di recente a dimostrare il suo potenziale utilizzo in un’ampia varietà di mercati. Il settore medicale è un importante mercato che fa un uso crescente della Realtà Virtuale. In particolare, vi sono una serie di applicazioni emergenti che fanno uso della Realtà Virtuale a supporto della riabilitazione motoria. La maggior parte di queste applicazioni utilizza controller generici, che offrono capacità motorie limitate e che non sono adattati alle specificità dei singoli utenti.

Il progetto si pone l’obiettivo di superare questi limiti, attraverso la creazione di una piattaforma di sviluppo digitale che faciliti la collaborazione tra le parti interessate - medici, professionisti, pazienti - nella creazione di ambienti virtuali efficaci per la riabilitazione degli arti superiori del corpo. Risultato del progetto sarà una piattaforma in grado di fornire componenti hardware su misura ed ambienti digitali adattativi alla psicologia del paziente. La piattaforma verrà utilizzata e validata con pazienti con disabilità motoria nel contesto di Living Labs.

PRIME-VR2 avrà durata 36 mesi, sarà coordinato dal Prof. Sandro Barone e coinvolgerà un consorzio multidisciplinare che include competenze in Realtà Virtuale, fabbricazione additiva, generazione di forme geometriche tri-dimensionali, design partecipativo e tecniche di riabilitazione. Cinque i partner accademici che guideranno la ricerca: oltre all’Università di Pisa, partecipano Università di Strathclyde (Scozia), Università di Malta (Malta), Università di Oulu (Finlandia) e University College London (Inghilterra); sei PMI che si occuperanno dell'implementazione tecnologica, Loud1Design Ltd. (Scozia), Kerubiel (Ungheria), Flying Squirrel Games (Malta), Capitola Digital BV (Olanda), Inlecom (Grecia) e Crowdhelix Network (Irlanda); inoltre tre Living Lab, che forniranno i casi studio per le attività di validazione, Global Disability Innovation Hub (Inghilterra), Saint James Hospital (Malta) e Kinisiforo (Cipro).


Scopri a questo link la rubrica che racconta “in un click” il "Ricercatore del mese" del nostro Ateneo ed il suo progetto premiato dall’Europa.

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