Open House all'abitazione di via Martelli della signora Fiorella Fanali
Si terranno nei giorni 20, 22 e 27 settembre, dalle ore 9 alle 18, gli Open House presso l'abitazione di via del Martello 27, appartenuta alla signora Fiorella Fanali, deceduta a Pisa il 18 marzo 2015. L’Università di Pisa è co-erede del lascito da parte della signora, che è composto da due beni immobili - oltre a quello pisano vi è anche un immobile ad Agnano, in via della Polla 6 - oltre che da denaro e beni mobili.
I beni da liquidare comprendono arredi, tappeti, libri, dischi, quadri, stampe, stoviglie, lampadari, elettrodomestici che saranno ceduti al valore dell’inventario.
L’invito è aperto tutti gli interessati, che potranno visionare l’immobile, anch’esso oggetto di vendita.
Borse di studio per 20 studenti che si immatricolano a Ingegneria delle Telecomunicazioni
Anche per l’anno accademico 2016/2017, il corso di laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni dell’Università di Pisa mette a disposizione degli studenti 20 borse di studio dell’importo di 1.000 euro l’una (il bando è disponibile su http://www.tlc.ing.unipi.it). L’iniziativa è volta a premiare i migliori studenti che si immatricoleranno al corso di laurea (inclusi gli studenti immatricolati ad altro corso di laurea che effettuino il passaggio entro il 31 dicembre 2016). Le borse di studio saranno assegnate in base a una graduatoria di merito stilata sulla base dei risultati ottenuti dagli studenti nel test valutativo di ingresso ai corsi della Scuola di Ingegneria.
Questa iniziativa nasce dalle sollecitazioni ricevute da una serie di aziende ed enti del settore: infatti, la tenuta di questo settore industriale nonostante la crisi internazionale e le prospettive di crescita dello stesso previste per i prossimi anni, stanno rendendo sempre più urgente la necessità di incoraggiare i giovani a intraprendere gli studi in quest’area trainante per l’economia nazionale e internazionale.
“Questa iniziativa, giunta ormai alla sua quarta edizione, costituisce un modello innovativo che crea forte coesione tra il mondo delle aziende e quello della formazione universitaria. Desidero, perciò, ringraziare tutti i soggetti - ha dichiarato il presidente del corso di studio, professor Giuliano Manara - che hanno reso possibile questa sinergia mirata a favorire il nostro settore scientifico-industriale, ma anche il diritto allo studio. Vedo queste borse come un primo passo teso a favorire una collaborazione armoniosa e proficua fra aziende e università nell’interesse della comunità scientifica e studentesca, che auspico sia la prima di numerose altre”.
Per ulteriori informazioni sull’iniziativa: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (tel. 050 2217692), www.tlc.ing.unipi.it, www.dii.unipi.it
Presentazione dell’offerta didattica dei musei dell’Università di Pisa
L’Orto botanico dell’Università di Pisa è pronto ad accogliere la presentazione ufficiale dell’offerta didattica del sistema museale di Ateneo per l’anno scolastico 2016/2017. “Di Museo in Museo di Sapere in Sapere” è il titolo dell’iniziativa rivolta ai docenti delle scuole della provincia di Pisa che si svolgerà lunedì 12 settembre alle 9.30. La mattinata sarà introdotta dal professore Alfonso Maurizio Iacono, presidente del Sistema Museale di Ateneo. Seguirà quindi la presentazione dell’offerta formativa e successivamente i partecipanti sono invitati a una visita guidata dell’orto botanico. Per motivi organizzativi si prega di comunicare la propria partecipazione: 050 2213626 – 625 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Accordo fra l'Ateneo e la Corte costituzionale dell’Ecuador in tema di diritto
Il direttore del dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa, Roberto Romboli, e il presidente della Corte costituzionale dell’Ecuador, Alfredo Guzman Ruiz, hanno firmato a fine agosto un accordo quadro di cooperazione in materia costituzionale e di tutela dei diritti umani. La cerimonia si è svolta a Quito, la capitale ecuadoriana, nella sede della Corte Costituzionale.
