Anna Maria Bernini in visita al Branch dell'Università di Pisa in Uzbekistan
Martedì 24 settembre, nell'ambito del 1° Uzbek-Italian Educational Forum, la Ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha visitato la sede del Branch dell'Università di Pisa all'interno del campus della University of Geological Sciences a Tashkent in Uzbekistan.
Il Branch è la sede del Corso di Laurea in Geology, primo e ad oggi unico, corso di studio di una università italiana tenuto all'estero e accreditato dal Ministero dell'Università e della Ricerca. Il corso è giunto al terzo anno di attivazione, con una media annuale di matricole superiore a 50. Oltre al Branch, il campus della University of Geological Sciences ospita attualmente anche quattro istituti di ricerca, le strutture didattiche, la mensa e il dormitorio, e sono pronti per l'inaugurazione il Museo nazionale della Geologia e la nuova sede del Ministero della Geologia e dell'Industria Mineraria dell'Uzbekistan.
Ad accompagnare Anna Maria Bernini nella visita c’erano il rettore dell'Università di Pisa, professore Riccardo Zucchi, il manager operativo del Branch, Dr. Numonbek Dalimov, il prorettore alla cooperazione internazionale professore Giovanni Federico Gronchi e il professore Sergio Rocchi, membro del Managing Committee del Branch. Hanno partecipato alla visita anche l'ambasciatore d'Italia in Uzbekistan, l'ambasciatore dell'Uzbekistan in Italia, il vice-ministro dell'Università dell'Uzbekistan e un rappresentante del Ministero della Geologia.
Il giorno precedente Zucchi, insieme a Gronchi, Rocchi e Dalimov, ha inaugurato il nuovo anno accademico alla presenza degli studenti riuniti nell'aula magna. Nel pomeriggio il rettore si è incontrato con il vice-ministro della Geologia per discutere sugli sviluppi del Branch UniPi a Tashkent.
Ne corso del Forum il rettore Zucchi ha presentato l'Università di Pisa e le sue attività in Uzbekistan, ha firmato due accordi con la Samarkand Medical University e con la Turin-Tashkent Polytechnic University. Zucchi e Dalimov hanno poi partecipato alla cerimonia degli alberi, in cui è stato piantato un albero per ogni accordo di collaborazione tra una Università Italiana e una Uzbeka.
Anna Maria Bernini in visita al Branch dell'Università di Pisa in Uzbekistan
Martedì 24 settembre, nell'ambito del 1° Uzbek-Italian Educational Forum, la Ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha visitato la sede del Branch dell'Università di Pisa all'interno del campus della University of Geological Sciences a Tashkent in Uzbekistan.
Il Branch è la sede del Corso di Laurea in Geology, primo e ad oggi unico, corso di studio di una università italiana tenuto all'estero e accreditato dal Ministero dell'Università e della Ricerca. Il corso è giunto al terzo anno di attivazione, con una media annuale di matricole superiore a 50. Oltre al Branch, il campus della University of Geological Sciences ospita attualmente anche quattro istituti di ricerca, le strutture didattiche, la mensa e il dormitorio, e sono pronti per l'inaugurazione il Museo nazionale della Geologia e la nuova sede del Ministero della Geologia e dell'Industria Mineraria dell'Uzbekistan.
Ad accompagnare Anna Maria Bernini nella visita c’erano il rettore dell'Università di Pisa, professore Riccardo Zucchi, il manager operativo del Branch, Dr. Numonbek Dalimov, il prorettore alla cooperazione internazionale professore Giovanni Federico Gronchi e il professore Sergio Rocchi, membro del Managing Committee del Branch. Hanno partecipato alla visita anche l'ambasciatore d'Italia in Uzbekistan, l'ambasciatore dell'Uzbekistan in Italia, il vice-ministro dell'Università dell'Uzbekistan e un rappresentante del Ministero della Geologia.
Il giorno precedente Zucchi, insieme a Gronchi, Rocchi e Dalimov, ha inaugurato il nuovo anno accademico alla presenza degli studenti riuniti nell'aula magna. Nel pomeriggio il rettore si è incontrato con il vice-ministro della Geologia per discutere sugli sviluppi del Branch UniPi a Tashkent.
