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Mercoledì 29 giugno, alle 18, al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi a Pisa (Lungarno Galileo Galilei 9) si inaugura la mostra “I segni, le storie, i gesti. Un secolo di sport a Pisa” che resterà aperta tutta l’estate, fino a sabato 10 settembre.

Organizzata in occasione delle manifestazioni di “Pisa città europea dello sport”, la mostra racconta dei protagonisti e dei luoghi dello sport pisano attraverso opere grafiche, manifesti, medaglie, cimeli, fotografie e documenti. Dalle memorie novecentesche agli olimpionici del terzo millennio, l’esposizione si snoda così lungo un secolo di storia sino ai nostri giorni e ai nostri campioni.

I colleghi giornalisti sono invitati a una visita in anteprima alle 17. Saranno presenti Alessandro Tosi, docente dell’Università di Pisa e direttore scientifico del Museo, e i due curatori della mostra, Giuliano Pizzanelli e Franca Maria Vanni. Sarà inoltre presente una rappresentanza di atleti pisani che hanno partecipato alle Olimpiadi, da Luli Piacentini a Salvatore Sanzo e Simone Vanni, fino a Soriano Ceccanti e Elio Catola.

È stato assegnato a una laureata dell’Università di Pisa la terza edizione del premio nazionale “Amato Lamberti” destinato agli autori delle migliori tesi di laurea sul contrasto alla criminalità organizzata. Laura Mascaro, che ha conseguito il titolo nel febbraio 2016 presso il dipartimento di Storia e Civiltà del sapere, è stata selezionata tra decine di candidati per la tesi “Lamezia Terme e la 'ndrangheta. Omicidi di mafia e assetti geocriminali (1985-2015)”, discussa con Gianluca Fulvetti, ricercatore di Storia contemporanea dell’Ateneo.
La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì 27 giugno a Palazzo San Giacomo di Napoli alla presenza del sindaco Luigi De Magistris, Roselena Glielmo, moglie di Amato Lamberti (giornalista e politico scomparso nel 2012, fondatore dell'Osservatorio sulla Camorra della Fondazione Colasanto) e Amedeo Zeni, coordinatore dell’Associazione Amato Lamberti. Il premio, assegnato anche a Diego Gavini dell’Università Tor Vergata di Roma per la migliore tesi di dottorato, è stato consegnato dal procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti, presidente della Commissione scientifica del premio.
Il lavoro di Laura Mascaro è una ricostruzione inedita della storia criminale di Lamezia Terme, in cui sono state pazientemente rintracciate le famiglie di 'ndrangheta più importanti, le loro relazioni e azioni in un trentennio caratterizzato da tre feroci guerre di mafia. Come si legge nelle carte della Commissione parlamentare antimafia “a Lamezia vi operano alcune delle 'ndrine più sanguinarie della Calabria”.
Attraverso la ricostruzione di determinati delitti di sangue, nella tesi è stata mostrata la pesante contaminazione del tessuto economico, politico e sociale. Sono stati indicati anche nomi di attori della “zona grigia” - medici, assicuratori, imprenditori, politici - che hanno concorso, anche recentemente e operando in luoghi anche diversi dalla Calabria (Toscana, Veneto, Irlanda), all'accrescimento del potere e della ricchezza degli 'ndranghetisti. Laura Mascaro ha potuto contare sulla piena collaborazione dei componenti della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Catanzaro.
Alla cerimonia erano presenti anche gli altri componenti della Commissione scientifica del premio, Nino Daniele, assessore alla cultura del Comune di Napoli, i docenti dell’Università Federico II di Napoli Enrica Amaturo, Gabriella Gribaudi, Giuseppe Acocella, Luciano Brancaccio, Annamaria Zaccaria, il professor Isaia Sales, dell’Università Suor Orsola Benincasa, e il giornalista Arnaldo Capezzuto.

Giuseppe Viviani Bicicletta e mareDal 29 giugno al 10 settembre 2016, il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi a Pisa (Lungarno Galileo Galilei 9) ospita I segni, le storie, i gesti. Un secolo di sport a Pisa, una mostra dedicata alle discipline, ai protagonisti e ai luoghi dello sport pisano ripercorso attraverso opere grafiche, manifesti, medaglie, cimeli, fotografie e documenti che ne ricostruiscono la lunga storia. Dalle memorie novecentesche agli olimpionici del terzo millennio, si snoda un suggestivo percorso che, attraversando un secolo di immagini legate a episodi e nomi di particolare rilevanza e suggestione, arriva ai nostri giorni e ai nostri campioni.

