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Sento il dovere di intervenire a commento della polemica che si è sviluppata in questi giorni sulla questione del centro trapianti di Pisa, a seguito delle dichiarazioni del dott. Daniele Pezzati.

Per prima cosa, intendo esprimere la mia profonda gratitudine a tutto lo staff pisano, di cui il dott. Pezzati è parte, che da anni fa del nostro centro un’eccellenza assoluta a livello nazionale e non. Basti ricordare che nel maggio scorso abbiamo festeggiato il traguardo, superato a fine 2017, dei 2000 trapianti di fegato eseguiti; a Pisa, il 3 luglio 2010, è stato effettuato il primo trapianto robotico di rene in Europa (Aa. Vv., Robotic renal transplantation: first European case. Transpl Int. 2011 Feb; 24(2):213-8) e sempre a Pisa, solo pochi mesi dopo, il 27 settembre 2010, è avvenuto il primo trapianto robotico al mondo di pancreas (Aa. Vv., Laparoscopic robot-assisted pancreas transplantation: first world experience. Transplantation. 2012 Jan 27; 93(2):201-6).

Smantellare o indebolire una simile realtà sarebbe scellerato e di questo è ben consapevole il governo regionale, come più volte ribadito dal Presidente Rossi e dall’assessore Saccardi. Ho avuto rassicurazioni in tal senso dal Presidente Rossi in persona, nel corso di un colloquio privato svoltosi solo due mesi fa, dove abbiamo ribadito la comune volontà di definire, insieme al nuovo Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana di imminente nomina, un progetto di sviluppo delle nostre eccellenze, alla quale il governo regionale darà il suo contributo in termini di risorse. Tra queste eccellenze vi è sicuramente il centro trapianti pisano, che dovrà rimanere centro di riferimento a livello toscano in modo da poter crescere e svilupparsi, anche creando percorsi virtuosi di collaborazione con professionisti presenti altrove in Regione.

Io stesso Rettore mi farò garante affinché ciò accada, con Pisa baricentro di una realtà rappresentativa di un primato indiscusso per la nostra città e per la nostra Toscana.

copertinaÈ stato pubblicato "Il Senegal in mezzo a noi - Alla scoperta di un mondo sotto casa", numero speciale della rivista della bottega del commercio equo e solidale "Il Chicco di Senape", che cerca di restituire pochi ma significativi pezzi sia della realtà socio-economica del Senegal, sia della “nostra” comunità senegalese.

Il Chicco di Senape si propone di informare e sensibilizzare sui temi legati al commercio equo, al consumo critico, ai rapporti Nord/Sud del mondo, alla cooperazione allo sviluppo, all'economia alternativa mondiale e locale, alla finanzia etica, allo sviluppo sostenibile, all'ecologia, alla multiculturalità, alla pace e ai diritti umani.

Il volume è stato pubblicato con il contributo finanziario dell'Università di Pisa per le attività studentesche.

Le copie cartacee sono disponibili presso la bottega Il Chicco di Senape (in piazza delle Vettovaglie 18).

Scarica la copia in pdf

Per maggiori informazioni:
info@ilchiccodisenape.org
cascone.fabiana26@gmail.com

Giovedì, 03 Gennaio 2019 11:36

Dietro le quinte

L' associazione studentesca Liber Labor presenta "Dietro le quinte", attività autogestita volta alla realizzazione di un cortometraggio con soggetto ancora da definire. Tre le possibili scelte, cui corrispondono tre differenti gamme di immagini di repertorio.

Una volta definito il soggetto, i partecipanti si cimenteranno nella realizzazione dell’opera video, sia scrivendo ed interpretando nuove eventuali scene da girare, sia dedicandosi al montaggio del corto. Di qui il nome “Dietro le quinte”: il progetto è volto più miratamente ad indagare l’arte di “chi sta dietro” la telecamera o di coloro i quali minuziosamente realizzano il montaggio dando così il proprio personale contributo alla realizzazione dell’opera.

Primo incontro: 28 dicembre 2018.

L’iniziativa è finanziata con i contributi alle attività studentesche autogestite dell’Università di Pisa.

