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logo lavCon una donazione di 17.000 euro la LAV finanzierà una borsa di studio per sostenere la ricerca senza l’uso di animali. Lunedì 1 febbraio, Gianluca Felicetti, presidente dell’associazione, accompagnato dalla biologa Michela Kuan, responsabile del settore Vivisezione, ha consegnato al direttore del Centro Piaggio, Andrea Caiti, e al gruppo di ricerca di Arti Ahluwalia un contributo destinato a sviluppare un bioreattore che riproduca l’ambiente dinamico dell’alveolo polmonare e che sia in grado di testare la tossicità di sostanze chimiche inalate. Il tutto senza ricorrere alla sperimentazione animale.

LAV centro piaggioIl progetto prevede la realizzazione di un prototipo, nominato MALI (Moving Air-Liquid Interface) per l’esposizione di areosol su colture di cellule epiteliali alveolari, capace di simulare le azioni di inspirazione, espirazione, flusso sanguigno e deposizione biomimetica di aerosol. Tale sistema permetterà il superamento del ricorso ad animali anche dal punto di vista normativo: «Già da tempo il nostro gruppo di ricerca sviluppa modelli di organi e di sistemi in vitro in grado di mimare la fisiologia e le patologie umane – commenta la professoressa Ahluwalia – Come bioingegneri lavoriamo per il benessere dell’uomo e queste tecnologie ci permettono di sviluppare metodi più sicuri e scientificamente più esatti per il raggiungimento dei nostri obiettivi».

“Questa borsa di studio è l’ennesima dimostrazione che non solo è possibile, ma è doveroso fare una ricerca senza vivisezione – afferma Michela Kuan – il modello animale appartiene al passato e ognuno di noi deve impegnarsi per il suo superamento affinché venga realmente tutelata la salute umana. I fondi pubblici e privati devono essere indirizzati verso lo sviluppo dei metodi sostitutivi e questo contributo è la prova più concreta dell’applicazione di tali metodi, in risposta a chi ci attacca negando l'esistenza della ricerca senza animali: innovativa, scientificamente affidabile e utile”.

LAV centro piaggio2Al momento, la valutazione della tossicità delle sostanze chimiche inalate prevede l’uso di un elevato numero di animali da sottoporre a inalazione forzata, che comporta morte, dolore e agonia. «I risultati di questi test sono inaffidabili, in quanto correlano la mortalità della cavia con la concentrazione della sostanza a cui è esposta, senza prendere in considerazione i meccanismi che portano a tale effetto. A tutto questo va aggiunta la necessità di estrapolare i dati e correlare il modello animale con la risposta umana. Sono quindi necessari test più diretti, semplici ed efficaci che non richiedano la sperimentazione animale, sia per ragioni etiche ed economiche, che per ragioni scientifiche».
Il finanziamento è stato reso possibile grazie al contributo dei cittadini che hanno scelto di devolvere alla LAV il 5x1000.

Ne hanno parlato: 
ADNkronos
Nazione Pisa 
Pisa Today 
gonews 
Quotidiano.net

Lunedì, 01 Febbraio 2016 12:33

International agreements

The University of Pisa collaborates with other foreign universities and institutions in order to promote and carry out activities related to teaching, research and training.

Visit the list of cooperation agreements (available in Italian only)

Visit the webpage to view the list of research activities divided by area (available in Italian only)

 

Information and contacts

International Relations Office
International Cooperation Unit
Lungarno Pacinotti, 44 56126 Pisa
Tel. +39 050/2212907 – Fax: +39 050/2212222
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Martedì 2 febbraio, alle ore 15.00, nell’Aula Magna di Ingegneria, in Largo Lucio Lazzarino, il Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa festeggia i 50 anni della sua istituzione.
Le celebrazioni saranno aperte dai saluti del rettore dell’Università di Pisa, Massimo Augello, e del sindaco del Comune di Pisa, Marco Filippeschi. Seguiranno l’intervento di Luigi Donato, presidente della Fondazione Monasterio, che parlerà de “L’incontro tra ingegneria e medicina” e una tavola rotonda dal titolo “Tra naturale e artificiale: scienze e tecnologie per il nostro futuro”, con Antonio Bicchi, Danilo De Rossi, Darwin Caldwell, Pierpaolo Murrieri, Domenico Prattichizzo. Modera Andrea Caiti, direttore del Centro Piaggio.

