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Venerdì 20 luglio, alle ore 11.30, al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi, i colleghi giornalisti sono invitati a partecipare all’anteprima della mostra "ORME PISANE IN SARDEGNA. Immagini di storia e affetti”.
Nell’occasione saranno presenti Alessandro Tosi, direttore del Museo della Grafica, Giovanni Padroni, autore delle fotografie esposte, Maria Laura Testi Cristiani, storica dell’arte dell’Università di Pisa.

L’inaugurazione al pubblico della mostra si terrà domani sera alle ore 19.

Sarà aperto fino al 3 agosto il bando per poter accedere al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria, il nuovo corso che l’Università di Pisa ha attivato per rispondere alle esigenze e alle richieste degli studenti delle diverse province toscane, che finora dovevano necessariamente rivolgersi a Firenze. Il corso, a numero programmato, è l'unico che abilita all'insegnamento nella scuola pre-primaria e primaria.
La laurea pisana mira a sviluppare competenze pedagogiche, psicologiche, antropologiche e didattiche, puntando anche sulla conoscenza e sulla valorizzazione del territorio toscano, da un punto di vista storico, geografico e naturalistico.
Tutte le informazioni sono all'indirizzo: http://formazioneprimaria.cfs.unipi.it

IngeniArs, spin-off dell'Università di Pisa, ha inaugurato la sua nuova sede di oltre 120 mq in via Ponte a Piglieri 8 a Pisa. I nuovi spazi e laboratori consentiranno un’ulteriore espansione dell’azienda che opera nei settori dell’Automotive Electronics, Space Communications, ICT per Healthcare e che ha ricevuto diversi riconoscimenti in ambito europeo.
IngeniArs ha come soci co-fondatori Luca Fanucci, Sergio Saponara, Massimiliano Donati, docenti e ricercatori del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DII). All’inaugurazione hanno partecipato anche Leonardo Bertini, delegato del Rettore per la promozione delle iniziative di spin-off, start up e brevetti, Giuseppe Anastasi, direttore del DII, e la professoressa Giovanna Mariani, membro del comitato spin-off di Ateneo.
“IngeniArs è nata nel maggio 2014 dal solo capitale dei 6 soci fondatori e non vi era nessun dipendente. Oggi, possiamo contare su ben 17 unità di personale, tutti laureati magistrali o dottori di ricerca dell’Università di Pisa – spiega Luca Fanucci, amministratore della spin-off – Siamo molto orgogliosi dei risultati che stiamo ottenendo, frutto del grande lavoro e delle brillanti capacità di tutto il personale che è coinvolto. Risultati che ci permettono, tra l’altro, di dare interessanti opportunità di lavoro ai laureati del nostro ateneo che desiderano mettere i propri talenti a disposizione di questa giovane e dinamica start up”.

IngeniArs, spin-off dell'Università di Pisa, ha inaugurato la sua nuova sede di oltre 120 mq in via Ponte a Piglieri 8 a Pisa. I nuovi spazi e laboratori consentiranno un’ulteriore espansione dell’azienda che opera nei settori dell’Automotive Electronics, Space Communications, ICT per Healthcare e che ha ricevuto diversi riconoscimenti in ambito europeo.

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Il personale IngeniArs e gli ospiti dell’evento.

IngeniArs ha come soci co-fondatori Luca Fanucci, Sergio Saponara, Massimiliano Donati, docenti e ricercatori del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DII). All’inaugurazione hanno partecipato anche Leonardo Bertini, delegato del Rettore per la promozione delle iniziative di spin-off, start up e brevetti, Giuseppe Anastasi, direttore del DII, e la professoressa Giovanna Mariani, membro del comitato spin-off di Ateneo.

