Esteti armati e chierici traditori: intellettuali europei fra le due guerre
Seminario di Angelo D'Orsi
Il 31 ottobre alle 17.30, presso l'aula magna di Palazzo Boilleau, si tiene l'incontro "Esteti armati e chierici traditori: intellettuali europei fra le due guerre" con il prof. Angelo D'Orsi, Università di Torino.
L'evento fa parte del ciclo di incontri, nove in totale, dedicato a "Retoriche dei totalitarismi e linguaggi sovversivi nella letteratura europea del Novecento".
L'iniziativa, aperta a tutti gli interessati e rivolta particolarmente agli studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale, intende valorizzare e potenziare, in un’ottica trasversale ed interdisciplinare, la collaborazione tra le discipline letterarie presenti nell’offerta formativa del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica.
Angelo D'Orsi
Angelo D’Orsi, allievo di Norberto Bobbio, è professore ordinario di Storia del pensiero politico all’Università di Torino. Afferisce al Dipartimento di Studi Storici. È membro della Commissione per l’Edizione Nazionale degli Scritti di Antonio Gramsci e di quella degli Scritti di Antonio Labriola.
È direttore di “Historia Magistra. Rivista di storia critica” (fondata nel 2009) e di “Gramsciana. Rivista internazionale di studi su Antonio Gramsci”. Ha fondato inoltre e dirige FestivalStoria (2005). Collabora ai quotidiani “La Stampa”, “Il Manifesto”, “Il Fatto Quotidiano”; occasionalmente scrive per altri giornali. Collabora a varie riviste di cultura, e specialmente al bimestrale “MicroMega” e al suo sito. Partecipa a trasmissioni radiofoniche e televisive.
È stato visiting professor in diverse sedi universitarie, in particolare in Francia e in Brasile. Ha una intensa attività convegnistica e seminariale: negli ultimi anni, oltre che in Italia, in diversi Paesi: Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Canada, Messico, Venezuela, Brasile, Polonia.
Ha creato e dirige la BGR, la Bibliografia Gramsciana Ragionata, opera prevista in più volumi (I vol. Viella, 2008).
Tra i suoi numerosi volumi, si ricordano, negli ultimi anni, La cultura a Torino tra le due guerre (Einaudi, 2000); Allievi e maestri. L’Università di Torino nell’Otto-Novecento (Celid, 2012); Intellettuali nel Novecento italiano (Einaudi, 2001); Guerre globali (a cura, Carocci, 2003); I chierici alla guerra (Bollati Boringhieri, 2005); Da Adua a Roma. La marcia del nazionalfascismo (1896-1922) (Aragno, 2007); Guernica, 1937 (Donzelli, 2007; ed. spagnola accresciuta Riba, 2011); Luigi Salvatorelli. 1886-1974 (a cura, con F. Chiarotto, Aragno, 2008); Il Futurismo tra cultura e politica. Reazione o rivoluzione? (Salerno Editrice, 2009); 1989, ovvero del come la storia è cambiata, ma in peggio (Ponte alle Grazie, 2009); Intellettuali. Preistoria, storia e destino di una categoria (a cura, con F. Chiarotto; Aragno, 2010); Gli ismi della politica. 52 voci per ascoltare il presente (cura, Viella, 2010); L’Italia delle idee. Il pensiero politico in un secolo e mezzo di storia (Bruno Mondadori, 2011); Il nostro Gramsci. Antonio Gramsci a colloquio con i protagonisti della storia d’Italia (cura, Viella, 2011); Intellettuali e fascismo, tra storia e memoria (Centro Calamandrei, 2014); Inchiesta su Gramsci. Quaderni scomparsi, abiure, tradimenti; leggende o verità? (Accademia Università Press, 2014); Gramsciana. Saggi su Antonio Gramsci (Mucchi, 2014; nuova ed. 2015); 1917. L’anno della rivoluzione (Laterza, 2016; ed. portoghese, Bertrand 2016); Gramsci. Una nuova biografia (Feltrinelli, 2017)