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Venerdì, 12 Gennaio 2024 09:14

KA103 2018

Higher education student and staff mobility project (2018)

Unipi Team Leader: Francesco Marcelloni, Vice-Rector for International Cooperation and Relations

L'Università di Pisa si è adoperata per migliorare e uniformare le procedure connesse alla mobilità, con particolare attenzione alla loro regolamentazione mediante apposite linee guida e all'attività di formazione del personale amministrativo dipartimentale che si occupa della mobilità.
L'Ateneo ha proseguito il lavoro di informatizzazione dei procedimenti legati alla mobilità studenti, implementando il Portale ErasmusManager (https://unipi.erasmusmanager.it), unico strumento informatico di Ateneo per la gestione della mobilità Erasmus, introducendo l’application form online nella sezione dedicata alla mobilità Incoming.
Per fornire un maggior supporto agli studenti outgoing, l'Ufficio Erasmus centrale ha realizzato un tutorial sulla compilazione della documentazione preliminare alla mobilità (LA-Before, accordo istituto-studente, certificato di arrivo), pubblicato nel Portale ErasmusMananger e nel canale YouTube dell’Università di Pisa (https://www.youtube.com/watch?v=jEiJYg3R-fo&feature=youtu.be).
Per favorire la mobilità e consentire ad un sempre maggior numero di studenti di usufruire delle opportunità del Programma Erasmus+, l'Ateneo ha stanziato, come di consueto, fondi per integrare il contributo comunitario Erasmus.
L'Ateneo offre la possibilità di svolgere la mobilità erasmus outgoing e incoming ai propri studenti, allievi della Scuola Normale Superiore o della Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant'Anna. Per regolamentare le modalità operative di gestione dei flussi di mobilità internazionale, che coinvolgono le 3 Istituzioni universitarie, è stato definito un apposito accordo interuniversitario, per disciplinare sia la modalità di partecipazione ai Bandi che quella di riconoscimento delle attività svolte. Per un parere sulla definizione dell'accordo è stato organizzato un incontro, che si è svolto a Roma nel mese di dicembre 2018, tra i delegati delle tre Istituzioni universitarie pisane e l'Agenzia Nazionale Erasmus+.
L'Ateneo, nell'ambito del Consorzio ILO-2 "Increasing Learning opportunities in the Job market under the Erasmus+ programme",
continua la propria collaborazione come partner mittente, con le Università IUAV e Ca’ Foscari di Venezia, di Catania, di Trieste e di Padova, coordinatrice del Consorzio. In questo ambito, l'Ateneo ha bandito borse di mobilità studenti per traineeship.
Inoltre, nell'ambito del Progetto “Universities for EU Projects' Culture”, l'Università di Pisa partecipa al Consorzio coordinato dall'organizzazione SEND, del quale fanno parte 15 Università Italiane, la Fondazione GaragERASMUS e il Consorzio ARCA. Questa collaborazione ha consentito di bandire ulteriori borse di mobilità per traineeship per studenti e per formazione dello staff.
Nel maggio 2018 è stata sottoscritta una convenzione per definire le modalità di collaborazione tra l’Università di Pisa e l’Associazione Erasmus Student Network (ESN). La convenzione prevede l’organizzazione e lo svolgimento di eventi relativi alla mobilità Erasmus, quali ad esempio, le Welcome Week per gli studenti Erasmus incoming, che si sono svolte nei mesi di settembre e febbraio con un’ampia partecipazione. Tale convenzione prevede, inoltre, la partecipazione di ESN ad eventi internazionali legati alla mobilità Erasmus per la quale vengono annualmente stanziati fondi destinati al rimborso delle spese di viaggio e per eventuali costi di iscrizione agli eventi stessi.
Inoltre, allo scopo di confrontare le proprie procedure con quelle messe in atto da altri Atenei italiani, l'Ufficio Erasmus centrale ha visitato gli Uffici mobilità delle Università di Bologna e di Torino per discutere con i colleghi sulla modalità di gestione informatica della mobilità studenti. Visto il proficuo scambio di buone pratiche, l'ufficio Erasmus centrale si propone di continuare questo tipo di incontri con altre Università interessanti per l'utilizzo di specifici gestionali informatici.
Uno degli obbiettivi che si è posto il nostro Ateneo è aumentare la mobilità di staff sia per docenza che per formazione.
Quest'ultima è particolarmente importante per fornire un adeguato supporto amministrativo per le attività di internazionalizzazione. L'Ateneo organizza ogni anno una Staff Training Week, con la partecipazione di colleghi provenienti da differenti paesi europei, con i quali è possibile confrontarsi per lo scambio di buone pratiche nell'ambito dell'internazionalizzazione.
L’OLS for Refugees è stato uno strumento utile per l’implementazione della politica di integrazione dei rifugiati sviluppata dall’Ateneo. Nel corso dei 3 anni dell’iniziativa sono state richieste 21 licenze, di cui 12 assegnate a rifugiati e 9 ad operatori, disponibili per coloro che ne avevano fatto richiesta. Nel 2018 non sono state quindi richieste licenze aggiuntive. Le difficoltà nell’utilizzo delle licenze sono state attenuate grazie al supporto del personale e del Centro linguistico di Ateneo che ha anche messo a disposizione i propri laboratori.

