Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

Fabio Lovino in Amleto + Die FortinbrasmaschineLa stagione 2016/17 del Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale - Fondazione Teatro della Toscana al Teatro Era di Pontedera offre una programmazione composita,  che unisce al teatro di ricerca il miglior teatro di tradizione. I più importanti nomi del nostro teatro, come Roberto Latini, Danio Manfredini, Gabriele Lavia, Massimo Ranieri e Maurizio Scaparro, Glauco Mauri e Roberto Sturno, Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses, Luigi De Filippo, Laura Morante, Roberto Bacci.
Giovani e affermati gruppi saranno presenti al Teatro Era: Carrozzeria Orfeo, Leviedelfool, Michele Santeramo, artisti e compagnie prodotti dalla Fondazione Teatro della Toscana, che identificano nel Teatro Era un luogo di residenza dinamico, che permette di adattarsi al loro modo di pensare teatro.

Laura MoranteGli studenti e il personale dell'Università di Pisa possono acquistare biglietti e abbonamenti a prezzo fortemente ridotto.

Il sipario si apre il 4 ottobre con Lear, liberamente ispirato a William Shakespeare, regia di Roberto Bacci e drammaturgia di Stefano Geraci e dello stesso Bacci. A seguire è La prossima stagione, monologo di e con Michele Santeramo accompagnato dalle immagini di Cristina Gardumi, che accompagnano la partitura del testo.
Ad aprire gli spettacoli in abbonamento il 5 e il 6 novembre è Edipo con Glauco Mauri e Roberto Sturno. A distanza di vent’anni la Compagnia Glauco Mauri Roberto Sturno ritorna a mettere in scena i due capolavori di Sofocle, per analizzare più compiutamente il mito immortale di Edipo, affidando la regia a due diversi registi: Glauco Mauri, per Edipo a Colono, e Andrea Baracco per Edipo Re.
Il 15 e 16 novembre è la volta di Gabriele Lavia in L’uomo dal fiore in bocca di Pirandello, la scena maestra dell’incomunicabilità, della solitudine che si aggrappa alla banalità dei particolari più piccoli e insignificanti del quotidiano per cercare di rintracciare una superiorità della vita sulla morte. Gabriele Lavia con Michele Demaria e Barbara Alesse prova a trattenerla un altro po’, prima della fine.
Il 10 e 11 dicembre Nancy Brilli con Bisbetica, un classico senza tempo, travolgente e colorato da elementi popolari ed echi da commedia dell’arte. Cristina Pezzoli dirige Nancy Brilli nella Bisbetica dove, attraverso il gioco metateatrale, si sostituisce allo Sly di Shakespeare tutta la compagnia, facendola diventare il gruppo di attori che metterà in scena La Bisbetica domata.
il 7 e l’8 gennaio con la regia di Liliana Cavani è Filumena Marturano di Eduardo De Filippo con Mariangela D’abbraccio e Geppy Gleijeses, nel dramma che ha un ruolo centrale nella produzione eduardiana, collocandosi tra i primi testi di quella Cantata dei giorni dispari che raccoglie le opere più complesse e problematiche in cui si riversano i drammi, le ansie e le speranze di un Paese e di un popolo sconvolti dalla guerra.
Il 5 febbraio Roberto Latini, maestro della scena contemporanea, Premio Ubu 2014, presenta Amleto + Die Fortinbrasmaschine, il nuovo lavoro e con una riscrittura originale si ispira liberamente a Hamletmachine di Heiner Müller e torna alle origini dell’opera traendo ispirazione dall’Amleto di Shakespeare. Di Heiner Müller conserva la struttura, la divisione per capitoli o ambienti, componendo un meccanismo, un dispositivo scenico, una giostrina su cui far salire tragedia e commedia insieme.
Il 4 e 5 marzo dopo il successo di Viviani Varietà, Massimo Ranieri e Maurizio Scaparro affrontano ancora una volta il grande drammaturgo Raffaele Viviani per il nuovo lavoro Caffè del Porto.
Il 19 febbraio Danio Manfredini presenta Cinema Cielo, uno spettacolo frutto di un lungo lavoro di ricerca, che nel 2004 gli è valso il Premio Ubu per la miglior regia. Liberamente ispirato a Genet, Manfredini realizza una partitura sonora per quadri e la intreccia con la vita del Cinema Cielo, un cinema a luci rosse che è realmente esistito a Milano.

