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Bicchi Per la prima volta il premio ERC–Advanced Grant del Consiglio Europeo delle Ricerche è stato assegnato alla ricerca italiana in Robotica, che si conferma tra le più avanzate in Europa. Il finanziamento ad personam è conferito a progetti scientifici di frontiera e condotti da scienziati dal profilo eccezionalmente elevato e consolidato all'interno della comunità scientifica. Antonio Bicchi, professore ordinario all'Università di Pisa, è uno dei 7 tra scienziati e ingegneri italiani vincitori del premio ERC–AG 2012.

Bicchi, che dal 2004 dirige il Centro interdipartimentale di ricerca "E. Piaggio" dell'Università di Pisa da anni all'avanguardia nella ricerca in Robotica e Bioingegneria, è dal 2009 senior scientist presso il dipartimento di Advanced Robotics dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova (IIT). Proprio dalla collaborazione tra l'IIT e l'Università di Pisa è scaturito il progetto innovativo su cui la Commissione Europea ha deciso di investire più di due milioni di euro, e che punta a costruire le basi per lo sviluppo di nuove teorie e tecnologie per robot intelligenti e abili.

Scopo del progetto è infatti costruire una struttura fisica e cognitiva artificiale che riproduca le caratteristiche che concorrono a determinare quella che comunemente chiamiamo "intelligenza del fare", studiando in particolare i tratti distintivi dell'homo faber quali la mano ed il senso del tatto.

È la intelligenza operativa dell'homo faber, più che quella speculativa dell'homo sapiens che interessa Bicchi. "Da molte ricerche condotte da neuro-scienziati, medici, robotici ed esperti di intelligenza artificiale, ma anche dalla visione di molti filosofi, da Anassagora a Bergson - spiega Bicchi - emerge che la nostra stessa struttura fisica determina in modo fondamentale le caratteristiche dell'intelligenza". Se avessimo un corpo diverso, molto probabilmente penseremmo in modo diverso, e il nostro stesso concetto di intelligenza sarebbe differente. Un modello artificiale delle nostre prestazioni cognitive definite 'intelligenti', quindi, deve tenere conto di queste caratteristiche fisiche e tentare di riprodurle nei loro tratti essenziali".

Nei prossimi 5 anni, il professor Bicchi e il gruppo di scienziati e ricercatori dell'IIT e del Centro Piaggio si concentreranno quindi sul ruolo della mano come organo di azione e conoscenza del mondo, e tradurranno i risultati scientifici in nuove tecnologie per costruire una nuova generazione di mani artificiali abili e sensibili, ma anche robuste ed economiche.

"L'innovazione che perseguiamo – prosegue Bicchi – consiste nel capire secondo quali meccanismi fondamentali la nostra organizzazione neurale, anche tramite la particolare struttura fisica e di interconnessione del sistema muscolo-tendineo e dei recettori tattili, governa la meravigliosa complessità delle operazioni della mano. Questo ci permetterà di costruire mani artificiali con nuove architetture, nuovi sensori e nuovi attuatori, ricorrendo anche alle più avanzate tecnologie dei materiali. Poiché la mano ha reso possibile e ha determinato la strada dello sviluppo della intelligenza umana, noi vogliamo replicarne nei tratti fondamentali le capacità, per creare le premesse da cui possa prendere le mosse una nuova intelligenza artificiale".

Le mani artificiali così realizzate verranno integrate nella struttura fisica di un robot umanoide, che si sta sviluppando all'IIT. La scommessa è che un robot, così costruito, sia in grado di dimostrare capacità di percezione e apprendimento di movimenti e prestazioni sempre più complesse, le stesse che definiscono un comportamento intelligente.

Ne hanno parlato:
InToscana.it 

Mercoledì, 29 Febbraio 2012 12:27

Emanato il nuovo Statuto dell'Università di Pisa

Conferenza StatutoL'Università di Pisa ha approvato il nuovo Statuto, l'atto normativo fondamentale che disciplinerà l'organizzazione e il funzionamento dell'Ateneo già a partire dai prossimi mesi. Al termine dell'iter di esame dei rilievi ministeriali da parte degli Organi accademici, il rettore ha emanato lo Statuto, che entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, salvo un ulteriore intervento da parte del ministero.

