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Comunicati stampa

Kiunsys Sosta più semplice da oggi in Piazza Carrara: nella centralissima area di sosta di Lungarno Pacinotti, ha preso il via un progetto pilota sperimentale per testare un sistema di parcheggio intelligente, unito a un servizio di "big data" per l'analisi dei dati relativi ai flussi storici di traffico finalizzato alla definizione di nuove modalità di utilizzo delle infrastrutture tecnologiche esistenti (pannelli a messaggio variabile, Tap&Park, ecc). Un sistema decisamente innovativo che aiuterà gli automobilisti nella ricerca di un posto auto libero più facilmente e velocemente rispetto al passato e consentirà di pagare la sosta attraverso il proprio smartphone.

Il progetto è il prodotto della collaborazione fra la città di Pisa, Deutsche Telekom e Kiunsys, spin-off dell'Università di Pisa specializzata nello sviluppo di soluzioni innovative per la mobilità sostenibile. I sensori collocati sulla superficie di ogni singolo posto auto, ne rilevano lo stato libero o occupato. Le centraline dati, raccolgono le informazioni e le inviano all'infrastruttura server cittadina attraverso la rete mobile. Le informazioni raccolte vengono poi visualizzate in tempo reale su pannelli informativi a messaggio variabile (uno in via Crispi e l'altro all'incrocio tra Lungarno Pacinotti e Ponte Solferino) che comunicano agli automobilisti il numero esatto di posti auto liberi in Piazza Carrara. La soluzione è integrata anche con Tap&Park, la mobile app già attiva a Pisa che i conducenti possono scaricare sul proprio smartphone per essere comodamente guidati verso un parcheggio libero e per pagare la sosta direttamente via mobile.

kiunsys"Questo nuovo sistema di parcheggio si integra alla perfezione con gli interventi realizzati negli ultimi anni per rendere sempre più intelligente e funzionale la mobilità all'interno del tessuto urbano - ha detto il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi - grazie ad esso, infatti, sarà possibile attenuare ulteriormente sia il volume di traffico in centro storico che le emissioni di CO2". Pisa, infatti, negli ultimi anni ha svolto un lavoro rigoroso per attuare una politica di Smart Mobility come parte integrante del suo Sustainable Energy Action Plan, il piano d'azione per l'energia sostenibile. A questo proposito il primo cittadino ha sottolineato l'importanza del progetto dicendo che "il progetto pilota di Smart Parking è un ulteriore grande passo per Pisa verso il miglioramento a lungo termine dei suoi flussi e volumi di veicoli nel centro cittadino. I conducenti alla ricerca di un parcheggio, infatti, costituiscono circa il 30 per cento del traffico cittadino: quindi, più sarà facile conoscere in anticipo la disponibilità e la localizzazione di parcheggi liberi, minori saranno i flussi di traffico". La questione è tutt'altro che indifferente per una città come Pisa che, non solo è una delle principali destinazioni turistiche d'Italia, ma è anche un importante centro di servizi del centro Italia, con tre importanti università, un ospedale di livello europeo, il principale aeroporto della Regione e altri significativi servizi pubblici. Una situazione che attira ogni giorno circa 90.000 veicoli sulle strade di Pisa.

kiunsys "Siamo fermamente convinti che la strada giusta per diventare una smart city sia quella di avere standard aperti e un approccio collaborativo" ha detto, invece, Jürgen Hase, Vicepresidente dell'area Machine to Machine di Deutsche Telekom. "Questo è il motivo per cui siamo particolarmente contenti di essere parte di questo progetto insieme al nostro partner Kiunsys e al Comune di Pisa, una delle città guida della rete europea POSSE per la standardizzazione dei sistemi intelligenti di trasporto".

Pisa sta già usando da alcuni anni diverse tecnologie di Kiunsys, tra le quali Tap&Park la mobile app per pagare la sosta dal proprio smartphone, 30.000 PisaPass – card dotate di tecnologia RFID UHF e la web application INeS Cloud. "Le soluzioni modulari possono mappare digitalmente tutti i processi relativi alla gestione della sosta e del traffico cittadino" ha spiegato Tiziano Di Sciullo, Sales Manager di Kiunsys.