Il 25 e 26 febbraio Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati sono in scena con Sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi, un dramma familiare a tinte ironiche e dall’intrinseca assurdità, che mostra come l’ingenuità caricaturale e la repressione delle passioni siano la causa della propria rovina.

II 21 e 22 marzo arriva al Teatro Era Laura Morante con Locandiera B&B. La celebre opera di Goldoni arriva ora sulle scene nella riscrittura contemporanea di Edoardo Erba dove il denaro è il leitmotiv che anima l’intera vicenda, l’ossessione e il tormento dei caratteri rappresentati. Laura Morante è la protagonista, Miranda, per la regia di Roberto Andò.
Chiude gli appuntamenti in abbonamento l’8 e il 9 aprile Medea con la regia di Gabriele Lavia, un lavoro che scava nell’animo umano e nei grandi interrogativi della vita: Federica Di Martino è Medea. Una Medea della diversità e dell’istinto attraversati da folgoranti visioni tragiche, sullo sfondo di una rilettura dove a emergere è la modernità della potenza passionale e devastatrice della protagonista.

Dal 13 settembre, esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Era, sarà in vendita l’abbonamento a scelta ScegliEra, che permette la visione di 4 spettacoli in sala Cieslak e due spettacoli in sala Salmon. Il 13 settembre; inoltre si potranno acquistare i biglietti della sala Cieslak e i biglietti della Sala Salmon ad allestimento speciale presso la biglietteria del Teatro Era, online sul sito www.centroperlaricercateatrale.it  o nei puntivendita Boxoffice.

Dall’11 ottobre saranno in vendita i biglietti dei singoli spettacoli inseriti nell’Abbonamento a 10 presso la biglietteria del Teatro Era, online sul sito www.centroperlaricercateatrale.it  o nei puntivendita Boxoffice.

Prezzi Abbonamenti

Abbonamento a 10 spettacoli in sala Salmon

Abbonamento a 10 spettacoli a posto fisso
2 pacchetti abbonamento

A – prima data spettacoli:
Edipo (5 novembre), L’uomo dal fiore in bocca (15 novembre), Bisbetica (10 dicembre), Filumena Marturano (7 gennaio), , Amleto + Die Fortinbrasmaschine (5 febbraio), Cinema Cielo (19 febbraio), Sorelle Materassi (25 febbraio), Caffè del porto (4 marzo), Locandiera B&B (21 marzo), Medea (8 aprile)

B – seconda data spettacoli:
Edipo (6 novembre), L’uomo dal fiore in bocca (16 novembre), Bisbetica (11 dicembre), Filumena Marturano (8 gennaio), Amleto + Die Fortinbrasmaschine (5 febbraio), Cinema Cielo (19 febbraio), Sorelle Materassi (26 febbraio), Caffè del porto (5 marzo), Locandiera B&B (22 marzo), Medea (9 aprile)

Studenti e personale Unipi € 90,00

Gli abbonati all’Abbonamento a 10 spettacoli hanno diritto alla riduzione a 8 euro per tutti gli spettacoli, fuori abbonamento, prodotti dalla Fondazione Teatro della Toscana della Stagione 2016.2017 al Teatro Era di Pontedera

ScegliEra - Abbonamento a scelta

1 pacchetto abbonamento con 4 spettacoli in sala Cieslak o allestimento speciale sala Salmon + 2 spettacoli in sala Salmon

4 tra i seguenti spettacoli:
Lear, La prossima stagione, L’Uomo dal fiore in bocca (Dario Marconcini), Alla Luce, Animali da bar, Made in China, I passi ultimi, Tre studi per una crocifissione, Il Nullafacente, Prima della pensione ovvero Cospiratori
+ 2 tra i seguenti spettacoli:
Edipo, L’uomo dal fiore in bocca, Bisbetica, Filumena Marturano, Locandiera B&B, Metamorfosi, Amleto + Die Fortinbrasmaschine, Cinema Cielo, Sorelle Materassi, Caffè del porto, Medea

