I Supino. Una dinastia di ebrei pisani fra mercatura, arte, politica e diritto
"I Supino. Una dinastia di ebrei pisani fra mercatura, arte, politica e diritto". Questo è il titolo del volume che sarà presentato martedì 23 giugno alle 17,30 al dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa in via Pasquale Paoli 15. Il libro, curato da Franco Angiolini e Monica Baldassarri, raccoglie gli atti del convegno svoltosi a Pisa nel maggio 2014. Oltre agli autori saranno presenti Andrea Ferrante, assessore alla cultura del Comune di Pisa, Paolo Mancarella, prorettore alla didattica, Alessandro Polsi, direttore del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Alessandra Veronese, direttore del Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici, Gabriella Garzella, presidente della Società Storica Pisana, e gli storici Marco Collareta e Guri Schwarz. In occasione della presentazione, il Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici sarà intitolato a Michele Luzzati, già professore dell'Ateneo pisano.
Assegnato il premio di laurea istituito in ricordo di Giulia Cignoni
Assegnato il premio istituito in ricordo di Giulia Cignoni, brillante studentessa del corso di studio in Scienze e Tecnologie Geologiche dell'Università di Pisa prematuramente scomparsa a pochi giorni dal conseguimento della laurea. La vincitrice per l'anno 2015 è la dottoressa Silvia Di Bartolo, laureatasi a luglio 2014 con una tesi su argomenti di idrogeologia-geochimica. Il premio intitolato a Giulia Cignoni è stato istituito su iniziativa della famiglia, degli amici, del personale docente, tecnico amministrativo e degli studenti del dipartimento di Scienze della Terra dell'Ateneo pisano dove, venerdì 19 giugno, si è svolta la premiazione. Fra i partecipanti la professoressa Patrizia Macera e il professore Michele Marroni, direttore del dipartimento, che durante la cerimonia hanno consegnato ai genitori di Giulia una targa in memoria della figlia.
Dalle piante i repellenti naturali per difendere cibo e dispense
"Basta intrusi nella dispensa" è lo slogan utilizzato da Barbara Conti e Stefano Bedini del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali dell'Università di Pisa in un articolo recentemente pubblicato sulla rivista "CIBI, Arte e scienza del cibo", organo di comunicazione del comitato scientifico di EXPO 2015. Gli insetti sono considerati tra i maggiori responsabili di danni al cibo causando in tutto il mondo, ogni anno, la perdita di circa il 20% dei raccolti e fino al 40% delle derrate conservate in granai e magazzini. Questa enorme perdita di cibo viene attualmente combattuta perlopiù con insetticidi e repellenti sintetici dannosi per la salute dell'uomo e per l'ambiente. Nell'articolo viene fatto il punto sulle indagini condotte negli ultimi anni sugli oli essenziali di piante aromatiche quale alternativa ecologica ai prodotti di sintesi utilizzati per proteggere alimenti e dispense.
"Le nostre ricerche pubblicate su riviste scientifiche di riferimento del settore come 'Industrial Crops and Products', 'Journal of Pest Science' e 'Natural Products Research' - spiegano i due esperti dell'Ateneo pisano - hanno evidenziato che gli oli essenziali di alcune piante aromatiche, così come alcuni dei loro componenti chimici, esplicano un notevole effetto repellente nei confronti degli insetti infestanti le derrate arrivando ad essere fino a trenta volte più efficaci di repellenti sintetici come l'IR3535 ®".
Si tratta di risultati scientifici che hanno una forte ricaduta sia a livello industriale sia domestico: gli oli essenziali e i loro composti, affermano la Dr.ssa Conti e il Dr. Bedini, possono infatti essere utilizzati per la messa a punto di strategie per la protezione del cibo eco-compatibili e senza rischi per la salute umana. Queste sostanze naturali potrebbero essere impiegate, ad esempio, per la produzione di imballaggi a prova d'insetto, per trattamenti murali in depositi e magazzini, oppure per la creazione di diffusori da utilizzare per la protezione delle dispense casalinghe.