La conseguenza è che Pisa sta già raccogliendo da alcuni anni i dati relativi ai flussi di traffico che, adesso, saranno analizzati come parte del progetto pilota allo scopo di approfondire ulteriormente la conoscenza della mobilità cittadina a beneficio della futura pianificazione della circolazione. (Ufficio stampa Comune di Pisa)

Lunedì, 23 Giugno 2014 12:20

Quale futuro per i giovani linguisti?

Piccola Torre di Babele, Pieter Bruegel il Vecchio, 1563 ca

Martedì 24 giugno, nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, in Largo Bruno Pontecorvo 3, si terrà il seminario "Discipline glottologico-linguistiche. Quale futuro per i giovani linguisti?", un'iniziativa che avrà come ospiti importanti personalità del mondo accademico italiano, tra cui Tullio De Mauro, professore emerito di Linguistica generale all'Università "La Sapienza" di Roma, Romano Lazzeroni, professore emerito di Glottologia e Linguistica all'Università di Pisa, e Antonio Pennisi, docente di Filosofia e teoria dei linguaggi all'Università di Messina.

Il convegno si aprirà alle 10.30 con i saluti del rettore Massimo Augello, di Mauro Tulli, direttore del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Ateneo pisano, e di Giovanna Marotta, presidente della Società Italiana di Glottologia che ha promosso l'evento in collaborazione con l'Associazione Italiana di Scienze della Voce, l'Associazione Italiana di Linguistica Applicata, la Società Italiana di Didattica delle Lingue e Linguistica educativa e la Società di Linguistica Italiana.

Negli ultimi anni, alcuni radicali mutamenti hanno interessato l'Università italiana, in particolare mediante l'introduzione di nuove procedure di valutazione, relative sia ai singoli docenti che alle strutture di appartenenza, con ripercussioni rilevanti in vari ambiti, che spaziano dai criteri adottati per il reclutamento fino alla selezione delle sedi di pubblicazione dei risultati della ricerca scientifica.

Un dialogo tra quanti presiedono gli organi istituzionali coinvolti nel nuovo sistema di valutazione e coloro che svolgono la loro attività nelle università e nei centri di ricerca appare dunque opportuno, al fine di promuovere un miglioramento del sistema stesso, che tenga conto delle peculiarità della vasta area umanistica, ed al suo interno di quelle specifiche del settore glottologico-linguistico.

A parlare di valutazione della ricerca e dei suoi effetti e prospettive per i giovani ci saranno Stefano Paleari, presidente della CRUI, Stefano Fantoni, presidente dell'ANVUR, Paolo Rossi, coordinatore della Commissione permanente per le politiche della ricerca del CUN, e Paolo Di Giovine, direttore del Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche dell'Università "La Sapienza" di Roma.

Nel pomeriggio, a partire dalle 15.30, si terrà la tavola rotonda "Linguistica e linguistiche nelle Università italiane" coordinata da Marco Mancini, capo dipartimento per l'Università, l'Alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la Ricerca del MIUR, a cui parteciperanno i presidenti ei rappresentanti delle associazioni di settore che hanno collaborato all'iniziativa.

Scarica il programma

Software_visualizzazione1Creare un'edizione multimediale avanzata di testi e monumenti anglosassoni collegati tematicamente dal culto della Croce e dalla leggenda della inventio crucis, cioè del ritrovamento della vera Croce. È questo l'obiettivo del progetto "Visionary Cross" al quale lavora un gruppo internazionale di ricercatori con la collaborazione del Laboratorio di Cultura Digitale dell'Università di Pisa.

Partito nel 2012, il progetto si concluderà nel 2015 e intanto è già on line una versione preliminare del Vercelli Book, un manoscritto del X secolo in lingua inglese antica conservato presso la Biblioteca Capitolare di Vercelli. A breve sarà quindi pubblicata una versione digitale in 3D della Croce di Ruthwell, un monumento dell'VIII secolo che si trova nel Dumfriesshire, in Scozia, dove è presente un'iscrizione epigrafica in caratteri runici del Il Sogno della Croce, poemetto conservato nel Vercelli Book.