Studenti e personale Unipi € 40,00

Biglietti

Spettacoli in sala Salmon
Studenti e personale Unipi € 12,00

Spettacoli in sala Cieslak o allestimento speciale in sala Salmon
Studenti e personale Unipi € 8,00

Info e contatti

Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale - Teatro Era
Parco Jerzy Grotowski
via Indipendenza
56025 Pontedera
0587.55720 / 57034
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.centroperlaricercateatrale.it

Valentina Brescia, laureata in Ingegneria gestionale all’Università di Pisa, ha vinto ad agosto il premio nazionale Bernardo Nobile 2016 bandito dall’Area Science Park di Trieste. Il riconoscimento, che ammonta a 2.500 euro, le è stato conferito per la sua tesi di laurea che, secondo le motivazioni della giuria, è riuscita ad integrare efficacemente dati brevettuali, economici e geografici estraendo indicatori per la valutazione dell’attività innovativa territoriale e la sua evoluzione nel tempo. Sempre nell’ambito del premio, anche Giordano Maria Campatelli, un altro laureato in Ingegneria gestionale dell’Ateneo pisano, ha ricevuto la menzione onorevole per la sua tesi che analizza la produzione di brevetti nel settore della bioinformatica negli ultimi trent’anni. E’ questa la prima volta che dei tesisti dell'Università di Pisa si affermano in questa competizione nazionale giunta quest'anno alla XXII edizione.
“Si tratta di un bel risultato, anzitutto per i due laureati che hanno messo un notevole impegno e passione nei loro studi – ha commentato la professoressa Antonella Martini, relatore di entrambi i lavori di tesi – e al tempo stesso, vorrei evidenziare il ruolo svolta dall’Ateneo nel creare le condizioni per due grosse opportunità: Valentina, infatti, ha potuto beneficiare di un periodo all’estero, presso la MIT School of Management, grazie al progetto MIT-UNIPI 2015, con il contributo della Cassa di Risparmio di San Miniato. Giordano, invece, ha beneficiato della collaborazione con ErreQuadro, uno degli spin-off di Ateneo, che ha messo a disposizione le proprie banche dati brevettuali”.

L'Università di Pisa è sempre presente sul podio italiano del prestigioso Academic Ranking of World Universities (www.shanghairanking.com/), elaborato dalla "Jiao Tong" University di Shanghai e giunto nel 2016 alla 14a edizione. L'Ateneo pisano si piazza tra il 201° e il 300° posto al mondo, preceduto da Roma "La Sapienza" e da Padova, che occupano le posizioni tra 151° e 200° posto. Dopo Pisa, che totalizza uno score di 16,81, si piazzano nella stessa fascia gli atenei di Torino (16,47), Bologna (15,99), Politecnico di Milano (15,86), Milano (15,55) e Firenze (14,83). Ancora più indietro, nelle posizioni dal 301° al 500° posto, ci sono altre 11 università italiane.
In generale, l'Italia piazza 19 atenei tra i primi 500 al mondo, perdendo una unità rispetto allo scorso anno, in una classifica dominata dalle università degli Stati Uniti, con 137 tra le prime 500, seguite dalla Cina (54), in prepotente ascesa, dalla Germania (38) e dal Regno Unito (37).
Gli indicatori presi in esame dall'ARWU di Shanghai sono rigorosi e comprendono i premi Nobel e i riconoscimenti accademici ricevuti, la qualità della ricerca (paper pubblicati e ricercatori più citati) e le performance rispetto al numero degli iscritti. In particolare sono sei i parametri su cui si basa la classifica: premi internazionali di ex studenti (10%) o di ricercatori della singola Università (20%), le citazioni di pubblicazioni scientifiche in Thomson-Reuters (20%), le pubblicazioni "Nature & Science" (20%), le pubblicazioni tecnologico-sociali (20%). Questi parametri sono poi confrontati con lo staff accademico, dando un ulteriore parametro di produttività pro-capite (10%).
"La classifica di Shanghai, che per ampiezza di parametri e per metodologia utilizzata è la più autorevole al mondo – ha commentato il rettore Massimo Augello – conferma la buona qualità media del sistema universitario italiano, che piazza 19 atenei tra i primi 500 al mondo, dietro solo alle superpotenze rappresentate da Stati Uniti, Cina, Germania e Regno Unito e a poca distanza da Australia e Francia, che ne hanno rispettivamente 23 e 22. Di contro, preoccupa ancora una volta l’incapacità del nostro Paese di valorizzare le sue punte di eccellenza, se consideriamo che da diversi anni non abbiamo più una nostra rappresentante tra le prime 100 università al mondo, cosa che quest’anno è riuscita a ben 18 nazioni. L’ARWU ribadisce, inoltre, i risultati già emersi dagli altri principali ranking elaborati da istituti internazionali, che posizionano l'Ateneo pisano ai primi posti in Italia e individuano un gruppo molto ristretto di università che sono stabilmente al vertice della graduatoria nazionale. A questo proposito, va anche considerato il fatto che sia gli atenei che ci precedono, sia quelli che ci seguono in classifica hanno potuto utilizzare negli scorsi anni centinaia di milioni di euro aggiuntivi a testa per potenziare le diverse attività, non avendo rispettato, a differenza dell’Università di Pisa, il limite del 20% nel rapporto tra tasse studentesche e Fondo di Finanziamento Ordinario”.