"Il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione - ha commentato il rettore Massimo Augello - hanno scelto una linea di massima apertura nei confronti dei rilievi ministeriali e hanno respinto soltanto quelli che, apparendo non corretti sotto l'aspetto della legittimità o non opportuni nel merito, erano maggiormente in contrasto con lo spirito dello Statuto". Il rettore - che ha illustrato il percorso di approvazione e i contenuti del nuovo Statuto insieme al prorettore vicario, Nicoletta De Francesco, al prorettore per gli Affari giuridici, Francesco Dal Canto, al direttore amministrativo, Riccardo Grasso, e al vicedirettore amministrativo, Elena Perini - ha poi precisato che "nella maggior parte dei casi si è trattato di rilievi assolutamente formali o di scarso peso, mentre altri si fondavano su una lettura della legge non condivisibile, soprattutto laddove si presupponeva il principio, in contrasto con l'autonomia normativa delle università prevista dalla Costituzione, in forza del quale deve intendersi vietato tutto ciò che il legislatore non consente espressamente".

La questione di maggior rilievo era incentrata sull'elezione dei membri del Consiglio di amministrazione. Nella prima versione dello Statuto era infatti previsto che il Senato accademico provvedesse a formulare un giudizio di ammissibilità delle candidature dei componenti interni e a definire una rosa di almeno otto candidati per la componente docente e una rosa di due candidati per la componente del personale tecnico-amministrativo. All'interno di queste rose, il personale docente veniva eletto dai professori e dai ricercatori a tempo sia indeterminato che determinato e la componente dei tecnici-amministrativi dal relativo personale, anche a tempo determinato. Il ministero ha ritenuto illegittima questa procedura, in quanto la legge numero 240 prevede la "designazione" o la "scelta" di tutti i componenti del Consiglio di amministrazione diversi dal rettore e non contempla sistemi di tipo elettivo. L'Università di Pisa ha respinto il rilievo, perché ha ritenuto che dal termine "scelta" possa legittimamente ricavarsi la soluzione del meccanismo elettivo: non a caso, il termine "elezioni" deriva dal latino "eligere", che significa "scegliere".

RettoreAltri aspetti su cui si sono soffermati i rilievi ministeriali hanno riguardato il potere del Consiglio degli studenti di esprimere pareri obbligatori sulle modifiche di Statuto; la composizione del Collegio di disciplina; il numero minimo di docenti al di sotto del quale si procede alla disattivazione di un dipartimento; la previsione di revoca del direttore di dipartimento; la delega alle Scuole di competenze nel campo della didattica; l'incardinamento dei corsi di studio in più dipartimenti; l'istituzione della Commissione paritetica docenti-studenti; le sanzioni previste in caso di procedimento disciplinare; l'inizio dei mandati elettivi legato all'avvio dell'anno accademico; il programma temporale per la prima applicazione dello Statuto, infine rinviato alle delibere di Senato e Consiglio di amministrazione.

Il percorso di definizione del nuovo Statuto dell'Università di Pisa, reso necessario a seguito dell'approvazione della legge 240 del dicembre 2010 (cosiddetta "legge Gelmini"), ha portato all'approvazione di un primo testo da parte del Senato accademico, dopo parere favorevole del CdA, nel luglio dello scorso anno. A novembre il MIUR ha comunicato i suoi rilievi all'Ateneo e tra gennaio e febbraio del 2012 gli Organi accademici hanno proceduto all'analisi di tali rilievi, modificando e integrando il testo precedente, fino all'approvazione finale del 22 febbraio. Negli scorsi giorni il rettore ha emanato lo Statuto, che è stato subito dopo trasmesso alla Gazzetta Ufficiale e che entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione.

Consulta il nuovo Statuto dell'Università di Pisa

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
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In relazione agli articoli sul parcheggio di via Paparelli, pubblicati nei giorni scorsi dalla stampa cittadina, l'Università di Pisa intende precisare che il ritardo nell'apertura del parcheggio non dipende da volontà o inadempienze dell'Ateneo. Da agosto del 2011, infatti, la direzione amministrativa dell'Università ha ripetutamente segnalato alla società PISAMO che:

- l'accesso al parcheggio dovrebbe avvenire attraverso un'area su cui c'è un diritto di superficie dell'Università e per questo è necessaria la preventiva autorizzazione del Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo, non esistendo al momento accordi o convenzioni fra Università e Comune sull'argomento;

- in vista dell'apertura del parcheggio è necessario realizzare dei lavori di consolidamento e di messa in sicurezza del ponticello di accesso - non di proprietà dell'Ateneo - all'area interessata, nonché predisporre delle modifiche alla viabilità della zona.

