Summer School di Giornalismo Internazionale a Fucecchio
Da lunedì 8 a sabato 13 luglio, presso la sede della Fondazione Montanelli (Fucecchio), in collaborazione con l'Università di Pisa e il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, prenderà avvio la Summer School di Giornalismo Internazionale.
Dieci incontri, ciascuno dei quali vedrà due esperti del settore, un giornalista e un docente, confrontarsi sui temi di maggiore attualità e lavorare a stretto contatto con i partecipanti.
Marco Damilano, direttore de L'Espresso, terrà la lezione inaugurale lunedì 8 luglio sul tema: Le sfide del giornalismo: tra social media e limitazioni alla libertà di espressione.
La quota di iscrizione è di 250 € (comprensiva di pranzi e coffee break).
Per info e iscrizioni
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Modulo di iscrizione: http://www.fondazionemontanelli.it/sito/pagina.php?IDarticolo=361
Incarico presso il Centro di Servizi “Polo Universitario Sistemi Logistici” di Livorno per attività tutoriali, didattico-integrative, propedeutiche e di recupero per l’a.a. 2018/2019
Incarico presso il Centro di Ricerca “E. Piaggio”: “Gestione dell’attività di Comunicazione del Centro di Ricerca “E Piaggio”: External Relations, PR, Ufficio Stampa”
Avviso di fabbisogno interno per il Dip. di Filologia, Letteratura e Linguistica: "Edizione critica della versione pisana della Navigatio Sancti Brendani del ms. 1008 della Bibliothèque Municipale di Tours"
Incarico presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del sapere: "Prodotti audiovisivi e multimediali, tesine multimediali in relazione ai laboratori didattici, metodologie di realizzazione in ambito artistico e culturale"
Workshop Pisa_Volterra_Detroit: studenti italiani e americani a confronto
Un gruppo di studenti dell’Università di Pisa sono impegnati, nella settimana dal 27 maggio al 31 maggio, nel workshop Pisa_Volterra_Detroit, progetto speciale per la didattica finanziato dall’Ateneo pisano. Gli studenti italiani, del corso di ‘Istituzioni di storia dell’architettura e dell’urbanistica’ (corso di studio in Scienze dei Beni Culturali), partecipano al workshop insieme ai loro colleghi americani, futuri architetti, dell’University of Detroit, Mercy School of architecture, a Volterra per il semestre estivo. L’attività didattica è coordinata dalla professoressa Denise Ulivieri (Università di Pisa), dal professore e architetto Dan Pitera, Executive Director of the Detroit Collaborative Design Center (DCDC), dalla professoressa Galina Tirnanic dell’University of Oakland, con la collaborazione della dott.ssa Chiara Lo Re.
Il workshop Pisa_Volterra_Detroit è uno strumento di confronto interculturale e un’occasione per gli studenti di aprirsi a una prospettiva internazionale. Questa esperienza didattica, introdotta e consolidata nell’ambito delle passate attività del Laboratorio Universitario Volterrano (dal 2014 al 2016), ha lo scopo di aprire uno spazio di scambio culturale tra studenti di varie nazionalità per favorire la crescita e l’integrazione culturale, per svolgere in modo nuovo formazione didattica sugli amplissimi beni culturali e ambientali presenti a Volterra.
Ricercatori pisani protagonisti al congresso internazionale di oncologia a Chicago
Anche quest’anno il congresso annuale organizzato dall’Asco-American society of clinical oncology, uno dei più importanti appuntamenti di aggiornamento scientifico in ambito oncologico con circa trentamila partecipanti attesi a Chicago dal 31 maggio al 4 giugno, vedrà importanti riconoscimenti per gli oncologi dell’Aoup guidati dal professor Alfredo Falcone.
Nella foto, da sinistra a destra: Daniele Rossini, Chiara Cremolini, Federica Marmorino e Gemma Zucchelli.
La dottoressa Chiara Cremolini, ricercatrice dell’Università di Pisa, avrà l’onore di presentare nella sessione delle comunicazioni orali i risultati dello studio TRIBE2, un progetto accademico che ha coinvolto 679 pazienti affetti da tumore del colon retto metastatico, trattati in 56 centri di oncologia su tutto il territorio nazionale. Lo studio, promosso dal Gono-Gruppo oncologico del nord-ovest - di cui il professor Falcone è presidente e coordinato proprio dall’Oncologia di Pisa - è stato selezionato tra le migliori ricerche in ambito oncologico proprio per il suo potenziale impatto immediato nella gestione quotidiana dei pazienti affetti da tale patologia. Lo studio infatti rafforza e integra i risultati che hanno portato, negli ultimi anni, a modificare le linee guida internazionali, introducendo una strategia d’esordio intensificata, la cosiddetta tripletta, tra le opzioni terapeutiche per alcuni pazienti. Afferma la dottoressa Cremolini: “Aver partecipato negli anni a una linea di ricerca che ha cambiato il modo di trattare il carcinoma colorettale è una grande soddisfazione, ma sapere di aver contribuito a migliorare le prospettive dei pazienti lo è ancora di più”.