brescia giordanoValentina Brescia, laureata in Ingegneria gestionale all’Università di Pisa, ha vinto ad agosto il premio nazionale Bernardo Nobile 2016 bandito dall’Area Science Park di Trieste.

Il riconoscimento, che ammonta a 2.500 euro, le è stato conferito per la sua tesi di laurea che, secondo le motivazioni della giuria, è riuscita ad integrare efficacemente dati brevettuali, economici e geografici estraendo indicatori per la valutazione dell’attività innovativa territoriale e la sua evoluzione nel tempo. Sempre nell’ambito del premio, anche Giordano Maria Campatelli, un altro laureato in Ingegneria gestionale dell’Ateneo pisano, ha ricevuto la menzione onorevole per la sua tesi che analizza la produzione di brevetti nel settore della bioinformatica negli ultimi trent’anni. E’ questa la prima volta che dei tesisti dell'Università di Pisa si affermano in questa competizione nazionale giunta quest'anno alla XXII edizione.

“Si tratta di un bel risultato, anzitutto per i due laureati che hanno messo un notevole impegno e passione nei loro studi – ha commentato la professoressa Antonella Martini, relatore di entrambi i lavori di tesi – e al tempo stesso, vorrei evidenziare il ruolo svolta dall’Ateneo nel creare le condizioni per due grosse opportunità: Valentina, infatti, ha potuto beneficiare di un periodo all’estero, presso la MIT School of Management, grazie al progetto MIT-UNIPI 2015, con il contributo della Cassa di Risparmio di San Miniato. Giordano, invece, ha beneficiato della collaborazione con ErreQuadro, uno degli spin-off di Ateneo, che ha messo a disposizione le proprie banche dati brevettuali”.

 

A sinistra nella foto Valentina Brescia, a destra Giordano Maria Campatelli

L'Università di Pisa è sempre presente sul podio italiano del prestigioso Academic Ranking of World Universities (www.shanghairanking.com/), elaborato dalla "Jiao Tong" University di Shanghai e giunto nel 2016 alla 14a edizione. L'Ateneo pisano si piazza tra il 201° e il 300° posto al mondo, preceduto da Roma "La Sapienza" e da Padova, che occupano le posizioni tra 151° e 200° posto. Dopo Pisa, che totalizza uno score di 16,81, si piazzano nella stessa fascia gli atenei di Torino (16,47), Bologna (15,99), Politecnico di Milano (15,86), Milano (15,55) e Firenze (14,83). Ancora più indietro, nelle posizioni dal 301° al 500° posto, ci sono altre 11 università italiane.

In generale, l'Italia piazza 19 atenei tra i primi 500 al mondo, perdendo una unità rispetto allo scorso anno, in una classifica dominata dalle università degli Stati Uniti, con 137 tra le prime 500, seguite dalla Cina (54), in prepotente ascesa, dalla Germania (38) e dal Regno Unito (37).

