The most suitable microclimate for preserving works of art
A chemico-physical study for monitoring the microclimate surrounding works of art and ensuring the most suitable conditions for their preservation, with the aim of creating and putting on the market an environmental sensor which is efficient, and, at the same time, easy to use and economically accessible. This is what the Pisa post-graduate researchers have been pursuing as part of the international project 'MEMORI'. They have already brought their instruments for experimentation on masterpieces like 'Lady with an Ermine' by Leonardo and 'Medusa' by Caravaggio, as well as on various other paintings preserved at the Uffizi Gallery in Florence, the Tate Gallery in London, the National Museum in Cracow, the Fine Arts Museum in Valencia and the National Art Gallery in Copenhagen.
'MEMORI' is an international project that joins 14 research groups and institutes of European cultural heritage. The countries involved are: Austria, Belgium, Denmark, Germany, Ireland, Italy, Romania, Spain and the United Kingdom, with co-ordination from the Norwegian Institute for research on air 'N.I.L.U.'. Having already been financed by the 6th Framework Programme of the European Union, this project has received three million euros from the 7th Framework Programme with the task of developing the program in the next three year period.
The 'MEMORI' project is focussed on environmental polluters that can be commonly found in the micro-environment that surrounds works of art and which can be harmful to their preservation. At times these environmental polluters, mainly organic acids, can be emitted from the artwork itself. For example from the materials that constitute it, such as the pictorial layers, the wood or the canvas - but they could also derive from the material employed in past operations of restoration and preservation. Although, in fact, museums can protect their artefacts from external aggression such as city pollution and thermo hygrometric variations, a higher awareness is still necessary for an understanding of the complex microclimate which settles around the object itself. This project proposes to fill in this knowledge gap, to study systems for mitigating the aggressiveness of the microclimate that surrounds works of art, and to develop a new generation of instruments for environmental monitoring - dosimeters - accessible for large and small cultural institutes. This will enable the 'preservers' to know in real time if a work of art is situated in a suitable place or if it is necessary to take measures to improve the conditions of its preservation and/or exhibition.
Our country is represented by the Department of Chemistry and Industrial Chemistry of the University of Pisa through the activity of the Centre of Chemical Sciences for the Preservation of Cultural Heritage (SCIBEC) with Professor Maria Perla Colombini and Doctor Ilaria Bonaduce. The research group has had more than twenty years of experience in the sector of scientific research dedicated to the safeguarding of cultural heritage. Within the 'MEMORI' project, Pisa is the leader for studies on the effects of environmental polluters on the preservation of pigments for paintings – the first 'barrier' a painting offers to the external world. The research carried out in Pisa aims to identify and evaluate the existence of parameters for assessment of the risks to which the preserved object is subject, therefore establishing the limit values over which it would be necessary to intervene so as to safeguard the work of art, thus ensuring effective preventive preservation.
Silvia Lametti vincitrice del “Google European Doctoral Fellowship 2011”
Silvia Lametti, dottoranda del dipartimento di Informatica seguita dal professor Marco Vanneschi, ha vinto la borsa di studio del “Google European Doctoral Fellowship 2011”, il programma di Google per il supporto della ricerca universitaria nel campo dell’accesso all’informazione. La proposta di ricerca presentata al concorso dalla dottoressa Lametti ha vinto nel settore della “Computer Architecture” e riguarda lo studio di nuovi metodi per la programmazione parallela di architetture multicore.
Questa opportunità di studio viene offerta annualmente a un numero ristretto di dottorandi di tutto il mondo che si distinguono per risultati e competenze, come forma di incentivo allo sviluppo dell’informatica e delle tecnologie. Il finanziamento è diretto al sostegno di un progetto di ricerca nel settore del “Computer Architecture”, cioè dello studio della condivisione di conoscenze e della costruzione di comunità attraverso internet.
Ne hanno parlato:
Ustation (video intervista)
L'Università di Pisa "cittadina onoraria" di Curtatone
L’Università di Pisa, insieme all’Università di Siena, ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Curtatone, il comune del mantovano teatro della famosa battaglia del Risorgimento italiano. L’onorificenza è stata conferita dal sindaco Antonio Badolato durante una seduta straordinaria del Consiglio comunale che si è svolta venerdì 10 giugno. Per l’Ateneo pisano, alla cerimonia erano presenti Maria Antonella Galanti, prorettore per i Rapporti con il territorio, e Marco Guidi, presidente del Comitato scientifico per le celebrazioni del 150° anniversario.
La cittadinanza onoraria è stata attribuita ai due Atenei toscani per ricordare il sacrificio del battaglione toscano, formato dagli studenti delle Università di Pisa e Siena, che prese parte e si distinse per il valore alla battaglia di Curtatone e Montanara il 29 maggio 1848, nel corso della prima guerra per l’indipendenza nazionale.