I segni, dunque, sono quelli tracciati nelle stampe e disegni di Luigi Bartolini, Arnoldo Bonzagni, Carlo Carrà, Marcello Guasti, Moses Levy, Giacomo Manzù, Giorgio Settala o Giuseppe Viviani: immagini di biciclette e di vele, vogatori e ginnasti, calciatori e tennisti che introducono motivi particolarmente avvertiti dagli artisti del XX secolo. 

Guarda le foto dell'inaugurazione.

Guido Carlesi detto Coppino

Ma sono anche i segni grafici di un nucleo di preziosi manifesti storici del C.U.S. relativo ad alcune edizioni dei campionati universitari, tra cui quella bolognese del 1947, che per Pisa significano lo stretto rapporto tra Università e sport.

A questi, si aggiungono i segni delle tavole originali di Enrico Guerrini realizzate per un progetto didattico della Regione Toscana legato alle Olimpiadi di Rio 2016 a cui è dedicata una sezione della mostra: una breve storia delle Olimpiadi a fumetti, che in modo immediato e non comune focalizza l’attenzione sui processi di trasformazione e diffusione dello sport, arrivando alla sua estensione anche ai diversamente abili.

I segni introducono dunque le tante storie che lo sport può raccontare. Storie di protagonisti o sconosciuti, di campioni o sconfitti, di amori o rancori, da leggere sempre sullo sfondo dei processi di trasformazione economica, sociale e culturale che interessano il contesto cittadino e quello nazionale.

Nicla Migliori

Storie, soprattutto, che riconducono lo sport al significato originario della parola, alla sua etimologia: “sport” è ciò che è “diporto”, dunque ciò che è divertimento, piacere, benessere, che nasce dal valore fisico e intellettuale dell’attività motoria e che da questa è sempre arricchito.

Medaglie, cimeli, documenti e fotografie restituiscono, sia nelle evidenze più note che nei tanti episodi inediti o curiosi, il senso e le emozioni dell’immaginario legato allo sport pisano, ai suoi campioni, alle sue discipline, ai suoi luoghi. Sono i volti di Sauro Bufalini o di Guido Carlesi, di Federico Chiarugi o di Piero Del Papa, di Mauro Baccelli o di Soriano Ceccanti, di schermitrici e schermidori plurimedagliati o di giocatori di hockey su prato, di pallavolisti e canottieri, sullo sfondo dell’Arena Garibaldi, del Campo Abetone, della palestra del CUS in piazza dei Cavalieri, dei lungarni...

E sono le tante, intense emozioni legate a una passione – quella per la “squadra” calcistica della città, che una vecchia fotografia del 1916 documenta come ideale avvio cronologico – che, non ristretta da aspetti di genere o da fenomeni sociali, appare trasversale rispetto a tutte le possibili componenti e articolazioni.

Piero Del Papa contro Benito MichelonMa le storie, nello sport, sono scandite dai gesti. E la mostra racconta anche l’eleganza di Nicla Migliori sull’erba di Wimbledon, il volo di Osvalda Ciardi che supera l’asticella sospesa nel cielo, la potente falcata di Elio Catola, un duetto sottorete tra Fabrizio Nassi e Alessandro Lazzeroni, la potenza nella schiacciata di Sabrina Bertini, la gioia di Luly Piacentini tra i maestri pakistani a Helsinki, i mille ruoli di Armando Varini, le acrobatiche torsioni di Nicola Di Fiore nel tennis da tavolo, ma anche il dolce sorriso di Sabrina Bulleri con la collana di medaglie vinte alle Paralimpiadi: è la bellezza dei gesti che racchiude e comprende il senso dello sport e delle sue storie straordinarie.

Curata da Giuliano Pizzanelli, Alessandro Tosi e Franca Maria Vanni, la mostra I segni, le storie, i gesti. Un secolo di sport a Pisa è promossa dal Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) nell’ambito delle manifestazioni di “Pisa città europea dello sport”, con il sostegno e il patrocinio del CONI regionale e il patrocinio della Regione Toscana, del CUS, di Sport and Anatomy.

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Romeo Anconetani

Nelle immagini, dall'alto in basso: 

- Giuseppe Viviani, Bicicletta e mare, 1941, acquaforte (collezione Museo della Grafica)
- Ciclismo. Guido Carlesi, detto Coppino per la sua somiglianza al Campionissimo (Archivio Frassi, Fondazione Pisa)
- Tennis. Nicla Migliori in un momento della partita dei quarti di finale del torneo di Wimbledon, 1954 (collezione privata)
- Pugilato. Piero Del Papa contro Benito Michelon, Alessandria 1964 (Archivio Federazione Pugilistica Italiana)
- Calcio. Il presidente Romeo Anconetani e l’allenatore Gigi Simoni in occasione della promozione del Pisa in serie A, 1985 (Archivio Frassi, Fondazione Pisa)

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laura mascaroÈ stato assegnato a una laureata dell’Università di Pisa la terza edizione del Premio nazionale “Amato Lamberti” destinato agli autori delle migliori tesi di laurea sul contrasto alla criminalità organizzata. Laura Mascaro, che ha conseguito il titolo nel febbraio 2016 presso il dipartimento di Storia e Civiltà del sapere, è stata selezionata tra decine di candidati per la tesi “Lamezia Terme e la 'ndrangheta. Omicidi di mafia e assetti geocriminali (1985-2015)”, discussa con Gianluca Fulvetti, ricercatore di Storia contemporanea dell’Ateneo.