Coordinator:  UNIVERSITÀ DI PISA  (Italy) 

Start date: 01-06-2018

End date: 30-09-2019

EU Grant: 1.346.920,51 €

Project website: https://unipi.erasmusmanager.it/studenti/

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Venerdì, 12 Gennaio 2024 09:12

KA103 2017

Higher education student and staff mobility project (2017)

Unipi Team Leader: Francesco Marcelloni, Vice-Rector for International Cooperation and Relations

Pursuing its internationalisation policy, the University of Pisa has been particularly committed to disseminating and promoting the various opportunities related to Erasmus mobility, not only with its students but also at territorial level.
In particular, within the framework of the Internet Festival 2017, organized by the Municipality of Pisa in collaboration with the University of Pisa, a meeting open to citizenship on the theme "Pisa and Erasmus: 30 Years of history together", was organized with the participation by Prof. Sofia Corradi, known as "Erasmus Mom", because she is one of the founders of the program itself.
The University of Pisa, thanks to the synergy with all the local authorities, has also hosted the fifth edition of the National Erasmus Games in its University Sports Centre (CUS), becoming for three days the capital of international sport.
Finally, the photographic contest "My Erasmus 2018 " was organized for Erasmus students both outgoing and incoming, to tell their Erasmus experience, sharing the sensations, places and people that most have characterized it. The best photos were exhibited in a photographic exhibition inaugurated with the awarding of the winners of the competition, event inserted among the official European events for the celebration of the Erasmusdays 2018.
As regards the number of participants, 808 student mobilities (both for study and traineeship) were carried out, with 11% increase as compared to the total mobility of the previous year, mainly due to an increase in the mobility for study
The University of Pisa encourages Erasmus + mobility by adhering, as usual, to the Mobility Consortium project for traineeship known as Consorzio "ILO: Increasing Learning Opportunities in the job market", coordinated by the University of Padua, to which the Universities Iuav and Ca ' Foscari of Venice and the Universities of Catania and Trieste are also participating.
This year, an agreement was also signed for a further partnership for traineeship as part of the Project "Universities for EU Projects ' Culture" coordinated by the SEND organization and consisting of 15 Italian Universities, the Ffoundation Garagerasmus and the ARCA consortium.
In order to promote mobility and allow more and more students to take advantage of the opportunities offered by the Erasmus+ Programme, the University has been funding for several years now to integrate the Erasmus community contribution.
In addition, the ErasmusManager Portal for the management of Erasmus mobility, which communicates with the management Program of Student careers (ESSE3), has been further implemented to simplify the administrative procedures related to Erasmus, carried out both by incoming and outgoing students and by the area Coordinators for internationalization (CAI).
Moreover, the University offers a service dedicated to students with special needs to encourage their mobility by providing personalized support according to specific needs, thanks to the collaboration between the Central Erasmus office and the Services Office for Integration of students with disabilities (USID).
The main goals of our university are to increase the mobility of teaching and non-teaching staff, whose training is particularly important to provide the appropriate administrative support for internationalization.
Our University organizes every year a Staff Training Week. The last one carried out on june 2018, was focused on “How to be international: benefits and challenges” attended by 16 colleagues from different european countries. This experience was really useful to enhance comparability and develop good practises and best governance in the internationalization sector.
The University has implemented its policy to integrate refugees. In this framework, throughout the academic year 2017/18, has continued to use the OLS for Refugees tool, applying for 7 licenses, which were assigned to students singled out through collaboration with local actors involved in their hospitality. Furthermore, the University applied for 13 OLS licenses available for operators directly in contact with refugees, to accompany, support and guide them through the OLS platform. The operators have been identified both within the university institution and the other organizations in direct contact with refugees.
The collaboration between the University and the local reception system associations has enhanced and strengthened. Specific meetings were organized with refugees and volunteers to disseminate the language learning opportunity offered by the Universit through the OLS, and to overcome the logistical / technical difficulties associated with the actual use of licenses. Some of such difficulties have been overcome, thanks to the fruitful collaboration with the University Language Center (CLI), which made available its staff and laboratories.

