BeComedy UK!
Giovedì 19 dicembre, alle ore 21:30, presso il LeningradCafè, via Silvestri 5 Pisa, si svolgerà uno show comico in inglese: i comici si esibiranno nella forma teatrale della "Stand Up Comedy", quindi solo asta e microfono.
Sulla scena un collettivo comico emergente apparso in un articolo su SirK Magazine, guidato magistralmente da Marco Di Pinto: BeComedy UK! Chiamati al microfono saranno gli anglofoni Salvatore Zappia, Eddie Murchy, Giorgia Fumo e, reduce dal Edinburgh Festival Fringe, Tiziano La Bella. Presenta Marco Di Pinto.
L'attività autogestita è svolta con il contributo finanziario dell'Università di Pisa (rif. 2179)
Avviso di fabbisogno interno per il supporto alla ricerca nell’ambito del progetto “New strategies for diagnostic, therapeutic and clinical care in Neurological diseases”
Incarico di lavoro autonomo presso la Direzione Servizi per la didattica e l’internazionalizzazione – OFA di matematica di base in modalità e-learning
“Cenerentola e Pigmalione”, il divismo femminile nel cinema
“Cenerentola e Pigmalione. Raffigurare e narrare il divismo femminile nel cinema” è il titolo di un convegno internazionale organizzato dall’Università di Pisa che si svolge il 12 e 13 dicembre al Centro congressi Le Benedettine (Piazza S. Paolo a Ripa D'Arno, 16, Pisa). Dal cinema muto a quello contemporaneo, le due giornate esplorano il ricorrere di archetipi fiabeschi e mitologici nel divismo femminile in Italia, sia dentro i film (i personaggi femminili come sono narrati dalle sceneggiature) che e fuori dalla pellicola (stampa quotidiana, stampa specializzata, scrittura di sé, radio, televisione e social network).
Il convegno curato da Chiara Tognolotti, ricercatrice dell’Ateneo pisano, è organizzato nel quadro del progetto di ricerca "I tempi delle strutture. Resilienze, accelerazioni e percezioni del cambiamento (nello spazio euro-mediterraneo)" del Dipartimento di eccellenza di Civiltà e forme del sapere, in collaborazione con FAScinA – Forum annuale delle studiose di cinema e audiovisivi, e con il patrocinio di CUC – Consulta Universitaria del Cinema e AIRSC – Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema.
"Scatto matto! Racconta la tua Università": i vincitori del concorso fotografico
La Commissione giudicatrice ha selezionato i vincitori del concorso fotografico "Scatto matto! Racconta la tua Università" (disposti in ordine puramente alfabetico):
- Andreozzi Daniele, Alla fine del tunnel
- Ballati Sofia, Il futuro a portata di mano
- Caminschi Eugeniu, Facendo pratica
- Foli Giulia, Leggi te stesso
- Iannotta Myriam, Dietro ogni traguardo c’è una nuova partenza
- Lami Vittorio, Pietà universitaria
- Mara Federico, Accendiamo i riflettori
- Masi Giorgia, Le distrazioni del viaggio
- Salaris Sara, Il cerchio della Sapienza
- Toninelli Serena, Il tragitto più bello
- Ventura Emilia, 50 sfumature di green
- Zigliotto Francesco, Sole e pioggia ad Dipartimento di Matematica
Leggi il verbale dell'esito del concorso
Mercoledì 18 dicembre alle ore 12 a Palazzo Vitelli (Lungarno Pacinotti, 43) alla presenza del Rettore si terrà una piccola cerimonia di consegna dei premi e di presentazione del calendario Unipi 2020.
Tesi sulla riqualificazione di piazza Cavalca a Vicopisano vince il premio “Gino Melani”
E’ il dottor Raffaele Bonsignori il vincitore della seconda edizione del premio di studio istituito dall’Università di Pisa su proposta del Comune di San Miniato e intitolato alla memoria del dottor Gino Melani, imprenditore sociale nel settore della manutenzione del verde, prematuramente scomparso. La cerimonia si è svolta il 10 dicembre nell’aula magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Ateneo pisano, in occasione dell’appello di laurea magistrale in “Progettazione e gestione del verde urbano e del paesaggio”.
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Raffaele, classe 1994 e attualmente impegnato in un tirocinio post-curriculare presso lo studio agronomico-paesaggista Laura Gatti a Milano, ha vinto grazie alla sua tesi “TreeSprawl – Una piazza verde per Vicopisano” svolta con il tutoraggio dei professori Francesco Monacci e Elisa Pellegrini e, come correlatore, l’architetto Debora Agostini. Il lavoro, che sarà la base per la riqualificazione di piazza Domenico Cavalca a Vicopisano, è stato particolarmente apprezzato dalla Giunta comunale e dai cittadini vicaresi che sono stati coinvolti sin dall’inizio del percorso progettuale, tramite la compilazione di questionari al fine di comprendere i loro desiderata, che hanno costituito la base della proposta.