“IngeniArs è nata nel maggio 2014 dal solo capitale dei 6 soci fondatori e non vi era nessun dipendente. Oggi, possiamo contare su ben 17 unità di personale, tutti laureati magistrali o dottori di ricerca dell’Università di Pisa – spiega Luca Fanucci, amministratore della spin-off – Siamo molto orgogliosi dei risultati che stiamo ottenendo, frutto del grande lavoro e delle brillanti capacità di tutto il personale che è coinvolto. Risultati che ci permettono, tra l’altro, di dare interessanti opportunità di lavoro ai laureati del nostro ateneo che desiderano mettere i propri talenti a disposizione di questa giovane e dinamica start up”. 

Il bando di ammissione ad anni successivi al primo per la riassegnazione di eventuali posti vacanti a.a. 2025/2026 per i corsi di laurea triennale in Ingegneria Biomedica e Ingegneria Informatica, sarà pubblicato a partire da fine giugno 2025.

Sotto sono consultabili il bando e i dettagli relativi alla selezione dell'a.a. 2024/2025.

BANDO DI AMMISSIONE

 

Numero posti per anno di corso

Corso

numero posti II anno

numero posti III anno

  Requisiti

Ingegneria biomedica

88

109

aver acquisito almeno 6 CFU nei seguenti SSD:
da MAT/01 a MAT/09 e/o
da ING-INF/01 a ING-INF/05 e/o
da FIS/01 a FIS/07 e/o 
CHIM/07 e/o 
ING-IND/35 e/o
INF/01 e/o 
ING-IND/31

Ingegneria informatica

25

58

 

Quando e dove presentare la richiesta

A fini della presentazione della domanda di partecipazione al concorso, il candidato deve:

1. effettuare la registrazione entro le ore  23.59 del 31 dicembre 2024 al portale di ateneo Alice: www.studenti.unipi.it

Effettuare il log-in sul portale e scegliere dal menu a destra la voce “Segreterie” – “Iscrizione concorsi” e il relativo concorso di ammissione "ANNI SUCCESSIVI AL PRIMO (solo per studenti già iscritti o laureati) - Ing. Biomedica e Ing. Informatica, a.a. 2024/2025".

Al termine della procedura, il sistema rilascia una ricevuta di “avvenuta iscrizione al concorso”. Tale ricevuta, contraddistinta da un progressivo univoco, costituisce l’unico documento comprovante la corretta iscrizione al concorso: in caso di contestazione, è ammesso a partecipare solo il candidato in grado di esibirla.

2. caricare sul portale Alice, in fase di iscrizione al concorso, sempre entro la scadenza prevista:

a. Modulo di ammissione scaricabile dalla presente pagina

b. Certificato con il dettaglio delle attività formative sostenute, il relativo voto e il numero di crediti conseguiti (in caso di studenti iscritti); certificato di laurea con il dettaglio delle attività formative sostenute, il relativo voto e il numero di crediti conseguiti (in caso di studenti laureati)

c. un documento di riconoscimento in corso di validità.

d. Gli studenti laureati in un'università straniera sono inoltre tenuti a produrre i seguenti documenti:


•Titolo accademico estero in originale o copia autenticata, con relativa legalizzazione o timbro "apostille", traduzione ufficiale in lingua italiana e dichiarazione di valore rilasciata dalla Rappresentanza Diplomatica o Consolare Italiana competente per territorio o in alternativa, Dichiarazione di comparabilità ENIC-NARIC (www.cimea.it - servizi) o in alternativa Diploma Supplement rilasciato dall’ateneo di provenienza;
•Certificato in originale o copia autenticata degli esami superati all'estero per conseguire il titolo accademico straniero con traduzione ufficiale in lingua italiana o in lingua inglese, in alternativa solo per i Paesi UE Diploma Supplement in originale o copia autenticata, in lingua inglese su carta intestata dell'Università estera con firma e timbro della stessa;
•Programmi di studio (su carta intestata dell'Università straniera o avvalorati con timbro dell'Università stessa) degli esami di cui sopra con relativa traduzione ufficiale o giurata in lingua italiana o in alternativa in lingua inglese.