Coordinator:  UNIVERSITÀ DI PISA  (Italy) 

Start date: 01-06-2017

End date: 30-09-2018

EU Grant: 1.484.743 €

Project website: https://unipi.erasmusmanager.it/studenti/

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Venerdì, 12 Gennaio 2024 09:08

KA103 2016

Higher education student and staff mobility project (2016)

Unipi Team Leader: Francesco Marcelloni, Vice-Rector for International Cooperation and Relations

The University of Pisa (UNIPI) aims at expanding it's internationalization policy in both qualitative and quantitative terms.
Key partnerships have been established, some of which directy coordinated by the University of Pisa.
Thanks to the signing of bilateral agreements, the university has built a network of trusted Erasmus partners representing all eligible countries. This network is a result of the extension to new teaching areas of the existing agreements yielding positive results of interest to students.
Furthermore, the University of Pisa has increased its presence in the Erasmus + Mobility programme with its well-established participation in the Consorzio Traineeship (Traineeship Consortium), coordinated by the University of Padua.
The university has established tactics aimed at encouraging mobility and enabling an ever increasing number of students to make the most of the opportunities offered by the Erasmus + programme.
For this purpose, the university has allocated a budget to co-finance the EU Erasmus funding and to integrate it, and it has created a Portal for both incoming and outgoing Erasmus students (ErasmusManager). This is intended to facilitate the mobility-related procedures for students, for the professors coordinating internationalisation (CAI) and for the administrative staff who deal with mobility.
As for the number of participants, we have effected a total of 743 student mobilities (for both study and traineeship purposes), 38% of which are traineeships. Indeed, this type of mobility has prompted an 11% increase in traineeship mobility compared to the previous year.
In addition, in order to support the mobility of students with special needs, a special service has been set up, in collaboration with the Services Unit dedicated to the integration of students with disabilities – USID. This provides these students with a personalised support system according to their specific needs, including the filling out of their application for ad hoc EU funding.
As part of its policy to promote the integration of refugees in the education and training system, throughout the academic year 2016/2017 the university applied for and obtained 5 OLS licenses, which were assigned to several students singled out through collaboration with the local Italian Red Cross. A special meeting was organized with refugees and Red Cross volunteers to illustrate the opportunity of language learning offered by the university through the OLS. In order to overcome logistical and technical difficulties for the effective use of the licences, the university has been working to ensure that the students have access to its WIFI network and to its equipped computer stations thanks to the collaboration with the university’s Linguistic Centre (CLI), which has made available its staff and workers.
The main goals of our university are to encourage incoming and outgoing student and staff mobility, to increase the number of programmes offered in English and to increase the mobility of non-teaching staff, whose training is particularly important to provide the appropriate administrative support for internationalization.
For this purpose our University has organized two Staff Training Weeks focused on: “Best practises on Internationalization” attended by several colleagues from different european countries. Both these experiences were really useful to enhance comparability and develop good practises and best governance in the internationalization sector.

Coordinator:  UNIVERSITÀ DI PISA  (Italy) 

Start date: 01-06-2016

End date: 30-09-2017

EU Grant: 1.275.962 €

Project website: https://unipi.erasmusmanager.it/studenti/

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Venerdì, 12 Gennaio 2024 09:06

KA103 2015

Higher education student and staff mobility project (2015)

Unipi Team Leader: Alessandra Guidi, Pro Rector for Internationalization

The University of Pisa (UNIPI) is pursuing a policy of expansion of its commitment towards internationalisation, in terms of both quality and quantity. Our mobility partners have been chosen in several ways: some partnerships with like-minded universities have been developed on the basis of personal links of professors and researchers who have wished to add a staff and/or student mobility dimension to their existing cooperation. Often however key partnerships have been established as a result of the shared commitment to the various networks and large-scale European projects which the University of Pisa has coordinated or been a partner of.
Mobility partners are screened in practice for their correct and ‘virtuous’ use of ECTS. This has allowed the University of Pisa to build up through its many bilateral agreement a network of trusted Erasmus partners, in which all eligible countries are represented. This network is the result of the extension to new subject areas of existing agreements which have proved positive and of interest to the students.
Also, the University expanded its participation in Erasmus+ mobilty by joining a Consortium Traineeship, coordinated by the University of Padova, profitably for several years.
The University of Pisa aims at making it possible for all students and professors to engage in mobility if they wish, and removing barriers to full use of the opportunities offered by Erasmus.
In this perspective, the University has set aside a budget to cofinance Erasmus grants and has set up a cyber Portal, dedicated to Erasmus students, both incoming and outgoing, to make it easier for students, professors and administrative staff procedures related to mobility.
Our key objectives are to increase the incoming and outgoing student and staff mobility; to increase the number of programmes taught in English; to build up the mobility of non-teaching staff, which is particularly valuable in training the administrative support for internationalisation.
To meet these objectives this year we organized our first International Staff Training Week with staff coming from 6 different EU University.
Concerning the number of participants, we realized a total of 786 student mobilities (both for study and traineeship) corresponding to almost 15% increase as compared to the previous mobility. This increase is different between gender and attributable mainly to the mobility of male students approaching an increase of 20%.
The countries best represented, for both study and traineeship, were Spain, Germany, France, UK and Portugal only for study. The average duration of achieved student mobility was 5 months. Students in mobility were mostly females, two of which had special needs. Especially for students with special needs has been activated a reception desk in collaboration with the Unit of dedicated services for the integration of students with disabilities to Ateneo (USID).