Ne corso del Forum il rettore Zucchi ha presentato l'Università di Pisa e le sue attività in Uzbekistan, ha firmato due accordi con la Samarkand Medical University e con la Turin-Tashkent Polytechnic University. Zucchi e Dalimov hanno poi partecipato alla cerimonia degli alberi, in cui è stato piantato un albero per ogni accordo di collaborazione tra una Università Italiana e una Uzbeka.
Corso di alta formazione - "ECOESIONE. Strumenti per promuovere la giustizia sociale nella transizione ecologica" - III edizione
Il Dipartimento di Economia e Management, il Dipartimento di Scienze Politiche, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, il Centro Interdisciplinare “Scienze per la Pace” (CISP) e il Centro Interdipartimentale di Ricerca per lo studio degli effetti del cambiamento climatico (CIRSEC) dell’Università, in collaborazione con Alleanza Clima Lavoro, Anci Toscana, CGIL Toscana, Ires Toscana, Slow Food Toscana e Terra! istituiscono la terza edizione del Corso di Alta Formazione gratuito "ECOESIONE. Strumenti per promuovere la giustizia sociale nella transizione ecologica".
Il corso si terrà a Pisa dall'11 ottobre 2024 al 16 marzo 2025.
Il corso si caratterizza per una prospettiva interdisciplinare sulla crisi climatica e la transizione ecologica, con particolare attenzione alle dimensioni sociali, economiche, politiche e culturali di tali fenomeni. Propone ai/alle partecipanti una riflessione critica sulle politiche di contrasto al cambiamento climatico (mitigazione, adattamento, ecc.) e sui rischi di diseguaglianza ed esclusione nel processo di transizione, coniugando ipotesi teoriche e analisi di casi ed esperienze. Offre, inoltre, ai/alle partecipanti la possibilità di tradurre in pratica i contenuti appresi attraverso lavori di gruppo e un laboratorio esperienziale di partecipazione e mediazione dei conflitti.
Il corso è gratuito e si articola in 6 moduli di 12 ore ciascuno, un seminario residenziale conclusivo di 16 ore, e 22 ore di autoformazione per un totale di 110 ore.
Per informazioni sul corso, bando, programma, calendario, costi e modalità d'iscrizione, vai al link:
https://cisp.unipi.it/corso-di-alta-formazione-ecoesione-strumenti-per-promuovere-la-giustizia-sociale-nella-transizione-ecologica-iii-edizione-2024/
Le iscrizioni sono aperte fino alle ore 12:00 di giovedì 3 ottobre 2024.
Per informazioni su aspetti didattici e organizzativi il contatto è Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Corso di alta formazione - "ECOESIONE. Strumenti per promuovere la giustizia sociale nella transizione ecologica" - III edizione
Il Dipartimento di Economia e Management, il Dipartimento di Scienze Politiche, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, il Centro Interdisciplinare “Scienze per la Pace” (CISP) e il Centro Interdipartimentale di Ricerca per lo studio degli effetti del cambiamento climatico (CIRSEC) dell’Università, in collaborazione con Alleanza Clima Lavoro, Anci Toscana, CGIL Toscana, Ires Toscana, Slow Food Toscana e Terra! istituiscono la terza edizione del Corso di Alta Formazione gratuito "ECOESIONE. Strumenti per promuovere la giustizia sociale nella transizione ecologica".
Il corso si terrà a Pisa dall'11 ottobre 2024 al 16 marzo 2025.
Il corso si caratterizza per una prospettiva interdisciplinare sulla crisi climatica e la transizione ecologica, con particolare attenzione alle dimensioni sociali, economiche, politiche e culturali di tali fenomeni. Propone ai/alle partecipanti una riflessione critica sulle politiche di contrasto al cambiamento climatico (mitigazione, adattamento, ecc.) e sui rischi di diseguaglianza ed esclusione nel processo di transizione, coniugando ipotesi teoriche e analisi di casi ed esperienze. Offre, inoltre, ai/alle partecipanti la possibilità di tradurre in pratica i contenuti appresi attraverso lavori di gruppo e un laboratorio esperienziale di partecipazione e mediazione dei conflitti.
Il corso è gratuito e si articola in 6 moduli di 12 ore ciascuno, un seminario residenziale conclusivo di 16 ore, e 22 ore di autoformazione per un totale di 110 ore.
