A Firenze il convegno internazionale di linguistica computazionale
Dal 28 luglio al 2 agosto, alla Fortezza da Basso a Firenze, si tiene il 57° convegno annuale dell’Association for Computational Linguistics, la più importante associazione scientifica internazionale per la linguistica computazionale, la scienza che studia come dotare i computer della capacità di comprendere e usare il linguaggio naturale come gli esseri umani.
Il convegno fiorentino, il primo dell’ACL a tenersi in Italia e il più grande mai tenuto, prevede 660 presentazioni alla conferenza principale in 6 sessioni parallele, 21 tra workshop e conferenze satellite per più di 3200 iscritti in totale. Tra i temi più presenti nel programma ci sono gli agenti conversazionali in grado di dialogare con gli esseri umani, la traduzione automatica, l’uso dei metodi di “deep learning”, ma anche aspetti etici legati alle tecnologie del linguaggio. Di grande attualità sono le nuove tecnologie per combattere l’uso improprio e offensivo del linguaggio sui social, e per gestire conversazioni tra medico e paziente.
La conferenza, sponsorizzata da tutte le “Big Companies” del Web (Amazon, Apple, Baidu, Facebook, Google, ecc.), è stata organizzata a livello locale da Alessandro Lenci (Università di Pisa), Bernardo Magnini (Fondazione Bruno Kessler, Trento) e Simonetta Montemagni (Istituto di Linguistica Computazionale “A. Zampolli del CNR, Pisa).
INVITO STAMPA: Centro “Matricolandosi”: al via le immatricolazioni all'Università di Pisa
Giovedì 25 luglio, alle ore 11.30, in occasione dell'apertura di “Matricolandosi” - il centro per le immatricolazioni dell’Università di Pisa – i colleghi giornalisti sono invitati a partecipare a un incontro in cui saranno illustrate le principali novità per l’anno accademico 2019/2020. Nell’occasione sarà presente il prorettore alla didattica Marco Abate.
L’appuntamento è nell’Edificio E del Polo Fibonacci, in Largo Bruno Pontecorvo, dove sarà possibile incontrare anche le future matricole che verranno a iscriversi.
Il professor Carlo Petronio nuovo prorettore vicario dell’Università di Pisa
Il professor Carlo Petronio, professore ordinario di Geometria al Dipartimento di Matematica, è il nuovo prorettore vicario dell’Università di Pisa. “Ho chiesto al professor Petronio la disponibilità a ricoprire la carica di prorettore vicario – ha detto il rettore Paolo Mancarella – alla luce del suo alto profilo scientifico e avendone apprezzato, in questi anni in cui è stato membro del Senato Accademico, le qualità umane e professionali, la lealtà e soprattutto il suo grande senso istituzionale, dote imprescindibile per ricoprire un tale ruolo. Penso anche che il professor Petronio saprà mettere a disposizione dell’Ateneo il suo bagaglio di esperienze maturate prima come presidente di corso di laurea e poi come direttore del Dipartimento di Matematica”.
La professoressa Eleonora Sirsi in audizione al Senato della Repubblica
La professoressa Eleonora Sirsi del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa è stata invitata a svolgere, nella mattina del 30 luglio, un’audizione dinanzi alla Commissione agricoltura e produzione agroalimentare del Senato con riferimento all’affare assegnato n.200 (affare sulla questione inerente alle nuove biotecnologie in agricoltura). Il tema è oggetto da tempo del lavoro di ricerca di Eleonora Sirsi come dimostrano le numerose pubblicazioni e la monografia “Ogm e agricoltura. Evoluzione del quadro normativo - Strategie di comunicazione - Prospettive dell’innovazione” (Editoriale scientifica 2017). Già nel 2016, nella passata legislatura, Eleonora Sirsi era stata convocata per un’audizione sul tema (affare 591 “Nuove tecnologie in agricoltura”) dalla Commissione agricoltura del Senato.
Rapporto di sostenibilità 2019
Introduzione
Paolo Maria Mancarella, Rettore dell'Università di Pisa
L’Università di Pisa vuole essere soggetto attivo e responsabile nelle complesse dinamiche di sviluppo della società, assumendo un ruolo sempre più centrale e propositivo per la crescita del suo territorio di riferimento e cogliendo le grandi direttrici che caratterizzeranno l’innovazione a livello nazionale e internazionale. Questo nella convinzione che la capacità di intercettare le esigenze fondamentali che provengono dai mutamenti sociali ed economici sia compito ineludibile di un Ateneo che, forte di una tradizione secolare, sappia proiettarsi nel futuro.