La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì 27 giugno a Palazzo San Giacomo di Napoli alla presenza del sindaco Luigi De Magistris, Roselena Glielmo, moglie di Amato Lamberti (giornalista e politico scomparso nel 2012, fondatore dell'Osservatorio sulla Camorra della Fondazione Colasanto) e Amedeo Zeni, coordinatore dell’Associazione Amato Lamberti. Il premio, assegnato anche a Diego Gavini dell’Università Tor Vergata di Roma per la migliore tesi di dottorato, è stato consegnato dal procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti, presidente della Commissione scientifica del premio.

premio laura mascaroIl lavoro di Laura Mascaro è una ricostruzione inedita della storia criminale di Lamezia Terme, in cui sono state pazientemente rintracciate le famiglie di 'ndrangheta più importanti, le loro relazioni e azioni in un trentennio caratterizzato da tre feroci guerre di mafia. Come si legge nelle carte della Commissione parlamentare antimafia “a Lamezia vi operano alcune delle 'ndrine più sanguinarie della Calabria”.

Attraverso la ricostruzione di determinati delitti di sangue, nella tesi è stata mostrata la pesante contaminazione del tessuto economico, politico e sociale. Sono stati indicati anche nomi di attori della “zona grigia” - medici, assicuratori, imprenditori, politici - che hanno concorso, anche recentemente e operando in luoghi anche diversi dalla Calabria (Toscana, Veneto, Irlanda), all'accrescimento del potere e della ricchezza degli 'ndranghetisti. Laura Mascaro ha potuto contare sulla piena collaborazione dei componenti della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Catanzaro.

Alla cerimonia erano presenti anche gli altri componenti della Commissione scientifica del premio, Nino Daniele, assessore alla cultura del Comune di Napoli, i docenti dell’Università Federico II di Napoli Enrica Amaturo, Gabriella Gribaudi, Giuseppe Acocella, Luciano Brancaccio, Annamaria Zaccaria, il professor Isaia Sales, dell’Università Suor Orsola Benincasa, e il giornalista Arnaldo Capezzuto.

laura mascaro napoli

ecologia marinaSi svolge a Pisa il più importante appuntamento internazionale dedicato all’ecologia marina. Dal 26 al 30 giugno il Polo Fibonacci dell’Università di Pisa ospita l’International Temperate Reef Symposium (ITRS) giunto quest’anno all’undicesima edizione. Alla conferenza intervengono oltre 200 esperti provenienti da 23 Paesi che per cinque giorni si confronteranno su temi quali l’impatto dei cambiamenti climatici sulla biodiversità, la diffusione di specie invasive e il ‘Blue Growth’, cioè la crescita economica nel settore marittimo secondo un ottica di sviluppo sostenibile.

In particolare gli scienziati dell’Università di Pisa presenteranno alla comunità i risultati di ricerche decennali sul rischio di collasso delle foreste macroalgali, tra i sistemi marini costeri più rappresentativi del Mediterraneo vero e proprio serbatoio di biodiversità.

L’ International Temperate Reef Symposium viene organizzato ogni due o tre anni e in passato è stato ospitato da importanti Università in diversi paesi come Stati Uniti, Sud Africa, Cile e Inghilterra. L’ultimo congresso si è tenuto a Perth, in Australia, nel gennaio 2014 e in quella occasione è stata affidata l’organizzazione della nuova edizione all’Università di Pisa.

“Si tratta di un riconoscimento molto significativo, il risultato di un lungo processo iniziato oltre dieci anni fa, frutto della serietà e della reputazione internazionale degli ecologi marini dell'Ateneo”, racconta il professore Lisandro Benedetti-Cecchi del dipartimento di Biologia.

Si svolge a Pisa il più importante appuntamento internazionale dedicato all’ecologia marina. Dal 26 al 30 giugno il Polo Fibonacci dell’Università di Pisa (via Filippo Buonarroti, 4) ospiterà l’International Temperate Reef Symposium (ITRS) giunto quest’anno all’undicesima edizione. Sono attesi in città oltre 200 esperti provenienti da 23 Paesi che per cinque giorni si confronteranno su temi quali l’impatto dei cambiamenti climatici sulla biodiversità, la diffusione di specie invasive e il ‘Blue Growth’, cioè la crescita economica nel settore marittimo secondo un ottica di sviluppo sostenibile.

