Animali fantastici e dove trovarli: gli ostracodi delle sorgenti montane
Conferenza di Giampaolo Rossetti per il ciclo "Una montagna di vita"
Il 22 marzo alle ore 16,30 presso il Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa si terrà la conferenza dal titolo "Animali fantastici e dove trovarli: gli ostracodi delle sorgenti montane" di Giampaolo Rossetti (Università di Parma). L'evento si inserisce nel ciclo di incontri organizzato in occasione della mostra fotografica "Una montagna di vita - Ecosistemi d'alta quota e cambiamenti climatici".
Abstract
Gli ostracodi sono crostacei di piccole dimensioni, il cui corpo, caratterizzato da compressione laterale e segmentazione poco evidente, è racchiuso in un carapace bivalve. Sono probabilmente il gruppo più diversificato tra i crostacei, sebbene vi sia un'ampia discrepanza nelle stime del numero di specie esistenti a scala globale. Si trovano in ambienti di acque interne e marini, in habitat interstiziali e sotterranei e persino in ambienti semi-terrestri. Sono importanti organismi modello per gli studi evolutivi, perché combinano un'eccellente e lunghissima documentazione fossile con un'ampia distribuzione delle forme attuali. Nonostante la loro grande diffusione, gli ostracodi non marini recenti hanno in genere ricevuto poca attenzione da parte degli scienziati, soprattutto a causa di difficoltà relative alla loro classificazione tassonomica. Anche le caratteristiche ecologiche degli ostracodi sono ancora in gran parte sconosciute, sebbene questi organismi siano stati più volte proposti come potenziali indicatori di qualità ambientale.
In questo incontro potremo scoprire alcune sorprendenti caratteristiche degli ostracodi (cicli vitali, modalità riproduttive, strategie di dispersione, ecc.), facendo soprattutto riferimento alle specie rinvenute in sorgenti montane nel corso di studi condotti negli ultimi anni. Questi ecosistemi, spesso di piccole dimensioni e molto fragili, ospitano una fauna altamente diversificata e, frequentemente, anche forme endemiche. Purtroppo le sorgenti montane sono sempre più minacciate da impatti antropici diretti e indiretti, come cambiamenti nei cicli idrologici, inquinamento delle acque ed alterazione fisica della struttura dell'habitat. Tali impatti mettono a repentaglio la persistenza delle comunità insediate in questi ambienti, rendendo quindi necessarie azioni di conservazione e restauro per salvaguardare l’incredibile biodiversità, forse poco appariscente ma sicuramente molto importante, associata alle sorgenti montane.