Se il parcheggio fosse stato realizzato dall'Università su suoi terreni, come ipotizza il presidente dell'ANVA Confesercenti, Roberto Luppichini, ovviamente l'Ateneo avrebbe potuto disporre degli spazi propri per l'accesso, ma – altrettanto evidentemente – avrebbe dovuto ottenere le necessarie autorizzazioni per utilizzare spazi di proprietà altrui.

Giovedì 1 marzo alle ore 16.30, nella Sala Storica della Biblioteca universitaria in via Curtatone e Montanara 15, si terrà la presentazione del volume "Amore lotte pessimismo morte. Dodici sonetti di Antero de Quental" (Felici Editore), pubblicato nella traduzione di Fabrizio Franceschini, docente della facoltà di Lettere dell'Università di Pisa. Intervengono Elena Salibra, del dipartimento di Studi Italianistici, e Valeria Tocco, del dipartimento di Lingue e letterature romanze. Saranno letti alcuni sonetti nella versione portoghese e italiana. Sarà presente il curatore e traduttore.

Il volume è stato pubblicato in occasione dei 150 anni dall'uscita dei primi "Sonetos de Antero" (Coimbra, dicembre 1861) e 120 dalla morte del poeta. Questa raccolta propone una scelta di dodici sonetti che ne segnano e delineano il percorso umano, storico-culturale ed escatologico.

Dall'Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere arriva un prestigioso riconoscimento per Giuseppe Buttazzo, docente di Analisi matematica all'Università di Pisa: una commissione giudicatrice, formata da 5 accademici della classe di Scienze matematiche e naturali, ha assegnato al docente pisano il "Premio Luigi e Wanda Amerio", che viene attribuito ogni anno a un matematico italiano che abbia dato contributi di particolare rilievo nel dominio dell'Analisi matematica. Il premio, che consiste in una medaglia d'oro, è intitolato al matematico, scomparso nel 2004, che ha dato un significativo contribuito a promuovere le applicazioni della matematica all'ingegneria.

Nelle motivazioni si legge che il premio è stato assegnato al professor Buttazzo per l'ampiezza della produzione, l'ottimo livello dei risultati e le citazioni nella letteratura. Il professor Giuseppe Buttazzo (nato nel 1954), allievo di Ennio de Giorgi presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, professore ordinario di Analisi matematica dal 1986, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di una ventina di libri riguardanti questioni del moderno calcolo delle variazioni. Ha ottenuto importanti risultati in problemi di Gamma convergenza, semicontinuità, rilassamento di funzionali, controllo e omogeneizzazione. Negli ultimi anni ha rivolto i suoi studi a problemi di ottimizzazione di forma e del trasporto di massa, cui ha dato rilevante contributo.

I suoi interessi scientifici si sono indirizzati ai seguenti filoni di ricerca: metodi diretti e problemi-limite in calcolo delle variazioni, problemi di controllo ottimo, analisi asintotica ed omogeneizzazione per problemi di meccanica dei continui, problemi di ottimizzazione di forma, problemi variazionali e applicazioni all'ottimizzazione di strutture elastiche; problemi di ottimizzazione in teoria del trasporto.

Lunedì, 27 Febbraio 2012 10:26

A Giuseppe Buttazzo il premio “Amerio”

buttazzo premiazioneDall'Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere arriva un prestigioso riconoscimento per Giuseppe Buttazzo, docente di Analisi matematica all'Università di Pisa: una commissione giudicatrice, formata da 5 accademici della classe di Scienze matematiche e naturali, ha assegnato al docente pisano il "Premio Luigi e Wanda Amerio", che viene attribuito ogni anno a un matematico italiano che abbia dato contributi di particolare rilievo nel dominio dell'Analisi matematica. Il premio, che consiste in una medaglia d'oro, è intitolato al matematico, scomparso nel 2004, che ha dato un significativo contribuito a promuovere le applicazioni della matematica all'ingegneria.