Con questo accordo, che durerà tre anni e potrà essere rinnovato secondo l'interesse delle parti, il Centro di Studi e Diffusione di Diritto Costituzionale della Corte costituzionale (CEDEC) e l’Ateneo pisano mirano a promuovere la ricerca giuridica nei settori della teoria del diritto, del diritto costituzionale e dei diritti umani. La collaborazione inoltre impegna le due istituzioni a sviluppare programmi comuni di formazione e aggiornamento.
Sempre in occasione del suo soggiorno in Ecuador, il professor Romboli ha firmato altre due convenzioni, una con il Centro di studi internazionali di Cuenca, nella persona del suo presidente Stalin Bernal Tapia, l’altra con l’Università Cattolica di Cuenca rappresentata dal rettore Enrique Pozo Cabrera.
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Nella foto la firma presso la sede della Corte costituzionale a Quito, a destra Roberto Romboli, al centro Alfredo Guzman Ruiz
Patto di collaborazione fra l'Università di Pisa e la Corte costituzionale dell’Ecuador in tema di diritto
Il direttore del dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa, Roberto Romboli, e il presidente della Corte costituzionale dell’Ecuador, Alfredo Guzman Ruiz, hanno firmato a fine agosto un accordo quadro di cooperazione in materia costituzionale e di tutela dei diritti umani. La cerimonia si è svolta a Quito, la capitale ecuadoriana, nella sede della Corte Costituzionale.
Con questo accordo, che durerà tre anni e potrà essere rinnovato secondo l'interesse delle parti, il Centro di Studi e Diffusione di Diritto Costituzionale della Corte costituzionale (CEDEC) e l’Ateneo pisano mirano a promuovere la ricerca giuridica nei settori della teoria del diritto, del diritto costituzionale e dei diritti umani. La collaborazione inoltre impegna le due istituzioni a sviluppare programmi comuni di formazione e aggiornamento.
Sempre in occasione del suo soggiorno in Ecuador, il professor Romboli ha firmato altre due convenzioni, una con il Centro di studi internazionali di Cuenca, nella persona del suo presidente Stalin Bernal Tapia, l’altra con l’Università Cattolica di Cuenca rappresentata dal rettore Enrique Pozo Cabrera.
'Musica e Scienza' ad Argini e Margini
È dedicata al rapporto tra musica e scienza e al mondo della ricerca la serata in programma sabato 10 settembre ad Argini e Margini: in riva al fiume, al calare della sera, andrà infatti in scena il primo incontro di “Aspettando BRIGHT 2016”, la serie di appuntamenti che prepara il grande evento del 30 settembre in cui il mondo della ricerca si apre al pubblico con “BRIGHT 2016 - La Notte dei Ricercatori in Toscana”.
Alle ore 21.00, Marco Sozzi, docente del dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa, svelerà al pubblico l’affascinante relazione tra musica e scienza, in un’accattivante presentazione accompagnata da immagini ed esempi sonori. Dopo un brindisi alla ricerca offerto al pubblico, la serata proseguirà con il programma musicale a cura di Pisa Jazz, per salutare la stagione estiva 2016. Sul palco ci saranno Matteo Anelli, Beppe Scardino, Cosimo Boni e Stefano Tamborrino.
La musica e la scienza, che oggi potrebbero apparire discipline distanti, sono sempre state strettamente e indissolubilmente legate, con forti influenze reciproche, lungo tutto l'arco della storia dell'uomo. Verranno ripercorse alcune di tali connessioni, da Pitagora alla musica pop e agli MP3, nell'affascinante e spesso sorprendente viaggio dell'uomo alla scoperta del mondo dei suoni e della loro percezione, in un percorso visivo e naturalmente sonoro.
Marco Sozzi svolge la sua attività di ricerca nella fisica sperimentali delle particelle elementari, con collaborazioni presso Fermilab e il CERN, con particolare attenzione per l'asimmetria tra materia e antimateria. Coniugando la professione di fisico con la passione per la musica, tra le altre attività didattiche ha istituito e gestisce un corso di fisica musicale presso il corso di laurea in fisica dell'Università di Pisa.
Seminario di Pittura Botanica al Museo della Grafica
Il 22 e il 23 settembre il Museo della Grafica organizza un seminario di Pittura Botanica a cura di Aurora Tazza “Dai gialli ai bruni i colori dei frutti d’autunno”.