In particolare gli scienziati dell’Università di Pisa presenteranno alla comunità i risultati di ricerche decennali sul rischio di collasso delle foreste macroalgali, tra i sistemi marini costeri più rappresentativi del Mediterraneo vero e proprio serbatoio di biodiversità.

L’ International Temperate Reef Symposium viene organizzato ogni due o tre anni e in passato è stato ospitato da importanti Università in diversi paesi come Stati Uniti, Sud Africa, Cile e Inghilterra. L’ultimo congresso si è tenuto a Perth, in Australia, nel gennaio 2014 e in quella occasione è stata affidata l’organizzazione della nuova edizione all’Università di Pisa.

“Si tratta di un riconoscimento molto significativo, il risultato di un lungo processo iniziato oltre dieci anni fa, frutto della serietà e della reputazione internazionale degli ecologi marini dell'Ateneo”, racconta il professore Lisandro Benedetti-Cecchi del dipartimento di Biologia.

Mercoledì 29 giugno, il Museo degli Strumenti per il calcolo di Pisa, in via Bonanno Pisano, ospiterà a partire dalle 15.30, “Can you stand a chance?”, la quinta edizione de La Notte dei Vecchi Videogiochi. Questa edizione, curata da Giovanni Cignoni e Tommaso Mongelli, è dedicata a Street Fighter II, videogioco molto conosciuto e apprezzato negli anni ’90. Il videogioco sarà proposto nella versione Nintendo Super Famicom, che diede molta popolarità al gioco più di vent’anni fa.
Per gli appassionati, sarà possibile partecipare al torneo, che inizierà alle 15.30 e vedrà l’inizio delle fasi finali a partire dalle 20.30: l’iscrizione è gratuita e può essere fatta via mail (contattare Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). L’occasione è senz’altro da non perdere anche per coloro che non desiderano partecipare al torneo: per l’occasione l’ingresso al Museo è gratuito, e sarà possibile ascoltare la cronaca di Radiocicletta, che commenterà gli scontri in programma.

Martedì 28 e mercoledì 29 giugno si terrà a Pisa, presso la Gipsoteca di Arte Antica in Piazza San Paolo all’Orto, il convegno del seminario di Filosofia dell’Università di Pisa “Immaginare l’altrove. Dall’Utopia di Thomas More al Seicento”. L’evento, che inizierà nel primo pomeriggio di martedì, a partire dalle 15.30, vedrà la presenza di numerosi studiosi (tra cui Gregorio Piaia, Pasquale Terracciano, Saverio Ricci, Katia Senjic) che analizzeranno la formazione e la crisi della ragione moderna, facendo riferimento a importanti filosofi, scrittori e artisti quali Michel de Montaigne, Albrecht Dürer, John Milton e molti altri che hanno caratterizzato, con il loro pensiero, il Cinquecento ed il Seicento.
Il convegno è organizzato nell’ambito del progetto PRA 2015, coordinato da Simonetta Bassi, “Origine e crisi della ragione e dell’identità in età moderna: uno sguardo sinottico”, e può rappresentare un’occasione di apprendimento importante riguardo a una delle più importanti correnti di pensiero degli ultimi secoli, un’indagine sulla ragione basata sulla filosofia e sull’arte.

Ferrannini

Si sono conclusi i lavori del 76° congresso dell’American Diabetes Association, svoltosi a New Orleans dal 10 al 14 giugno, con una partecipazione di oltre 15.000 diabetologi provenienti da ogni paese del mondo e tra gli speakers invitati c’erano solo tre italiani, di cui due provenienti da Pisa, ossia il professor Ele Ferrannini (foto in alto) e il professor Stefano Del Prato (foto).

Ferrannini, già professore ordinario di Medicina interna nonché direttore dell’Unità operativa di Medicina interna III dell’Aoup (ora collocato a riposo) ha fornito una rivoluzionaria interpretazione metabolica dei risultati di cardio-protezione recentemente dimostrata con l’uso degli inibitori SGLT2, una nuova classe di farmaci per il trattamento del diabete.

Del Prato, invece, professore ordinario di Endocrinologia nonché direttore dell’Unità operativa di Malattie metaboliche e diabetologia dell’Aoup, ha criticamente illustrato le più recenti acquisizione in tema di terapia del diabete con insulina inalata, un’opportunità che permette di evitare la somministrazione di insulina per via iniettiva.

Stefano del Prato

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