Nelle motivazioni si legge che il premio è stato assegnato al professor Buttazzo per l'ampiezza della produzione, l'ottimo livello dei risultati e le citazioni nella letteratura. Il professor Giuseppe Buttazzo (nato nel 1954), allievo di Ennio de Giorgi presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, professore ordinario di Analisi matematica dal 1986, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di una ventina di libri riguardanti questioni del moderno calcolo delle variazioni.

buttazzo Ha ottenuto importanti risultati in problemi di Gamma convergenza, semicontinuità, rilassamento di funzionali, controllo e omogeneizzazione. Negli ultimi anni ha rivolto i suoi studi a problemi di ottimizzazione di forma e del trasporto di massa, cui ha dato rilevante contributo. I suoi interessi scientifici si sono indirizzati ai seguenti filoni di ricerca: metodi diretti e problemi-limite in calcolo delle variazioni, problemi di controllo ottimo, analisi asintotica ed omogeneizzazione per problemi di meccanica dei continui, problemi di ottimizzazione di forma, problemi variazionali e applicazioni all'ottimizzazione di strutture elastiche; problemi di ottimizzazione in teoria del trasporto.

 

Ne hanno parlato: 
Tirreno Pisa
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Martedì 28 febbraio, dalle ore 15.00 alle 17.30, nell'Aula Magna della facoltà di Scienze politiche, si terrà il seminario "Interactions, health and community. Therory and practice from Italy and Norway". Tra i relatori, Richard Scarborough, Primo Segretario della Royal Norwegian Embassy a Roma, Paolo Nello, direttore del dipartimento di Scienze politiche e sociali, Andrea Salvini e Maurizio Vernassa, docenti della facoltà di Scienze politiche, Anders J.W. Andersen e Torunn Alise Ask, docenti dell'Università di Adger. L'incontro sarà l'occasione per presentare il saggio "Interactions, health and community", curato da Salvini e da Andersen e pubblicato dalle Edizioni Plus.

Il volume è il risultato di una collaborazione formalizzata nel 2009 tra le Università di Pisa (facoltà di Scienze politiche) e di Adger (Faculty of Health and Sport Sciences) - in particolare grazie al contributo dei professori Andersen e Salvini - per promuovere le relazioni tra i due atenei e favorire lo scambio scientifico, accademico e culturale nelle aree della formazione, della ricerca e di tutte le attività che rientrano nell'area degli studi di comunità, del lavoro psicosociale, del benessere e della salute mentale.

L'accordo è infatti il frutto di una partnership di lungo corso tra le organizzazioni, gli utenti e gli studiosi dei processi di salute mentale dei due paesi, di cui il volume costituisce l'ultimo prodotto: è una sorta di "oggettivazione" dell'esperienza condivisa, e costituisce la base per i progetti scientifici comuni in programma per i prossimi anni. Non a caso, il saggio rappresenta lo sforzo collettivo di studiosi italiani e norvegesi, e si articola in 20 contributi che spaziano dalla ricerca ai campi della salute, del social work, del Terzo Settore e del Welfare State. Oltre alla pubblicazione, il percorso comune ha prodotto risultati di considerevole importanza, tra cui numerosi meeting, e si è esteso ed è stato rafforzato con l'accordo per un nuovo Erasmus per l'anno accademico 2012-2013.

Martedì 28 febbraio alle ore 14.30, nell'Aula Magna Storica del Palazzo della Sapienza, sarà presentato il volume di Alberto Massera "Lo Stato che contratta e che si accorda" (Edizioni Plus 2011). Ne discutono Sabino Cassese, giudice della Corte Costituzionale, e Umberto Breccia, direttore della Scuola di Scienze giuridiche dell'Università di Pisa. Sarà presente l'autore.

Alberto Massera è professore ordinario di Diritto amministrativo presso l'Università di Pisa. Ha pubblicato oltre 160 studi su argomenti di diritto pubblico e amministrativo, italiano e comparato, collaborando con le principali riviste scientifiche del settore e partecipando a numerose ricerche collettive di rilievo nazionale, anche con funzioni di responsabilità di unità operativa. Questo volume giunge a conclusione di un lungo periodo di ricerca in materia, nel corso del quale ha partecipato alla stesura di manuali, trattati e dizionari, redigendo anche il capitolo dedicato all'Italia nel "Droit comparé des contrats publics", pubblicato a Bruxelles nel 2010.