Per informazioni sul corso, bando, programma, calendario, costi e modalità d'iscrizione, vai al link:
https://cisp.unipi.it/corso-di-alta-formazione-ecoesione-strumenti-per-promuovere-la-giustizia-sociale-nella-transizione-ecologica-iii-edizione-2024/
Le iscrizioni sono aperte fino alle ore 12:00 di giovedì 3 ottobre 2024.
Per informazioni su aspetti didattici e organizzativi il contatto è Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Grazie alle stelle serpentine antartiche è stata identificata una nuova fase climatica del nostro pianeta
Un gruppo di ricercatori e ricercatrici del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa ha identificato un nuovo periodo climatico del nostro pianeta denominato “Ophiuroid Optimum” che va dal 50 al 450 d.C.
Lo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports è stato condotto in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e il Museo Nazionale di Storia Naturale del Lussemburgo. Ricercatori e ricercatrici hanno analizzato una carota di sedimento marino raccolta ad una profondità di 462 m sotto il livello del mare nell’Edisto Inlet, un fiordo nel Mare di Ross occidentale in Antartide. Lo studio della carota ha consentito di ricostruire la storia climatica della Terra negli ultimi 3600 anni evidenziando anche periodi già noti come il caldo medievale, fra il 950 e il 1250 d.C., e la piccola età glaciale, dal 1300 sino al 1850 d.C..
Durante l'intervallo di tempo denominato “Ophiuroid Optimum”, nell’area antartica dell’Edisto Inlet, si sono susseguite estati australi caratterizzate dall’assenza di ghiaccio marino ed importanti fioriture algali. Il persistere nel tempo di questa stabilità ambientale ha permesso di sviluppare un’importante comunità bentonica ricca in stelle serpentine.
“Questa carota di sedimento ci ha consentito di effettuare degli studi paleoecologici e paleoclimatici ad altissima risoluzione – spiega Giacomo Galli, laureato a Pisa e ora dottorando fra gli Atenei di Pisa e Ca’ Foscari Venezia – questo perché è in gran parte fatta di fango costituito principalmente da diatomee, cioè piccole alghe unicellulari con guscio siliceo, a cui si aggiungono foraminiferi che sono organismi unicellulari con guscio che può fossilizzare, e resti di ofiure, cioè animali noti con il nome di stelle serpentine, echinodermi simili alle stelle marine. In particolare, gli abbondanti resti fossili delle stelle serpentine hanno permesso di identificare e caratterizzare il nuovo periodo climatico. Durante questa fase climatica, per circa 400 anni, la baia si è aperta regolarmente durante l’estate australe permettendo la riproduzione delle alghe (diatomee) che hanno fornito il nutrimento per gli organismi viventi sul fondo della baia. Le ofiure hanno tratto giovamento da questa situazione ambientale, riproducendosi in gran numero".
.
“La presenza delle calotte di ghiaccio e del ghiaccio marino sul nostro Pianeta ha una fortissima ricaduta sul clima – aggiunge la professoressa Caterina Morigi dell’Università di Pisa - Dal momento che la nostra comprensione del clima presente, nonché la possibilità di modellare quello futuro, è possibile solo grazie ai dati che derivano dalle informazioni sul clima del passato, ogni tassello che ci aiuta a comprendere meglio la storia climatica del nostro Pianeta ha enormi implicazione nell’aiutarci a capire come questa si evolverà nel prossimo futuro”.
Hanno partecipato alla ricerca per il dipartimento della di Scienze della terra dell’Università di Pisa Giacomo Galli, Caterina Morigi, responsabile di vari progetti per la ricerca in Antartide (Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, PNRA) ed in Artide (Programma di Ricerca in Artico, PRA) e Karen Gariboldi, ricercatrice esperta di diatomee. Fra gli altri autori Ben Thuy, ricercatore presso il Museo Nazionale di Storia Naturale del Lussemburgo, uno dei maggiori esperti di ofiuroidi fossili al mondo.
Grazie alle stelle serpentine antartiche identificata una nuova fase climatica del nostro pianeta
Un gruppo di ricercatori e ricercatrici del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa ha identificato un nuovo periodo climatico del nostro pianeta denominato “Ophiuroid Optimum” che va dal 50 al 450 d.C.