Dalle piante i repellenti naturali per difendere cibo e dispense
"Basta intrusi nella dispensa" è lo slogan utilizzato da Barbara Conti e Stefano Bedini (foto) del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali dell'Università di Pisa in un articolo recentemente pubblicato sulla rivista "CIBI, Arte e scienza del cibo", organo di comunicazione del comitato scientifico di EXPO 2015. Gli insetti sono considerati tra i maggiori responsabili di danni al cibo causando in tutto il mondo, ogni anno, la perdita di circa il 20% dei raccolti e fino al 40% delle derrate conservate in granai e magazzini. Questa enorme perdita di cibo viene attualmente combattuta perlopiù con insetticidi e repellenti sintetici dannosi per la salute dell'uomo e per l'ambiente. Nell'articolo viene fatto il punto sulle indagini condotte negli ultimi anni sugli oli essenziali di piante aromatiche quale alternativa ecologica ai prodotti di sintesi utilizzati per proteggere alimenti e dispense.
"Le nostre ricerche pubblicate su riviste scientifiche di riferimento del settore come 'Industrial Crops and Products', 'Journal of Pest Science' e 'Natural Products Research' - spiegano i due esperti dell'Ateneo pisano - hanno evidenziato che gli oli essenziali di alcune piante aromatiche, così come alcuni dei loro componenti chimici, esplicano un notevole effetto repellente nei confronti degli insetti infestanti le derrate arrivando ad essere fino a trenta volte più efficaci di repellenti sintetici come l'IR3535 ®".Si tratta di risultati scientifici che hanno una forte ricaduta sia a livello industriale sia domestico: gli oli essenziali e i loro composti, affermano i due studiosi dell'Ateno pisano, possono infatti essere utilizzati per la messa a punto di strategie per la protezione del cibo eco-compatibili e senza rischi per la salute umana. Queste sostanze naturali potrebbero essere impiegate, ad esempio, per la produzione di imballaggi a prova d'insetto, per trattamenti murali in depositi e magazzini, oppure per la creazione di diffusori da utilizzare per la protezione delle dispense casalinghe.
Recital 'Sogni e Bisogni' in occasione della cerimonia di consegna dei diplomi del Master in Traduzione di Testi Postcoloniali
In occasione della cerimonia di consegna dei diplomi del Master in Traduzione di Testi Postcoloniali dell'Università di Pisa, il 19 giugno alle 21,30 in largo Ciro Menotti si svolgerà il recital "Sogni e bisogni". Si tratta di una breve galleria del buon umore composta da alcuni brani, in parte originali, in parte riscritti, interpretati da Matteo Belli, per un tributo alla cultura della risata in chiave italiana. L'evento, a ingresso gratuito, fa parte degli appuntamenti del "Giugno Pisano".
Il Commodore 64 e gli anni '80 protagonisti per una notte al Museo degli Strumenti per il Calcolo
Il Commodore 64 e gli anni '80 protagonisti per una notte al Museo degli Strumenti per il Calcolo dell'Università di Pisa. L'appuntamento è venerdì 29 giugno dalle 21 in via Bonanno Pisano 2b, una serata a tema per rivivere le 64 cose che più hanno rappresentato degli anni '80. L'iniziativa sarà tuffo in quel periodo: si scopriranno le "cose" più votate dal pubblico per ogni categoria, dalla musica all'informatica, dal cinema allo sport ai fumetti. L'incontro, realizzato in collaborazione con Arsenale, GAP Record Store e Radiocicletta, chiude la mostra "64 mania" dedicata al principe degli home computer, il Commodore 64, alle sue varie versioni, agli accessori e ai calcolatori di casa Commodore che gli hanno fatto compagnia.
Una giornata di studi per celebrare i 65 anni del professor Pierpaolo Degano
Venerdì 19 giugno, a partire dalle 9.30, nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, si terrà una giornata celebrativa in onore del professor Pierpaolo Degano, docente di Informatica dell'Università di Pisa, in occasione dei suoi 65 anni. Ad aprire la giornata ci saranno Nicoletta De Francesco, prorettore vicario dell'Ateneo pisano, Franco Turini, direttore del dipartimento di Informatica, e Paolo Ciancarini, presidente del GRIN (GRuppo di INformatica). Seguiranno una laudatio tenuta da Chiara Bodei, Gian Luigi Ferrari e Corrado Priami e numerosi interventi di colleghi e studiosi tra cui Ugo Montanari, dell'Università di Pisa, Martín Abadi, della Google and University of California at Santa Cruz, Luca Cardelli, della Microsoft Research, Joshua Guttman, del Worcester Polytechnic Institute, Hanne Riis Nielson e Flemming Nielson, della Technical University of Denmark. La giornata si chiuderà con un intervento di Pierpaolo Degano, previsto per le 17.30.