Per informazioni:
liberlabor.associazione@virgilio.it
3205785174

Giovedì, 03 Gennaio 2019 11:16

Webserie "Pollo

particolare della locandinaparticolare della locandinaL’associazione studentesca LiberLabor invita tutti a partecipare alla realizzazione del quarto episodio della webserie "Pollo" incentrata sugli studenti e sulla vita universitaria.

La webserie, fatta dagli studenti, per gli studenti e sugli studenti, intende utilizzare l’arte cinematografica e le tecniche multimediali per indagare, con stile ironico e divertito, la vita universitaria e le relazioni che si istaurano tra gli studenti.

Gli incontri per la realizzazione dell’opera video si svolgeranno a Pisa il 28, 29 e 30 dicembre.

L’iniziativa è organizzata dall’associazione studentesca LiberLabor con i contributi alle attività studentesche dell'Università di Pisa. La direzione artistica e la regia dell’opera sono affidate a Il Teatro dell’Assedio.

Per informazioni: 3205785174 liberlabor.associazione@virgilio.it

Giovedì, 03 Gennaio 2019 11:12

Dal Ventisei al Ventinove

L' associazione studentesca Filiforme presenta Dal Ventisei al Ventinove, attività autogestita volta alla realizzazione di un cortometraggio incentrato sulla vita studentesca a Pisa durante le vacanze di Natale.

Il progetto è rivolto a tutti coloro che vogliono indagare l’arte cinematografica sia dal punto di vista del montaggio che delle riprese.

Le riprese cominceranno il 26 dicembre 2018.

L’iniziativa è finanziata con i contributi alle attività studentesche autogestite dell’Università di Pisa.

Per informazioni:
associazionefiliforme@gmail.com
3454245340

 

Al via all'Università di Pisa il corso di perfezionamento " Applicazioni pratiche della mindfulness in ambito clinico e lavorativo", un percorso formativo articolato in 10 lezioni, con riconoscimento di 10 crediti cfu, riservato a laureati in Medicina e Chirurgia, Psicologia, Scienze infermieristiche e ostetriche, Fisioterapia, Dietistica, Tecniche di radiologia medica, per immagini e Radioterapia, in Scienze riabilitative delle professioni sanitarie, in Tecnica della riabilitazione psichiatrica, in Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro e altre lauree appartenenti a ordinamenti precedenti, riconosciute come equipollenti a quelle sopra descritte. Il corso sarà attivato nell'anno accademico 2018/2019 con un numero minimo di 10 partecipanti. Per iscriversi c'è tempo fino al 18 gennaio, il bando è consultabile sul sito dell’Università di Pisa.
Il corso, diretto da Ciro Conversano, ricercatore di Psicologia generale presso il dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'area critica, ha l'obiettivo di fornire conoscenze teoriche di neuroscienze e strumenti pratici volti alla gestione dello stress attraverso lo sviluppo di abilità basate sulla mindfulness, compassion e pratiche contemplative. Il corso è organizzato in 10 lezioni ed esercitazioni, per complessive 80 ore, corrispondenti a 10 CFU, che si svolgeranno in orario compreso tra le ore 9 e le ore 18 con inizio il 27 gennaio 2019. La frequenza minima è pari all’80% dell’intero corso.

Nasce una nuova rivista open access: "Suite française" resa possibile dal Laboratorio di cultura digitale dell’Università di Pisa. È dedicata alla cultura del mondo francofono in tutte le sue accezioni e discipline, dalla politica all’arte, dalla storia alla letteratura: insomma, a tutto ciò che il “luogo Francia” – non geografico, ma culturale – ha prodotto e produce.

Il sito ha una struttura particolare. Pubblica un numero l’anno – in italiano, francese e inglese – selezionando contributi attraverso una call internazionale e ospita una sezione mobile – sans souci – legata ogni volta al tema della rivista, in cui si pubblicano testi celebri o poco noti, pre-print, recensioni, suggerimenti, progetti, proposte anche provenienti dai lettori.