Gli indicatori presi in esame dall'ARWU di Shanghai sono rigorosi e comprendono i premi Nobel e i riconoscimenti accademici ricevuti, la qualità della ricerca (paper pubblicati e ricercatori più citati) e le performance rispetto al numero degli iscritti. In particolare sono sei i parametri su cui si basa la classifica: premi internazionali di ex studenti (10%) o di ricercatori della singola Università (20%), le citazioni di pubblicazioni scientifiche in Thomson-Reuters (20%), le pubblicazioni "Nature & Science" (20%), le pubblicazioni tecnologico-sociali (20%). Questi parametri sono poi confrontati con lo staff accademico, dando un ulteriore parametro di produttività pro-capite (10%).

"La classifica di Shanghai, che per ampiezza di parametri e per metodologia utilizzata è la più autorevole al mondo – ha commentato il rettore Massimo Augello – conferma la buona qualità media del sistema universitario italiano, che piazza 19 atenei tra i primi 500 al mondo, dietro solo alle superpotenze rappresentate da Stati Uniti, Cina, Germania e Regno Unito e a poca distanza da Australia e Francia, che ne hanno rispettivamente 23 e 22. Di contro, preoccupa ancora una volta l’incapacità del nostro Paese di valorizzare le sue punte di eccellenza, se consideriamo che da diversi anni non abbiamo più una nostra rappresentante tra le prime 100 università al mondo, cosa che quest’anno è riuscita a ben 18 nazioni. L’ARWU ribadisce, inoltre, i risultati già emersi dagli altri principali ranking elaborati da istituti internazionali, che posizionano l'Ateneo pisano ai primi posti in Italia e individuano un gruppo molto ristretto di università che sono stabilmente al vertice della graduatoria nazionale. A questo proposito, va anche considerato il fatto che sia gli atenei che ci precedono, sia quelli che ci seguono in classifica hanno potuto utilizzare negli scorsi anni centinaia di milioni di euro aggiuntivi a testa per potenziare le diverse attività, non avendo rispettato, a differenza dell’Università di Pisa, il limite del 20% nel rapporto tra tasse studentesche e Fondo di Finanziamento Ordinario”.

È scomparso dopo una lunga malattia il professor Paolo Giusti, a lungo docente della facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa, insignito nel 1997 dell’Ordine del Cherubino. Nato a Pisa il 14 settembre 1936, nel 1960 si era laureato in Ingegneria industriale, sottosezione Chimica, all’Università degli Studi di Pisa. Nel 1967 aveva ottenuto il Master of Science in Chimica all'Università di Keele (UK).
Dal 1961 al 1971 è stato professore incaricato di Chimica macromolecolare e tecnologia degli alti polimeri, dal 1971 al 1999 professore di ruolo di Chimica, dal 1986 al 1999 ha tenuto il primo corso in Italia di Materiali biocompatibili, dal 1999 al 2010 è stato professore ordinario di Bioingegneria chimica e realizzazione e impianto di dispositivi medici sempre presso la facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa.
È stato direttore dell'Istituto di Chimica della facoltà di Ingegneria di Pisa, direttore del Centro "E. Piaggio", direttore del dipartimento di Ingegneria Chimica, direttore del Centro di studi sui Materiali macromolecolari polifasici e biocompatibili del CNR, responsabile della sezione di Pisa dell’Istituto per i Materiali compositi e biomedici del CNR e vice preside della facoltà di Ingegneria. È stato direttore del Centro interdipartimentale per lo studio e la valutazione di biomateriali ed endoprotesi (C.I.B.E.). È stato membro della Società Italiana Biomateriali della quale è stato fondatore e primo presidente, e, dal 2008, primo Socio Onorario, della European Society for Biomaterials di cui è stato anche membro del Consiglio direttivo, della Società Italiana di Chimica, della Associazione Italiana Macromolecole e del Gruppo Italiano Ricercatori Universitari di Ingegneria Chimica. È stato membro della American Society for Artificial Organs, della Società Italiana di Reologia e della International Society for Artificial Organs. È stato membro del Collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Bioingegneria e del dottorato di ricerca in Biomateriali.
L’attività più recente di ricerca ha riguardato principalmente la sintesi e caratterizzazione chimico-fisica, meccanica, biologica e funzionale di materiali polimerici per applicazioni biomediche nei settori: cardiovascolare, ortopedico, oftalmologico, della chirurgia plastica e dell'ingegneria tissutale. In questo campo ha formato e, successivamente, coordinato un gruppo di ricerca, in gran parte attivo ancor oggi, comprendente esperti e tecnici di chimica, biologia, e ingegneria chimica e biomedica, uno dei quali è il secondo Socio Onorario della Società Italiana Biomateriali. È stato editor di numerosi libri sui materiali per applicazioni biomediche e farmacologiche e membro dello staff editoriale in varie riviste internazionali. È stato invited speaker, relatore e moderatore in numerosissimi congressi internazionali e di molti di essi è stato organizzatore. È stato Responsabile Scientifico di svariati progetti di ricerca cofinanziati dal MIUR e dal CNR e coordinatore del progetto europeo FP7 “Bioactive Scaffolds for Cardiovascular Engineered Tissues” su larga scala. Ha svolto attività di revisore per progetti di ricerca del MIUR ed è stato consulente scientifico del MIUR per quanto riguarda finanziamenti di ricerca alle industrie. È stato autore di 212 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali, 140 comunicazioni a congressi, 16 brevetti ed è stato co-editore di 6 libri.