Venerdì, 24 Febbraio 2012 11:49

Un colloquio di lavoro in facoltà

A Economia il colloquio di lavoro si fa in facoltà. In occasione dei Career Days, organizzati con il supporto dell'Ufficio Job Placement dell'Università di Pisa, studenti e neolaureati hanno potuto incontrare manager di aziende che, oltre a presentare i loro settori produttivi con lezioni in aula, hanno organizzato selezioni di personale da inserire nei loro organici. "Un'opportunità unica per i nostri studenti", ha commentato Dianora Poletti, preside della facoltà di Economia. "Grazie ai Career Days i ragazzi sono entrati in contatto diretto con il mondo del lavoro e, con le iniziative mirate al reclutamento, alcuni di loro potranno trovare un impiego in aziende affermate a livello nazionale".

Sono stati oltre 300 gli iscritti alle tre giornate dedicate al lavoro, l'80% dei quali provenienti dalla facoltà di Economia, con presenze anche da Ingegneria gestionale, Scienze politiche, Giurisprudenza e Scienze motorie. Tra le aziende ospiti della facoltà c'era infatti anche la catena sportiva Decathlon che, dopo aver presentato la propria attività, ha raccolto curricula e fatto colloqui ad alcuni ragazzi. "Uno dei requisiti per i profili richiesti era la passione per lo sport", racconta Ambra Taccola, ventiduenne di Pisa, laureata in Economia e commercio ora iscritta alla magistrale in Marketing e ricerche di mercato. "L'azienda era in cerca di 10 persone - 7 caporeparto e 3 stagisti - da inserire a tempo pieno nell'organico e, visto che voglio terminare gli studi, non so se sarò selezionata. Sono comunque entusiasta di questa esperienza, perché ho trovato riflesso nella pratica quello che sto studiando sui libri e sono ancora più motivata a seguire il mio percorso formativo".

Oltre a Decathlon, hanno partecipato ai Career Days di Economia e fatto colloqui di selezione ai ragazzi anche i manager di KPMG, Vodafone, Procter & Gamble, Unicredit e Gruppo Generali: "Le aziende ci hanno illustrato nei particolari le loro strategie di marketing e hanno spiegato come funzionano i processi di selezione del personale", afferma Elena Giorgi, 22 anni di Pisa, laureata in Economia aziendale ora iscritta alla magistrale in Strategie, management e controllo. "I manager ci hanno dato consigli su come presentarci alle aziende, dare informazioni su noi stessi e proporci ai colloqui, suggerendo di mostrare grinta, idee e ottimismo, nonostante il periodo di crisi economica che stiamo affrontando".

"Tra i seminari proposti dalle aziende, ero molto interessato a quello sulla "Diversity" tenuto dai manager della Procter & Gamble", aggiunge Alberto Sforza, 23 anni di Lecce, studente di Economia aziendale. "Il mio curriculum di studi è coerente con i profili lavorativi presentati da questa grande multinazionale e spero un giorno di poter trovare un impiego proprio in questo settore".

Il prossimo 24 febbraio, presso il dipartimento di Scienze farmaceutiche, in via Bonanno 6 a Pisa, si terrà una giornata di studio dedicata alle problematiche della somministrazione oculare di farmaci, dal titolo "Ophthalmic formulations: Challenges and Advances". Saranno presenti relatori provenienti dal mondo universitario e da aziende che operano nel settore farmaceutico. I lavori saranno preceduti da una breve introduzione tenuta da M. Fabrizio Saettone, noto studioso a livello internazionale che si è occupato della ricerca in campo oftalmico nel nostro Ateneo per oltre un trentennio.

La giornata sarà dedicata alla trattazione di temi riguardanti la cura di patologie oftalmiche, approfondendo aspetti di tipo farmacologico, biochimico e formulativo. Una parte della sessione pomeridiana sarà poi dedicata alle patologie della superficie oculare, in particolare alla sindrome dell'occhio secco, una patologia con alta incidenza sulla popolazione, tra cui portatori di lenti a contatto e utilizzatori di computer. La giornata è aperta alla partecipazione di tutti coloro che vogliano approfondire le conoscenze nel settore, previa registrazione.

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