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Alla fine dell’estate la Commissione Europea ha lanciato un bando straordinario sul programma Erasmus+, destinato a finanziare nuovi partenariati strategici in tema di digitalizzazione dell’istruzione superiore per far fronte all’emergenza Covid-19. I partenariati strategici sono la principale forma di cooperazione transnazionale per la promozione dell’innovazione e dello scambio di esperienze e competenze tra organizzazioni di istruzione superiore finanziata dal programma Erasmus+. 

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Tra le 15 proposte finanziate in tutta Italia, due sono dell’Università di Pisa. La prima intitolata ”E-STEM - Toolboxes for SuperFastLearning digital contents development in STEM” è stata presentata dal professor Gualtiero Fantoni del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale in collaborazione con il politecnico di Koszalin e gli atenei di Bordeaux, Saragozza e Brema oltre che con l’azienda spinoff Erre Quadro. La proposta ha come obiettivo il miglioramento delle competenze degli educatori nell’uso di metodologie pedagogiche innovative nelle discipline scientifico-tecnologiche, attraverso la creazione di insiemi di strumenti digitali. Tra questi vi è il SuperFastLearning Machine, che adotta tecniche di natural language processing (NPL) e di data mining per estrarre informazioni utilizzando diverse fonti. L’approccio formativo promosso si basa sull’inversione del processo di apprendimento tradizionale, partendo da domande, casi di studio, problemi da risolvere, scenari da affrontare e insiemi di dati per arrivare alla teoria. 

“Il progetto – spiega il professor Fantoni – vuole supportare i docenti nella realizzazione di una didattica interattiva molto più coinvolgente per gli studenti, soprattutto in questa fase di didattica a distanza. Gli strumenti che E-STEM svilupperà si orientano a semplificare la generazione di materiale didattico, esercitazioni, esempi, domande e casi studio, aumentandone allo stesso tempo la qualità e con un notevole risparmio di tempo per il docente, che potrà così dedicarsi alla complessiva progettazione didattica e pedagogica”.

La seconda proposta finanziata è “ENLIVEN - ENhanced Learning and teaching in International Virtual Environments”, sviluppata dall’Ufficio per le relazioni internazionali dell’Ateneo pisano sotto la supervisione dei prorettori Marco Abate e Francesco Marcelloni con la preziosa collaborazione della professoressa Ann Katherine Isaacs. È stata presentata in collaborazione con l’università Nova di Lisbona e quelle di Amburgo, Novi Sad, Salisburgo e Tallin. Il progetto mira, attraverso un pacchetto di moduli didattici destinati a studenti, docenti e personale tecnico amministrativo, a sviluppare le competenze digitali e a esplorare a pieno le potenzialità di un ambiente di apprendimento virtuale in tutte le discipline. Non solo: una delle conseguenze più critiche della pandemia è stato l’arresto imposto alle esperienze di mobilità individuali per staff e studenti. Ebbene, una parte delle attività del progetto sarà diretta proprio alla creazione di un ambiente virtuale che crei il clima dell’aula e della vita universitaria nella città ospitante, per mitigare almeno in parte la mancanza di quegli scambi interculturali che sono il cuore della mobilità e dell’internazionalizzazione.

“Considerando che le candidature presentate sono state 50 e i progetti finanziati in Italia in tutto 15 – dichiara il prorettore Marcelloni - il risultato per l’Università di Pisa è stato sicuramente notevole e premia l’azione costante che è stata messa in atto dall’Ateneo in questi ultimi anni per potenziare l’internazionalizzazione. Questi due nuovi partenariati strategici ci consentono da un lato di affrontare un tema attualissimo, la digitalizzazione dell’istruzione superiore, e dall’altro di porre le basi per cominciare a pensare al futuro, anche facendo tesoro delle esperienze accumulate in questo difficile periodo di pandemia”. 

Martedì, 02 Marzo 2021 15:08

Direttore generale - Rosario Di Bartolo

Ing. Rosario Di Bartolo

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Informazioni e curriculum

Manager proveniente dal settore delle multiutility (società erogatrici di servizi pubblici di interesse economico), ha maturato pluriennali e diversificate esperienze - quali amministratore, gestore di strutture organizzative complesse e program manager di iniziative industriali in abito privato – presso primari gruppi italiani quotati, società a partecipazione mista pubblico-privata e aziende ”in house” di Enti Locali.

