Elenco scorciatoie

L’articolo sui Raggi Roentgen

Nel lungo lavoro scritto nel 1922 (“I Raggi Roentgen”, Il Nuovo Cimento, n.24) nel quale Fermi traccia la storia della scoperta dei raggi Roentgen (raggi X) e descrive le varie ipotesi sulla loro natura, emergono alcuni aspetti che di Fermi hanno caraterizzato tutto il percorso scientifico: la capacità di trovare i collegamenti tra vari aspetti della fisica (e non solo della fisica) e la lucida analisi dei “fatti” dai quail con logica inoppugnabile ipotizza la validazione di teorie o ne critica e falsifica altre.

Quando, con un periodare conciso, lineare ed apparentemente semplice, ma anche incalzante, descrive le implicazioni che la struttura dei raggi X suggerisce sui modelli atomici, appare una qualità assai rara, soprattutto in un giovane quale era in quegli anni: l’efficacia didattica delle sue spiegazioni che, rimanendo ancorate ai concetti essenziali, raggiungono subito l’obiettivo di dare una descrizione coerente che collega concetti tra loro anche lontani. Certo sorprende anche la vastità delle conoscenze che Fermi, giovane laureato di 21 anni, manifesta in questo lavoro che potremmo dire enciclopedico, per il fatto di presentare lo stato dell’arte delle conoscenze nella fisica della materia, in un periodo nel quale i nuovi scenari della meccanica quantisitica venivano messi alla prova dalle nuove tecniche sperimentali.
(m.m.)