Seminario egittologico con M. Pitkin
"Alterations and appropriations". Seminario egittologico con Melanie Pitkin
Il 2 maggio alle 12, nell'Aula seminari Sal 3 del Palazzo ex-Salesiani, Melanie Pitkin (Fitzwilliam Museum, University of Cambridge) terrà il seminario
“Alterations and appropriations. An examination of some curiously modified false doors and funerary stelae from Egypt’s First Intermediate Period”.
Il seminario fa parte del ciclo EST “Egyptological Seminars under the Tower”, che ha lo scopo di attrarre a Pisa giovani ricercatori e studiosi di fama internazionale per presentare le loro recenti ricerche in ambito egittologico, inclusi i risultati degli scavi archeologici, o per discutere specifici soggetti di interesse comune.
L'incontro con Melanie Pitkin è organizzato dall'Associazione VOLO, con il contributo dell'Ateneo per le attività studentesche (rif. 1998).
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Incarico presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale per attività di supporto alla didattica nell’ambito della sperimentazione clinica
Motor Valley Fest - Modena dal 16 al 19 maggio 2019
Tirocinio medico in Africa, quattro studenti pisani di ritorno dall’Angola
Beniamino Bortoli, Marco Favilli, Federica Mei e Debora Tognarelli sono i quattro studenti dell’Università di Pisa iscritti al sesto anno di Medicina e Chirurgia che hanno partecipato a un’esperienza di volontariato nell’Africa sub sahariana. Tramite un accordo stretto tra l’Ateneo pisano e la Ong Medici con l’Africa CUAMM tra ottobre e novembre 2018 ciascuno di loro ha svolto un tirocinio medico di un mese presso l’ospedale di Chiulo, nella regione del Cunene, nel profondo sud dell’Angola. Al rientro in Italia gli studenti, accompagnati dal professor Emanuele Cigna, sono stati ricevuti dal rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella, al quale hanno raccontato la loro esperienza.
“Abitavamo in un piccolo villaggio situato in una regione semi desertica. Vi erano solamente una chiesa e un ospedale, per cui ci siamo dedicati completamente all’attività sanitaria. Sveglia al mattino presto, briefing con tutti i medici e gli infermieri e poi a lavoro in uno dei reparti, a seconda di dove ci fosse più bisogno. Nel pomeriggio spesso ci mettevamo a casa a studiare i casi della mattina oppure tornavamo in ospedale la sera a ricontrollare i pazienti ricoverati o a visitarne di nuovi arrivati al pronto soccorso. Durante tutte le nostre attività ospedaliere siamo stati seguiti dal dottor Carlo Caresia, anestesista di Firenze e medico responsabile CUAMM dell’ospedale di Chiulo.
Carlo, e gli altri cinque medici italiani del CUAMM che collaborano col personale sanitario del posto, ci hanno mostrato cosa voglia dire per Medici con l’Africa CUAMM fare cooperazione internazionale, ovvero mettersi sullo stesso piano dei medici e infermieri del posto, cercando di dare il proprio contributo attraverso decisioni e scelte che devono essere condivise coi servizi sanitari angolani, senza mai imporsi o cercare di sostituirli.
Dal punto di vista medico, la cosa più difficile a cui ci siamo dovuti abituare è stata la completa mancanza di mezzi diagnostici oltre che terapeutici. Quella che da noi è informazione “scontata”, come un emocromo o una TC, a Chiulo non esiste, quindi le diagnosi richiedono uno studio paziente e molto ragionamento clinico. Abbiamo visto cosa significa fare una medicina basata unicamente sulla semeiotica tradizionale e questo è stato senz’altro stimolante per tutti noi”.
Gli studenti hanno confermato al rettore Paolo Mancarella che per loro “è stato un onore poter rappresentare l’Università di Pisa nel mondo, con un’esperienza che ci ha aiutati a crescere dal punto di vista professionale, ma soprattutto umano. Per noi è stato un mese intenso e ricco di emozioni, potendo vedere con i nostri occhi realtà molto distanti dal nostro quotidiano e acquistando ulteriore consapevolezza di quanto siamo fortunati”.
Ritornati in Italia, i quattro ragazzi hanno deciso di continuare a impegnarsi per l'Africa e si sono uniti al neoformato gruppo di volontari “Medici con l'Africa CUAMM Pisa” che organizza eventi di sensibilizzazione sul territorio, con lo scopo di diffondere la conoscenza dell’associazione e delle attività che svolge in Africa.
Tirocinio medico in Africa, quattro studenti pisani di ritorno dall’Angola
Beniamino Bortoli, Marco Favilli, Federica Mei e Debora Tognarelli sono i quattro studenti dell’Università di Pisa iscritti al sesto anno di Medicina e Chirurgia che hanno partecipato a un’esperienza di volontariato nell’Africa sub sahariana. Tramite un accordo stretto tra l’Ateneo pisano e la Ong Medici con l’Africa CUAMM, tra ottobre e novembre 2018 ciascuno di loro ha svolto un tirocinio medico di un mese presso l’ospedale di Chiulo, nella regione del Cunene, nel profondo sud dell’Angola. Al rientro in Italia gli studenti, accompagnati dal professor Emanuele Cigna, sono stati ricevuti dal rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella, al quale hanno raccontato la loro esperienza.
