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Master EurecPer affrontare la complessa sfida della transizione verso sistemi energetici sostenibili c'è sempre più bisogno di figure esperte che abbiano competenze non solo tecniche, ma anche economico-gestionali e giuridico-legali. L'Università di Pisa, in collaborazione con EUREC, Association of European Renewable Energy Centres con sede a Bruxelles, e con altre università europee, ha lanciato il master in "Sustainable Energy System Management", che ha l'obiettivo di fornire agli allievi strumenti multidisciplinari per la gestione dei sistemi energetici, integrando gli aspetti tecnici con quelli socio-economici e giuridici. Il master partirà dal prossimo anno accademico ed è rivolto a laureati magistrali in Economia, Scienze ambientali, Ingegneria ambientale, Scienze politiche, Scienze sociali, Ingegneria gestionale e architettura.

Le altre università europee coinvolte nel master sono la Hanze University of Applied Sciences, di Groningen, in Olanda, e la Universidad de Zaragoza, in Spagna, dove sarà possibile seguire la seconda parte del corso. Il master è infatti articolato in tre moduli di formazione, ciascuno di 30 crediti formativi per un totale di 90. Il primo modulo, di durata semestrale, chiamato "Core semester", sarà tenuto in parallelo presso l'Università di Pisa e l'Hanze University, a esso seguirà un secondo modulo ovvero un semestre di specializzazione in cui gli studenti potranno scegliere tra i due approfondimenti proposti: "System Integration and Optimisation" con sede ad Hanze e "Sustainable Energy Management" con sede a Saragozza. Il terzo e ultimo modulo prevede lo svolgimento di uno presso aziende ospitanti convenzionate e la produzione di un elaborato di progetto.

Le lezioni inizieranno tra settembre e ottobre 2015, a seconda delle tempistiche dei singoli atenei coinvolti per il "Core semester". Le specializzazioni proseguiranno nel secondo semestre, a partire da febbraio 2016, a cui seguirà il terzo semestre di stage. La chiusura del master è prevista, per dicembre 2016 e gli studenti saranno chiamati a discutere i risultati del loro progetto finale nella sede dell'EUREC di Bruxelles. Tutte le attività del master sia quelle didattiche che progettuali, saranno tenute in lingua inglese. 

Informazioni e riferimenti
Data inizio dei corsi: settembre-ottobre 2015
Durata: 16 mesi
Requisiti di ammissione: l'Università di Pisa richiede ai candidati il possesso del diploma di laurea magistrale e un livello certificato B1 di lingua inglese.
Contatti: Prof. Stefano Barsali, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., dr.ssa Mariangela Barbarito, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Sito web: http://www.sesym.eurec.be/en/

"Forse i campi elisi sono qui entro la radura". E' questo il titolo della giornata di studi in memoria di Elena Salibra che si svolgerà dalle 9 nell'Aula Magna di Palazzo Boilleau in via S. Maria 85 a Pisa. L'incontro si vuole ricordare la figura della professoressa, prematuramente scomparsa lo scorso dicembre, dando risalto sia alla sua attività di critica e di docente di Letteratura italiana presso l'Ateneo pisano, sia alla produzione poetica cui si è dedicata nell'ultimo decennio. A restituire il composito profilo della studiosa, dell'insegnante e della scrittrice in versi sono chiamati colleghi provenienti da università italiane e straniere, poeti, traduttori e allievi.

L'Università di Pisa ha da poco approvato le Linee di indirizzo sull'accesso aperto, un importante documento che recepisce i principi dell'accesso libero e gratuito alla letteratura scientifica e garantisce la più ampia diffusione in rete dei risultati delle ricerche promosse dai venti dipartimenti dell'Ateneo. La conoscenza è un bene comune e la scienza cresce e si sviluppa di più quando procede attraverso percorsi aperti e collaborativi. Un ente che fa ricerca quasi esclusivamente grazie ai finanziamenti pubblici, inoltre, non può concepire le pubblicazioni scientifiche come un bene privato a disposizione solo di coloro che possono permettersi di acquistarle, talora anche a caro prezzo. Infine, la pubblicità dei risultati della ricerca avvantaggia gli stessi autori, accrescendone visibilità e impatto su scala mondiale.
Il progetto elaborato dall'Ateneo pisano si caratterizza per fattibilità ed efficacia. La selezione dei materiali legalmente pubblicabili in accesso aperto - già oggi molto numerosi - sarà effettuata da personale specializzato, in grado di muoversi con sicurezza nella giungla dei diritti di autore e dei contratti editoriali.
L'Archivio Istituzionale della Ricerca IRIS-ARPI, appositamente istituito, è a libera disposizione di tutti gli interessati per accogliere i contributi della produzione scientifica di Ateneo. Nel prossimo futuro, la collaborazione dei docenti e dei ricercatori a questa iniziativa sarà riconosciuta ai fini delle valutazioni interne sulla produttività scientifica e quale condizione per ottenere finanziamenti per la ricerca.
"L'approvazione delle Linee di indirizzo - ha commentato il rettore Massimo Augello - pone Pisa tra gli atenei che promuovono in maniera attiva e convinta l'accesso aperto ai prodotti della ricerca, nel rispetto di un percorso avviato un decennio fa con le Dichiarazioni di Berlino e di Messina. Con questo atto, l'Università di Pisa consolida la propria vocazione sociale, come istituzione che ha tra le sue mission quella di fornire un apporto decisivo allo sviluppo e al benessere del territorio circostante e dell'intera società".

