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Mercoledì, 04 Ottobre 2023 07:12

Ateneo in lutto per la scomparsa del professor Renzo Rossi

renzo_rossi.JPGDopo una breve malattia, si è spento nelle ultime ore all'età di 86 anni Renzo Rossi (foto), già professore di Chimica delle Sostanze Organiche Naturali dell’Università di Pisa per circa 30 anni. La salma è esposta alla cappellina della Misericordia al cimitero di via Pietrasantina. Il funerale è previsto per il 5 ottobre alle 15.00 presso la chiesa di Santa Caterina in Pisa. Qui di seguito un ricordo del professore scritto dai colleghi chimici organici dell’Ateneo pisano.

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Il professor Renzo Rossi, laureatosi in Chimica con lode presso l'Università di Pisa nel 1960 sotto la guida del professor Piero Pino, allievo del premio Nobel Giulio Natta, nel 1969 divenne Assistente Ordinario presso la Facoltà di Scienze M.F.N. dell’Università di Pisa. Due anni dopo conseguì la libera docenza in Chimica Organica. Dopo aver ricoperto altri incarichi intermedi presso l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore di Pisa, nel 1980 divenne professore Ordinario di Chimica Organica presso l'Università della Calabria. Nel 1982 tornò nuovamente a far parte dell'Università di Pisa dove ha ricoperto fino al collocamento a riposo la cattedra di Chimica dei Composti Organici Naturali presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale. Dal 1988 è stato anche affidatario del corso di Chimica Organica IV presso il medesimo Dipartimento.

Nel 1999 l'Università di Pisa gli ha conferito l'Ordine del Cherubino.

Il professore Rossi è stato membro dell’Editorial Board della Gazzetta Chimica Italiana e di riviste di Entomologia Agraria e membro dell’International Organization for the Biological Control of Noxious Animals and Plants (West Palearctic Section). Egli ha inoltre fatto parte per vari anni del Comitato Organizzatore del Corso Estivo “A. Corbella” – Seminari di Chimica Organica – della Divisione di Chimica Organica della Società Chimica Italiana, è stato Direttore del Corso di Dottorato di Ricerca in Scienze Chimiche dell’Università degli Studi di Pisa e per vari anni è stato Presidente del Consiglio Scientifico dell’Istituto per l’Applicazione delle Tecniche Chimiche Avanzate ai Problemi Agrobiologici del CNR di Sassari. Egli inoltre è stato consulente scientifico di alcune industrie chimiche operanti sia in sede nazionale che internazionale, e membro del Consorzio Interuniversitario Reattività Chimica e Catalisi. È stato fellow della Royal Society of Chemistry, e membro della Società Chimica Italiana.

L’intensa attività di ricerca del professore Rossi, tutta svolta nell’ambito della chimica organica sintetica, si è inizialmente rivolta allo studio della chimica e della bioattività dei feromoni degli insetti, alla sintesi di prodotti di interesse agrochimico e di composti naturali utili al controllo di insetti e funghi che sono parassiti devastanti di materiali storici e culturali cartacei e lignei. Successivamente, rilevanti sono stati i suoi contributi alla sintesi totale di composti naturali di interesse biologico e/o farmacologico, allo studio delle reazioni di formazione del legame carbonio-carbonio e carbonio-eteroatomo catalizzate da metalli di transizione e alle loro applicazioni per la sintesi di composti farmacologicamente attivi, alla progettazione e lo sviluppo di nuovi metodi efficienti e selettivi per la sintesi di eterocicli diaril-sostituiti vicinali tra cui potenziali derivati antineoplastici. Tale attività si è concretizzata in oltre 200 articoli scientifici, e in numerose review, capitoli di libri e monografie che il Prof. Rossi ha continuato a produrre fino ai suoi ultimi giorni.

Il professor Rossi ha sempre dimostrato grande passione e totale dedizione alla sua attività di ricercatore e di docente di Chimica Organica, materia della quale aveva una profonda conoscenza (si potrebbe definire enciclopedica) e che, per questo, ha costituito per allievi e colleghi un punto di riferimento certo durante la sua intera carriera scientifica.

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Martedì, 03 Ottobre 2023 09:43

Collegamento Pisa-Lampedusa nell’ambito della rassegna "Tracce"

Pisa, 3 ottobre - Un collegamento in differita fra Pisa e Lampedusa nel pomeriggio del 3 ottobre nell’ambito della rassegna Tracce con cui l’Università di Pisa celebra la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione. Dopo l’inaugurazione del 2 ottobre, i lavori nell’Aula Magna Nuova del Palazzo “La Sapienza” (via Curtatone e Montanara 16) continuano il 3 ottobre con un ricco palinsesto che prevede alle 16,30 la proiezione del documentario biografico “il signore di Mogadiscio” alla presenza del regista Zakaria Mohamed Ali, e quindi un collegamento in differita con Lampedusa con le ricercatrici Francesca Di Pasquale e Francesca Anichini dell’Università di Pisa e Giorgia Mirto della Columbia University al momento impegnate sull'isola. Conclude la giornata alle 21 al Cinema Arsenale (Vicolo Scaramucci 2) la proiezione del film “Europa” del regista italo-iracheno Haider Rashid.

Il ricco programma di eventi continua sino al 27 ottobre fra seminari, tavole rotonde, presentazioni di libri e video. Il filo conduttore sono le molteplici “tracce” che raccontano le migrazioni: su terra e acqua, su corpi e menti, su carta e video, visibili e invisibili, molecolari e digitali.

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Un momento dell'inaugurazione della rassegna "Tracce", da sinistra il professore Saulle Panizza, direttore CIDIC, la prorettrice Enza Pellecchia e la professoressa Valentina Mangano, direttrice del Centro Interdisciplinare “Scienze per la Pace”

 

“Sono emerse tantissime competenze in Ateneo per raccontare il fenomeno migratorio – spiega la professoressa Enza Pellecchia, Prorettrice per la coesione della comunità universitaria e coordinatrice delle iniziative - si va dall’area giuridica e del diritto internazionale a settori meno consueti, che danno conto delle tracce invisibili, come l’informatica che racconta le tracce digitali dei flussi, oppure lo studio del genoma umano che descrive i grandi gli spostamenti di popolazioni in epoche passate, sino alle tracce sui corpi dove al centro c’è la salute dei migranti ma anche delle nostre comunità. Ultimo ma non ultimo le tracce materiali, gli oggetti perduti, abbandonati e trasportati dai migranti in un viaggio fra archeologia contemporanea e archeologia”.

La rassegna “Tracce” ha il patrocinio della Rete delle Università per la Pace ed è realizzata dall’Università di Pisa, in particolare dal Centro Interdisciplinare “Scienze per la Pace”, il Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC), i Dipartimenti di Biologia, Civiltà e Forme del Sapere, Giurisprudenza, Informatica, Ricerca traslazionale e nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia, Scienze politiche, con la collaborazione del Cineclub Arsenale.

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