Non saranno prese in considerazione domande presentate con modalità diverse rispetto a quelle sopradescritte. Dopo la scadenza non è più possibile iscriversi al concorso.

 

Criteri di formazione delle graduatorie

Le domande di coloro che sono in possesso dei requisiti previsti, saranno accolte in ordine di presentazione.

I posti eventualmente rimasti disponibili al termine delle sopraindicate procedure rimarranno scoperti.

 

Informazioni a cura di:
Direzione Didattica, Studenti e Internazionalizzazione
largo Bruno Pontecorvo n. 3 - Pisa
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

È appena partita "Valutami", la campagna di valutazione sui servizi che l'Università di Pisa offre agli studenti.

Per questo da agosto, nel portale delle iscrizioni agli esami https://esami.unipi.it/esami2/, sarà presente anche un questionario on line: la compilazione richiede solo pochi minuti, è obbligatoria e sarà richiesta una volta sola per ogni anno accademico.

La rilevazione è del tutto anonima e le indicazioni aiuteranno a migliorare la qualità dei servizi dell'Ateneo. 

 

valutami 

Emanuele Scalabrelli, 26 anni originario di Roma, è il primo laureato in Scienze dei prodotti erboristici e della salute (SPES) dell’Università di Pisa. Ha ottenuto il titolo con il punteggio di 110/110 e lode discutendo, nel curriculum di Scienze erboristiche, una tesi intitolata “Crocus sativus L. e suoi utilizzi afferenti al sistema nervoso“, che indaga le interazioni fra i recettori del sistema nervoso centrale, gli estratti di zafferano e i suoi principali costituenti chimici. Relatori sono stati la professoressa Maria Cristina Breschi e il professor Gino Giannaccini.
Il corso di studio in Scienze dei prodotti erboristici e della salute è stato progettato all’interno dei dipartimenti di Farmacia e di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali con la volontà di trasformare i precedenti corsi di laurea in Scienze erboristiche e Informazione scientifica sul farmaco in un unico corso di studio, a cui affiancare anche la figura dell’esperto in controllo qualità dei prodotti per la salute. A partire dall'anno accademico 2015/2016 è stato così attivato il corso triennale, che ha un percorso comune e tre distinti curricula: Scienze erboristiche, Controllo qualità e Informazione per la salute.
"Nel primo triennio - ha commentato la professoressa Alessandra Braca, presidente del Consiglio del corso di laurea in SPES - il corso ha dimostrato un’elevata attrattività e interesse, con un totale di 621 iscritti di cui circa 300 studenti immatricolati al primo anno. Uno dei principali elementi che lo hanno caratterizzato e qualificato è il tirocinio formativo, che viene svolto all'interno dell'Università o in aziende, laboratori, enti di ricerca, istituzioni pubbliche nazionali e estere, anche nel quadro di accordi internazionali, e che permette agli studenti di acquisire direttamente competenze molto ricercate in ambito lavorativo”.

 

Emanuele Scalabrelli, 26 anni originario di Roma, è il primo laureato in Scienze dei prodotti erboristici e della salute (SPES) dell’Università di Pisa. Ha ottenuto il titolo con il punteggio di 110/110 e lode discutendo, nel curriculum di Scienze erboristiche, una tesi intitolata “Crocus sativus L. e suoi utilizzi afferenti al sistema nervoso“, che indaga le interazioni fra i recettori del sistema nervoso centrale, gli estratti di zafferano e i suoi principali costituenti chimici. Relatori sono stati la professoressa Maria Cristina Breschi e il professor Gino Giannaccini.

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Il corso di studio in Scienze dei prodotti erboristici e della salute è stato progettato all’interno dei dipartimenti di Farmacia e di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali con la volontà di trasformare i precedenti corsi di laurea in Scienze erboristiche e Informazione scientifica sul farmaco in un unico corso di studio, a cui affiancare anche la figura dell’esperto in controllo qualità dei prodotti per la salute. A partire dall'anno accademico 2015/2016 è stato così attivato il corso triennale, che ha un percorso comune e tre distinti curricula: Scienze erboristiche, Controllo qualità e Informazione per la salute.