Il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione ha approvato il Bando per l'attribuzione di n° 20 contributi di studio dell'importo di 1.000,00 Euro ciascuno, riservati a immatricolati al Corso di laurea triennale in Ing. delle Telecomunicazioni per l'a.a. 2016/17 entro il 31 dicembre 2016.

paolo giustiÈ scomparso dopo una lunga malattia il professor Paolo Giusti, a lungo docente della facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa, insignito nel 1997 dell’Ordine del Cherubino. Nato a Pisa il 14 settembre 1936, nel 1960 si era laureato in Ingegneria industriale, sottosezione Chimica, all’Università degli Studi di Pisa. Nel 1967 aveva ottenuto il Master of Science in Chimica all'Università di Keele (UK).

Dal 1961 al 1971 è stato professore incaricato di Chimica macromolecolare e tecnologia degli alti polimeri, dal 1971 al 1999 professore di ruolo di Chimica, dal 1986 al 1999 ha tenuto il primo corso in Italia di Materiali biocompatibili, dal 1999 al 2010 è stato professore ordinario di Bioingegneria chimica e realizzazione e impianto di dispositivi medici sempre presso la facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa.

È stato direttore dell'Istituto di Chimica della facoltà di Ingegneria di Pisa, direttore del Centro "E. Piaggio", direttore del dipartimento di Ingegneria Chimica, direttore del Centro di studi sui Materiali macromolecolari polifasici e biocompatibili del CNR, responsabile della sezione di Pisa dell’Istituto per i Materiali compositi e biomedici del CNR e vice preside della facoltà di Ingegneria. È stato direttore del Centro interdipartimentale per lo studio e la valutazione di biomateriali ed endoprotesi (C.I.B.E.). È stato membro della Società Italiana Biomateriali della quale è stato fondatore e primo presidente, e, dal 2008, primo Socio Onorario, della European Society for Biomaterials di cui è stato anche membro del Consiglio direttivo, della Società Italiana di Chimica, della Associazione Italiana Macromolecole e del Gruppo Italiano Ricercatori Universitari di Ingegneria Chimica. È stato membro della American Society for Artificial Organs, della Società Italiana di Reologia e della International Society for Artificial Organs. È stato membro del Collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Bioingegneria e del dottorato di ricerca in Biomateriali.

L’attività più recente di ricerca ha riguardato principalmente la sintesi e caratterizzazione chimico-fisica, meccanica, biologica e funzionale di materiali polimerici per applicazioni biomediche nei settori: cardiovascolare, ortopedico, oftalmologico, della chirurgia plastica e dell'ingegneria tissutale. In questo campo ha formato e, successivamente, coordinato un gruppo di ricerca, in gran parte attivo ancor oggi, comprendente esperti e tecnici di chimica, biologia, e ingegneria chimica e biomedica, uno dei quali è il secondo Socio Onorario della Società Italiana Biomateriali. È stato editor di numerosi libri sui materiali per applicazioni biomediche e farmacologiche e membro dello staff editoriale in varie riviste internazionali. È stato invited speaker, relatore e moderatore in numerosissimi congressi internazionali e di molti di essi è stato organizzatore. È stato Responsabile Scientifico di svariati progetti di ricerca cofinanziati dal MIUR e dal CNR e coordinatore del progetto europeo FP7 “Bioactive Scaffolds for Cardiovascular Engineered Tissues” su larga scala. Ha svolto attività di revisore per progetti di ricerca del MIUR ed è stato consulente scientifico del MIUR per quanto riguarda finanziamenti di ricerca alle industrie. È stato autore di 212 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali, 140 comunicazioni a congressi, 16 brevetti ed è stato co-editore di 6 libri.