A Pisa il primo convegno internazionale su materiali “intelligenti” per muscoli artificiali
Mercoledì 8 e giovedì 9 giugno 2011, al Grand Hotel Continental di Tirrenia si svolgerà il convegno internazionale “EuroEAP 2011”, il primo evento dedicato interamente all’uso di materiali altamente innovativi, basati su polimeri elettroattivi, per lo sviluppo di muscoli artificiali. Per la prima volta, i maggiori esperti del settore discuteranno le innumerevoli applicazioni di questa tecnologia.
“I materiali polimerici ‘intelligenti’ – spiegano Federico Carpi e Danilo De Rossi, del Centro di Ricerca ‘Enrico Piaggio’ dell’Università di Pisa, organizzatori del convegno – rappresentano il futuro di aree strategiche della bioingegneria, della robotica e di molti altri settori tecnologici. Questi materiali sono capaci di deformarsi se stimolati elettricamente, come muscoli che si contraggono, e sono destinati ad aprire la strada a nuove generazioni di dispositivi biomedicali, robot futuristici, sistemi bioispirati, ottici, acustici e molto altro”. Non a caso il convegno vede la partecipazione di grosse aziende interessate, quali per esempio Philips, Bayer, Festo e Danfoss. Proprio in questa occasione Bayer presenterà il primo prodotto commerciale su larga scala basato su tali materiali: è un dispositivo vibro-tattile per l’iPod-touch di Apple, che permette all'utente di percepire vibrazioni o click in risposta ai propri comandi via touch-screen.
“Le applicazioni per display tattili, compresi lettori Braille per ciechi, sono molto promettenti - continua Carpi - e l’interesse della comunità scientifica è elevatissimo”. A conferma delle grandi potenzialità di questo campo di ricerca e dell’eccellenza raggiunta dall’Ateneo Pisano in questo settore, la prestigiosa rivista “Science” ha pubblicato lo scorso dicembre un articolo a firma dei due scienziati pisani sui risultati e sul futuro della ricerca.
“La ricerca sui materiali chiamati elastomeri dielettrici - hanno scritto Carpi e De Rossi - è in fortissima espansione e la tecnologia si prospetta come la migliore per creare muscoli artificiali. Sono dei veri e propri surrogati funzionali dei muscoli, ossia materiali intrinsecamente capaci di deformarsi in risposta a una sollecitazione elettrica. Sono inoltre materiali intelligenti che assomigliano nella funzione al tessuto muscolare umano, con una tecnologia estremamente semplice che utilizza materiali poveri come gomme isolanti (silicone). Questi materiali sono realizzati in film sottili ai quali sono applicati due elettrodi deformabili; una volta che gli elettrodi sono 'accesi', il materiale, di per sé passivo, viene schiacciato e quindi si deforma''. Sono innumerevoli le applicazioni possibili: si va dai display touch screen con risposta vibro-tattile, anche per non vedenti, a protesi e ortesi per sostituire o riabilitare muscoli danneggiati, ad apparecchi per trasformare movimenti in energia elettrica, a sistemi ottici per fotocamere che funzionano come l’occhio umano.
L’Università di Pisa ha festeggiato la rete del futuro partecipando da protagonista alla giornata mondiale dell’IPv6
Mercoledì 8 giugno 2011 è stata la giornata dedicata al "World IPv6 Day", la prima prova a livello mondiale di IPv6, il moderno protocollo di rete che nei prossimi anni prenderà definitivamente il posto dell’attuale IPv4. L’iniziativa è stata promossa da Internet Society, in collaborazione con alcune tra le più importanti realtà internazionali dell’Information Technology, che per tutta la giornata hanno messo a disposizione i propri contenuti sia sulla rete IPv4 che sulla nuova IPv6, in modo tale da poter testare su scala mondiale l’utilizzo del nuovo protocollo. Lo spirito dell’iniziativa è stato quello di stimolare tutte le organizzazioni mondiali a rendere i propri servizi e le proprie reti compatibili con il nuovo protocollo, favorendo così una transizione indolore dall’attuale protocollo IPv4 verso la rete del futuro.
L’Università di Pisa, unica istituzione pubblica italiana registrata all’evento, ha partecipato in maniera attiva all’iniziativa, a fianco di multinazionali del calibro di Google, Facebook, Yahoo! e YouTube, sia come “Network operator”, avendo attivato sulla sua rete dati il protocollo di trasporto IPv6, sia come “Website owner”, avendo reso raggiungibile in IPv6 il proprio sito www.unipi.it.
