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5. La struttura


Per il perseguimento delle proprie finalità, l'Università di Pisa è articolata in una complessa struttura organizzativa, ripartita in Dipartimenti, in due Scuole interdipartimentali, corrispondenti alle aree con maggiori interrelazioni sul piano didattico (Medicina e Area Ingegneristica), in Centri di ateneo e Centri interdipartimentali, per fini di formazione e/o ricerca o di servizio di interesse comune a più dipartimenti.

Nell'ottica di perseguire obiettivi di razionalizzazione e ottimizzazione imposti anche dalla L. 240/2010, l'Ateneo ha previsto l'istituzione di tre Sistemi: il Sistema Museale di Ateneo (SMA), istituito al fine di sostenere e coordinare le strutture museali dell'università nello svolgimento dei loro compiti istituzionali di ricerca scientifica, di didattica e di promozione della cultura; Il Sistema Bibliotecario di Ateneo (SBA), un sistema unitario e coordinato delle strutture bibliotecarie e documentali dell'università, preposte allo sviluppo, alla gestione, alla fruizione, alla valorizzazione e alla conservazione del patrimonio bibliografico e documentale; il Sistema Informatico di Ateneo (SIA), un sistema unitario e coordinato di strutture informatiche dell'università, preposte all'organizzazione, alla gestione e allo sviluppo dei servizi informatici dell'Ateneo. Complessivamente l'architettura organizzativa dell'Ateneo è così articolata: 20 Dipartimenti; 6 Centri di ateneo; 13 Centri Interdipartimentali; 2 Scuole Interdipartimentali; 3 Sistemi.

A supporto delle strutture didattiche, scientifiche e di servizio si pone l'intero apparato tecnico-amministrativo, articolato in strutture amministrative centrali, di livello dirigenziale e non, e nei servizi amministrativi e tecnici delle strutture didattiche, scientifiche e di servizio, che nell'anno 2017 è stato oggetto di un profondo processo riorganizzativo che ha investito prioritariamente l'amministrazione centrale. Principi ispiratori del nuovo modello organizzativo sono stati il miglioramento delle reti di relazioni e flussi comunicativi tra amministrazione centrale e dipartimenti, un più efficace supporto alle attività istituzionali primarie, un'organizzazione incentrata sui processi. Tutto ciò ha portato ad una profonda rivisitazione della struttura tecnico amministrativa centrale, con la creazione di nuove strutture dirigenziali e la ridefinizione di mission e contenuti di altre già esistenti.

La presenza dell'area medica, come innanzi detto, rappresenta un ulteriore elemento di complessità dell'ateneo pisano: il personale universitario medico, che svolge in maniera inscindibile attività di ricerca e di didattica con le attività assistenziali, costituisce  il 14,02% del personale docente, e ad esso si applicano, “… fermo restando il loro stato giuridico,  le norme stabilite per il personale del Servizio sanitario nazionale per quanto attiene all'esercizio dell'attività assistenziale, al rapporto con le aziende e a quello con il direttore generale”. Per garantire la gestione unificata dei servizi amministrativi propri dei dipartimenti dell'area medica e della Scuola di medicina, il nuovo modello organizzativo si è arricchito di un ufficio di livello dirigenziale, la Direzione area di medicina. L'integrazione con l'Azienda ospedaliera universitaria è invece assicurata con nuovi protocolli d'intesa che vanno a disciplinare la struttura per l'attività integrata.

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