Dal marzo 2021 ricopre il ruolo di Direttore Generale dell’Università degli Studi di Pisa.

Nato a Palermo, spezzino di adozione, il suo curriculum studi vanta una laurea ottenuta nel 1991 all’Università di Palermo, in ingegneria chimica seguita, previa una parentesi da ufficiale di complemento della Marina Militare, da una prima esperienza in ambito “oil and refining”.

Poi una serie di differenti e crescenti ruoli di responsabilità in aziende di servizi pubblici.  Tra gli impieghi più rilevanti, Rosario Di Bartolo ha ricoperto il ruolo di Amministratore Delegato di ACAM Gas SpA, dal 2008 al 2013, e successivamente di Direttore Operativo della capogruppo ACAM SpA, quest’ultimo in un difficile percorso di risanamento e riorganizzazione, che ha avuto positiva conclusione nel 2018.

Manager del Gruppo IREN, dal 2018 al febbraio 2021, ha anche rivestito il ruolo di program e project manager di iniziative strategiche di empowerment e trasformazione digitale, oltre che ricoprire l’incarico di Amministratore Delegato della società livornese ASA SpA, dal luglio 2020.

Contatti

Segreteria della Direzione Generale
Lungarno Pacinotti, 44 - 56100 Pisa
tel. +39 050 2212112, 215, 252 - fax +39 050 2212588 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Con l'obiettivo di rafforzare il concetto di parità di genere all'interno delle politiche europee, ha appena preso avvio il progetto WISE 4 ALL CHALLENGES, un'iniziativa di cui è partner anche il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa. Il gruppo di ricerca pisano è costituito dalla professoressa Rita Biancheri, responsabile scientifica del network Health Union, dalla professoressa Vanessa Manzetti e dalla dott.ssa Francesca Pecori.

Gli obiettivi principali del progetto, che terminerà a marzo 2022, sono aumentare e incrementare la partecipazione di donne e giovani alle iniziative del Parlamento europeo; integrare la voce femminile, in modo multidisciplinare, nelle politiche europee (ambiente, politiche sociali, trasformazione digitale e salute); definire i contenuti della rete WISE4ALL per la Conference on Future of Europe e promuovere il dibattito sul Recovery Fund, secondo un approccio di genere.

"Le nostre azioni vogliono portare a integrare il concetto di "equità di genere", attraverso la costruzione di un processo partecipativo che promuova pratiche innovative per un cambiamento socio-culturale in tutti i settori coinvolti nel progetto e, in particolare, nell'ambito della salute – spiega la professoressa Biancheri – Questo processo porterà alla creazione di una piattaforma europea sul tema delle donne e dell'innovazione sociale, che costituirà un punto di riferimento per le associazioni, le imprese e gli stakeholder che condividono gli stessi interessi".

Oltre all'Università di Pisa, fanno parte del consorzio del progetto: Green Deal, Labsus&Freud, Libera, INCOMA, S-Com, Social Pillar e WEP.

La gestione delle acque sotterranee sarà al centro del webinair "Risorsa idrica mondiale tra sfide presenti e future” che si svolge giovedì 4 marzo alle 14,00 in diretta su Teams e sul Canale Youtube del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa. Relatrice sarà la dottoressa Alice Aureli, responsabile del settore acque sotterranee del Programma Idrologico Internazionale dell’UNESCO (UNESCO-IHP).
La dottoressa Aureli presenterà una panoramica dei principali aspetti chiave legati allo studio ed alla gestione delle acque in un contesto di crescenti pressioni antropiche e dei cambiamenti climatici.
Il webinar fa parte del ciclo di seminari di preparazione alla Giornata Mondiale dell’Acqua "Sostenibilità, risorse idriche e cambiamenti climatici", organizzati dall’Università di Pisa – nello specifico il Dipartimento di Scienze della Terra, il corso di laurea magistrale in Scienze Ambientali e il centro Interdipartimentale di Ricerca per lo Studio degli Effetti dei Cambiamenti Climatici (CIRSEC) - con il patrocinio dell’Ordine dei Geologi della Toscana.

Con l’obiettivo di rafforzare il concetto di parità di genere all’interno delle politiche europee, ha appena preso avvio il progetto WISE 4 ALL CHALLENGES, un’iniziativa di cui è partner anche il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. Il gruppo di ricerca pisano è costituito dalla professoressa Rita Biancheri, responsabile scientifica del network Health Union, dalla professoressa Vanessa Manzetti e dalla dott.ssa Francesca Pecori.