Coordinator:  UNIVERSITÀ DI PISA  (Italy) 

Start date: 01-06-2015

End date: 30-09-2016

EU Grant: 1.210.121 €

Project website: https://unipi.erasmusmanager.it/studenti/

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Venerdì, 12 Gennaio 2024 08:55

KA103 2014

Higher education student and staff mobility project (2014)

Unipi Team Leader: Alessandra Guidi, Pro Rector for Internationalization

The University of Pisa (UNIPI) is pursuing a policy of expansion of its commitment towards internationalisation, in terms of both quality and quantity. Our mobility partners have been chosen in several ways: some partnerships with like-minded universities have developed on the basis of personal links of professors and researchers who have wished to add a staff and/or student mobility dimension to their existing cooperation. Often however key partnerships have been established as a result of the shared commitment to the various networks and large-scale European projects which the University of Pisa has coordinated or been a partner of.
Mobility partners are screened in practice for their correct and ‘virtuous’ use of ECTS. This has allowed the University of Pisa to build up through its many bilateral agreement a network of trusted Erasmus partners, in which all eligible countries are represented. Often this network is the result of the extension to new subject areas of existing agreements which have proved positive and of interest to the students.
The University of Pisa began its Erasmus experience in the late ‘80s in the then context of 11 countries. At each opportunity to increase the number of partners in the Erasmus framework it has done so, first in western then in eastern and central Europe, and more recently in Turkey and with the newly eligible Balkan partners.The present Erasmus mobility has as its objective that of making it possible for all students and professors to engage in mobility if they wish, and to remove barriers to full use of the opportunities offered by Erasmus. In a large generalist university such as the university of Pisa, the strategy is not to give priority to any one disciplinary area or category of students, but rather to coordinate and extend the good practice established in the areas that have proved particularly active in Erasmus to the other subject areas. The subject areas of Humanities, Engineering, Natural, Social and Applied Sciences have consolidated particularly successful mobility programmes, for both the first and the second cycles. Our key objectives are to increase the incoming and outgoing student and staff mobility; to increase the number of programmes taught in English; to build up the mobility of non-teaching staff, which is particularly valuable in training the administrative support for internationalisation.
Concerning the number of participants, we planned a total of 575 (both students and staff) and we achieved a total number of 715.
Most of the growth regarded the student mobility for traineeships and studies between Programme Countries.
The countries best represented, for both study and traineeship, were: Spain, Germany, France and UK. The average duration of achieved student mobility was 5 months. Students in mobility were mostly females, two of which had special needs.

Coordinator:  UNIVERSITÀ DI PISA  (Italy) 

Start date: 01-06-2014

End date: 30-09-2015

EU Grant: 1.152.207 €

Project website: https://unipi.erasmusmanager.it/studenti/

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Elaborare azioni a breve termine per consolidare e rendere più efficace l’utilizzo di servizi e strumenti digitali già disponibili e predisporre un piano strategico a medio-lungo termine per favorire la transizione digitale in tutti i processi dell’Ateneo. È questo il mandato che il rettore dell’Università di Pisa ha dato al Tavolo per la Transizione Digitale, ufficialmente istituito il 16 gennaio 2023. A dodici mesi di distanza dal suo insediamento, è tempo di un primo bilancio per il gruppo coordinato dal prof. Giuseppe Anastasi, Delegato per la Transizione Digitale dell’Ateneo pisano, che proprio prima di Natale ha riunito a Le Benedettine tutti i membri del Tavolo, della Direzione Infrastrutture Digitali e del Sistema Informatico d’Ateneo per una giornata di relazioni di fine anno.