Lo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports è stato condotto in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e il Museo Nazionale di Storia Naturale del Lussemburgo. Ricercatori e ricercatrici hanno analizzato una carota di sedimento marino raccolta ad una profondità di 462 m sotto il livello del mare nell’Edisto Inlet, un fiordo nel Mare di Ross occidentale in Antartide. Lo studio della carota ha consentito di ricostruire la storia climatica della Terra negli ultimi 3600 anni evidenziando anche periodi già noti come il caldo medievale, fra il 950 e il 1250 d.C., e la piccola età glaciale, dal 1300 sino al 1850 d.C..
Durante l'intervallo di tempo denominato “Ophiuroid Optimum”, nell’area antartica dell’Edisto Inlet, si sono susseguite estati australi caratterizzate dall’assenza di ghiaccio marino ed importanti fioriture algali. Il persistere nel tempo di questa stabilità ambientale ha permesso di sviluppare un’importante comunità bentonica ricca in stelle serpentine.
“Questa carota di sedimento ci ha consentito di effettuare degli studi paleoecologici e paleoclimatici ad altissima risoluzione – spiega Giacomo Galli, laureato a Pisa e ora dottorando fra gli Atenei di Pisa e Ca’ Foscari Venezia – questo perché è in gran parte fatta di fango costituito principalmente da diatomee, cioè piccole alghe unicellulari con guscio siliceo, a cui si aggiungono foraminiferi che sono organismi unicellulari con guscio che può fossilizzare, e resti di ofiure, cioè animali noti con il nome di stelle serpentine, echinodermi simili alle stelle marine. In particolare, gli abbondanti resti fossili delle stelle serpentine hanno permesso di identificare e caratterizzare il nuovo periodo climatico. Durante questa fase climatica, per circa 400 anni, la baia si è aperta regolarmente durante l’estate australe permettendo la riproduzione delle alghe (diatomee) che hanno fornito il nutrimento per gli organismi viventi sul fondo della baia. Le ofiure hanno tratto giovamento da questa situazione ambientale, riproducendosi in gran numero".
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“La presenza delle calotte di ghiaccio e del ghiaccio marino sul nostro Pianeta ha una fortissima ricaduta sul clima – aggiunge la professoressa Caterina Morigi dell’Università di Pisa - Dal momento che la nostra comprensione del clima presente, nonché la possibilità di modellare quello futuro, è possibile solo grazie ai dati che derivano dalle informazioni sul clima del passato, ogni tassello che ci aiuta a comprendere meglio la storia climatica del nostro Pianeta ha enormi implicazione nell’aiutarci a capire come questa si evolverà nel prossimo futuro”.
Hanno partecipato alla ricerca per il dipartimento della di Scienze della terra dell’Università di Pisa Giacomo Galli, Caterina Morigi, responsabile di vari progetti per la ricerca in Antartide (Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, PNRA) ed in Artide (Programma di Ricerca in Artico, PRA) e Karen Gariboldi, ricercatrice esperta di diatomee. Fra gli altri autori Ben Thuy, ricercatore presso il Museo Nazionale di Storia Naturale del Lussemburgo, uno dei maggiori esperti di ofiuroidi fossili al mondo.
Consegna delle medaglie ai laureati con lode
Tutte le informazioni al link: https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/8209-consegna-delle-medaglie-ai-laureati-con-lode
Opportunità di tirocinio presso l’Ufficio di Bruxelles dell’Alleanza Circle U.

- partecipare alla gestione quotidiana dell'ufficio Circle U. con sede a Bruxelles;
- assistere il Segretario generale nella gestione strategica dell'alleanza;
- assistere il responsabile della comunicazione nell'implementazione della strategia di comunicazione e disseminazione dell'Alleanza;
- collaborare con le università partner e con i nostri partner associati;
- seguire, analizzare e riferire sugli sviluppi politici regionali, nazionali e dell'UE;
- lavorare in un ambiente internazionale, diversificato e creativo.
La durata del tirocinio sarà di 3 mesi, preferibilmente a partire dal 1° novembre 2024.
È richiesta una buona conoscenza della lingua inglese scritta e parlata; la conoscenza del francese o di altre lingue dei paesi partner dell’Alleanza sarà considerata un vantaggio.
Come candidarsi
Potete candidarvi inviando il curriculum vitae (Europass CV) e una lettera di motivazione in inglese all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 30 settembre; le candidature ricevute saranno trasmesse all’Ufficio centrale di Circle U. che effettuerà la selezione finale tra i candidati di tutte le Università partner.