 

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Il primo numero – Pensare (con) Todorov – si concentra su un grande studioso che rappresenta bene il senso dell’iniziativa scientifica: Tzvetan Todorov, esule «circostanziato», ha sollecitato con domande profonde e scottanti il nostro presente. Gli undici saggi confluiti nel primo numero (a firma di Nicola Panichi, Michela Nacci, Ricardo De Mambro Santos, Michele Morselli, Giovanni Ruocco, Larisa Botnari, Massimo Maiorino, Fanny Laurent, Andrea Lanza, Antonella Ercolani, Sabine Du Crest) mettono a fuoco momenti e passaggi, interessi e domande di questo straordinario percorso. Allo stesso tempo sans souci ospita materiali tutti dedicati a un tema centrale nella produzione di Todorov: l’incontro con l’altro. Si possono leggere, per ora, brani del Ritratto delle cose di Francia di Machiavelli, dei cannibali di Montaigne e del Ritratto delle cose di Francia di Ardengo Soffici, che da Machiavelli riprende il titolo.

Cristina Cassina
Dipartimento Civiltà e Forme del Sapere

cover guerriero insideRolando Guerriero per oltre quaranta anni ha condotto attività di insegnamento e ricerca presso l’Università di Pisa nel settore della coltivazione delle piante arboree da frutto e della vite.

Con l’andata a riposo (2005) ha dedicato maggior tempo alla prosa, mettendo su carta i ricordi della sua infanzia, e rievocando mestieri e civiltà, ormai scomparse, quali quella dei piccoli contadini toscani e dei carbonai dell’Appennino modenese. Oltre al recentissimo "Stampi perduti" (Giovane Holden Edizioni, 2018) di cui pubblichiamo una recensione a firma del professore Giacomo Lorenzini del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, Rolando Guerriero ha scritto opere che hanno ottenuti riconoscimenti e segnalazioni in diversi concorsi letterari.

I ricordi del tempo di guerra e dello sfollamento gli hanno valso il primo premio nella prima adizione del Premio di Memorie “Uliano Martini”, indetto dal Comune di S. Giuliano Terme (Pisa), e sono stati pubblicati con il titolo “Da estate a estate: un anno da sfollato” nel volume “Tempi di guerra” (Edizioni ETS, Pisa, 2009). Nel 2013 ha vinto il primo premio inediti nella settima edizione del Premio letterario “Giovane Holden”, che gli è valsa la pubblicazione del romanzo “I quaderni nascosti del figlio del repubblichino” (Giovane Holden Edizioni, 2014). Nel 2015, sempre presso la stessa casa editrice, ha quindi pubblicato “Una famiglia di carbonai”. “Amleto al tempo delle briglie” è risultato infine finalista in alcuni concorsi letterari, tra cui il premio Jacques Prévert 2016.

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“Stampi perduti”, il nuovo volume del Prof. Rolando Guerriero

Rolando Guerriero, per decenni apprezzato docente di Coltivazioni arboree nell’Università di Pisa e da qualche anno “a riposo”, non perde occasione per prendere carta e penna e farci rivivere, non senza nostalgia, i ricordi della sua giovane età, rievocando situazioni, aneddoti e piccole cronache di civiltà, mestieri e personaggi ormai scomparsi. Inevitabilmente, particolare attenzione è dedicata alla campagna, ai piccoli contadini e a una terra, la Maremma toscana, che il Professore ha percorso mille volte per organizzare prove di campo.

Il testo che ci propone questa volta, intitolato “Stampi perduti” (Giovane Holden Edizioni, Viareggio, 2018), è una agile raccolta di personaggi degli anni ‘60, “che ora non ci sono più e di essi si sono persi anche gli stampi”, tutti strettamente legati al mondo rurale. Gente semplice, ricca di umanità, ma soprattutto di buon senso, orgogliosa di conservare quelle conoscenze preziose, acquisiste da generazioni, che facevano dell’agricoltura un’arte più che un mestiere, che si trovano a interagire con il giovane neolaureato (“dottorino dell’Università”), cittadino e inevitabilmente estraneo al loro contesto culturale.

I protagonisti conservano uno stretto legame con le loro tradizioni: la caccia (magari di frodo), la buona tavola e il buon bere, la burla al cittadino, lo scherzo a volte un po’ cattivo al vecchio che mal si adatta alle nuove situazioni, e vengono dipinti con autentici ‘acquarelli’, che inevitabilmente richiamano alla mente i racconti maremmani di Renato Fucini, altro studente di Agraria a Pisa. Un tuffo in un periodo e un mondo tanto lontani e così diversi, ma che meritano di essere ricordati: è lì che molti affondano le loro radici familiari e culturali.

Giacomo Lorenzini

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