 

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I membri del Tavolo per la Transizione Digitale nella riunione di insediamento del 16 gennaio 2023

 

 

Professore, a che punto è la Transizione Digitale dell’Ateneo?

 

“Si dice che ci ben comincia è a metà dell’opera… ecco, direi che abbiamo cominciato bene. Il lavoro da fare è molto, ma la ‘transizione digitale’ dell’Università di Pisa fa leva su una ‘tradizione digitale’ che è unica nel suo genere. Un vantaggio non da poco che ci pone, oggi, in una posizione di leadership a livello nazionale. D’altro canto, però, siamo anche un sistema complesso ed era tempo di fare un po’ di ordine. Non a caso, in questo primo anno di attività abbiamo aggiornato la mappatura dei servizi già attivi e delle necessità 'digitali' e infrastrutturali di dipartimenti, centri e direzioni, per pianificare gli interventi necessari. Allo stesso tempo abbiamo iniziato a progettare il futuro.”

 

Qual è la direzione presa?

 

“L’obiettivo è quello di aumentare il numero dei servizi digitali disponibili e rendere sempre più diffuso il loro utilizzo. Anche per questo, una delle prime azioni intraprese è stata quella di implementare i punti di accesso ai servizi dedicati alle varie componenti della nostra comunità: docenti (IO@UniPi), studenti (Agenda Didattica) e personale tecnico-amministrativo e bibliotecario (START). Qui ogni utente potrò trovare tutto ciò che gli serve. Allo stesso tempo abbiamo fatto un censimento dei servizi attivi, talvolta sviluppati da singoli Dipartimenti, in modo da poter procedere ad una razionalizzazione dell’offerta e a un aggiornamento dell’esistente. Un esempio è quello di Sign che, nato durante la pandemia per prenotare la postazione in aula, oggi, nella sua versione 2.0, è pensato per favorire l’interazione del docente con la classe. Guardando, invece, al futuro e ai servizi in fase di progettazione, abbiamo deciso di adottare l’approccio dello human-centric design, in modo che rispondano a pieno alle esigenze di chi li utilizzerà.”

 

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Un momento della riunione di fine anno sulla Transizione Digitale presso Le Benedettine

 

 

Le prime novità?

 

“Proprio in questi giorni è ‘entrata in servizio’ la prima Sibylla, l’innovativo sistema di chat AI sviluppato da Antonio Cisternino, Presidente del SIA, in grado di dare informazioni puntali su regolamenti e funzionamento dell’ateneo in qualsiasi lingua. In questa prima fase è specializzata sulle missioni. Sono sicuro che aiuterà moltissimo i colleghi nel loro lavoro. Nei prossimi mesi, invece, presso il Polo Carmignani sarà attivato il TOLC Center di Ateneo per la gestione dei Test Online CISIA di ammissione ai Corsi di Studio a numero programmato locali e per i test di autovalutazione. Un’iniziativa che ha coinvolto diverse direzioni e i prorettori/delegati di riferimento: Didattica, Orientamento, Logistica, Edilizia, Direzione Infrastrutture Digitali e Sistema Informatico d’Ateneo. Oltre a questo, stiamo attivando dei servizi che migliorino il tracciamento delle risorse, dei progetti e delle attività di ricerca; abbiamo sviluppato il sistema A-Snap per la gestione di consigli di dipartimento, di dottorato e di corso di studio e stiamo lavorando a nuovi servizi per l’amministrazione centrale, oltre che a nuove modalità di gestione delle identità per l’allocazione di risorse informatiche. Allo stesso tempo, stiamo intervenendo per garantire una sempre maggior sicurezza informatica. E questo sia dal punto di vista dell’infrastruttura digitale che da quello dell’utenza. È infatti fondamentale una sempre maggior consapevolezza, da parte di tutti, dei rischi connessi alla digitalizzazione e delle precauzioni che ciascuno di noi è tenuto a prendere”.

 

Dal punto di vista infrastrutturale invece quali interventi state portando avanti?