Il 12 febbraio, in occasione del “Darwin Day” 2016, al Polo Fibonacci in via Filippo Buonarroti a Pisa si terrà una giornata di informazione e dibattito sul tema dell'evoluzione biologica e della sua comunicazione, dal titolo "EVODiAMoND", Evoluzione: Differenti Approcci e Modelli per una Nuova Didattica. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, con iscrizione obbligatoria entro il 7 febbraio sul sito https://sites.google.com/site/evodiamond2016/
La giornata è organizzata dal dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa con il sostegno dell'Ateneo pisano, della Società Europea di Biologia Evoluzionistica (ESEB), della Società Italiana di Antropologia (AAI), del Museo delle Scienze di Trento (MUSE) e con la collaborazione dell'Unione degli Atei e degli Agnostici e Razionalisti (UAAR Pisa), de La Nuova Limonaia, della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE) e B:Kind - cowork in science.
All'evento è associato un concorso di idee, EVODiAMoND GRAPHICS, rivolto a tutti, ma finalizzato soprattutto al coinvolgimento degli studenti delle scuole secondarie superiori e dei loro insegnanti. Il concorso vuole stimolare una sinergia tra le scienze della vita e le arti visive attraverso la realizzazione di prodotti grafici più corretti da un punto di vista scientifico.

Il Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa ha compiuto i suoi primi 50 anni. Le celebrazioni, alla presenza del rettore dell’Università di Pisa, Massimo Augello, e del sindaco del Comune di Pisa, Marco Filippeschi, si svolgeranno martedì 2 febbraio, alle ore 15.00, nell’Aula Magna di Ingegneria, in Largo Lucio Lazzarino.
Fondato alla fine del 1965, il Centro venne intitolato a Enrico Piaggio, che aveva sostenuto lo sviluppo degli studi di ingegneria meccanica all’Università di Pisa. Da allora, porta avanti una ricerca ampiamente multidisciplinare nei settori della robotica e della bioingegneria, prima come Centro Interdipartimentale, affiliando i dipartimenti di dipartimenti di ingegneria aerospaziale, sistemi elettrici e automazione, ingegneria dell'informazione, matematica, ingegneria meccanica, nucleare e della produzione, chimica e ingegneria chimica, e gli istituti del CNR di fisiologia clinica e per le applicazioni del calcolo e, dal 2012, come Centro di Ricerca di Ateneo.
“Proprio questa vocazione interdisciplinare è il nostro punto di forza – afferma il direttore Andrea Caiti – il Centro vede infatti l’incontro e il lavoro congiunto di scienziati di diverse discipline, sia scientifiche che umanistiche, dall’ingegneria alle scienze matematiche, mediche, psicologiche e filosofiche. Attualmente, vi operano circa 100 ricercatori provenienti da diverse aree dell’Università di Pisa e da diverse università internazionali ed europee (Giappone, Cina, India, Francia, Stati Uniti, Norvegia, Messico, Iran, Spagna).”
Il Centro “E. Piaggio” ha dato vita a diversi progetti di spin-off di successo, ha aperto laboratori e attività convenzionate con enti del territorio circostante e con il Polo scientifico-tecnologico di Navacchio, dando vita a collaborazioni con diverse aziende pubbliche e private, oltre che con università e centri di ricerca italiani e internazionali.
“Oltre all’importante ricaduta sul territorio, la nostra vocazione è internazionale – prosegue il professor Caiti – grazie alla collaborazione con diversi enti, tra cui il MIT a Boston e l’Agenzia Aereospaziale Tedesca, e alla partecipazione a diversi progetti europei”.
Dalla sua fondazione, il Centro “E. Piaggio” ha gestito 73 progetti europei, nazionali e regionali. Nel 2015 ha ricevuto finanziamenti da progetti per circa 4 milioni di euro, partecipando a diversi programmi finanziati dall’Europa per la ricerca e l’innovazione. Sono attualmente attivi presso il Centro 14 progetti di ricerca europei, nell’ambito dei settori della soft robotics, interazione fisica uomo-robot, aptica e mani artificiali, metodi di controllo avanzato per i sistemi complessi, robotica sottomarina, sistemi indossabili, neuroingegneria socio-cognitiva, biometria, analisi dei segnali biomedici, sistemi muscolari artificiali, modelli sistemici in vitro.