"Il Sogno della Croce del Vercelli Book è uno dei componimenti più affascinanti di tutto il corpus della letteratura in inglese antico – spiega Roberto Rosselli del Turco, ricercatore all'Università di Torino e docente del Laboratorio di Cultura digitale dell'Ateneo pisano – e, per un evento più unico che raro, un frammento di questo componimento è conservato sulla Croce di Ruthwell: si tratta di un fatto eccezionale sia per quanto riguarda la differenza nel supporto (una croce monumentale e un manoscritto) e nell'alfabeto utilizzato (caratteri runici e latini), sia perché i due testi sono separati da secoli e da migliaia di chilometri di distanza".

Per la prima volta, grazie al progetto Visionary Cross, queste due versioni de Il Sogno della Vera Croce entreranno dunque in dialogo diretto per essere a disposizione degli studiosi e degli appassionati. L'obiettivo è di mettere on line delle edizioni sempre più ad alta definizione corredate di note, apparati e ipertesti.

runes-word"La scansione in 3D della Croce di Ruthwell realizzata dai ricercatori dell'ISTI-CNR di Pisa– ha aggiunto Roberto Rosselli del Turco - ci ha consentito di apprezzare alcuni particolari difficilmente visibili a occhio nudo, in particolare proprio per quanto riguarda l'iscrizione runica".

L'edizione digitale necessita però di un ampio ventaglio di competenze, che vanno dal trattamento delle immagini alla codifica dei testi, dalla progettazione web alla visualizzazione contestuale di immagini, testi, note e modelli tridimensionali.

"Competenze che si ritrovano negli sudenti di Informatica Umanistica che gravitano attorno al Laboratorio di Cultura Digitale" – spiega la responsabile Enrica Salvatori, professoressa dell'Università di Pisa – una sorta di bottega rinascimentale dove docenti e studenti lavorano assieme su un progetto comune che mira a valorizzare il bene culturale attraverso le nuove tecnologie".

Ne hanno parlato:
Ansa
PisaInformaFlash.it
Controcampus.it
gonews.it
 

Mercoledì, 18 Giugno 2014 09:53

Ad ogni vino il suo calice

gruppo di ricerca unipiChe il gusto di un vino sia più esaltato da alcuni bicchieri piuttosto che altri è un fatto noto ai consumatori e agli intenditori. Ma per la prima volta una ricerca dell'Università di Pisa ha stilato una vera e propria classifica dei migliori calici da rosso. Lo studio, cofinanziato da un'azienda leader del settore, la Bormioli Rocco e figli, è stato realizzato da un gruppo di tecnologi alimentari del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali coordinato dalla dottoressa Francesca Venturi e dalla professoressa Angela Zinnai. La ricerca, durata sei mesi e pubblicata sul "CyTA:Journal of Food", si è basata su valutazioni sensoriali, analisi chimico–fisiche e caratterizzazione morfologica dei bicchieri.

"Abbiamo messo alla prova sei tipi di calici della linea Premium con un vino 'rosso strutturato' – ha spiegato Francesca Venturi – il migliore è risultato un modello tipo tronco conico, mentre la maglia nera è andata a quello che normalmente si definisce come "gran ballon" e al calice da degustazione standard, tipo ISO, di dimensioni più piccole, che è stato penalizzato soprattutto per la sua scarsa capacità di favorire le interazioni tra vino e ambiente di degustazione".

In particolare le valutazioni sensoriali (quadro visivo, olfattivo/aromatico e gustativo) sono state condotte da un panel di 10 esperti ai quali è stato contemporaneamente proposto il vino in tutti calici, ad intervalli di 40 minuti, per un periodo di tempo ritenuto compatibile con la durata di un pasto, cioè 120 minuti complessivi. Parallelamente alle prove sensoriali, per completare il quadro analitico e rendere più oggettivi i risultati ottenuti, i ricercatori hanno valutato l'andamento di una serie di parametri chimico-fisici, in funzione del tempo di permanenza del vino nel singolo calice, cioè il profilo di ossigenazione, gli indici di colore, il profilo antocianico, l'evoluzione della concentrazione di SO2, ecc.. Infine è stata effettuata una caratterizzazione morfologica dei diversi bicchieri, basata sulla combinazione dei principali parametri geometrici con lo scopo di ottenere alcuni indici utili nella definizione dell'evoluzione caratteristiche del vino – ad esempio il rapporto fra volume dello spazio di testa e volume totale, tra superficie del pelo del liquido e superficie di bocca e, ancora, superficie del pelo del liquido e volume del liquido.

"Nonostante il bicchiere sia il mezzo con cui il vino comunica con il degustatore – ha concluso Francesca Venturi – le informazioni scientifiche in grado di evidenziare le modalità con cui si realizza quest'interazione sono scarse per cui, ancora oggi, la scelta di un calice è legata sostanzialmente alla consuetudine o all'impatto visivo del bicchiere, senza considerare la definizione del profilo organolettico del prodotto in esso contenuto anche quando il suo costo d'acquisto raggiunge cifre ragguardevoli".

Il gruppo di ricerca dell'Ateneo pisano, coordinato da Francesca Venturi e da Angela Zinnai, che dopo le indagini condotte sul vino rosso sta effettuando uno studio comparato sul vino rosato, è composto dal professor Gianpaolo Andrich, dalle dottoresse Chiara Sanmartin e Maria Chiara D'Agata e si avvale della collaborazione del professor Giancarlo Scalabrelli e del dottor Giuseppe Ferroni. La sperimentazione ha inoltre portato alla convergenza di competenze interdisciplinari con alcuni ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell'Università di Pisa, in particolare i dottori Gualtiero Fantoni, Armando Razionale e Donata Gabelloni, nell'ottica di realizzare "una rete di competenze" in grado di rispondere alle attuali esigenze delle industrie più avanzate del settore – ad esempio l'uso di materiali alternativi al vetro o geometrie dei calici più adatte ai diversi prodotti.

Ne hanno parlato:
GamberoRosso.it
Wired.it
ANSA - Terra&Gusto
LaNazione.it
WineNews.it
WineTaste.it
ToscanaNotizie Radio News del 19 giugno
InToscana.it
Enopress.it
TeatroNaturale.it

LiberoQuotidiano.it (AdnKronos)
GoNews.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
Controcampus.it
PianetaUniversitario.com
NovedaFirenze.it
TgRegione.it
AgenziaImpress.it
StamToscana.it

Alcuni giorni fa è scomparso il professor Fausto Calderazzo, prestigioso esponente della scuola chimica pisana e autore di contributi fondamentali per lo sviluppo della chimica dei metalli di transizione. Proponiamo di seguito un breve profilo scientifico dell'illustre docente.

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fausto_calderazzoFausto Calderazzo si è laureato presso l'Università di Firenze con il Prof. Luigi Sacconi. Dal 1954 al 1962 è stato ricercatore presso l'Istituto di Chimica Industriale del Politecnico di Milano e dal 1960 al 1961 ha ottenuto una borsa di studio della A. P. Sloan Foundation presso il Massachusetts Institute of Technology, negli USA. Egli è stato ricercatore (1963-65) e quindi direttore di ricerca (1965-68) presso il Gruppo di Sintesi Inorganica del Cyanamid European Research Institute di Ginevra ed è stato nominato Professore di Chimica Generale ed Inorganica presso l'Università di Pisa nel novembre 1968. Prima del trasferimento a Pisa, egli è stato scientificamente collegato con i Proff. R. Ercoli e G. Natta (1954-60), F. A. Cotton (1960-61), E. Weiss (1963-65).

Il professor Calderazzo ha pubblicato circa 300 articoli scientifici sui seguenti argomenti: a) metallo-carbonili degli elementi all'inizio ed al termine della transizione d, b) meccanismo delle reazioni di inserzione in legami metallo-carbili, c) derivati metallo-carbammici degli elementi dei gruppi principali e delle transizioni d/f, d) derivati metallo-arenici e metallo-ciclopentadienilici, e) affinità metallo/legante studiate per serie di gruppi di elementi in sequenza verticale, f) chimica di coordinazione delle superfici.

È stato membro delle seguenti commissioni internazionali: International Conferences of Organometallic Chemistry, Advisory Board on International Symposia on Homogeneous Catalysis. È stato inoltre membro dei comitati di redazione delle seguenti riviste scientifiche: J. Chem. Soc.- Dalton Trans., Organometallics, Inorg. Syn., Gazz. Chim. Ital., J. Organometal. Chem. (membro Emeritus Honorary Board dall' anno 2002), Comments Inorg. Chem. È stato membro dell'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e membro corrispondente dell'Accademia Nazionale dei Lincei a partire dal 1989; è membro onorario della Società Chimica Italiana e della Société Chimique de Belgique.

Il professor Fausto Calderazzo ha ricevuto premi e riconoscimenti da istituzioni nazionali nel 1988, 1990, 1994, 2003. Nel 1994 ha ricevuto la Medaglia L. Sacconi ed è stato Socio Nazionale dell' Accademia dei Lincei dal 1999. Nel novembre 2003 ha ricevuto il "Premio Internazionale Ultimo Novecento, Pisa 2000 nel Mondo". Ha coordinato per quattro bienni consecutivi, fino alla fine di ottobre 2005, per termine del mandato causa pensionamento, il Progetto Nazionale MIUR di Ricerca Scientifica di Rilevante Interesse Nazionale "Nuove strategie per il controllo delle reazioni: interazioni di frammenti molecolari con siti metallici in specie non convenzionali" .

Venerdì, 13 Giugno 2014 09:55

Al via due mostre al Museo della Grafica

Doppia inaugurazione al Museo della Grafica a Palazzo Lanfranchi in Lungarno Galilei 9 a Pisa. Domenica 15 giugno aprono al pubblico le due mostre 'Galileo: il mito tra Otto e Novecento' e 'La Cattedrale dei viaggiatori' che si potranno visitare sino al 30 ottobre 2014. Le esposizioni sono organizzate in occasione due importanti ricorrenze: il 450° anniversario della nascita del grande scienziato e il 950° anniversario della posa della prima pietra della Cattedrale di Pisa.

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La mostra su Galileo intende ricostruire il mito dell'epopea galileiana tra 42-Galileo_il_mito_tra_otto_e_novecentoOtto e Novecento attraverso una suggestiva serie di dipinti, stampe, sculture, libri e oggetti che ne documentano la straordinaria fortuna nell'immaginario moderno e contemporaneo. Nell'affollata galleria di artisti, poeti e inventori del passato, Galileo ricopre infatti un ruolo di primaria importanza, incarnando il mito del genio universale dotato di superiori capacità intellettuali e morali e per questo in grado di svelare all'umanità i segreti più riposti della natura. Paladino incontrastato di quella «nuova scienza» in grado di dare voce e spazio alle esigenze di libertà e autonomia di ricerca – questo il tono di gran parte degli elogi ottocenteschi – Galileo è raffigurato in ritratti e scene che compongono una complessa biografia illustrata, venata di accenti risorgimentali o positivisti, ma diventa anche un testimonial di sicuro successo per l'industria e il commercio, offrendo il volto a una serie di marchi più o meno celebri. In un viaggio attraverso la diffusione in immagini di un mito inossidabile, nelle molteplici declinazioni tematiche e geografiche, tra storia della scienza e agiografia, la mostra si articola in tre sezioni.

03_Galileo_il_mito_tra_otto_e_novecentoLa biografia dipinta. Sull'onda lunga della fiorente pubblicistica promossa in occasione di celebrazioni agiografiche e apologetiche o di specifiche ricorrenze legate all'epopea galileiana, nel corso dell'Ottocento prese corpo un'affollata galleria di dipinti destinata ad illustrare alcuni momenti chiave della biografia dello scienziato: le scoperte celesti, il rapporto con gli allievi e il processo. Episodi ben delimitati cronologicamente che svolsero la funzione di catalizzare l'attenzione sulla sua parabola umana e scientifica, che tuttavia talvolta prestava il fianco a linee di lettura polisemiche che lasciavano intravedere possibilità di sviluppi diversi, se non contrastanti. Sulla scena dell'abiura, ad esempio, si proiettarono contenuti etici, civili e didascalici, da un lato per esemplificare la supremazia intellettuale e spirituale di Galileo, campione emblematico anche per civiche virtù, dall'altro per veicolare sentimenti anticlericali e ideologie risorgimentali. Nella mostra sarà presente un'accurata selezione di opere destinate a dare conto del fenomeno, come le litografie di Ulacacci o quelle di Eugène Pontus Jazet, stampate a Parigi.

105_Galileo_il_mito_tra_otto_e_novecentoIl volto di Galileo. La sezione, che comprende opere di Giovanni Rocca, Luigi Travalloni, Pietro Benvenuti, Jean Baptiste Fortuné de Fournier e altri protagonisti dell'arte del XIX secolo, presenta una serie di ritratti di Galileo che accompagnano in tutta Europa la dilagante moda di corredare le biografie dei grandi con struggenti ritratti. Il celebre ritratto eseguito da Justus Suttermans, vera e propria icona del sommo scienziato, fu più volte copiato da intere generazioni di artisti, "dilettanti" e semplici copisti in pellegrinaggio alla galleria degli Uffizi.

Galileo icona pubblicitaria. Particolarmente curiose sono le cosiddette «carte povere»: una significativa produzione di gadget pubblicitari, talvolta assai popolari, che da va dal segnalibro alle figurine, dai menù ai calendari, dalle cartoline ai manifesti e ai francobolli, documentando un fenomeno assai diffuso e di grande interesse culturale. Si tratta di un capitolo della fortuna galileiana ancora poco studiato ma che coinvolge, tra XIX e XX secolo, importanti brand e grandi firme della pubblicità. Da citare, ad esempio, Gian Emilio Malerba che nel 1910 firma la copertina della «Rivista mensile del Touring Club Italiano», raffigurando Galileo intento ad osservare Saturno per la Cinzano; un segnalibro stampato dalle Officine Belforte di Livorno per conto della rinomata Fila, la fabbrica italiana di matite; i francobolli realizzati da Corrado Mezzana nel 1942 in occasione del quarto centenario della morte di Galileo; e soprattutto l'immagine dello scienziato pisano con la piazza del Duomo sullo sfondo incisa dall'abile Trento Cionini per la vecchia banconota delle "Duemila lire".

Curata da Federico Tognoni, la mostra 'Galileo: il mito tra Otto e Novecento' è realizzata dal Museo della Grafica, dal Comune di Pisa e dall'Università di Pisa, con la collaborazione degli Amici dei Musei e Monumenti Pisani e i patrocini della Regione Toscana, Provincia di Pisa e Museo Galileo di Firenze. Durante il periodo di apertura, è prevista un'intensa attività didattica e laboratoriale.

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cattedrale'La Cattedrale dei viaggiatori' è un'occasione per ripercorrere le memorie di immagini e parole dedicate nell'età moderna ad un monumento tra i più celebri e visitati al mondo. Nel corso del XVIII e XIX secolo, quando Pisa costituiva una tappa privilegiata e irrinunciabile del 'Grand Tour', l'emozionante impatto con la piazza del Duomo e il suo straordinario complesso monumentale viene infatti restituito dai racconti dei viaggiatori e tradotto visivamente dalle matite degli artisti con modalità e strategie narrative che documentano, in significativa corrispondenza, l'immutato fascino di una profonda suggestione estetica e spirituale.

Attraverso disegni, incisioni, libri, fotografie e modelli, la mostra La Cattedrale dei viaggiatori è concepita proprio come una tappa del viaggio che, dall'arrivo a Pisa, aveva il suo momento più alto nell'impatto con la piazza e con il Duomo, "una delle cattedrali più belle d'Europa", la "montagna di marmo" che – riprendendo le parole dei viaggiatori – inaugurava la successione di capolavori monumentali come il Battistero, la Torre e il Camposanto. Le immagini lasciate da disegnatori e incisori locali come Ferdinando Fambrini, Gaetano Ciuti, Angelo Cappiardi, Ranieri Grassi e Bartolomeo Polloni, ma anche da affermati artisti stranieri come George Moore, Ladislaus Rupp o Rohault de Fleury, accompagnano le parole con cui illustri viaggiatori (da Charles de Brosses a Niccolò Tommaseo, da Mark Twain a Henry James, da Denis Ivanovic Fonvizin a Jacob Burckhardt ...) restituivano percezioni e riflessioni su "un luogo incantato come la piazza dove sorge la Cattedrale", monumento emblematico dell'immaginario collettivo. Un dialogo che viene amplificato con la scoperta della fotografia, quando la Cattedrale viene immortalata dai pionieri della nuova arte, tra i quali emerge lo scultore e fotografo Enrico di Van Lint, che a Pisa ebbe un rinomato 'atélier-negozio' dove venivano anche prodotti raffinati modellini in alabastro degli edifici pisani, souvenirs assai ambiti dai viaggiatori.

Curata da Lucia Tongiorgi Tomasi e Alessandro Tosi, e resa possibile grazie ai generosi prestiti offerti da numerosi collezionisti pisani, la mostra 'La Cattedrale dei viaggiatori' è realizzata dal Museo della Grafica, dal Comune di Pisa e dall'Università di Pisa, con la collaborazione degli Amici dei Musei e Monumenti Pisani e i patrocini dell'Opera della Primaziale, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Soprintendenza di Pisa, Fondazione Cerratelli.

Per informazioni su orari e biglietti delle due mostre: www.museodellagrafica.unipi.it

Giovedì, 12 Giugno 2014 16:28

Centro di Studi “Il Mondo Russo”

LogoIl Centro di Studi “Il Mondo Russo” nasce dalla collaborazione tra l’Università di Pisa e la Fondazione Russa “Russkiy Mir” che con un atto di donazione ha finanziato per intero i lavori di restauro e attrezzatura dei locali messi a disposizione dalla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Ateneo pisano in Palazzo Curini Galletti (via S.Maria, 89).

Il centro “Il Mondo Russo” si propone come suo compito istituzionale quello della diffusione della cultura e della lingua russa, offrendo un servizio di carattere informativo e scientifico per tutte le facoltà dell’Ateneo pisano e, più in generale, per tutte le istituzioni culturali e scientifiche dell’area pisana e regionale. Le aule attrezzate destinate a iniziative culturali e didattiche, oltre che all’autoapprendimento linguistico, hanno in dotazione anche una ricca biblioteca di testi di lettura e di consultazione.

Il centro elabora annualmente un programma di iniziative di carattere didattico, scientifico (seminari, conferenze, workshop) e più generalmente culturale (concerti, presentazioni di libri, visioni di film) che ha come finalità, da un lato, il sostegno al processo didattico-culturale dell’Università di Pisa, e dall’altro, quello di offrire alla città di Pisa un punto di riferimento nell’ambito dei rapporti culturali con la Russia.

Contatti:

Stefano Garzonio Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Giovedì, 12 Giugno 2014 15:47

Northkoreographie(s)

LocandinaGiovedì 12 alle 21.30 e venerdì 13 alle 21 presso l'aula m2 (davanti il dipartimento di Matematica, in largo Bruno Pontecorvo) andrà in scena lo spettacolo  Northkoreographie(s)", della compagnia Theatropo.

L'evento è organizzato dall'Associazione studentesca "Pisa città di frontiera".

Info

Beatrice Montorfano Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Michele LuzzatiL'Università di Pisa annuncia la scomparsa avvenuta a Pisa questa mattina, dopo una rapida e grave malattia, del professor Michele Luzzati, già direttore del Dipartimento di Medievistica e del Centro interdipartimentale di studi ebraici (CISE) dell'Ateneo, in passato anche Presidente dell'Associazione italiana per lo studio del Giudaismo (AISG), e attualmente Presidente della Società Storica Pisana.

Nato a Torino il 31 marzo 1939, era stato normalista e allievo di Arsenio Frugoni e Armando Saitta. Assistente ordinario e professore associato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, era stato poi straordinario a Sassari e, dalla fine degli anni ottanta, professore ordinario di Storia medievale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Pisa.

Autore di oltre duecento pubblicazioni a stampa, frutto di una inesausta operosità scientifica, aveva dedicato gran parte delle sue sempre originali ricerche allo studio, per l'età basso medioevale e rinascimentale, della società e dell'economia italiane e in particolare toscane, di cui era uno straordinario conoscitore. Di grande rilievo è stato negli ultimi decenni anche il suo contributo scientifico e organizzativo allo sviluppo della ricerca sulla storia dell'ebraismo italiano. Della sua ricca bibliografia si ricordano in particolare: Giovanni Villani e la compagnia dei Buonaccorsi, Istituto per l'Enciclopedia Italiana, Roma 1971; Una guerra di popolo. Lettere private del tempo dell'assedio di Pisa (1494-1509), Pacini, Pisa 1973 (riediz. 2000); La casa dell'ebreo. Saggi sugli ebrei a Pisa e in Toscana nel Medioevo e nel Rinascimento, Nistri-Lischi, Pisa 1985; Firenze e la Toscana nel Medioevo. Seicento anni per la costruzione di uno stato, UTET, Torino 1986; Ebrei e ebraismo a Pisa. Un millennio di ininterrotta presenza/Jews and Judaism in Pisa. A millennium of uninterrupted presence, ETS, Pisa 2005.

La camera ardente sarà allestita dalle 18 di oggi e domani mattina nelle cappelle a piano terra dell'Hospice di via Garibaldi 198, Pisa.

La cerimonia di commiato si svolgerà nell'atrio di Palazzo Ricci alle ore 15 di domani, venerdì 13 giugno.

Luca cassanoÈ un giovane ingegnere pisano il vincitore della semifinale europea del "TTTC's E.J. McCluskey Doctoral Thesis Award", il premio organizzato per promuovere tesi di dottorato sul testing di grande impatto e per garantire agli studenti visibilità e possibilità di interazione nella comunità scientifica internazionale. Luca Cassano, che nel 2013 ha conseguito il dottorato in Ingegneria dell'Informazione all'Università di Pisa, ha vinto la fase delle semifinals svolte su base regionale nelle maggiori conferenze mondiali - europea, asiatica, nord- e sudamericana - ottenendo un riconoscimento che solo due volte studenti italiani avevano raggiunto in precedenza, nel 2007 e nel 2006. Luca adesso parteciperà alla fase finale, che si terrà durante l'International Test Conference, a Seattle, dal 21 al 23 ottobre 2014, in cui i vincitori delle quattro semifinali competeranno per il premio finale.

La gara europea, tenutasi lo scorso 28 maggio durante l'European Test Symposium, a Paderborn, Germania, è stata vinta da Luca Cassano grazie alla tesi dal titolo "Analysis and Test of the Effects of Single Event Upsets Affecting the Configuration Memory of SRAM-based FPGAs" sviluppata presso il dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa, negli anni fra il 2010 e il 2012, sotto la supervisione della professoressa Cinzia Bernardeschi, del professor Gianluca Dini e dell'ingegner Andrea Domenici.
 

tttcLuca Cassano, 29 anni, originario di Corigliano Calabro (CS), durante i tre anni di dottorato ha trascorso periodi di ricerca presso il dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino e presso il Cognitive Interaction Technology - Center of Excellence (CITEC) dell'Università di Bielefeld, in Germania. Attualmente collabora con il dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa ed è postdoc presso il dipartimento di Elettronica, Informatica e Bioingegneria del Politecnico di Milano.

Il Test Technology Technical Council (TTTC) è un'organizzazione professionale su base volontaria sponsorizzata dall'IEEE Computer Society. Gli obiettivi del TTTC sono contribuire allo sviluppo professionale dei propri membri aiutandoli nella risoluzione di problemi ingegneristici relativi al test e allo stesso tempo promuovere l'avanzamento dello stato dell'arte nei campi del testing e della diagnosi di circuiti e sistemi elettronici.


Ne hanno parlato: 
Tirreno Pisa
PisaInformaFlash.it 
gonews.it 
Controcampus.it 

 

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