Abilitazione alla professione medica: i provvedimenti per il coronavirus
A causa dell'emergenza per la diffusione del corona virus, il percorso di abilitazione alla professione di medico chirurgo è stato modificato, ai sensi dell’articolo 102 comma 1 del DL 17-3-2020 (Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Serie generale - n. 70).
Per l'anno 2019 (II sessione)
I candidati della seconda sessione - anno 2019 degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo, che abbiano già conseguito il giudizio di idoneità nel corso del tirocinio pratico-valutativo, sono abilitati all’esercizio della professione di medico-chirurgo.
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Per l’anno 2020
Le prove scritte previste per l’esame di abilitazione non dovranno essere sostenute. Gli iscritti alla I sessione 2020 che non hanno svolto il tirocinio pre-lauream riceveranno per email le istruzioni e le assegnazioni entro il 2 aprile pv ed inizieranno il tirocinio nelle strutture come previsto da bando il 7 aprile p.v.
iIncarico professionale su analisi socio-economica dei contesti territoriali, valutazione delle politiche comunitarie per progetto europeo H2020 SHERPA
Incarico professionale sull'interpretazione semantica, elaborazione grafica di immagini ed elaborazione grafica per il progetto Europeo H2020 Desira
Avviso di fabbisogno interno: ttività: “Aggiornamento e mantenimento della versione in lingua inglese del sito web del Dipartimento”
Studenti Erasmus: l'Ateneo vicino ai ragazzi e alle loro famiglie
"Caro Presidente, cari Ministri, vi scriviamo per condividere un’angosciante situazione che le Università italiane stanno vivendo in queste ore. Migliaia di nostre studentesse e nostri studenti, attualmente all’estero per soggiorni di studio, ci stanno contattando per ricevere da noi indicazioni, in molti casi desiderosi di rientrare in Italia".
Si apre così la lettera che la CRUI ha inviato al Governo il 17 marzo. Una lettera fortemente voluta dal rettore dell'Università di Pisa, Paolo Mancarella, e dagli altri rettori toscani per affrontare una situazione rimasta forse un po' sullo sfondo delle cronache quotidiane relative alla gestione nazionale dell'emergenza Covid-19, ma assolutamente in primo piano per chi guida le università del nostro Paese.
"In questi ultimi due giorni - racconta il rettore Mancarella - abbiamo intensamente operato di concerto con gli altri rettori e prorettori toscani, nonché con la Conferenza dei Rettori delle Università italiane, ponendo al Presidente del Consiglio, alla Farnesina e al Ministero dell’Università e della Ricerca, le problematiche inerenti tutti i nostri studenti attualmente impegnati in attività formative all'estero. Stiamo sollecitando e sensibilizzando in ogni modo le autorità governative al fine di gestire al meglio e con solerzia la situazione in questo complicato momento".
Un lavoro incessante, quello che l'Ateneo sta portando avanti tra le mille difficoltà di questo periodo, e di cui gli studenti sono costantemente aggiornati dal rettore in persona e dal prorettore per la Cooperazione e le relazioni internazionali e coordinatore istituzionale dei programmi Erasmus+, Francesco Marcelloni.
L'emergenza Covid-19 ha infatti trasformato, per molti studenti in mobilità, un’esperienza formativa e meravigliosa come quella dell’Erasmus in un vero e proprio incubo. Complici le situazioni che cambiano rapidamente e informazioni ufficiali spesso farraginose e contradditorie che creano situazioni talvolta complesse, come quella dello studente livornese rientrato con non poche difficoltà da Valencia e di cui si è occupata anche la stampa.
"Dispiace che alcune indicazioni fornite a tutte le università dal MUR e dal MAECI e comunicate dagli atenei agli studenti si siano poi rivelate imprecise – commenta il professor Marcelloni - Noi, però, non possiamo sostituirci alle istituzioni, a cui è demandata la gestione dell’emergenza e la tutela dei cittadini italiani nel mondo. Proprio per questo ci stiamo attenendo scrupolosamente alle indicazioni che ci arrivano dall’unità di crisi della Farnesina, cercando di trasmetterle il più velocemente possibile ai nostri studenti in mobilità. Da quando è iniziata l’emergenza, siamo in costante contatto con tutti gli studenti. I docenti e tutto il personale dell’amministrazione che si occupa dell’Internazionalizzazione del nostro Ateneo stanno lavorando a tempo pieno, pur nelle difficoltà di questi giorni, monitorando costantemente la situazione dei nostri studenti in mobilità e supportando loro e le loro famiglie in questo difficile momento".