Cerio e carbonio: storie di chimica, letteratura e memoria
Conferenza di Luigi Dei in memoria di Primo Levi
Il 30 novembre alle 15.30, nell'Aula Magna del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, il prof. Luigi Dei, Rettore dell'Università di Firenze, terrà la lezione “Cerio e carbonio: storie di chimica, letteratura e memoria”, dedicata al libro "Il Sistema periodico" di Primo Levi.
Luigi Dei è uno scienziato che ha svolto brillanti ricerche sulle applicazioni della chimica allo studio e conservazione delle opere d’arte, ma è anche un divulgatore scientifico che dal 2009 si dedica con assiduità ai temi del rapporto fra scienze, arte e letteratura, utilizzando diversi media.
L'incontro è organizzato dalla Biblioteca di Chimica e dal Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, per offrire agli studenti l'opportunità di conoscere "Il sistema periodico", un libro che parla di chimica e del drammatico periodo storico della guerra e della deportazione.
“Il sistema periodico” di Primo Levi
“Il sistema periodico” è una raccolta di ventuno racconti ispirati ad altrettanti elementi presenti nella tavola periodica di Mendeleev: argon, idrogeno, zinco, ferro, potassio, nichel, piombo, mercurio, fosforo, oro, cerio, cromo, zolfo, titanio, arsenico, azoto, stagno, uranio, argento, vanadio e carbonio. Questi elementi offrono lo spunto all'autore per narrare un episodio della propria vita, dalla fanciullezza ai tempi dell’università, dallo studio al lavoro, dalla vita quotidiana al campo di concentramento. La chimica, dunque, è il possente filtro attraverso il quale Primo Levi, in questo libro, guarda la realtà.
Gli elementi, presenti in natura in forme diverse, portano verità simboliche che l'autore sa riconoscere, sia perché è chimico, sia perché, in quanto scrittore, è capace di cogliere la portata di tali metafore. Si può dire che non c’è soluzione di continuità tra la scrittura di Primo Levi testimone dei campi di concentramento e il Levi ispirato alla scienza: in entrambi i casi egli è testimone di verità, contro le mistificazioni della realtà. Quello che cambia è l’oggetto: dalla realtà umana a quella naturale.
Il primo degli elementi di cui parlerà il prof. Dei è il cerio perché ha salvato la vita a Primo Levi: questo elemento, utilizzato da un sapiente chimico, reso astuto dalla fame che si può patire solo in un campo di concentramento, gli permette di costruire e quindi vendere accendini. Col ricavato della vendita, Levi ottiene razioni di pane che valgono per se e per il suo amico Alberto ben due mesi di vita: gli ultimi due mesi del campo prima dell'arrivo dei russi.
La conferenza si chiuderà poi con il carbonio, elemento simbolo della voglia dell'autore di raccontare un momento così fragile della sua vita, umanizzandola. In questo capitolo Levi fa un'analisi non poi tanto romanzata dell’avventura di questo atomo, che si svolge ora lenta, ora veloce e turbinosa, intrecciandosi con tutte le manifestazione della vita.