 

“Gli interventi principali che stiamo facendo riguardano la riqualificazione della rete. In particolare, la DID - sotto la guida di Stefano Suin - sta adeguando gli armadi di accesso alla rete fissa e sostituendo gli Access Point alla rete WiFi, così da garantire una maggiore e migliore copertura. Un altro asse d'intervento importante riguarda, poi, i sistemi audio/video delle aule. Allo stesso tempo, con il coordinamento di Maurizio Davini, stiamo procedendo al potenziamento del Green Data Center di San Piero a Grado, motore infrastrutturale di iniziative di innovazione digitale che necessitano di tecnologie all'avanguardia nel campo dell'elaborazione di Big Data e dell'Intelligenza Artificiale. Una struttura tra le più importanti nel panorama delle pubbliche amministrazioni italiane e uno dei pochissimi classificati come "A" dall'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID). Di fatto è il cuore di quello che è il ‘modello UniPi’ di transizione digitale. Un modello che ci vede mettere a disposizione del territorio le nostre infrastrutture e le nostre competenze nel campo dell’ICT e che oggi coinvolge non solo la comunità universitaria, ma anche le reti civiche di Pisa e di Livorno, con importanti ricadute a livello sia sociale che economico".

Affrontano i temi del cambiamento climatico e dell'evoluzione del diritto amministrativo le tesi di laurea di Agnese Clementoni Cherubini e Francesco Genoni, i due studenti del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa che, questa mattina (11 gennaio), hanno ricevuto il secondo premio ex equo al Premio David Sassoli per la miglior tesi di laurea sul tema "L'Europa, le regioni e i cittadini".

Giunto alla sua seconda edizione, il premio - bandito dal Consiglio regionale della Toscana e dalla Commissione politiche Europee e Relazioni Internazionali - è stato vinto da Jacopo Battisti dell'Università degli Studi di Firenze. Secondi ex equo anche Francesco Bortoletto e Pietro Chiarelli, sempre dell’Ateneo fiorentino. La cerimonia di premiazione si è tenuta giovedì 11 gennaio presso la Sala Gonfalone del Palazzo del Pegaso a Firenze, sede del Consiglio Regionale della Toscana.

La tesi di Agnese Clementoni Cherubini, dal titolo “Climate change, emissioni e controlli amministrativi. Un itinerario tra pubblico e privato”, ha colpito la giuria per l’originalità con cui la candidata ha affrontato un tema di grande interesse e attualità come la normativa climatica dell’Unione europea e gli strumenti utilizzati dalle autorità amministrative per il controllo delle emissioni di gas serra. In tale contesto, la tesi si sofferma in particolare sul sistema europeo di scambio dei permessi di emissione di gas serra (Emission Trading Scheme - EU ETS). Nello specifico, il lavoro di Clementoni Cherubini analizza nel dettaglio la questione della natura giuridica delle quote di emissione di gas serra che costituiscono l’oggetto del mercato istituito dal sistema EU ETS.

Francesco Genoni, invece, nel suo lavoro di tesi ha affrontato il tema “L'evoluzione del sistema amministrativo europeo di fronte alle crisi. Uno studio sui casi di next generation EU, investimenti esteri diretti e cybersecurity”. Anche in questo caso a colpire la giuria è stata l’originale prospettiva attraverso cui il candidato ha analizzato l’evoluzione del sistema amministrativo europeo determinata dalle crisi, di differente natura, che hanno riguardato (anche) l’Unione europea negli anni recenti.

I premi sono stati consegnati dal presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, e dal presidente della Commissione politiche europee del Consiglio regionale della Toscana, Francesco Gazzetti. Alla cerimonia erano presenti le consigliere e i consiglieri della Commissione politiche europee e relazioni internazionali del Consiglio regionale della Toscana, il delegato per i rapporti col territorio, Marco Macchia, in rappresentanza del Rettore dell'Università di Pisa e i membri della Commissione esaminatrice: Benedetta Baldi, Università di Firenze; Edoardo Bressanelli, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; Jacopo Cellini, Istituto Universitario Europeo; Massimiliano Montini, Università di Siena; Manuela Moschella, Scuola Normale di Pisa; Luca Paladini, Università per stranieri di Siena; Saulle Panizza, Università di Pisa.

Affrontano i temi del cambiamento climatico e dell'evoluzione del diritto amministrativo le tesi di laurea di Agnese Clementoni Cherubini e Francesco Genoni, i due studenti del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa che, questa mattina (11 gennaio), hanno ricevuto il secondo premio ex equo al Premio David Sassoli per la miglior tesi di laurea sul tema "L'Europa, le regioni e i cittadini".

Giunto alla sua seconda edizione, il premio - bandito dal Consiglio regionale della Toscana e dalla Commissione politiche Europee e Relazioni Internazionali - è stato vinto da Jacopo Battisti dell'Università degli Studi di Firenze. Secondi ex equo anche Francesco Bortoletto e Pietro Chiarelli, sempre dell’Ateneo fiorentino. La cerimonia di premiazione si è tenuta giovedì 11 gennaio presso la Sala Gonfalone del Palazzo del Pegaso a Firenze, sede del Consiglio Regionale della Toscana.