Il seminario si terrà nei seguenti orari:
22 settembre 2016 - ore 14:00-18:00
23 settembre 2016 – ore 9:30-13:30
Partecipazione su prenotazione fino ad esaurimento posti disponibili.
Per informazioni e prenotazioni contattare il Museo via e-mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonare al numero 050 2216067/062 entro le ore 14:00 del 16/09/2016.
Archeologia lungo la via Francigena: riemergono i resti del borgo di San Genesio
Edifici di età basso medievale, una vasta necropoli che risale all’epoca in cui bizantini e longobardi combattevano per il possesso della nostra penisola e poi ceramiche, monete d’argento e una piccola rarità, parte di un raffinato stampo per produrre anelli in oro o bronzo. Sono questi alcuni dei ritrovamenti emersi durante l’ultima campagna di scavo a San Genesio, borgo medievale in provincia di Pisa che un tempo si trovava lungo la via Francigena e che fu distrutto dai samminiatesi nel 1248.
La campagna si è svolta questa estate e ha coinvolto il Comune di San Miniato e l’Università di Pisa, con il professore Federico Cantini che ha diretto gli scavi condotti da un gruppo di dottori di ricerca e studenti dei corsi di laurea in scienze dei beni culturali e archeologia (foto sotto). I dati raccolti permetteranno di ricostruire l’impianto urbanistico del borgo di San Genesio nella fase di crescita economica che caratterizzò il periodo a cavallo tra XII e XIII secolo, quando doveva apparire come una serie di grandi edifici affacciati sulla “strada pisana”, che attraversava il Valdarno unendo Pisa a Firenze.
“Questa stessa strada in prossimità della pieve di San Genesio, riportata alla luce negli anni precedenti, si allargava sino a diventare una vera e propria piazza, fatta di ghiaia, dove confluiva anche la via Francigena - ha spiegato Federico Cantini - uno spazio pubblico da cui passarono, tra il X e il XIII secolo, imperatori, vescovi e i rappresentanti delle città e delle grandi famiglie signorili della Toscana, che scelsero proprio il borgo di San Genesio come sede di importanti diete e concili”.
In prossimità dell’edificio religioso è emersa poi un’area cimiteriale basso medievale (foto sotto) con decine di sepolture in una zona già utilizzata con funzione funeraria nella seconda metà del VI secolo.
“Lo scavo – ha concluso Federico Cantini - è stato possibile anche grazie alla disponibilità dei proprietari dell’appezzamento di terreno su cui si svolgono le indagini, i signori Giusti e Toni, che lo hanno messo a disposizione degli archeologi, per il secondo anno consecutivo, dimostrando una non comune sensibilità verso la ricerca”.
Archeologia lungo la via Francigena: riemergono i resti del borgo di San Genesio
Edifici di età basso medievale, una vasta necropoli che risale all’epoca in cui bizantini e longobardi combattevano per il possesso della nostra penisola e poi ceramiche, monete d’argento e una piccola rarità, parte di un raffinato stampo per produrre anelli in oro o bronzo. Sono questi alcuni dei ritrovamenti emersi durante l’ultima campagna di scavo a San Genesio, borgo medievale in provincia di Pisa che un tempo si trovava lungo la via Francigena e che fu distrutto dai samminiatesi nel 1248.
La campagna si è svolta questa estate e ha coinvolto il Comune di San Miniato e l’Università di Pisa, con il professore Federico Cantini che ha diretto gli scavi condotti da un gruppo di dottori di ricerca e studenti dei corsi di laurea in scienze dei beni culturali e archeologia. I dati raccolti permetteranno di ricostruire l’impianto urbanistico del borgo di San Genesio nella fase di crescita economica che caratterizzò il periodo a cavallo tra XII e XIII secolo, quando doveva apparire come una serie di grandi edifici affacciati sulla “strada pisana”, che attraversava il Valdarno unendo Pisa a Firenze.