Nato a Udine nel 1950, il professor Pierpaolo Degano si è laureato nel 1973 in Scienze dell'Informazione all'Università di Pisa. Nel corso della sua carriera è stato direttore del dipartimento di Informatica, e dal 1999 al 2003, ha presieduto il GRIN, l'Associazione Nazionale dei Professori di Informatica, di cui è stato anche socio fondatore. Accanto alla intensa attività di ricerca, va ricordato il suo slancio nell'affrontare l'insegnamento e, in particolare, la formazione di studenti e dottorandi, sia in Italia che all'estero. Il suo interesse per la didattica è testimoniato anche dal ruolo svolto nell'organizzazione del dottorato di ricerca in Informatica, del cui collegio fa parte dal 1993. Il professor Degano è dal 2001 membro del consiglio scientifico della Scuola di dottorato di eccellenza "Galileo Galilei" e suo vice-presidente dal 2009. È inoltre presidente del dottorato in Informatica dal 2006 e presiede il coordinamento dei dottorati italiani in Informatica dal 2007, a nome del quale organizza annualmente la scuola nazionale di dottorato. Lo scorso aprile è stato insignito dell'Ordine del Cherubino.
In California un prestigioso riconoscimento per l'informatica pisana
Per l'informatica pisana arriva un prestigioso riconoscimento internazionale. Il professor Luigi Rizzo e il ricercatore Giuseppe Lettieri del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa hanno ricevuto il Best Paper Award, premio per il miglior lavoro scientifico, alla conferenza ACM Sigcomm Symposium on SDN Research (SOSR), che si è tenuta a Santa Clara, in California, per il lavoro "mSwitch: A Highly-Scalable, Modular Software Switch" sviluppato in collaborazione con ricercatori di NEC e NetApp. mSwitch è un "software switch", ovvero un programma che permette la comunicazione tra "macchine virtuali", i sistemi che realizzano una gran parte dei servizi Internet.
"Già nel 2012 avevamo sviluppato un software switch chiamato VALE, tutto pisano, e operante con una velocità ed efficienza fino a dieci volte superiore rispetto a sistemi analoghi – spiega Rizzo – mSwitch estende VALE rendendolo ancora più veloce e versatile". mSwitch e VALE sono parte dell'architettura "netmap", una soluzione ideata e sviluppata da Rizzo e Lettieri a partire dal 2011 proprio per rispondere alle esigenze di comunicazione su reti a 10 gigabit e oltre. L'architettura netmap ha riscosso un grandissimo interesse sia nel mondo della ricerca che in quello industriale, ricevendo un altro best paper award alla conferenza Usenix ATC 2012, accumulando oltre duecento citazioni e raccogliendo finanziamenti per oltre 400.000 euro negli ultimi quattro anni.
"Da oltre venti anni distribuiamo i risultati delle nostre ricerche come software open source – aggiunge Rizzo - La qualità del nostro software è molto apprezzata, tanto che esso fa parte di numerosi sistemi operativi (FreeBSD, Linux, Apple OSX), oltre che essere usato in prodotti commerciali. Il ritorno di questa scelta è molto forte, sia per il mio gruppo che per l'Ateneo pisano. Oltre ai risultati economici la reputazione che abbiamo guadagnato ci ha fornito numerose occasioni di collaborazioni internazionali, in particolare con università e centri di ricerca della Silicon Valley. Diversi nostri laureati hanno usato l'esperienza maturata in queste ricerche come trampolino di lancio per ottenere prestigiose e remunerate posizioni di lavoro in Silicon Valley".
A Palazzo Matteucci un convegno sulle antiche civiltà arabe
Dal 18 al 20 giugno, a Palazzo Matteucci, in piazza Torricelli, l'Università di Pisa ospita la diciannovesima edizione del meeting "Rencontres Sabéennes", il convegno scientifico internazionale più importante di studi linguistici, storici e culturali relativi alla civiltà vicino-orientale fiorita nell'Arabia meridionale - l'attuale Yemen, parte dell'Oman e dell'Arabia saudita - dagli inizi del I millennio a.C. fino al VI secolo d.C. Al convegno interverrà anche Anna Paolini, direttore dell'Ufficio UNESCO di Doha e rappresentante UNESCO presso i Paesi del Golfo, che illustrerà la situazione del patrimonio archeologico e monumentale dello Yemen, minacciato dall'attuale conflitto.
