Avviso di fabbisogno interno nell’ambito del progetto: “Analisi delle regolamentazioni etico-giuridiche in rapporto alla progettazione e utilizzo di tecnologie sviluppate all’interno del progetto POTION nell’ambito dell’Unione Europea”
Arriva "Eco di casa", il nuovo format di RadioEco con interviste agli alloggiati delle residenze universitarie
Raccontare la vita di uno studente fuorisede all'interno delle residenze universitarie del DSU Toscana, soprattutto in un momento storico particolare come quello che stiamo vivendo. È ciò che si propone "Eco di casa", format radiofonico prodotto dall'emittente universitaria pisana RadioEco in collaborazione con l'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario.
Si tratta di un podcast registrato due volte alla settimana, il mercoledì e il venerdì, all'interno del quale verranno ospitati, in ciascuna puntata, un ragazzo o una ragazza alloggiati in una delle case dello studente di Pisa, intervistati da uno speaker della radio. Saranno chiacchierate piacevoli e informali, per parlare della vita degli studenti provenienti da altre realtà territoriali all'interno degli spazi DSU, dove molti di questi giovani sono stati costretti a rimanere durante questa fase di emergenza sanitaria lontani dai propri familiari.
Si parlerà di lockdown, certo, di cosa significa sentirsi a casa senza avere i propri cari a condividere quelle stanze, ma questa sarà anche una opportunità per gli alloggiati delle residenze di raccontarsi, attraverso le proprie passioni, i propri interessi, le usanze, le abitudini, per sentirsi un po' meno soli, un po' più vicini tra di loro e ai loro affetti che sono a chilometri di distanza.
Il podcast della prima puntata di "Eco di casa" è stato inserito nella apposita pagina del sito web di Radioeco e a questo seguiranno gli altri.
"È una sorta di eco, un messaggio che parte da Pisa – sostiene Tommaso Calleri responsabile del format per RadioEco - che raggiunge tutti coloro che vogliono farsi coinvolgere da queste parole, e che può dar vita a un riverbero emotivo: un gesto, un pensiero, un sorriso, uno sguardo che può davvero farci sentire un'unica comunità di uomini e donne. Una sfida che abbiamo raccolto su proposta dell'Azienda DSU trovando subito l'adesione entusiasta di molti studenti alloggiati nelle residenze universitarie".
"Una bellissima iniziativa – aggiunge il presidente del DSU Toscana Marco Moretti – che dà voce agli studenti ospiti delle nostre residenze universitarie e che rappresentano una comunità presente e viva all'interno della città ma spesso non percepita. Questa è l'occasione per sentire le loro storie e testimonianze, quanto mai interessanti per il particolare momento che stiamo vivendo. Per questo indirizzo un ringraziamento ai redattori di RadioEco, agli speaker che condurranno la trasmissione e agli studenti che hanno offerto la loro collaborazione e hanno reso possibile la trasmissione".
Una iniziativa analoga verrà realizzata anche dalla radio universitaria dell'Ateneo di Siena "Uradio" che sta perfezionando un format simile che dovrebbe partire con una puntata pilota entro la fine di maggio, in sinergia con quanto realizzato da Radioeco.
(fonte: Ufficio comunicazione ARDSU Toscana)
Spray al pepe per conservare la carne e film agli oli essenziali per frutta e verdura
Uno spray all’aroma di pepe per conservare più a lungo la carne oppure una pellicola alla cannella per proteggere le mele da insetti e funghi, tutto a base di chitosano una sostanza del tutto naturale e biodegradabile ricavata in questo caso dagli insetti. E’ questo lo scenario di un futuro non troppo lontano al quale stanno lavorando gli scienziati di Fedkito, un progetto triennale appena finanziato nell’ambito di PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area) attualmente il più importante programma di ricerca dell’area euro-mediterranea.
La professoressa Barbara Conti dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa è la coordinatrice del progetto che coinvolge Italia, Francia, Grecia, Tunisia e Marocco con la partecipazione di atenei, istituti di ricerca e aziende. Nell’ambito di Fedkito i ricercatori svilupperemo diversi packaging a base di chitosano arricchiti di oli essenziali in base alle caratteristiche di cibi che dovranno essere conservati, quindi film per proteggere frutta fresca e vegetali, spray per la carne, e liquido per i prodotti caseari.
La professoressa Barbara Conti dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa coordinatrice del progetto Fedkito
“Per potenziare gli effetti protettivi del chitosano - spiega Barbara Conti – abbiamo avuto l’idea è di aggiungere degli oli essenziali che sceglieremo sulla base di abbinamenti un’analisi sensoriale che tengano conto del gusto e degli aromi in modo da dare ai consumatori un ulteriore valore aggiunto”
Ma l’impegno del progetto nei confronti della sicurezza alimentare non finisce qui. I ricercatori infatti vogliono sperimentare anche una speciale “etichetta intelligente” dotata di biosensori per misurare l’eventuale presenza di micotossine e, residui di pesticidi e residui che possono compromettere la qualità e la salubrità dei cibi anche durante le fasi di trasporto, e stoccaggio e vendita al dettaglio.
“Lavoriamo secondo una prospettiva di protezione integrata che sia anche sostenibile per l’ambiente – conclude Barbara Conti – il progetto si basa infatti anche sul principio dell’economia circolare e così ricaveremo la chitina per il chitosano dagli stessi insetti utilizzati per degradare ed eliminare i rifiuti e gli scarti della filiera agroalimentare”.
Insieme all’Università di Pisa partecipano al progetto le università di Bologna, Hassan II di Casablanca in Marocco, Tessaglia in Grecia, la Sorbona e il Centre Technique Industriel de la Plasturgie et des Composites per la Francia, il Centro di Biotecnologia di Borj Cedria in Tunisia e come partner aziendali due italiane, Gusto parmigiano e Azienda Agricola Salvadori Furio.
Spray al pepe per conservare la carne e pellicole agli oli essenziali per frutta e verdura
Uno spray all’aroma di pepe per conservare più a lungo la carne oppure una pellicola alla cannella per proteggere le mele da insetti e funghi, tutto a base di chitosano una sostanza del tutto naturale e biodegradabile ricavata in questo caso dagli insetti.
E’ questo lo scenario di un futuro non troppo lontano al quale stanno lavorando gli scienziati di Fedkito, un progetto triennale appena finanziato nell’ambito di PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area) attualmente il più importante programma di ricerca dell’area euro-mediterranea.
La professoressa Barbara Conti dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa è la coordinatrice del progetto che coinvolge Italia, Francia, Grecia, Tunisia e Marocco con la partecipazione di atenei, istituti di ricerca e aziende.
Nell’ambito di Fedkito i ricercatori svilupperemo diversi packaging a base di chitosano arricchiti di oli essenziali in base alle caratteristiche di cibi che dovranno essere conservati, quindi film per proteggere frutta fresca e vegetali, spray per la carne, e liquido per i prodotti caseari.
“Per potenziare gli effetti protettivi del chitosano - spiega Barbara Conti – abbiamo avuto l’idea è di aggiungere degli oli essenziali che sceglieremo sulla base di abbinamenti un’analisi sensoriale che tengano conto del gusto e degli aromi in modo da dare ai consumatori un ulteriore valore aggiunto”.
Ma l’impegno del progetto nei confronti della sicurezza alimentare non finisce qui. I ricercatori infatti vogliono sperimentare anche una speciale “etichetta intelligente” dotata di biosensori per misurare l’eventuale presenza di micotossine e, residui di pesticidi e residui che possono compromettere la qualità e la salubrità dei cibi anche durante le fasi di trasporto, e stoccaggio e vendita al dettaglio.
“Lavoriamo secondo una prospettiva di protezione integrata che sia anche sostenibile per l’ambiente – conclude Barbara Conti – il progetto si basa infatti anche sul principio dell’economia circolare e così ricaveremo la chitina per il chitosano dagli stessi insetti utilizzati per degradare ed eliminare i rifiuti e gli scarti della filiera agroalimentare”.
Insieme all’Università di Pisa partecipano al progetto le università di Bologna, Hassan II di Casablanca in Marocco, Tessaglia in Grecia, la Sorbona e il Centre Technique Industriel de la Plasturgie et des Composites per la Francia, il Centro di Biotecnologia di Borj Cedria in Tunisia e come partner aziendali due italiane, Gusto parmigiano e Azienda Agricola Salvadori Furio.
Borsa di ricerca sul tema: Modellizzazione multiscala di dispositivi elettronici e materiali funzionali basati su materiali bidimensionali
Incarico presso il Dipartimento di Economia e Management per “Ricerca relativa all’analisi di avanzamento dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite nella Regione Toscana”
Borsa di studio e approfondimento presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei sistemi, del Territorio e delle Costruzioni: ” Modellazione e simulazione di sistemi elettrici in linguaggi Modelica e FMU”
Incarico presso il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia: “Copy-editing di manoscritti da sottomettere per la pubblicazione di materiale scientifico ovvero di proposte progettuali
L’Università di Pisa al fianco della Fondazione Falcone per il 28° anniversario delle Stragi di Capaci e Via D'Amelio
Un lenzuolo bianco per non dimenticare le vittime delle stragi e ringraziare le tante persone coraggiose dei nostri giorni. Un lenzuolo bianco per celebrare la legalità. È questo il simbolo che il 23 maggio prossimo i cittadini pisani vedranno apparire alle finestre dello storico Palazzo alla Giornata, sede del Rettorato dell’Università di Pisa che, anche quest’anno, sarà al fianco della Fondazione Falcone per celebrare l’anniversario delle Stragi di Capaci e Via D'Amelio.
E alle 10.30 tutto il sistema universitario nazionale sarà in collegamento streaming con la Sicilia per ribadire una convinzione: ogni processo educativo e formativo deve puntare allo sviluppo di una coscienza critica delle giovani generazioni, determinata a sostenere ogni azione volta a combattere e sconfiggere qualunque attività o organizzazione mafiosa, senza riserve e senza tentennamenti.
«Oggi più che mai ricordare quella che è stata una delle pagine più cupe della nostra storia nazionale ha un valore particolare – commenta il rettore Paolo Mancarella. Le condizioni economiche di molte imprese e famiglie, causate dall’emergenza Covid-19, possono rappresentare, infatti, un pericoloso elemento di attrazione per la criminalità organizzata. È dovere di tutte le istituzioni ribadire il proprio “no” alle mafie e farsi sentire vicini a chi, in questo momento, è più esposto a cadere nel mirino dei clan». «L’Università di Pisa – prosegue Mancarella – non poteva far mancare il suo appoggio a questa iniziativa, anche per rimarcare il ruolo fondamentale che la cultura, nel senso più ampio del termine, svolge in questa lotta. Ma la ricorrenza di quest’anno, come ci ha ricordato la professoressa Maria Falcone, è anche l’occasione per dire grazie a medici, infermieri, farmacisti, forze dell’ordine, volontari e a tutti coloro che, quotidianamente e con grande altruismo, rischiano la propria vita per il bene del Paese».
Proprio al “coraggio di ogni giorno” è, infatti, dedicato il 28° anniversario dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio. «In questa drammatica emergenza – ha spiegato la professoressa Falcone – si è scelto di celebrare il coraggio degli italiani che si sono messi al servizio del Paese in uno dei momenti più drammatici della sua storia recente. Donne e uomini che hanno reso straordinario il loro ordinario impegno mostrando un’etica del dovere che richiama uno dei più grandi insegnamenti che ci ha lasciato Giovanni Falcone».
Poco importa, allora, se il 23 maggio di quest’anno non potranno esserci cortei come in passato, la cosa fondamentale è dare un segno forte di unità nazionale nel contrasto a ogni forma di criminalità organizzata. Segno rappresentato, appunto, dai lenzuoli che quel giorno sventoleranno, candidi, su Lungarno Pacinotti; simbolo, come ha sottolineato ancora Maria Falcone, «di un movimento di risveglio di quelle coscienze troppo al lungo assopite dall’oppressione mafiosa, simbolo di un paese che tra rabbia e sgomento diviene artefice del suo riscatto».
Un movimento di risveglio, quello citato da Maria Falcone, che vede in prima linea l’intero sistema universitario italiano. Tanto che quest’anno, per la prima volta la Conferenza dei Rettori delle Università Siciliane (CRUS) di concerto con la Rappresentanza degli Studenti dei quattro Atenei siciliani e la CRUI, ha convocato per sabato 23 maggio alle ore 10:30 una seduta aperta telematica della sua assemblea in occasione della ricorrenza dell’anniversario della strage di Capaci, nella quale sono stati uccisi Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli Agenti della loro scorta. Per aiutare studenti e docenti universitari a fare sentire alta e forte la loro voce interverranno alla seduta e daranno una loro testimonianza molte personalità del mondo delle istituzioni. L’evento potrà essere seguito in streaming: https://bit.ly/3g2JQlB.
Il Ministero dell’Istruzione e la Fondazione Falcone, promotori dell’iniziativa, racconteranno sui canali social questo 23 maggio attraverso gli hasthag #23maggio2020, #PalermoChiamaItalia, #FondazioneFalcone e #ilcoraggiodiognigiorno. Per ulteriori informazioni e dettagli sul programma è possibile consultare la pagina www.fondazionefalcone.it.
Pandemie e costruzione del futuro: partono i dialoghi tra docenti Unipi e giovani
Le pandemie, l’alimentazione, il linguaggio, l’intelligenza, il controllo, le parole dell’economia ma anche l’ipotesi di vita su altri pianeti: partono venerdì 22 maggio, alle 18, gli incontri del progetto “Pensiamo insieme il futuro” in cui ogni volta quattro docenti dell’Università di Pisa dialogano con i giovani e con tutti gli interessati su temi di rilievo per la società.
Il primo appuntamento, dal titolo “Tra disastri e sfide epocali: le pandemie e la costruzione del futuro”, mira ad affrontare questo argomento di stretta attualità con un respiro più ampio di quello imposto dalla cronaca e con approfondimenti di taglio multidisciplinare, che spaziano dalla medicina alla farmacologia, dalla psicologia al taglio storico. Francesco Menichetti, docente di malattie infettive che con il suo gruppo di ricerca è recentemente salito alla ribalta come capofila nazionale degli studi sul plasma per curare il covid-19, si confronta con i docenti Eleonora Da Pozzo di biochimica, Angelo Gemignani di psicobiologia e psicologia fisiologica, e Valentina Giuffra di storia della medicina.
Dalle ore 18 segui la diretta su YouTube e Facebook.
Lunedì 25, sempre alle 18, segue il secondo incontro su “Cibo, salute e fake news” in cui, a cura del Centro Nutrafood dell’Ateneo, discutono e rispondono alle domande di ragazzi e cittadini i professori Lucia Guidi di chimica agraria, Rossella Di Stefano della scuola di specializzazione di Medicina dello sport e dell’esercizio fisico, Ferruccio Santini di Endocrinologia e Angela Tarabella del master in Food Quality and Management.
Nelle settimane successive gli incontri già in programma hanno per titolo: “Le parole che usiamo parlando, scrivendo, online” (29 maggio), “Cos’è l’intelligenza, non solo artificiale” (4 giugno), “La vita sugli altri pianeti” (11 giugno), “Più connessi, più sicuri? La Cybersecurity nella società e nell’economia dei dati” (18 giugno), “Le parole dell’economia: Spread, MES, rating, default” (26 giugno).