Nel corso del medesimo congresso verranno inoltre premiati con il "Conquer cancer foundation of Asco merit award” - premio destinato ai giovani ricercatori per l'alto valore scientifico dei loro contributi – due specializzandi della scuola di specializzazione di Oncologia medica diretta dal professor Falcone, il dottor Daniele Rossini, premiato per il terzo anno consecutivo, la dottoressa Gemma Zucchelli e un’assegnista di ricerca del medesimo gruppo, la dottoressa Federica Marmorino.
“Tutti i progetti che presenteremo all’Asco – spiega il professor Falcone – mirano a ottimizzare la gestione del trattamento dei pazienti affetti da carcinoma colorettale in base alle loro specifiche caratteristiche cliniche e agli aspetti molecolari delle loro malattie. La personalizzazione delle scelte terapeutiche è il nostro pane quotidiano e la via da perseguire per migliorare i risultati dei trattamenti che abbiamo a disposizione”.
Incarico presso il Dipartimento di Scienze Agrarie "Assistenza per la gestione e l'utilizzazione di sistemi per analisi bioinformatiche di genomica strutturale e funzionale delle piante"
Parte il progetto regionale sulla prevenzione e riabilitazione dei danni da stress lavoro-correlato
È al via un progetto regionale sulla prevenzione e riabilitazione dei danni da stress lavoro-correlato, con l'uso di realtà virtuale e percorsi formativi universitari specifici, proposto da Inail Regione Toscana, Università di Pisa, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e Scuola Superiore Sant’Anna. Il progetto è stato illustrato mercoledì 29 maggio, al rettorato dell'Università di Pisa, dal prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio dell'Ateneo pisano, Marco Gesi, dal direttore regionale di Inail Toscana, Giovanni Asaro, dal direttore generale dell'AOUP, Silvia Briani, dal direttore della Scuola di specializzazione in Medicina del Lavoro dell'Università di Pisa, Alfonso Cristaudo, dal responsabile del Centro per il disadattamento lavorativo dell'AOUP, Rodolfo Buselli, dal dirigente medico della Sovrintendenza medica regionale Inail, Massimo Paoli, dai ricercatori dell’Istituto Tecnologie della Comunicazione, Informazione, Percezione della Scuola Superiore Sant'Anna, Marcello Carrozzino e Federico Vanni.
Il progetto mira a creare interventi personalizzati su ogni lavoratore con danni psichici da stress lavoro-correlato, di ridurre i suoi livelli di stress lavoro-correlato, trattare eventuali patologie psichiatriche, elaborare strategie individualizzate per il suo reinserimento lavorativo attraverso l’assistenza e lo sviluppo di percorsi di terapia cognitivo-comportamentale con tecnologia di realtà virtuale.
In Europa il 25% dei lavoratori sostiene di soffrire di stress legato all’attività lavorativa per tutto o per la maggior parte dell’orario di lavoro e una percentuale simile riferisce che l’attività lavorativa rappresenta un rischio per la propria salute. Vista l’importanza del fenomeno, anche la legislazione ha iniziato ad affrontare tali problematiche, sia in Europa che in Italia. Il Centro per il disadattamento lavorativo dell’AOUP rappresenta per la regione Toscana un punto di osservazione privilegiato delle patologie da stress lavoro-correlato. Dal 2008 al 2018 sono stati esaminati 1039 casi di pazienti che richiedevano una valutazione per psicopatologia da disfunzioni dell’organizzazione del lavoro.
Con il nuovo progetto , attraverso l’utilizzo di specifici scenari virtuali, sarà possibile potenziare le tecniche cognitivo-comportamentali rendendole più sicure e meno costose rispetto all’esposizione in vivo: ciò permetterà al paziente di interagire con la situazione stressogena in un ambiente sicuro e al terapeuta di condividere l’esperienza, monitorandone lo svolgimento, graduandone l’intensità e in ultimo elaborando un modello valido e adattativo di comportamento per il paziente. La creazione di scenari virtuali ad hoc e la valutazione in tempo reale di parametri psicofisiologici stress-sensibili (come ad esempio la frequenza cardiaca, la pressione, la variabilità dell’elettrocardiogramma) consentirà di misurare per ogni singolo caso i livelli di stress reattivo a diverse situazioni lavorative ricavando informazioni sull’idoneità allo svolgimento di precise mansioni e strategie per il reinserimento lavorativo di quei lavoratori con patologie psichiatriche da stress lavoro-correlato.