mani centro piaggioIl Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa ha compiuto i suoi primi 50 anni. Le celebrazioni, alla presenza del rettore dell’Università di Pisa, Massimo Augello, e del sindaco del Comune di Pisa, Marco Filippeschi, si svolgeranno martedì 2 febbraio, alle ore 15.00, nell’Aula Magna di Ingegneria, in Largo Lucio Lazzarino.

Leggi il programma.

Fondato alla fine del 1965, il Centro venne intitolato a Enrico Piaggio, che aveva sostenuto lo sviluppo degli studi di ingegneria meccanica all’Università di Pisa. Da allora, porta avanti una ricerca ampiamente multidisciplinare nei settori della robotica e della bioingegneria, prima come Centro Interdipartimentale, affiliando i dipartimenti di dipartimenti di ingegneria aerospaziale, sistemi elettrici e automazione, ingegneria dell'informazione, matematica, ingegneria meccanica, nucleare e della produzione, chimica e ingegneria chimica, e gli istituti del CNR di fisiologia clinica e per le applicazioni del calcolo e, dal 2012, come Centro di Ricerca di Ateneo.

Face“Proprio questa vocazione interdisciplinare è il nostro punto di forza – afferma il direttore Andrea Caiti – il Centro vede infatti l’incontro e il lavoro congiunto di scienziati di diverse discipline, sia scientifiche che umanistiche, dall’ingegneria alle scienze matematiche, mediche, psicologiche e filosofiche. Attualmente, vi operano circa 100 ricercatori provenienti da diverse aree dell’Università di Pisa e da diverse università internazionali ed europee (Giappone, Cina, India, Francia, Stati Uniti, Norvegia, Messico, Iran, Spagna).”

Il Centro “E. Piaggio” ha dato vita a diversi progetti di spin-off di successo, ha aperto laboratori e attività convenzionate con enti del territorio circostante e con il Polo scientifico-tecnologico di Navacchio, dando vita a collaborazioni con diverse aziende pubbliche e private, oltre che con università e centri di ricerca italiani e internazionali.

walkman“Oltre all’importante ricaduta sul territorio, la nostra vocazione è internazionale – prosegue il professor Caiti – grazie alla collaborazione con diversi enti, tra cui il MIT a Boston e l’Agenzia Aereospaziale Tedesca, e alla partecipazione a diversi progetti europei”.

Dalla sua fondazione, il Centro “E. Piaggio” ha gestito 73 progetti europei, nazionali e regionali. Nel 2015 ha ricevuto finanziamenti da progetti per circa 4 milioni di euro, partecipando a diversi programmi finanziati dall’Europa per la ricerca e l’innovazione. Sono attualmente attivi presso il Centro 14 progetti di ricerca europei, nell’ambito dei settori della soft robotics, interazione fisica uomo-robot, aptica e mani artificiali, metodi di controllo avanzato per i sistemi complessi, robotica sottomarina, sistemi indossabili, neuroingegneria socio-cognitiva, biometria, analisi dei segnali biomedici, sistemi muscolari artificiali, modelli sistemici in vitro.

giovanni vannacciCon la sua nomina sono tre i docente del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali dell’Università di Pisa chiamati dalla Regione Puglia per contrastare la Xylella. A metà gennaio il professore Giovanni Vannacci (foto), ordinario di Patologia Vegetale e presidente della Società Italiana di Patologia Vegetale (SiPaV), è stato invitato a far parte della task force che dovrà fornire indicazioni sulle azioni da intraprendere per il contenimento del disseccamento rapido dell’olivo associato al batterio Xylella fastidiosa. La sua nomina avviene dopo quelle, a novembre scorso, dei professori Riccardo Gucci e Giacomo Lorenzini.

La questione Xylella è balzata di recente all’attenzione della cronaca dopo il decreto della procura di Lecce con il quale sono stati incriminati alcuni ricercatori impegnati nelle ricerche sulla malattia e sono stati posti sotto sequestro gli olivi destinati, nel quadro delle azioni volte a contenere l’epidemia stessa, all’abbattimento.

“La devastazione degli oliveti nel Salento non è solamente un problema di ordinaria gestione della produzione agraria, ma ha anche importanti risvolti sociali – ha commentato Giovanni Vannacci – e l’olivicoltura in Puglia, e non soltanto in Puglia, ha radici profonde nella storia dei territori ed importanti ricadute anche in altri in settori, quale quello turistico, di grande importanza economica”.

Con la sua nomina sono tre i docente del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali dell’Università di Pisa chiamati dalla Regione Puglia per contrastare la Xylella. A metà gennaio il professore Giovanni Vannacci, ordinario di Patologia Vegetale e presidente della Società Italiana di Patologia Vegetale (SiPaV), è stato invitato a far parte della task force che dovrà fornire indicazioni sulle azioni da intraprendere per il contenimento del disseccamento rapido dell’olivo associato al batterio Xylella fastidiosa. La sua nomina avviene dopo quelle, a novembre scorso, dei professori Riccardo Gucci e Giacomo Lorenzini.
La questione Xylella è balzata di recente all’attenzione della cronaca dopo il decreto della procura di Lecce con il quale sono stati incriminati alcuni ricercatori impegnati nelle ricerche sulla malattia e sono stati posti sotto sequestro gli olivi destinati, nel quadro delle azioni volte a contenere l’epidemia stessa, all’abbattimento.
“La devastazione degli oliveti nel Salento non è solamente un problema di ordinaria gestione della produzione agraria, ma ha anche importanti risvolti sociali – ha commentato Giovanni Vannacci – e l’olivicoltura in Puglia, e non soltanto in Puglia, ha radici profonde nella storia dei territori ed importanti ricadute anche in altri in settori, quale quello turistico, di grande importanza economica”.

Venerdì 29 gennaio, alle ore 11, presso il dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, si inaugura la seconda edizione del master “Big Data Analytics & Social Mining”, il corso che mira a formare 30 esperti in raccolta ed elaborazione dei milioni di dati che con le nuove tecnologie dell’informazione, le persone lasciano quotidianamente come “briciole” della loro vita e dei loro spostamenti. Il master, diretto da Dino Pedreschi, docente di Informatica dell’Università di Pisa, è voluto e organizzato anche dall’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione (ISTI), dall’Istituto di informatica e telematica (IIT) del Cnr pisano e SoBigData.eu, l’infrastruttura di ricerca europea coordinata dal Cnr in collaborazione con l’Ateneo di Pisa.

La giornata del 29 è anche rivolta a presentare i risultati della prima edizione che si è appena conclusa e alla consegna dei diplomi alla presenza dei rappresentanti di 18 aziende partner del Master Big Data, leader nel settore dell’Ict e dei settori interessati alla nuova figura del “data scientist”, quali TIM, CEDAT85, Navionics, Generali, Almaviva, Cloudera, Sas, Tiscali, Enel, European Space Agency, Coop, Kpmg, Agos Ducato, Extra, Octo, IBM, Cloud4Wi, Sistemi Territoriali. Parteciperanno all’evento il presidente dell’Istat Giorgio Alleva, il social media manager di Tim Mariano Tredicini, l’Earth Observation scientist Pierre-Philippe Mathieu di ESA e il ceo di Travel Appeal, Mirko Lalli. Modera il direttore di Nòva del Sole 24 Ore, Luca De Biase, che è anche docente di “data journalism” nel master.