50 anni dalla strage di Piazza Fontana
Il 12 dicembre del 1969, alle 16:37, una bomba esplose nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura in Piazza Fontana, a Milano. Le vittime furono 17 e i feriti 88. Per l'Italia fu "il giorno dell'innocenza perduta", in cui fu posto un brusco stop al sogno del '68 e si dette avvio alla cosiddetta "Strategia della tensione", una serie di attentati terroristici e stragisti, brutali e sotterranei, che negli anni successivi colpirono semplici cittadini inermi.
A cinquant'anni di distanza, con alle spalle numerosi processi dagli esiti incerti, la strage di Piazza Fontana resta ancor oggi uno dei casi più controversi dell'Italia Repubblicana e uno degli episodi che più hanno segnato la storia contemporanea del nostro Paese. Per questo l'Università di Pisa intende ricordare questo anniversario pubblicando un intervento a firma della dottoressa Caterina Di Pasquale, ricercatrice del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, che parte dal recente convegno su "Generazioni, Trauma e Memorie: dai massacri in guerra alle stragi in tempo di Pace”.
Leggi l'intervento del rettore Paolo Mancarella in apertura di convegno.
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“La percezione della gravità di un avvenimento non del tutto chiaro, la paura per i propri padri, la difficoltà nell’avere notizie, la certezza della loro morte e il riconoscimento dei loro corpi, o meglio di quello che resta. E poi il giorno del funerale, il 15 dicembre, quando la città si ferma, il silenzio scende e l’eco dei passi fatti per raggiungere le bare rimbomba sul selciato”: queste sono solo alcune delle immagini-ricordo trasmesse da Carlo Arnoldi e da Paolo Silva, Presidente e Vicepresidente della Associazione Familiari Vittime Piazza Fontana 12 dicembre 1969 in occasione del convegno organizzato a Pisa il 18 ottobre scorso da Caterina Di Pasquale, Fabio Dei e Luca Baldissara.
Il convegno intitolato “Generazioni, Trauma e Memorie: dai massacri in guerra alle stragi in tempo di Pace” è nato con l’obiettivo di celebrare il cinquantesimo anniversario creando un momento dialogico tra società civile, associazionismo, istituzioni, mondo della ricerca e della accademia. Le parole-chiave sulle quali discutere sono tre: generazioni, memoria e trauma. L’iniziativa è stata impreziosita dalla testimonianza del Rettore Paolo Maria Mancarella, che nei saluti di apertura ha contribuito a celebrare il cinquantesimo anniversario di Piazza Fontana a partire dalle memorie private, dal suo ricordo della strage e dal ruolo che Piazza Fontana ha avuto nella sua formazione.
Senza voler isolare il ricordo delle vittime della Banca della Agricoltura dalla realtà storica, culturale e sociale del secondo dopoguerra, il convegno ha cercato di connettere alcuni casi di memorie conflittuali ed emblematiche come quelle che caratterizzano le comunità di Sant’Anna di Stazzema, Montesole, Bologna e Milano. Relatrici e relatori della mattina sono in tutto quattro, Caterina Di Pasquale, Andrea Ventura, Toni Rovatti e Lia Luchetti.
I casi di studio selezionati testimoniano una stagione di studi piuttosto feconda, che ha caratterizzato positivamente l’ateneo pisano, il dipartimento Civiltà e Forme del Sapere (ex Facoltà di Storia e Filosofia), i cdl di Storia e civiltà e Scienze per la Pace, le cattedre di Antropologia Culturale e di Storia Contemporanea. Il pomeriggio il numero dei relatori e delle relatrici è aumentato. Intorno al tavolo della Aula Magna Storica del Palazzo della Sapienza si è realizzato un acceso confronto tra associazionismo e comunità accademica. Sono state affrontate alcune questioni come il ruolo della società civile, della televisione, del cinema e dell’industria culturale, la funzione del diritto, della ricerca e delle istituzioni pubbliche nel descrivere i fenomeni storici, culturali e sociali di violenza collettiva, nell’analizzare le conseguenze sulle comunità dei crimini perpetrati in guerra e in pace, nel trasmettere il portato storico e simbolico di tali eventi.