Ulteriori informazioni sull’opportunità e su come presentare la candidatura sono disponibili a questo link.
Se uno studente dell’Università di Pisa sarà selezionato, l’Ateneo metterà a disposizione un contributo mensile di 1200 euro (lordo amministrazione) per i tre mesi previsti per l’attività, per un totale di 3600 euro (lordo amministrazione).
Università di Pisa: al via le iscrizioni al corso di alta formazione gratuito sulla transizione ecologica
Solo trenta posti disponibili e iscrizioni aperte sino al 3 ottobre per il corso di alta formazione “Ecoesione. Strumenti per promuovere la giustizia sociale nella transizione ecologica” dell’Università di Pisa. Aperto a tutti e gratuito, il corso giunto quest’anno alla terza edizione si svolge in presenza dall’11 ottobre 2024 al 16 marzo 2025 e si articola in 6 moduli di 12 ore ciascuno, un seminario residenziale conclusivo di 16 ore, e 22 ore di autoformazione per un totale di 110 ore. Il corso affronta in prospettiva interdisciplinare i temi della crisi e della transizione ecologica, le politiche di contrasto (mitigazione, adattamento, conservazione), i connessi rischi sociali (diseguaglianza, disoccupazione ed esclusione) e le strategie per una giusta transizione fondata su politiche eco-sociali integrate.
La formula prevede un mix di lezioni frontali e laboratoriali, con analisi di caso, esercitazioni e attività di gruppo (simulazioni, discussioni guidate, rielaborazione di esperienze, ecc.). Si arricchisce inoltre di quattro tavole rotonde tematiche (su mobilità sostenibile, welfare ed energia, moda e cibo) che vedranno la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, sindacati, imprese e associazioni.
Il corso è destinato a chi è interessato, nella professione, nella ricerca o nel volontariato, a promuovere l’integrazione tra esigenze, azioni e strategie della transizione ecologica e della giustizia ambientale con quelle della coesione e giustizia sociale.
L’iniziativa è parte del progetto PRA-UNIPI (2022) “Wellbeing in a Dematerialized Economy: An RRI Conception” ed è promossa dai Dipartimenti di Economia e Management e di Scienze Politiche, di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, dal Centro Interdisciplinare "Scienze per la Pace" (CISP), dal Centro Interdipartimentale di Ricerca per lo studio degli effetti del cambiamento climatico (CIRSEC) in collaborazione con Anci Toscana, CGIL Toscana, Ires Toscana, Laboratorio di studi rurali “Sismondi”, Slow Food Toscana e Terra! e dal Centro Interdisciplinare “Scienze per la Pace” (CISP).
Per informazioni e iscrizioni: https://cisp.unipi.it/corso-di-alta-formazione-ecoesione-strumenti-per-promuovere-la-giustizia-sociale-nella-transizione-ecologica-iii-edizione-2024
Bright Women: la Toscana della ricerca si confronta su donne e diritti
Da tutte la Toscana a Firenze per “Bright Women: Ricerca per il Ben-Essere Globale”, l’evento che mercoledì 25 settembre farà da anteprima regionale alla Bright Night 2024, ossia alla “Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori”. Dedicato alla ricerca sul benessere e l’emancipazione delle donne e organizzato con la collaborazione della Commissione Regionale Pari Opportunità della Regione Toscana, Bright Women si svolgerà nella Sala Pegaso del Palazzo Strozzi Sacrati di Firenze a partire dalle ore 10.
L’incontro vedrà gli interventi di dieci tra ricercatrici e docenti delle Università di Firenze, Pisa, Siena, Siena Stranieri, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Scuola Normale Superiore e Scuola IMT Alti Studi Lucca; del CNR di Pisa; dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dell'European Gravitational Observatory (EGO). Seguirà una tavola rotonda aperta che incoraggerà un dialogo inclusivo su benessere ed emancipazione delle donne.
L’evento sarà aperto dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani; dall’assessora regionale a Università, ricerca e diritto allo studio, Alessandra Nardini; dal capo di Gabinetto della Regione Toscana, Cristina Manetti; dal presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità Regione Toscana, Francesca Basanieri, e dalla referente Bright Women, Veronica Neri, dell’Università di Pisa.
Il programma completo di “Bright Women: Ricerca per il Ben-Essere Globale” è disponibile su www.bright-night.it.