open access1L'Università di Pisa ha da poco approvato le Linee di indirizzo sull'accesso aperto, un importante documento che recepisce i principi dell'accesso libero e gratuito alla letteratura scientifica e garantisce la più ampia diffusione in rete dei risultati delle ricerche promosse dai venti dipartimenti dell'Ateneo.

La conoscenza è un bene comune e la scienza cresce e si sviluppa di più quando procede attraverso percorsi aperti e collaborativi. Un ente che fa ricerca quasi esclusivamente grazie ai finanziamenti pubblici, inoltre, non può concepire le pubblicazioni scientifiche come un bene privato a disposizione solo di coloro che possono permettersi di acquistarle, talora anche a caro prezzo. Infine, la pubblicità dei risultati della ricerca avvantaggia gli stessi autori, accrescendone visibilità e impatto su scala mondiale.

Il progetto elaborato dall'Ateneo pisano si caratterizza per fattibilità ed efficacia. La selezione dei materiali legalmente pubblicabili in accesso aperto - già oggi molto numerosi - sarà effettuata da personale specializzato, in grado di muoversi con sicurezza nella giungla dei diritti di autore e dei contratti editoriali.

L'Archivio Istituzionale della Ricerca IRIS-ARPI, appositamente istituito, è a libera disposizione di tutti gli interessati per accogliere i contributi della produzione scientifica di Ateneo. Nel prossimo futuro, la collaborazione dei docenti e dei ricercatori a questa iniziativa sarà riconosciuta ai fini delle valutazioni interne sulla produttività scientifica e quale condizione per ottenere finanziamenti per la ricerca.

"L'approvazione delle Linee di indirizzo - ha commentato il rettore Massimo Augello - pone Pisa tra gli atenei che promuovono in maniera attiva e convinta l'accesso aperto ai prodotti della ricerca, nel rispetto di un percorso avviato un decennio fa con le Dichiarazioni di Berlino e di Messina. Con questo atto, l'Università di Pisa consolida la propria vocazione sociale, come istituzione che ha tra le sue mission quella di fornire un apporto decisivo allo sviluppo e al benessere del territorio circostante e dell'intera società".

Leggi le Linee di indirizzo sull'accesso aperto

Leggi il Regolamento per la promozione dell'accesso aperto ai risultati della ricerca scientifica

Venerdì 12 giugno, a partire dalle ore 16, appuntamento alla Gipsoteca dell'Università di Pisa, in Piazza San Paolo all'Orto, con due conferenze del ciclo "Vanitas. Bellezza e cosmesi nell'antichità", la rassegna organizzata dal Sistema Museale di Ateneo che porta il pubblico alla scoperta del concetto di bellezza nel mondo greco e romano.

Cinzia Maria Sicca, docente di Storia dell'arte moderna dell'Università di Pisa, parlerà de "Il mercato del lusso negli empori livornesi, 1760-1840: abiti, tessuti, cristalli, gioielli, porcellane, sculture e stampe". Seguirà "Vestire il Settecento", a cura della Fondazione Cerratelli, con Diego Fiorini e Bruna Niccoli.

Dal 13 al 16 di giugno, al Palazzo dei congressi di Pisa, si terrà l'International Multisensory Research Forum (IMRF), la conferenza internazionale dedicata ai temi della multisensorialità, che ogni anno è ospitata in un diverso paese nel mondo. L'evento è organizzato da Maria Concetta Morrone dell'Università di Pisa, Roberto Arrighi dell'Università degli Studi di Firenze e Guido Marco Cicchini del CNR di Pisa, con il patrocinio delle Università di Pisa e Firenze e del CNR. Il tema della conferenza è la percezione multisensoriale, ovvero lo studio dei meccanismi tramite i quali il nostro cervello integra le informazioni provenienti dalle diverse modalità sensoriali. È prevista la partecipazione di circa 400 ricercatori provenienti da tutto il mondo, che si confronteranno su importanti tematiche inerenti a questo tema.