Trenta foto che raccontano un momento della prima guerra mondiale, esattamente cento anni fa, con la costruzione di due ponti sul torrente Iudrio, facente parte del bacino idrografico dell'Isonzo tra Italia e Slovenia. Le immagini - contenute in un quaderno di 14 carte in cartoncino granata di 24,5x17,5 centimetri, non rilegato e tenuto insieme da un nastrino tricolore - sono state recuperate tra il materiale custodito dall'Archivio fotografico dell'Università di Pisa, dove erano arrivate dalla Biblioteca di Ingegneria.
Le immagini, consultabili all'indirizzo: https://www.sba.unipi.it/it/risorse/archivio-fotografico/eventi-in-archivio/guerra-mondiale-1914-1918, e il cui stato di conservazione è nel complesso buono, sono state donate da Raffaele Leonardi al professor Ulisse Dini, docente e rettore dell'Ateneo pisano, oltre che fondatore nel 1913 della Scuola d'Applicazione per gl'Ingegneri, primo nucleo della futura Facoltà di Ingegneria di Pisa. A margine della prima foto, infatti, compare la scritta "Ponte ad aste articolate su l’Iudrio / 5-12 maggio 1916” e in diagonale la dedica “All’illustre maestro Ulisse Dini / questo modesto ricordo della grande guerra / offre / il suo antico allievo / ing. R. Leonardi / anno di guerra 1916”.
17 fotografie, incollate sul recto del cartoncino, documentano le fasi di costruzione dei ponti, come si ricava dalle didascalie di corredo: “Mentre si monta: il ponte di sbalzo”,
“La costruzione provvisoria per il contrappeso”, “Si mette il contrappeso”, “Si prepara l’appoggio provvisorio a m. 30”, “Mentre procede il lavoro”, “Avvicinandosi all’appoggio provvisorio”, “Si tendono i cavi d’acciaio”, “Prossimi all’appoggio provvisorio”, “Si completa l’appoggio”, “Si arriva all’altra sponda”, “Il ponte ultimato”, “La costruzione di un secondo ponte”, “Si preparano i cavi d’acciaio”, “Le ultime manovre”, “I montatori”, “Il collaudo”.
Le restanti 13 foto, numerate ma sciolte, ricordano altri momenti di realizzazione di ponti durante la Grande Guerra e mostrano alcuni luoghi della provincia di Gorizia quali la stazione di Ronchi dei Legionari, la Rocca di Monfalcone e l'altopiano del Carso con i segni del conflitto.
Raffaele Leonardi, nato ad Acireale nel 1890, ha iniziato l’Università a Catania, nella Facoltà fisico-matematica, sezione di Ingegneria, e si è trasferito a Pisa nel 1909 per frequentare il secondo anno di corso. All'Università di Pisa si è diplomato il 12 agosto del 1910 in qualità di “Licenziato in Scienze fisico-matematiche (avviamento alla Scuola d’applicazione per gli Ingegneri)”, per poi passare al Politecnico di Torino, dove ha ottenuto il Diploma di Ingegnere industriale meccanico nell’anno accademico 1913-14. Successivamente, è stato studente di Giurisprudenza alle Università di Roma e di Bologna. Cofondatore della rivista "Sapere", di cui è stato anche direttore responsabile, è stato socio dell’Unione Matematica Italiana. Non si conosce il luogo e la data della sua morte.

Mercoledì, 03 Agosto 2016 14:00

Summer closure: August 2016

calendario 144The University of Pisa will be closed from 8th-17th August and will re-open on August 18th, 2016.

The Student Administration Offices (Segreteria Studenti), Matricolandosi and the Welcome International Students! (WIS!) Enrolment Office will be closed from 8th-19th August, and will re-open on August 22nd, 2016.

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa