Con lo slogan «Coltiva la lettura, fioriranno idee» vince il concorso è-book
«Coltiva la lettura, fioriranno idee» è lo slogan con cui Daniele Pala, studente di Medicina dell'Università di Pisa, ha vinto "è-book", il concorso promosso dall'Associazione Italiana Editori (AIE) in collaborazione con tutto il mondo universitario per raccontare "Il futuro è nei libri che leggi". La frase di Daniele Pala è una delle quattro selezionate tra le circa 2.500 inviate da studenti da tutta Italia chiamati a definire in un massimo di 50 caratteri il valore dei libri all'università. Daniele, 24 anni, originario di Oristano, ha vinto un buono da 2.000 euro da spendere in libri o ebook, utilizzabile in qualsiasi libreria italiana.
Gli altri slogan premiati dal concorso sono "Il cambiamento è nei #libricheleggerai" di Anselmo Silveri (Università degli Studi di Teramo), "Il futuro è cultura; l'ho letto da qualche parte", di Alice Scolari (Politecnico di Milano) e "Più sai, più sei" ideato da Ludovica Bartocci (Università degli Studi Roma Tre) e Carlo Pio Guerra (Accademia delle Belle Arti di Roma).
Gli studenti, partecipando al concorso, hanno anche compilato un questionario sulle loro abitudini di studio, rivolto in particolare a indagare il loro utilizzo delle tecnologie per lo studio: i risultati di questa indagine saranno presentati all'inizio del prossimo anno accademico in un convegno. Al pari del concorso, l'indagine è promossa da AIE (Associazione Italiana Editori), con il patrocinio della Conferenza dei Rettori (CRUI), del Consiglio universitario Nazionale (CUN), dell'Agenzia di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) e con il supporto dell'Associazione italiana dei Comunicatori d'Università-AICUN.
Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
gonews.it
repubblica.it
An important zoological discovery during the inspections of the tomb of Isabella of Aragon
The most probable hypothesis is that it travelled to Europe aboard the Spanish galleons, hidden among the foodstuffs from the New World which had just been discovered by Columbus. The specimen of Hermetia illucens, or black soldier fly, a species of insect native to America found by the researchers from the University of Pisa inside the sarcophagus of the duchess Isabella of Aragon (who died in Naples in 1524 and was thought by some scholars to be the actual Mona Lisa painted by Leonardo da Vinci) has opened new scenarios as to the real geographical origins of this species. The research published in the prestigious Journal of Archaeological Science, was made possible thanks to the collaboration of the group of agricultural entomology from the Department of Agricultural, Alimentary and Agro-environmental Sciences, made up of Giovanni Benelli, Angelo Canale and Alfio Raspi, with Gino Fornaciari, Director of the Division of Paleopathology in the Department of Translational Research on New Technologies in Medicine and Surgery.
It all started in 1984 when Professor Fornaciari exhumed the body of Isabella of Aragon for paleopathological studies which demonstrated that the death of the duchess was caused by mercury intoxication, the mercury being used to cure a form of syphilis. On that occasion, near the deceased's head, the remains of an insect larva were found. Recent analysis of the remains show that it belongs to the American species: "Hermetia illucens has always been considered native to the American continent and has never been seen in Europe before the 1900s," explains Giovanni Benelli, "this discovery inside the sarcophagus of Isabella of Aragon is therefore rather surprising as it demonstrates the presence of this insect in Europe four centuries earlier than was thought".
In order to explain the presence of the insect in Europe earlier than previously believed, the 'paleoentomological' group has formulated various theories, the most plausible being that Hermetia illucens reached Europe hidden in foodstuffs carried by the Spanish galleons which, on the way back from America, frequently stopped in Naples where the duchess was buried: "Any possible later contamination from this species is considered to be out of the question," explains Gino Fornaciari, "the sarcophagus of Isabella has been hermetically sealed since her death with the only exception of when some robbers visited the tomb a few centuries later when her body was already skeletonised and therefore not congruous with the development of Hermetia illucens, which requires abundant fresh or decomposing organic material".
The duchess Isabella of Aragon (1470-1524) is a fascinating figure from the Italian Renaissance: daughter of Ippolita Sforza and Alfonso II, heir to the throne of Naples, in 1489 she married the Duke of Milan, Gian Galeazzo Sforza, and the wedding became famous because of the spectacular celebrations, with theatrical representations, mechanical games, fountains of light and water, organized at the Castello Sforzesco di Milano by Leonardo Da Vinci, who, in those years, lived at the court of Ludovico il Moro. According to some art historians it was Isabella who inspired Leonardo's Mona Lisa, which would seem to be corroborated by a certain likeness between the noble woman and the woman portrayed in the painting.
Dalle indagini sulla tomba di Isabella d’Aragona una scoperta di grande importanza zoologica
L'ipotesi più probabile è che sia giunta in Europa sui galeoni spagnoli, nascosta nelle derrate alimentari che arrivavano dal Nuovo Continente appena scoperto da Colombo. L'esemplare di Hermetia illucens, una specie di dittero originario dell'America ritrovato dai ricercatori dell'Università di Pisa all'interno del sarcofago della duchessa Isabella d'Aragona – morta a Napoli nel 1524 e accreditata da alcuni studiosi come la vera Monna Lisa dipinta da Leonardo da Vinci - ha aperto nuovi scenari sulla reale origine geografica di questa specie. La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista Journal of Archaeological Science, è stata possibile grazie alla collaborazione del gruppo di entomologia agraria del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, composto da Giovanni Benelli, Angelo Canale e Alfio Raspi, con Gino Fornaciari, direttore della Divisione di Paleopatologia del dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia.
Tutto è iniziato nel 1984, quando il professor Fornaciari riesumò il corpo di Isabella d'Aragona per studi paleopatologici, che arrivarono a dimostrare che la morte della duchessa fu causata da un'intossicazione da mercurio usato per curare una forma di sifilide. In quell'occasione, vicino al cranio della defunta, furono rinvenuti resti di una larva di dittero, che analizzati oggi risulterebbero appartenere alla specie americana: "Hermetia illucens è da sempre ritenuta originaria del continente americano e non è mai stata rinvenuta in Europa prima degli inizi del '900 - spiega Giovanni Benelli – il suo rinvenimento all'interno del sarcofago di Isabella d'Aragona è quindi assai sorprendente, poiché dimostra la presenza di questo insetto in Europa quattro secoli prima di quanto ad oggi conosciuto".
Per spiegare la presenza di questo insetto in Europa prima di quanto ritenuto precedentemente, il gruppo "paleoentomologico" ha formulato alcune ipotesi, tra le quali la più plausibile sembra essere che Hermetia illucens abbia raggiunto l'Europa nascosta nelle derrate alimentari trasportate dai galeoni spagnoli che, di ritorno dall'America, facevano frequenti scali a Napoli, dove la duchessa fu sepolta: "Non riteniamo possibile una contaminazione tardiva da parte di questa specie - spiega Gino Fornaciari - il sarcofago di Isabella è stato ermeticamente chiuso dalla sua morte ad oggi, con la sola eccezione di una visita dei ladri alcuni secoli più tardi, quando il suo corpo era già scheletrizzato, quindi non adatto allo sviluppo di Hermetia illucens, che richiede abbondante materiale organico fresco e in decomposizione".
La duchessa Isabella d'Aragona (1470-1524) è una figura affascinante del Rinascimento italiano: figlia di Ippolita Sforza e di Alfonso II, erede al trono di Napoli, nel 1489 sposò il Duca di Milano, Gian Galeazzo Sforza, e le sue nozze divennero famose per i festeggiamenti spettacolari, con rappresentazioni teatrali, giochi meccanici, fontane di luce e acqua, organizzati al Castello Sforzesco di Milano da Leonardo Da Vinci, che in quegli anni viveva alla corte di Ludovico il Moro. Secondo alcuni storici dell'arte sarebbe stata Isabella la fonte d'ispirazione per la Monna Lisa di Leonardo, come risulterebbe anche da una certa rassomiglianza della nobile con la donna raffigurata nel quadro.
Ne hanno parlato:
Discovery News
Focus.it
GaiaNews.it
Tirreno Pisa
PisaToday.it
gonews.it
PisaToday.it
Controcampus.it
Donnecultura.eu
Un grazie particolare a due studentesse iraniane
Di loro si era parlato alcuni giorni fa, quando erano state protagoniste di un episodio di cronaca in cui avevano soccorso una donna di 87 anni appena rapinata da un gruppo di giovani e aiutato i carabinieri a rintracciare uno di loro. Le due studentesse iraniane, le sorelle Maryam e Fatemeh Gholipour, sono state ricevute in rettorato dal rettore Massimo Augello, dal colonnello Andrea Brancadoro, comandante del Comando provinciale dei Carabinieri di Pisa, e dal maggiore Stefano Bove, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Pisa, per ricevere un attestato simbolico di ringraziamento per l'atto compiuto. All'incontro erano presenti anche il prorettore vicario Nicoletta De Francesco e il prorettore per gli Studenti Rosalba Tognetti. "Senza parlare di gesto eroico – ha sottolineato il rettore - il vostro intervento è un esempio di grande senso civico che tutti noi dovremmo aver presente nel nostro comportamento quotidiano".
Le due sorelle sono originarie di Shiraz, la città nel sud dell'Iran famosa per essere situata vicina alle rovine persiane di Persepolis e per essere la città dei poeti Hafez e Saadi. Maryam, 32 anni, è in Italia da tre e frequenta il terzo anno del corso di laurea in Fisioterapia. Fatemeh ha invece 20 anni ed è arrivata a Pisa due anni fa per frequentare Scienze motorie, ma il suo sogno è studiare Medicina: "Ho già provato una volta il concorso d'ammissione, ma non ce l'ho fatta – ha detto Fatemeh – Riproverò il prossimo anno, perché sono determinata a diventare un medico".
Ne hanno parlato:
RepubblicaFirenze.it
Tirreno Pisa
TirrenoPisa.it
PisaToday.it
gonews.it
Compie dieci anni il Servizio di ascolto e consulenza dell'Università di Pisa
Il Servizio di ascolto e consulenza dell'Università di Pisa ha festeggiato i dieci anni di attività organizzando la giornata di studio su "Aspettative e percezione di sé dei giovani tra benessere e crisi", in cui docenti ed esperti degli atenei italiani si sono confrontati sulla teoria e sulla metodologia del sostegno ai ragazzi che incontrano difficoltà nel proprio percorso di studi. "Dal convegno – ha sintetizzato il prorettore per gli Studenti, Rosalba Tognetti – è emerso che, nonostante la crisi economica e la drammatica crescita della disoccupazione giovanile, non c'è un calo di motivazioni negli studenti che intraprendono gli studi universitari, anche se da questo contesto nascono nuove problematiche di cui dobbiamo essere consapevoli e che dobbiamo saper affrontare, anche potenziando e rendendo stabili i servizi come quelli offerti dal nostro centro di ascolto. L'appuntamento pisano ha rappresentato dunque un importante momento di dialogo fra gli operatori che, all'interno delle università, si occupano delle tematiche giovanili, oltre che un'occasione per condividere esperienze e buone prassi".
Nel corso dell'incontro sono stati presentati i dati sul Servizio di ascolto e consulenza dell'Università di Pisa, nato nel 2004 con l'obiettivo di dare un supporto agli studenti che attraversano momenti di difficoltà e disagio nel proprio percorso formativo. Alle attività iniziali, focalizzate sul counseling individuale effettuato da personale esperto nella consulenza psicologica, si sono poi affiancate delle attività legate alla prevenzione del disagio, che con una serie di azioni mirate (seminari, laboratori e così via) intendono fornire agli studenti, fin dagli ultimi anni delle scuole superiori, gli strumenti necessari per prevenire vari aspetti del disagio collegato allo studio. Le tematiche affrontate nei workshop vanno dal metodo di studio alla gestione dell'ansia da esame, dai problemi relazionali all'autostima, dai processi cognitivi che guidano la percezione di sé e gli aspetti motivazionali alla definizione dell'obiettivo di crescita professionale. Da quest'anno sono stati poi introdotti alcuni incontri rivolti specificatamente alle matricole, per aiutarle a gestire la fase di cambiamento, spesso assai delicata, che caratterizza l'ingresso nella realtà universitaria.

Il Servizio - che opera all'interno della Direzione didattica e servizi agli studenti e che attualmente vede al lavoro un team formato da tre psicologi: Federica Gorrasi, come referente, Elisabetta Macchi e Stefano Meini (nella foto a destra insieme al prorettore Rosalba Tognetti) - partecipa inoltre alle manifestazioni di orientamento per gli studenti delle scuole superiori, con incontri dedicati al tema della scelta universitaria, e offre consulenza a laureandi, neolaureati e dottori di ricerca per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro, supportandoli nella definizione del loro bilancio di competenze e attraverso la simulazione di colloqui di lavoro.
In parallelo con la tipologia delle attività svolte e anche grazie alla realizzazione di alcune campagne informative, sono aumentati progressivamente i numeri degli studenti che si rivolgono al Servizio dell'Ateneo. Sono infatti più di 600 gli studenti che nel decennio hanno usufruito del percorso di consulenza individuale, passando dai 57 nuovi casi del 2011 ai 118 dell'anno successivo e ai 143 del 2013, fino ai 93 dei primi cinque mesi di quest'anno. Ai tre seminari tenuti finora nel 2014 sono stati ammessi 110 allievi, con diverse centinaia di richieste, mentre 30 sono stati i partecipanti al corso per laureandi e laureati sul processo di selezione del personale.
L’Università di Pisa entra nel Graphene Flagship Project
L'Università di Pisa è entrata a far parte del Graphene Flagship Project, una delle più grandi iniziative di ricerca europee, vincendo la selezione dell'ultimo "competitive call" i cui risultati sono stati annunciati il 23 giugno. La Flagship rappresenta un investimento europeo di un miliardo di euro per 10 anni e rientra nel programma Future and Emerging Technologies (FET) finanziato dalla Commissione Europea. Il progetto Graphene Flagship ha l'obiettivo di studiare il grafene e sfruttarne le potenzialità in un ampio spettro di applicazioni (in elettronica, optoelettronica, energia, medicina) al fine di ottenere importanti ricadute sul tessuto sociale ed economico dell'intera Europa. L'Università di Pisa è una delle 66 organizzazioni (industriali e accademiche) che si andranno ad aggiungere alle altre 126 già presenti all'interno della Flagship.
Il progetto vincitore "Engineering van der Waals heterostructure diodes: from electrical transport to light emission", è stato presentato da Gianluca Fiori e Giuseppe Iannaccone del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa, ed è coordinato da Andras Kis dell'École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL). Il progetto ha come obiettivo l'integrazione dei materiali bidimensionali come il singolo strato di Disolfuro di Molibdeno (MoS2) con l'attuale tecnologia del silicio in dispositivi optoelettronici (come micro-risonatori o foto-rivelatori) e in celle solari.
Il progetto si inserisce nell'ambito di una intensa attività di ricerca condotta dai ricercatori dell'Università di Pisa sul grafene e altri materiali bidimensionali per applicazioni nel campo dell'elettronica e dell'energia fotovoltaica. Le proprietà elettroniche e ottiche di questo materiale sono state scoperte solo nel 2004 e dal 2007 il gruppo pisano è un punto di riferimento nella ricerca sull'elettronica in grafene.
Nell'immagine in alto a destra il dispositivo con singolo strato atomico studiato nel progetto Graphene Flagship.
Ne hanno parlato:
Corriere.it
Repubblica.it
InToscana.it
Tirreno Pisa
gonews.it
PisaInformaFlash.it
Delegation in Pisa to create a Central Asian Higher Education Area
In the month of June, twenty four delegates from the countries involved in the TuCAHEA Tempus project (grantholder the University of Groningen; scientific coordination by the University of Pisa) visited Rome, Pisa and Groningen, for a round of meetings, workshops and information sessions. The activities were hosted by the University of Pisa and of Groningen (The Netherlands), by the Tuning Academy and by the Ministry of Education, Universities and Research of Italy (MIUR).
During the visit a Communiqué regarding the Central Asian Higher Education Area (CAHEA) was illustrated by the representatives of the Ministries of Education of the TuCAHEA partner countries. The Communiqué comprises an agreement to explore how the Central Asian countries can collaborate further in the interests of the quality and visibility of their higher education systems, in a world framework. The signature ceremony took place in Rome at the Italian Ministry ("Sala dei Cristalli") on the morning of 16 June 2014 in the presence of the Director General for Universities, Dr. Daniele Livon, and of the Italian members of the Bologna Follow-up Group (BFUG).
During the visit the delegates (including the Ministerial representatives, several pro-Rectors and a number of Heads of Department) continued their work on the Guidelines and Reference Points which are being prepared for eight key Subject Areas, prepared for participation in the new EU programmes in the areas of Higher Education and Research (Erasmus+ and Horizon2020), organized the TuCAHEA Pilot Student Mobility scheme, and examined models for creating a Central Asian Credit Reference System and a Central Asian Qualifications Framework.
A Pisa una delegazione del progetto Tempus TuCAHEA
Nel mese di giugno, 24 delegati dei paesi coinvolti nel progetto Tempus TuCAHEA (del quale il capofila è l'Università di Groninga, mentre l'Università di Pisa cura il coordinamento scientifico) hanno visitato Roma, Pisa e Groninga, per una serie di riunioni, workshop e sessioni di formazione. Le attività sono state ospitati dalle Università di Pisa e di Groninga (Paesi Bassi), dall'Accademia Tuning e dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca italiano (MIUR).
Durante la visita un Communiqué riguardante l'Area Centro-asiatica dell'Istruzione Superiore è stato illustrato dai rappresentanti dei Ministeri dell'Istruzione e della Ricerca dei paesi rappresentati in TuCAHEA (Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan, Turkmenistan e Uzbekistan). Il Communiqué comprende un accordo fra i Ministeri per approfondire come i paesi dell'Asia Centrale possano collaborare più strettamente per migliorare la qualità e la visibilità dei loro sistemi universitari, in un contesto mondiale. La cerimonia della firma ha avuto luogo a Roma, presso il Ministero Italiano ("Sala dei Cristalli") la mattina del 16 giugno 2014 alla presenza del Direttore Generale per le Università, Daniele Livon, e dei membri italiani del 'Gruppo dei Seguiti' del Processo di Bologna (BFUG).
Durante la visita i delegati (compresi i rappresentanti dei Ministeri, alcuni pro-rettori e molti capi di Dipartimento) hanno continuato il loro lavoro sulle 'Linee Guida e Punti di Riferimento" per otto diverse aree disciplinari; si sono preparati per la partecipazione nei nuovi programmi dell'UE (Horizon 2020 e Erasmus +); hanno organizzato la mobilità pilota TuCAHEA fra i paesi della regione; e hanno studiato i modelli per la creazione di un sistema di riferimento per i crediti accademici e per un quadro dei titoli accademici per l'Asia Centrale.
Convegno sul sostegno psicologico agli studenti universitari
Venerdì 27 giugno, nell'Aula Magna del Polo Carmignani, in Piazza dei Cavalieri, si terrà il convegno dal titolo "Aspettative e percezione di sé dei giovani tra benessere e crisi. Teoria e metodologia del sostegno psicologico" organizzato dal Servizio di ascolto e consulenza dell'Università di Pisa che opera da oltre dieci anni all'interno della Direzione didattica e servizi agli studenti.
Il convegno si aprirà alle 9.30 con i saluti del rettore Massimo Augello e l'intervento di Rosalba Tognetti, prorettore per gli Studenti. La giornata, che sia articolerà in mattina e pomeriggio, vedrà la partecipazione di esponenti di molti atenei italiani che da anni si occupano di consulenza e sostegno psicologico per studenti universitari. L'occasione rappresenta un importante momento di confronto fra operatori che con ruoli diversi si occupano delle tematiche giovanili, con l'obiettivo, da un lato, di evidenziare e discutere le tematiche emergenti e, dall'altro, di creare uno spazio di condivisione di buone prassi che possano avere una ricaduta positiva sui servizi rivolti agli studenti. In particolare, sono previsti interventi delle Università di Bologna, Napoli, Padova, Trento e Venezia.
Con il portiere elettronico giù le barriere nel gioco del calcio
Grazie a El.Go. – l'Electronic Goalkeeper sviluppato dal dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa – i ragazzi con disabilità motoria possono indossare la maglia n. 1 e giocare a calcio con i loro compagni. Il dispositivo, già sperimentato in alcune classi del Liceo Scientifico "Salutati" di Montecatini Terme, sarà presentato sabato 28 giugno a Corsagna (Lucca), nell'ambito del convegno "Il valore dello Sport nella Disabilità", organizzato con la collaborazione della Fondazione Banca del Monte di Lucca, che ha dato un contributo fondamentale per la realizzazione del progetto.
L'idea del portiere elettronico è venuta al professor Luca Fanucci, docente di Ingegneria elettronica dell'Ateneo pisano, che da anni si occupa anche di ausili tecnologici per persone disabili. «El.Go. è un emulatore di portiere da calcetto controllabile da remoto mediante un'interfaccia adatta a persone con disabilità motoria – spiega il professor Fanucci – A differenza di altri dispositivi analoghi, il portiere elettronico è stato concepito per permettere una partecipazione attiva al gioco alla persona con disabilità motoria, la quale normalmente non è in grado di prendere parte all'attività ricreativa all'aria aperta per motivi fisici e normalmente si limita a praticare virtualmente il calcio, utilizzando magari una console per videogame».
Guarda il video.
El.Go. è costituito da una sagoma di forma umana e da un robusto sistema elettro-meccanico che le permette di scorrere lungo la linea di porta con una rapidità paragonabile all'azione del portiere umano. L'intero sistema è alimentato a batteria ed è gestito da un circuito elettronico che la persona con disabilità può comandare utilizzando una grande varietà di interfacce utente, come ad esempio pulsanti o joystick. Le dimensioni di El.Go. corrispondono all'ingombro di una porta da calcetto, circa tre metri di larghezza, due di altezza e uno di profondità. Il sistema è progettato per il funzionamento sia all'interno che all'esterno, sia su cemento che su erba o terra battuta».
El.Go. prevede inoltre diverse modalità di gioco, adatte a persone con differente grado di disabilità motoria. In questo modo ogni persona può godere di una tipologia di gioco personalizzata, che sfrutti al massimo le proprie potenzialità. Il circuito di interfaccia con l'utente è completamente senza fili e alimentato a batteria, per consentire al giocatore la completa libertà di posizionamento all'interno del campo. L'intero sistema è dotato di una serie di sensori che gestiscono il gioco in sicurezza, al fine di impedire eventuali collisioni di giocatori in attacco con gli elementi meccanici in movimento.
El.Go. è stato realizzato con la collaborazione di Paolo (18 anni) e Tommaso (16 anni), due ragazzi con disabilità motoria, e dei loro amici. In particolare, entrambi hanno potuto utilizzare El.Go. durante le ore di Scienze Motorie e Sportive del loro Liceo Scientifico "Salutati" e con il coinvolgimento dei loro compagni di classe. "Come spesso accade nel settore degli ausili tecnologici per persone disabili, El.Go. è un classico esempio di collaborazione multidisciplinare che ha coinvolto ingegneri elettronici, informatici e meccanici – aggiunge il professor Fanucci – Colgo l'occasione per ringraziare tutti i colleghi e tutti gli studenti che hanno contribuito a questo progetto, con un pensiero particolare all'ingegner Mauro Turturici che non solo l'ha iniziato con la sua tesi di laurea, ma l'ha accompagnato fino ad oggi con grande professionalità e senso di responsabilità".
Ne hanno parlato:
Tirreno Lucca
QS - Lucca
QS - Pisa
Tirreno Pisa.it
TirrenoLucca.it
NazioneLucca.it
ADNkronos
Asca.it
ilGiornale.it
Greenreport.it
LoSchermo.it
LaGazzettadiLucca.itgonews.it
StampToscana.it
PisaNews.it
Urbanpost.it
Luccaindiretta.it
FitnessMagazine.it
QuiNewsPisa.it
Calcioweb.eu
Controcampus.it
InsideRoma.it