La visione che l’Ateneo ha sviluppato negli ultimi anni non può prescindere da una particolare sensibilità per il tema della sostenibilità. Siamo consapevoli che il nostro contributo al mantenimento del benessere attuale nel futuro dipende dalla nostra capacità di investire bene nel capitale umano, notoriamente rappresentato da istruzione e ricerca, senza esimerci dal lavorare ogni giorno per lasciare a chi verrà un’Istituzione di qualità capace di generare cultura.
Nello Statuto e, di recente, nel Piano Strategico e negli altri documenti di programmazione, la nostra Università ha fatto propria e rilanciato la cultura della sostenibilità, valorizzando un percorso che è partito dall’adesione alla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile. Si intende così contribuire al progresso culturale, civile ed economico del Paese, attraverso il perseguimento dell’istruzione e dell’apprendimento, il sostegno alla ricerca di eccellenza, la promozione – tramite l’ascolto dei portatori di interesse – del trasferimento delle conoscenze: il tutto nel contesto di uno sviluppo equilibrato e sostenibile dei territori.
L’Università di Pisa, attraverso il perseguimento delle sue attività istituzionali relative alla didattica, alla ricerca e alla cosiddetta “terza missione”, può svolgere un ruolo fondamentale per l’affermazione di una cultura della sostenibilità che arrivi a permeare profondamente la società, sia nell’educazione del singolo cittadino sia nella formazione di impresa, consentendo quel cambiamento di paradigma necessario per affrontare le esigenze della collettività e tutelare i diritti delle attuali e delle future generazioni. È un cammino che intendiamo percorrere attraverso le attività di formazione dirette alle future generazioni di docenti, ricercatori e professionisti, e ancor di più attraverso le ricadute immediate che le attività di ricerca, di trasferimento delle conoscenze, di promozione culturale e di gestione hanno sul territorio in cui sono radicate.
Il presente Rapporto di Sostenibilità costituisce una tappa importante di questo cammino, come strumento che aiuta a mettere a fuoco i punti di forza e di debolezza del nostro Ateneo nella costruzione condivisa dello sviluppo sostenibile, equilibrato e responsabile, condizione indispensabile per assicurare il futuro della nostra società.
Aggiungi un fiore a tavola (da mangiare)
Sono buoni, fanno bene alla salute e promettono di diventare una nota coloratissima nei nostri piatti. Parliamo dei fiori commestibili che sono al centro di Antea, un progetto di ricerca europeo al quale collabora anche l’Università di Pisa con i dipartimenti di Farmacia e di Scienze Agrarie, alimentari e agroambientali.
L’obiettivo di Antea è quello di sostenere la filiera emergente dei fiori eduli nell’area compresa fra Italia e Francia facendo evolvere la più antica produzione di fiori ornamentali come soluzione alla crisi degli ultimi anni del comparto della floricoltura. Nell’ambito di Antea il compito dei ricercatori dell’Ateneo pisano è quello di analizzare le oltre 40 specie selezionate per il progetto, compresi lo studio della composizione organica e delle caratteristiche organolettiche delle piante, i test allergologici e microbiologici per garantire la innocuità al consumo e infine anche l’individuazione delle tecnologie per la conservazione e il confezionamento delle preparazioni alimentari.
“Le proprietà nutraceutiche dei fiori sono dovute alla presenza di composti salutari per la dieta umana, come i polifenoli, i più importanti con attività antiossidante oltre alla vitamina C e antociani, che sono anche i principali responsabili della colorazione,– spiega Laura Pistelli, docente dell’Ateneo pisano - al momento le nostre analisi stanno riguardando alcune varietà di salvia che hanno fiori (e talvolta anche foglie) che profumano di ananas, pesca o ribes e una specie di geranio dal sapore di limone”.
In particolare, le dottoresse Laura Pistelli e Ilaria Marchioni del dipartimento di Scienze Agrarie, alimentari e agroambientali si occupano delle analisi nutrizionali delle 40 specie, mentre la professoressa Luisa Pistelli e la dottoressa Basma Najar del dipartimento di Farmacia sono impegnate nell’individuazione dei composti volatili che determinano l’aroma dei fiori.
“Da anni i nostri gruppi di ricerca collaborano per valorizzare delle piante aromatiche e medicinali – conclude Laura Pistelli – e lo studio dei fiori eduli è filone di ricerca molto promettente, i fiori sono infatti una fonte alimentare da riscoprire e sempre più utilizzata anche dai grandi chef, dunque è necessario individuare le loro caratteristiche nutrizionali e nutraceutiche affinché possano essere meglio apprezzati dal pubblico”.