Il congresso si aprirà sabato 13 giugno con la lectio magistralis della professoressa Dora Angelaki, del Baylor College of Medicine di Huston, Texas, che parlerà dei meccanismi alla base dell'integrazione di segnali vestibolari e visivi. Nel pomeriggio di sabato, inoltre, saranno aperte al pubblico due dimostrazioni da parte di enti di ricerca di eccellenza pisani: la dimostrazione di un sistema robotico progettato per l'intervento riabilitativo in bambini affetti da disturbi dello sviluppo, coordinato dal dipartimento di Neuroscienze dello Sviluppo dell'IRCCS Fondazione Stella Maris (professor Giovanni Cioni) e dalla Scuola Superiore Sant'Anna; la dimostrazione di un sistema di realtà virtuale altamente immersivo da parte del Laboratorio di Robotica Percettiva (PERCRO), dell'Istituto di Comunicazione, Informazione e Tecnologie della Percezione (TeCIP) della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa (professor Massimo Bergamasco).

Nell'ambito della conferenza sono previste altre due lectio magistralis di altissimo profilo: domenica 14 giugno, il professor Luciano Fadiga dell'Università di Ferrara, parlerà della comunicazione sensori-motoria applicata al linguaggio, ovvero dell'importanza dell'informazione proveniente dall'apparato motorio per la comprensione del linguaggio; lunedì 15 giugno, il professor Olaf Blanke dell'École Polytechnique Fédérale di Losanna parlerà dei meccanismi cerebrali alla base della coscienza del proprio corpo e della coscienza visiva e di come queste due interagiscano tra loro.

Mercoledì, 10 Giugno 2015 08:12

'Cibo civile', ecco l'agricoltura sociale a km0

cibolcivile"Cibo civile", ovvero quando la coltivazione di piante e l'allevamento degli animali co-produce valori economici e valori sociali aumentando il benessere dei singoli e delle comunità. È questo il progetto-ricerca, già presentato a fine maggio a Expo 2015 (foto), frutto della collaborazione fra il dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Pisa e la Coldiretti Torino. In tre anni in Piemonte, "Cibo civile" ha consolidato una rete di 38 imprese agricole, 15 cooperative sociali, comuni e consorzi pubblici dei servizi, Gruppi di Azione Locale.

"In questo arco di tempo – ha spiegato Francesco di Iacovo dell'Ateneo pisano - senza finanziamento pubblico diretto, sono stati creati 36 posti di lavoro per persone a bassa contrattualità (persone con disabilità mentale, donne vittime di tratta, persone in uscita da percorsi di dipendenza), nuovi servizi per circa 200 persone ogni anno (bambini, adulti e anziani), un volume economico di incontro EXP0attività di 3 milioni di euro ogni anno nelle aziende agricole coinvolte e un risparmio pubblico di investimento di circa 7 milioni di euro per i posti di lavoro creati, fornendo risposte utili alla crisi economica e del welfare pubblico e infrastrutture vitali utili per le popolazioni locali".

"Le nostre imprese guardano con grande attenzione al tema del 'Cibo civile' - ha dichiarato Fabrizio Galliati presidente di Coldiretti Torino - perché riescono a recuperare partecipazione alle esigenze della comunità e quella reputazione e visibilità che i mercati concorrenziali hanno finito per oscurare".
In questa prospettiva, la diffusione del "Cibo civile" sul territorio nazionale, come su scala internazionale, può rappresentare una risposta concreta ai bisogni che le comunità incontrano in questa fase storica. Le aziende agricole che realizzano "Cibo civile" e quelle che ne assicurano la commercializzazione attraverso forme di filiera corta offrono opportunità inclusive, sia a livello sociale che lavorativo mentre i consumatori portano a tavola prodotti del territorio che sostengono i bisogni di comunità fornendo risposte attive non basate su logiche di assistenza pubblica, ma capaci piuttosto di offrire servizi innovativi e solidali.