La tesi di Agnese Clementoni Cherubini, dal titolo “Climate change, emissioni e controlli amministrativi. Un itinerario tra pubblico e privato”, ha colpito la giuria per l’originalità con cui la candidata ha affrontato un tema di grande interesse e attualità come la normativa climatica dell’Unione europea e gli strumenti utilizzati dalle autorità amministrative per il controllo delle emissioni di gas serra. In tale contesto, la tesi si sofferma in particolare sul sistema europeo di scambio dei permessi di emissione di gas serra (Emission Trading Scheme - EU ETS). Nello specifico, il lavoro di Clementoni Cherubini analizza nel dettaglio la questione della natura giuridica delle quote di emissione di gas serra che costituiscono l’oggetto del mercato istituito dal sistema EU ETS.

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Francesco Genoni, invece, nel suo lavoro di tesi ha affrontato il tema “L'evoluzione del sistema amministrativo europeo di fronte alle crisi. Uno studio sui casi di next generation EU, investimenti esteri diretti e cybersecurity”. Anche in questo caso a colpire la giuria è stata l’originale prospettiva attraverso cui il candidato ha analizzato l’evoluzione del sistema amministrativo europeo determinata dalle crisi, di differente natura, che hanno riguardato (anche) l’Unione europea negli anni recenti.

I premi sono stati consegnati dal presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, e dal presidente della Commissione politiche europee del Consiglio regionale della Toscana, Francesco Gazzetti. Alla cerimonia erano presenti le consigliere e i consiglieri della Commissione politiche europee e relazioni internazionali del Consiglio regionale della Toscana, il delegato per i rapporti col territorio, Marco Macchia, in rappresentanza del Rettore dell'Università di Pisa e i membri della Commissione esaminatrice: Benedetta Baldi, Università di Firenze; Edoardo Bressanelli, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; Jacopo Cellini, Istituto Universitario Europeo; Massimiliano Montini, Università di Siena; Manuela Moschella, Scuola Normale di Pisa; Luca Paladini, Università per stranieri di Siena; Saulle Panizza, Università di Pisa.

Liguria, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige sono le regioni più ricche di flora in Italia, anche se tanta ricchezza comprende presenze record di specie aliene. Il dato arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Plants e coordinato da Lorenzo Peruzzi, professore del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa e direttore dell'Orto e Museo Botanico dell'Ateneo.

 

“In ambito ecologico è noto che, all'aumentare dell'area disponibile, aumenta anche il numero di specie – spiega Peruzzi – Pertanto, quando si parla di ricchezza floristica, non basta riferirsi al numero di specie presenti, ma bisogna anche tenere conto dell'ampiezza del territorio. Il fenomeno, modellizzabile con funzioni matematiche, è noto col nome di Relazione Specie-Area (acronimo SAR, Species-Area Relationship, in inglese) ed è sullo studio di questa relazione nella flora italiana che si è basata la nostra ricerca”.

Dai risultati emerge così che le regioni più ricche di flora sono Liguria, Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Abruzzo e Valle d’Aosta, mentre Sardegna, Puglia, Sicilia, Emilia-Romagna e Calabria sono le più povere. Considerando solo le specie autoctone, la classifica varia leggermente: il Trentino-Alto Adige esce dai primi posti e terzo sul podio arriva l’Abruzzo, mentre resta tutto invariato in coda. Per quanto riguarda infine le specie aliene, le regioni più ricche sono Liguria, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto, mentre Basilicata, Valle d’Aosta, Molise, Calabria e Puglia sono le più povere.

“Abruzzo, Valle d'Aosta e Molise sono regioni di particolare interesse naturalistico poiché mostrano una ricchezza floristica autoctona superiore all'atteso e una aliena inferiore – dice Peruzzi – Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia-Romagna mostrano invece problemi di conservazione potenzialmente gravi a causa alle invasioni biologiche, poiché in queste regioni tali rapporti sono invertiti. In particolare, la Toscana mostra livelli di ricchezza floristica solo lievemente inferiore all’atteso. Ciò significa, semplificando, che in questa regione vi sono più o meno tante specie native quante era lecito attendersi sulla base dell’ampiezza del suo territorio, ma anche purtroppo molte più aliene dell’atteso”.

"Abbiamo costruito un dataset di 266 flore di varie estensioni, da minuscoli isolotti come Stramanari in Sardegna ai circa 302mila km2 dell’intero territorio nazionale, e poi applicato la Relazione Specie-Area per l'intera flora vascolare italiana, per le sole specie native e per le sole specie aliene – aggiunge Marco D'Antraccoli, curatore dell'Orto Botanico dell’Università di Pisa – in questo modo siamo riusciti a valutare, per ogni flora, se il numero di specie censito fosse al di sopra o al di sotto dei valori attesi per l’area del territorio in esame".