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Da sinistra Rita Biancheri, Vanessa Manzetti e Francesca Pecori.


Gli obiettivi principali del progetto, che terminerà a marzo 2022, sono aumentare e incrementare la partecipazione di donne e giovani alle iniziative del Parlamento europeo; integrare la voce femminile, in modo multidisciplinare, nelle politiche europee (ambiente, politiche sociali, trasformazione digitale e salute); definire i contenuti della rete WISE4ALL per la Conference on Future of Europe e promuovere il dibattito sul Recovery Fund, secondo un approccio di genere. 

“Le nostre azioni vogliono portare a integrare il concetto di “equità di genere”, attraverso la costruzione di un processo partecipativo che promuova pratiche innovative per un cambiamento socio-culturale in tutti i settori coinvolti nel progetto e, in particolare, nell’ambito della salute – spiega la professoressa Biancheri – Questo processo porterà alla creazione di una piattaforma europea sul tema delle donne e dell’innovazione sociale, che costituirà un punto di riferimento per le associazioni, le imprese e gli stakeholder che condividono gli stessi interessi”. 

Oltre all’Università di Pisa, fanno parte del consorzio del progetto: Green Deal, Labsus&Freud, Libera, INCOMA, S-Com, Social Pillar e WEP.

Grande successo e oltre trecento iscritti per il corso “L’Agenda 2030 e gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile”, la nuova iniziativa aperta a tutti gli studenti dell’Università di Pisa per “imparare” la sostenibilità. Il corso iniziato il 26 febbraio si articolerà in 12 lezioni tematiche impartite dal 26 febbraio al 21 maggio 2021 da docenti ed esperti dell’Ateneo.

“Vogliamo introdurre studentesse e studenti al concetto di Sviluppo Sostenibile come articolato nei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 – spiega la professoressa Giovanna Pizzanelli promotrice dell’iniziativa, unitamente ai professori Marco Raugi, Delegato del Rettore alla Sostenibilità, e Marco Abate, Prorettore alla Didattica e alla Commissione per lo sviluppo sostenibile di Ateneo.

“L’approccio - continua la professoressa - è multidisciplinare e comprende la dimensione economica, ambientale e sociale dello sviluppo sostenibile per dare gli strumenti a sostegno di una ampia consapevolezza sul tema. Comprendere le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile significa conoscere il ruolo delle imprese, della tecnologia e delle istituzioni pubbliche nel perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030”.
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Il corso vale 3 CFU e rientra tra le attività a libera scelta degli studenti Unipi iscritti a corsi di laurea triennale, magistrale e a ciclo unico. Le lezioni sono impartite a distanza sulla piattaforma Microsoft Teams, dal 26 febbraio al 22 maggio 2021, il venerdì pomeriggio dalle ore 14:30.

La lezione inaugurale è stata tenuta da Marco Raugi e Giovanna Pizzanelli (Introduzione ai contenuti dell’Agenda 2030 e Obiettivo 17 - Partnership per gli Obiettivi), seguiranno: Tommaso Luzzati e Luigi Pellizzoni sugli Obiettivi 1, 8 e 12 (Sconfiggere la povertà; Lavoro dignitoso e crescita economica; Consumo e produzione responsabili), Lucia Guidi e Beatrice Casini sugli Obiettivi 2 e 3 (Sconfiggere la fame; Salute e benessere), Annateresa Rondinella sull’Obiettivo 4 (Istruzione di qualità), Elettra Stradella sugli Obiettivi 5 e 10 (Parità di genere; Ridurre le disuguaglianze), Lisandro Benedetti Cecchi e Annalaura Carducci sugli Obiettivi 6 e 14 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari; Vita sott’acqua), Leonardo Tognotti sull’Obiettivo 7 (Energia pulita e accessibile), Gino Dini sul 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture), Stefano Chessa e Marco Avvenuti sull’11 (Città e comunità sostenibili), Giacomo Lorenzini sul 13 (Lotta contro il cambiamento climatico), Daniela Ciccarelli sul 15 (Vita sulla terra) e Pierluigi Consorti sul 16 (Pace, giustizia e istituzioni solide).

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