L’Ateneo pisano ha già adottato ufficialmente l’IPv6 nella propria rete, affiancandolo al protocollo IPv4, in modo tale da garantirsi un passaggio graduale verso il nuovo standard. Il protocollo IPv6 semplifica la configurazione e la gestione delle reti IP e introduce moderni servizi innovativi, in particolare nell’ambito della sicurezza e della qualità della trasmissione dei dati. In ogni caso, la caratteristica più evidente del protocollo IPv6 rimane l’enorme disponibilità di indirizzi: se infatti l’IPv4 offre circa 7 indirizzi ogni milione di metri quadrati di superficie terrestre, l’IPv6 ne offre invece 666.000 miliardi di miliardi per ogni metro quadrato.
Il Comune di Curtatone ha conferito la cittadinanza onoraria all’Università di Pisa
L’Università di Pisa, insieme all’Università di Siena, ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Curtatone, il comune del mantovano teatro della famosa battaglia del Risorgimento italiano. L’onorificenza è stata conferita dal sindaco Antonio Badolato durante una seduta straordinaria del Consiglio comunale che si è svolta venerdì 10 giugno. Per l’Ateneo pisano, alla cerimonia erano presenti Maria Antonella Galanti, prorettore per i Rapporti con il territorio, e Marco Guidi, presidente del Comitato scientifico per le celebrazioni del 150° anniversario.
La cittadinanza onoraria è stata attribuita ai due Atenei toscani per ricordare il sacrificio del battaglione toscano, formato dagli studenti delle Università di Pisa e Siena, che prese parte e si distinse per il valore alla battaglia di Curtatone e Montanara il 29 maggio 1848, nel corso della prima guerra per l’indipendenza nazionale.
Dodicesimo Concerto Annuale nel Giugno Pisano
Mercoledì 15 giugno alle ore 21.15, nella chiesa di San Martino, il Coro dell’Università di Pisa presenterà il "Dodicesimo Concerto Annuale nel Giugno Pisano". L’ormai tradizionale appuntamento musicale che l'Ateneo offre agli studenti e a tutta la cittadinanza in occasione del Giugno Pisano sarà interamente dedicato al grande Antonio Vivaldi (1678-1741), del quale verranno eseguiti “Domine ad adjuvandum” per soprano, doppio coro e doppia orchestra, il famoso “Concerto in la minore” per due violini e orchestra, il “Kyrie” per doppio coro e doppia orchestra, per concludere col “Gloria” per soprano, contralto, coro e orchestra, la composizione sacra più celebre del compositore veneziano, astro del barocco italiano.
Insieme al Coro dell’Università si esibiranno il soprano Federica Nardi, il contralto Sara Bacchelli e la Tuscan Chamber Orchestra (violini solisti: Antonio Aiello e Simone Calcinai), sotto la direzione del maestro Stefano Barandoni.
La cittadinanza è invitata.
Al Polo Carmignani la presentazione del sito “UnipiStat”
“UnipiStat” consente di accedere in maniera semplice e diretta a una serie di dati e di indicatori utili per il monitoraggio dei corsi di studio e delle carriere degli studenti, nonché ad alcuni parametri di riferimento per l’attribuzione del Fondo di Finanziamento Ordinario. Rappresenta un primo passo verso la realizzazione di una struttura che, da un lato, provvederà all’erogazione dei dati statistici ufficiali e, dall’altro, avrà il compito di effettuare analisi e studi su temi di interesse generale dell’Ateneo nei vari settori di attività, costituendo un vero e proprio Osservatorio statistico.
Dopo i saluti del rettore Massimo Augello, alla presentazione interverranno il prorettore per la Didattica, Paolo Mancarella, il vice direttore e coordinatore dell’Ufficio programmazione, valutazione e statistica, Elena Perini, il dottor Lucio Masserini. A conclusione della mattinata, saranno presentati i risultati di una prima indagine relativa all’influenza del corso di studio sul job placement dei laureati, coordinata dalla professoressa Monica Pratesi, delegata alla Statistica, che si sta occupando dell’organizzazione e della gestione dell’Osservatorio statistico dell’Ateneo.
Da Università e Provincia un invito alla salvaguardia di caprioli e daini
Nell’ultima settimana sono stati ben quattro i piccoli di capriolo trovati soli nell’erba, apparentemente persi dalle madri, recuperati e affidati all’“Ospedale didattico veterinario Mario Modenato” di San Piero a Grado. Queste buone azioni, tuttavia, nascono dalla mancata comprensione del comportamento tipico di questi animali, le cui madri lasciano temporaneamente i piccoli per andare a cibarsi. Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa questione e, più in generale, sulle norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma (caprioli e daini), giovedì 9 giugno 2011 si è tenuto un incontro all’Ospedale didattico veterinario di San Piero a Grado. All’iniziativa hanno partecipato l’assessore alla Forestazione e difesa fauna della Provincia di Pisa, Giacomo Sanavio; il prorettore per i Rapporti con il territorio dell’Università di Pisa, Maria Antonella Galanti; il responsabile dell’Ufficio difesa della fauna della Provincia, Vito Mazzarone; il preside della facoltà di Medicina veterinaria, Alessandro Poli; il direttore sanitario dell’Ospedale didattico veterinario, Michele Corazza; il direttore del dipartimento di Clinica veterinaria, Francesco Camillo.
Da quasi un anno il dipartimento di Clinica veterinaria dell’Ateneo pisano ha sottoscritto un accordo con il Servizio forestazione e difesa fauna della Provincia di Pisa per la realizzazione di azioni coordinate di soccorso alla fauna selvatica in difficoltà. La convenzione, che accoglie i dettami della normativa regionale, prevede che l’Ospedale di San Piero a Grado garantisca, durante l’intero arco orario della giornata, il primo soccorso dei mammiferi selvatici trovati in difficoltà nel territorio della provincia di Pisa, o trasportati nella struttura da personale della Provincia, volontari e singoli cittadini. L’Ospedale veterinario si è inoltre attrezzato per assicurare il ricovero degli animali per un periodo sufficiente a permettere la loro reimmissione in natura e per consolidare le collaborazioni con le associazioni, i volontari e gli enti ai quali la Provincia ha dato incarico per la gestione dei capi soccorsi in difficoltà.
Nell’arco del primo anno di lavoro sono stati soccorsi numerosi esemplari di capriolo e daino, feriti a causa di incidentistradali o in seguito ai traumi riportati da attrezzi agricoli, oppure, come nel caso dei piccoli attualmente ricoverati, erroneamente soccorsi e in effetti sottratti alle rispettive madri. Tutti i capi sono stati sottoposti a regime di terapia intensiva, sino alla diagnosi e alla decisione riguardante il proseguimento della terapia o, purtroppo, in alcuni casi all’esecuzione dell’eutanasia. Due dei soggetti reimmessi in natura sono stati sottoposti a interventi chirurgici di ortopedia eseguiti dal professor Iacopo Vannozzi. I quattro cuccioli ultimi arrivati, in buona salute, devono essere alimentati artificialmente dal personale dell’Ospedale.
Tutte queste operazioni, coordinate dal professor Michele Corazza, sono state svolte dal personale dell’Ospedale didattico veterinario di San Piero a Grado e dagli studenti che partecipano sempre con entusiasmo a tutte le fasi del ricovero.
Discovering the archaeological park of Medinet Madi
It has become the first archaeological and nature park in Egypt, connected by a track in the desert to Wadi Ryan, the nature park where the famous valley of whale fossils lies. After many long years of excavation and investigation there now lives a new Medinet Madi, the site in the region of Fayoum which has been under archaeological concession for the University of Pisa since 1978 and where, last 8 May, a very modern Visitor Centre was inaugurated.
The results of the project – in which the 'Cooperazione Italiana', the Supreme Council of Antiquity from Egypt (SCA) and the University of Pisa all collaborated – were illustrated on 7 June at the Chancellory of the University of Pisa. After greetings and introductions from the Deputy Chancellor Nicoletta De Francesco, talks were given by Edda Bresciani and Antonio Giammarusti, scientific director and technical director respectively, of the ISSEMM (Institutional Support to Supreme Council of Antiquities for Environmental Monitoring and Management) created under the Program for Italo-Egyptian Environmental Cooperation (EIECP).
Medinet Madi, recently more often defined as the 'Luxor del Fayoum', hosts the only preserved temple from the Middle Kingdom with hieroglyphic writings and scultped scenes present in Egypt, and other monuments from the Ptolomaic, Roman and Coptic period. This 'city of the past' (from the Arabic name 'Medinet Madi') boasts three temples, the small chapel of Isis, its dromoi, lions and sphinxes, and its extraordinary porticoed square. All this was consolidated after completion of methodologically perfect restoration work. The area is connected by a 28 km panoramic path in the desert with the protected area of Wadi el Rayan.
Of special interest is the Ptolomaic temple, characterised by a vaulted structure one time utilised for the incubation of crocodile eggs. According to Edda Bresciani, sacred crocodiles were bred in the structure. Her team has discovered thirty-nine eggs in various states of evolution in a hole covered by a layer of sand. In the adjacent room there was a perfectly preserved stone bath. “This makes us hypothesise that the building had the function of a nursery for sacred crocodiles which, when hatched from their eggs, could be placed into the bath, probably for a brief period, before the animals were sacrificed, mummified and sold to devotees visiting the temple and crocodile necropli in Sobek,” wrote Edda Bresciani in her excavation report.
The ISSEMM Project was entirely financed by the Italian Ministry of Foreign Affairs, General Directorate for Development Cooperation, designed to give technical and scientific support for the monitoring and management of Egyptian archaeological sites.