Il convegno sarà incentrato sul tema dell'identità, ovvero sugli aspetti legati alla omogeneità e diversità delle lingue e delle culture dell'Arabia meridionale pre-Islamica e delle civiltà vicine. All'intervento di Anna Paolini è dedicata l'intera sessione di sabato 20 giugno, dalle 10.00 alle 12.00, intitolata "Meeting on Yemen cultural heritage".
Il meeting prosegue la lunga tradizione di studi sulla cultura orientale dell'Università di Pisa, che nel 2012 ha già ospitato il convegno organizzato da Alessandra Avanzini: l'Ateneo pisano è infatti il maggior centro dedicato a questi studi in Italia e uno tra i più importanti d'Europa. Considerato il difficile momento politico che il Vicino Oriente e alcuni stati della Penisola Araba stanno attraversando e le criticità che si stanno manifestando nelle relazioni con i Paesi occidentali, l'incontro tra studiosi europei e arabi rappresenta un auspicabile momento di confronto e riflessione comune, un'occasione di cooperazione e condivisione. Il convegno è organizzato da Alessia Prioletta e Alexia Pavan del dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell'Università di Pisa, con la collaborazione di Annamaria De Santis, assegnista presso la Scuola Normale e membro del progetto DASI.
Al professor Filippo Graziani il prestigioso Jaccard Prize
Filippo Graziani, docente di Malattie odontostomatologiche dell'Università di Pisa, ha ottenuto il prestigioso Jaccard Prize, il premio internazionale sulla ricerca clinica conferito ogni tre anni dalla Federazione europea delle Società scientifiche di Parodontologia. Il professor Graziani è stato premiato per il suo articolo scientifico "Acute Phase Response following Full Mouth versus Quadrant Non-Surgical Periodontal Treatment. A Randomized Clinical Trial", una valutazione comparativa dei benefici effetti di due tipologie differenti di terapia della paradentite, una delle patologie più diffuse sul pianeta, di cui è affetto il 12% della popolazione nella forma avanzata e che, nelle varie forme, colpisce il 47% della popolazione sopra i 35 anni. La premiazione si è svolta a Londra nell'ambito del meeting internazionale della European Federation of Periodontology. Filippo Graziani, allievo del professor Mario Gabriele, è stato selezionato tra i tre finalisti, dopo aver discusso il suo progetto in sessione pubblica di fronte a una commissione costituita da quattro docenti internazionali.
Nello studio del professor Graziani è stato valutato il livello ematico di proteina C reattiva nell'immediato e nel lungo termine dopo l'intervento. I livelli di proteina C reattiva sono associati alla genesi di numerose patologie sistemiche fra cui un elevato rischio di malattia cardiovascolare. Entrambe le terapie, quella tradizionale diluita in più settimane e quella intensiva in cui il paziente è trattato in 24 ore, determinano riduzione dei parametri d'infiammazione sistemica tre mesi dopo il trattamento. Tuttavia, uno dei risultati principali di questo studio evidenzia che, a 24 ore dopo il trattamento intensivo si determina un innalzamento dei livelli proteina c reattiva pari a 3 volte il livello basale.
Al momento non è possibile stabilire l'impatto di questo repentino incremento d'infiammazione sulla salute sistemica. In particolare i soggetti con co-morbidità importanti, quali ad esempio diabete, ipertensione o pregressa malattia cardiovascolare potrebbero subire aggravamenti rilevanti. Pertanto questo studio indicherebbe l'utilizzo di terapia intensiva solo in soggetti privi d'indicatori di rischio di malattia cardio vascolare. L'impatto è molto importante se si considera non solo la diffusione della patologia ma dei trattamenti: ogni anno milioni di terapie parodontali sono effettuate nel mondo.
Il lavoro è uno dei primi risultati del percorso in Parodontologia, alitosi e medicina parodontale dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana finanziato con il Progetto Giovani ricercatori del Ministero della Salute e dalla Regione Toscana. Lo scopo del progetto è infatti valutare, con un team multidisciplinare, gli effetti sulla salute sistemica della paradentite e del suo trattamento.