“Abitavamo in un piccolo villaggio situato in una regione semi desertica. Vi erano solamente una chiesa e un ospedale, per cui ci siamo dedicati completamente all’attività sanitaria. Sveglia al mattino presto, briefing con tutti i medici e gli infermieri e poi a lavoro in uno dei reparti, a seconda di dove ci fosse più bisogno. Nel pomeriggio spesso ci mettevamo a casa a studiare i casi della mattina oppure tornavamo in ospedale la sera a ricontrollare i pazienti ricoverati o a visitarne di nuovi arrivati al pronto soccorso. Durante tutte le nostre attività ospedaliere siamo stati seguiti dal dottor Carlo Caresia, anestesista di Firenze e medico responsabile CUAMM dell’ospedale di Chiulo.
Carlo, e gli altri cinque medici italiani del CUAMM che collaborano col personale sanitario del posto, ci hanno mostrato cosa voglia dire per Medici con l’Africa CUAMM fare cooperazione internazionale, ovvero mettersi sullo stesso piano dei medici e infermieri del posto, cercando di dare il proprio contributo attraverso decisioni e scelte che devono essere condivise coi servizi sanitari angolani, senza mai imporsi o cercare di sostituirli.
Dal punto di vista medico, la cosa più difficile a cui ci siamo dovuti abituare è stata la completa mancanza di mezzi diagnostici oltre che terapeutici. Quella che da noi è informazione “scontata”, come un emocromo o una TC, a Chiulo non esiste, quindi le diagnosi richiedono uno studio paziente e molto ragionamento clinico. Abbiamo visto cosa significa fare una medicina basata unicamente sulla semeiotica tradizionale e questo è stato senz’altro stimolante per tutti noi”.
Gli studenti hanno confermato al rettore Paolo Mancarella che per loro “è stato un onore poter rappresentare l’Università di Pisa nel mondo, con un’esperienza che ci ha aiutati a crescere dal punto di vista professionale, ma soprattutto umano. Per noi è stato un mese intenso e ricco di emozioni, potendo vedere con i nostri occhi certe molto distanti dal nostro quotidiano e acquistando ulteriore consapevolezza di quanto siamo fortunati”.
Ritornati in Italia, i quattro ragazzi hanno deciso di continuare a impegnarsi per l'Africa e si sono uniti al neoformato gruppo di volontari “Medici con l'Africa CUAMM Pisa” che organizza eventi di sensibilizzazione sul territorio, con lo scopo di diffondere la conoscenza dell’associazione e delle attività che svolge in Africa.
Corso "Stampa 2D/3D per la realizzazione di prodotti innovativi"
Comincia il 20 maggio, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa il corso "Stampa 2D/3D per la realizzazione di prodotti innovativi, sensori, sistemi wearable e dispositive loT", un percorso introduttivo di alta formazione all'imprenditorialità accademica.
Il percorso è gratuito e si articolerà in tre moduli per un totale di 18 ore nel periodo dal 20 maggio al 30 giugno 2019 presso la sede del Dipartimento, in Via Caruso, 16, 56122 Pisa.
Il corso affronterà le tematiche dell'additive manufacturing per la realizzazione 2D/3D di sistemi/dispositivi/sensori, una delle principali tecnologie abilitanti di Industria 4.0.
L'additive manufacturing rappresenta una rivoluzione tecnologica nell'ambito dei processi finalizzati alla realizzazione di oggetti che si basa sulla sovrapposizione di strati di materiale.
La scadenza per la presentazione delle domande è il 2 maggio 2019.
Incarico presso il CISP per attività didattica e di supporto alla formazione generale del Servizio Civile Nazionale e Regionale
Incarico di supporto informatico nell’ambito del master in Marketing Management
Trapianto di midollo: specializzando in Pediatria dell'Unipi tra gli EBMT Young Ambassadors
Si è appena conclusa a Francoforte la 45° edizione del meeting annuale della EBMT, la Società europea per il trapianto di midollo osseo - uno dei più importanti congressi mondiali dedicati al trapianto di cellule staminali - e il dottor Alessandro Di Gangi, specializzando in Pediatria all’Università di Pisa, ha partecipato - unico italiano di otto candidati selezionati da tutto il mondo - al programma “EBMT Young Ambassadors” volto a stimolare la partecipazione attiva di giovani ricercatori alla vita comunitaria della società.
Durante questa esperienza, il medico ha avuto modo di entrare in contatto con la leadership EBMT e di conoscere altri giovani ricercatori dal diverso profilo professionale allo scopo di creare un network volto allo sviluppo di progetti di ricerca comuni e partecipare attivamente all’imminente lancio del progetto “EBMT young community”, che lo vedrà coinvolto anche durante il prossimo meeting annuale EBMT 2020 a Madrid.
Ex-allievo della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Di Gangi ha maturato il suo interesse per l’oncoematologia pediatrica e il trapianto di midollo osseo grazie all’incontro - durante gli ultimi anni di Medicina - con la dottoressa Mariacristina Menconi (responsabile clinico del Centro trapianti pediatrico dell’Aoup) e con la dottoressa Gabriella Casazza (direttore facente funzione dell’Unità operativa di Oncoematologia pediatrica dell’Aoup). È stato inoltre protagonista agli ultimi congressi internazionali della EHA, la Società europea di Ematologia e dell’ASCO, la Società di Oncologia clinica con numerosi lavori scientifici riguardanti l’esperienza trapiantologica pediatrica. (Fonte Ufficio Stampa AOUP).