Durante la giornata saranno presentate alcune “pillole” dei migliori progetti concreti di big data analytics in settori disparati sviluppati dagli studenti della scorsa edizione in collaborazione con i ricercatori del laboratorio europeo SoBigData.eu e delle imprese e istituzioni partner. Esempi di progetti sviluppati dagli studenti con i Big data sono la previsione della produzione di energia da fonti rinnovabili e della attrazione di mobilità dei due aeroporti toscani. L'agenda è disponibile anche online su http://www.sobigdata.eu/master/bigdata/2015-16/inaugurazione.

“La partecipazione e l’entusiasmo dimostrati verso le prime due edizioni del master confermano il crescente interesse nei confronti della nuova figura professionale del data scientist, capace di estrarre senso dai dati, sempre più ricercata e strategica nella nostra società – commenta Dino Pedreschi. “L’obiettivo del master è proprio quello di formare scienziati ed esperti di dati – aggiunge Fosca Giannotti dirigente di ricerca dell’Isti-Cnr e coordinatrice di SoBigData.eu – un mix di professionisti con competenze multidisciplinari utili per acquisire e trattare le grandi mole di dati ed estrarre conoscenze a supporto dei processi decisionali in più settori”.

I saluti saranno portati dal prorettore vicario dell’Università di Pisa, Nicoletta De Francesco, e dal direttore del dipartimento di Informatica, Franco Turini.

In relazione agli articoli odierni di "Libero" ("Pagati dall'università per applaudire la Boldrini"), e de "Il Giornale.it" ("Statali pagati dai cittadini per battere le mani alla Boldrini"), si segnala innanzitutto che la presentazione del libro "Lo sguardo lontano" è avvenuta nell'ambito di una visita ufficiale che la Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Laura Boldrini, ha effettuato all'Università di Pisa nell'intera giornata di venerdì 22 gennaio. In mattinata, infatti, la Presidente Boldrini ha prima visitato l'Orto Botanico e successivamente incontrato i ricercatori e i docenti protagonisti di alcuni dei principali progetti di ricerca dell'Ateneo, intrattenendosi a discutere con loro delle problematiche relative al sistema italiano dell'università e della ricerca.
La presentazione del volume della Presidente Boldrini - i cui proventi destinati all'autrice saranno interamente impiegati per finanziare borse di studio, al contrario di quanto si sostiene in uno degli articoli - è stata l'occasione più adatta per approfondire e riflettere su temi di grande rilievo e di interesse generale quali il destino dell'Europa, la Costituzione italiana e i diritti delle persone. Non a caso, questi argomenti sono stati affrontati, anche sotto il profilo più propriamente scientifico, da tre illustri docenti dell'Ateneo.
Dunque, nessuna concessione da parte dell'Università di Pisa alle esigenze di promozione del libro, come invece si afferma negli articoli in questione, pieni per altro di imprecisioni e gravi inesattezze. Solo per fare un ulteriore esempio a quanto già detto in precedenza, si ricorda che l'Aula in cui si è svolto l'incontro contiene 177 persone, un numero ben lontano da quello di 400 contate dalla distratta giornalista di "Libero", che pure dice di essere stata presente all'incontro!
Come già avvenuto in altre occasioni di incontro tra la comunità accademica pisana e altissime cariche dello Stato, l'Ateneo ha invitato i suoi docenti, gli studenti e il personale tecnico-amministrativo a partecipare all'iniziativa, con la possibilità di considerare la partecipazione di questi ultimi come orario di servizio. A questo proposito - precisato che la Presidente Boldrini non era naturalmente a conoscenza di questa prassi - si sottolinea che tale possibilità è stata effettivamente utilizzata da meno di cinque persone, come risulta dalle richieste inoltrate. I tanti docenti, gli studenti, il personale tecnico-amministrativo intervenuto fuori da ogni vincolo lavorativo, e i semplici cittadini, erano evidentemente interessati a partecipare a un incontro ricco di contenuti e a conoscere un'autorevole personalità della nostra realtà istituzionale.

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