"L'utilità di questo studio va oltre il poter confrontare in modo oggettivo la ricchezza floristica delle varie regioni italiane, ricavandone una sorta di ‘classifica’ – conclude Lorenzo Peruzzi – Infatti, per la prima volta abbiamo ricavato delle costanti specificatamente calibrate per il territorio italiano che consentiranno d'ora in poi agli studiosi di calcolare agevolmente il numero di specie di piante vascolari attese per una data area".

Oltre a Lorenzo Peruzzi e Marco D'Antraccoli, hanno collaborato alla ricerca Francesco Roma-Marzio, curatore dell’Erbario del Museo Botanico dell’Università di Pisa, Fabrizio Bartolucci e Fabio Conti dell'Università di Camerino, e Gabriele Galasso del Museo Civico di Storia Naturale di Milano.

Liguria, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige sono le regioni più ricche di flora in Italia, anche se tanta ricchezza comprende presenze record di specie aliene. Il dato arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Plants e coordinato da Lorenzo Peruzzi, professore del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa e direttore dell'Orto e Museo Botanico dell'Ateneo.

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“In ambito ecologico è noto che, all'aumentare dell'area disponibile, aumenta anche il numero di specie – spiega Peruzzi – Pertanto, quando si parla di ricchezza floristica, non basta riferirsi al numero di specie presenti, ma bisogna anche tenere conto dell'ampiezza del territorio. Il fenomeno, modellizzabile con funzioni matematiche, è noto col nome di Relazione Specie-Area (acronimo SAR, Species-Area Relationship, in inglese) ed è sullo studio di questa relazione nella flora italiana che si è basata la nostra ricerca”.

Dai risultati emerge così che le regioni più ricche di flora sono Liguria, Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Abruzzo e Valle d’Aosta, mentre Sardegna, Puglia, Sicilia, Emilia-Romagna e Calabria sono le più povere. Considerando solo le specie autoctone, la classifica varia leggermente: il Trentino-Alto Adige esce dai primi posti e terzo sul podio arriva l’Abruzzo, mentre resta tutto invariato in coda. Per quanto riguarda infine le specie aliene, le regioni più ricche sono Liguria, Lombardia, Friuli Venezia-Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto, mentre Basilicata, Valle d’Aosta, Molise, Calabria e Puglia sono le più povere.

“Abruzzo, Valle d'Aosta e Molise sono regioni di particolare interesse naturalistico poiché mostrano una ricchezza floristica autoctona superiore all'atteso e una aliena inferiore – dice Peruzzi – Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia-Romagna mostrano invece problemi di conservazione potenzialmente gravi a causa alle invasioni biologiche, poiché in queste regioni tali rapporti sono invertiti. In particolare, la Toscana mostra livelli di ricchezza floristica solo lievemente inferiore all’atteso. Ciò significa, semplificando, che in questa regione vi sono più o meno tante specie native quante era lecito attendersi sulla base dell’ampiezza del suo territorio, ma anche purtroppo molte più aliene dell’atteso”.

"Abbiamo costruito un dataset di 266 flore di varie estensioni, da minuscoli isolotti come Stramanari in Sardegna ai circa 302mila km2 dell’intero territorio nazionale, e poi applicato la Relazione Specie-Area per l'intera flora vascolare italiana, per le sole specie native e per le sole specie aliene – aggiunge Marco D'Antraccoli, curatore dell'Orto Botanico dell’Università di Pisa – in questo modo siamo riusciti a valutare, per ogni flora, se il numero di specie censito fosse al di sopra o al di sotto dei valori attesi per l’area del territorio in esame".

"L'utilità di questo studio va oltre il poter confrontare in modo oggettivo la ricchezza floristica delle varie regioni italiane, ricavandone una sorta di ‘classifica’ – conclude Lorenzo Peruzzi – Infatti, per la prima volta abbiamo ricavato delle costanti specificatamente calibrate per il territorio italiano che consentiranno d'ora in poi agli studiosi di calcolare agevolmente il numero di specie di piante vascolari attese per una data area".

Oltre a Lorenzo Peruzzi e Marco D'Antraccoli, hanno collaborato alla ricerca Francesco Roma-Marzio, curatore dell’Erbario del Museo Botanico dell’Università di Pisa, Fabrizio Bartolucci e Fabio Conti dell'Università di Camerino, e Gabriele Galasso del Museo Civico di Storia Naturale di Milano.

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