Dato che le consulenze tecniche in materia di malattie professionali da costrittività organizzative rappresentano un settore di attività particolarmente delicato e complesso nell'ambito più ampio della consulenza medico-legale nei tribunali, la collaborazione con l’Inail permetterà all’Università di Pisa di istituire un apposito corso di perfezionamento per consulenti tecnici d’ufficio e di parte in tema di patologie da costrittività organizzative (stress lavoro-correlate). Il corso, della durata di un anno, sarà progettato dalla Medicina del lavoro dell’Università di Pisa in collaborazione con professionisti INAIL e prevederà il coinvolgimento di magistrati per riportare la loro posizione sul tema anche in qualità di docenti. Sarà articolato in diverse aree all'interno delle quali specialisti di diversa estrazione medica e giuristi affronteranno i temi d’interesse per la consulenza tecnica sulle malattie professionali da costrittività organizzative in ambito civile, assicurativo e penale, con l'obiettivo di proporre un approccio valutativo multidisciplinare, qualificando un gruppo di consulenti con speciale interesse professionale e culturale per la materia.
Consegnati ai dottorandi dell'Ateneo i diplomi del corso di "Academic English"
Con una cerimonia che si è tenuta a Palazzo dei Congressi lunedì 27 maggio, gli allievi del primo anno dei corsi di dottorato dell’Università di Pisa hanno ritirato i diplomi del corso di "Academic English for PhD Candidates" organizzato dal Centro Linguistico di Ateneo e che hanno frequentato negli scorsi mesi. Con lezioni tenute da Joanne Spataro, l’iniziativa ha coinvolto nell’edizione 2019 ben 233 partecipanti, per un totale di 8 corsi di 30 ore di lezione ciascuno. Alla cerimonia hanno portato i loro saluti il rettore Paolo Mancarella, e la prorettrice vicaria Nicoletta De Francesco. A seguire sono intervenuti Marcella Aglietti, delegata del rettore per il dottorato di ricerca, Marcella Bertuccelli, ex direttrice del CLI, Silvia Bruti, attuale direttrice del CLI, Joanne Spataro, docente del corso di Academic English, e due testimonial, ex allievi del corso, Daniele Pezzati e Giuseppe Portaluri.
Un momento della cerimonia.
Il corso è partito come progetto pilota nel 2015, quando il CLI era diretto da Marcella Bertuccelli, con l’appoggio della prorettrice vicaria Nicoletta De Francesco. Allora era riservato solo ad alcuni dottorati ma, su impulso dell’Ateneo, è stato esteso ai corsi di tutte le aree disciplinari. In particolare la professoressa Marcella Aglietti, delegata per il Dottorato di ricerca, e la professoressa Silvia Bruti, attuale direttrice del CLI, hanno dato il loro deciso supporto, in modo che da un corso opzionale diventasse un’attività formativa per tutti gli studenti del primo anno di PhD, necessaria agli allievi PhD per acquisire strumenti e competenze che, uniti alla loro ottima preparazione scientifica, li aiutino ad affermarsi nel mondo della ricerca.
Joanne Spataro (a destra) con una allieva del dottorato.
Oltre alle abilità linguistiche, vengono coltivate competenze trasversali indispensabili in contesti come convegni, seminari e workshop internazionali: i ragazzi imparano infatti a lavorare in team, a sviluppare pensiero critico, capacità sociali, creatività, postura e gestualità, confrontandosi costantemente con dottorandi del proprio settore scientifico e con quelli appartenenti ad altri ambiti disciplinari.
«Sono fiero di affermare che questa è stata un’idea di successo - ha affermato il rettore Paolo Mancarella durante il suo saluto - oltre a ringraziare tutte le persone che hanno contribuito a creare e far crescere questo progetto, vorrei rivolgere un grazie particolare a Joanne Spataro che, con il suo insegnamento professionale e la sua meticolosa attenzione, ha contribuito a farlo crescere e apprezzare da tutti i ragazzi che lo hanno frequentato».
Il rettore ha anche rivolto un messaggio di augurio ai futuri ricercatori: «Sappiamo bene di trovarci in un periodo storico in cui, in particolare in Italia, il mondo della ricerca non è valorizzato quanto dovrebbe, soprattutto a causa di una cecità politica che fa sì che non si investa in questo settore. In questo quadro poco rassicurante, vi chiedo però di avere sempre ben presente questo dato: l’Italia gode della presenza di non pochi straordinari ricercatori, riconosciuti e invidiati dal mondo intero, e voi siete la misura principale della straordinaria potenza della ricerca italiana. Questa ricchezza di talento e di tradizione, insieme al nostro prestigioso sistema di formazione, può e deve essere il motore e la forza trainante della competitività del Paese. Il sistema della ricerca può porsi con fiducia nelle mani della vostra generazione. Enjoy research and good luck!».