Dopo un pomeriggio intenso, il convegno si è chiuso con la promessa di non ricordare solo in occasione degli anniversari importanti, ma di continuare a riflettere insieme a partire da nodi complicati e complessi, quali per esempio quello che unisce le memorie tragiche alle verità (testimoniale, narrativa, culturale, storica e giuridica) e al desiderio di riconoscimento e giustizia. Su questo tema i presenti rilanciano l’idea di non interrompere il dialogo avviato, organizzando nuovi tavoli di lavoro e discussione a partire dal 2020.
Caterina Di Pasquale
ricercatrice del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere
Il professor Fabris nominato nel Comitato ministeriale che svilupperà le linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica
Il professor Adriano Fabris, ordinario di Filosofia morale all'Università di Pisa, è stato nominato coordinatore del gruppo del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca che si occuperà di educazione alla cittadinanza digitale. Il gruppo, di cui fanno parte anche tre dirigenti tecnici del Miur, porterà il suo contributo all'elaborazione delle linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica nelle scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, oltre a fornire indicazioni per quanto riguarda i licei, gli istituti tecnici e professionali.
Per arrivare alla definizione delle linee guida, il Miur si avvarrà delle proposte avanzate in modo coordinato da un Comitato internazionale di esperti e da un Comitato tecnico-scientifico articolato in tre sottocomitati competenti per ognuna delle macroaree individuate, che dovranno concludere i propri lavori entro giugno 2020. Del Comitato internazionale fanno parte studiosi quali Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale; Jeremy Rifkin, presidente della Foundation on Economic Trends di
Washington; Luciano Floridi, professore di Filosofia ed etica dell’informazione all’Università di Oxford; Enrico Giovannini, professore di Statistica economica all’Università di Roma “Tor Vergata”; Gunter Pauli, membro del Consiglio della Fondazione della "Science and Faith" Foundation della Santa Sede; Kate Pickett, professore di Epidemiologia all'Università di Berkeley; Kate Raworth, senior visiting research associate all’Università di Oxford; Jeffrey Sachs, direttore del Earth Institute alla Columbia University.
I sottocomitati si occuperanno di "Costituzione, Istituzioni dello Stato italiano dell’Unione Europea e degli organismi internazionali; storia della bandiera e dell’inno nazionale" (coordinatrice la professoressa Paola Marsocci dell'Università “La Sapienza” di Roma); di "Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile" (coordinatore il professor Leonardo Becchetti dell'Università degli Studi di Tor Vergata di Roma) e appunto di "Educazione alla cittadinanza digitale" con coordinatore il professor Adriano Fabris.
La spin off “Safeaty" finalista della call Food Policy Hot Pot
Safeaty, spin off dell’Università di Pisa, è stata selezionata tra i finalisti della call “Food Policy Hot Pot” per startup e SME su “Sustainable Food Systems”, iniziativa di open innovation lanciata da Cariplo Factory con il supporto dei principali player del settore alimentare milanese come Autogrill, Carrefour Italia, Coop Lombardia e So.Ge.Mi. La call è volta a stimolare forme di innovazione sociale, tecnologica e organizzativa nonché la collaborazione tra grandi aziende, startup e PMI per rispondere alle priorità individuate dalla Food Policy di Milano: innovare il sistema alimentare rendendolo maggiormente sostenibile, inclusivo, equo e attrattivo.
Food Policy Hot Pot punta ad alimentare il virtuosismo di Milano, prima città italiana a dotarsi di una policy legata al cibo. Grazie a una pluralità di azioni, in questi anni, la città di Milano ha saputo consolidare la sua governance nell’ambito delle politiche sull’alimentazione, ottenendo anche diversi riconoscimenti a livello internazionale. Le aziende finaliste con più alto potenziale avranno accesso al Match-Making Day del 17 dicembre, un percorso che porterà le startup a relazionarsi con i principali attori del mercato per costruire opportunità di business e di co-sviluppo.
La professoressa Alessandra Guidi, del Dipartimento di Scienze Veterinarie, sarà il 17 dicembre a Milano in rappresentanza di Safety in qualità di fondatrice e socia: «Safety ha partecipato alla call nell’ambito dell’area tematica “Quality Check and Traceability” – spiega la professoressa – la spin off ha proposto un sistema di gestione informatizzata dei piani di sicurezza alimentare, uno strumento innovativo che punta alla dematerializzazione e aiuta le imprese alimentari ad allinearsi alla digital transformation nell’ambito delle priorità dell’industria 4.0».
