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L’11 novembre alle ore 14.30, presso l’aula Magna del Polo Carmignani, si terrà il primo incontro di un ciclo di seminari sulla Preistoria dal titolo "Il cammino dell'Homo".

In questo primo incontro verranno affrontati diversi temi legati alla storia più antica del genere homo.

Interverranno:
Dott. Marco Cherin (Università di Perugia), con un intervento dal titolo "Frozen in the ash. Nuove impronte fossili di Hominini dal sito pliocenico di Laetoli (Tanzania)";
Prof. Damiano Marchi (Università di Pisa), con un intervento dal titolo "Scoperta e descrizione di una nuova specie ominine trovata in Sudafrica: Homo naledi."

Introduzione del prof. Giovanni Boschian, docente di Antropologia dell'Università di Pisa.

I seminari sono gratuiti e aperti a tutti gli studenti.

Il ciclo di seminari è organizzato, con i contributi dell'ateneo, dal gruppo di studenti di cui è referente Marcella Parisi.

Per informazioni: Marcella Parisi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

andrea pucci copyIl professore Andrea Pucci (foto) del dipartimento di Chimica e Chimica e Industriale dell’Università di Pisa è stato insignito del titolo di Fellow della Royal Society of Chemistry (RSC), l’associazione scientifica nel campo della chimica più importante a livello mondiale che ha sede a Londra e a Cambridge.

Andrea Pucci, che si occupa di scienza dei materiali polimerici, ha ricevuto la nomina per le sue pubblicazioni scientifiche nelle riviste della Royal Society of Chemistry e per il servizio svolto per la rivista RSC Advances in qualità di editor associato.

Oltre al prestigio, la carica di Fellow dà la possibilità di accedere ai finanziamenti e ai premi indetti dalla RSC per ottenere fondi per periodi di ricerca all’estero o per la partecipazione a congressi.

Il professore Andrea Pucci del dipartimento di Chimica e Chimica e Industriale dell’Università di Pisa è stato insignito del titolo di Fellow della Royal Society of Chemistry (RSC), l’associazione scientifica nel campo della chimica più importante a livello mondiale che ha sede a Londra e a Cambridge. Andrea Pucci, che si occupa di scienza dei materiali polimerici, ha ricevuto la nomina per le sue pubblicazioni scientifiche nelle riviste della Royal Society of Chemistry e per il servizio svolto per la rivista RSC Advances in qualità di editor associato. Oltre al prestigio, la carica di Fellow dà la possibilità di accedere ai finanziamenti e ai premi indetti dalla RSC per ottenere fondi per periodi di ricerca all’estero o per la partecipazione a congressi.

Un piano per recuperare l’orto-frutteto del Granduca Leopoldo II di Lorena e per realizzare un giardino delle letture nell’area dell’ex ILVA di Follonica. Autore del progetto è Kun Sang, studente della laurea magistrale del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, che ha illustrato la sua proposta al Museo Magma di Follonica lo scorso 28 ottobre nell’ambito degli “Incontri d'autunno” organizzati dall'Irta Leonardo (Istituto Ricerca sul Territorio e l'Ambiente), un ente di ricerca di cui fanno parte alcuni dipartimenti dell’Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant’Anna.

TizianoArrigoni KunSang GiulianaBiagioli

Kun Sang ha svolto il suo lavoro di progettazione paesaggistica nell’ambito del piano di gestione del Museo Magma di cui l’Irta è responsabile e della convenzione con l’Università di Pisa per lo svolgimento di tirocini curriculari. Il suo progetto è partito dal recupero dell'orto del Granduca, uno spazio recintato da un muro dietro la Torre dell'Orologio nel comprensorio ex-Ilva, dove verso il 1835, ai tempi di Leopoldo II, fu creato un orto-frutteto.

 orto granduca copy

“Kun Sang ha utilizzato dei resoconti storici e scientifici dell'epoca per risalire alle piante che vi si trovavano e progettare il recupero in base alle testimonianze storiche – ha spiegato la professoressa Giuliana Biagioli dell’Università di Pisa che ha seguito il progetto come tutor - poco infatti si conosce della storia di questo orto, che soprattutto negli ultimi decenni è rimasto totalmente abbandonato”.

Accanto al recupero di questo spazio storico, lo studio di Kun Sang ha riguardato anche la creazione del giardino di lettura vicino alla Biblioteca della Ghisa. In questo caso il progetto è stato elaborato sulla base dei suggerimenti dei lettori della biblioteca che per tre settimane durante l’estate 2016 hanno risposto ad uno specifico questionario sulla creazione del giardino e sulle caratteristiche desiderate.

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Foto in alto, da sinistra Tiziano Arrigoni, il referente scientifico del Museo MAGMA, Kun Sang, Giuliana Biagioli

Foto a sinsitra, il master plan dell'orto-giardino del Granduca realizzato da Kun Sang

Un piano per recuperare l’orto-frutteto del Granduca Leopoldo II di Lorena e per realizzare un giardino delle letture nell’area dell’ex ILVA di Follonica. Autore del progetto è Kun Sang, studente della laurea magistrale del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, che ha illustrato la sua proposta al Museo Magma di Follonica lo scorso 28 ottobre nell’ambito degli “Incontri d'autunno” organizzati dall'Irta Leonardo (Istituto Ricerca sul Territorio e l'Ambiente), un ente di ricerca di cui fanno parte alcuni dipartimenti dell’Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant’Anna.

Kun Sang ha svolto il suo lavoro di progettazione paesaggistica nell’ambito del piano di gestione del Museo Magma di cui l’Irta è responsabile e della convenzione con l’Università di Pisa per lo svolgimento di tirocini curriculari. Il suo progetto è partito dal recupero dell'orto del Granduca, uno spazio recintato da un muro dietro la Torre dell'Orologio nel comprensorio ex-Ilva, dove verso il 1835, ai tempi di Leopoldo II, fu creato un orto-frutteto.

“Kun Sang ha utilizzato dei resoconti storici e scientifici dell'epoca per risalire alle piante che vi si trovavano e progettare il recupero in base alle testimonianze storiche – ha spiegato la professoressa Giuliana Biagioli dell’Università di Pisa che ha seguito il progetto come tutor - poco infatti si conosce della storia di questo orto, che soprattutto negli ultimi decenni è rimasto totalmente abbandonato”.

Accanto al recupero di questo spazio storico, lo studio di Kun Sang ha riguardato anche la creazione del giardino di lettura vicino alla Biblioteca della Ghisa. In questo caso il progetto è stato elaborato sulla base dei suggerimenti dei lettori della biblioteca che per tre settimane durante l’estate 2016 hanno risposto ad uno specifico questionario sulla creazione del giardino e sulle caratteristiche desiderate.

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