Ne hanno parlato:
Comune di Torino
Nazione.it
Agronotizie.it
Greenreport.it
Bioecogeo.it
Gonews.it
Controcampus.it

"Cibo civile", ovvero quando la coltivazione di piante e l'allevamento degli animali co-produce valori economici e valori sociali aumentando il benessere dei singoli e delle comunità. E' questo il progetto-ricerca, già presentato a fine maggio a Expo 2015, frutto della collaborazione fra il dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Pisa e la Coldiretti Torino. In tre anni in Piemonte, "Cibo civile" ha consolidato una rete di 38 imprese agricole, 15 cooperative sociali, comuni e consorzi pubblici dei servizi, Gruppi di Azione Locale.
"In questo arco di tempo – ha spiegato Francesco di Iacovo dell'Ateneo pisano - senza finanziamento pubblico diretto, sono stati creati 36 posti di lavoro per persone a bassa contrattualità (persone con disabilità mentale, donne vittime di tratta, persone in uscita da percorsi di dipendenza), nuovi servizi per circa 200 persone ogni anno (bambini, adulti e anziani), un volume economico di attività di 3 milioni di euro ogni anno nelle aziende agricole coinvolte e un risparmio pubblico di investimento di circa 7 milioni di euro per i posti di lavoro creati, fornendo risposte utili alla crisi economica e del welfare pubblico e infrastrutture vitali utili per le popolazioni locali".
"Le nostre imprese guardano con grande attenzione al tema del 'Cibo civile' - ha dichiarato Fabrizio Galliati Presidente di Coldiretti Torino - perché riescono a recuperare partecipazione alle esigenze della comunità e quella reputazione e visibilità che i mercati concorrenziali hanno finito per oscurare".
In questa prospettiva, la diffusione del "Cibo civile" sul territorio nazionale, come su scala internazionale, può rappresentare una risposta concreta ai bisogni che le comunità incontrano in questa fase storica. Le aziende agricole che realizzano "Cibo civile" e quelle che ne assicurano la commercializzazione attraverso forme di filiera corta offrono opportunità inclusive, sia a livello sociale che lavorativo mentre i consumatori portano a tavola prodotti del territorio che sostengono i bisogni di comunità fornendo risposte attive non basate su logiche di assistenza pubblica, ma capaci piuttosto di offrire servizi innovativi e solidali.

C'è tempo fino al 26 giugno per partecipare alla selezione pubblica indetta dall'Università di Pisa per l'attribuzione di un incarico di "primo ascolto" in relazione a eventuali casi di mobbing o discriminazione sul luogo del lavoro. La selezione – promossa dal Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell'Ateneo – è riservata ai laureati in Giurisprudenza e avverrà per titoli e colloquio.

Oltre al possesso di elevata competenza in materia di diritto del lavoro, normativa antidiscriminazioni, mobbing e capacità di ascolto e counseling, i candidati dovranno dimostrare di avere acquisito un'esperienza almeno quinquennale nelle materie suddette e una provata esperienza nell'ascolto di persone che hanno subito discriminazioni e mobbing sul posto di lavoro. L'incarico, della durata di tre anni, prevede la stipula di un contratto di lavoro autonomo, per un compenso di 7.500 euro lordi annui. Il bando con tutti i dettagli è disponibile sul sito a questo link http://www.unipi.it/ateneo/bandi/cococo/ascoltocug/index.htm.

Martedì, 09 Giugno 2015 09:35

Nuovo accordo Pisa-Vilnius

vilniusCorsi congiunti, doppi diplomi di laurea Pisa-Vilnius, scambi di ricercatori e docenti, riconoscimento dei crediti Erasmus per gli studenti italiani in Lituania e viceversa. Sono questi i punti principali dell'accordo di cooperazione appena siglato tra il dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa e la facoltà di Filologia dell'Università di Vilnius. Il protocollo d'intesa, firmato dai professori Mauro Tulli e Arturas Zukauskas, si inserisce in una convenzione quadro attiva da anni fra i due atenei.

Grazie a questa nuova collaborazione saranno riconosciuti reciprocamente i crediti di formazione ECTS ottenuti nel quadro del programma Erasmus dagli studenti dell'Università di Pisa che seguono i corsi presso la facoltà di Filologia dell'Università di Vilnius e viceversa. I docenti di entrambi gli atenei potranno inoltre seguire congiuntamente le tesi triennali, specialistiche e dottorali in entrambe le università. Sarà poi possibile organizzare scambi di docenti e allestire nuovi programmi di studio comuni, sia triennali che specialistici, al termine dei quali verrà conferito un doppio diploma di laurea. A coordinare le relazioni tra i due atenei saranno Pietro Dini, professore di Filologia Baltica a Pisa, e Vytautas Kardelis, professore di Lingua Lituana a Vilnius.

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