L'Università di Pisa protagonista alla celebrazione per i vent'anni della legge sulle disabilità Alla presenza del Presidente Mattarella, sono intervenuti il rettore Paolo Mancarella, il delegato Luca Fanucci e i tre laureati Lorenzo, Luca e Massimo
L'Università di Pisa, che è stata tra i primi Atenei italiani ad avere istituito l'Ufficio Servizi per l’Integrazione di studenti con Disabilità (USID), è stata protagonista alla celebrazione del ventennale della Legge 17 del 28 gennaio 1999 che si è tenuta venerdì 6 dicembre a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Quella legge, stabilendo una serie di misure per facilitare la frequenza delle persone con disabilità ai corsi universitari, ha inteso garantire il diritto allo studio per tutti mediante l’accesso ai livelli più elevati di istruzione. Ha inoltre previsto l’istituzione del ruolo di delegato del rettore con funzioni di coordinamento, monitoraggio e supporto delle iniziative concernenti l’integrazione degli studenti con disabilità e a tale scopo ha destinato un’apposita quota del Fondo di Finanziamento Ordinario.
Grazie all’impegno dei delegati, dei docenti e del personale tecnico amministrativo, oltre che di moltissimi studenti, un numero crescente di persone con disabilità ha potuto frequentare e portare a termine gli studi universitari e inserirsi nel mondo lavorativo e professionale, contribuendo attivamente con le proprie capacità alla vita economica, sociale, culturale e politica del nostro Paese. Ogni anno, solo all’Università di Pisa, si laureano circa 25-30 studenti con disabilità nei settori più svariati e nell’anno accademico 2019/2020 sono 903 gli studenti iscritti con disabilità.
La giornata su "Università, disabilità, inclusione. Vent'anni dalla legge 17/1999: tra passato e futuro" ha inteso valorizzare l’esperienza maturata nel corso degli anni attraverso la voce dei protagonisti, promuovere il confronto fra i principali attori coinvolti, con i quali gettare le basi di un rinnovato impegno per il futuro nella prospettiva indicata dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
In apertura della mattinata Lorenzo Nizzi Vassalle, insieme a Ewelina Adamczyk dell'Università Roma Tre e a Federico Pleitavino dell'Università di Genova, ha portato la sua testimonianza di studente sordomuto dalla nascita che si è laureato in Lettere all'Università di Pisa con il massimo dei voti e la lode. Luca Razzauti, ragazzo affetto dalla Sindrome dell'X Fragile che ha conseguito la laurea triennale e poi quella magistrale in Lettere, e Massimo Tenaglia, ragazzo ipovedente che si è laureato in Ingegneria elettronica, sono stati i protagonisti di due video in cui raccontano il loro percorso di studi all'Università di Pisa e ricordano il supporto ricevuto dall'USID.
Sempre in mattinata il rettore Paolo Mancarella - che ha ricoperto tra 1999 e 2016 la funzione di delegato alle funzioni di coordinamento, monitoraggio e supporto di tutte le iniziative concernenti l’integrazione degli studenti portatori di handicap e che tra 2009 e 2015 è stato anche presidente della Conferenza nazionale universitaria dei delegati disabilità (CNUDD) - è intervenuto con la sua testimonianza sulle origini della CNUDD. "Una delle caratteristiche che contraddistingue la CNUDD – ha ricordato il professor Mancarella – è che tutte le iniziative sono dettate solo dal bisogno di condividere, di costruire, di progredire assieme: nessun interesse e nessuna ambizione di carattere personale, nessuna voglia di emergere o di primeggiare, solo desiderio di dare e di ricevere, tutti alla pari, docenti delegati e personale non docente dei servizi disabilità". Il rettore ha quindi ringraziato le collaboratrici e i collaboratori dei servizi disabilità di ateneo che svolgono un ruolo fondamentale e "le nostre studentesse e i nostri studenti con disabilità, parte di quel 'giacimento di risorse' che ricordava il Presidente Mattarella: le loro storie rappresentano per tutti noi delle bellissime lezioni di vita, di dignità, di determinazione e ci mantengono vivi quell’entusiasmo e quella voglia di crescere e di migliorare che avevamo vent’anni fa e ci ha portati sin qui".
L'attuale delegato, il professor Luca Fanucci, ha partecipato al panel pomeridiano di approfondimento con una relazione dal titolo "Innovazione didattica e ICT", in cui ha presentato il cammino svolto e i traguardi raggiunti dalla CNUDD in questo ambito e soprattutto ha tracciato delle possibili traiettorie di sviluppo e di crescita complessiva per le università. "L'idea - ha aggiunto il professor Fanucci - è quella di condividere buone prassi, idee e strumenti ICT per strutturare un ambiente di apprendimento inclusivo in cui ogni attività presentata al suo interno sia pienamente accessibile e fruibile per tutti, anche per studenti e studentesse con disabilità, con disturbi specifici dell’apprendimento e in generale con bisogni specifici".