“Questa stessa strada in prossimità della pieve di San Genesio, riportata alla luce negli anni precedenti, si allargava sino a diventare una vera e propria piazza, fatta di ghiaia, dove confluiva anche la via Francigena - ha spiegato Federico Cantini - uno spazio pubblico da cui passarono, tra il X e il XIII secolo, imperatori, vescovi e i rappresentanti delle città e delle grandi famiglie signorili della Toscana, che scelsero proprio il borgo di San Genesio come sede di importanti diete e concili”.
In prossimità dell’edificio religioso è emersa poi un’area cimiteriale basso medievale con decine di sepolture in una zona già utilizzata con funzione funeraria nella seconda metà del VI secolo.
“Lo scavo – ha concluso Federico Cantini - è stato possibile anche grazie alla disponibilità dei proprietari dell’appezzamento di terreno su cui si svolgono le indagini, i signori Giusti e Toni, che lo hanno messo a disposizione degli archeologi, per il secondo anno consecutivo, dimostrando una non comune sensibilità verso la ricerca”.
Il nuovo film di Roan Johnson in concorso a Venezia
Per "Piuma”, la nuova opera del regista pisano Roan Johnson laureato e addottorato all’Università di Pisa, è arrivato il giorno del debutto alla 73° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Il film, uno dei tre italiani in concorso, sarà proiettato questa mattina alla stampa e in serata al pubblico, con spettacoli previsti alle 19.30 e alle 20.15. L’uscita nelle sale è programmata invece per il 20 ottobre.
"Piuma” è il quarto film di Roan Johnson, scrittore, regista, sceneggiatore e autore del documentario “L’uva migliore” realizzato nel 2012 in collaborazione con l’Università di Pisa, un lavoro che ha poi ispirato film “Fino a qui tutto bene”.
La trama del nuovo film racconta di due diciottenni e una gravidanza inattesa che stravolgerà le loro vite. Il cast del film include Luigi Fedele, Blu Yoshimi, Michela Cescon, Sergio Pierattini, Francesco Colella, Brando Pacitto, Francesca Turrini, Bruno Squeglia, Francesca Antonelli, Maria Clara Alonso e Massimo Reale.
Così Roan Johnson aveva commentato la selezione del film a Venezia. «È inutile girarci intorno: andare in concorso a Venezia è un sogno per chiunque faccia cinema. Andarci con Piuma, però, ha un sapore speciale. Ho scritto questa storia con Ottavia, Davide e Carlotta per esorcizzare una grande paura che condividevamo: fare un figlio. La chiave è stata trovare una storia come quella di due ragazzi come Ferro e Cate: così siamo riusciti a prendere le giuste distanze, rendendo drammaturgico il conflitto che volevamo raccontare. E come loro, anche noi ci salveremo se giocheremo la carta della leggerezza e dell’autoironia, se al pessimismo di questo mondo rilanceremo con l’ottimismo se non della volontà, almeno dell’incoscienza e del sogno».
La trama ufficiale:
Quando arrivano le difficoltà il Samurai se ne rallegra. Forse è perché è scemo, direbbe Cate. No, risponderebbe Ferro: è che quando l’acqua sale, la barca fa altrettanto. E per Ferro e Cate saranno i nove mesi più burrascosi delle loro vite, anche se loro non hanno ancora capito la tempesta che sta arrivando: alla bambina ci penseranno quando nasce. E poi comunque devono preparare la maturità insieme al Patema e agli altri amici, il viaggio in Spagna e Marocco, vogliono pensare all’estate più lunga della loro vita, alla casa dove stare insieme, ai loro sogni di diciottenni. E a non essere pronti non sono solo Ferro e Cate ma anche i loro genitori: quelli di Ferro, che prima li aiutano e poi vanno in crisi sfiorando il divorzio; quelli di Cate, più assenti e in difficoltà di lei. Tutti alle prese, loro malgrado, con un nipote e una responsabilità in arrivo con quindici anni di anticipo. Insomma, di solito ci si mette trenta o quarant’anni per essere pronti a diventare genitori, Ferro e Cate hanno solo nove mesi. E purtroppo un figlio non ti aspetta. Tu puoi essere pronto o meno ma lui arriverà. Ma se rimani leggero come una piuma e con il cuore dalla parte giusta, allora forse ce la puoi fare.
Trailer: