Il professor Pasqualino Albi nominato esperto giuridico del Ministro Orlando
Dall’Università di Pisa al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Nuovo incarico per il professor Pasqualino Albi, che il Ministro Andrea Orlando ha voluto al suo fianco in veste di esperto giuridico.
«Questa nomina ci riempie d’orgoglio – ha commentato il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella – Con Pasqualino Albi ci conosciamo molto bene. È persona che stimo moltissimo e un esperto di grande valore. Sono convinto che saprà dare un contributo significativo per affrontare le sfide che il nostro Paese ha davanti nel campo del lavoro e delle politiche sociali. Due tematiche rese ancor più delicate dall’attuale situazione. Gli faccio i miei più sentiti auguri per questo suo nuovo incarico».
Allievo di Giuseppe Pera e Professore Ordinario di Diritto del Lavoro del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa, Pasqualino Albi già in passato ha ricoperto importanti cariche istituzionali: tra il 2013 e il 2014 è stato consigliere del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per lo studio e l’analisi dello statuto giuridico e dei rapporti di lavoro del personale del medesimo Dicastero.
In tempi più recenti ha fatto parte delle Commissioni, istituite dal Ministro della Giustizia, per l’elaborazione di proposte di interventi di riforma, la ricognizione e il riordino della disciplina delle procedure concorsuali e per la successiva elaborazione del relativo decreto legislativo di riforma.
Vincitore del premio Massimo D'Antona 2009 per la migliore monografia scientifica in materia di diritto del lavoro, il prof. Albi nella sua carriera ha partecipato a vari progetti di ricerca scientifica nazionale ed è autore di circa centocinquanta pubblicazioni in materia di diritto del lavoro. Attualmente è Condirettore del Commentario alle leggi sul lavoro (Cedam, VI edizione, 2018) e Membro del Consiglio direttivo del Master in Gestione della Crisi di Impresa dell’Università di Pisa.
Socio dell'Associazione Italiana di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale – AIDLASS – e dell'Associazione dei Giuslavoristi Italiani – AGI, dove ha ricoperto anche il ruolo di membro del comitato scientifico, il professor Pasqualino Albi svolge anche l’attività professionale di avvocato e si occupa in via esclusiva di diritto del lavoro, diritto sindacale, diritto della previdenza sociale.
La Costituzione italiana si fa smart con "Smart EduCost", la nuova app dell'Università di Pisa
Sarà lanciata mercoledì 17 marzo, nella data che ricorda il 160° anniversario dell'Unità d'Italia, la nuova app "Smart EduCost" che l'Università di Pisa dedica agli studenti delle scuole superiori e ai docenti impegnati nell'insegnamento dell'educazione civica. L'applicazione, disponibile in modo gratuito su AppleStore e PlayStore, rappresenta un vero e proprio percorso di educazione alla cittadinanza attiva e responsabile, al tempo stesso rigoroso e coinvolgente. I ragazzi potranno approfondire la conoscenza della Costituzione italiana giocando con numeri, concetti logico-matematici e parole, e si potranno esercitare con quiz e domande sfidando amici e compagni di classe sulle competenze civiche acquisite.
La presentazione dell'app, alle ore 15,45, sarà trasmessa in diretta su YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=KSkpWCb61Xo) e sul canale Facebook dell'Università di Pisa. Con il coordinamento della giornalista Gianna Fregonara del "Corriere della Sera", interverranno il rettore Paolo Maria Mancarella, l'assessora all'Istruzione della Regione Toscana, Alessandra Nardini, il dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale - Ufficio X Ambito Territoriale di Pisa, Fabio Pagliazzi, l'ideatore dell'app e responsabile scientifico del Laboratorio di Cultura Costituzionale dell'Ateneo pisano, Saulle Panizza.
In questo ambito sarà anche mostrato in anteprima il video illustrativo dell'app, che è arricchito dal sottofondo musicale tratto dal brano "Italia è" di Claudio Baglioni, il cui utilizzo è stato concesso a titolo completamente gratuito a testimonianza dell'attenzione dell'artista per questo tipo di attività.
L'idea di realizzare l'app "Smart EduCost" è nata all'interno delle attività del laboratorio di Cultura Costituzionale dell'Università di Pisa (http://culturacostituzionale.sp.unipi.it/) e trae spunto dalla pubblicazione del volume "Tutti i numeri della Costituzione. Analisi logico-matematica della Carta fondamentale", pubblicato a fine 2019 dalla Pisa University Press. Con una prospettiva originale, il volume prova a ricostruire con organicità il sistema di numeri e, più in generale, di concetti logico-matematici che contraddistinguono la nostra Costituzione, a partire dalla struttura e dalla distribuzione degli articoli: evidenziare in maniera sistematica questi intrecci e ricorrenze rappresenta un modo nuovo di avvicinarsi al testo, adatto anche a chi si sente meno portato per un approccio umanistico. L'interesse suscitato dal libro ha suggerito di sviluppare quella prospettiva anche attraverso una applicazione informatica, realizzando uno strumento innovativo e gratuito a supporto dell'attività didattica e di grande utilità sia per giovani studenti che per insegnanti.
Vite e vino: dalla ricerca arriva l'"atlante delle parentele dei vitigni italiani"
"Sangiovese" e "Visparola" sono i capostipiti della famiglia dei vitigni italiani: lo rivela uno studio genetico del germoplasma viticolo svolto da otto istituzioni scientifiche e pubblicato sulla rivista internazionale "Frontiers in Plant Science", a cui ha partecipato anche Claudio D'Onofrio, professore al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa, primo autore dell'articolo. Indagando i profili genetici di centinaia di varietà conservate nelle collezioni italiane e internazionali, lo studio ha permesso di delineare un atlante delle parentele dei vitigni italiani.
Lo studio parte dall'idea che un contributo alla valorizzazione del patrimonio viticolo passi anche attraverso la possibilità di riconoscere e descrivere in modo univoco i diversi vitigni, valutare le parentele tra loro esistenti e individuare i tipi ancestrali, cioè i capostipiti. Nello specifico, sono stati individuati vitigni omonimi e sinonimi, si sono confermati o rigettati rapporti di parentela già ipotizzati e, infine, sono emerse molte nuove relazioni genetiche del tipo genitore-figlio.
"È emerso come il germoplasma tradizionale italiano discenda, in buona parte, da pochi vitigni primari, alcuni dei quali hanno impresso la loro impronta genetica in aree geografiche specifiche, mentre altri hanno esteso la loro impronta a tutto il territorio nazionale – spiega il professor D'Onofrio – Ne sono esempi lo "Strinto porcino", insieme al suo discendente "Sangiovese", il "Mantonico bianco" e l'"Aglianico", principali capostipiti dei vitigni meridionali; "Visparola", "Garganega" e "Bombino bianco", che hanno lasciato la loro maggiore impronta genetica nell'Italia Centrale; "Termarina (Sciaccarello)" "Orsolina" e "Uva Tosca", capostipiti di numerose varietà locali diffuse nell'Italia nord-occidentale e centrale".
La ricostruzione dei pedigree ha poi evidenziato in particolare la centralità nell'origine del germoplasma italiano della "Visparola", un vitigno per il quale si può ipotizzare una migrazione dal Sud verso il Nord Italia lungo il versante orientale, così come del "Sangiovese", migrato verosimilmente dal Sud al Centro Italia lungo il versante occidentale.
Il mondo viti-vinicolo italiano ha ora a disposizione un importante strumento genetico dalle numerose ricadute applicative: "È utile per la propagazione e la scelta dei vitigni, che sono ora dotati di un passaporto molecolare che li individua in modo univoco, risolvendo omonimie e sinonimie e assicurando un controllo varietale certo – continua D'Onofrio – mette a disposizione del miglioramento genetico dettagliate informazioni genotipiche e serve ai produttori per valorizzare e difendere i vini tradizionali, che sono l'eccellenza del territorio con un impatto significativo a livello locale. Infatti, aggiungere al terroir il fascino della storia costituisce un importante volano di sviluppo e un ulteriore elemento di riconoscibilità e caratterizzazione del prodotto".
La ricerca finanziata dal Mipaaf (progetto VIGNETO - Viticultural Characterization of the main Italian Grape Varieties and their Terroir) e da Fondazione AGER (progetto "An Italian Vitis database with multidisciplinary approach, for exploitation and valorization of the regional genotypes") è stata svolta da: CREA, con i Centri di ricerca di Genomica e Bioinformatica (V. Terzi, C. Morcia, G. Tumino) e di Viticoltura ed Enologia (M. Gardiman, M. Crespan); Università di Pisa, Scienze agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (C. D'Onofrio); Università di Modena e Reggio Emilia, Scienze della Vita (C. Bignami); Università di Foggia, Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali, Ingegneria (L. de Palma); Università di Palermo, Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (M.G. Barbagallo); Università della Tuscia, Viterbo, Scienze Agrarie e Forestali (M. Muganu); Università di Torino, Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (V. Novello); CNR, Torino, Istituto Protezione Sostenibile delle Piante (A. Schneider).
Vite e vino: dalla ricerca arriva l’“atlante delle parentele dei vitigni italiani”
“Sangiovese” e “Visparola” sono i capostipiti della famiglia dei vitigni italiani: lo rivela uno studio genetico del germoplasma viticolo svolto da otto istituzioni scientifiche e pubblicato sulla rivista internazionale “Frontiers in Plant Science”, a cui ha partecipato anche Claudio D’Onofrio, professore al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa, primo autore dell’articolo. Indagando i profili genetici di centinaia di varietà conservate nelle collezioni italiane e internazionali, lo studio ha permesso di delineare un atlante delle parentele dei vitigni italiani.
Lo studio parte dall’idea che un contributo alla valorizzazione del patrimonio viticolo passi anche attraverso la possibilità di riconoscere e descrivere in modo univoco i diversi vitigni, valutare le parentele tra loro esistenti e individuare i tipi ancestrali, cioè i capostipiti. Nello specifico, sono stati individuati vitigni omonimi e sinonimi, si sono confermati o rigettati rapporti di parentela già ipotizzati e, infine, sono emerse molte nuove relazioni genetiche del tipo genitore-figlio.
“È emerso come il germoplasma tradizionale italiano discenda, in buona parte, da pochi vitigni primari, alcuni dei quali hanno impresso la loro impronta genetica in aree geografiche specifiche, mentre altri hanno esteso la loro impronta a tutto il territorio nazionale – spiega il professor D’Onofrio – Ne sono esempi lo “Strinto porcino”, insieme al suo discendente “Sangiovese”, il “Mantonico bianco” e l’”Aglianico”, principali capostipiti dei vitigni meridionali; “Visparola”, “Garganega” e “Bombino bianco”, che hanno lasciato la loro maggiore impronta genetica nell’Italia Centrale; “Termarina (Sciaccarello)” “Orsolina” e “Uva Tosca”, capostipiti di numerose varietà locali diffuse nell’Italia Nord-Occidentale e Centrale”.
La ricostruzione dei pedigree ha poi evidenziato in particolare la centralità nell’origine del germoplasma italiano della “Visparola”, un vitigno per il quale si può ipotizzare una migrazione dal Sud verso il Nord Italia lungo il versante orientale, così come del “Sangiovese”, migrato verosimilmente dal Sud al Centro Italia lungo il versante occidentale.
Il mondo viti-vinicolo italiano ha ora a disposizione un importante strumento genetico dalle numerose ricadute applicative: “È utile per la propagazione e la scelta dei vitigni, che sono ora dotati di un passaporto molecolare che li individua in modo univoco, risolvendo omonimie e sinonimie e assicurando un controllo varietale certo – continua D’Onofrio – mette a disposizione del miglioramento genetico dettagliate informazioni genotipiche e serve ai produttori per valorizzare e difendere i vini tradizionali, che sono l’eccellenza del territorio con un impatto significativo a livello locale. Infatti, aggiungere al terroir il fascino della storia costituisce un importante volano di sviluppo e un ulteriore elemento di riconoscibilità e caratterizzazione del prodotto”.
La ricerca finanziata dal Mipaaf (progetto VIGNETO - Viticultural Characterization of the main Italian Grape Varieties and their Terroir) e da Fondazione AGER (progetto “An Italian Vitis database with multidisciplinary approach, for exploitation and valorization of the regional genotypes”) è stata svolta da: CREA, con i Centri di ricerca di Genomica e Bioinformatica (V. Terzi, C. Morcia, G. Tumino) e di Viticoltura ed Enologia (M. Gardiman, M. Crespan); Università di Pisa, Scienze agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (C. D’Onofrio); Università di Modena e Reggio Emilia, Scienze della Vita (C. Bignami); Università di Foggia, Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali, Ingegneria (L. de Palma); Università di Palermo, Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (M.G. Barbagallo); Università della Tuscia, Viterbo, Scienze Agrarie e Forestali (M. Muganu); Università di Torino, Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (V. Novello); CNR, Torino, Istituto Protezione Sostenibile delle Piante (A. Schneider).
Scienze Politiche
Carcere e università: percorsi speciali di inclusione didattica per gli studenti universitari detenuti
Referente: Andrea Borghini
Film per gli studenti di Storia contemporanea
Referente: Luca Michelini
Insegnamento dell'economia politica mediante esperienze di teatro didattico e di public speaking
Referente: Mario Morroni
57 studenti volontari, divisi in 7 gruppi, hanno scritto e interpretato dialoghi riguardanti temi specifici del corso di Economia. La dott.ssa Patrizia Pasqui ha svolto alcuni seminari insegnando loro le regole di base per scrivere un testo teatrale e leggerlo in pubblico. A conclusione dell’attività di teatro didattico, gli studenti del corso di Economia politica hanno votato la lettura più interessante ed efficace. In base alla votazione sono state scelte e registrate tre letture teatrali, riguardanti: la crisi dell'Unione Europea, il rapporto tra Stato, mercato e finanza, e le conseguenze del cambiamento climatico.
A completamento dell’attività di teatro didattico sono stati inviati a un seminario due docenti dell’Università di Genova, Hilda Ghiara e Riciardo Soliani, che insieme a Patrizia Pasqui, hanno messo in scena Le conseguenze economiche della pace: 1919-2019, dialogo tratto dal famoso libro di John Maynard Keynes. Questo seminario ha avuto un duplice obiettivo: fornire agli studenti un esempio di lettura teatrale molto coivolgente e discutere le implicazioni economiche del Trattato di Versailles alla luce della crisi finanziaria globale iniziata nel 2008.
Gli studenti coinvolti nell’esperienza di teatro didattico del secondo semestre del 2019 hanno espresso un grado molto elevato di interesse e soddisfazione. Le risposte allo specifico questionario di valutazione e la registrazione dei video sono consultabili nel sito, appositamente creato, riguardante le esperienze di teatro didattico all’interno del corso di Economia politica dell’Università di Pisa.
Sito web: https://teatrodidatticopisa.wordpress.com/
L'economia comportamentale
Referente: Chiara Franco
Sono stati organizzati all’interno del corso di “Introduzione alla Politica Economica”, un serie di seminari attraverso cui gli studenti hanno potuto conoscere i principali strumenti metodologici a disposizione dell’economia comportamentale, in primo luogo l’utilizzo degli esperimenti, per comprendere in modo più realistico e pratico alcuni fondamenti teorici su cui si basa la spiegazione dei principali concetti economici affrontati nel corso.
Rivista di studenti
Referente: Luca Michelini
Visita alla Mostra Internazionale di Architettura FREESPACE Venezia
Referente: Sonia Paone
Nel corso di laurea in Scienze del Turismo la conoscenza dello spazio e delle sue valenze funzionali, estetiche e simboliche è un elemento centrale del percorso didattico. La visita alla Biennale di Architettura 2018 di Venezia è stata pensata per avvicinare gli studenti alla progettazione dello spazio e alle sue implicazioni sociali, politiche e culturali. Il tema scelto dalle curatrici FREE SPACE, ovvero lo spazio libero e gratuito, ha avuto una indubbia valenza formativa per un corso di laurea in cui i valori della ospitalità e dell’accoglienza sono fondamentali.
Viaggio d'istruzione a Lussemburgo
Referente: Vanessa Manzetti
Avviso di fabbisogno interno presso il Dipartimento di Scienze Agrarie sulla ricerca: “IGUESSMED” - Innovative GreenhoUsE Support System in the MEDiterrean region: efficient fertigation and pest management through IoT based climate control
borsa di ricerca per lo svolgimento di una attività di ricerca consistente in “Ricostruzione storico-bibliografica della letteratura critica sulla sociologia pubblica come strumento di dialogo tra le scienze sociali”
La Costituzione si fa smart con “Smart EduCost”, la nuova app dell’Università di Pisa
Sarà lanciata mercoledì 17 marzo, nella data che ricorda il 160° anniversario dell’Unità d’Italia, la nuova app “Smart EduCost” che l’Università di Pisa dedica agli studenti delle scuole superiori e ai docenti impegnati nell’insegnamento dell’educazione civica.
L’applicazione, disponibile in modo gratuito su AppleStore e PlayStore, rappresenta un vero e proprio percorso di educazione alla cittadinanza attiva e responsabile, al tempo stesso rigoroso e coinvolgente. I ragazzi potranno approfondire la conoscenza della Costituzione italiana giocando con numeri, concetti logico-matematici e parole, e si potranno esercitare con quiz e domande sfidando amici e compagni di classe sulle competenze civiche acquisite.
La presentazione dell'app, alle ore 15,45, sarà trasmessa in diretta su YouTube e sul canale Facebook dell’Università di Pisa.
Con il coordinamento della giornalista Gianna Fregonara del "Corriere della Sera", interverranno il rettore Paolo Maria Mancarella, l'assessora all'Istruzione della Regione Toscana, Alessandra Nardini, il dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale - Ufficio X Ambito Territoriale di Pisa, Fabio Pagliazzi, l'ideatore dell'app e responsabile scientifico del Laboratorio di Cultura Costituzionale dell'Ateneo pisano, Saulle Panizza.
In questo ambito sarà anche mostrato in anteprima il video illustrativo dell'app, che è arricchito dal sottofondo musicale tratto dal brano “Italia è” di Claudio Baglioni, il cui utilizzo è stato concesso a titolo completamente gratuito a testimonianza dell’attenzione dell’artista per questo tipo di attività.
L’idea di realizzare l’app “Smart EduCost” è nata all’interno delle attività del laboratorio di Cultura Costituzionale dell’Università di Pisa e trae spunto dalla pubblicazione del volume “Tutti i numeri della Costituzione. Analisi logico-matematica della Carta fondamentale”, pubblicato a fine 2019 dalla Pisa University Press.
Con una prospettiva originale, il volume prova a ricostruire con organicità il sistema di numeri e, più in generale, di concetti logico-matematici che contraddistinguono la nostra Costituzione, a partire dalla struttura e dalla distribuzione degli articoli: evidenziare in maniera sistematica questi intrecci e ricorrenze rappresenta un modo nuovo di avvicinarsi al testo, adatto anche a chi si sente meno portato per un approccio umanistico. L'interesse suscitato dal libro ha suggerito di sviluppare quella prospettiva anche attraverso una applicazione informatica, realizzando uno strumento innovativo e gratuito a supporto dell’attività didattica e di grande utilità sia per giovani studenti che per insegnanti.
Nicoletta de Francesco nel comitato consultivo del Centro SQMS diretto da Anna Grassellino al FermiLab
Nicoletta De Francesco, professoressa del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa, è l'unica italiana a far parte dell'Advisory Board del Superconducting Quantum Materials and Systems Center (SQMS) al Fermi National Accelerator Laboratory (Fermilab), il centro diretto da Anna Grassellino che ha il compito di sviluppare un computer quantistico d'avanguardia con prestazioni mai raggiunte finora basato su tecnologie superconduttive.
L'invito è arrivato dalla stessa Grassellino durante l'evento "Storie di donne e ICT. Passato, presente e futuro", organizzato dal Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione per rendere omaggio alla professoressa De Francesco in occasione del suo pensionamento.
Al termine della sua relazione al convegno la scienziata di Marsala, che si laureata a Pisa e che recentemente è stata proclamata Donna dell'Anno 2020 da Repubblica, ha invitato la professoressa a unirsi alla squadra di esperti, provenienti dal mondo accademico e industriale, che avranno il compito di supportare le attività di ricerca e sviluppo del Centro, verificando il raggiungimento dei suoi obiettivi principali e dei passi intermedi più rilevanti.
"È un grande onore per me far parte di un team di così alto livello, e che lavora ad un obiettivo estremamente importante – commenta Nicoletta de Francesco, una vita dedicata all'informatica, prorettrice nell'Ateneo pisano per molti anni, impegnata in diverse iniziative per valorizzare il ruolo delle donne nella scienza e nella tecnologia – Anna Grassellino è stata una nostra studentessa, e siamo tutti orgogliosi di assistere al suo percorso così brillante. Sono molto contenta di poter essere al suo fianco in quello che è di sicuro il compito più importante della sua carriera fino ad ora".
Il Centro SQMS diretto dalla Grassellino è stato infatti finanziato dal Department of Energy degli Stati Uniti (DOE) con 115 milioni di dollari, con lo scopo di raggiungere progressi sostanziali nella scienza dell'informazione quantistica sviluppando il più potente computer quantistico mai realizzato entro i prossimi cinque anni, e nuovi sensori quantistici con importanti applicazioni in fisica fondamentale, in particolare nella ricerca sulla materia oscura e altre particelle esotiche.
Gli altri membri dell'Advisory Board sono Pat Dehmer (former Head of the DOE Office of Science), Alex King, (Iowa State), Sir Peter Knight (Imperial College London), John Martinis (UC Santa Barbara), Celia Merzbacher (QED-C), Josh Mutus (Google), Hasan Padamsee, (Cornell), Hanhee Paik (IBM), John Saunders (Royal Holloway), Lisa Randall (Harvard).
Nicoletta de Francesco nel comitato consultivo del Centro SQMS diretto da Anna Grassellino al FermiLab