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"Nel primo triennio - ha commentato la professoressa Alessandra Braca, presidente del Consiglio del corso di laurea in SPES - il corso ha dimostrato un’elevata attrattività e interesse, con un totale di 621 iscritti di cui circa 300 studenti immatricolati al primo anno. Uno dei principali elementi che lo hanno caratterizzato e qualificato è il tirocinio formativo, che viene svolto all'interno dell'Università o in aziende, laboratori, enti di ricerca, istituzioni pubbliche nazionali e estere, anche nel quadro di accordi internazionali, e che permette agli studenti di acquisire direttamente competenze molto ricercate in ambito lavorativo".

iannella_cover.jpgCultura di popolo. L’iconografia politica a Pisa nel XIV secolo (Edizioni ETS, 2018) è il titolo dell'ultimo libro di Cecilia Iannella, ricercatrice di Storia medievale al Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa.

I principali ambiti di ricerca di Cecilia Iannella riguardano la storia della cultura tardo medievale in rapporto alla politica ed alla società e, più in generale, lo studio di fonti narrative e iconografiche. Più di recente i suoi interessi si sono rivolti alla storia politica di Pisa nel XIV secolo, con riguardo al rapporto tra cultura di Popolo e forme di potere personale e signorile.

Pubblichiamo di seguito uno stralcio dalla premessa del volume.

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L’attenzione si è rivolta alle modalità di autorappresentazione del ceto eminente, di coloro che, in periodi distinti e a vario titolo, governarono la città ed impiegarono le immagini come strumento di rappresentazione del potere (i vertici del Comune consolare, le magistrature di Popolo, i singoli domini trecenteschi). Dal rapporto con la tradizione dei secoli XI e XII, fortemente distintiva e con l’impareggiabile carica espressiva di alcune testimonianze presenti nella Piazza del Duomo, discese l’attitudine cittadina ad esprimere se stessa recuperando, trasformando o sostituendo i segni di appartenenza civica e proponendoli secondo rinnovate significazioni.

Le grandi imprese antisaracene, le relazioni con l’Impero, l’assenza di un governo di natura vescovile, la precocità dell’istituto del Comune, furono esperienze collettive che produssero, a Pisa più che altrove, l’«espansiva ed esplosiva identità urbana» dei secoli pienomedievali, di cui anche le immagini trecentesche furono esito e dimostrazioni. La primigenia libertas comunale e il populus che aveva concorso alla sua realizzazione divennero principio fondante e comunità di riferimento su cui la civitas elaborò i valori di appartenenza, identità, partecipazione condivisa. In tale contesto si generò il culto del populus pisanus, di quei pisani cives celebri virtute potentes scolpiti sulla facciata della Cattedrale che acquisirono visibilità figurata attraverso l’adozione di immagini di riconoscimento e in cui identificarsi.

Il potere evocativo degli ideali risalenti nel tempo, l’impegno politico filoimperiale che da quelli derivava, la declinazione locale del ghibellinismo pervasero e strutturarono la società pisana, garantendo solidità alle duecentesche magistrature di Popolo fino all’inizio del XV secolo, nonostante l’innestarsi al loro interno di forme di potere signorile stabili e durature. Queste ultime dimostrarono un impiego consapevole degli antichi simboli identitari del gonfalone vermiglio, dell’aquila imperiale, della Vergine Maria e del più recente stendardo con la croce di Popolo, utilizzandoli come strumenti comunicativi efficaci e flessibili per esprimere discorsi politici in continuità o in rottura con il passato. In tale senso abbiamo inteso l’espressione cultura di popolo come insieme di tradizioni, abitudini mentali, agire diffuso che pregiudicò, condizionandola, la società pisana medievale anche nelle sue manifestazioni iconografiche.

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